mercoledì 2 settembre 2020

MESSAGGIO DI GESU' CRISTO 25 AGOSTO 2020

MESSAGGIO DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA
25 AGOSTO 2020


Amato Popolo Mio:



CONTINUO A TENERE IL MIO SGUARDO SU DI VOI E NON LASCIO PASSARE INOSSERVATO NEMMENO UN SINGOLO ATTO O UNA SINGOLA OPERA DI QUESTO MIO POPOLO CHE AMO.



L’umanità sta andando avanti senza riconoscere i segni ed i segnali di questo momento in cui, l’Amore Trinitario, sta creando un nuovo evento perché apriate gli occhi e la mente e vi convertiate, non attribuendo a quello che succede pretesti umani, perché ogni evento sarà peggiore di quelli accaduti in passato.



Io vi invito alla conversione, al cambiamento spirituale, perché sono le uniche cose che potranno mantenervi vivi nel mare di distruzione.



“CHI VUOLE ESSERE MIO DISCEPOLO, CHE PRENDA LA SUA CROCE E MI SEGUA.” (Mt 16,24).



I Miei figli fedeli sono perseguitati (1), calunniati, incompresi, diffamati e quelli che si comportano con i Miei figli in questo modo, vivranno nella loro coscienza quanto si erano sbagliati e quando riconosceranno di essersi sbagliati, gemeranno in una valle di lacrime.



Non c’è vera via senza croce, quindi dovete discernere e considerare questo aspetto. I Miei veri strumenti camminano sugli sputi, sugli schiaffi, sull’invidia dei loro fratelli, sulle calunnie e sulle ingiustizie di quelli che si definiscono loro fratelli. (Cf. Lc 4,24)



SE QUELLI CHE DICONO DI ESSERE MIEI SI COMPORTANO IN QUESTO MODO, COME AGIRANNO QUELLI CHE SI SONO CONSEGNATI AL DEMONIO?



Questa è la ragione per cui ci sono costanti minacce alla pace mondiale, che è appesa a un filo e per questo è importante la Fede nella protezione Divina alla quale, come Mio Popolo, vi siete affidati e per questo dovete rimanere vigilanti, attenti, in stato di allerta spirituale, per non cadere nella superbia e per non rendere vuota la preghiera.



Dovete stare attenti ai Miei Appelli, assolutamente attenti e rimanere fedeli al Mio Amore, alla Mia Verità, alla Mia Legge per non fare vostre le novità che ci sono nella Mia Chiesa, quelle che non sono la Mia Volontà, ma una volontà umana mirata a distogliere dalla Mia Parola ed in questo modo allontanare i Miei figli da Me.



È il momento della più grande sfida dell'uomo verso il suo Signore e il suo Dio, questo è il momento in cui la Fede deve crescere e come lievito, moltiplicarsi nei confronti dei fratelli (Cf. Mt 13,33-35) perché non cadiate nei tentacoli di Satana.



Pregate figli Miei, pregate, di fronte alle molte cose che stanno per arrivare sull’umanità.



Pregate figli Miei, pregate, perché quelli che Mi disprezzano feriranno il Mio Corpo Mistico.



Pregate figli Miei, pregate, la terra tremerà intensamente, il cinturone si tingerà di sangue.



Pregate figli Miei, pregate, convertitevi, convertitevi!



Pregate in ogni momento, pregate con il cuore, mettendoci l’amore che avete nel vostro cuore.



Mia Madre ed Io vi accogliamo con Amore e la Mia Misericordia vi sta aspettando. Non temete. Io rimango con voi.



Vi benedico.


Il vostro Gesù.



AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO

LITURGIA DEL GIORNO

Mercoledì della XXII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

La fede senza incontro con Cristo è come un libro dalle pagine bianche -  Mercoledì della XXII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari) - Parrocchia  Mater Ecclesiae - Bernalda : Parrocchia Mater Ecclesiae – Bernalda

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Abbi pietà di me, Signore,
perché ti invoco tutto il giorno:
tu sei buono e pronto al perdono,
sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 86,3.5)

Colletta
O Dio, nostro Padre,
unica fonte di ogni dono perfetto,
suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede,
perché si sviluppi in noi il germe del bene
e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (1Cor 3,1-9)
Noi siamo collaboratori di Dio, e voi siete campo di Dio, edificio di Dio.


Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Io, fratelli, sinora non ho potuto parlare a voi come a esseri spirituali, ma carnali, come a neonati in Cristo. Vi ho dato da bere latte, non cibo solido, perché non ne eravate ancora capaci. E neanche ora lo siete, perché siete ancora carnali. Dal momento che vi sono tra voi invidia e discordia, non siete forse carnali e non vi comportate in maniera umana?
Quando uno dice: «Io sono di Paolo», e un altro: «Io sono di Apollo», non vi dimostrate semplicemente uomini? Ma che cosa è mai Apollo? Che cosa è Paolo? Servitori, attraverso i quali siete venuti alla fede, e ciascuno come il Signore gli ha concesso.
Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma era Dio che faceva crescere. Sicché, né chi pianta né chi irriga vale qualcosa, ma solo Dio, che fa crescere. Chi pianta e chi irriga sono una medesima cosa: ciascuno riceverà la propria ricompensa secondo il proprio lavoro. Siamo infatti collaboratori di Dio, e voi siete campo di Dio, edificio di Dio.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 32)
Rit: Beato il popolo scelto dal Signore.

Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.
Il Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini.

Dal trono dove siede
scruta tutti gli abitanti della terra,
lui, che di ognuno ha plasmato il cuore
e ne comprende tutte le opere.

L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
È in lui che gioisce il nostro cuore,
nel suo santo nome noi confidiamo.

Canto al Vangelo (Lc 4,18)
Alleluia, alleluia.
Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione.
Alleluia.

VANGELO (Lc 4,38-44)
È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagòga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva.
Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo.
Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato».
E andava predicando nelle sinagòghe della Giudea.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Siamo chiamati ad entrare nel regno di Dio, superando gli ostacoli della nostra umanità ferita. Rivolgiamoci quindi a Cristo, dicendo:
Figlio di Dio, vieni in nostro soccorso.

O Signore, tu vuoi fare dell'umanità una sola grande famiglia. Aiuta i popoli a superare ogni rivalità ideologica, politica e religiosa. Preghiamo:
O Cristo, tu vuoi che ogni uomo si salvi e giunga alla conoscenza della verità. Fà che la Chiesa porti in tutto il mondo il tuo messaggio di giustizia e di concordia. Preghiamo:
O Cristo, primizia di ogni bene: fà della nostra comunità un segno efficace del tuo regno. Preghiamo:
Signore Gesù, tu che hai sperimentato il rifiuto da parte dei tuoi, sii vicino a tutti coloro che sono vittime della sopraffazione e della violenza. Preghiamo:
Figlio di Dio, mandato per tutti gli uomini: con la forza di questa eucaristia aiutaci a servire i nostri fratelli. Preghiamo.
Per il superamento di ogni divisione nella Chiesa.
Per i malati della nostra parrocchia.

O Dio onnipotente ed eterno, che nel tuo disegno universale di salvezza accogli tutta l'umanità, fà che attraverso la grazia dei tuoi sacramenti, collaboriamo alla venuta del tuo regno. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Santifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo,
e compi in noi con la potenza del tuo Spirito
la redenzione che si attua nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Quant’è grande la tua bontà, Signore! La riservi per quelli che ti temono. (Sal 31,20)

Oppure:
Beati gli operatori di pace: saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia: di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,9-10)


Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa,
fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore
e ci spinga a servirti nei nostri fratelli.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
“Chinatosi su di lei, intimò alla febbre, e la febbre la lasciò”.
Gesù arriva direttamente al male che rode il cuore dell’uomo. La sua diagnosi è chiara. È il peccato e, attraverso il peccato, l’Avversario che è il male dell’uomo. È a lui che Gesù si rivolge. Egli va direttamente allo scopo. E interviene con autorità. L’Avversario non si sbaglia. Il suo regno nel cuore dell’uomo è effimero. Non resiste alla presenza di Gesù. Dio è più forte del male. Dio è al di là del male.
“Da molti uscivano demoni gridando: ‘‘Tu sei il Figlio di Dio!’’”. Se l’uomo riconosce che il suo male ha un nome, che si chiama “peccato”, che è il rifiuto della salvezza, se proclama: “Tu sei il Figlio di Dio”, la salvezza lo raggiunge nel più profondo dell’essere.

martedì 1 settembre 2020

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Martedi 1 Settembre 2020
Martedì della XXII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Il Vangelo di martedì 3 settembre 2019, riflessione e liturgia | Parrocchia  San Francesco d'Assisi

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Abbi pietà di me, Signore,
perché ti invoco tutto il giorno:
tu sei buono e pronto al perdono,
sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 86,3.5)

Colletta
O Dio, nostro Padre,
unica fonte di ogni dono perfetto,
suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede,
perché si sviluppi in noi il germe del bene
e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (1Cor 2,10-16)
L’uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio; l’uomo mosso dallo Spirito, invece, giudica ogni cosa.


Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, lo Spirito conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi infatti conosce i segreti dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai conosciuti se non lo Spirito di Dio. Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere ciò che Dio ci ha donato.
Di queste cose noi parliamo, con parole non suggerite dalla sapienza umana, bensì insegnate dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali. Ma l’uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio: esse sono follia per lui e non è capace di intenderle, perché di esse si può giudicare per mezzo dello Spirito. L’uomo mosso dallo Spirito, invece, giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. Infatti chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo consigliare? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 144)
Rit: Giusto è il Signore in tutte le sue vie.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.

Fedele è il Signore in tutte le sue parole
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.

Canto al Vangelo (Lc 7,16)
Alleluia, alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi,
Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.

VANGELO (Lc 4,31-37)
Io so chi tu sei: il santo di Dio!


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità.
Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».
Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
La parola di Cristo ha il potere di respingere la forza del Maligno e donare all'uomo unità e pace. Allora, preghiamo con fede e diciamo:
Aiutaci, o Signore, ad ascoltare la tua parola.

Perché i cristiani rinnovino frequentemente le promesse del battesimo che li ha affrancati dal potere delle tenebre e li ha illuminati con la luce dello Spirito. Preghiamo:
Perché nella chiesa sorgano uomini ricchi di interiorità, capaci di ridare all'uomo la serenità e la gioia della vita. Preghiamo:
Perché la nostra comunità sia docile alla voce dello Spirito per conoscere sempre più il mistero di Cristo e la grandezza della vocazione cristiana. Preghiamo:
Perché chi si riscontra debole e indeciso di fronte al male, trovi nella preghiera e nella parola di Dio la forza per evitarlo e combatterlo. Preghiamo:
Perché noi che ci accostiamo ogni giorno al Santo di Dio, diveniamo testimoni e annunciatori della sua parola. Preghiamo:
Per chi oggi diffonde il male e collabora con il Maligno.
Perché la parola di Dio abiti nel nostro cuore.

O Dio, sommo bene, ascolta coloro che pongono la fiducia in te; preservali da ogni insidia del Maligno e conservali sempre nel tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Santifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo,
e compi in noi con la potenza del tuo Spirito
la redenzione che si attua nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Quant’è grande la tua bontà, Signore! La riservi per quelli che ti temono. (Sal 31,20)

Oppure:
Beati gli operatori di pace: saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia: di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,9-10)


Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa,
fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore
e ci spinga a servirti nei nostri fratelli.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
“Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno?”. Perché Dio è venuto ad immischiarsi nei nostri affari? La vita dell’uomo, bene o male, trova sempre un suo equilibrio. Ed ecco che Dio si immischia e sconvolge tale equilibrio: fa ciò con autorità, come se ne avesse il diritto.
Infatti, anche nel peccato, l’uomo può dare un certo equilibrio alla propria vita. Perciò la fede, l’intervento di Dio nella vita dell’uomo creano sempre un movimento di reazione, paura. All’uomo non piace essere spinto. “Sei venuto a rovinarci?”. Solo la fede che si muove con fiducia può permettere di superare l’ostacolo, perché se Dio interviene, non lo fa solo per rompere l’equilibrio dell’uomo, ma per farlo partecipare alla sua pienezza. “E il demonio uscì da lui, senza fargli alcun male”.

lunedì 31 agosto 2020

Il vile affarista Mario Draghi come futuro presidente


LA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA ITALIANA A MARIO DRAGHI DECISA SUL BRITANNIA DELLA CORONA INGLESE NEL 1992?....



Draghi massacrato dalla tv tedesca: è nel vero governo mondiale della Goldman Sachs




Nonostante siano passati più di 10 anni, in rete è ancora virale la dichiarazione dell’ex presidente Francesco Cossiga, sia del Consiglio dei Ministri (1979-80) sia della Repubblica (1985-92), su cosa accadrebbe nell’ipotesi in cui Mario Draghi diventasse presidente del Consiglio.

