sabato 17 ottobre 2020

LITURGIA DEL GIORNO: SANT'IGNAZIO D'ANTIOCHIA

La Liturgia di Sabato 17 Ottobre 2020




Sant'Ignazio di Antiochia



Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso

Antifona d'ingresso
Sono stato crocifisso con Cristo:
non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me;
io vivo nella fede del Figlio di Dio,
che mi ha amato e ha dato se stesso per me. (Gal 2,19-20)

Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che nel sacrificio dei martiri
edifichi la tua Chiesa, mistico corpo del Cristo,
fa’ che la gloriosa passione
che meritò a sant’Ignazio una corona immortale,
ci renda sempre forti nella fede.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ef 1,15-23)
Dio ha dato Cristo alla Chiesa come capo su tutte le cose: essa è il corpo di lui.


Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli, avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell’amore che avete verso tutti i santi, continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l’efficacia della sua forza e del suo vigore.
Egli la manifestò in Cristo,
quando lo risuscitò dai morti
e lo fece sedere alla sua destra nei cieli,
al di sopra di ogni Principato e Potenza,
al di sopra di ogni Forza e Dominazione
e di ogni nome che viene nominato
non solo nel tempo presente ma anche in quello futuro.
Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi
e lo ha dato alla Chiesa come capo su tutte le cose:
essa è il corpo di lui,
la pienezza di colui che è il perfetto compimento di tutte le cose.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 8)
Rit: Hai posto il tuo Figlio sopra ogni cosa.

O Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza,
con la bocca di bambini e di lattanti.

Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,
che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell’uomo, perché te ne curi?

Davvero l’hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.
Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi.

Canto al Vangelo (Gv 15,26)
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito della verità darà testimonianza di me,
dice il Signore,
e anche voi date testimonianza.
Alleluia.

VANGELO (Lc 12,8-12)
Lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Nel Cristo ogni promessa si è compiuta. Nel suo nome, chiediamo al Padre lo spirito di sapienza, per conoscere sempre più il mistero della nostra salvezza:
Ascoltaci, o Signore.

Perché la Chiesa, erede della fede e della promessa di Abramo, cammini sempre nella fedeltà e nell'abbandono fiducioso allo Spirito Santo che la anima e guida. Preghiamo:
Perché tutti gli uomini arrivino alla conoscenza della verità e credano nell'unico Dio Padre, Figlio e Spirito Santo e, pur nella diversità di espressioni e di culture, formino una sola famiglia. Preghiamo:
Perché tutti coloro che pensano alla fede come alienazione, comprendano che Dio non mortifica la vita ma la esalta, poiché l'uomo vivente è la sua gloria. Preghiamo:
Perché i molti cristiani che per paura o incertezza non professano apertamente la fede, ricevano forza e coraggio dallo Spirito Santo, per testimoniare con la vita che Gesù è il loro Signore. Preghiamo:
Perché la gioiosa partecipazione all'eucaristia, la disponibilità al servizio, la condivisione dei beni, l'amore fraterno siano la migliore professione di fede della nostra comunità. Preghiamo:
Per chi oggi sarà chiamato da questa vita.
Per chi, con estrema facilità, offende e bestemmia Dio.

O Dio Padre, che hai inviato a noi lo Spirito vivificatore e santificatore, fa' che per mezzo suo arriviamo alla piena conoscenza della verità: Gesù Cristo tuo Figlio e nostro Signore che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore,
l’offerta del nostro servizio sacerdotale,
come hai gradito il sacrificio di sant’Ignazio,
frumento del Cristo macinato nel martirio,
per formare il pane a te consacrato.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Sono frumento del Cristo:
ch’io sia macinato dai denti delle belve
per diventare pane puro e santo.


Preghiera dopo la comunione
Ci sostenga e ci rinnovi, Signore,
il pane che abbiamo spezzato alla tua mensa
nella nascita al cielo
del martire sant’Ignazio,
perché con le parole e con le opere
ci dimostriamo autentici cristiani.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Nelle tre virtù teologali la speranza si trova tra la fede e la carità: si appoggia alla fede e dà slancio alla carità. Avere molta speranza è come orientarsi verso la cima di una montagna: chi vuoi raggiungerla desidera superare tutti gli ostacoli per poter contemplare il meraviglioso panorama che si gode dall'alto.
Sant'Ignazio d'Antiochia era colmo di un'immensa speranza; non assomigliava a quelli che san Paolo descrive nella lettera ai Filippesi, privi di speranza perché sono "tutti intenti alle cose della terra". Nella lettera agli Efesini san Paolo attribuisce alla mancanza di speranza tutta l'immoralità del mondo pagano: non avendo speranza, si sono abbandonati ai loro desideri impuri, che li trascinano in basso. I cristiani invece sono uomini e donne ricchi di una grande speranza, sanno di essere cittadini del cielo "e di là aspettano come Salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso".
Anche il Signore, nel Vangelo di oggi, ci anima a una grande speranza: la speranza di conservare la nostra vita per la vita eterna, di essere con lui dove egli e, cioè nella gloria del Padre, di essere onorati dal Padre: "Se uno mi serve, il Padre lo onorerà". "Chi ha questa speranza dice san Giovanni si conserva puro". E la speranza a dare la forza di resistere alle tentazioni, a dare il coraggio di resistere nelle difficoltà. Nella Colletta della messa di oggi chiediamo a Dio che la passione di sant'Ignazio di Antiochia sia per noi fonte di fortezza nella fede. Perché possiamo pregare cosi? Perché essa è una manifestazione di grande speranza. Sant'Ignazio ha avuto il coraggio di perdere la vita per guadagnarla. Scrivendo ai Romani egli dice:
"C'è in me un'acqua viva che mi sussurra: Vieni al Padre!". E l'espressione della sua speranza: la parola di Cristo è diventata in lui come una sorgente che vuol zampillare fino al Padre. Egli ardeva dal desiderio di guadagnare Cristo e per questo vedeva la necessità di essere simile a lui nella passione, di essere macinato dai denti delle belve per diventare frumento di Cristo. "Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto", leggiamo nel Vangelo. Nella sua grande speranza egli corre incontro al martirio, con un coraggio intrepido; scrive ai Romani di non intervenire per allontanare da lui quelle sofferenze che sono la ragione della sua speranza, perché grazie ad esse potrà ricevere la più grande grazia di Dio, la vittoria del martirio e infine la gloria di essere accanto a Cristo.
Ed ora Ignazio splende ai nostri occhi come un santo ardente di fervore e di amore, che ci fa vergognare dei nostri atteggiamenti di fronte alle piccole difficoltà della nostra vita. Come san Paolo scrive ripetutamente, dovremmo poter dire: "Noi ci vantiamo anche nelle tribolazioni, ben sapendo che la tribolazione produce la pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza". Ed è una speranza che non delude.

venerdì 16 ottobre 2020

TUTTE LE CRITICITA' DEI VACCINI AUTORIZZATI DALL'AIFA PER LA STAGIONE 2019-2020

 

"Aifa":
Perché l'azienda cinese LifeOn, che ha vinto la gara indetta da Regione Lombardia per la fornitura di 100 mila unità di vaccini, non ha il certificato dell'Agenzia italiana del farmaco per commercializzare il prodotto.


