venerdì 12 giugno 2020

La presidenza Trump, QAnon e "Il Grande Risveglio". Un’introduzione economico-politica contro la censura

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ANCHE NEGLI USA COME IN ITALIA I DEMOCRATICI GUIDANO LA MANIPOLAZIONE DEI DATI SUL CORONAVIRUS IN CHIAVE "ANTI AVVERSARI POLITICI"....

La presidenza Trump, QAnon e "Il Grande Risveglio". Un’introduzione economico-politica contro la censura.  Aggiornamento del 30 maggio 2020


Alla triste contabilità delle vittime del coronavirus (che, visti gli interessi in ballo e il ruolo dei media nel nascondere la verità, potrà essere fatta soltanto in base al raffronto con le serie storiche di mortalità) andranno sottratti i numerosi “morti da lockdown”, imputabili al sostanziale smantellamento della parte del sistema sanitario non focalizzata sul COVID-19 [227], [227A]. Uno studio scientifico indica come l’effetto dell’allarme coronavirus sui servizi sanitari e sulla catena di approvvigionamento del cibo nei paesi in via di sviluppo potrebbe portare alla morte di 1,2 milioni di bambini [228]. In Italia, a causa quarantena forzata, si è registrato un (prevedibile) aumento dei suicidi e delle patologie mentali [229]. Sempre in Italia, si sono registrati casi di uso politico del TSO verso persone che hanno osato esprimere dubbi riguardanti il racconto ufficiale della pandemia da coronavirus [230].

Negli Stati Uniti, l’analisi dei dati evidenzia una enorme differenza di mortalità tra gli Stati a guida democratica e quelli a guida repubblicana: al 19 maggio la situazione era di 70.144 morti a fronte di una popolazione di 104,8 milioni di abitanti contro 9.107 decessi su 103,1 milioni di abitanti (da una parte e dall’altra, sono conteggiati solo i primi 10 Stati per mortalità) [231], [232]. A parte la manipolazione dei dati dei decessi verso l’alto [233] (QAnon, in Q#4338, dice che il CDC ha "corretto", a ritroso, i dati della mortalità annuale da polmonite e influenza per massimizzare l’impatto mediatico del coronavirus), la differenza è largamente imputabile alla strategia, consapevole e criminale, dei governatori democratici (Stati di New York, New Jersey, Pennsylvania, Michigan, Minnesota…) di dislocare i malati di COVID-19 nelle residenze per anziani [233A], benché vi fosse ampia disponibilità di letti negli ospedali preparati per fronteggiare l’emergenza (Q#4339, Q#4340, Q#4341, Q#4342, Q#4344): tutto questo per massimizzare la portata della pandemia aumentando il numero di vittime. Il risultato è il seguente: il 43% dei decessi da COVID-19 negli USA è avvenuto nelle residenze per anziani, che ospitano lo 0,6% della popolazione (Q#4338). Il CDC si è comunque visto costretto a rivedere al ribasso le stime di mortalità del COVID-19 [234].

QAnon (Q#4327) rende noto uno studio australiano che dimostra come l'attuale coronavirus abbia elevatissime probabilità di essere di origine artificiale.

L’emergenza coronavirus in Giappone è ufficialmente terminata, con i seguenti numeri: poco più di 16.000 casi conclamati e 850 morti, senza alcun lockdown (Q#4343).

Il 18 maggio, Trump ha annunciato che stava assumendo idrossiclorochina da un paio di settimane a scopo preventivo. Il presidente americano ha ribadito lo stesso fatto il 19 maggio e, nella stessa occasione, l’Amministrazione dei Veterani ha smentito la validità dello studio usato dalla stampa e dal deep state per scoraggiare l’uso del farmaco [235]. Lo scontro sull’idrossiclorochina si è fatto durissimo, perché il suo impiego generalizzato rappresenterebbe la fine dell’emergenza e la conseguente sconfitta del deep state: l’autorevole rivista medica The Lancet ha pubblicato uno studio [236], non clinico ma analitico, che sconsiglia l’utilizzo del farmaco per problemi di sicurezza. L’articolo, analogamente al pubblicizzatissimo studio dell’Amministrazione per i Veterani americana di cui sopra, fa parte della strategia per spingere il più possibile la pandemia: con il pretesto dell’articolo di The Lancet, l’OMS ha sospeso i propri studi sull’idrossiclorochina come cura anti-COVID-19. All’articolo hanno risposto, tra i tanti, i ricercatori di Marsiglia [237], che per primi, in Occidente, hanno messo a punto un protocollo imperniato sul farmaco antimalarico per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Intanto, sembra che l’autore dell’articolo rifiuti di condividere i dati [238].