Riascoltiamo quelle parole, facilmente reperibili in rete, ormai passate alla storia.

« Un vile… un vile affarista, non si può nominare Presidente del Consiglio chi è stato socio della Goldman Sachs (grande banca d’affari americana).

E male, molto male, io feci ad appoggiarne, quasi a imporne la candidatura a Silvio Berlusconi, male molto male.

È il liquidatore, dopo la famosa crociera sul “Britannia”, dell’industria pubblica, la svendita dell’industria pubblica italiana quando era direttore generale del Tesoro.

E immaginati che cosa farebbe da Presidente del Consiglio dei ministri. Svenderebbe quel che rimane: Finmeccanica, l’Enel, l’Eni.

E certamente i suoi ex comparuzzi di Goldman Sachs. »

Il conduttore di Unomattina, era Luca Giurato, ha provato a prendere le distanze dalle dichiarazioni di Cossiga, ma l’ex presidente ribadì la responsabilità personale delle sue dichiarazioni, pronunciate nel lontano 24 gennaio 2008.
CHI È MARIO DRAGHI?


Draghi è il “discepolo Giuda” di Federico Caffè, si laurea in economia nel 1970 con una tesi di laurea contraria all’ipotesi di una moneta unica europea, definendola “una follia, un qualcosa assolutamente da non fare”.

Il curriculum di Mario Draghi è consultabile da chiunque sul sito della BCE, fra gli incarichi che ha ricoperto segnaliamo:

– Direttore esecutivo presso la Banca mondiale (1984-1990)

– Direttore generale del Tesoro (1991-2001)

– Presidente del Comitato per le privatizzazioni italiano (1993-2001)

– Vicepresidente e Managing Director di Goldman Sachs International (2002-2005)

– Governatore della Banca d’Italia (2006-2011)

– Governatore della Banca Centrale Europea (2011-2019)

– Membro del Gruppo dei Trenta (dal 2006)

LE PRIVATIZZAZIONI DEGLI ANNI 90

Nel 1992, in qualità di direttore generale del Tesoro, era a bordo del Britannia, ad inaugurare la stagione delle privatizzazioni (come detto prima da Cossiga).

A tal proposito, vi propongo un articolo del 3 giugno 1992, comparso su La Stampa, con un titolo incredibile “Il Tesoro a bordo del Britannia offre aziende all’Inghilterra“.

Leggiamo la parte iniziale.

FONTE: Archivio La Stampa – 3 giugno 1992

ROMA. Una banda militare attacca una musichetta «anni ruggenti». Nella sala da pranzo del Britannia, lo yacht della regina Elisabetta, il caldo afoso non dà tregua ai cento invitati: la crema dell’economia pubblica italiana e delle banche d’affari inglesi. «Stiamo per passare dalle parole ai fatti», annuncia alla platea Mario Draghi, direttore generale del ministero del Tesoro.

I fatti sono le tanto discusse e attese privatizzazioni, la vendita, cioè, di quote di enti pubblici ai privati. Vendita che è stata presentata ieri in questa cornice d’altri tempi, tra una mousse di scampi, un po’ d’anatra farcita al miele e l’obbligatoria coppa di champagne, ad una selezionatissima truppa di potenziali clienti della City londinese (…)

E di questo fatto Draghi se n’è “vantato” il 31 maggio 2011, durante la tradizionale presentazione del rapporto annuale della Banca d’Italia (sull’anno precedente).

Guardiamo questo piccolo estratto, preso dalle “considerazioni finali del governatore“


FONTE: Canale YouTube della Banca d’Italia – dal min 7:14 al 8:26

« La strada del risanamento è percorribile. Ho ricordato spesso negli ultimi mesi l’esperienza italiana all’inizio degli anni Novanta, quando il nostro paese si trovò ad affrontare una gravissima crisi di fiducia nella sostenibilità del suo debito pubblico.

E qui abbiamo uno dei protagonisti della uscita da quella crisi, direi il protagonista dell’uscita da quella crisi: il presidente Ciampi… (NDR – in realtà è stata la stupida difesa della Lira, fatta da Ciampi, che aveva scatenato quella crisi)

In quel periodo dovevamo collocare sul mercato ogni anno titoli per un ammontare pari, in termini reali, a dieci volte il fabbisogno di finanziamento annuo della Grecia oggi, a due volte come incidenza sul PIL.

