sabato 5 ottobre 2019

Demoni “alieni” colpiranno la Terra: Apocalisse 2025



Gli Oscuri, preparano l’avvento dell’anti Cristo!

L'ELITE HA PREVISTO CHE I POPOLI SI SAREBBERO RIBELLATI IN TUTTO IL MONDO AL NUOVO ORDINE MONDIALE, PER QUESTO AVEVANO BISOGNO DI UN PIANO "B": L'INVASIONE ALIENA E LA MANIFESTAZIONE DELL'ANTICRISTO, PREVISTO ANCHE DALL'APOCALISSE DI SAN GIOVANNI....

Fermi tutti e prepararsi all’apocalisse con invasione aliena entro il 2025. Non alieni normali ma demoni! La teoria dei gruppi fondamentalisti cristiani si avvicina.

Secondo la teoria di un gruppo di fondamentalisti cristiani, in particolare, “demoni” alieni scenderanno sulla terra per porre fine all’umanità quando la costellazione della Vergine apparirà nel cielo dopo un’eclissi solare negli Stati Uniti.

Prepariamoci all’apocalisse venderemo stracara la pelle maledetti alieni!!!
Cristiani fondamentalisti: Apocalisse vicina

Eventi che secondo il blog cristiano militante Signposts of the Times dovrebbero accadere rispettivamente l’8 aprile 2024 e il 23 settembre 2025. Sarebbe questo il “grande segno” di cui parla l’Apocalisse (12: 1) quando riferisce di una donna apparsa in cielo (appunto la costellazione della Vergine).
Anche l’opera di Trump è un segno della fine

Secondo tale visione apocalittica, anche il viaggio di Donald Trump per cercare di arrivare ad una proposta di pace tra la Corea del Nord e del Sud è una conferma dell’imminente Apocalisse, visto che sarà seguita dall’iniziativa di un altro leader mondiale che raggiungerà un accordo per un periodo di pace di sette anni in tutto il mondo.

Ma tutto questo, spiega Signposts of the Times, sarà in realtà l’ultimo stratagemma dell’Anticristo cui seguirà rapidamente la distruzione totale del mondo: nella Bibbia, infatti, si legge “Beati gli operatori di pace” (Mt 5,9), ma anche che se tutti iniziano a parlare di “pace e sicurezza”, arriverà una distruzione improvvisa.

Apocalisse nel 2025 per il rabbino Berger

Leggermente diversa, ma certo non più benevola, l’interpretazione data dal rabbino israeliano Yosef Berger. Secondo lui l’Apocalisse si verificherà già nel 2022, quando in cielo apparirà una stella.

Stella che secondo gli astronomi del Calvin Collage (fondato dalla Chiesa cristiana riformata nel 1876) sarebbe in realtà una coppia di stelle della costellazione del Cigno (note come KIC 9832227) destinate a fondersi e poi esplodere come una nova rossa, diventando un oggetto luminoso almeno quanto Sirio. (questa è una parte credibile, la teoria che possa esplodere è in qualche modo veritiera, NDR)


Se questo è il “segno” va detto che non è così raro: è già successo ancora di recente, nel 2008, ad un’altra coppia di stelle, nella costellazione dello Scorpione (note come V1309). Ciò nonostante tanto Berger quanto i fondamentalisti cristiani sembrano convinti che l’Apocalisse sia inevitabile e che giungerà come conseguenza di un’invasione extraterrestre, anzi di esseri interdimensionali al servizio di Satana che appariranno dal cielo e scenderanno sulla terra (altro che world invasion).
L’ultima battaglia della terra

A loro farebbero riferimento i sette angeli di cui parla Daniele (7,13) destinati a versare il contenuto di sette coppe d’oro colme dell’ira di Dio. A quel punto tre “spiriti immondi” (leader mondiali alleati di Satana, ossia dell’Anticristo) raduneranno le loro armate per un’ultima grande guerra che ad alcuni ricorda gli eventi narrati nel Mahabharata e che distruggerà il pianeta.

Ai nostri occhi potrebbe sembrare il tentativo di coalizzare le forze per difendersi da un’invasione aliena, agli occhi dei fondamentalisti cristiani ed ebrei sarebbe solo l’inutile tentativo dei colpevoli (l’umanità che non crede nel Dio del Vecchio Testamento) di evitare un “giusto” castigo divino.

Il commento di Nibiru2012.it

Ok ci sta pensare e fantasticare su una ipotetica invasione aliena perchè ormai è all’ordine del giorno che qualcuno veda o insegua UFO anche qui in Italia. Ma demoni? Mandati da Satana tramite un portale interdimensionale? Qui qualcuno la sta facendo fuori dal vaso.

Cosa interessante di questo articolo (che è poi la motivazione per cui l’abbiamo proposto) è la vicenda della stella doppia KIC 9832227 che effettivamente ha delle possibilità di esplodere in una supernova visibile come nuovo astro. Fonte Wikipedia .

Contro i demoni alieni interdimensionali comunque suggeriamo fucile a pompa o doppietta caricata a pallettoni per caccia al cinghiale. Siamo 7,5 miliardi di persone, se la dovranno sudare.


VEDI ANCHE:

Panic Project: simulare una invasione aliena per creare una dittatura mondiale



di: E. Dubay

Il massone di 33° grado, Cavaliere di Malta onorario di sangue Royal Blue e 40° presidente degli Stati Uniti d'America: Ronald Reagan, in più occasioni ebbe modo di affermare pubblicamente che se il mondo avesse temuto una minaccia aliena, di certo si sarebbe riunito sotto un'unica bandiera.
Nel corso dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 21 settembre 1987, disse:
"Nella nostra ossessione per gli antagonismi contingenti spesso scordiamo quante cose uniscano tutti i membri dell'umanità. Forse abbiamo bisogno che spunti una minaccia universale per farci prendere atto di questo legame comune. Ogni tanto mi capita di pensare a quanto velocemente le differenze nel mondo svanirebbero se ci trovassimo di fronte ad una minaccia portata da entità non di questo mondo."

link al video del discorso di Ronald Reagan: Ronald Raegan - Discorso sugli Alieni - ONU 1987

In un'affollata conferenza tenuta presso la Casa Bianca il 5 maggio 1988 Reagan confermò:

"Mi sono spesso chiesto cosa succederebbe se tutti noi scoprissimo di essere minacciati da un nemico esterno... un potere proveniente da un altro pianeta. Non accadrebbe che all'improvviso scopriremmo che in realtà non esistono differenze tra noi tutti, che in realtà siamo esseri umani e cittadini del mondo e che dovremmo unirci per contrastare una simile minaccia?"
Reagan menzionò questa idea molte altre volte nel corso della sua vita.

