domenica 28 giugno 2020

IL MOVIMENTO 5 STELLE E' IL PARTITO DEL TRANSUMANESIMO ANTICRISTICO

Il Movimento 5 Stelle è il più grande partito transumanista del mondo

L'UOMO E' DIO SECONDO CASALEGGIO


Dopo quasi dieci anni di attività politica, una percentuale di consensi attorno al 25% a livello nazionale e ottime probabilità di ottenere il governo della capitale, il Movimento 5 Stelle è ancora oggetto di una diffusa incomprensione. L’exploit elettorale della scorsa settimana (anche se, tecnicamente, anche loro hanno perso voti) è stato accompagnato dagli stessi commenti che si potevano leggere dopo le elezioni politiche del 2013, o ancora prima: voto di protesta, catalizzazione del malcontento, trionfo dell’anti-politica — un termine che per definizione non ha mai avuto nessun senso, ma che ancora viene usato largamente dalla stampa mainstream e dagli avversari del Movimento.

Anche “anti-sistema” non significa molto: bisognerebbe prima definire di quale sistema si parla: il M5S non è certo un partito rivoluzionario o anti-capitalista, né si può dire realmente anti-partitico, dato che — al netto del rifiuto del nome — da tempo funziona e si comporta come un partito a tutti gli effetti, con una gerarchia interna che va progressivamente definendosi e una folta base di attivisti organizzati a livello locale. Il Movimento 5 Stelle è un partito reale molto più di Forza Italia, per dire. Ed è anche istituzionalmente piuttosto conservatore, almeno per quanto riguarda la difesa della carta costituzionale, che all’articolo 49 prevede che siano i partiti — non i “movimenti,” qualsiasi cosa ciò significhi al di fuori della meccanica — i soggetti naturali della dialettica politica del Paese.

“Anti-establishment” potrebbe suonare più calzante, finché non si pensa che è normale che un partito nuovo miri a sostituire con propri elementi il sistema di potere costituito dai predecessori.

Accanto a quest’ultima definizione, l’edizione inglese di Wikipedia cerca di riassumere così la varietà ideologica del M5S: populismo, e-democrazia, ambientalismo, euroscetticismo, decrescita. E poi, come “posizione politica,” indica big tent — una “grande tenda” sotto cui accogliere il maggior numero di elettori, anche di diverso orientamento.

In realtà, questo apparente ibridismo trova giustificazione se si considera l’impronta ideologica fondamentale del movimento, quella apportata da Gianroberto Casaleggio, sposata da Beppe Grillo e tutelata dallo “staff.” Un sistema basilare di credenze che non si irradia del tutto agli eletti e agli attivisti pentastellati — perché non ne contraddice l’azione a livello locale — e quasi per niente agli elettori. La situazione che ne consegue è paradossale, probabilmente un unicum tra le democrazie occidentali: il Movimento 5 Stelle è il più grande partito transumanista del mondo, senza esserne, per larga parte, consapevole.

Beppe Grillo cerca casa

A livello locale, le posizioni del Movimento 5 Stelle si spiegano meglio partendo proprio dalle cinque stelle, che rappresentano acqua pubblica, mobilità sostenibile, sviluppo, connettività e ambiente: potrebbero essere i punti cardine del programma di un qualsiasi partito ecologista verde — come in Italia non se ne vedono da anni.

Nonostante il tratto ecologista sia di sicuro il più vistoso della sua pars construens, dopo le elezioni europee di maggio 2014 — si ricorderà — il M5S non si associò al gruppo dei Verdi nel Parlamento Europeo, ma finì per allearsi con lo UKIP di Nigel Farage (con cui è alleato tuttora, nel gruppo EFDD, Europe for Freedom and Direct Democracy, lo stesso in cui si trovavano, durante la legislatura precedente, Lega Nord e Front National). L’altalena post-elettorale di allora rimane un caso esemplare dell’ambiguità ideologica del Movimento, obbligato per la prima volta a stringere un’alleanza — dato che il regolamento del PE fissa il numero minimo di parlamentari per formare un gruppo a 25, provenienti almeno da un quarto dei Paesi membri.

L’apparentamento con Farage — incontrato da Grillo subito dopo il voto — e le altre formazioni nazionaliste dell’EFDD fu sancito da una consultazione online, in cui si offrivano agli iscritti, però, due ulteriori opzioni: niente — cioè non iscriversi a nessun gruppo parlamentare europeo — oppure l’ECR (Conservatori e Riformisti), che attualmente comprende Alternativ für Deutschland, ma anche i tories di David Cameron. Significativamente, era stata esclusa a priori ogni possibilità di affiliazione con GUe/NGL, il gruppo di sinistra (scelto come casa da Podemos). I tentativi di alleanza con i Verdi o con l’Alleanza dei Liberali e Democratici (ALDE), invece, erano stati rispediti al mittente: da parte dei Verdi, proprio per via dei reciproci abboccamenti tra Grillo e Farage, con cui gli ecologisti non intendevano aver nulla a che fare; da parte dell’ALDE, per via dell’euroscetticismo ostentato dal M5S, “del tutto incompatibile” con gli indirizzi politici del gruppo centrista.

Il rifiuto delle categorie tradizionali di destra e sinistra — che in qualche modo dovrebbe giustificare questa giostra — è sempre stato un ritornello orgogliosamente rivendicato. Tanto per fare due esempi: in un blog post del 2013 Grillo lo utilizza in risposta alle polemiche scoppiate dopo una controversa “apertura” a CasaPound; sempre sulle pagine del blog, ad agosto 2015, Alessandro Di Battista elenca una serie di battaglie politiche del Movimento, di volta in volta rubricabili come di destra o di sinistra: se proponiamo il reddito di cittadinanza siamo di sinistra, se vogliamo smettere di finanziare i giornali siamo di destra, e così via (lo stesso Di Battista ha ripetuto il contenuto del post, sostanzialmente invariato, recentemente in televisione).

Né di destra, né di sinistra: up-wing

La negazione delle categorie di destra e sinistra è stata autorevolmente connessa a movimenti, in realtà, di estrema destra. I risvolti reazionari del Movimento 5 Stelle sono stati già messi frequentemente in luce: dall’abituale utilizzo fascistoide dello sfottò alla mancanza di democrazia interna (nonostante il recente “passo di lato” di Beppe Grillo e l’istituzione del “direttorio”, il M5S è ancora un partito padronale), passando per l’euroscetticismo — che sfocia facilmente in nazionalismo — e l’affiliazione a un partito tendenzialmente xenofobo, com’è appunto quello di Nigel Farage.

Il M5S spicca per l’esiguità del programma elettorale nazionale, un documento di 15 pagine da cui è significativamente assente qualsiasi riferimento ad alcune tematiche di rilievo, come l’immigrazione (eccezion fatta per un accenno ai corsi gratuiti di italiano per stranieri) e l’estensione dei diritti civili alle persone LGBT. La linea politica è dettata di volta in volta attraverso i post sul blog di Grillo, come quando nel 2013 due senatori del Movimento proposero un emendamento per l’abolizione del reato di immigrazione clandestina, e furono sconfessati sul blog per esplicite ragioni di opportunità elettorale: se durante le elezioni politiche avessimo proposto l’abolizione del reato di clandestinità, presente in Paesi molto più civili del nostro, come la Francia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico.

A questa noncuranza ideologica fa fronte, specularmente, un’estrema scrupolosità metodologica, con un’attenzione quasi ossessiva per il rispetto di procedure e regolamenti: farraginosi meccanismi di discussione e votazione online; fissa alternanza dei capigruppo alle Camere; limite massimo di due legislature per i parlamentari; severa rendicontazione delle spese per l’attività politica.

Non sono mai divergenze ideologiche a motivare le numerose espulsioni di membri e attivisti, ma l’infrazione — vera o presunta — di qualche norma, che sia contenuta nel Non-Statuto o nel Codice di comportamento degli eletti. Da ultimo, il caso di Federico Pizzarotti: non è stato espulso dal Movimento per aver ricevuto un avviso di garanzia, ma per non averlo comunicato tempestivamente allo “staff.” 

A proposito del Codice di comportamento, anche i principali obiettivi politici di cui deve farsi carico il parlamentare — esposti all’inizio del documento — hanno a che fare con questioni procedurali: referendum propositivo senza quorum, l’obbligatorietà della discussione parlamentare con voto palese delle proposte di legge popolare e l’elezione diretta del parlamentare.