QUESTI I VACCINI AUTORIZZATI DALL'AIFA PER LA STAGIONE 2019-2020 MA C'E' QUALCOSA DA SAPERE. VEDIAMO QUALI POSSONO ESSERE LE CRITICITA' DI QUESTI VACCINI INCLUSI NELLA LISTA AIFA. INOLTRE, COME LEGGETE NEL TWEET SOPRA, L'AZIENDA CINESE LifeOn, CHE HA VINTO LA GARA INDETTA DALLA REGIONE LOMBARDIA PER LA FORNITURA DI 100 MILA UNITA' DI VACCINI, NON HA IL CERTIFICATO DELL'AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO PER METTER IL PRODOTTO IN COMMERCIO. DOPO QUESTO APPARE SUPERFLUO STARE ANCORA A CHIEDERSI IL PERCHE' DELLA LOMBARDIA COME REGIONE PIU' COLPITA DAL COVID....


VACCINO ANTINFLUENZALE AGRIPPAL S1 TRIVALENTE ANALIZZATO AL MICROSCOPIO: INQUINATO. RITIRATO DAL COMMERCIO NEL 2012 MA NEL 2020 E' TRA I VACCINI AUTORIZZATI DALL'AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO. C'E' DA FIDARSI? IN OTTO ANNI IL VACCINO E' STATO MIGLIORATO O E' ANCORA INQUINATO?...  

La scoperta ad opera del Dott. Montanari e della Dott.ssa Gatti della Nanodiagnostics di Modena. Quando vennero ritirati dal mercato i vaccini antinfluenzali della Novartis, i due ricercatori riuscirono appena in tempo a comprarne uno in farmacia. La Dott.ssa Gatti raggiunse quindi il microscopio elettronico per esaminarlo, l'esito è risultato il seguente: vaccino inquinato da micro e nanoparticelle inorganiche come Acciaio, Bario, Titanio, Silicio, blocchetti di Calcio, tutte particelle solide, piccole e meno piccole.
Nessuna novità per i due ricercatori, che già in precedenza avevano analizzato al microscopio diversi vaccini presenti sul mercato, tutti risultati inquinati. Esattamente altri 20 in precedenza. I ricercatori escludono che l'inquinamento da polveri inorganiche sia opera diretta delle case farmaceutiche, ma non sanno dare una spiegazione alla loro stessa presenza.
I vaccini inquinati, se inoculati in un neonato, potrebbero trasferire le particelle inorganiche al sistema nervoso centrale e il bambino potrebbe manifestare irrequietezza, turbe del sonno, difficoltà di relazione e altro ancora. Ad oggi è sconosciuto il motivo per cui il vaccino antinfluenzale Agrippal S1 della Novartis sia stato ritirato dal mercato.

Veniamo al Fluad. Tre morti e una persona in coma: sono state le segnalazioni finora giunte dopo somministrazione di vaccino antinfluenzale Fluad. Due lotti sono stati ritirati. L’Agenzia Italiana del Farmaco ha reso noto che: «A seguito delle segnalazioni di quattro eventi avversi gravi o fatali, verificatisi in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi provenienti dai due lotti 142701 e 143301 del vaccino antinfluenzale FLUAD della Novartis Vaccines and Diagnostics s.r.l., in attesa di disporre degli elementi necessari, tra i quali l’esito degli accertamenti sui campioni già prelevati, per valutare un eventuale nesso di causalità con la somministrazione delle dosi dei due lotti del vaccino, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha disposto, a titolo esclusivamente cautelativo, il divieto di utilizzo di tali lotti. L’AIFA invita i pazienti che abbiano in casa confezioni del vaccino FLUAD a verificare sulla confezione il numero di lotto e, se corrispondente a uno di quelli per i quali è stato disposto il divieto di utilizzo, a contattare il proprio medico per la valutazione di un’alternativa vaccinale».
Il presidente di Assis, dottor Eugenio Serravalle, commenta così quanto accaduto.
«Quanto accaduto mi ha fatto riflettere e vorrei condividere queste mie riflessioni con chi segue Assis. Perché il sequestro solo di 2 lotti? Certamente perché le reazioni avverse gravi si sono verificate dopo la somministrazioni di quella mandata di vaccini; ma in via cautelativa non andava bloccata tutta la produzione? É forse possibile che sapessero già che in quei 2 lotti c’era qualcosa che non andava? Hanno ricevuto istruzioni i medici di famiglia su come comportarsi se qualcuno va a dir loro che ha fatto il vaccino incriminato? Che significa “valutazione di un’alternativa vaccinale”? Che dovrebbe proporre un altro tipo di vaccino? Allora ci sono dubbi anche sull’efficacia, non solo sulla sicurezza. Non sarebbe il caso di richiedere un programma straordinario di vaccino vigilanza attiva data la gravità della situazione? AIFA non dovrebbe stilare linee guida per monitorare lo stato di salute di quanti sono stati vaccinati? Purtroppo al momento nulla di tutto questo è stato fatto».