"Gli americani oggi si indignerebbero se le truppe dell'ONU entrassero in Los Angeles per ripristinare l'ordine [si riferiva ai disordini del 1991]. Domani ci sarebbero grati! Ciò è particolarmente vero se fosse detto loro di trovarsi sotto una minaccia esterna non terrestre, reale o orchestrata, la quale metta a repentaglio la nostra stessa esistenza. In questo caso i popoli del mondo invocherebbero di essere protetti da questo male. L'unica cosa che sta a cuore ad ogni uomo è la propria incolumità. Se venisse sottoposto loro uno scenario di questo genere, la gente rinuncerebbe volentieri ad ogni diritto umano pur di ottenere la garanzia di conservare il proprio benessere, che sarebbe fornita dal Governo Mondiale." 
Henry Kissinger, meeting del Bilderberg presso Evians, Francia, 1991

"L'ufologo e docente Nono Hayakawa sostiene che il piano sia chiamato Panic Project e che preveda di utilizzare alta tecnologia per creare l'illusione ottica di un'invasione di UFO. La finta emergenza fornirebbe ai governi e alle Nazioni Unite la scusa per instaurare uno stato globale accompagnato dai poteri straordinari ed ordini esecutivi che si addicono alle emergenze." 
David Icke, Il Segreto più Nascosto (pag. 486)


Cultura Pop

Quasi tutti i film o programmi televisivi che parlano di alieni e ufologia discendono da una precisa agenda di matrice massonica. Ad esempio, i seguenti prodotti di intrattenimento sono stati realizzati da massoni: Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo, ET, Taken, Alien 1-4, Independence Day, 2001: Odissea nello Spazio, Guerre Stellari, Star Trek, Men In Black, Dalla Terra alla Luna, Apollo 13, La Guerra dei Mondi, X-Files...

Gene Roddenberry - creatore di Star Trek - era massone di 33° grado del rito Scozzese. E' il motivo per cui un personaggio della serie fu denominato Scotty; il motivo per cui veniva ripetuto un gesto di saluto cabalistico - massonico (la 'V' di Spock) e numerosi altri gesti e simboli della stessa matrice. Il nome del Capitano Kirk discende dalla parola 'Church'; in scozzese 'Kirk' significa 'chiesa'; così abbiamo la chiesa (Kirk) al comando di un'astronave denominata 'Enterprise' (Impresa). Che tipo di impresa ?

Spock interpretato dall'attore Leonard Nimoy,
nella serie televisiva Star Trek


Si noti che il Vaticano finanzia e controlla tutti i maggiori telescopi astronomici e osservatori del mondo. Ogni nuova scoperta astronomica passa al vaglio del Vaticano prima di essere diffusa nella comunità scientifica e al pubblico. Intanto abbiamo le industrie del cinema e della musica che continuano a sfornare stelle, superstar, celebrità, modelli e idoli da adorare come dei.
George Lucas, creatore di Guerre Stellari, ha inondato i suoi film di simbolismo massonico. Yoda è il nome di un maestro massonico. Il Djed-eye (Jedi) deriva dai misteri egizi. L'idea dei Cavalieri Jedi proviene dai Cavalieri Templari. Skywalker è il nome del 13° Tzolkien nel calendario Maya, il cui simbolo appare stampato sul casco di Luke. Il nome Anakin deriva dai biblici Anakim o figli di Anak. Darth Vader deriva senza dubbio dal sephiroth nero della Cabala denominato Da'ath. Queste interpretazioni occulte di nomi e simboli hollywoodiani e televisivi risultano sempre ben chiare agli iniziati, ed oscure al pubblico.

Il casco di Luke Skywalker


Il calendario maya nella posizione del 13° Tzolkien




"Fin dagli anni '70 Spielberg ha diretto o prodotto sette dei venti blockbuster più visti di tutti i tempi. L'intera sua carriera di regista e produttore denota una ossessione verso l'argomento 'extraterrestre.' Da Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo del 1977 ad ET del 1982, passando per la produzione di Deep Impact nel 1998 e il recente La Guerra dei Mondi. 
Anche il film Lo Squalo è disseminato di stelle cadenti e strane luci nel cielo. Spielberg è stato anche produttore esecutivo di Men in Black 2, un film in cui una segreta agenzia di intelligence 'protegge' il mondo dalle minacce aliene. Nel febbraio 1997 un insider dell'industria cinematografica inglese ha fatto trapelare l'informazione secondo cui Spielberg ed un gruppo di dirigenti della sua casa di produzione DreamWorks avrebbero incontrato degli alti funzionari del Pentagono presso Los Angeles. Qui Spielberg sarebbe stato invitato a produrre un film il cui soggetto ruotasse intono ad una minaccia portata da meteore e / o comete.
Un anno dopo uscì Deep Impact. Il film descrive la minaccia di una cometa che sfreccia verso la Terra e la lotta per accaparrarsi l'accesso a un bunker sotterraneo. Chi erano questi funzionari del Pentagono e perché erano così desiderosi che Spielberg producesse un film su una minaccia proveniente dallo spazio? Nel dicembre 2002 il canale SciFi trasmise la serie Taken, prodotta da Spielberg. 
Le venti ore di trasmissione erano focalizzate sui 'rapimenti alieni.' Il costo della produzione ammontò a ben 120 milioni dollari, aspetto che rese Taken la miniserie più costosa nella storia della televisione. Chi credeva che Spielberg ne avesse avuto abbastanza di battere sul tema restò deluso, perché a quanto pare le elite sono estremamente determinate ad impiantare questo paradigma nella mente del pubblico."
Paul Joseph Watson, Ordine dal Caos (pag. 171)

Frame del film La guerra dei mondi di Steven Spielberg





E' noto che Steven Spielberg abbia partecipato al Bilderberg nel 1999. I Rockefeller hanno supportato Erick Von Daniken (il quale fu scoperto in possesso di falsi 'artefatti') e molti pionieri dell'ufologia e ricercatori della teoria degli 'antichi astronauti.'( tra cui Zecharia Sitchin e molti altri NDR) Secondo voi a cosa è dovuto tale slancio di mecenatismo? Ricordate il manifesto del film ET di Steven Spielberg? Il dito dell'alieno aveva sostituito il dito di Dio in una posa che ricalcava quella dell'affresco michelangiolesco nella Cappella Sistina. Questa si chiama Psy-op.

Erick Von Daniken

E' probabile che la nostra generazione sia il target. Gli alieni rivelano ai 'contattati' che gli Annunaki del Pianeta X starebbero per arrivare. La serie X-Files cerca di dare plausibilità all'idea dei visitatori alieni. Un presunto insider del governo descrive l'esistenza di manufatti alieni nell'Area 51 e si fa chiamare Mr.X. Rilascia interviste televisive in penombra con voce modificata e vuota il sacco su tutti i files top-secret di cui è a conoscenza (governi e servizi declassificano ciò che definiscono 'documenti top secret' sugli ufo ed altri fenomeni alieni - n.d.t). Tutte coincidenze?

SETI, l'organizzazione governativa impegnata a ricercare contatti con una intelligenza aliena (Search for Extra Terrestrial Intelligence - n.d.t.) prende il nome da un faraone egizio della mitologia massonica. Il film di Stanley Kubrick 2001: Odissea nello Spazio uscì esattamente 33 anni prima dell'anno immortalato nel titolo, cioè nel 1968 (che fu anche l'anno di uscita del best seller di risonanza mondiale Chariots of The Gods? del già citato Erick Von Daniken - n.d.t.). Il presunto, ultra-pubblicizzato schianto di un fantomatico UFO del 1947 presso Roswell (da ritenersi falso e creato per scatenare appunto il fenomeno UFO NDR), ebbe luogo ad una latitudine di 33,33 gradi nord e ad una longitudine di 104 gradi. Interessante notare come 104 sia 33,33 moltiplicato per Pi grego (3,14159).