Siamo di fronte, allora, a un partito che per gran parte è un guscio vuoto: la sua big tent si gonfierà di volta in volta con il vento più comodo, quello capace di attrarre il consenso maggiore; si manterrà su posizioni il più possibile indefinite, per quanto riguarda le questioni sostanziali, cavalcando per il resto battaglie trasversalmente condivisibili (come quella, estremamente generica, contro la corruzione e la mala amministrazione.) E, nel frattempo, perseguirà gli obiettivi politici che costituiscono il cuore della sua offerta positiva: la disintermediazione dell’attività politica attraverso lo strumento informatico. L’iper-democrazia del web.

Lo slogan neither right nor left — but up si ritrova testualmente nel manifesto politico di Fereidoun M. Esfandiary, noto più tardi con il nome di FM-2030, atleta, diplomatico, scrittore e teorico transumanista, morto nel 2000, ma crio-conservato nei frigoriferi della Alcor Foundation. La sua Up-Wing philosophy, formulata in una serie di saggi all’inizio degli anni ’70, prevede che lo sviluppo tecnologico abbatterà irrimediabilmente le categorie della vecchia politica: nuove forme di organizzazione sociale saranno necessarie nel prossimo mondo fluido, fatto di post-umani, cyborg immortali, intelligenze artificiali e colonizzazione spaziale.

Pur databile già agli inizi del secolo scorso, la filosofia transumanista ha subito naturalmente un’accelerazione di popolarità e diffusione con la rivoluzione informatica degli ultimi decenni, trovando terreno fertile nella Silicon Valley, dove tutti i guru dei colossi tecnologici californiani sono più o meno coinvolti in questo sistema di idee — complesso e non unitario, con un certo spazio di dibattito al suo interno (per esempio, progettare l’intelligenza artificiale sarà un bene o un male?), ma concorde su alcuni punti ben definiti.


Da quest’anno, il transumanesimo ha trovato negli USA anche una stravagante incarnazione politica nel Transhumanist Party, capitanato da Zoltan Istvan, che corre per le presidenziali 2016. Degno erede di FM-2030, Istvan — californiano di origini ungheresi — è un giornalista freelance (ha lavorato per il National Geographic e scrive regolarmente editoriali su Motherboard, Huffington Post e Tech Insider) profondamente convinto che l’immortalità sia a portata di mano. Da poco ha completato un tour elettorale — magnificamente raccontato da Elmo Keep per The Verge — a bordo di un vecchio camper riarrangiato per somigliare a una bara, simbolo del primo nemico da sconfiggere.

Durante i mesi di maggiore esposizione mediatica del Movimento 5 Stelle, suscitò qualche scalpore il breve video — ormai celebre — diffuso su YouTube nel 2008 dalla Casaleggio & Associati, intitolato Gaia – Il futuro della politica. Per la prima volta l’opinione pubblica entrava a contatto con le previsioni futuristiche spiazzanti e tranchant (come quella della terza guerra mondiale tra Occidente libero e Oriente oscurantista, che dal 2020 al 2040 dovrebbe ridurre a un miliardo la popolazione del pianeta) di Gianroberto Casaleggio. Il Movimento finì subito per essere associato anche alla galassia in espansione del complottismo online, tanto che “grillino” diventa quasi sinonimo di “complottista”: scie chimiche, chip sotto-pelle e club Bilderberg entrano di peso nel dibattito politico nazionale.

Gli atteggiamenti di fronte al tecno-utopismo di Casaleggio — incentrato sull’idea di una futura società totalmente connessa e disintermediata — oscillano generalmente tra la rimozione (cioè, si guarda unicamente all’attività politica e amministrativa pratica dei cinque stelle) e l’aperta derisione. A dicembre dell’anno scorso è uscita una raccolta di saggi di Casaleggio, intitolata Veni Vidi Web, con autorevole introduzione di Fedez. Tendenzialmente ignorata, vi hanno dedicato una certa attenzione soltanto L’Unità (addirittura con una prima pagina, il 22 dicembre) e Il Giornale, abbastanza concordi nel ritenere l’esperto di web marketing un “paranoide” o perfino “un vecchio hippie” in bad trip da LSD — probabilmente, della raccolta di Casaleggio hanno letto soltanto l’estratto pubblicato sul blog di Grillo, volutamente tra i più paradossali nella sua descrizione del mondo “ideale”:
Le imprese di costruzione sono state riconvertite in imprese di decostruzione. Distruggono edifici e infrastrutture inutili. La decostruzione è diventata in pochi anni uno dei principali business del pianeta insieme alle opere di bonifica. In Italia le statue di Garibaldi sono state sostituite da statue di Gandhi. Nei fiumi si è tornati a fare il bagno la domenica con la famiglia. Chi è sorpreso a inquinare è condannato alla raccolta differenziata a vita nel proprio comune. Non si possono possedere complessivamente mobili e immobili per un valore superiore a cinque milioni di euro. Ogni euro in più deve andare a favore della comunità. Chi si sottrae è rieducato alla comprensione della vita in appositi centri yoga.

(Lo stile retorico apodittico ricorda molto quello di FM-2030 e dello stesso Zoltan Istvan, anche se non si parla di cyborg e viaggi interstellari).


Federico Mello, giornalista e autore de Il lato oscuro delle Stelle — uno dei numerosi libri che nel 2013 cavalcarono l’onda del successo del M5S — ritiene essenzialmente che l’intero Movimento sia una grossa operazione di marketing orchestrata da Casaleggio per arricchirsi. Le previsioni di Gaia sarebbero soltanto un contenuto virale qualsiasi — come sempre virale è il complottismo catastrofista — da diffondere in rete per ottenere visibilità. Non ci sarebbe dietro nessun vero sostrato ideologico. Eppure, proprio nell’alveo del transumanesimo certe idee di Grillo e Casaleggio trovano una propria tradizione.

Dopo la sua improvvisa scomparsa il 12 aprile scorso, Gianroberto Casaleggio è stato definito in lungo e in largo “visionario,” termine neutro e sostanzialmente bipartisan. Pochi sono andati a fondo del contenuto reale di questa supposta visione del co-fondatore del Movimento.

Mentre oggi emerge di tanto intanto dalle dichiarazioni di qualche parlamentare (anche queste, normalmente, derise), alcuni blogger già nel 2012 avevano intuito la natura intimamente transumanista del M5S — natura che si riflette anche nel messianesimo del leader e, parallelamente, nell’entusiasmo quasi religioso dei suoi sostenitori, per cui spesso il Movimento viene associato a strutture settarie para-religiose come Scientology.

Luigi Bruschi, su L’Espresso, a partire da un richiamo alla futura “iper-democrazia” senza partiti auspicata da Beppe Grillo sul blog, recuperava un passo di Jacques Attali — economista e consigliere di Mitterand — che potrebbe essere uscito senza problemi dalla penna di Casaleggio:

Intorno al 2060, ma non prima, a meno che l’umanità non scompaia sotto un diluvio di bombe, né l’impero americano, né l’iperimpero, né l’iperconflitto saranno più tollerabili. Nuove forze, altruiste e universaliste, già attive oggi, prenderanno il potere a livello mondiale, sotto l’imperio di una necessità ecologica, etica, economica, culturale e politica. Queste forze si ribelleranno alle esigenze della sorveglianza, del narcisismo e delle norme. E condurranno progressivamente a un nuovo equilibrio, questa volta planetario, tra il mercato e la democrazia: l’”iperdemocrazia”.

Attori dell’iperdemocrazia saranno, appunto, i transumani:

Tutti i transumani saranno altruisti, cittadini del pianeta, nomadi e sedentari allo stesso tempo, uguali nei diritti e nei doveri verso i propri vicini, ospitali e rispettosi del mondo. Insieme, faranno nascere istituzioni planetarie e orienteranno le imprese industriali in una nuova direzione.

Non mancano anche punti di contatto più concreti tra il programma di Zoltan Istvan e il M5S: anche Istvan ha rifiutato ogni tipo di contributo pubblico per la propria campagna elettorale e sostiene la necessità di un reddito minimo universale (che sarà necessario, quando le macchine svolgeranno la quasi totalità del lavoro oggi svolto dagli umani — non a caso l’idea comincia a farsi largo anche nei think tank della Silicon Valley). Viceversa, l’unico vero nucleo ideologico coerente e sempre riconoscibile nel Movimento 5 Stelle — oltre alla democrazia diretta via web — e cioè l’ecologismo, si può ritrovare nel partito transumanista sotto forma di battaglia per scongiurare i cosiddetti rischi esistenziali — ossia i rischi posti da uno sviluppo tecnologico incontrollato all’esistenza stessa degli esseri umani.