Questo articolo dell'associazione Corvelva riassume le criticità della maggior parte dei vaccini inclusi nella lista AIFA: 
AGRIPPAL vaccino influenzale inattivato (Novartis), FLUAD vaccino influenzale adiuvato con mf59c.1 (Novartis),
FLUARIX TETRA vaccino influenzale virus frammentato (GlaxoSmithKline),
INFLUPOZZI ADIUVATO vaccino influenzale adiuvato con MF59C.1 (Novartis),
INFLUPOZZI SUBUNITA' vaccino influenzale inattivato (Novartis),
INFLUVAC S vaccino influenzale inattivato (BGP Products),
INTANZA vaccino influenzale virione split inattivato (Sanofi Pasteur MSD),
OPTAFLU vaccino influenzale inattivato (Novartis),
VAXIGRIP AD vaccino influenzale virus frammentato (Sanofi Pasteur MSD).
Il grave rischio di 'effetti collaterali' dei vaccini anti-influenzali di Novartis è conosciuto dal Sistema sanitario italiano da almeno tre anni.
I vaccini Fluad e Agrippal (ovvero gli stessi farmaci sotto inchiesta per il sospetto di aver provocato - come ricorderete - lo scorso anno la morte di almeno 19 persone in Italia!), furono già ritirati nell’ottobre del 2012: contenevano «elevati aggregati di proteine». Fu la Novartis stessa a comunicare all'Agenzia del farmaco italiana (Aifa) di avere ritirato dal commercio alcuni lotti di Fluad, Agrippal e di un terzo prodotto (Influpozzi) e a chiedere alle autorità del nostro Paese di fare altrettanto.
In seguito allo stop italiano, anche altri Paesi tra cui Canada, Spagna, Germania, Singapore, bloccarono la circolazione dei tre farmaci. L'allora ministro della Salute italiano, Renato Balduzzi, confermò la cifra fornita in un primo tempo dall'Aifa e parlò di 460 mila dosi interessate dal provvedimento, su un totale di circa 10, 12 milioni di vaccini anti-influenzali (di diverse marche) utilizzati ogni anno nel nostro Paese. Due settimane dopo lo stop, esattamente l'8 novembre 2012, Novartis comunicò che l'Italia, e a ruota gli altri Stati, avevano revocato il blocco della distribuzione dei tre preparati.
Stranamente, fu soltanto la casa farmaceutica a dare la notizia della reimmissione nel sistema sanitario italiano di Fluad e Agrippal.Né il ministero della Salute né l'Agenzia del farmaco diedero annuncio della ripresa della distribuzione: semplicemente, i pazienti italiani ricominciarono vedersi iniettare dai medici i farmaci fino a quel momento interdetti.

Influenza, tre morti sospette: l'Aifa blocca il vaccino
27 novembre 2014

Cinzia Palmacci



MESSAGGIO DELLA SANTISSIMA VERGINE MARIA ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA 12 OTTOBRE 2020




Amato Popolo di Mio Figlio:



I Miei figli continuano a pregare, a supplicare e a dare testimonianza di Mio Figlio, con il loro modo di comportarsi e di agire. 



Tenete presente: “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini: questa è l’ora della Sua Grazia. (Lc 2, 14)



Il demonio gode delle conflittualità dei figli di Mio Figlio, delle faide dei fratelli contro i fratelli… 

Il demonio gode nel creare inimicizie tra voi, si compiace di dominare in modo subdolo la mente dei Miei figli e di continuare a farvi avere pensieri negativi contro coloro che stanno servendo la Casa di Mio Figlio.



Rendetevi conto che il giorno e l’ora nessuno li conosce, il giorno del Signore verrà quando meno lo si aspetterà, verrà come un ladro nella notte. (Cf. Mt 24, 44 e 50).



HO INVIATO, A NOME DI MIO FIGLIO, DEI MIEI FEDELI PERCHÉ VI ANNUNCIASSERO QUELLO CHE SUCCEDERÀ e come successe in passato, li disprezzate, li giudicate, li insultate e li calunniate con lo stesso veleno del passato. I Miei VERI strumenti vengono traditi, come lo fu Mio Figlio.



E… CHI VI ALLERTERÀ SU QUELLO CHE SI STA AVVICINANDO?



Dalla bocca dell’uomo arrogante fuoriesce il male nei confronti di quelli che la Casa Paterna ha inviato per essere i portavoce degli eventi, COSICCHÈ IL POPOLO DI MIO FIGLIO SI PREPARI NELLO SPIRITO E LA PAGA È LA STESSA DEL PASSATO: IL POPOLO DI MIO FIGLIO RIPAGA IL BENE CON IL MALE.



Gli strumenti sono esseri umani che si stanno trasformando, a poco a poco, e quelli che li giudicano li vorrebbero santi, ma quelli che li giudicano sono santi?



Mio Figlio ha benedetto i Suoi veri strumenti, li guarda con tenerezza, con comprensione e più vengono attaccati, più li fornisce di Grazie perché possano continuare.



MIO FIGLIO LO CALUNNIARONO…
COSA SUCCEDERÁ AI SUOI SEGUACI?



Guardatevi attorno, guardate con gli occhi dell’amore qual è l’atteggiamento del vero cristiano, perché: “Chi non è con Me, è contro di Me e chi non raccoglie con Me, disperde.” (Mt 12, 30). 



L’umanità, in questo momento difficile, molto difficile è dibattuta, a causa della vicinanza del compimento delle Rivelazioni, che sono per tutta l’umanità.


Gli uomini si sono allontanati da Mio Figlio ed i pochi giusti che sono rimasti si stanno contaminando con la malizia del demonio che sta facendo apparire come bene quello che è male ed il male lo fa sembrare bene, emettendo giudizi di condanna che sono falsi e guidati da satana.



La pace è imprescindibile in questo momento, per non danneggiarvi vicendevolmente; quelli che rimangono uniti si proteggono a vicenda, si allontanano dalle cose mondane, dal peccato e si indirizzano alla vita nello Spirito Santo. 



Le persone comprese nella loro stoltezza, chiudono la porta agli avvertimenti della Divina Volontà, non si preparano, vanno avanti nella vita come se niente stesse succedendo… 



La natura sta dando segnali all’uomo, perché veda che tutto è cambiato, ma l’uomo va avanti come se non stesse succedendo niente, cammina a tentoni nell’oscurità, inciampando di continuo, strisciando come fanno i serpenti.



Per questo dovete passare dallo strisciare al poter scalare le vette, cosicché dopo questa metamorfosi, siate degni di fare parte del Popolo di Mio Figlio, ma dovete cambiare ADESSO!



Chi vive nel bene, pratica il bene nei confronti dei suoi fratelli, mentre chi vive nel male, vede tutto nel male, insudicia e ferisce i propri fratelli.
Che quelli che si sono allontanati, ritornino, unitevi alla Divina Volontà.



Dovete alimentarvi del Corpo e del Sangue di Mio Figlio debitamente preparati, perché possiate scalare le vette spirituali come creature del bene. Pentitevi di tutto quello che avete fatto e disponetevi a fare il bene.



Quanto dolore vivrà questa generazione!...
Quanto lamento e quante batoste, senza tregua!...
Quanta amarezza troverete, ovunque!...



La terra tremerà come mai prima, i vulcani erutteranno fuoco, le acque purificheranno l’uomo, i venti appariranno senza che siano stati annunciati.


