lunedì 26 novembre 2018

Amatrice, ultima vergogna: INPS rivuole i soldi dati agli anziani in difficoltà

amatrice

DI MAIO DI RECENTE, IN UN NOTO TALK SHOW, HA ANCHE DETTO CANDIDAMENTE CHE LUI NON INTENDE RIMUOVERE BOERI DAL SUO POSTO. IL GOVERNO DEL CAMBIAMENTO...IN PEGGIO

Adesso è l’inps a scatenarsi contro Amatrice – di Francesco Storace – da francescostorace.eu
Amatrice non conosce tregua. Conciliare legge, civiltà e umanità sembra un’impresa impossibile a giudicare dal racconto del sindaco Filippo Palombini che in un’intervista al Messaggero ha denunciato una situazione che definire imbarazzante è dire poco: l’Inpsrivuole i soldi dati agli anziani della cittadina martoriata.
Questa è la storia di quando la burocrazia vanifica i grandi passi della società civile in materia di assistenza e tutela delle categorie deboli, già martoriate da un sisma, ma andiamo ai fatti.
A seguito del sisma che ha distrutto Amatrice molti anziani, che non avevano più un tetto sopra la testa, sono stati accolti a Borbona nella Rsa, alcuni di loro usufruivano del cosiddetto ‘accompagno’ ossia quel sostegno economico pagato dall’Inps a quelle persone disabili che hanno bisogno di assistenza”.

Amatrice, la lettera dell’inps

Cosa è accaduto? Che stanno arrivando a questi anziani, dopo due anni e mezzo, lettere dell’Inps che chiedono la restituzione dell’assegno. E per dimostrare la sua “generosità” l’Inps concede anche ‘comode’ rate mensili.
“Una lettera che ho avuto modo di leggere – racconta il sindaco di Amatrice – si riferisce ad un periodo di soli 4 mesi, ma per chi si trova nella Rsa fin dalla data del sisma la cifra da restituire si aggira intorno ai 15.000 euro.”
“Tradotto, ciò significa che in termini di ‘assistenza’ post sisma alla popolazione il lessico disumano della burocrazia si è mosso come nel film ‘Tempi moderni’ di Chaplin, secondo la catena di montaggio che prevede l’invio massivo di comunicazioni senza che l’Uomo, che è dietro la macchina burocratica, si soffermi a valutarne la portata”.
Già, qui non ci sono in ballo migranti, ma solo persone anziane, che non hanno più casa, lontane dalla famiglia, e per le quali i parenti si sobbarcano spese e viaggi per stargli comunque vicino e dargli assistenza.
“Anche io sono un rappresentante delle Istituzioni, ma di questi atti me ne vergogno, e cercherò, pur se la legge è legge, di interloquire con gli Organi centrali competenti perché facciano uno sforzo di umanità”, promette il sindaco. 

LA COLLERA DI DIO?

ALLARME 5G!



Alessandro
https://movimentosovrano.blogspot.com/2018/11/allarme-5g.html

Vaccini: Francia Sciopero per i Vaccini?


...La verità?..."




https://movimentosovrano.blogspot.com/2018/11/vaccini-francia-sciopero-per-i-vaccini.html