Le differenze si possono spiegare con la differenza (abissale) di contesto: l’Italia è lontana mille miglia dalla Silicon Valley. Fondare un movimento politico basato sul web in uno dei Paesi occidentali con il più alto tasso di analfabetismo digitale sembra già in partenza una follia, e in parte la stessa leadership del M5S ha dovuto riconoscerne i limiti, per esempio rinunciando all’oltranzismo anti-televisivo (ormai acqua passata). Non è immaginabile per una forza politica nazionale parlare di crio-conservazione, intelligenza artificiale e mind uploading in un Paese che riconosce a stento le unioni civili omosessuali.

Anche la forma dell’attività online dovrà quindi ricalcare e assecondare le caratteristiche dell’internet italiano: così si spiegano la cattiva e antiquata grafica di beppegrillo.it, il largo utilizzo di fotomontaggi e pseudo-meme grossolani, il complottismo, il click-baiting sfrenato, l’uso di Facebook più che di Twitter (quasi nulla l’attività su Instagram). Parallelamente, il Movimento si è dovuto calare nella peculiare attualità politica italiana, tra gli sgoccioli del berlusconismo, la crisi dell’euro e il tremendo calo di credibilità dei partiti politici “tradizionali,” travolti dagli scandali giudiziari.

Per Zoltan Istvan le cose non vanno troppo bene: oltre all’irrilevanza politica a cui è destinato il Transhumanist Party, a dicembre 2015 è stata lanciata una petizione per disconoscerlo, in quanto non rispettoso della Dichiarazione Transumanista, troppo stravagante, autoritario e lesivo della reputazione del movimento stesso. Nessuno dei miliardari transumanisti della Silicon Valley — né Elon Musk, né Larry Page, né Ray Kurzweil, né Max More, amministratore delegato della Alcor — ha sostenuto finanziariamente la folle campagna politica di Istvan, che per allestire il proprio Immortality Bus a forma di bara ha dovuto racimolare poche migliaia di dollari su Indiegogo.

Probabilmente l’intellighenzia tecnologica americana preferisce continuare a lavorare per l’affermazione dell’era transumana attraverso il mercato, dettando i modi e i tempi dello sviluppo tecnologico senza che un bizzarro giornalista visionario porti prematuramente all’attenzione dell’opinione pubblica il dibattito sull’intelligenza artificiale e sulla conquista dell’immortalità.

In Italia, invece, il successo del primo e più grande partito transumanista del mondo è favorito anche dalla carenza di cultura politica di certi analisti. Cito da un editoriale di Concita De Gregorio, pubblicato in prima pagina su Repubblica martedì scorso (cioè il primo giorno utile, per i quotidiani, per commentare i risultati definitivi delle amministrative):

Allora, se aveste trent’anni (ma anche quaranta, e ad essere un po’ stanchi anche cinquanta) non vi fidereste di due ragazze nuove, non ci provereste almeno? L’alternativa, che un tempo si coltivava nel dissenso, è stata spenta come un fastidio al manovratore. Persino i Rodotà sono stati allontanati con diffidenza. Sarà interessante vedere, nel futuro prossimo, chi siederà al posto di manovra. Chi tra gli strateghi avrà pensato al futuro e non a sé. Chi avrà avuto ragione.

Finché uno dei ragionamenti portanti a favore del voto ai cinque stelle rimane “sono nuovi, proviamoci”— sfruttato ampiamente dai candidati stessi — sarà difficile affrontare una discussione seria sul reale contenuto ideologico del Movimento, e sull’impatto che potrebbe avere sull’ordinamento politico del Paese — non soltanto su Roma e Torino.




La prima sperimentazione del vaccino per COVID-19 in Africa



Da mercoledì in Sudafrica è cominciata la sperimentazione del vaccino dell’università di Oxford per il Coronavirus SARS-COV-2 e per COVID-19- Lo stato ha un terzo dei casi confermati nel continente (oltre 106mila con 2100 morti) anche se ci sono molte aree in cui le rilevazioni non vengono effettuate.

La prima sperimentazione su larga scala del vaccino per COVID-19 in Africa

Il numero di casi diagnosticati ammonta attualmente a 325mila ma i paesi hanno dovuto allentare le restrizioni sotto la pressione dei cittadini che non erano in grado più di mettere assieme il pranzo con la cena, mentre la carenza di materiali per i test e delle forniture mediche rimane un problema se l’epidemia dovesse prendere ulteriore forza. John Nkengasong, capo dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie in Africa, ha detto che la pandemia nel Continente è arrivata in ritardo ma sta accelerando molto rapidamente: secondo Salim Abdool Karim, presidente del comitato scientifico del Sudafrica per COVID-19 Camerun, Uganda, Tanzania, Kenya e Sudafrica hanno capacità di sperimentazione clinica altamente sviluppate mentre secondo l’OMS tutti i paesi hanno oggi la possibilità di testare la positività al Coronavirus: a febbraio erano soltanto due.

Coronavirus: i numeri della pandemia nel mondo (Corriere della Sera, 25 giugno 2020)

L’Università del Witwatersrand a Johannesburg (Wits) collabora alla sperimentazione insieme all’Università di Oxford e all’Oxford Vaccine Group. Il nome tecnico del vaccino è ChAdOx1 nCoV-19, poiché è costituito da un virus chiamato ChAdOx1, che è una versione indebolita e non replicante di un comune virus del raffreddore (adenovirus); un accordo europeo per l’acquisto delle dosi è stato firmato il 13 giugno scorso. C’è attualmente una sperimentazione anche nel Regno Unito, dove oltre 4000 partecipanti sono già stati arruolati nella sperimentazione clinica e si prevede di arrivare a 10mila. Shabir Madhi, professore alla Wits University e direttore dell’unità di ricerca sui vaccini e le malattie infettive (VIDA) del Consiglio per la ricerca medica in Sudafrica (SAMRC), a capo della sperimentazione VIDA del vaccino che è definito Ox1Cov-19 ha spiegato che i partecipanti allo studio sono stati selezionati la scorsa settimana e alla fine di questa verranno iniettate le prime dosi; lo studio è stato approvato dalla SAHPRA (South African Health Products Regulatory Authority) e dal Comitato etico dell’Università del Witwatersrand.

I macachi e il vaccino nella sperimentazione

A maggio una sperimentazione nel Regno Unito sui macachi aveva suscitato alcune critiche da parte di William Haseltine, ex professore della Harvard Medical School. All’epoca, faceva sapere IRBM, azienda di Pomezia che sta lavorando sul vaccino con l’Istituto Jenner di Oxford e il colosso farmaceutico AstraZeneca, “è stato pubblicato un preprint nel quale sono riportati gli studi effettuati sui macachi sulla base dei quali è stato approvato dall’Agenzia regolatoria inglese il piano di sperimentazione clinica sull’uomo del candidato vaccino. I dati mostrano inequivocabilmente che gli animali non vaccinati presentavano chiare prove di polmonite virale all’autopsia, ma nessuno di quelli vaccinati aveva invece contratto la polmonite”. Secondo l’azienda, “è importante sottolineare che non è stata osservata alcuna evidenza di malattia immunitaria potenziata a seguito di una sfida virale negli animali vaccinati”. Sulla base di tali risultati e degli studi attualmente in corso, sottolineava IRBM, “il governo inglese ha deciso di supportare con un ulteriore finanziamento il progetto in corso di sperimentazione su cinquecentodieci volontari sani in Inghilterra”. “Il macaco non si è ammalato, sono stati pubblicati i risultati dei test sugli animali è stato evidenziato che in uno dei macachi erano rimaste tracce del virus all’interno del naso, il macaco sta benissimo l’unico problema è eventualmente che gli può venire una rinite o un raffreddore. Si tratta di trovare la dose giusta del vaccino”, aveva risposto nel merito ad Haseltine Piero Di Lorenzo, presidente e ad della Irbm.




Il vaccino utilizza un vettore virale di scimpanzé con deficit di replicazione basato su una versione indebolita di un comune virus del raffreddore (adenovirus), che causa infezioni negli scimpanzé e contiene il materiale genetico della proteina spike SARS-CoV-2. Dopo la vaccinazione, viene prodotta la proteina spike superficiale, la quale attiva il sistema immunitario affinché attacchi il virus COVID-19 se questo dovesse in seguito infettare l’organismo. Il vettore adenovirus ricombinante (ChAdOx1) è stato scelto per generare una forte risposta immunitaria già da una singola dose e non è replicante, quindi non può causare un’infezione nell’individuo vaccinato.