L’idrossiclorochina è comunque diventata uno standard de facto, come ha riferito QAnon: è largamente utilizzata in Russia [239] (dove il tasso di mortalità rispetto al numero di casi conclamati risulta particolarmente basso [240]), QAnon suggerisce che è stata utilizzata in Cina dopo l’esplosione dell’epidemia a Wuhan (tanto che il lockdown nella città è durato 76 giorni, mentre nel resto della Cina soltanto 16: cfr. Q#4171), viene usata in India (anche a scopo preventivo [241]) e in molti altri paesi [242], [243], [244]. Il presidente di El Salvador, Nayib Bukele, ha affermato di assumere idrossiclorochina a scopo preventivo e che la stessa cosa è ormai prassi tra molti leader mondiali [245] (mentre viene sconsigliata, e spesso negata, alla popolazione).

Il 29 maggio Trump ha annunciato che gli USA hanno terminato le loro relazioni con l’OMS [246].

La strategia politica di arrivare, per quanto riguarda il lockdown, al braccio di ferro tra il Governo Federale e i singoli Stati a guida democratica sembra funzionare in favore del primo: si moltiplicano le proteste contro le chiusure forzate, che in molti casi sono palesemente insensate: nelle Hawaii, dove ci sono stati poco più di 600 casi e 17 morti, il lockdown è stato prolungato fino a fine giugno. Gli stati a guida repubblicana, invece, stanno rapidamente procedendo alla riapertura. Piccoli ma significativi segnali che la strategia possa pagare: in California (che oggi è lo Stato democratico per eccellenza), nelle elezioni speciali per il venticinquesimo collegio del Congresso, il candidato repubblicano ha vinto per dodici punti percentuali [247], laddove la volta precedente era stato il candidato democratico a prevalere per dodici punti: uno spostamento di ben 24 punti percentuali.

Il giudice Sullivan, che si occupa del caso Flynn, ha evidentemente ricevuto ordini dal deep state, del quale fa parte, di non chiudere il processo, nonostante la pubblica accusa si sia ritirata, e di mettere in piedi degli amicus brief [248] (dichiarazioni di “amici della corte”), testimonianze di diversi personaggi (molti dei quali legati al Partito Democratico) che, ovviamente, si esprimeranno contro l’assoluzione del generale Flynn (peraltro la pratica, in casi come questo, è stata espressamente vietata dalla Corte Suprema, con un voto addirittura di 9 a 0, circa una settimana prima della decisione del giudice Sullivan: c’est la guerre!). Questo show servirà per dare argomenti ai media contro Flynn e contro l’Obamagate, ma alla fine dei giochi il generale sarà assolto.

Le audizioni del Senato americano sullo Spygate/Obamagate inizieranno il 3 giugno, il primo testimone sarà Rod Rosenstein, ex viceministro della giustizia [249].

Il Direttore dell’Intelligence Nazionale degli USA, Richard Grenell, ha desecretato una lista di funzionari dell’amministrazione Obama coinvolti nel caso Flynn [250]: l’Obamagate prende quota [251]. Dalle desecretazioni di documenti avvenute finora emerge che chi conduceva le indagini ha mentito consapevolmente, affermando in pubblico che sussistevano numerose prove di collusione tra Trump e la Russia, mentre le testimonianze a porte chiuse, rese sotto giuramento, smentivano categoricamente il fatto.

La presidenza-ombra di Obama [252] è stata resa pubblica [253], [254].

Il 28 maggio, il ministro della giustizia americano William Barr ha nominato John Bash come procuratore speciale per indagare sull’Obamagate [255], liberando dall’incombenza John Durham, che potrà così occuparsi di chiudere la propria indagine [256].

È stato pubblicato l’audio della telefonata [257] di Biden all’ex premier ucraino Poroshenko in cui l’allora vicepresidente americano concede l’accesso al prestito di un miliardo di dollari in seguito alla rimozione del giudice che stava indagando su di lui: il ricatto emerge con tutta evidenza. In Ucraina sono state aperte nuove inchieste giudiziarie nei confronti dell'ex vice di Obama [258]. D’altronde, è sempre più palese che Biden non è il vero candidato dei democratici, come è stato ammesso anche da un funzionario del Comitato Nazionale Democratico [259]. Colossale la sua gaffe nei confronti dell’elettorato nero: in diretta TV ha detto a un uomo di colore: “Se non voti per me, non sei nero”, una frase percepita dalla comunità afroamericana come estremamente razzista e offensiva.