BREAKING NEWS: L'Ucraina Bombarda Pesantemente la Repubblica Di Donetsk


DONETSK, Repubblica democratica popolare di Donetsk - FRN ha confermato che l'esercito ucraino ha iniziato a bombardare diversi quartieri residenziali nel DPR.
Mentre l'esercito ucraino viola regolarmente l'accordo di cessate il fuoco di Minsk II, registrato dall'OSCE, l'attuale bombardamento in corso è il più pesante in oltre un anno.
Ciò non sorprende, poiché il 23 novembre l'Ucraina ha schierato i suoi sistemi S-300 vicino al confine con il DonbassPoi,  il 24 novembre, i terroristi sotto gli ordini degli alleati degli Stati Uniti, hanno effettuato un attacco chimico al cloro su Aleppo, messo in scena da Idlib. Il 25 novembre, la marina ucraina ha provocato una risposta da parte della Marina russa e dell'FSB, costringendo i russi a prendere il controllo di tre navi della marina ucraina  nello stretto di Kerch, con due marinai ucraini feriti o morti (le notizie non sono chiare). 
In risposta al blocco russo di questi navigli :" il Consiglio nazionale di sicurezza e difesa dell'Ucraina (NSDC) oggi ha convocato una sessione per ordine del presidente ucraino Poroshenko, ed è ha  votato  e imposto la legge marziale per 60 giorni..."
FRN ha trovato, nella sua esperienza che copre questa guerra su due fronti, che i grandi eventi in un teatro avvengono in concomitanza con eventi importanti dell'altro. Pertanto, dato l'arrivo delleforze speciali britanniche in Ucraina e il lungo accumulo di mercenari stranieri ucraini e della NATO lungo la linea di contatto, è sembrata solo una questione di tempo prima che iniziasse un tale bombardamento.
Secondo le informazioni valutate da FRN, i bombardamenti sono iniziati intorno alla mezzanotte del Donbass e con varie armi, di cui in particolare l'artiglieria pesante.
Stranamente, i leader del DPR sollecitano la calma - mentre i portavoce della DPR negano che  sia iniziato il bombardamento.
Un rappresentante della Milizia popolare ha detto al sito di news DAN, la situazione sulla linea di contatto è comunque sotto il pieno controllo delle Repubbliche popolari.
"La situazione, da 24 ore, è sotto il pieno controllo delle nostre forze. I cittadini possono dormire sonni tranquilli ", ha detto il rappresentante.
La rappresentanza del DPR nel Centro congiunto di controllo e coordinamento del cessate il fuoco nel sud del Donbass ha informato che la situazione è rimasta stabile.
"Non sono, ancora, stati registrati bombardamenti con armi proibite", ha detto il capo della rappresentazione, Ruslan YakubovCiò contraddice numerosi rapporti credibili da terra e solleva interrogativi su quali tentativi il DPR sta facendo per controllare qualsiasi risposta attesa.
L'Ucraina è chiaramente alla ricerca di modi pesanti per forzare, sia  DPR e forse anche la Federazione russa, una risposta  efficace a questi attacchi.

Questo come il presidente ucraino Poroshenko, sta seguendo una doppia cifra nei sondaggi mentre il paese si dirige verso la stagione elettorale all'inizio del 2019. Si prevede che Julija Tymošenko (foto a sx) vinca, lei è una famoso oligarca ucraino con una comprovata storia di corruzione, lei sta giocando con i crescenti sentimenti contro la guerra in Ucraina e la sfiducia generale che il pubblico ha con l'attuale governo.
Poroshenko esce allo "scoperto" sulle elezioni, un serio aumento delle ostilità gli offrirà il pretesto per cancellare le elezioni dal momento che il paese entra in uno stato di legge marziale.
Conflitto nel Donbass
Le autorità ucraine hanno avviato un'operazione militare nel 2014 contro le autoproclamateRepubbliche popolari di Donetsk e Lugansk.
La questione della soluzione della situazione nel Donbass è stata discussa nel contesto del gruppo di contatto di Minsk, che dal settembre 2014 ha già adottato tre documenti che regolano i passi verso l'allontanamento dal conflitto. Tuttavia, gli scambi di fuoco continuano anche dopo la conclusione degli accordi di tregua.
Da allora, l'Ucraina non ha tenuto fede alla portata completa dei suoi impegni ma al contrario si è impegnata in regolari violazioni del cessate il fuoco. Continuano a insistere su un'interpretazione chiaramente errata della lingua del cessate il fuoco, secondo la quale Kiev selezionerebbe i rappresentanti del Donbass con cui avrebbero poi negoziato. Ciò contraddice sia la natura del gruppo di contatto sottoscritto dalla dirigenza elettiva del Donbass separatista, sia il successivo accordo di Minsk II che uscito dal format Normandia Quattro, che riconosce che l'attuale leadership delle repubbliche ha l'autorità di negoziare un accordo.

La Bomba a Bin Salman. Un’altra buona idea neocon.