La mente dei Miei figli, deviata dalla malvagità, agirà contro i propri fratelli a causa del poco amore e della mancanza di Fede per quello che è di Mio Figlio.



Tutto questo vi viene detto perché vi convertiate prima di perdervi del tutto.



Pregate figli Miei, pregate, dalla Chiesa di Mio Figlio uscirà la tempesta che trascinerà con sé moltissime persone prive di Fede.



Pregate figli Miei, pregate il Santo Rosario ed istruitevi, per non cadere nelle grinfie del male, crescete nello spirito, siate più spirituali e persone che fanno il bene. Date frutti di Vita Eterna.



Pregate figli Miei, pregate per il Centro America, per l’Italia, per l’Olanda e non dimenticatevi di pregare per l’Argentina.



L’umanità è in agitazione, perché i dominatori dell’umanità hanno accelerato la marcia per impadronirsi dell’umanità.



Il male e i suoi seguaci vogliono avere il dominio sull’umanità, per questo colpiranno con una nuova malattia.



Voi, figli Miei, mantenete una Fede incrollabile. Le Legioni Angeliche vi proteggeranno: il figlio convertito è una luce che attira le Legioni Angeliche.



Pregate, cambiate, convertitevi in persone di pace e di bene, non restituite
il male per il bene ricevuto, siate grati.



Pregate per voi stessi, pregate per la vostra conversione, pregate affinché non vacilliate.



Non temete:


IO SONO QUI PER PROTEGGERVI.
NON VI ABBANDONERÒ.



Vi amo, vi benedico.



Mamma Maria



AVE MARIA PURISSIMA CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA CONCEPITA SENZA PECCATO





COMMENTO DI LUZ DE MARIA



Fratelli:



Quello che sta per arrivare, è più serio di quanto pensiate.


La speranza è la Misericordia Divina, ma prima dobbiamo disporci alla conversione.



Non siamo soli, tutto il Cielo è con noi, ma il nemico è in agguato e non dobbiamo essere negligenti.



Amiamo, perché la misura dell’amore alla maniera Divina, la possiedono la Trinità Sacrosanta e nostra Madre. Amiamo il prossimo nella Volontà Divina.



Amen.

LITURGIA DEL GIORNO. OGGI UN VANGELO ADATTO ALLA PANDEMIA DI COVID 19


Venerdì della XXVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Se consideri le nostre colpe, Signore,
chi potrà resistere?
Ma presso di te è il perdono,
o Dio di Israele. (Sal 130,3.4)

Colletta
Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia,
Signore,
perché, sorretti dal tuo paterno aiuto,
non ci stanchiamo mai di operare il bene.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ef 1,11-14)
Noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo, siamo stati fatti eredi; e anche voi avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo.


Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli,
in Cristo siamo stati fatti anche eredi,
predestinati – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà –
a essere lode della sua gloria,
noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.
In lui anche voi,
dopo avere ascoltato la parola della verità,
il Vangelo della vostra salvezza,
e avere in esso creduto,
avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso,
il quale è caparra della nostra eredità,
in attesa della completa redenzione
di coloro che Dio si è acquistato a lode della sua gloria.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 32)
Rit: Beato il popolo scelto dal Signore.

Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.
Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate.

Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.

Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.
Il Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini.

Canto al Vangelo (Sal 32,22)
Alleluia, alleluia.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.
Alleluia.

VANGELO (Lc 12,1-7)
Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli:
«Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze.
Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui.
Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
La salvezza non è frutto del nostro sforzo, ma è dono gratuito dell'incondizionato amore di Dio. Resi forti da questo amore, rivolgiamogli ora la nostra preghiera:
Ascoltaci, o Signore, nostra salvezza.

Perché la Chiesa non si lasci condizionare da disegni o progetti unicamente umani ma, serva della parola, annunci il vangelo nella sua integralità. Preghiamo:
Perché i rapporti tra i cristiani siano sempre sostenuti dalla carità, qualificati dalla franchezza, e improntati a piena fiducia l'uno per l'altro. Preghiamo:
Perché gli anziani e i malati che si sentono inutili alla società, offrano a Dio la loro impotenza e sappiano l'immenso valore che ogni giornata ha agli occhi di Dio. Preghiamo:
Perché ogni uomo si lasci umanizzare dalla grazia di Dio, sappia vivere riconciliato con la vita, amandola ed apprezzandola sempre e ovunque come dono del Creatore. Preghiamo:
Perché i credenti di questa comunità rafforzino la loro fede nello Spirito Santo, che è sigillo e caparra della nostra completa redenzione, e vivano nell'attesa del Signore che viene a rivelare pienamente il suo mistero. Preghiamo:
Per chi ha timore di conoscere se stesso in profondità.
Per chi ha l'impressione di essere dimenticato da Dio.

O Dio Padre, che hai inviato nel mondo tuo Figlio Gesù per realizzare il tuo disegno di salvezza, aiutaci a comprendere sempre più profondamente il mistero della sua morte perché possiamo partecipare alla sua gloriosa risurrezione. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, le nostre offerte e preghiere,
e fa’ che questo santo sacrificio,
espressione perfetta della nostra fede,
ci apra il passaggio alla gloria del cielo.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
I ricchi impoveriscono e hanno fame,
ma chi cerca il Signore non manca di nulla. (Sal 34,11)

Oppure:
Quando il Signore si manifesterà, saremo simili a lui,
perché lo vedremo così come egli è. (1Gv 3,2)


Preghiera dopo la comunione
Padre santo e misericordioso,
che ci hai nutriti con il corpo e sangue del tuo Figlio,
per questa partecipazione al suo sacrificio
donaci di comunicare alla sua stessa vita.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.



Commento
Fra i consigli e le raccomandazioni che Cristo ha dato, oggi dobbiamo soprattutto fare tesoro dell’esortazione a non avere paura. Sappiamo quanto la paura paralizzi l’attività umana. Non avere paura di quelli che uccidono il corpo e temere invece chi può condannarci alla morte eterna! È naturale che ogni uomo abbia paura della morte. Cristo attira l’attenzione sulle conseguenze della vita presente per la vita futura. Bisogna stare attenti a non perdere la Vita durante la vita: in nome di questo valore che è la Vita eterna, non bisogna temere di perdere la vita terrena. L’uomo deve fare molta attenzione e cercare di vedere questa prospettiva eterna in ogni momento della vita. Per Dio ogni uomo è un essere unico. Per salvarlo dalla morte eterna, Dio manda suo Figlio. Ecco la ragione per cui non dovremmo avere paura, ma essere sempre vigilanti, perché troppi nemici ostacolano la nostra felicità eterna.

giovedì 15 ottobre 2020

Coronavirus ed eugenetica? L’immunità di gregge, i respiratori negli USA ed i diritti dei disabili

IL CORONAVIRUS E QUEL SENTORE DI EUGENETICA. L'EUGENETICA E' LA STESSA INGEGNERIA DI SELEZIONE GENETICA PRATICATA DURANTE IL NAZISMO, E ANCORA IN AUGE. A VOLTE RITORNANO....