"Di tutti i mezzi per condurre gli uomini, il più efficace a me noto è quello del mistero nascosto. La brama della mente diventa irresistibile, e se un uomo si mette in testa che in un qualcosa dimora un mistero, è impossibile fargli cambiare idea, sia per argomento che esperienza. Noi possiamo modificare le nozioni solo mutando una parola. Che cosa c'è di più spregevole del fanatismo? Ma basta chiamarlo entusiasmo, quindi aggiungere una parolina nobile, e lo si può diffondere nel mondo."

Adam Weishaupt, fondatore degli Illuminati

L'idea quindi è di creare un mistero occulto insaziabile che induca a credere che gli alieni siano reali. Nel 1947, il massone di 33° grado e presidente degli Stati Uniti: Harry S. Truman creò personalmente il Majestic-12 o MJ-12, comitato segreto di scienziati e funzionari di governo che furono incaricati di indagare sul caso Roswell, gli UFO e gli extraterrestri. 

"Il dott. Steven Greer - direttore del Disclosure Project, progetto di ricerca no profit che studia i fatti riguardanti UFO, intelligenze extraterrestri e sistemi energetici e propulsione di classificazione avanzata - in un articolo risalente al giugno 2002 avvertì di come fosse in preparazione una falsa invasione aliena per indurre tutti i popoli a rinunciare a diritti e libertà in funzione di uno sforzo di resistenza comune. Greer descrisse la carta vincente finale: 'dal 1992 conosco questa farsa che mi fu svelata da una dozzina di insider. Sulle prime ne risi pensando che fosse troppo inverosimile. 

Alcuni prototipi di veivoli con motore antigravitazionale della US AIR FORCE.
Gli USA sperimentano questo tipo di veivoli da prima della fine della seconda guerra mondiale,avendo appreso questa tecnologia dagli esperimenti effetuati a sua volta dagli scienziati della Germania nazionalsocialista,che non fece in tempo a finire la sperimentazione di questi veivoli.





Veivolo di forma triangolare in dotazione alla US AIR FORCE americana, modello TR-3B





Anche la dottoressa Carol Rosin ce ne parlò prima del 9/11. E altre persone mi hanno confidato esplicitamente che molti degli oggetti volanti noti come UFO sono in realtà frutto di tecnologia del tutto umana, controllata da progetti profondamente 'neri' che simulano le apparizioni e si occupano di rapimenti e mutilazioni del bestiame, seminando paura verso la vita nello spazio esterno. Proprio come nel film Independence Day, l'idea è quella di unire il mondo attraverso un militarismo innescato da una finta invasione extraterrestre. Non lasciatevi ingannare. 
Il piano è quello di costruire finalmente un nuovo e sostenibile nemico per l'intero pianeta. Chi sarà più saggio?"
Paul Joseph Watson, Ordine dal Caos (pag. 167)


Articolo in lingua inglese, pubblicato sul sito Atlantean Conspiracy 




Traduzione di: Anticorpi.info

Escrivà (fondatore dell'Opus Dei) un santo che tanto santo non era

tratto da Avvenimenti nr. 34 settembre 2002
Di Adriana Zarri

Risultati immagini per escrivà de balaguer

Si sta avvicinando la data in cui il beato Escrivà de Balaguer (il discusso fondatore della più discussa Opus Dei) verrà proclamato santo.
Di questo papa è stato detto che soffre di una incontinenza canonizzatrice: definizione invero impertinente ma ben giustificata. In effetti il numero dei beati e di santi proclamati da papa Wojtyla supera il numero delle canonizzazioni decretate da tutti i suoi predecessori messi insieme: un fatto anomalo, nella storia della chiesa, e non certo positivo, anche perché la quantità è spesso a discapito della qualità. E infatti parecchi sono i santi contestati: dal discusso Pio IX al discutibile Pio XII la cui canonizzazione avverrà tra non molto.
Ma nessuno sarà contestato come Escrivà de Balaguer: un personaggio davvero indecente. Eppure esso ha i suoi estimatori, alcuni illustri e addirittura papabili. Ho sott'occhio un articolo dell'ex vescovo di Genova, attualmente pastore di Milano, Tettamanzi nel quale si legge un elogio del Balaguer, in base a numerosi passi dei suoi scritti. Si sa che, estrapolando i brani del loro contesto originale, si può fare di un malfattore un santo e di un santo un malfattore. Certo il vescovo di Milano non compie distorsioni tanto grossolane e diamo anzi per scontata la sua perfetta buona fede. Ciò nonostante la sua simpatia per l'Opus Dei e per il suo fondatore ci preoccupa non poco, anche alla luce della previsione che lo vorrebbe, domani, papa.
Ci è davvero bastato il sostegno dato da Giovanni Paolo II all'Opus Dei, e non vorremmo che avesse un seguito. L'episcopato dell'America Latina è ormai in braccio all'Opus: aderenti, fiancheggiatori, simpatizzanti. Vogliamo davvero proseguire su questa strada?
Ma forse, al di là degli interrogativi e degli allarmi, dobbiamo dar conto della nostra contrarietà.
La bibliografia dell'Opus Dei è vastissima tra libri a sostegno: non molti e, in genere scritti da membri dell'Opus, e libri critici: moltissimi. Non potendo spaziare tra tanta produzione scegliamo, tra le opere critiche, una delle più significative: una storia umana altamente drammatica, scritta da una donna che ha vissuto, per quasi vent'anni, nell'Opus Dei condividendone i fanatismi e che poi -aperti gli occhi e prese le distanze- è stata perseguita, imprigionata e cacciata. Si tratta del libro Oltre la soglia di Maria del Carmen Tapia alla quale lasciamo senz'altro la parola.
"La casa di Roma è una sorta di fortezza medievale (...) a cominciare dalla porta principale che è blindata e non ha serratura esterna, aprendosi unicamente dall'interno. Per aprirla bisogna dare cinque mandate e la chiave (...) deve essere annessa alla cintola della persona incaricata della portineria. Chi vuole uscire deve suonare un campanello posto accanto alla porta e attendere che la portinaia venga ad aprirgli. Quando qualcuno suona per entrare (...) ad aprire vanno due persone (...). L'accompagnatrice rimane indietro di un passo e la portinaia apre (...).
Quello che voglio sottolineare è che nessuno, assolutamente nessuno, a Roma, può aprire direttamente una porta e uscire sulla strada.
In una sede così blindata non possono mancare i microfoni; e infatti «Monsignor Escrivà aveva fatto piazzare microfoni in diversi punti della casa, tutti collegati con la sua stanza». Come se non bastasse, nelle case dell'Opus Dei esistono armadi con documenti segretissimi. In questi armadi si prescrive di tenere una bottiglia di benzina, per poter tempestivamente bruciare quelle carte, in caso di emergenza.
(...)
Altre faccende misteriose: il trasporto di denaro, dentro borse rigorosamente chiuse che nessuno doveva assolutamente aprire. Così pure desta stupore la presenza di pistole.
(...)
«Le scenate del Padre (così veniva chiamato Escrivà) erano famose. Se un uovo fritto non era come piaceva a lui, o se la tovaglia dell'altare non distava dal pavimento per il numero esatto di centimetri da lui stabilito, la direttrice della casa riceveva una solenne sfuriata».
Tutto questo può apparire poco più che folclore, benché getti una luce sinistra sulla figura dell'Escrivà e della sua fondazione. Ma ora veniamo alla parte più drammatica della storia.
A quando, consumatosi ormai il distacco della Tapia dalle posizioni dell'Opus, essa viene rinchiusa in una stanza senza possibilità di contatti con l'esterno. «Durante il giorno una direttrice rimaneva sempre in camera con me, e un'altra stava di sentinella in corridoio, accompagnandomi in bagno e aspettandomi fuori». E cominciano gli interrogatori. Mercedes e Marlies continuano a interrogarmi diverse ore al giorno e le domande si susseguivano per ore, sempre eguali (...).
«Quando tornavo in camera dagli interrogatori mi accorgevo che l'avevano perquisita. Il telefono era sorvegliato in permanenza da un membro del consiglio locale. Non mi fecero fare le pulizie né scendere in sala da pranzo. Mi portavano i pasti in camera (...). Ero talmente terrorizzata che mi venne un tremito continuo. Avevo paura che mi chiudessero in manicomio, come avevano fatto con altre persone. Nel mio panico mi ricordai che il marito di una mia amica (...) si trovava a Roma. per un caso fortuito avevo annotato il suo numero di telefono nel messale. Raccomandandomi l'anima a Dio, riuscii a raggiungere il telefono perché in quel momento colei che lo sorvegliava era stata chiamata altrove. Telefonai dicendo soltanto: (...) "Vieni a trovarmi. Insisti anche se non vogliono. E' grave" e riattaccai».
L'amico riesce finalmente a liberarla e la povera ragazza si appresta a lasciare la sua prigione, la casa, l'Opus Dei: «mi dissero di recarmi nella sala delle riunioni (...) Monsignor Escrivà cominciò a camminare su e giù agitato, rosso, furioso, dicendomi: "non parlare con nessuno né dell'Opus Dei né di Roma (...) perché se vengo a sapere che parli male dell'Opus, io Josè Maria Escrivà de Balaguer, che ho in mano la stampa mondiale, ti disonoro pubblicamente". E guardandomi negli occhi con una furia spaventosa, agitando le braccia, come se volesse picchiarmi, urlò: "(...) puttana porca!"».
Questo il congedo di un "santo"! Un "santo" collerico e ambizioso, che aveva comprato un titolo nobiliare dal governo amico del dittatore Franco: governo in cui alcuni membri dell'Opus Dei ricoprirono cariche di ministri e ovunque dell'Opus sempre sostenne e sostiene i regimi di destra contro gli interessi del popolo e dei poveri.
(...)