LITURGIA DEL GIORNO

XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

Quadrotti: Chi non prende la sua croce...

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Popoli tutti, battete le mani,
acclamate a Dio con voci di gioia. (Sal 47,2)

Colletta
O Dio, che ci hai reso figli della luce
con il tuo Spirito di adozione,
fa’ che non ricadiamo nelle tenebre dell’errore,
ma restiamo sempre luminosi
nello splendore della verità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Oppure:
Infondi in noi, o Padre,
la sapienza e la forza del tuo Spirito,
perché camminiamo con Cristo sulla via della croce,
pronti a far dono della nostra vita
per manifestare al mondo la speranza del tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (2Re 4,8-11.14-16)
Costui è un uomo di Dio, un santo, si fermi da noi.

Dal secondo libro dei Re

Un giorno Eliseo passava per Sunem, ove c’era un’illustre donna, che lo trattenne a mangiare. In seguito, tutte le volte che passava, si fermava a mangiare da lei.
Ella disse al marito: «Io so che è un uomo di Dio, un santo, colui che passa sempre da noi. Facciamo una piccola stanza superiore, in muratura, mettiamoci un letto, un tavolo, una sedia e un candeliere; così, venendo da noi, vi si potrà ritirare».
Un giorno che passò di lì, si ritirò nella stanza superiore e si coricò. Eliseo [disse a Giezi, suo servo]: «Che cosa si può fare per lei?». Giezi disse: «Purtroppo lei non ha un figlio e suo marito è vecchio». Eliseo disse: «Chiamala!». La chiamò; ella si fermò sulla porta. Allora disse: «L’anno prossimo, in questa stessa stagione, tu stringerai un figlio fra le tue braccia».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 88)
Rit: Canterò per sempre l’amore del Signore.

Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».

Beato il popolo che ti sa acclamare:
camminerà, Signore, alla luce del tuo volto;
esulta tutto il giorno nel tuo nome,
si esalta nella tua giustizia.

Perché tu sei lo splendore della sua forza
e con il tuo favore innalzi la nostra fronte.
Perché del Signore è il nostro scudo,
il nostro re, del Santo d’Israele.

SECONDA LETTURA (Rm 6,3-4.8-11)
Per mezzo del battesimo siamo stati sepolti con lui: camminiamo in una vita nuova.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte?
Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova.
Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Cf 1 Pt 2, 9)
Alleluia, alleluia.
Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa;
proclamate le opere ammirevoli di colui
che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa.
Alleluia.

VANGELO (Mt 10,37-42)
Chi non prende la croce non è degno di me. Chi accoglie voi, accoglie me.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.
Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Abbiamo ascoltato gli insegnamenti di Gesù agli apostoli, validi anche per noi. Nella Preghiera dei fedeli chiediamo al Padre che ci insegni a vivere come veri discepoli, capaci di annunciare il Regno di Dio.
Preghiamo insieme e diciamo: Padre, che ci hai chiamati alla fede, ascoltaci.

1. Preghiamo per la Chiesa, che a volte siamo portati a considerare solo un’organizzazione con strutture e gerarchie, mentre è la comunità attiva e operosa di noi discepoli del Signore. Perché il nostro stile di vita sia agli occhi del mondo un esempio di amore vissuto verso Dio, e di carità e solidarietà verso gli uomini, preghiamo.
2. Preghiamo per i missionari, che nelle diverse regioni della terra spendono la vita per presentare al Padre celeste un’umanità rinnovata in Cristo. Perché i popoli accolgano i missionari, e con loro accolgano il Signore, la fede, e il Regno di Dio, preghiamo.
3. Per i cristiani che hanno fatto della carità operosa la loro missione. Inseriti in organizzazioni d’impegno sociale, molti hanno preso sul serio l’invito di donare il simbolico bicchiere di acqua fresca ai loro fratelli. Perché con una presenza attiva nella società portino rimedio a tante ingiustizie e dimenticanze, e suscitino in altri la volontà di emularli, preghiamo.
4. Per i battezzati che hanno dimenticato le promesse battesimali. Cristiani che, privi del sostegno della fede, sono tornati a una vita di fatto pagana. Perché trovino accanto a sé cristiani autentici e credibili, che li aiutino a reimpostare la loro esistenza secondo la logica del Vangelo, preghiamo.
5. Per la nostra comunità (parrocchiale). Fra noi, tanti bambini e fanciulli attendono di essere iniziati alla vita sacramentale. Ci sono adulti lontani e distratti che vivono come se Dio non esistesse, altri irretiti nel peccato. Perché la nostra comunità sappia prendersi cura di tutti, con amicizia, e con una proposta di fede convincente, preghiamo.

O Padre, nella croce di Cristo hai vinto la morte. Donaci la forza di prendere sulle spalle la nostra croce, e il coraggio di affrontare i momenti della prova, per seguire Gesù povero e crocefisso che ci precede alla risurrezione e alla vita. Te lo chiediamo per lo stesso Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
O Dio, che per mezzo dei segni sacramentali
compi l’opera della redenzione,
fa’ che il nostro servizio sacerdotale
sia degno del sacrificio che celebriamo.
Per Cristo nostro Signore.



Antifona di comunione
Anima mia, benedici il Signore:
tutto il mio essere benedica il suo santo nome. (Sal 103,1)

Oppure:
“Padre, prego per loro, perché siano in noi una cosa sola,
e il mondo creda che tu mi hai mandato”, dice il Signore. (Gv 17,20-21)

Oppure:
“Chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà”,
dice il Signore. (Mt 10,39)

Preghiera dopo la comunione
La divina Eucaristia,
che abbiamo offerto e ricevuto, Signore,
sia per noi principio di vita nuova,
perché, uniti a te nell’amore,
portiamo frutti che rimangano per sempre.
Per Cristo nostro Signore.

Commento
Non si sa quale esigenza irrita di più ascoltando questo Vangelo: se l’abbandono totale dei legami familiari o il grado di amore chiesto dal Signore. Le parole di Gesù ci provocano fino allo scandalo. Il Signore non ci appare sotto un’altra luce agli occhi della nostra anima? Noi sappiamo che egli è comprensivo, sensibile e dolce. E soprattutto, speriamo che egli alleggerirà il fardello della nostra vita. Sorpresi, persino spaventati, indietreggiamo interiormente, e cerchiamo - sentendoci più minacciati che conquistati da questo Vangelo - di difenderci con la fuga.

Certo, il nostro cammino di fede ci ha fatto scoprire il Signore come il buon Pastore, che “ad acque tranquille ci conduce” (Sal 24,2). Come un Padre, la cui “grazia è nel cielo e la cui fedeltà fino alle nubi” (Sal 37,6). Soltanto una cecità spirituale ci impedirebbe di vedere il minimo segno dell’amore di Dio nella nostra vita: nella sicurezza familiare, nella salute del corpo e dell’anima, nella consolazione interiore di fronte ai colpi del destino e negli inattesi avvenimenti felici di ogni giorno. È per questo che cerchiamo la presenza del Signore e ci mettiamo al suo seguito.
Ma egli ci fa resistenza quando vogliamo mescolare i nostri interessi personali con la nostra relazione di amicizia. Quando separiamo i doni ricevuti da Colui che ce li dona, per costruire un piccolo mondo egoista alle sue spalle. Noi siamo allora vittime di una illusione, poiché la salvezza e il pieno compimento si trovano soltanto in lui. Perciò egli si erge contro l’egoismo tinto di religiosità, e vuole difenderci dagli inganni e dagli errori. Le sue esigenze, così irritanti, mirano al nostro sommo bene: egli vorrebbe rimanere il fondamento del nostro essere e delle nostre aspirazioni. Colui la cui vita è interamente centrata in Cristo manifesta anche la presenza di Cristo in mezzo ai suoi fratelli. E ciò che vale per il Signore vale anche per l’inviato: accogliere il forestiero, dissetare colui che ha sete, il rispetto dell’apostolo verso il messaggero. Costui ha una famiglia tra i fratelli e le sorelle in Cristo (cf. Mt 12,50).

sabato 27 giugno 2020

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Sabato 27 Giugno 2020
Sabato della XII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Mater Verbi Twitterren: "(Mt 8,5-17) - [ ..] «Signore, il mio servo è in  casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo  guarirò». Ma il centurione rispose: «Signore,

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Il Signore è la forza del suo popolo
e rifugio di salvezza per il suo Cristo.
Salva il tuo popolo, Signore,
benedici la tua eredità,
e sii la sua guida per sempre. (Sal 28,8-9)

Colletta
Dona al tuo popolo, o Padre,
di vivere sempre nella venerazione e nell’amore
per il tuo santo nome,
poiché tu non privi mai della tua guida
coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Lam 2,2.10-14.18-19)
Grida dal tuo cuore al Signore, gemi, figlia di Sion.