Quando tutto questo sarà passato, ed il coronavirus passerà agli annali della storia, dovremo condurre una seria riflessione sul sistema sanitario nazionale, in materia di diritti dei lavoratori e alla salute del cittadino, soprattutto.

LE “SCELTE” IN ITALIA

Il risultato è che molti medici hanno annunciato ai media di essere costretti, a causa della inadeguatezza strutturale, a “scegliere” chi curare. Cioè a privilegiare nella cura chi viene ritenuto avere maggiori possibilità di sopravvivenza al virus. In futuro le cose dovranno tornare ad essere come furono per decenni, nella patria della legislazione più “alta” e umana (la nostra).

Rifuggendo il benaltrismo, la tendenza cioè a spostare lo sguardo da un problema per trovarne di ben altri ritenuti più gravi, va detto che davvero impressionanti (non nel senso positivo del termine) risultano essere i comportamenti in materia di SARS-CoV-2 adottati in altre parti del mondo, UK e USA su tutte.

CORONAVIRUS IN UK

L’immunità di gregge annunciata dal premier inglese è un concetto scientifico antico (l’immunità di comunità è un meccanismo che si instaura all’interno di una comunità per cui se la grande maggioranza degli individui è vaccinata, limita la circolazione di un agente infettivo, andando in questo modo a proteggere anche coloro che non possono sottoporsi a vaccinazione, magari per particolari problemi di salute. È un meccanismo fondamentale per ridurre la circolazione e la trasmissione di malattie infettive contagiose) utilizzato per piegare la salute pubblica alla necessità di non intaccare gli interessi economici delle aziende, ed è eticamente inaccettabile. Con tutto che, dati alla mano, è ben lungi dal dimostrarsi efficace.

CORONAVIRUS IN USA

Ma a far ancora più pensare è quanto sta accadendo negli USA: al netto delle dichiarazioni di Donald Trump, sempre molto “ruvido”, sono oltre 10 gli stati che “scelgono” a tavolino chi salvare.

Il diritto di accesso ad un respiratore in Minnesota sarà precluso ad affetti di cirrosi epatica, malattie polmonari e scompensi cardiaci, in Tennessee le persone affette da atrofia muscolare spinale verranno escluse dalla terapia intensiva.

Negli stati di Washington, New York, Alabama, Tennessee, Utah, Minnesota, Colorado, Oregon i medici devono valutare l’abilità fisica ed intellettiva generale, prima di dare il placet ad un intervento in caso di positività al coronavirus.

Una decina di Stati hanno già reso noti nei propri elenchi di criteri per l’accesso alle cure limiti in materia di condizioni intellettive.

Il tutto per l’insufficienza generale di posti letto in reparti di terapia intensiva. Senza scomodare il ricordo del dottor Mengele, è però il caso di parlare di una forma di eugenetica?

Bé, se consideriamo che i criteri di esclusione colpiscono in pieno qualsiasi forma di disabilità, non pare particolarmente fuori luogo.

COVID-19 E DISABILITÀ

Quando il covid-19 passerà, saremo chiamati a riflettere su quale tipo di società desideriamo diventare non nei momenti tranquilli, ma nei “tempi di guerra”, ovvero quali diritti sono da considerare davvero inalienabili, per l’Uomo. Disabili su tutti.

Cipro, l’aggressiva escalation militare della Turchia e l’irrilevanza politica della UE

DISTRATTI DAL CORONAVIRUS L'AVANZATA DEI MUSULMANI E' INARRESTABILE PER TERRA E PER MARE. ATTONITA E IRRILEVANTE L'UNIONE EUROPEA. LE MINACCE IN ATTO: COMUNISMO SOVIETICO E ISLAMISMO FONDAMENTALISTA, DUE FACCE DI UNA STESSA MEDAGLIA APPARENTEMENTE IN LOTTA FRA LORO. IN MEZZO L'EUROPA CRISTIANA CHE ARRANCA A CAUSA DI UNA CHIESA E DI UNA FEDE INDEBOLITE....
 


Mai come in questi giorni assume rilevanza politica internazionale la recente ricorrenza della memorabile battaglia di Lepanto, in cui il 7 ottobre 1571 la lungimirante alleanza strategica degli Stati europei permise la definitiva sconfitta dell’ambizioso piano politico militare ottomano di assoggettare il Continente europeo al proprio dominio. Fu una battaglia ed una vittoria prima ancora culturale che militare: le potenze europee, oramai travolte dal vortice rivoluzionario storico del Rinascimento post-medioevale, stavano sperimentando la pericolosissima frammentazione politica della nascita degli Stati nazionali, che tra Riforma luterana e Guerra religiosa dei Trent’anni avrebbe portato l’Europa ad una condizione di conflitto permanente che ha sfregiato il Continente nella storia moderna. Solo la strategica visione di Papa S.Pio V degli assetti conflittuali tra Occidente ed Oriente, dell’inconciliabilità tra fede cristiana ed Islam, tra visione della Respublica Christiana della distinzione tra autorità temporale e spirituale ed il totalitarismo panislamico ottomano permise ad una riottosa Europa di trionfare contro la bellicosa dottrina del Jihad islamico.

