martedì 22 gennaio 2019

VENTI DI GUERRA TRA IRAN E ISRAELE

L'Iran allarga la sua influenza in Siria, con il placet della Russia e il disimpegno degli Usa. Ora la minaccia di uno scontro con Israele si fa più concreta


di Lorenzo Lamperti
Foto: LaPresse


Il grande, inquietante, scontro tra Iran e Israele è sempre più concreto e meno latente. Il disimpegno degli Stati Uniti di Donald Trump in Medio Oriente ha rilanciato le ambizioni di Teheran, che sta allargando a macchia d'olio la sua influenza sull'area, Siria in primis. Una manovra di avvicinamento, sposata anche dallo storico alleato russo, che ha messo in grande allarme Israele. E ora lo scontro diretto tra i due nemici giurati non è più così improbabile.

L'ESPANSIONE DELL'IRAN IN SIRIA CON IL BENESTARE DELLA RUSSIA E IL DISIMPEGNO DEGLI USA

La scorsa notte l'esercito israeliano ha attaccato obiettivi militari della Forza Qods iraniana in Siria in risposta, così spiega Tel Aviv, al lancio di un razzo della contraerea siriana contro il proprio territorio. "Incidenti" che sono ormai all'ordine del giorno in un Paese, la Siria, che è ormai diviso sempre più in sfere d'influenza. Finora Israele aveva sempre attaccato in segreto. Secondo quanto riferito dall'Osservatorio siriano per i diritti umani, le vittime dei bombardamenti, che hanno colpito obiettivi intorno a Damasco e nei pressi di un aeroporto militare a sud della capitale, sono 11, tutti militari, tra cui due soldati siriani.

BOMBARDAMENTI INCROCIATI E LA MINACCIA DI UNA GUERRA

L'obiettivo di Israele è chiarissimo: impedire il rafforzamento dell'Iran in Siria, vale a dire davanti alle porte di casa propria. Le rispettive minacce, dopo il raid, non si sono fatte attendere. Da una parte il comandante dell'aeronautica militare dell'Iran, il generale di brigata Aziz Nasirzadeh, ha dichiarato che la repubblica islamica è pronta alla guerra "decisiva" con Israele, "che porterà alla sua fine", aggiungendo che le forze armate iraniane si stanno preparando "al giorno della distruzione d'Israele". "Non ignoreremo simili atti di aggressione mentre l'Iran tenta di rafforzarsi militarmente in Siria e dice esplicitamente di voler distruggere Israele, come ha affermato il comandante dell'aeronautica militare iraniana", ha replicato a stretto giro il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. I venti di guerra soffiano sempre più forte.

Ancor più sotto la cintura...

Le rivelazioni della Madonna a Giacinta di Fatima: «I peccati che portano più anime all'Inferno sono quelli della carne»...

Trasportata a Lisbona (dopo la fine delle apparizioni e dopo aver contratto la spagnola, ndr.), Giacinta rimase prima in un orfanotrofio vicino alla chiesa di Nossa Senhora dos Milagres, poi fu portata all'ospedale Dona Estefania. Nel primo di questi istituti fu assistita da madre Maria da Purificaçâo Godinho, che prese nota - anche se non sempre letteralmente - delle sue ultime parole.



Ne riproduciamo di seguito alcune, impregnate di tono profetico e piene di unzione e di insegnamenti.



Riguardo alla GUERRA:


«La Madonna disse che nel mondo ci sono molte guerre e discordie».


«Le guerre non sono altro che il castigo per i peccati del mondo».


«La Madonna non può più trattenere il braccio del suo amato Figliuolo sul mondo».


«Bisogna far penitenza. Se non si emendano verrà il castigo ».


«Gesù è profondamente indignato per i peccati e delitti che si commettono in Portogallo. Per questo un terribile cataclisma di ordine sociale minaccia il nostro paese e specialmente la città di Lisbona. Si scatenerà, come pare, una guerra civile di carattere anarchico e comunista, accompagnata da saccheggi, uccisioni, incendi e distruzioni d'ogni specie. La capitale si convertirà in una vera immagine dell'inferno. Nell'occasione in cui la Giustizia divina, offesa, infliggerà tanto spaventoso castigo, tutti quelli che potranno fuggano da questa città. Questo castigo, ora predetto, conviene che sia annunziato a poco a poco, con la debita discrezione ».


« Se gli uomini non si emenderanno, la Madonna invierà al mondo un castigo quale non si vide mai e, prima che alle altre nazioni, alla Spagna ».


Giacinta parlava anche di « altri avvenimenti che si sarebbero realizzati intorno al 1940 ».



Sui SACERDOTI e sui GOVERNANTI:


« Mia madrina, preghi molto per i peccatori! ».


« Preghi molto per i sacerdoti! ».


« Preghi molto per i religiosi! ».

« I sacerdoti devono occuparsi solo delle cose di Chiesa!


« I sacerdoti devono essere puri, molto puri! ».