tratto da Avvenimenti nr.34 settembre 2002

In difesa dell'Opus Dei
di Miguel Bert. - ricevuta via e-mail

Le prime accuse all’Opera sono state (e sono tuttora) mosse in ambito massonico. La massoneria spagnola prima, e portoghese dopo (il Portogallo fu uno dei primi paesi dove si diffuse il lavoro dell’Opera), sono state le fautrici delle voci riguardo alle quali l’Opus Dei sarebbe una massoneria bianca. Senza voler, ne dover spiegare (soprattutto a Lei) il perché la massoneria volesse attaccare in modo particolare la Chiesa cattolica, una parola va spesa per spiegare il perché di questo particolare attacco. L’Opera ha effettivamente significato una rivoluzione sociale all’interno della Chiesa, prima del Concilio Vaticano II, questo sì. Il motivo è il messaggio stesso dell’Opera: tutti sono chiamati alla santità, nessuno escluso. Ciò viene a risvegliare il laico ordinario. Ma non solo. L’Opera spiega che non è sempre necessario mettersi un saio, una spilla o andare in giro scalzo per essere santo ne tanto meno per dimostrare la propria appartenenza a qualche cosa. Insomma, la fede non si ostenta, è qualcosa di interiore. Queste sono tutte cose ottime e sante, ma non indispensabili per diventare santo. Sono vocazioni particolari che possono riguardare alcuni , ma non solo l'"unica" via.
Ed è proprio da questo che ovviamente deriva il pericolo per la massoneria. Dapprima un "risveglio" a tutti i cristiani indeterminatamente, e soprattutto l’impossibilità di individuare "un nemico" con la talare o con il saio da poter attaccare. E qui la grande menzogna: lo scambiare la fede interiore, un amore intimo, un non "ostentare" in segretezza. La menzogna perfetta. Far diventare il "nemico" niente di meno che ciò che il "nemico" combatte. Il gioco è fatto.
L’appartenenza all’Opera non comporta alcun cambiamento esterno, visibile nel fedele. L’impegno è esclusivamente tra il singolo e la Vocazione che Dio gli ha dato. Che bisogno c’è di dare risonanza a qualcosa di così personale o intimo? Se un frate non vestisse un saio parrebbe inopportuno chiedergli se sia un religioso, e similmente ad un ebreo non ortodosso se sia ebreo. O sbaglio?
"Strumento personale del Pontefice" si sente dire. Anche qui si parte da una verità e si stravolge il concetto. L’Opus Dei è una Prelatura Personale. Una Prelatura è una Istituzione della Chiesa Cattolica. Normalmente, per chi non lo sapesse, la Chiesa è divisa territorialmente in Diocesi a capo delle quali vi è un Vescovo. I fedeli che fanno parte di una Prelatura Personale, dal momento che sono caratterizzati da una certa spiritualità fanno capo ad un Vescovo, che è il Prelato. Dal momento che la Prelatura è sparsa nei diversi continenti, per quello che riguarda la propria vita spirituale, tutti i membri sono sotto la responsabilità del Prelato. Dunque sotto questo aspetto solamente dipendono non territorialmente, ma dal proprio Prelato. Per ogni altro aspetto, quali ad esempio celebrazione di sacramenti o documentazioni varie, dipendono dall’autorità territoriale. Ovviamente il Prelato che è un vescovo non può essere alle dipendenze di ogni singola Conferenza Episcopale dal momento che si parla di un a presenza in tutti i continenti, e di conseguenza fa capo al Pontefice, i, quale è utile ricordarlo è un vesovo anche lui. Non è assolutamente dunque una "chiesa nella Chiesa". Semplicemente è necessario avere la necessaria formazione e buona fede per non vedere misteri dove non ce ne sono e vederli dove pare non ve ne siano.
Altra accusa che andava parecchio di moda in certi "ambienti" era la rapidità della Beatificazione di quello che è oggi San Josemaria Escrivà, ossia il fondatore. La beatificazione in questione fu tra le prime, se non la prima e beneficiare della nuova procedura di beatificazione, che risulta più celere di quella passata. Ciò non vuol dire che è "a scapito della qualità". Tali affermazioni sono ironiche se non addirittura offensive, dal momento che non penso nessuno più della Chiesa Cattolica possa permettersi di dire chi è e chi non è Santo. Il "Santo" per la Chiesa Cattolica è un modello da imitare, per chi non ci crede rimane uno qualunque. Con l’evolversi delle scienza e della comunicazione è ovvio che certe cose possono assumersi e dedursi più celermente, mentre nei secoli passati un po’ meno. Insomma, se c’è una modernizzazione è "a scapito della qualità", se non c’è "son cose d’altri tempi"… Insomma, oggi giorno le canonizzazioni sono relativamente più rapide (relativamente perché sempre di decenni si parla). Bakita che fu beatificata insieme al fondatore, fu canonizzata prima dello stesso. Padre Pio fece ancora prima a passare da Beato a Santo.
Infine, per concludere (e per non abusare della Sua pazienza) un piccolo commento. Si accusa il Card. Tettamanzi di aver giocato a tennis con Pinochet. Ammesso, ma non concesso, che ciò sia vero, consiglio a chi scrive o pensa queste cose di prendere il Nuovo Testamento (ossia il Vangelo) e prendere il punto dove i "bigottoni" dell’epoca rinfacciavano a Cristo di mangiare coi pubblicani e le prostitute. La risposta fu "Non sono i sani che hanno bisogno del medico". Insomma che il sacro è sempre meglio andarci coi piedi di piombo, dal momento che tutti abbiamo i nostri scheletri nell'armadio, o per rimanere in tema evangelico "guardiamo prima alla trave che è nel nostro occhio e non alla pagliuzza che è nel vicino".