Purtroppo la Storia si ripete, e la Turchia, oramai da un decennio sotto il tallone della muscolare quanto pericolosa ideologia panturanica e panislamica del Presidente Recep Erdogan si presenta sempre più spesso come un pericoloso competitor, addirittura un enemy, un nemico dell’Unione europea. Il paradosso politico istituzionale della Turchia contemporanea sta tutto qui: in virtù di una serie di decennali strategici trattati ed accordi di diritto internazionale la Turchia dal secondo dopoguerra è stata una pedina fondamentale dell’Alleanza atlantica, la NATO, e dell’Occidente intero nel contrastare la minaccia dell’ideologia marxista incarnata nel regime sovietico e nel Patto di Varsavia. Forte di una tradizione culturale nazionalista e militarista secolare, che giustifica il feroce anticomunismo del popolo turco, forte della sua posizione a cerniera di Occidente ed Oriente, lo Stato laico turco di Kemal Ataturk, liberatosi del fardello ideologico dell’Islam, è stato per decenni un fedelissimo partner dell’Europa, degli USA, della NATO nel garantire la stabilità delle relazioni internazionali nell’asse del Mediterraneo allargato al Mar Nero ed al Medio Oriente. Tutto ciò non esiste più: in un paio di decenni la Turchia ha subito una radicale involuzione in chiave politico culturale, che l’ha condotta ad essere ora un problema, anzi “il problema” delle Cancellerie europee, USA, nel Mediterraneo. Ma la Turchia è al tempo stesso ancora un membro della NATO, con un esercito potentissimo. Con il crollo dell’Unione Sovietica ed il termine della Guerra Fredda, con la rinascita del mito politico militare islamico del Jihad nel Medio Oriente, la Turchia è divenuta sempre più una potenza regionale impazzita nelle relazioni con l’Occidente, come ha affermato un diplomatico al recente Consiglio degli Affari Esteri della UE. Nel recente vertice del Med7 di Ajaccio, che riunisce i Paesi europei e maghrebini del Mediterraneo, il Presidente francese Macron ha dichiarato espressamente che «la Turchia fa un gioco pericoloso» violando tutti gli impegni assunti alla conferenza di Berlino sulla sicurezza del Mediterraneo. Tre sono le partite geostrategiche che stanno facendo salire la tensione a livello di guardia nei trattati e accordi di diritto internazionale tra UE e Turchia nello scacchiere del Mediterraneo.

La prima e più drammatica è stata l’invio unilaterale, non concordato con UE e NATO di un contin­gente militare turco in assetto di combattimento (quindi non una semplice missione di peacekeeping) in Libia a sostegno del Premier Al-Sarraj in risposta all’offensiva del rivale generale Haf­tar, l’uomo forte della Cire­naica. Una prova di forza che ha permesso ad Ankara di stabilire una presenza strategica nella regione della Tripolitania, ricchissima di risorse energetiche, estromettendo di fatto le aziende petrolifere italiane e francesi: cosa che ha suscitato l’ira del Presidente francese Macron, mentre l’inetto governo italiano, privo da sempre di una muscolare responsabile visione strategica della tutela dei diritti e della sicurezza internazionale ha semplicemente preso atto dell’estromissione dell’Italia dallo scacchiere libico.

Il secondo scenario su cui la minacciosa politica estera del Presidente Erdogan fa leva per garantirsi una forma di ricatto nei confronti dell’Europa, è la presenza sul proprio territorio di centinaia di migliaia di profughi, migranti, terroristi jihadisti scappati in Turchia a causa della guerra civile siriana e del crollo dell’ISIS. Con brutale cinismo ma efficace realpolitik Erdogan negli ultimi mesi ha “consentito” a molti di essi di lasciare la Turchia per approdare nelle isole greche limitrofe alla costa turca, in Bulgaria, nei Balcani, infine nei Paesi UE. Una situazione degenerata in una spada di Damocle sulla testa dell’Europa, che con il Patto sull’immigrazione del 2016 è costretta ad elargizioni miliardarie alla Turchia per evitare che il mare di profughi invada i Paesi della UE. Ma la recentissima questione di Cipro è certamente la più grave crisi diplomatica che rischia di scoperchiare il Vaso di Pandora nelle relazioni internazionali tra NATO, UE e Turchia. La situazione politica internazionale di Cipro è critica da decenni a causa dell’ultimo Muro che divide i greci ciprioti e i turchi ciprioti. Nel 1975 i turchi occuparono militarmente il nord dell’isola e la divisero creando uno Stato fantoccio, la cosidetta Repubblica turca di Cipro del Nord, che a livello di diritto internazionale non è mai stata riconosciuta, se non dalla Turchia. La recente scoperta di importantissimi giacimenti d’idrocarburi al largo delle coste di Cipro, ha fatto salire la tensione nelle acque del Mediterraneo Orientale. La Turchia ha avviato le esplorazioni del tratto di mare grazie all’autorizzazione del governo fantoccio non riconosciuto di Cipro del Nord, mentre in realtà la Repubblica di Cipro, membro della UE, considera quel tratto come propria zona economica esclusiva. Anche la Grecia sostiene che nelle sue esplorazioni la Turchia violi spesso le sue acque, e a fine estate vi sono stati incidenti militari fra la Marina turca e quella greca, due forze armate che in realtà sono alleate all’interno del trattato NATO. Una situazione estremamente tesa a livello di sicurezza NATO e UE, che ha spinto le Marine di Francia, Grecia, Italia e Cipro ad organizzare un’esercitazione congiunta al fine di spingere la Marina militare turca a limitare la sua presenza entro le sei miglia nautiche di competenza dalle proprie coste, come previsto dai trattati internazio­nali. Ora lo spinoso confronto politico con la Turchia è approdato da fine settembre alle riunioni del Consiglio Europeo dei capi di Stato e di governo, la massima autorità UE: nei giorni della settimana scorsa i diplomatici ciprioti hanno assunto una coraggiosa posizione in sede di Consiglio, affermando che non approveranno le sanzioni proposte dalla UE nei confronti del regime veteromarxista del Presidente-dittatore Lukashenko in Bielorussia, a meno che l’Unione non approvi medesime sanzioni anche contro la Turchia per la sua politica espansionista aggressiva nel Mediterraneo. La posizione diplomatica del governo di Cipro è molto coraggiosa, perché mette il dito nella piaga della debolezza della politica estera della UE, incapace di assumere decisioni drastiche di fronte alle palesi ripetute violazioni di trattati di diritti internazionale e minacce alla sicurezza del Mediterraneo causate dalla rinnovata dottrina panturanica e panislamista dell’aggressivo governo turco, che è in aperta rotta di collisione con l’identità culturale e istituzionale della UE. «L’Unione Europa rischia l’irrilevanza: c’è in ballo la nostra credibilità, ha riconosciuto una fonte diplomatica tedesca a Reuters. Gli analisti di politica estera, i consiglieri giuridici delle Cancellerie europee, lo stesso vertice politico della NATO prendono atto e riconoscono mestamente che l’affaire Turchia evidenzi la scarsa efficacia, anzi l’irrilevanza dell’approccio in politica estera dell’Unione Europea: le misure diplomatiche di sanzione assunte arrivano spesso in ritardo e sono spesso il frutto di compromessi al ribasso a favore dell’aggressività turca contro l’Europa.