L’Italia seppe uscire dalla crisi senza bisogno di aiuti esterni (senza FMI), grazie a un ambizioso piano di consolidamento fiscale, a riforme strutturali importanti e all’attuazione di un programma di privatizzazioni pari a circa il 10 per cento del PIL. »


E queste fallimentari ricette ce le portiamo appresso tuttora, del resto è quello che fece Mario Monti (anche lui uomo di Goldman Sachs) quando salì a Palazzo Chigi pochi mesi più tardi.

In tempi più recenti, il 22 gennaio 2020, il Fatto Quotidiano pubblica (cartaceo e online) il discorso integrale fatto sul Britannia nel 1992.

Per ulteriori approfondimenti su quel discorso, rimando alle analisi di Francesco Amodeo che ha fatto su Radio Radio.
IL GOLPE DEL 2011


Adesso facciamo un approfondimento sul golpe del 2011. Come anticipato, Mario Draghi stava terminando il suo mandato da governatore della Banca d’Italia.

Assieme a Trichet (governatore uscente della BCE) il 4 agosto 2011 firma una lettera, nella quale si chiedevano ulteriori privatizzazioni e tagli alla spesa.

Il testo è stato reso pubblico nello stesso anno (per esempio qui il 29 settembre). Vista la sua importanza riporto il testo integrale.

« Caro Primo Ministro,

Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea il 4 Agosto ha discusso la situazione nei mercati dei titoli di Stato italiani. Il Consiglio direttivo ritiene che sia necessaria un’azione pressante da parte delle autorità italiane per ristabilire la fiducia degli investitori.

Il vertice dei capi di Stato e di governo dell’area-euro del 21 luglio 2011 ha concluso che «tutti i Paesi dell’euro riaffermano solennemente la loro determinazione inflessibile a onorare in pieno la loro individuale firma sovrana e tutti i loro impegni per condizioni di bilancio sostenibili e per le riforme strutturali». Il Consiglio direttivo ritiene che l’Italia debba con urgenza rafforzare la reputazione della sua firma sovrana e il suo impegno alla sostenibilità di bilancio e alle riforme strutturali.

Il Governo italiano ha deciso di mirare al pareggio di bilancio nel 2014 e, a questo scopo, ha di recente introdotto un pacchetto di misure. Sono passi importanti, ma non sufficienti.

Nell’attuale situazione, riteniamo essenziali le seguenti misure:

1. Vediamo l’esigenza di misure significative per accrescere il potenziale di crescita. Alcune decisioni recenti prese dal Governo si muovono in questa direzione; altre misure sono in discussione con le parti sociali. Tuttavia, occorre fare di più ed è cruciale muovere in questa direzione con decisione. Le sfide principali sono l’aumento della concorrenza, particolarmente nei servizi, il miglioramento della qualità dei servizi pubblici e il ridisegno di sistemi regolatori e fiscali che siano più adatti a sostenere la competitività delle imprese e l’efficienza del mercato del lavoro.

A) È necessaria una complessiva, radicale e credibile strategia di riforme, inclusa la piena liberalizzazione dei servizi pubblici locali e dei servizi professionali. Questo dovrebbe applicarsi in particolare alla fornitura di servizi locali attraverso privatizzazioni su larga scala.

B) C’è anche l’esigenza di riformare ulteriormente il sistema di contrattazione salariale collettiva, permettendo accordi al livello d’impresa in modo da ritagliare i salari e le condizioni di lavoro alle esigenze specifiche delle aziende e rendendo questi accordi più rilevanti rispetto ad altri livelli di negoziazione. L’accordo del 28 Giugno tra le principali sigle sindacali e le associazioni industriali si muove in questa direzione.

C) Dovrebbe essere adottata una accurata revisione delle norme che regolano l’assunzione e il licenziamento dei dipendenti, stabilendo un sistema di assicurazione dalla disoccupazione e un insieme di politiche attive per il mercato del lavoro che siano in grado di facilitare la riallocazione delle risorse verso le aziende e verso i settori più competitivi.

2. Il Governo ha l’esigenza di assumere misure immediate e decise per assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche.