Per quanto riguarda le elezioni presidenziali americane, il deep state è con le spalle al muro: il lockdown dovuto al coronavirus non ha possibilità di essere esteso fino a novembre e non sarà consentito il voto postale obbligatorio (che si presterebbe facilmente a brogli su vasta scala), diminuirà il peso del voto degli immigrati illegali (sono stati bloccati, in gran parte, i flussi di clandestini dal confine con il Messico), sono in via di introduzione regole e leggi che obbligano i votanti ad identificarsi con un documento di identità, sono state ripulite, sull’onda di mirate azioni legali, le liste elettorali di numerosi Stati da milioni di registrazioni false o ridondanti (che, di fatto, consentivano di organizzare veri e proprie squadre dedite al voto multiplo), sono scattate restrizioni alle censure politiche sui social media e, forse, ci saranno interventi nei confronti dei media tradizionali. Ma il deep state non può permettersi di perdere le presidenziali di novembre (ne va della propria sopravvivenza economica e politica e, in ultima analisi, della sopravvivenza fisica di molti dei suoi membri, soprattutto dei più importanti) e continua la lotta con tutti i mezzi: sfrutta al massimo i mezzi di propaganda (che ancora controlla in gran parte), organizza false flags [260] (per lo più le “classiche” sparatorie con eccidio [261]) utilizzando le cosiddette “cellule dormienti”, agisce più che può a livello internazionale per aumentare il caos, si gioca la “carta razziale” per allontanare da Trump l’elettorato appartenente alle minoranze, che in questi anni si è sempre più avvicinato al presidente americano in virtù di politiche fortemente improntate a migliorare la situazione economica e sociale di neri, ispanici e altre minoranze etniche.

I recenti fatti di Minneapolis sono stati chiaramente organizzati: un poliziotto bianco ha ucciso, ripreso da cellulari, un uomo di colore, in maniera brutale e senza apparente motivo. Il passato del poliziotto è alquanto sospetto ed è emersa la singolare circostanza che assassino e vittima avevano lavorato insieme, per un periodo, nella sicurezza di un club della città [262]. Ora il poliziotto sembra svanito nel nulla [263]. I tumulti a sfondo razziale che sono seguiti all’omicidio e la loro modalità di svolgimento fanno pensare che vi sia dietro una regia: tra i partecipanti mascherati (molti dei quali verrebbero da altre località [264]) è stato riconosciuto un poliziotto [265]. Da molte parti si fa il nome del solito Soros come finanziatore dei tumulti (come sembra suggerire anche QAnon: Q#4349), visto il suo ruolo, in passato, nel pagare numerosi autori delle proteste di Ferguson [266]. La rivolta si è (è stata) estesa ad altre città e Trump ha messo l'esercito in stato di allerta [267]. La situazione politica americana lascia presagire il moltiplicarsi di eventi “estremi”, in una folle spirale pre-elettorale.

Aumenta l’influenza di QAnon nella politica americana (Q#4333) e, di pari passo, si moltiplicano gli attacchi sulla stampa (Q#4348).

Twitter cade in trappola e mette una postilla di smentita a due tweet di Trump riguardanti il voto postale [268], aprendo la strada al controllo da parte del governo americano [269] per interferenza nelle elezioni del 2020 e violazione del Primo Emendamento. Trump ha prontamente emesso un Ordine Esecutivo [270] con cui, tra le varie cose, priva i social media dello scudo legale in caso di violazione della libertà di parola: è una svolta importante nella guerra dell’informazione.



Gli USA stanno acquistando ingenti quantitativi d’oro dalle raffinerie svizzere [271], [272], [273].

QAnon ci informa (Q#4324) che diversi funzionari di Planned Parenthood, la principale organizzazione che esegue aborti in America, hanno ammesso sotto giuramento che l’azienda è implicata nella compravendita di organi e parti fetali [274].

La Corte Costituzionale tedesca ha respinto la possibilità che la BCE possa acquistare titoli di debito dei paesi più indebitati dell’area euro [275]: la moneta unica si avvicina alla fine per l’uscita della Germania? Anche in Italia sembrano moltiplicarsi le spinte per l’uscita dall’euro e dalla UE [276], [277].

Le dimissioni a sorpresa del direttore del WTO [278] a partire dal 31 agosto e con un anno di anticipo sottolineano lo stravolgimento operato dall’amministrazione Trump nel commercio mondiale e si va ad aggiungere alla gigantesca ondata di dimissioni scatenata dall’elezione dell’attuale presidente americano [279].

Il presidente Palestinese Abu Mazen ha annunciato la fine degli accordi di Oslo del 1993 e di tutti gli accordi con Israele e USA [280], scaricando sullo stato ebraico la responsabilità e il peso economico dell’organizzazione e della sicurezza nei territori palestinesi [281]. Potrebbe trattarsi di una mossa obbligata, vista la contrazione degli aiuti internazionali, ma anche di un tentativo di sedersi al tavolo delle trattative con Israele con una maggiore forza contrattuale [282], oppure di una manovra per fare muro contro muro.

Trump dichiara in un’intervista di avere la possibilità di distruggere il deep state [283]. E il termine deep state entra ufficialmente nelle aule del Parlamento italiano, così come il termine Obamagate, grazie a due interventi della deputata Sara Cunial [284], [285].