L’ideologia del Milli Gõruş, ovvero il complesso dottrinario politico che unifica la prospettiva nazionalista del primato turco con i dogmi della civiltà islamica basata sulla giustizia, contro la civiltà occidentale, materialista e immorale, è alla base da sempre dell’azione politica del leader neo-ottomano Erdogan. E’ evidente che l’Europa sia il primo obiettivo di questo nuovo totalitarismo di matrice religiosa-politica: imbattersi in un nemico che nessuno Stato alleato europeo ha ad oggi la volontà di fronteggiare a salvaguardia del Continente richiama fatalmente gli enormi rischi politico-istituzionali che solo la extrema ratio della battaglia di Lepanto risolse.

L’ideologia della fratellanza in Bergoglio

LA FRATELLANZA SECONDO IL "COMPAGNO" BERGOGLIO.... 


“Fratelli tutti” è il manifesto ideologico del bergoglismo. Non c’è più teologia ma ideologia, seppur impregnata di moralismo. Ci sono i suoi temi e i suoi teoremi, e riguardano la cittadinanza universale, il popolo dei migranti e il dovere di accoglierli, il mondo senza muri e senza confini, l’ambiente da salvare. E ci sono i suoi nemici: il nazionalismo, il populismo e il liberismo. Il contagio è attribuito al degrado ambientale e al dissesto ecologico, che è certamente un male da denunciare e da curare, ma col covid c’entra davvero poco. L’accusa di Francesco, in linea con la sua santa Chiara, Greta Thunberg, sottende un solo, grande colpevole: l’egoismo capitalistico e invece mai come in questo caso le responsabilità sono nelle mostruosità alimentari, negli incroci di mercato o di laboratorio, nella spregiudicatezza e nelle omertà di un paese sotto un regime comunista, la Cina. La parola comunismo è dimenticata da Bergoglio, anche se alcune sue eredità appaiono in lui, a cominciare dall’attacco alla proprietà privata. Ed è rimosso il pericolo cinese, una minaccia per la civiltà cristiana e per il mondo, ben più imponente e invasiva dei “nazionalismi” e dei “populismi”.

Ma partiamo dal cuore dell’Enciclica, il tema della fratellanza. Bergoglio si ripara sotto la tonaca di San Francesco, parla in suo nome e battezza la sua enciclica ad Assisi; ma la fratellanza a cui allude Papa Francesco è il terzo principio della Rivoluzione Francese, dopo libertè ed egalitè. È una tesi che sostengo da tempo e che ho ritrovato ieri anche in Massimo Cacciari in un’intervista su la Repubblica. Il Papa si richiama all’illuminismo nella versione rivoluzionaria e usa più volte la triade libertà, uguaglianza e fratellanza, ossia – parola di Cacciari – “il fulcro di quel pensiero laico storicamente opposto alla Chiesa”. L’ideologia di Bergoglio cerca un posto alla Chiesa postcristiana nella modernità laica in nome della fratellanza, col sottinteso che altri movimenti civili, politici e sindacali si siano occupati della libertà e dunque dei diritti civili, e dell’uguaglianza e dunque dei diritti sociali, ma sia rimasto invece trascurato il terzo principio, la fratellanza. E lui la riprende, inserendo la chiesa dentro il mondo moderno, ateo e laicista, disceso dalla Rivoluzione francese e cercando ispirazione anche da altre religioni come l’Islam (la fratellanza islamica ne è una conseguenza politica). Scrive: “mi sono sentito stimolato in modo speciale dal Grande Imam Ahmin Al Tayyeb”. Ma questa consonanza con l’imam sgomenta meno di tutto il resto.

Perché la sua fratellanza ha poco a che vedere con la fraternità francescana? Perché Francesco d’Assisi, mistico e innamorato di Dio, ama nell’uomo e nel creato il riflesso divino, la sua è una fratellanza nel Padre. Bergoglio invece, compie un percorso inverso, partito da Cristo arriva alla religione dell’umanità. Bergoglio rimuove la figura del Padre, converte interamente alla storia e all’umanità la figura del Figlio e vota la Chiesa alla fratellanza universale che il suo esegeta o il suo megafono di Civiltà Cattolica, il gesuita Padre Antonio Spadaro, traduce legittimamente in cittadinanza globale, senza confini. L’esperienza della vita ma anche della storia dimostra che ogni fratellanza priva di un Padre degenera in fratricidio o scema nella retorica: è stato il destino del giacobinismo come del comunismo, e di ogni altra frateria (un discorso a parte la massoneria, di cui il bergoglismo a volte pare la versione pop). È il Padre a garantire l’unità dei fratelli prima che il reciproco riconoscimento, è la Madre a soccorrerli prima che intervenga il diritto di cittadinanza; e dal Padre al figlio scorre il filo d’oro della Tradizione. Che Bergoglio spezza, omette, lascia nel dimenticatoio, ritenendo che il Cristianesimo possa ridursi a tre tappe essenziali: l’avvento di Cristo e dunque il cristianesimo delle origini, Francesco e la sua missione di fraternità, il Concilio Vaticano II e il cedimento al proprio tempo. E in mezzo millenni di oscurantismo, superstizione, sopraffazione o epoche che è meglio tenere nel buio, dimenticare, coi loro santi, papi, martiri e riti, simboli, liturgie.

Per lui “la legge suprema è l’amore fraterno”, per S. Francesco invece, l’amore supremo è Dio. La Fratellanza, separata da Dio, è la fraternité, è lo spirito comunardo. Ideologia umanitaria, laica, rivoluzionaria.

Bergoglio situa poi l’ideologia della sua Chiesa come terza via, nel mezzo tra due finti opposti: liberismo e populismo. Lo rimarca un altro suo esegeta e megafono, Andrea Riccardi, patron della Comunità di Sant’Egidio (“la terza via del papa tra liberismo e populismo”, Corsera). In realtà il sottinteso dell’ideologia bergogliana è l’esatto contrario: liberismo e populismo, capitalismo e nazionalismo non sono opposti ma per lui sono affini; anzi sono la stessa cosa. Da Trump in giù. E a questo proposito la scelta filocinese della Chiesa di Bergoglio conferma il pensiero di Del Noce sui catto-progressisti. Meglio la Cina atea e comunista che l’America cristiana e conservatrice. La Chiesa di Giovanni Paolo II, e di molti suoi predecessori, predicava davvero la terza via ma gli opposti da avversare erano il capitalismo individualistico e il comunismo liberticida ambedue nemici di Dio. E le nazioni, l’amor patrio, rientravano per quel papa a pieno titolo nel legame paterno e materno con la terra dei padri e la madrepatria.