A) Ulteriori misure di correzione del bilancio sono necessarie. Riteniamo essenziale per le autorità italiane di anticipare di almeno un anno il calendario di entrata in vigore delle misure adottate nel pacchetto del luglio 2011. L’obiettivo dovrebbe essere un deficit migliore di quanto previsto fin qui nel 2011, un fabbisogno netto dell’1% nel 2012 e un bilancio in pareggio nel 2013, principalmente attraverso tagli di spesa. È possibile intervenire ulteriormente nel sistema pensionistico, rendendo più rigorosi i criteri di idoneità per le pensioni di anzianità e riportando l’età del ritiro delle donne nel settore privato rapidamente in linea con quella stabilita per il settore pubblico, così ottenendo dei risparmi già nel 2012. Inoltre, il Governo dovrebbe valutare una riduzione significativa dei costi del pubblico impiego, rafforzando le regole per il turnover (NDR – il ricambio generazionale) e, se necessario, riducendo gli stipendi.

B) Andrebbe introdotta una clausola di riduzione automatica del deficit che specifichi che qualunque scostamento dagli obiettivi di deficit sarà compensato automaticamente con tagli orizzontali sulle spese discrezionali.

C) Andrebbero messi sotto stretto controllo l’assunzione di indebitamento, anche commerciale, e le spese delle autorità regionali e locali, in linea con i principi della riforma in corso delle relazioni fiscali fra i vari livelli di governo. Vista la gravità dell’attuale situazione sui mercati finanziari, consideriamo cruciale che tutte le azioni elencate nelle suddette sezioni 1 e 2 siano prese il prima possibile per decreto legge, seguito da ratifica parlamentare entro la fine di Settembre 2011. Sarebbe appropriata anche una riforma costituzionale che renda più stringenti le regole di bilancio.

3. Incoraggiamo inoltre il Governo a prendere immediatamente misure per garantire una revisione dell’amministrazione pubblica allo scopo di migliorare l’efficienza amministrativa e la capacità di assecondare le esigenze delle imprese. Negli organismi pubblici dovrebbe diventare sistematico l’uso di indicatori di performance (soprattutto nei sistemi sanitario, giudiziario e dell’istruzione). C’è l’esigenza di un forte impegno ad abolire o a fondere alcuni strati amministrativi intermedi (come le Province). Andrebbero rafforzate le azioni mirate a sfruttare le economie di scala nei servizi pubblici locali.

Confidiamo che il Governo assumerà le azioni appropriate.

Con la migliore considerazione,

Mario Draghi, Jean-Claude Trichet »

Insomma, questo è stato – di fatto – il programma di tutti i governi da Mario Monti in poi.

Nel novembre 2011, da neogovernatore della BCE, manda i suoi emissari a ricattare i parlamentari di sostenere il governo Monti e le sue misure, pena la fine dell’acquisto della BCE dei nostri Titoli di Stato e conseguente default.

Vedi in particole le dichiarazione di Massimo Garavaglia (Lega Nord) e Andrea Orlando (PD) fatte rispettivamente nel 2012 e nel 2016, ma che trovarono poco spazio nel mainstraim nonostante la gravità di queste dichiarazioni.

Le conseguenze dell’agenda Draghi (mandante) e Monti (esecutore) hanno prodotto, nel 2012, il crollo peggiore dei consumi dai tempi della seconda guerra mondiale, come esplicitamento scritto dall’OCSE nell’Economic Outlook di novembre 2012.

FONTE: OCSE Economic Outlook 92 – pag 97

« While these actions have been able to avert downside tail risks so far, Italy entered its second severe recession in three years. Fiscal consolidation of nearly 3% of GDP this year weakened domestic demand, and private consumption has been falling at the steepest rate since the Second World War. Business confidence is low. The economic slowdown has put pressure on the financial sector: non-performing loans (NPL) are high and rising, liquidity conditions are tight and lending standards have become stricter. »

Il passaggio chiave è quello in grassetto:

« Il consolidamento fiscale (NDR – austerity) di quasi il 3% del PIL quest’anno ha indebolito la domanda interna e i consumi privati sono diminuiti al tasso più ripido dalla seconda guerra mondiale (…) »


Col senno di poi, appare evidente che la Riforma Fornero, il pareggio di bilancio in Costituzione, le clausole di salvaguardia, il Jobs Act ecc… sono provvedimenti che sono andati nella direzione indicata nella lettera di Draghi e Trichet.