Si preannuncia una tempesta (o una battaglia) giudiziaria anche in Italia, sia per lo scandalo Spygate/Obamagate che coinvolgerebbe personalmente Matteo Renzi [286], sia per le intercettazioni telefoniche compromettenti che coinvolgerebbero il magistrato Luca Palamara e i renziani del PD [287]. La vicenda ha portato alle dimissioni dei vertici dell’ANM [288]. Da osservare anche il caso Bibbiano [289], [290], con casi di compravendita di bambini e abusi sugli stessi.

In Francia, il partito di Macron perde deputati e la maggioranza assoluta all’Assemblea Nazionale [291].

La Cina ha di fatto posto fine allo status di speciale indipendenza di Hong Kong.

(continua)




[227] Vedi PARTE DECIMA / 3.




[230] Vedi PARTE DECIMA / 3, note 222A e 222B.



[233] Vedi PARTE DECIMA / 3, testo e nota 215.

[233A] Una cosa analoga è accaduta in Italia con le RSA. Crimini contro l'Umanità?


[235] Vedi PARTE DECIMA / 2.

















[252] Vedi PARTE TERZA, paragrafo “Il governo-ombra e il Logan Act”.




[256] Vedi PARTE DECIMA / 1, testo e note 170 e 171.




[260] Per il significato del termine, vedi PARTE QUINTA, nota 40.

[261] Vedi PARTE SESTA, paragrafo “Il fronte interno” e nota 57.







[268] 




I tweet di Trump con la "postilla" aggiunta








[273] Cfr. PARTE QUINTA, paragrafo “Addio al petrodollaro”.

[274] Vedi PARTE SESTA, nota 56; PARTE SETTIMA, “Aggiornamento dell’8 settembre 2019”; Q#3405.








[282] Vedi PARTE OTTAVA, “Aggiornamento del 31 gennaio 2020”.




[286] Il governo italiano è stato l’unico dei governi coinvolti a collaborare con le autorità americane.










NON CONSIDERATE QUELLO CHE AVETE LETTO COME VERO AL 100%, MA FATE LE VOSTRE RICERCHE E ARRIVATE ALLE VOSTRE CONCLUSIONI. SCAVATE IN CERCA DELLA VERITÀ. NON È PIÙ TEMPO DI ACCONTENTARSI DI "VERITÀ" PRECONFEZIONATE DA ALTRI.

Elettromagnetismo e salute: guarda dove sono ubicate le antenne di telefonia nel tuo comune ed impara a realizzare una mappa fai-da-te partendo dagli Open Data in formato testuale

DOPO QUESTO ARTICOLO SFIDO CHIUNQUE A DARE ANCORA DEL "COMPLOTTISTA" A CHI SI OSTINA AD ASSOCIARE LE ONDE ELETTROMAGNETICHE AI DANNI ALLA SALUTE....


Tecnologia, l'esperto: Il 5g non è sicuro per la salute. Ecco perchè


In ogni città le antenne di telefonia nascono come funghi, ti spiego come realizzare una mappa partendo dagli Open Data del tuo comune...

Elettromagnetismo e salute: guarda dove sono ubicate le antenne di telefonia nel tuo comune ed impara a realizzare una mappa fai-da-te partendo dagli Open Data in formato testuale | antenne a meno di 100 mt dalla scuola - 1


Elettromagnetismo e salute: guarda dove sono ubicate le antenne di telefonia nel tuo comune ed impara a realizzare una mappa fai-da-te partendo dagli Open Data in formato testuale | antenne a meno di 100 mt dalla scuola - 2


Elettromagnetismo e salute: guarda dove sono ubicate le antenne di telefonia nel tuo comune ed impara a realizzare una mappa fai-da-te partendo dagli Open Data in formato testuale | wifi vicino alla classe.


Visto che gli smartphone sono diventati oggetti di uso così comune, tanto che hanno superato anche la vendita dei PC, forse, porsi delle domande sull'elettromagnetismo e le implicazioni sulla salute dovrebbe essere, se non obbligatorio, come minimo una curiosità da approfondire.

Sebbene nessuno sia ancora in grado di stabilire al 100% una relazione diretta fra l'esposizione alle onde radio emesse da antenne TV, antenne di telefonia, ripetitori, ponti radio, router wifi, smartphone, ecc. e danni alla salute che portano a problemi che vanno dal semplice mal di testa fino cause molto più serie come le leucemie, ci sono alcuni aspetti che non possono essere ignorati e che portano a pensare che forse, in presenza di radiazioni elettromagnetiche, emanate dai cellulari, tablet, notebook, router wifi, ecc., sia il caso di adottare azioni preventive in base al principio di precauzione.


ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ

Innanzitutto credo sia utile partire da quanto ha riferito nel 2011 la IARC (International Agency for Research on Cancer) per conto dell'Organizzazione Mondale della Sanità. Riporto il testo, in italiano, del documento originale (PDF), fine penultima pagina:


"Essenzialmente sulla base di questi dati, la IARC ha classificato i campi elettromagnetici a radiofrequenza come possibilmente cancerogeni per l’uomo (Gruppo 2B), una categoria utilizzata quando un’associazione causale viene considerata credibile, ma non si può escludere con ragionevole sicurezza che l’osservazione sia dovuta al caso, a distorsioni o ad effetti di confondimento. Mentre non è stato stabilito un incremento del rischio di tumori cerebrali, l’uso crescente dei telefoni mobili e la mancanza di dati sull’uso di questi strumenti di comunicazione per periodi superiori ai 15 anni suggeriscono la necessità di ulteriori ricerche su questo tema. In particolare, data la recente popolarità dell’uso di telefoni mobili tra i più giovani, con la conseguente possibilità di una più lunga esposizione nel corso della vita, l’OMS ha promosso ulteriori ricerche su questo gruppo di popolazione. Sono attualmente in corso studi destinati a valutare eventuali effetti dell’uso di telefoni mobili sulla salute di bambini e adolescenti."

Alla luce di queste ricerche è evidente che lo sviluppo delle tecnologie digitali dovrebbe realizzarsi ispirandosi al "principio di precauzione", garantendo la minimizzazione e l'omogeneità dei campi elettromagnetici in cui siamo immersi: almeno per salvaguardare la salute dei bambini, che avendo una massa più piccola, e un tempo di irraggiamento più lungo nell'arco della vita, sono sicuramente più a rischio rispetto agli adulti.

LE CONDANNE

Nel corso degli anni ci sono state alcune sentenze di condanna in cui, esperti chiamati a valutare i casi, hanno presentato prove scientifiche da cui si evince il nesso causale fra lunga esposizione ai campi elettromagnetici emanati dai dispositivi di telefonia e danni alla salute.

Forse sarebbe il caso di cominciare a pretendere maggiori attenzioni da parte delle Autorità, anche perché, lo ripeto, in gioco ci sono le vite dei nostri figli, la prima generazione continuamente sottoposta all'irraggiamento di onde elettromagnetiche.

L'ultima causa, il cui verdetto è stato emesso dal tribunale di Ivrea l'11 aprile 2017, è quella di un dipendente Telecom colpito da neurinoma dopo aver utilizzato il cellulare più di tre ore al giorno per 15 anni: "La sentenza riconosce il legame causale tra un tumore al cervello e l’uso di un telefono cellulare" spiegano gli avvocati Renato Ambrosio e Stefano Bertone che hanno vinto la causa.

L’effetto cancerogeno delle onde elettromagnetiche del telefonino era già stato riconosciuto sin dal 2011 dalla IARC che aveva inserito questo dispositivo nella categoria 2b: "possibilmente cancerogeno per l'uomo".

Lo studio legale degli avvocati Ambrosio e Commodo, esperti in risarcimento del danno, avevano già intentato una causa alcuni anni fa "che è ancora giacente al Tar" per imporre al ministero una campagna di informazione sui rischi legati al cellulare.

"sono soprattutto i bambini e le donne in gravidanza a essere più vulnerabili" spiega ancora l’avvocato Bertone.

"la popolazione deve essere avvisata perché basta usare il telefono con l’auricolare o a una certa distanza per poter abbassare i rischi".

"abbiamo avuto difficoltà sul profilo medico e scientifico perché ci è stato detto che non c’erano prove che potesse creare un tumore, ma è stato detto che non si poteva anche dire il contrario. Questa sentenza invece dice proprio che c’è un nesso causale ed è per questo che ora chi ci governa debba prendersi la responsabilità di fare qualcosa" dice l’avvocato Renato Ambrosio.


Di seguito invece la puntata de "Le Iene" in cui è possibile ascoltare alcuni pareri degli esperti e l'esperienza di chi è rimasto vittima delle radiazioni: "Il cellulare fa male?".

LE DELIBERE COMUNALI

Esistono delibere istituite da diversi comuni italiani che regolano la presenza delle antenne sul territorio per evitare problemi alla cittadinanza dovuti al campo elettromagnetico prodotto dalle Stazioni Radio Base di telefonia. Una di queste è la delibera capitolina n.26 del 14 maggio 2015 (PDF) che all'art.4, prevede:

"ART. 4 – DIVIETO DI INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI

1 - Fermo restando il rispetto dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità stabiliti per legge, nel rispetto del principio di precauzione, qualsiasi localizzazione deve tendere alla minimizzazione dell’esposizione umana alle onde elettromagnetiche nei siti sensibili; in particolare è fatto divieto di installare impianti su siti sensibili quali ospedali, case di cura e di riposo, scuole ed asili nido, oratori, orfanotrofi, parchi gioco, ivi comprese le relative pertinenze, ad una distanza non inferiore a 100 mt, calcolati dal bordo del sistema radiante al perimetro esterno.