Poi la sua attenzione privilegiata ai migranti, trascurando i restanti che sono miliardi e spesso sono più bisognosi e più poveri di chi ha le risorse per partire e non vogliono lasciare la loro terra, i loro cari, i loro vecchi.

Boutade. Con la scusa del contagio nella Chiesa di Bergoglio si scambieranno il segno della pace col pugno chiuso…

Il PCI compie cento anni ed è al potere in Italia (sotto altro nome). Ecco com’è stato possibile…

IL PRETESTO DEL RISPETTO DELLA SALUTE DEGLI ALTRI PER IMPORRE IL BAVAGLIO (MASCHERINA) E' UN REFRAIN DEL COMUNISMO SOVIETICO, E LA POLITICA ITALIANA C'E' DENTRO FINO AL COLLO. MA PER GETTARE FUMO NEGLI OCCHI CONTINUANO A SPARLARE SOLO DI FASCISMO....





Cent’anni fa, fra l’estate 1920 e il gennaio 1921, nasceva il Partito Comunista Italiano. Non è storia passata. Perché proprio dopo il crollo del Muro di Berlino (1989) e il cambio del nome del partito (1991), la sua classe dirigente è arrivata al potere in Italia e ci resta da anni sebbene minoranza nel Paese e sconfitta alle elezioni.

Al centenario del Pci hanno dedicato un libro Mario Pendinelli e Marcello Sorgi, “Quando c’erano i comunisti” (Marsilio). Stenio Solinas, sul “Giornale”, si è chiesto “come è possibile che, tranne qualche frangia lunatica e qualche intellettuale freak, nessun politico oggi ex o post comunista parli più del come e del perché lo fu convintamente fino a ieri, uno ieri che arriva sino al 1989”.

E’ stato il più grosso Pc d’occidente, ma sembra che in Italia nessuno sia stato comunista. Non è stata fatta nessuna seria revisione autocritica. Quella classe dirigente non si è ritirata e non ha mai riconosciuto il marxismo-leninismo come un’ideologia malefica, né ha ammesso la vergogna di aver appoggiato totalitarismi orribili. Nessuno ha chiesto scusa.

A tutto quel popolo semplice che li aveva seguiti, che si era abbeverato all’Unità, ai milioni di compagni che avevano davvero creduto nei “paradisi” comunisti, nessuno ha dato spiegazioni serie. Nessuno ha detto loro: noi sapevamo, ma non vi abbiamo detto la verità. Nessuno ha riconosciuto, davanti a milioni di lavoratori, che era tutto una menzogna, che il comunismo è stato dovunque un orrore. Nessuno ha chiesto scusa alla propria gente a cui, un tempo, avevano fatto inneggiare perfino a Stalin. Nessuno ha riconosciuto che avevano ragione “gli altri”, gli anticomunisti. Perché?

Di fatto la classe dirigente del Pci si è velocemente autoassolta, ha accantonato la bandiera comunista e l’ideologia marxista, ma non l’arroganza ideologica, la pretesa superiorità morale e la propensione alla demonizzazione degli avversari.

Con il 1989 i comunisti cambiarono nome e in breve passarono dall’allineamento a Mosca all’allineamento a Bruxelles/Berlino e ai Dem americani (Clinton, Obama eccetera). Dal mito del Socialismo a quello del Mercato. Come se fosse ovvio e naturale.

Così – anche per far dimenticare il passato comunista – sono diventati i più affidabili per Bruxelles e Berlino e anche per la Casa Bianca dei Dem. Dunque i (post) comunisti in Italia sono arrivati ai vertici del governo – già con D’Alema nel 1998 – e pure ai vertici dello Stato con Napolitano nel 2006. Ma i conti con la storia non si sono fatti nemmeno dopo il 2000.

Carlo Ripa di Meana (il coraggioso promotore della craxiana Biennale del dissenso del 1977) alla morte di Aleksandr Solzenicyn, nel 2008, su “Critica sociale”, firmò un articolo intitolato “Solzenicyn e il silenzio del Quirinale”, dove scriveva:

“Avevo sommessamente suggerito, qualche mese fa, al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che nel 1974, allora responsabile della cultura del PCI, su Rinascita prima e poi sull’Unità, aveva rumorosamente applaudito all’esilio comminato a Solzenicyn che, va ricordato, aveva già passato otto anni nel Gulag nell’immediato dopoguerra, che in una prossima occasione, o in forma privata o nel corso di una visita di Stato, chiedesse un incontro a Solzenicyn, ormai molto in là con gli anni e malato, per chiudere una pagina nera. Così non è stato. In questi ultimi giorni, mentre in tutto il mondo si sono ascoltate voci di statisti, di rimpianto e di riconoscenza per la grandezza di quest’uomo e della sua vita, da Roma–Quirinale è venuto un silenzio arido, privo di umanità. Fausto Carioti di Libero lo ha giustamente segnalato il 5 agosto sul suo giornale”.

Del resto nell’“autobiografia politica” di Napolitano, intitolata “Dal Pci al socialismo europeo”, uscita nel 2005, non veniva neanche menzionato quel Solzenicyn che Raymond Aron aveva giudicato “l’homme du siècle”.

E gli altri? Da parte sua Nicola Zingaretti ha iniziato la sua segreteria nel Pd con il libro “Piazza grande” dove sostiene che l’esistenza dell’Urss “aveva costituito un oggettivo deterrente a costruire un mondo unidimensionale e senza difese rispetto alle forme più estreme di sfruttamento”.

E “probabilmente nel dopoguerra, non ci fosse stata l’Unione Sovietica (…) non sarebbero state possibili le lotte dei partiti di sinistra e democratici né il compromesso sociale che oggi in Europa è un esempio per tutto il mondo civilizzato”.

Espressioni che fecero insorgere pure Claudio Petruccioli: “Zingaretti riporta l’orologio al 1945”.

D’altra parte D’Alema, nel libro uscito quest’anno, “Grande è la confusione sotto il cielo”, elogia il sistema cinese (e asiatico in generale) che “ha saputo fronteggiare questa prova (il Covid) in modo più efficace rispetto a noi”. In quanto “ha fatto la differenza un grado minore di individualismo, una maggior coesione sociale e l’esistenza di reti comunitarie”. E in una recente conferenza ha messo in guardia dal “partito anti-cinese” che “è all’opera anche in Europa, in un clima di nuova guerra fredda”.

I partiti di Zingaretti e D’Alema sono oggi al governo in Italia e non sembra davvero che il Pci sia morto.