M. Bert.

LITURGIA DEL GIORNO

LA LITURGIA DEL GIORNO
La Liturgia di Sabato 5 Ottobre 2019


Sabato della XXVI settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

Grado della Celebrazione: Feria

Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Signore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi 
l’hai fatto con retto giudizio; abbiamo peccato contro di te, 
non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti: 
ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi 
secondo la grandezza della tua misericordia. (Dn 3,31.29.30.43.42)


Colletta
O Dio, che riveli la tua onnipotenza 
soprattutto con la misericordia e il perdono, 
continua a effondere su di noi la tua grazia, 
perché, camminando verso i beni da te promessi, 
diventiamo partecipi della felicità eterna. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo...


PRIMA LETTURA (Bar 4,5-12.27-29)

Chi vi ha afflitto con tanti mali vi darà anche una gioia perenne.

Dal libro del profeta Baruc

Coraggio, popolo mio, tu, memoria d’Israele!
Siete stati venduti alle nazioni
non per essere annientati,
ma perché avete fatto adirare Dio
siete stati consegnati ai nemici.
Avete irritato il vostro creatore,
sacrificando a dèmoni e non a Dio.
Avete dimenticato chi vi ha allevati, il Dio eterno,
avete afflitto anche colei che vi ha nutriti, Gerusalemme.
Essa ha visto piombare su di voi l’ira divina
e ha esclamato: «Ascoltate, città vicine di Sion,
Dio mi ha mandato un grande dolore.
Ho visto, infatti, la schiavitù in cui l’Eterno
ha condotto i miei figli e le mie figlie.
Io li avevo nutriti con gioia
e li ho lasciati andare con pianto e dolore.
Nessuno goda di me nel vedermi vedova
e abbandonata da molti;
sono stata lasciata sola per i peccati dei miei figli,
perché hanno deviato dalla legge di Dio».
Coraggio, figli, gridate a Dio,
poiché si ricorderà di voi colui che vi ha afflitti.
Però, come pensaste di allontanarvi da Dio,
così, ritornando, decuplicate lo zelo per ricercarlo;
perché chi vi ha afflitto con tanti mali
vi darà anche, con la vostra salvezza, una gioia perenne.

Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE (Sal 68)

Rit: Il Signore ascolta i miseri.

Vedano i poveri e si rallegrino;
voi che cercate Dio, fatevi coraggio,
perché il Signore ascolta i miseri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri.
A lui cantino lode i cieli e la terra,
i mari e quanto brulica in essi. 

Perché Dio salverà Sion,
ricostruirà le città di Giuda:
vi abiteranno e ne riavranno il possesso.
La stirpe dei suoi servi ne sarà erede
e chi ama il suo nome vi porrà dimora.


Canto al Vangelo (Mt 11,25)
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre, 
Signore del cielo e della terra, 
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.


VANGELO (Lc 10,17-24)

Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». 
Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

Parola del Signore


Preghiera dei fedeli
Fratelli, Dio predilige gli umili e i piccoli e ad essi rivelerà il suo volto, come Cristo ha promesso. Con confidenza filiale, rivolgiamo a lui la nostra supplica, dicendo:
O Signore, mostraci la tua gloria.

Per la comunità dei credenti, perché sperimenti con gioia effusiva la sua vocazione battesimale e l'intimità con Cristo. Preghiamo:
Per la comunità degli uomini, perché vi abitino pace e giustizia, rispetto e amore per ogni persona. Preghiamo:
Per tutti i piccoli e i poveri del mondo, perché nella Vergine Maria vedano la protettrice e colei che insegna la via da seguire. Preghiamo:
Per chi è prigioniero di mali fisici o spirituali, perché apra un varco nella sofferenza e vi faccia penetrare la salvezza del Risorto. Preghiamo:
Per noi che qui pregustiamo il banchetto celeste, perché questa eucaristia sia pegno di comunione fraterna e conferma della vittoria sul male. Preghiamo:
Per chi, fra noi sta cercando Dio.
Perché i cristiani, con coraggio, denuncino ogni forma di male.

Consegniamo a te, o Padre, le nostre intenzioni. Adoriamo in silenzio il mistero della croce, con cui Cristo, vita nostra, ci ha redenti per sempre e ha inaugurato il tuo regno. A te la lode nei secoli eterni. Amen.


Preghiera sulle offerte
Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni, 
e da quest’offerta della tua Chiesa 
fa’ scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione. 
Per Cristo nostro Signore.



Antifona di comunione
Ricorda, Signore, la promessa fatta al tuo servo: 
in essa mi hai dato speranza, 
nella mia miseria essa mi conforta. (Sal 119,49-50) 

Oppure: 
Da questo abbiamo conosciuto l’amore di Dio: 
egli ha dato la sua vita per noi, 
e anche noi dobbiamo dar la vita per i fratelli. (1Gv 3,16)


Preghiera dopo la comunione
Questo sacramento di vita eterna 
ci rinnovi, o Padre, nell’anima e nel corpo, 
perché, comunicando a questo memoriale 
della passione del tuo Figlio, 
diventiamo eredi con lui nella gloria. 
Per Cristo nostro Signore.