Dal libro delle Lamentazioni

Il Signore ha distrutto senza pietà
tutti i pascoli di Giacobbe;
ha abbattuto nella sua ira
le fortezze della figlia di Giuda,
ha prostrato a terra, ha profanato
il suo regno e i suoi capi.
Siedono a terra in silenzio
gli anziani della figlia di Sion,
hanno cosparso di cenere il capo,
si sono cinti di sacco;
curvano a terra il capo
le vergini di Gerusalemme.
Si sono consunti per le lacrime i miei occhi,
le mie viscere sono sconvolte;
si riversa per terra la mia bile
per la rovina della figlia del mio popolo,
mentre viene meno il bambino e il lattante
nelle piazze della città.
Alle loro madri dicevano:
«Dove sono il grano e il vino?».
Intanto venivano meno come feriti
nelle piazze della città;
esalavano il loro respiro
in grembo alle loro madri.
A che cosa ti assimilerò?
A che cosa ti paragonerò, figlia di Gerusalemme?
A che cosa ti eguaglierò per consolarti,
vergine figlia di Sion?
Poiché è grande come il mare la tua rovina:
chi potrà guarirti?
I tuoi profeti hanno avuto per te visioni
di cose vane e insulse,
non hanno svelato la tua colpa
per cambiare la tua sorte;
ma ti hanno vaticinato lusinghe,
vanità e illusioni.
Grida dal tuo cuore al Signore,
gemi, figlia di Sion;
fa’ scorrere come torrente le tue lacrime,
giorno e notte!
Non darti pace,
non abbia tregua la pupilla del tuo occhio!
Àlzati, grida nella notte,
quando cominciano i turni di sentinella,
effondi come acqua il tuo cuore,
davanti al volto del Signore;
alza verso di lui le mani
per la vita dei tuoi bambini,
che muoiono di fame
all’angolo di ogni strada.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 73)
Rit: Non dimenticare, Signore, la vita dei tuoi poveri.

Oppure:
Ascolta, Signore, il grido dei tuoi poveri.

O Dio, perché ci respingi per sempre,
fumante di collera contro il gregge del tuo pascolo?
Ricòrdati della comunità
che ti sei acquistata nei tempi antichi.
Hai riscattato la tribù che è tua proprietà,
il monte Sion, dove hai preso dimora.

Volgi i tuoi passi a queste rovine eterne:
il nemico ha devastato tutto nel santuario.
Ruggirono i tuoi avversari nella tua assemblea,
issarono le loro bandiere come insegna.

Come gente che s’apre un varco verso l’alto
con la scure nel folto della selva,
con l’ascia e con le mazze frantumavano le sue porte.
Hanno dato alle fiamme il tuo santuario,
hanno profanato e demolito la dimora del tuo nome.

Volgi lo sguardo alla tua alleanza;
gli angoli della terra sono covi di violenza.
L’oppresso non ritorni confuso,
il povero e il misero lodino il tuo nome.

Canto al Vangelo (Mt 8,17)
Alleluia, alleluia.
Cristo ha preso le nostre infermità
e si è caricato delle nostre malattie.
Alleluia.

VANGELO (Mt 8,5-17)
Molti verranno dall’oriente e dall’occidente e sederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò». Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno cacciati fuori, nelle tenebre, dove sarà pianto e stridore di denti». E Gesù disse al centurione: «Va’, avvenga per te come hai creduto». In quell’istante il suo servo fu guarito.
Entrato nella casa di Pietro, Gesù vide la suocera di lui che era a letto con la febbre. Le toccò la mano e la febbre la lasciò; poi ella si alzò e lo serviva.
Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la parola e guarì tutti i malati, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
“Egli ha preso le nostre infermità
e si è caricato delle malattie”.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Illuminati dai suggerimenti dello Spirito Santo e certi di essere ascoltati, innalziamo al Padre misericordioso la nostra comune preghiera:
Signore, ascolta la nostra supplica.

Per la Chiesa, custode e testimone della verità: perché, voce di ogni creatura, presenti a Dio Padre le aspirazioni e i bisogni dell'umanità. Preghiamo:
Per i politici e i governanti: perché la responsabilità civile loro affidata, sia misurata sul progresso di tutti i popoli e sul rispetto della persona umana. Preghiamo:
Per i giovani che entrano nel mondo del lavoro: perché le loro energie siano sorrette da ideali positivi e indirizzate alla costruzione di una civiltà basata sulla verità e sull'amore. Preghiamo:
Per gli ammalati e gli anziani: perché la nostra carità assuma la concretezza della condivisione delle loro infermità. Preghiamo:
Per noi qui presenti: perché con schiettezza e semplicità presentiamo la nostra umanità a Cristo Signore e speriamo solo da lui la vittoria sul male e sul peccato. Preghiamo:
Per il popolo ebreo, erede delle promesse di Dio.
Per la proprietà delle nostre celebrazioni eucaristiche.

O Padre, la tua misericordia ci dona quanto non osiamo nemmeno sperare. Aumenta la nostra fede, perché la venuta del tuo Cristo tra noi su questo altare ci riempia di benedizione e di vita nuova. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, la nostra offerta:
questo sacrificio di espiazione e di lode
ci purifichi e ci rinnovi,
perché tutta la nostra vita sia bene accetta alla tua volontà.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Gli occhi di tutti, Signore, si volgono a te fiduciosi,
e tu provvedi loro il cibo a suo tempo. (Sal 145,15)

Oppure:
Dice il Signore: “Io sono il buon pastore,
e dò la mia vita per le mie pecore”. (Gv 10,11.15)


Preghiera dopo la comunione
O Dio che ci hai rinnovati
con il corpo e sangue del tuo Figlio,
fa’ che la partecipazione ai santi misteri
ci ottenga la pienezza della redenzione.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Egli ha preso su di sé le nostre infermità, si è caricato delle nostre malattie.
Pascal scriverà, facendo parlare Gesù: “I medici non ti guariranno! Sono io che guarisco e rendo il corpo immortale!”.
Gesù si prende carico di tutte le nostre infermità, di tutte le nostre malattie, sia fisiche che morali. Non dobbiamo avere paura di parlargliene! Sappiamo parlargliene con la fede del centurione, con quella della suocera di Pietro, dei parenti degli indemoniati, con quella dei malati.
Egli potrà dirci, come al centurione: “Va’, e sia fatto secondo la tua fede”. Egli potrà, come la suocera di Pietro, toccare la nostra mano. Potrà cacciare i nostri demoni per mezzo della sua parola.
“Signore Gesù, i medici non mi guariranno, ma sei tu che guarisci! Infondi in me la fede del centurione, quella della suocera di Pietro. Guariscimi, caccia i miei demoni. Toccami. Di’ una parola ed io sarò guarito!”.

venerdì 26 giugno 2020

Il filantrocapitalismo che governa il mondo. Più si scava e più si ha la percezione che Bill Gates sia in guerra con l’umanità

Ci raccontano la storia, nata in un garage di Seattle, di un guru dell’informatica che in meno di dieci anni diventa l’uomo più ricco del mondo – ora pare il secondo più ricco – e il più filantropo sinora conosciuto dall’umanità. Ma più si scava nel fondo di questa narrazione e più si disvela una verità differente.

I falsi miti, volutamente costruiti, a cominciare dall’uomo geniale che si è fatto da sé – il sogno americano – il suo successo come modello a cui ispirarsi, l’immensa generosità nei confronti dei più bisognosi, gli conferiscono un’immagine idolatrata di rispettabilità e ammirazione.

Ognuno di noi possiede un vaso con il quale prima o poi deve farne i conti.
Quello di Bill sembrerebbe presentare i tratti del leggendario contenitore di tutti i mali.


A volte il vaso trabocca e persino inaspettatamente… Come alla Dott.ssa Birx, coordinatrice della task force sul coronavirus della Casa Bianca, durante un’intervista in diretta sulla CNNicon Anderson Cooper e il dott. Sanjay Gupta, che discutendo delle misure restrittive imposte dal lockdown, afferma: “Ecco perché io penso che I CRITERI DETTATI DAI GATES… ehm dal Governo Federale siano rigidi ma giusti. Servono per dare ai vari Stati tutto il tempo necessario per organizzare al meglio il tracciamento dei contatti grazie anche al supporto del CDC.” La gaffe commessa parla da sé, rivelando come la macchina del potere finanziario abbia in pugno ogni ambito della nostra vita e del nostro meraviglioso mondo.


