mercoledì 2 settembre 2020

LITURGIA DEL GIORNO

Mercoledì della XXII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

La fede senza incontro con Cristo è come un libro dalle pagine bianche -  Mercoledì della XXII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari) - Parrocchia  Mater Ecclesiae - Bernalda : Parrocchia Mater Ecclesiae – Bernalda

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Abbi pietà di me, Signore,
perché ti invoco tutto il giorno:
tu sei buono e pronto al perdono,
sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 86,3.5)

Colletta
O Dio, nostro Padre,
unica fonte di ogni dono perfetto,
suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede,
perché si sviluppi in noi il germe del bene
e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (1Cor 3,1-9)
Noi siamo collaboratori di Dio, e voi siete campo di Dio, edificio di Dio.


Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Io, fratelli, sinora non ho potuto parlare a voi come a esseri spirituali, ma carnali, come a neonati in Cristo. Vi ho dato da bere latte, non cibo solido, perché non ne eravate ancora capaci. E neanche ora lo siete, perché siete ancora carnali. Dal momento che vi sono tra voi invidia e discordia, non siete forse carnali e non vi comportate in maniera umana?
Quando uno dice: «Io sono di Paolo», e un altro: «Io sono di Apollo», non vi dimostrate semplicemente uomini? Ma che cosa è mai Apollo? Che cosa è Paolo? Servitori, attraverso i quali siete venuti alla fede, e ciascuno come il Signore gli ha concesso.
Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma era Dio che faceva crescere. Sicché, né chi pianta né chi irriga vale qualcosa, ma solo Dio, che fa crescere. Chi pianta e chi irriga sono una medesima cosa: ciascuno riceverà la propria ricompensa secondo il proprio lavoro. Siamo infatti collaboratori di Dio, e voi siete campo di Dio, edificio di Dio.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 32)
Rit: Beato il popolo scelto dal Signore.

Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.
Il Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini.

Dal trono dove siede
scruta tutti gli abitanti della terra,
lui, che di ognuno ha plasmato il cuore
e ne comprende tutte le opere.

L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
È in lui che gioisce il nostro cuore,
nel suo santo nome noi confidiamo.

Canto al Vangelo (Lc 4,18)
Alleluia, alleluia.
Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione.
Alleluia.

VANGELO (Lc 4,38-44)
È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagòga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva.
Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo.
Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato».
E andava predicando nelle sinagòghe della Giudea.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Siamo chiamati ad entrare nel regno di Dio, superando gli ostacoli della nostra umanità ferita. Rivolgiamoci quindi a Cristo, dicendo:
Figlio di Dio, vieni in nostro soccorso.

O Signore, tu vuoi fare dell'umanità una sola grande famiglia. Aiuta i popoli a superare ogni rivalità ideologica, politica e religiosa. Preghiamo:
O Cristo, tu vuoi che ogni uomo si salvi e giunga alla conoscenza della verità. Fà che la Chiesa porti in tutto il mondo il tuo messaggio di giustizia e di concordia. Preghiamo:
O Cristo, primizia di ogni bene: fà della nostra comunità un segno efficace del tuo regno. Preghiamo:
Signore Gesù, tu che hai sperimentato il rifiuto da parte dei tuoi, sii vicino a tutti coloro che sono vittime della sopraffazione e della violenza. Preghiamo:
Figlio di Dio, mandato per tutti gli uomini: con la forza di questa eucaristia aiutaci a servire i nostri fratelli. Preghiamo.
Per il superamento di ogni divisione nella Chiesa.
Per i malati della nostra parrocchia.

O Dio onnipotente ed eterno, che nel tuo disegno universale di salvezza accogli tutta l'umanità, fà che attraverso la grazia dei tuoi sacramenti, collaboriamo alla venuta del tuo regno. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Santifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo,
e compi in noi con la potenza del tuo Spirito
la redenzione che si attua nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Quant’è grande la tua bontà, Signore! La riservi per quelli che ti temono. (Sal 31,20)

Oppure:
Beati gli operatori di pace: saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia: di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,9-10)


Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa,
fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore
e ci spinga a servirti nei nostri fratelli.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
“Chinatosi su di lei, intimò alla febbre, e la febbre la lasciò”.
Gesù arriva direttamente al male che rode il cuore dell’uomo. La sua diagnosi è chiara. È il peccato e, attraverso il peccato, l’Avversario che è il male dell’uomo. È a lui che Gesù si rivolge. Egli va direttamente allo scopo. E interviene con autorità. L’Avversario non si sbaglia. Il suo regno nel cuore dell’uomo è effimero. Non resiste alla presenza di Gesù. Dio è più forte del male. Dio è al di là del male.
“Da molti uscivano demoni gridando: ‘‘Tu sei il Figlio di Dio!’’”. Se l’uomo riconosce che il suo male ha un nome, che si chiama “peccato”, che è il rifiuto della salvezza, se proclama: “Tu sei il Figlio di Dio”, la salvezza lo raggiunge nel più profondo dell’essere.

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