2 - Gli impianti di telefonia mobile esistenti, installati sugli immobili di cui al comma precedente, sono oggetto di delocalizzazione in conformità con le finalità stabilite nel presente Regolamento, previa individuazione, autorizzazione e attivazione contestuale di altro sito compatibile ai fini di una efficiente erogazione del servizio.

3 - Il divieto di installazione di cui sopra può essere derogato sui singoli beni classificati come siti sensibili che, per attività in essi svolta, richiedano una puntuale copertura radioelettrica.

4 - Non è consentita l’installazione degli impianti su edifici costruiti abusivamente, che non abbiano ottenuto il titolo abilitativo edilizio in sanatoria."

Quindi anche l'Amministrazione Pubblica prevede dei casi per cui, proprio per salvaguardare la salute, è necessario evitare l'irraggiamento di campi elettromagnetici.


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Purtroppo, dal 2015, ci sono ancora scuole con tralicci enormi nelle vicinanze a meno (molto meno!) di 100 mt. Sarebbe il caso di salvaguardare la salute dei bambini e del personale che lavora nelle scuole. Ma proprio il personale della scuola, non dovrebbe attivarsi facendo leva sulle leggi che regolano la sicurezza nei luoghi di lavoro?


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LE ISTRUZIONI DEGLI SMARTPHONE

Le aziende di telefonia stesse, consigliano di tenere lo smartphone lontano dal corpo, almeno alla distanza di 1,5 cm come scritto nelle istruzioni allegate ai prodotti in vendita: ad esempio, nelle istruzioni relative ad uno smartphone LG G3 - 855 - (PDF), a pagina 6, si legge:


"Questo dispositivo è conforme alle direttive sull'esposizione alle radiofrequenze quando utilizzato nella normale posizione d'uso vicino all'orecchio o posizionato a una distanza di almeno 1,5 cm dal corpo. Se una custodia, una clip per cintura o un altro sostegno vengono posizionati a stretto contatto con il corpo, tali accessori non devono contenere metallo ed è importante mantenere il dispositivo a una distanza di almeno 1,5 cm dal corpo. Il dispositivo richiede una connessione ottimale alla rete per poter trasmettere file di dati o messaggi. In alcuni casi, la trasmissione di file di dati o messaggi potrebbe essere ritardata fino a che tale connessione diventi disponibile. Le istruzioni relative alla separazione del dispositivo dal corpo devono essere rispettate fino alla fine della trasmissione."


CONSIDERAZIONI FINALI

In base a quanto visto finora, queste le considerazioni che mi vengono in mente al riguardo:
Le ricerche sulla nocività o meno dell'elettromagnetismo, spesso sono realizzate proprio dalle aziende di telefonia che sono parte in causa. Esistono studi indipendenti? Studi effettuati da aziende, enti, Stati, che non prendano finanziamenti da società di telefonia? Non mi sembra di averne visti, al contrario, ci sono inchieste da cui emerge in maniera evidente l'ingerenza di lobby private o casi di corruzione per rendere inoffensive ricerche scientifiche che avrebbero potuto limitare le possibilità di guadagno.
La dicitura adottata dall'OMS: "possibilmente cancerogeno", mi fa pensare che forse sia il caso di mettere in pratica il "principio di precauzione".
Ognuno, nella propria vita privata, è libero di adottare comportamenti a rischio, ma la salute pubblica va salvaguardata con ogni mezzo, tanto più se non si ha la certezza che le azioni poste in essere non siano pericolose, specialmente se a rischio sono le vite dei bambini, no? Per questo trovo assurdo che in molte scuole si utilizzi il wifi, proprio a ridosso delle classi scolastiche!


Elettromagnetismo e salute: guarda dove sono ubicate le antenne di telefonia nel tuo comune ed impara a realizzare una mappa fai-da-te partendo dagli Open Data in formato testuale | wifi a scuola

Esistono sentenze che associano tumori ed elettromagnetismo?

Si

Esistono enti ufficiali che ne attestano la probabile pericolosità?

Si

E' mai stato studiato abbastanza a lungo l'effetto dell'elettromagnetismo sull'organismo dei nativi digitali?

NO

Alla luce di quello che ho capito leggendo diversi articoli, guardando video e documenti ufficiali, personalmente agisco seguendo il principio di precauzione, porto lo smartphone nel borsello lontano dal corpo, quando posso evito di utilizzare il WiFi ed ho impostato il router in modo da spegnersi la notte se me lo scordo acceso...

Poi è ovvio che non sono un talebano e capisco l'importanza dell'innovazione tecnologia di cui apprezzo i vantaggi, ma sarebbe sciocco sottovalutarne anche i difetti e le cause che questi comportano, non credi?