« La disobbedienza dei sacerdoti e dei religiosi ai loro superiori ed al S. Padre offende molto Gesù ».


« Mia madrina, preghi molto per i governanti! ».


« Guai a quelli che perseguitano la Religione di Gesù.


« Se il Governo lasciasse in pace la Chiesa e lasciasse libertà alla santa religione, sarebbe benedetto da Dio ».


Sopra il PECCATO:


« I peccati che portano più anime all'inferno sono i peccati della carne ».


« Verranno certe mode che offenderanno molto Gesù ».


« Le persone che servono Dio non devono seguire la moda. La Chiesa non ha mode. Gesù è sempre lo stesso ».


« I peccati del mondo sono molto grandi ».


« Se gli uomini sapessero ciò che è l'Eternità, farebbero di tutto per cambiar vita ».


« Gli uomini si perdono, perché non pensano alla morte di Gesù e non fanno penitenza ».


« Molti matrimoni non sono buoni, non piacciono a Gesù, non sono di Dio ».


Sulle VIRTU' CRISTIANE:


« Madrina mia, non vada in mezzo al lusso: fugga le ricchezze! ».


« Sia molto amica della santa povertà e del silenzio ».


« Abbia molta carità anche con chi è cattivo ».


« Non parli male di nessuno e fugga chi dice male ».

« Abbia molta pazienza, perché la pazienza ci porta in Cielo ».


« La mortificazione e i sacrifici sono molto graditi a Nostro Signore ».


« La confessione è un sacramento di misericordia. Per questo bisogna avvicinarsi al confessionale con confidenza e gioia. Senza confessione non c'è salvezza ».


« La Madre di Dio desidera molte anime vergini, che si leghino a lei con il voto dì castità ».

« Per essere religiosa bisogna essere molto pura nell'anima e nel corpo ». « E sai che vuol dire essere pura? », chiede madre Godinho. « Lo so, lo so. Essere pura nel corpo vuol dire custodire la castità. Ed essere pura nell'anima vuol dire non fare peccati: non guardare ciò che non si deve vedere; non rubare; non mentire; dir sempre la verità, anche quando ci costa... ».


« Chi non adempie le promesse che fa alla Madonna non avrà mai pace ».


« I medici non hanno luce e scienza per curare bene gli ammalati, perché non hanno amor di Dio ».


« Chi t'insegnò tante cose?», chiede madre Godinho. « Fu la Madonna; ma alcune cose le penso io. Mi piace tanto pensare! ».



Notando che molti visitatori conversavano e ridevano nella cappella dell'orfanotrofio, Giacinta chiese a madre Godinho di fare loro presente che questo comportamento costituiva mancanza di rispetto verso la Presenza reale.
Poiché questa misura non diede risultati soddisfacenti, chiese che si facesse questa comunicazione al cardinale:
« La Madonna non vuole che la gente parli in chiesa ».



Tratto da:



LE APPARIZIONI E IL MESSAGGIO DI FATIMA secondo i manoscritti di suor Lucia Antonio A. Borelli Machado - © CRISTIANITA’ Soc. Coop. A r.l. 1977.

LITURGIA DEL GIORNO


LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -




 PRIMA LETTURA 

Eb 6,10-20
Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, Dio non è ingiusto tanto da dimenticare il vostro lavoro e la carità che avete dimostrato verso il suo nome, con i servizi che avete reso e che tuttora rendete ai santi. Desideriamo soltanto che ciascuno di voi dimostri il medesimo zelo perché la sua speranza abbia compimento sino alla fine, perché non diventiate pigri, ma piuttosto imitatori di coloro che, con la fede e la costanza, divengono eredi delle promesse.
Quando infatti Dio fece la promessa ad Abramo, non potendo giurare per uno superiore a sé, giurò per se stesso dicendo: «Ti benedirò con ogni benedizione e renderò molto numerosa la tua discendenza». Così Abramo, con la sua costanza, ottenne ciò che gli era stato promesso. Gli uomini infatti giurano per qualcuno maggiore di loro, e per loro il giuramento è una garanzia che pone fine a ogni controversia.
Perciò Dio, volendo mostrare più chiaramente agli eredi della promessa l’irrevocabilità della sua decisione, intervenne con un giuramento, affinché, grazie a due atti irrevocabili, nei quali è impossibile che Dio mentisca, noi, che abbiamo cercato rifugio in lui, abbiamo un forte incoraggiamento ad afferrarci saldamente alla speranza che ci è proposta. In essa infatti abbiamo come un’àncora sicura e salda per la nostra vita: essa entra fino al di là del velo del santuario, dove Gesù è entrato come precursore per noi, divenuto sommo sacerdote per sempre secondo l’ordine di Melchìsedek.


  SALMO  

Sal 110
Il Signore si ricorda sempre della sua alleanza.

Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
tra gli uomini retti riuniti in assemblea.
Grandi sono le opere del Signore:
le ricerchino coloro che le amano.

Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie:
misericordioso e pietoso è il Signore.
Egli dà il cibo a chi lo teme,
si ricorda sempre della sua alleanza.

Mandò a liberare il suo popolo,
stabilì la sua alleanza per sempre.
Santo e terribile è il suo nome.
La lode del Signore rimane per sempre.


 VANGELO 

Mc 2,23-28
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe.
I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!».
E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».

lunedì 21 gennaio 2019

DOLCE NOTTE A TUTTI I BIMBI DEL MONDO

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ANGELI DEI BIMBI

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NON SIAMO MAI SOLI.....

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ANGELO DELL'ANNUNCIO

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117 morti al largo di Tripoli: in nome del libero mercato, quello delle ONG

117 morti al largo di Tripoli: in nome del libero mercato, quello delle ONG
Fonte: Opinione pubblica

I 117 morti causati dal naufragio nel Golfo di Sirte di ieri non ci sarebbero stati, se non ci fosse stato l'incentivo dato dalle navi ONG che aspettano le bagnarole dei migranti in acque internazionali, per poi "stoccarli" nei porti europei, italiani in primis. E' una legge di mercato, tremendamente drammatica, di cui i beneficiari del cosiddetto "business dell'accoglienza" sono perfettamente consapevoli. Ma ben si guardano dal condannarla, preferendo molto più semplicemente cercare capri espiatori altrove, a cui affibbiare l'etichetta di "razzisti".

In un mondo dove il capitalismo è tutto, le leggi del libero mercato valgono ovunque. Per esempio: ieri 117 persone sono annegate nel Golfo della Sirte, al largo di Tripoli? E’ spiacevole doverlo dire, ma forse non si sarebbero imbarcate, per poi annegare, su una bagnarola di fortuna, se non avessero saputo che ad attenderle vi erano le varie navi delle ONG, pronte a caricarle e a stoccarle come semplici merci nei porti europei, preferibilmente italiani.
Ciò avviene perché, con l’incentivo delle navi delle ONG pronte ad accoglierle in acque internazionali, è stata stabilita questa insolita legge di mercato, ovvero questa politica d’incentivi, che incoraggia l’emigrazione verso l’Europa e l’Italia in particolare: di fatto è come se qualcuno avesse drogato il mercato con incentivi niente affatto necessari. Inoltre, dopo questa politica d’incentivi, vi è quella data dal fatto che, in Italia, una joint-venture Partito-Chiesa, frutto del vecchio “compromesso storico”, lucra su queste persone per dar loro un’ospitalità.
Vale a dire che le varie cooperative rosse e bianche, Caritas ed associazioni varie intascano ogni giorno 35 euro a cranio (cifra per la verità ridotta secondo le ultime decisioni del governo ma, parliamoci chiaro, quei soldi è Bruxelles alla fine dei giochi a distribuirla) per ogni “migrante” o “clandestino” che ospitano nelle loro strutture, per dar loro in cambio un vitto ed un alloggio puramente aleatori. Pensate un po’ quanti soldi sono a fine mese, soprattutto se consideriamo che in caso di minori non accompagnati diventano addirittura 110 euro al giorno: e tutti sappiamo che pur di far crescere il guadagno si arriva a far passare per minori non accompagnati anche gente chi palesemente non lo è, bella adulta e vaccinata.
Si tratta di un vero e proprio business, il cosiddetto “business dell’accoglienza”, che consente a tutta una serie di personalità, rigorosamente italiane ed ammanicate con la sinistra o con la Chiesa (ma anche dotata di qualche “pezza d’appoggio” dalle origini africane, e molto attive da noi nel campo dei presunti “diritti umani”), di rifarsi da capo l’agriturismo, l’albergo, la stamberga e tutto quel che vogliamo. A spese dei contribuenti italiani ed in nome dei migranti, per i quali l’Europa, ovvero l’Italia, sgancia fior di milioni: perché quei soldi che vengono da Bruxelles, ripetiamolo, in precedenza erano a Roma. Ovvero: a Torino, a Milano, a Genova, a Palermo, a Bari, a Perugia, ecc.
E poi questa gente ha pure il coraggio di dire, a chi gli fa notare tale bieco e vergognoso sistema di sfruttamento, che è un razzista. Mah, in tutta onestà i veri razzisti ci sembrano loro, che hanno pensato di rifarsi da zero la vecchia stamberga dopo averci messo dentro un po’ di migranti per qualche anno, o che ancora si sono messi in testa di fare la bella vita, guadagnando migliaia di euro al mese, semplicemente rinchiudendo i loro ospiti in una delle loro baracche. La morale sul razzismo da parte di chi non si fa mancare niente grazie al “business dell’accoglienza”, sinceramente, non ci mancava affatto e certe voci che in questo momento sentiamo schiamazzare e starnazzare meglio farebbero, di tutto cuore, a tacere: per la loro stessa e personale dignità, prima ancora che per rispetto delle nostre orecchie e della nostra intelligenza.