Commento

La prima lettura, presentandoci Gerusalemme "vedova e desolata per i peccati dei suoi figli", ma anche piena di speranza di una loro ripresa, ci fa pensare a Maria, madre della vera Gerusalemme, preoccupata per i suoi figli che non hanno seguito il Signore ma si sono allontanati da lui e hanno peccato.
Nelle sue apparizioni la Madonna esprime sempre la sua materna sollecitudine per i peccatori, esorta a pregare per loro, li invita a penitenza, li incoraggia come fa Gerusalemme: "Coraggio, figli, gridate a Dio, perché si ricorderà di voi colui che vi ha provati. Come pensaste di allontanarvi da Dio, così ritornando decuplicate lo zelo per ricercarlo.. .". Maria è la madre che chiama tutti alla conversione, con slancio pieno di fiducia, con tenerezza, con forza. Ella ci ama e vuole la nostra gioia, per questo le sue parole sono sempre: "Penitenza! Penitenza!... Pregate per i poveri peccatori.. .". La via della gioia vera e la via della conversione coincidono.
Uniamoci a lei, portiamo a lei il mondo attuale con le sue desolazioni, le sue angosce, i suoi peccati, le sue inconsapevoli speranze di salvezza, perché tutti i nostri fratelli, ritornando a Dio, ritrovino la gioia.



venerdì 4 ottobre 2019

LE PROFEZIE PER L'ITALIA, LA CHIESA E IL MONDO DELLA BEATA ELENA AIELLO


PROFEZIE DELLA BEATA ELENA AIELLO


ASCOLTATE ATTENTAMENTE PERCHE' PARLANO ANCHE DI QUELLO CHE ACCADRA' AL'ITALIA E ALLA CHIESA

CANTICO DELLE CREATURE DI SAN FRANCESCO: TESTO E SIGNIFICATO



Oggi, 4 ottobre, ricorre la memoria di San Francesco d’Assisi, il santo nato ad Assisi nel 1182, fondatore dell’Ordine francescano. La sua opera, il Cantico delle Creature, costituisce il testo poetico più antico della letteratura italiana di cui si conosca l’autore. Scopriamo il testo e il significato di questo componimento poetico composto da Francesco d’Assisi nel 1226 circa, anche noto come Cantico di Frate sole, il cui nome in latino è Canticum, o Laudes Creaturarum.


Cantico delle creature: il testo


Altissimu, onnipotente, bon Signore, tue so’ le laude, la gloria e ’honore et onne benedictione.

Ad te solo, Altissimo, se konfàno et nullu homo ène dignu te mentovare.

Laudato sie mi’ Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore,de te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle, in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dài sustentamento.

Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte, et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore, et sostengo infirmitate et tribulatione.

Beati quelli che ’l sosterrano in pace, ca da te, Altissimo, sirano incoronati.

Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò scappare: guai a quelli che morrano ne le peccata mortali;

beati quelli che trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no ’l farrà male.

Laudate et benedicete mi’ Signore’ et ringratiate et serviateli cum grande humilitate.


Cantico delle creature: leggi il testo, comprendi il significato

Il Cantico delle creature è una lode a Dio, al suo operato, alla vita stessa. La natura, che viene qui descritta con amore e gratitudine, riflette l’immagine del Creatore. Un forte senso di fratellanza è percepibile tra l’uomo e tutti gli elementi e le creature dell’universo. In un atteggiamento di umiltà e riconoscenza, Francesco d’Assisi rende grazie al Signore per il creato tutto, senza tralasciare le creature viventi, gli elementi naturali e i fenomeni meteorologici. Il cantico si conclude con la celebrazione della morte come liberazione dalla vita terrena.

Il testo è composto in volgare umbro del XIII secolo, ma al suo interno ritroviamo alcuni influssi toscani e francesi e anche diversi latinismi. Il testo mescola elementi della tradizione dell’Antico Testamento con espressioni linguistiche tipiche del volgare popolare del tempo. Forse non tutti sanno che il Cantico delle creature era stato composto in origine con un accompagnamento musicale, che però è andato perduto. Il metro del cantico è modellato sulla prosa ritmica ed è composto da rime ed assonanze.

Ecco la parafrasi del testo:

Altissimo, Onnipotente Buon Signore, tue sono le lodi, la gloria, l’onore e ogni benedizione.
A te solo, Altissimo, si addicono e nessun uomo è degno di menzionare il tuo nome.
Lodato sii, che tu sia lodato, o mio Signore, insieme a tutte le creature, specialmente il fratello sole, la luce del giorno, tu ci illumini tramite lui. Il sole è bello, radioso, e splendendo simboleggia la tua importanza, o Altissimo, Sommo Signore.
Lodato sii o mio Signore, per sorella luna e le stelle: in cielo le hai create, lucenti, preziose e belle.
Lodato sii, o mio Signore, per fratello vento, per l’aria, per il cielo; quello nuvoloso e quello sereno, rendo grazie per ogni tempo tramite il quale mantieni in vita le tue creature.
Che tu sia lodato, mio Signore, per sorella acqua, la quale è tanto utile e umile, preziosa e pura.
Lodato sii mio Signore, per fratello fuoco, tramite il quale illumini la notte. Il fuoco è bello, giocondo, vigoroso e forte.
Lodato sii, mio Signore, per nostra sorella madre terra, la quale ci nutre e ci mantiene: produce frutti colorati, fiori ed erba.
Lodato sii, o mio Signore, per coloro che perdonano in nome del tuo amore e sopportano infermità e sofferenze.
Beati quelli che sopporteranno tutto questo con serenità, perché saranno ricompensati da te, o Altissimo.
Lodato sii mio Signore per la morte del corpo, dalla quale nessun essere umano può fuggire, guai a quelli che moriranno nel peccato mortale.
Beati quelli che troveranno la morte mentre stanno rispettando le tue volontà. La seconda morte, non farà loro alcun male.
Lodate e benedite il mio Signore, rendete grazie e servitelo con grande umiltà.

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Venerdi 4 Ottobre 2019

SAN FRANCESCO D'ASSISI 

Risultati immagini per san francesco

Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Bianco 

Antifona d'ingresso
Francesco, uomo di Dio,
lasciò la sua casa e la sua eredità,
si fece piccolo e povero:
e il Signore lo prese al suo servizio. 

Colletta
O Dio, che in san Francesco d’Assisi, povero e umile, 
hai offerto alla tua Chiesa 
una viva immagine del Cristo, 
concedi anche a noi 
di seguire il tuo Figlio nella via del Vangelo 
e di unirci a te in carità e letizia. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo... 

PRIMA LETTURA (Gal 6,14-18)
Il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. 
Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio.
D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.

Parola di Dio 

SALMO RESPONSORIALE (Sal 15)
Rit: Tu sei, Signore, mia parte di eredità. 

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra. 

Canto al Vangelo (Mt 11,25) 
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre, 
Signore del cielo e della terra, 
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia. 

VANGELO (Mt 11,25-30
Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. 

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Parola del Signore 

Preghiera dei fedeli
Per intercessione di Francesco d'Assisi, fratello universale ed esempio di santità, rivolgiamo al Padre la preghiera della Chiesa e del mondo. Diciamo insieme:
Benedici il tuo popolo, Signore.

Tu sei santo, Signore, e operi cose meravigliose; rinnova ancora la tua Chiesa con la santità di molti che vivano con semplicità e letizia il vangelo. Preghiamo:
Tu sei protettore, custode e difensore nostro: difendi questo nostro mondo da ogni male e custodiscilo nella pace. Preghiamo:
Tu sei bellezza, umiltà e pazienza: rendi ogni uomo fratello tra fratelli, con tutte le creature canti la tua gloria. Preghiamo:
Tu sei nostra speranza, nostra fede e carità: insegnaci ad amare il tuo Cristo crocifisso nel volto degli emarginati del nostro tempo. Preghiamo:
Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene: aiuta i movimenti, le persone, le istituzioni che si ispirano a san Francesco, ad amarti sopra ogni cosa. Preghiamo:
Tu sei trino e uno, Signore Dio degli dei: aiuta la nostra comunità a spogliarsi del superfluo, vivendo con fiducia la tua parola. Preghiamo:

Signore, che nel nome di Francesco d'Assisi anche oggi doni alla Chiesa e al mondo la speranza dell'amore e della pace, ravviva la fede nel tuo Cristo, perchè tutte le creature ti benedicano e ti servano con grande umiltà. Per Gesù, immagine del tuo volto, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen. 