È il sig. Gates a dettare le mosse a livello mondiale sull’ ‘’emergenza” covid-19 e non serviva la gaffe della Dr.ssa Birx a confermarlo, né l’inusuale telefonata al premier Conte.


Non si contano le interviste anche sui media italiani dove vengono ribaditi i suoi capisaldi:
“I capi di Stato dei Paesi sviluppati e di quelli emergenti devono lavorare assieme all’Oms e ai suoi partner”.
“I capi di governo dovranno stanziare i fondi necessari alla ricerca medica per lo sviluppo di un vaccino”.
“Il test sierologico è più utile a livello scientifico, io darei precedenza al test PCR per tracciare i contagi e capire se le persone necessitano di un periodo di quarantena. Il test sierologico ti dice se hai contratto la malattia ma quando l’hai già superata quindi non serve a prevenire i contagi.”
“Non si tornerà alla normalità, finché non avremo un vaccino valido per tutto il mondo.”
“Abbiamo bisogno di un vaccino che sia efficace sugli anziani perché sono quelli più a rischio, quindi va potenziato ma senza causare effetti collaterali.”
“Se ci dovessero essere, avranno un incidenza di 1 su 10.000. quindi al massimo 700.000 persone subiranno questi effetti. Purtroppo è difficile garantire la sicurezza su larga scala e su tutte le fasce d’età e categorie: donne, uomini, donne in gravidanza, persone denutrite, persone con patologie già presenti.”
“Prima di decidere se distribuire il tale vaccino a tutto il mondo, i vari governi dovranno essere coinvolti perché ci saranno dei rischi e degli indennizzi necessari.”
“Trascorro molto tempo in videochiamate rispondendo a domande quali “Come farai a produrre 7 miliardi di dosi?”, “Come si svolgeranno i trial?”
Ho molti meeting con politici, governatori, capi di Stato come Cyril Ramaphosa, Presidente dell’Unione Africana e del Sud Africa, con i quali discuto di strategie da adottare nei paesi in via di sviluppo”. 


Qui potete trovare la traduzione dell’imperdibile intervista di Becky Quick, giornalista di CNBC, trasmessa lo scorso 9 aprile, da cui abbiamo tratto le ultime citazioni riportate sopra.


È noto che Gates indirizzi importanti capitali nel settore farmaceutico, ma anche in quello dell’agricoltura chimica e biotecnologica, dell’istruzione, delle tecnologie digitali e dell’Intelligenza Artificiale.


È anche fra i principali attori (insieme a BanKi-moon, ex segretario generale delle Nazioni Unite e Kristalina Georgieva, direttore esecutivo della Banca mondiale) del “Global Commission on Adaptation” che propone di effettuare investimenti miliardari da parte degli Stati, per adattarsi al cambiamento climatico: una proposta che non si preoccupa minimamente di correggere i comportamenti inquinanti ma si limita a raccomandare di adattarsi a questa nuova realtà, promuovendo l’uso della tecnologia. E Gates è già pronto con il suo arsenale composto da zanzare geneticamente modificate, progetto finanziato anche dalla Commissione europea, da tecnologie eticamente dubbie come la geoingegneria solare, dalla biologia sintetica e dagli organismi transgenici che assicura siano investimenti particolarmente redditizi, imponendo di fatto il brevetto industriale ai prodotti della terra stravolgendo il naturale ciclo vitale delle piante e inficiando la biodiversità agricola.


Più si scava e più si ha la percezione che Bill Gates sia in guerra con l’umanità, il sistema ambientale e antropologico.

Food sovereignty activists protest outside a secret elite corporate seed conference convened by the Bill and Melinda Gates Foundation (BMGF) and the United States Agency for International Development (USAID). Organised by Global Justice Now. London. (cc) Jess Hurd https://flic.kr/p/rtgpiu


SORVEGLIANZA GLOBALE DI PROPRIETÀ PRIVATA


È rilevante evidenziare che Bill Gates risulti tra i principali finanziatori della start up Earth Now che ha ottenuto il sostegno anche di Airbus, il gruppo SoftBank e Greg Wyler, fondatore di OneWeb, un’azienda londinese in corsa per la gara spaziale 5G. Quest’ultima, nel bel mezzo di una crisi economica dopo che le nuove e recenti trattative con il suo primo socio, SoftBank non si sono concluse, è ora nel mirino di Amazon, SpaceX di Elon Musk e della francese Eutelsat interessati alla risorsa più preziosa di OneWeb: lo spettro wireless che secondo gli analisti potrebbe valere fino a 1 miliardo di dollari.


La missione di Earth Now è quella di monitorare ogni angolo del nostro pianeta in tempo reale … In altre parole: una rete di sorveglianza globale di proprietà privata! E riservata a governi, grandi società e ricchissimi e potenti individui.


Attraverso la Bill e Melinda Gates Foundation, Gates ha acquistato 5,3 milioni di azioni Crown Castle, società che afferma di possedere una rete ineguagliabile di infrastrutture di comunicazione negli Stati Uniti. In altre parole: infrastrutture per lo sviluppo della tecnologia 5G, l’internet delle cose …


Impossibile, infine, non citare la partecipazione di Microsoft al progetto ID2020, una Alleanza “per guidare il futuro dell’identità digitale a livello globale”. Tra i fondatori, oltre a Microsoft, ci sono GAVI, Rockefeller Foundation e Accenture.


Due mesi fa, rispondendo a un utente che dal suo celebre profilo “AskMe Anything Q&A” sulla piattaforma Reddit.com gli chiedeva quali cambiamenti dovrebbero essere apportati al modo di operare delle imprese dovendo conciliare il distanziamento sociale alla necessità di salvaguardare l’economia, Bill Gates ha concluso: “Eventually we will have some digital certificates to show who has recovered or been tested recently or when we have a vaccine who has received it.”


Eventually… per volare alle Canarie da luglio sarà necessario dotarsi del Passaporto Sanitario Digitale. Riportiamo la notizia dal sito di TTG Italia: “Si tratta di un’applicazione mobile sviluppata dall’azienda canaria Hi + Card per monitorare lo stato di salute dei passeggeri e accertarne la negatività al Covid-19, caricando le loro informazioni mediche sul rispettivo profilo digitale. Un progetto pilota che fa parte di un accordo quadro di collaborazione tra il governo delle Isole Canarie e l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite.”


L’11 settembre 2001 ha cambiato per sempre il nostro modo di viaggiare in aereo e di percepire il prossimo, non dimentichiamolo. Nessuno di noi si sarebbe prestato fino ad allora a togliersi le scarpe e quant’altro possibile per entrare in uno scanner e a farsi persino palpeggiare senza batter ciglio.


È indubbio che l’“emergenza” favorisca l’accettazione di forme irreversibili sempre più invasive e lesive del diritto alla riservatezza e il diritto alla privacy.


È dallo scorso settembre che la stampa ci informa riguardo ai piani del governo in merito allo sviluppo dell’identità digitale nel Paese:


Conte, lavoriamo a identità digitale cittadini entro un anno



Conte, realizzeremo al più presto identità digitale

“Vogliamo realizzare al più presto un’identità digitale, vogliamo correre; e vogliamo uno sviluppo tecnologico anche etico“.


Lo afferma il premier Giuseppe Conte alla presentazione del Piano di Innovazione del governo insieme al ministro Paola Pisano.

“Si parte dalla creazione di una società digitale, con tre obiettivi da perseguire: l’accesso online ai servizi della Pubblica Amministrazione da parte di cittadini e imprese; la digitalizzazione del settore privato trainata dal settore Pubblico; la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico e l’incentivo all’utilizzo e alla condivisione dei dati da parte delle amministrazioni e dei privati.”


I primi di maggio Robert F. Kennedy Jr. scrive:

“Supponete che alcuni computer possano registrare i vostri spostamenti, in ogni dettaglio, attraverso una valanga di dati proveniente dal vostro cellulare, dalla vostra auto, dal vostro GPS, dalla tecnologia del riconoscimento facciale integrata da una rete di sorveglianza capillare di satelliti, telecamere e chip impiantati nel vostro corpo. Agenti di polizia dietro un computer o robot vi notificheranno la violazione con un messaggio e contemporaneamente vi toglieranno 1000 dollari in criptovaluta dal vostro conto in banca.