Domanda retorica: dunque chi è il vero governatore, il politico o il banchiere centrale?

LA BEATIFICAZIONE DI DRAGHI

Negli anni del suo mandato da governatore della BCE, Mario Draghi è stato osannato come “il salvatore dell’euro“.

Dopo che Monti ha eseguito il suo “compitino”, fra cui la ratifica di Fiscal Compact e MES, nel luglio 2012 Draghi fa il suo celeberrimo “Whatever it takes” che placa immediatamente i mercati.


Ma che lo spread dipendesse dall’operato della banca centrale, è stato chiaro a tutti solo in tempi recenti con l’avvento di Christine Lagarde.

Per anni ci avevano detto che dipendeva dalla “credibilità” del premier, ma evidentemente nemmeno Monti era credibile…

A sinistra il presidente federale della Germania Frank-Walter Steinmeier

Terminato il mandato alla Banca Centrale europea pochi mesi dopo, il 31 gennaio 2020, Mario Draghi riceve la massima onorificenza tedesca, la bundesverdienstkreuz, traducibile in “ordine al merito della Repubblica Federale di Germania“.

Con buona pace di chi sostiene che “supermario” abbia fatto gli interessi dell’Italia anziché quelli della Germania (non del popolo tedesco, attenzione!)

MARIO DRAGHI FOR PRESIDENT

Ricordo ancora quell’intervista di Salvini da Mario Giordano che, alla domanda se voterebbe Mario Draghi come presidente della Repubblica, Salvini rispose “Why not?” ovvero perché no?

Commentai questa sua uscita in un video dell'8 novembre 2019, dove facevamo notare i peggiori commenti dei fan della Lega per provare a giustificare il loro capitano.

Dell’intervista avevamo fatto presente un’intervista in cui Giancarlo Giorgetti – il vero capo della Lega – si disse favorevole a Mario Draghi come Presidente del Consiglio (e sono pure amici). La notizia era del 25 ottobre 2019.

Più recentemente – il 28 marzo 2020 – Salvini se n’è uscito così:

«Ben vengano uomini come Mario Draghi che ha saputo, saprebbe e saprà fronteggiare a testa alta la signora Merkel e lo strapotere della Germania in Europa».

Peccato che, come detto, Draghi abbia recentemente ricevuto la massima onorificenza della Germania, solo un idiota potrebbe pensare che un Draghi premier farà gli interessi italiani (come tutti i precedenti PdC dal 1992 in poi).

Salvini poi non è un idiota qualsiasi, ma quello che fino al 2017 se ne andava in giro con le magliette “Basta Euro“, e i tifosi – come ampiamente prevedibile – stanno provando a giustificare l’ennesima “giravolta” di Salvini.

E dire che, ai tempi del “basta euro / oltre l’euro” non sono mancati nemmeno attacchi a Draghi, tipo questo:


L’ennesima dimostrazione che non esistono opposizioni, esattamente come quando PD e PDL dovettero sostenere il governo Monti sotto il ricatto della BCE.

Non mi meraviglierei per niente se un giorno ci dovessimo ritrovare con un governo sostenuto da Salvini e Renzi, magari proprio il governo Draghi!

Torniamo alla stretta attualità.
IL RITORNO DEL “FATE PRESTO”

FONTE: Il Sole 24 Ore – 30 marzo 2020

Anche il Sole 24 Ore, dopo la parentesi sovranista di poche settimane fa, torna all’attacco con questo articolo “Ormai solo Draghi ci può salvare”, un titolo che ricorda molto il celeberrimo “fate presto” con cui avevano invocato Monti.

Con la differenza, però, che Draghi ora si presenta come “amante del debito pubblico”, insomma un ritorno alle sue origini keynesiane, ma è veramente cambiato?

Ovvio che no! La recente intervista al Financial Times (c’è anche la traduzione) non cancella minimamente il fatto che Draghi era e resta un traditore dell’Italia che andrebbe sbattuto in galera per il resto della sua vita.

Se non fosse per questa emergenza tutti gli euroinomani, incluso Draghi, starebbero a pontificare: “più europa, più europa per tutti, più europa anche per il gatto“.

Occhi bene aperti quindi, a chi sta provando a riposizionarsi e a non dimenticare mai chi ha svenduto la nostra Italia.