Preghiera sulle offerte
Accogli i nostri doni, Signore, 
e prepara il tuo popolo a celebrare il mistero della croce, 
che segnò l’anima e il corpo di san Francesco. 
Per Cristo nostro Signore. 

Prefazio dei santi I, 
oppure Prefazio dei santi II, 
oppure Prefazio dei santi religiosi. 

Antifona di comunione
Beati i poveri in spirito: 
di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,3) 

Preghiera dopo la comunione
O Dio, che ci hai accolti alla tua mensa, 
fa’ che sentiamo in noi la fiamma viva del tuo amore 
e, imitando la carità 
e il fervore apostolico di san Francesco, 
ci consacriamo al servizio dei fratelli. 
Per Cristo nostro Signore. 

Commento
San Francesco ha veramente realizzato il Vangelo che la liturgia ci fa proclamare nella sua festa: ha ricevuto la rivelazione di Gesù con il cuore semplice di un bambino, prendendo alla lettera tutte le parole di Gesù. Ascoltando il passo evangelico nel quale Gesù invia i suoi discepoli ad annunciare il regno, ha sentite rivolte a sé quelle parole, che diventarono la regola della sua vita. Ed anche a quelli che lo seguirono egli non voleva dare altra regola se non le parole del Vangelo, perché per lui tutto era contenuto nel rapporto con Gesù, nel suo amore. Le stimmate che ricevette verso la fine della sua vita sono proprio il segno di questo intensissimo rapporto che lo identificava con Cristo. Francesco fu sempre piccolo, volle rimanere piccolo davanti a Dio e non accettò neppure il sacerdozio per rimanere un semplice fratello, il più piccolo di tutti, per amore del Signore.
Per lui si sono realizzate in pieno le parole di Gesù: "il mio giogo è dolce e il mio carico leggero". Quanta gioia nell'anima di Francesco, povero di tutto e ricco di tutto, che accoglieva tutte le creature con cuore di fratello, che nell'amore del Signore sentiva dolci anche le pene!
Anche per noi il giogo del Signore sarà dolce, se lo riceviamo dalle sue mani.
Nella lettera ai Galati san Paolo ci dà la possibilità di capire meglio alcuni aspetti di questo giogo con due espressioni che sembrano contradditorie ma sono complementari. La prima è: "Portate i pesi gli uni degli altri, così adempirete la legge di Cristo". I pesi degli altri: questo è il giogo del Signore. San Francesco l'aveva capito agli inizi della sua conversione. Raccontò alla fine della vita: "Essendo io in peccato, troppo amaro mi sembrava vedere i lebbrosi, ma lo stesso Signore mi condusse fra loro ed io esercitai misericordia con loro". Ecco il giogo, che consiste nel caricarsi del peso degli altri, anche se farlo ci sembra duro. E continua: "E partendomene, ciò che mi era apparso amaro mi fu convertito in dolcezza nell'anima e nel corpo". Per chi se ne è veramente caricato, il giogo diventa dolce.
Poche righe più avanti troviamo la seconda frase di san Paolo: "Ciascuno porterà il proprio fardello". Si direbbe in contrasto con la prima, ma nel contesto il significato è chiarissimo: si tratta di non giudicare gli altri, di essere pieni di comprensione per tutti, di non imporre agli altri i nostri modi di vedere e di fare, di guardare ai propri difetti e di non prendere occasione dai difetti altrui per imporre alle persone pesi che non sono secondo il pensiero del Signore. San Francesco si preoccupava di questo e nella sua regola scrive: "Non ritenersi primo fra i fratelli": essere umili; "Non si considerino mai come padroni": non imporre pesi agli altri; e aggiunge: "Chi digiuna non giudichi chi mangia". E la delicatezza della carità, che se vede il fardello degli altri non li critica, non li giudica, ma piuttosto li aiuta.
Prendiamo così su di noi il giogo di Cristo. Carichiamoci dei pesi degli altri e non pesiamo su di loro con critiche e giudizi privi di misericordia, perché possiamo conoscere meglio il Figlio di Dio che è morto per noi, e in lui conoscere il Padre che è nei cieli, con la stessa gioia di san Francesco.

giovedì 3 ottobre 2019

IL RISVEGLIO GLOBALE INNESCATO DA QANON E TRUMP

Secondo QAnon, la candidatura di Trump è stata voluta dai militari per sgominare la cricca di pedofili


Da quest’ultimo dettaglio deriverà una spasmodica attenzione per l’apparire del numero nei discorsi e nei tweet di Donald Trump. La Q è la 17ª lettera dell’alfabeto inglese, e qualunque uso del 17 da parte del presidente sarà interpretato come segnale di riconoscimento, o ammicco, in direzione di Q.

Nell’autunno 2017, come ricostruisce la Nbc, i messaggi di Q sono ripresi e diffusi da alcuni mediattivisti di destra. È così che si sviluppa il fenomeno QAnon.

Ben presto si forma una comunità di autodichiarati “fornai”, che raccolgono le briciole e ne fanno un “impasto”, cioè cercano di cogliere i riferimenti, trovano puntini da unire, forzano ogni elemento dentro uno schema in apparenza coerente. La narrazione che ne risulta è chiamata The storm, la tempesta.

Il nome è ispirato a una frase che Trump ha pronunciato il 6 ottobre, mentre posava per una foto di gruppo con rappresentanti delle forze armate. “Questa è la quiete prima della tempesta”, ha detto. I giornalisti presenti gli hanno chiesto di spiegarsi, ma non l’ha fatto. Secondo alcuni era un riferimento alle tensioni con la Corea del Nord, oppure con l’Iran. Secondo la comunità di QAnon era un avvertimento alla cabala.

In italiano cabal si può tradurre con “cricca”, ma in inglese ha una connotazione in più: il termine deriva dalla cabala, la tradizione esoterica ebraica, dunque – soprattutto se usato in certi contesti – evoca il sempiterno “complotto giudaico”.

Secondo QAnon, una cricca di politici ­– in gran parte democratici, ma anche repubblicani ostili a Trump – e figure dell’establishment controlla da decenni il governo americano, dunque gran parte del pianeta, e al contempo gestisce una vasta e capillare rete di pedofili. Della cricca fanno parte Bill e Hillary Clinton, Barack e Michelle Obama, il senatore John McCain, diverse celebrità di Hollywood – il più tirato in ballo è Tom Hanks – e l’artista Marina Abramović. Ha un ruolo importante anche la Cemex, multinazionale messicana dei materiali da costruzione, il cui vero business sarebbe il traffico di bambini. Oltre, naturalmente, a George Soros, vera e propria figura-jolly dell’odierno complottismo.