Benvenuto nell’America di Bill Gates! È proprio qui dietro l’angolo.
5G: “la strategia.”


Considerata la direzione verso la quale si sta muovendo il mondo, come dargli torto? È assolutamente plausibile che Microsoft, come altre corporation, stia lavorando a simili tecnologie.
In Cina, il sistema di credito sociale individuale, un programma nazionale basato sulla sorveglianza, è già realtà. Qui un breve servizio di Petrolio, la trasmissione di RAI 2.

Siamo davvero di fronte a enormi possibili ripercussioni derivanti da questo cambio di paradigma che vede inglobare persone, oggetti, organizzazioni, stati in una dimensione digitale in connessione continua. Non è affatto chiaro lo scenario che si sta prospettando, né tantomeno le soluzioni anche in ambito giuridico che avrebbero dovuto essere già individuate; come verrebbe protetta la privacy degli individui? Come e da chi verrebbero trattati i dati sanitari? Quali ripercussioni potrebbero essere avanzate per chi dissente? Quali implicazioni in materia di cybersecurity?


E tutto questo sta accadendo nonostante la scienza non abbia assolutamente una voce univoca riguardo l’innocuità degli effetti delle microonde elettromagnetiche. Di fatto non si conoscono ancora gli impatti che queste potrebbero generare sulla salute dell’uomo e dell’ambiente e sull’intero ecosistema e nonostante il dissenso della società civile si procede in gran fretta ignorando qualsiasi principio di precauzione.


Tutti parlano di un cambio di paradigma, pertanto possiamo affermare si tratti di un fenomeno di una portata enorme e soprattutto nuovo e ancora quasi del tutto inesplorato.
Eppure il Ministro Pisani afferma che ci sia spazio per dar presto vita a “un nuovo umanesimo dell’intelligenza artificiale” e specifica “l’Italia sceglie di mettere l’uomo al centro, di impegnarsi nella promozione di un’intelligenza artificiale che sia sostenibile sul piano sociale, culturale e democratico”. Come? Attraverso la creazione dell’ennesima partnership pubblica privata: l’“Alleanza per l’intelligenza artificiale sostenibile” con il compito di elaborare, sulla base dei risultati dei diversi gruppi di esperti nazionali ed europei che hanno già affrontato il tema, uno statuto etico-giuridico dell’intelligenza artificiale.
Tutto ciò senza tener minimamente conto del forte dissenso che ruota attorno a questi temi non solo da parte dei cittadini ma anche di autorevoli esperti.
A cosa si stanno aprendo le porte? A un nuovo umanesimo o al peggior transumanesimo?


Qui il MID Book 2025: “Strategia per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese – Le Prime azioni per l’Italia del futuro”.


BIG DATA, ALGORITMI, INTELLIGENZA ARTIFICIALE E CONTROLLO SOCIALE
Proprio mentre la sieroterapia si sta affermando cura efficace contro il covid–naturale, dai costi contenuti, improntata su una pratica etica e solidale di donazione del sangue da parte dei guariti – ecco che spunta anche qua la mano molto visibile di Gates: dal sangue al farmaco, nasce CoVIg-19 Plasma Alliance. Il Dott. Toni Hoover, Direttore delle Strategie, Pianificazione e Gestione della salute globale presso la Fondazione Gates, informa che “le organizzazioni che fanno parte dell’Alleanza sono tra le migliori del mondo nella produzione di terapie al plasma: Takeda, CSL Behring, Biotest, BioProductsLaboratory, Octapharma, and LFB.”
E aggiunge: “Inizialmente, ognuna di queste aziende ha provato a sviluppare autonomamente i trattamenti HiG (una terapia a base di globulina iperimmune policlonale). Ma, dato che prima di 12/18 mesi non sarà disponibile un vaccino, si è pensato alla necessità di avere una terapia per intervenire fino all’arrivo del vaccino e se le aziende collaborano tra loro avremo risultati molto più velocemente. L’Alleanza sta realizzando un farmaco senza marca commerciale e potrebbe essere una delle prime terapie contro il Covid-19.”
Qui potete trovare la traduzione dell’articolo pubblicato sul sito della Fondazione.

Microsoft, intanto, sta lanciando “CoVIg-19 Plasma Bot”,
“uno strumento di auto-screening che chiunque può utilizzare per verificare se è idoneo a donare il proprio plasma” e mettersi eventualmente in contatto con uno dei 500 centri gestiti dalle società aderenti al CoVIg-19 Plasma Alliance. Il progetto verrà presto promosso anche in Europa. Consultando le F.A.Q. del sito si legge chiaramente che Microsoft gestisce i dati raccolti e al contempo rassicura gli utenti che non saranno venduti… Non è poi così difficile immaginare quali dati sanitari possano essere archiviati ed elaborati, sebbene non venduti.


Nella nota pubblicata sul blog del colosso si può leggere che anche il “CDC Coronavirus Self-Checker bot” e altri 1.300 COVID-19 bots utilizzano la tecnologia “Microsoft Health Bot Service” su infrastruttura cloud globale “Microsoft Azure”; il servizio offre una sorta di assistente virtuale in grado di eseguire una verifica dei sintomi e identificare i pazienti ad alto rischio in base ai protocolli medici, allo stesso modo in cui farebbe il personale medico. Una piattaforma integrabile ai sistemi informativi dei partner (che possono contenere ulteriori informazioni sanitarie). Sul sito di Microsoft possiamo leggere che ai primi di aprile questa piattaforma personalizzabile aveva raccolto i dati di 18 milioni di individui. Chiaramente i dati sono esclusivamente accessibili e di proprietà dell’organizzazione titolare del servizio che si avvarrà indubbiamente di un sistema di criptazione dei dati. Il COVID-19 bot è approdato anche in Italia grazie una collaborazione tra Microsoft e Inail (non è affatto chiaro il ruolo giocato dall’Ente pubblico in questa partita) ed è attivo in diverse strutture tra le quali gli ospedali Spallanzani e San Giovanni Addolorata di Roma, il Gaslini (ospedale pediatrico) di Genova e l’Asl Napoli 3 Sud (8 plessi ospedalieri in 57 comuni l’ASL gestisce un bacino di 1.070.000 utenti). In altre parole, una mole di dati sanitari di singoli individui gestiti da cloudcomputing e intelligenza artificiale offerti gratuitamente da Microsoft tramite le proprie infrastrutture, nel pieno rispetto delle normative privacy. È importante rilevare che il Regolamento comunitario sulla protezione dei dati personali n. 2016/679 non prevede una disciplina ad hoc per il trattamento dei dati personali effettuato dai soggetti pubblici e presenta diverse eccezioni al divieto generale di trattare dati personali particolari, tra cui il trattamento necessario per motivi d’interesse pubblico, per motivi di interesse pubblico nel settore della sanità pubblica, a fini di archiviazione nel pubblico interesse, di ricerca scientifica o storica o a fini statistici. Non solo, Microsoft e altre note Big Tech stanno creando pericolosi monopoli in grado di esercitare abusi da posizione dominante. E sicuramente l’emergenza coronavirus non fa che favorire lo sviluppo di questo fenomeno: Microsoft lo scorso 8 maggio ha annunciato un piano di investimenti da 1,5 miliardi di dollari per accelerare la trasformazione digitale in Italia, che include l’avvio della prima Regione Data Center nel Paese. “Puntare sul Cloud Computing, sull’AI (intelligenza artificiale) e sui programmi di formazione digitale rappresenta una grande opportunità per accelerare l’innovazione dell’ecosistema nazionale. La nostra missione è aiutare persone e organizzazioni italiane a realizzare il proprio potenziale”, ha dichiarato Jean-Philippe Courtois, executive vice president and president, Microsoft Global Sales, Marketing and Operations. Proprio lo stesso giorno la corporation fa un altro importante annuncio per informare di un piano congiunto con Poste Italiane per dare nuovo impulso all’innovazione di PMI, e Pubblica Amministrazione, aree strategiche e grandi organizzazioni private, per sviluppare la digitalizzazione del Gruppo e del Paese e favorirne la crescita. È sufficiente dare un’occhiata qua per comprendere la portata di questa partnership.
Proprio come il premier Conte e il Ministro Paola Pisano hanno da mesi annunciato …


Consultando il sito di Microsoft ci si rende conto di quante soluzioni assistite dall’intelligenza artificiale (AI) sono sviluppate utilizzando i servizi cloud di Microsoft Azure; numerose anche in ambito sanitario, dal rilevamento precoce della malattia alla diagnostica automatizzata, dalla personalizzazione dei piani terapeutici all’assistenza domiciliare completa, ecc..