Non si tratta di essere PRO o CONTRO... dicevano che l'amianto era sicuro, a distanza di 25 anni, ancora stiamo a contare i morti!

Per favore, non facciamo lo stesso sbaglio: nessuno è contro la tecnologia e l'innovazione ma contro l'idiozia di non considerare la storia e i fatti del passato, questo sì!

E' possibile pretendere maggiori tutele senza essere considerati dei complottisti?

Innanzitutto le istituzioni pubbliche dovrebbero fare la loro parte iniziando dal Ministero della Salute da cui non mi pare di aver mai ascoltato parole di prevenzione riguardo all'uso degli smartphone, neanche relativamente all'uso che ne fanno i giovani. In rete c'è qualcuno che consiglia questo SPOT:


Spot mai fatto dal ministero della salute per la prevenzione dei danni provocati dai telefoni cellulari

Poi c'è un altro aspetto da considerare: purtroppo nel 2012, subito dopo che l'OMS aveva innalzato la pericolosità delle onde elettromagnetiche, il Decreto Sviluppo del governo Monti (poi Legge 221 art. 14, c. 8) ha inserito una diversa modalità di misurazione del campo elettromagnetico: il limite di sicurezza non deriva più da misurazioni medie calcolate su un intervallo di sei minuti, ma risulta da una media di valori calcolata nell'arco delle 24 ore!

Una norma del genere, viene incontro alle esigenze dei cittadini o permette ai Gestori di telefonia di innalzare fino al 70% i limiti nelle ore diurne per poi "rientrare nella media" nelle ore notturne, quando il servizio telefonico è meno richiesto? Come dire: di giorno sparo addosso alle scuole, ospedali, appartamenti e di notte, spengo tutto, e limiti sono comunque nella norma.

Per chiarezza, di seguito riporto il testo dell'articolo 14, comma 8 della Legge 221/2012:

"8. Ferme restando, per quanto non espressamente disciplinato dal presente articolo, le vigenti le disposizioni contenute nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 8 luglio 2003, recante fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 199 del 28 agosto 2003, si prevede che:

a) i valori di attenzione indicati nella tabella 2 all'allegato B del citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003 si assumono a titolo di misura di cautela per la protezione da possibili effetti anche a lungo termine eventualmente connessi con le esposizioni ai campi generati alle suddette frequenze nei seguenti casi:

1) all'interno di edifici utilizzati come ambienti abitativi con permanenze continuative non inferiori a quattro ore giornaliere;

2) solo nel caso di utilizzazione per permanenze non inferiori a quattro ore continuative giornaliere, nelle pertinenze esterne con dimensioni abitabili, come definite nelle Linee Guida di cui alla successiva lettera d), quali balconi, terrazzi e cortili (esclusi i tetti anche in presenza di lucernai ed i lastrici solari con funzione prevalente di copertura, indipendentemente dalla presenza o meno di balaustre o protezioni anti-caduta e di pavimentazione rifinita, di proprietà comune dei condomini);

b) nel caso di esposizione a impianti che generano campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici con frequenza compresa tra 100 kHz e 300 GHz, non devono essere superati i limiti di esposizione di cui alla tabella 1 dell'allegato B del citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003, intesi come valori efficaci. Tali valori devono essere rilevati ad un'altezza di m. 1,50 sul piano di calpestio e mediati su qualsiasi intervallo di sei minuti. I valori di cui al comma 10, lettera a) del presente articolo, invece, devono essere rilevati ad un'altezza di m. 1,50 sul piano di calpestio e sono da intendersi come media dei valori nell'arco delle 24 ore;

c) ai fini della progressiva minimizzazione della esposizione ai campi elettromagnetici, i valori di immissione dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz, calcolati o misurati all'aperto nelle aree intensamente frequentate, non devono superare i valori indicati nella tabella 3 dell'allegato B del citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003, detti valori devono essere determinati ad un'altezza di m 1,50 sul piano di calpestio e sono da intendersi come media dei valori nell'arco delle 24 ore;