Durante gli incontri segreti della cabal si svolgerebbero, oltre alle violenze su minori, rituali di vampirismo e cannibalismo. Il 9 luglio 2016 Hillary Clinton avrebbe partecipato, a casa di Marina Abramović, a una cena satanica con riti a base di latte umano, sperma, sangue mestruale e sangue di maiale.

Secondo QAnon, la candidatura di Trump alla Casa Bianca è stata voluta dai militari per sgominare la cricca di pedofili e salvare il paese.
Durante un comizio del presidente statunitense Donald Trump a Wilkes-Barre, Pennsylvania, il 2 agosto 2018. (Victor J. Blue, Bloomberg via Getty Images)


In Italia comincia a riprendere queste storie il cospirazionista Maurizio Blondet, in articoli poi condivisi sui social network dal futuro presidente della Rai Marcello Foa.

Nell’autunno 2017 Trump e il suo entourage sono da tempo oggetto di un’indagine federale condotta dal procuratore speciale Robert Mueller. L’ex direttore dell’Fbi indaga sui presunti legami fra Trump e la Russia di Putin, e sulle possibili interferenze russe nelle elezioni statunitensi dell’anno prima. Ma secondo QAnon, questa versione è solo una copertura. Non è Trump a essere sotto inchiesta: in realtà Mueller sta investigando sui Clinton e su Obama, per conto di Trump. Quest’ultimo è un genio che sta lavorando nell’ombra e giocando – è l’espressione utilizzata più spesso – una “partita a scacchi in 4d”.

La partita finirà con il “grande risveglio”, il momento in cui l’operazione di Trump colpirà la rete pedofila e i capi di quest’ultima saranno imprigionati a Guantanamo. A tale scopo, il dipartimento della giustizia avrebbe già pronti 25mila rinvii a giudizio, al momento sigillati, destinati alla dirigenza del Partito democratico e ai principali esponenti della cabal.

La missione di Q è preparare al gran giorno la parte più avveduta dell’opinione pubblica.

Non è chiaro perché mai Trump avrebbe autorizzato qualcuno a preavvertire i suoi nemici, per giunta su un forum come 4chan, facendo trapelare dettagli di un piano che in teoria sarebbe segretissimo. Del resto, questa – come vedremo – è la contraddizione di base di tutta la letteratura complottista.

Il grande risveglio è sempre dato per imminente. Quando, il 25 agosto 2018, muore John McCain, su 8chan si ipotizza non sia davvero morto di tumore: probabilmente si è suicidato per evitare l’arresto e la prigionia a Guantanamo.

Nei primi mesi del 2018, la comunità di QAnon si sposta da 4chan a 8chan, forum ancor meno moderato, talmente permissivo che sulle sue bacheche si trovano anche filmati di autopsie e immagini di pornografia infantile. In pratica, per denunciare complotti di pedofili immaginari si sceglie un forum frequentato da pedofili veri.

Allo stesso tempo, QAnon colonizza zone della rete ben più visibili e accettabili: prima Reddit, poi YouTube, poi Twitter. Non solo: diversi soggetti cominciano a produrre e vendere online, soprattutto su Amazon, felpe, magliette, cappellini, tazze e vari articoli da regalo a tema QAnon.

Nell’aprile 2018 viene anche lanciata l’applicazione chiamata QDrops, che consente di ricevere le “briciole” sul proprio smartphone e seguire il lavoro dei “fornai” in tempo reale. In brevissimo tempo, scala la classifica delle app più scaricate dall’App store di Apple e dal Play store di Google.

QAnon si diffonde velocemente nella destra americana, in particolare nella fascia anagrafica dei boomer, gli over cinquanta. Anche le celebrità che abbracciano la causa sono boomer, come l’attrice Roseanne Barr, tanto che l’alt-right, composta in prevalenza da persone sotto i quaranta, comincia a ironizzare su QAnon in quanto teoria per “attempati”.

Il 7 aprile 2018 a Washington si tiene una manifestazione a favore di QAnon. Partecipano solo 200 persone, ma è la prima uscita della teoria del complotto nel “mondo reale”, fuori dei forum di internet.

Poco dopo, la fuoriuscita si trasforma in una serie di incursioni violente.

Il 15 giugno, un uomo armato di fucile blocca il ponte della diga Hoover, in Nevada, mettendosi di traverso con un furgone blindato. Si chiama Matthew Wright, ha trent’anni. Prima di essere arrestato, grida frasi che rimandano a QAnon e mostra un cartello nel quale chiede alla Casa Bianca di “pubblicare l’Oig report”, il rapporto dell’ufficio dell’ispettore generale sulle email di Hillary Clinton.

In realtà il rapporto è già stato pubblicato il giorno prima. Ha più di 500 pagine, ma QAnon deve averlo letto al volo, perché ha subito fatto sapere di ritenerlo un falso. Trump avrebbe in mano il rapporto autentico. Se reso pubblico, proverebbe che l’Fbi, il dipartimento della giustizia e i democratici hanno infranto la legge nel tentativo di impedire la vittoria di Trump. Eppure, per qualche motivo, Trump lo tiene nel cassetto.

Negli stessi giorni, in Arizona, un’improvvisata milizia di destra esplora i dintorni dell’interstatale 19, a ridosso del confine col Messico, in cerca di “campi di pedofili”. Si fanno chiamare Veterans on patrol (Vop). Il loro capo, Michael Lewis Arthur Meyer, 39 anni, è un seguace di QAnon ed è convinto che nei dintorni vi siano luoghi dove dei bambini sono tenuti prigionieri e violentati. Luoghi di proprietà della Cemex.

I Vop cercano di convincere la polizia di Tucson che un bivacco di senza dimora abbandonato su un terreno della Cemex mostra segni della presenza di bimbi in schiavitù. La polizia fa un sopralluogo, ma non trova nulla. Il 12 luglio, Meyer è arrestato per violazione di proprietà privata. In polemica con le autorità che ignoravano le sue segnalazioni, aveva occupato una torretta sul terreno “incriminato”.

L’8 agosto, a Orange County, California, l’ufficio dello sceriffo arresta Forrest Clark, 51 anni, accusato di aver appiccato il grande incendio soprannominato “Fuoco sacro”, che sta divorando migliaia di ettari di boschi. “Questo posto brucerà!”, aveva annunciato Clark, noto fanatico di complotti e, da alcuni mesi, seguace di QAnon.

Douglas, Wright, Meyer, Clark, e prima ancora Welch. Tutti sembrano proiezioni nella vita reale del Rust Cohle di True detective.

Nel frattempo c’è stata una svolta. Il 31 luglio una folla entusiasta ha accolto Trump a Tampa, Florida, indossando magliette di QAnon e alzando cartelli con scritto “Noi siamo Q”. Hanno rubato la scena al presidente, e i giornalisti hanno parlato solo di loro. È stata la definitiva irruzione di QAnon nelle cronache nazionali e, di lì a poco, internazionali. Su 8chan, Q ha commentato: “Benvenuti nel mainstream. Sapevamo che questo giorno sarebbe arrivato”.

Comincia una nuova fase. Anche molti che finora erano distratti si rendono conto che c’è un problema. La domanda è: come affrontarlo?