Sigfrido Ranucci, giornalista e conduttore del programma televisivo Report, trasmesso su Rai 3, intervistato da Radio Radio, parlando della discussa app governativa di tracciamento anticontagio, “IMMUNI”, si chiede quali siano i rischi reali di un simile strumento:

“i dati anche se anonimi e criptati vengono conservati sui telefonini e non in un server centrale perché potrebbe essere più pericoloso in quanto tutte le informazioni potrebbero essere in mano a una sola persona; ma qual è il problema? Se tu metti i dati sui telefonini e nel 99% si tratta di IOS o ANDROID, i sistemi di App le e Google, immagini che quelli che hanno costruito questi sistemi non abbiano la possibilità di vedere cosa c’è nei telefonini?”

Dovremmo porci gli stessi interrogativi riguardo l’utilizzo delle tecnologie cloud di Microsoft? Ranucci aggiunge:


“Potrebbe venire a qualcuno la tentazione di fare la più grande e importante BANCA DI RELAZIONI SOCIALI AL MONDO?”


Se da un lato questi scenari possono apparire irrealistici, dall’altro è innegabile che il pretesto dell’emergenza sanitaria possa offrire l’opportunità di raccogliere un’enorme mole di dati critici.


In riferimento a Microsoft, i suoi cloud ospiterebbero una mole enorme di dati sanitari, genetici, economici e reddituali, dati coperti da segreto industriale, … Tali informazioni, sebbene andrebbero criptate, sono esposte a rischi non sempre prevedibili di accesso non consentito o non consentibile?
E soprattutto la collaborazione con INAIL, il piano congiunto con Poste, il COVID-19 bot utilizzato gratuitamente da parte di ospedali e aziende sanitarie, … potrebbero celare accordi confidenziali sulla cessione dei dati (anche anonimizzati)?


Un anno fa fece scalpore lo scandalo Facebook: tra 200 milioni e 600 milioni di password erano archiviate in chiaro su file di testo. E almeno duemila dipendenti del social network, tra sviluppatori e ingegneri, avrebbero avuto accesso almeno 9 milioni di volte a queste informazioni.


Negli ultimi tre mesi Microsoft ha eliminato oltre 110 difetti di sicurezza nel suo sistema operativo e nel software correlato.


Non è trascorso molto tempo dal caso “Watson”, l’accordo fra Ibm e il Governo (firmato nel 2016 da Matteo Renzi) secondo cui l’azienda avrebbe portato il suo polo di ricerca, Watson Health Center, a Milano; come scrive Gianni Barbacetto nel documento “confidenziale” Ibm che il Fatto Quotidiano ha potuto vedere, si legge:

“Come presupposto per realizzare il Programma ed effettuare l’investimento, Ibm (incluse le società controllanti, controllate, affiliate o collegate, ove necessario) si aspetta di poter avere accesso – in modalità da definire – al trattamento dei dati sanitari dei circa 61 milioni di cittadini italiani (intesi come dati sanitari storici, presenti e futuri) in forma anonima e identificata, per specifici ambiti progettuali, ivi incluso il diritto all’utilizzo secondario dei predetti dati sanitari per finalità ulteriori rispetto ai progetti”.

Più tardi il Governo Gentiloni è arrivato in soccorso approvando la legge 20 novembre 2017, n. 167. Scrive il quotidiano Repubblica:

“I nostri dati personali, a partire probabilmente da quelli sanitari, potranno finire nelle mani delle multinazionali, a scopi di ricerca scientifica o statistici. Senza bisogno del consenso dell’interessato e senza nemmeno doverlo avvisare. (…) Le multinazionali tecnologiche hanno bisogno dei dati dei cittadini per alimentare i propri sistemi di intelligenza artificiale, rendendoli più competitivi in quello che tutti gli esperti considerano il business del futuro. L’intelligenza artificiale, alimentata dai big data, per migliorare la sanità, la gestione delle città e delle utility, tra l’altro. Un mercato miliardario, secondo varie stime: 4 miliardi di dollari previsti nel 2017 solo per i big data nella Sanità, secondo Sns Research, con una crescita del 15% annuo fino al 2030.”


Quel che è certo è che già esiste una florida data economy e gli algoritmi e l’intelligenza artificiale ne rappresentano il pilastro.


Noi poveri utenti ignari siamo al tempo stesso produttori e consumatori di dati che, consapevolmente o meno, forniamo e riceviamo e non solo in rete; questi dati vengono raccolti, registrati, inviati a chissà chi per essere integrati in un vasto insieme di dati che vengono algoritmicamente scansionati e processati e rielaborati: è così che veniamo identificati come appartenenti a determinati profili. L’espressione Big Data non contraddistingue soltanto il fatto che si tratti di una gigantesca mole di dati ma anche che questi dati siano elaborati tramite Intelligenza Artificiale per estrapolare nuove informazioni. Sulla base di questo processo potrebbe scaturire che in base al mio comportamento e alle mie relazioni sociali potrei essere profilato come donna o uomo a prescindere dalle mie caratteristiche biologiche. Potrei risultare qualunque cosa così come il suo opposto.
Tramite sofisticati algoritmi veniamo identificati come appartenenti a determinati profili senza alcuna possibilità d’intervenire da parte nostra. E i data scientist offrono soluzioni per influenzare e manipolare non solo i nostri consumi (tramite la pubblicità personalizzata) ma anche l’accesso all’informazione, le nostre opinioni, i nostri orientamenti politici (è famosa la campagna di Obama), le nostre emozioni (è nota una ricerca di Facebook che nel 2012 senza alcun consenso dei partecipanti studiò la manipolazione emotiva modificando il contenuto dei feed dalla quale scaturì che le emozioni sono “contagiose” e quindi manipolabili) e plausibilmente il nostro orientamento sessuale, le nostre convinzioni filosofiche, ecc.. E tutto ciò avviene senza alcun dibattito, senza alcuna governance e senza alcuna tutela in ambito giuridico poiché si tratta per lo più di dati aggregati o comunque difficilmente legati alla identità dell’individuo.


Si pone un problema etico di portata enorme in quanto sempre più ogni campo è basato da decisioni algoritmiche. Estremizzando, un algoritmo -sulla base di informazioni parziali, fuorvianti o addirittura errate – potrebbe stabilire che io sia malato o che debba essere sottoposto a un determinato protocollo sanitario o che io sia un individuo “pericoloso” (criminale, terrorista, pedofilo, pazzo).
I modelli che ne scaturiscono sono per definizione discriminatori perché realizzati da individui (è l’uomo che “addestra” la macchina) ed è inevitabile che si verifichi un bias fondato su pregiudizi e ideologie. Un sistema che penalizza profondamente tutta la società a prescindere dal fatto che potrebbe colpire un singolo individuo o un gruppo, una minoranza e non può che esacerbare disparità e creare aberrazione. Un sistema che presta il fianco alla propaganda e alla manipolazione.


FILANTROPIA STRATEGICA

Stilare l’elenco di organizzazioni (tra le quali spicca OMS), alleanze, consorzi, centri di ricerca, università, testate giornalistiche – emblematico il caso Cochrane Collaboration e la revisione degli studi sui vaccini contro il papilloma virus sulla quale avrebbe avuto un peso notevole l’influenza dei Gates – a cui il magnate destina laute donazioni è praticamente impossibile.


Quel che certo è che vi è un filo rosso che lega tutte le sue attività filantropiche a un’Agenda strategica che riguarda tre grandi aree: salute, nutrizione ed educazione. Devono destare al mondo particolare preoccupazione, inoltre, le sue partecipazioni alle cosiddette PPP, ossia le global public-private partnership. Per quanto riguarda il settore salute la famiglia Gates è convolta con importanti finanziamenti in PPP quali: Tuberculosis (TB) Alliance, Medicines for Malaria Venture, International Partnership for Microbicides e Global Alliance for Vaccines and Immunization (GAVI Alliance); quest’ultima nata nel 2000 grazie a un impegno iniziale di 750 milioni di dollari da parte di Gates. Secondo il rapporto “Philanthropic Power and Development – Whoshapes the agenda?”,pubblicato nel novembre 2015 da Global Policy Forum e da altri partner,

“Rockefeller Foundation e Bill & Melinda Gates Foundation hanno svolto un ruolo sempre più attivo nella definizione dell’agenda e delle priorità di finanziamento delle organizzazioni internazionali e dei Governi.”