d) le tecniche di misurazione e di rilevamento dei livelli di esposizione da adottare sono quelle indicate nella norma CEI 211-7 o specifiche norme emanate successivamente dal CEI. Ai fini della verifica mediante determinazione del mancato superamento del valore di attenzione e dell'obiettivo di qualità si potrà anche fare riferimento, per l'identificazione dei valori mediati nell'arco delle 24 ore, a metodologie di estrapolazione basate sui dati tecnici e storici dell'impianto. Le tecniche di calcolo previsionale da adottare sono quelle indicate nella norma CEI 211-10 o specifiche norme emanate successivamente dal CEI. Ai fini della verifica attraverso stima previsionale del valore di attenzione e dell'obiettivo di qualità, le istanze previste dal decreto legislativo n. 259 del 2003 saranno basate su valori mediati nell'arco delle 24 ore, valutati in base alla riduzione della potenza massima al connettore d'antenna con appositi fattori che tengano conto della variabilità temporale dell'emissione degli impianti nell'arco delle 24 ore. Questi fattori di riduzione della potenza saranno individuati in apposite Linee Guida predisposte dall'ISPRA e dalle ARPA/APPA secondo le modalità di seguito indicate. Laddove siano assenti pertinenze esterne degli edifici di cui alla lettera a), i calcoli previsionali dovranno tenere in conto dei valori di assorbimento del campo elettromagnetico da parte delle strutture degli edifici così come definiti nelle suddette Linee Guida. Gli operatori forniscono all'ISPRA e alle ARPA/APPA i dati di potenza degli impianti secondo le modalità contenute nelle medesime Linee Guida. Tali dati dovranno rappresentare le reali condizioni di funzionamento degli impianti. Eventuali condizioni di funzionamento anomalo degli impianti dovranno essere tempestivamente segnalate agli organi di controllo e di vigilanza sanitaria e ambientale di cui all'articolo 14 della legge 22 febbraio 2001, n. 36. L’ISPRA e le ARPA/APPA provvedono, in attuazione del presente decreto, all’elaborazione di linee guida, che sono approvate con uno o più decreti del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentite le competenti Commissioni parlamentari. Tali Linee Guida potranno essere soggette ad aggiornamento con periodicità semestrale su indicazione del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che provvederà alla relativa approvazione."


COME E' POSSIBILE DIFENDERSI?

Mi sono chiesto quali azioni intraprendere potessi mettere in atto per preservare la salute. La prima cosa che mi è venuta in mente è stata quella di verificare se in rete fosse presente qualche banca dati relativa alla presenza sul territorio delle antenne di telefonia: giusto per cominciare a studiare la grandezza del problema.

Ho iniziato quindi la ricerca sui siti Istituzionali, partendo ovviamente da Roma che, essendo la Capitale, dovrebbe avere già un piano antenne con relativa mappatura: invece nulla!

Eppure esiste la delibera capitolina n.26 del 14 maggio 2015 (PDF), di cui ho già parlato, in cui si erano decise una serie di attività per censire gli impianti e per monitorare l’inquinamento elettromagnetico. Si sarebbero dovute attuare le seguenti azioni:
redazione di un piano territoriale della telefonia mobile;
costituzione di un registro cittadino delle antenne e di un osservatorio sull’inquinamento elettromagnetico (che servirà anche a "rendere più trasparente il percorso delle varie autorizzazioni");
pubblicazione sul web del "piano antenne";
dislocazione sul territorio cittadino di centraline per la misurazione dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, le cui rilevazioni saranno periodicamente pubblicate sul web e liberamente consultabili online.

Quello che ho trovato invece sul sito del Comune è solo questo: la pagina degli avvisi installazione antenne e l'elenco degli avvisi passati.

Allora ho proseguito la ricerca per scoprire se esisteva qualche mappa delle antenne di telefonia realizzata con gli Open Data, risultato: ho trovato questa mappa su datiopen.it, il portale italiano dell'Open Data, con l'indicazione della posizione delle antenne di telefonia in Italia. Purtroppo, visionando i dati relativi alla città di Roma ci si accorge subito che c'è qualcosa che non va. Il numero delle antenne è troppo basso rispetto al numero reale di impianti installati, è evidente. Quindi anche in questo caso, nulla di fatto!

Poi ho trovato il sito inwit.it, del gruppo TIM, in cui vengono riportate le antenne di radio base posizionate dalla Telecom. Stavolta il numero mi sembra congruo. Certo che, trattandosi delle sole antenne TIM, se considerassimo anche quelle di tutti gli altri gestori, la cosa evidente e che balza subito all'occhio è la gran quantità di elementi presenti: un numero davvero impressionante, non credi?

Per conoscere la situazione della copertura del segnale, esiste anche questa mappa che trovi su opensignal.com.

Per avere invece dati ufficiali di copertura direttamente dai vari gestori, questi sono i link:




LA MAPPA CON I VALORI DI IRRAGGIAMENTO

Mi sono chiesto se gli organi preposti al controllo dei valori irraggiati rilasciassero dati pubblici, così ho trovato su dati.comune.roma.it le informazioni che cercavo: i dati open delle misure che riguardano i rilievi strumentali effettuati da ARPA LAZIO nel periodo 2013 - 2017 a seguito di esposti presentati da singoli cittadini o Enti.

Purtroppo però, essendo solo dati testuali, non erano molto utili, così ho provveduto ad inserire tutti i valori in un unico file Excel, poi grazie al sito easymapmaker.com ho convertito il tutto in una Mappa realizzando la Mappa delle misure di campo elettromagnetico in alta frequenza della città di Roma dal 2013 al 2017.