Lo ha rivelato il New York Times: 
https://www.nytimes.com/2018/11/22/world/middleeast/saudi-arabia-nuclear.htmlt  prima che l’impulsivo Bin Salman ordinasse l’omicidio del giornalista Kashoggi nel consolato turco, Rick Perry, il ministro dell’Energia  americano (dal ministero dell’energia dipendono le produzioni atomiche   anche non civili) ha intrattenuto intensi negoziati segreti con Riyad  a fine 2017; interrogato dal Congresso se,  almeno l’amministrazione Trump avesse insistito perché al regno oscurantista e wahabita fosse vietata la produzione interna di uranio (o regno ha giacimenti del minerale), Perry ha evitato la domanda.  In realtà Khalid Al Falil, il ministro dell’energia saudita, ha dichiarato che “ il regno ha i suoi depositi di uranio e desidera svilupparli piuttosto che affidarsi a un fornitore estero”, anche se costerebbe meno. “Non è naturale”, ha detto, “per noi portare l’uranio arricchito da un paese straniero”.  Questo lo disse a marzo, dopo una conferenza-stampa alla fine di  un altro colloqui con Perry, minacciando che se non  forniranno tecnologia e assistenza gli Stati Uniti, i  wahabiti “hanno altre opzioni”, ossia possono farsi assistere (secondo gente della Cia che lo ha riferito al New York Times)  “dai russi o dalla Corea”.  Così se e quando si scoprirà che il reuccio ha la Bomba in violazione dei trattati i non proliferazione,  sarà stato Putin.
Si sa del resto che l’Arabia Saudita ha sostanzialmente finanziato   la creazione dell’arsenale atomico del Pakistan (che non aveva i mezzi) e si ritiene che Riyad possa dunque reclamare, al bisogno, un uso in condominio di questa Bomba, magari con  lo spostamento degli specialisti militari pakistani sul territorio saudita. Il regno wahabita dispone anche dei vettori, missili a medio raggio equipaggiabili con testate nucleari, che ha comprato nel 1988 dalla Cina.
Da quel che si capisce, gli Usa starebbero  per rendere Ryad capace di gestire l’intero  processo, dal minerale all’arricchimento, in modo autonomo. Ciò supera di  molto la proposta che su sostenuta dal generale Michael T. Flynn,  nel breve periodo in cui è stato consigliere della sicurezza nazionale di Trump:  di fornire Ryad di reattori in collaborazione con Mosca (per reciproca garanzia), ma non della capacità di produrre in proprio il combustibile atomico.
Ciò è un bello e istruttivo contrasto con il trattamento che Trump ha fatto subire all’Iran: benché Teheran abbia accettato di non produrre proprio uranio arricchito per 15 anni, e  accettato di mandare all’estero il 95%  della sua produzione sotto garanzia di Russia ed UE, Trump ha stracciato unilateralmente il patto e applicato più severe sanzioni – ovviamente fra gli applausi della  nota lobby, che ha condotto una campagna sfrenata (anche in Europa,  dove si sono profusi i radicali)  contro l’Iran nucleare  e  i pericoli che faceva correre al mondo intero.
Invece adesso la Bomba in mano al reuccio criminosamente impulsivo, del paese che sta massacrando lo Yemen dopo aver finanziato la distruzione della Siria creando  Daesh in alleanza occulta con Usa e Occidente,  non rappresenta più un pericolo per nessuno.
Chiunque è in grado qui di sospettare un certo influsso del diritto talmudico nella famiglia del presidente Donald, grazie all’intima amicizia del genero Kushner (Habad Lubawitcher)  sia  con l’impulsivo Bin Salman  sia con noti ambienti israeliani assetati di distruggere l’Iran, non meno del regno saudita.

Trump: “Israele sarebbe nei guai senza Arabia Saudita”

Del resto non occorre sospettare nulla, perché Trump l’ha detto chiarissimo in una conferenza stampa del 23 novembre spiegando perché lui non crede alla  colpa del re wahabita nell’assassinio di Kashoggi: “Israele sarebbe nei guai senza Arabia Saudita…Volete che Israele vada via (sparisca)? Abbiamo un forte alleato nell’Arabia Saudita”.
“Trump si lascia incidentalmente scappare la verità: il regime saudita, fulcro mondiale dell’oscurantismo islamico, serve per la sopravvivenza di Israele ed è un buon affare per gli Usa, ecco perché non lo si può boicottare”, commenta l’amico Erriu.

Bil Kristol ha un’idea: destabilizzare  la Cina

La strategia per la quale Israele ha mobiltato l’America contro “il terrore globale”,  non conosce ripiegamenti o stanche.
”Gli USA addestrano 30.000 combattenti curdi per “contenere l’Iran” in Siria ( L’Antidiplomatico)

“Crimea, Russia: Mosca spara contro navi ucraine che hanno sconfinato”, minaccxiando il grande ponte di nuov costruzione che unisce la Crimea alla madrepatria per via d’acqua-.  Mentre  Kiev ha aumentato enormemente i suoi tiri d’artiglieria sulla repubblica del Donetsk
Poroshenko ha chiesto la legge marziale e lo stato di guerra. Sono in corso misterioose attività di disturbo (jamming) delle trasmissioni radio militari in Europa.
Sputnik News: “Scontro teso tra Russia e Ucraina mentre le navi da guerra si scontrano vicino allo stretto di Kerch. Porošenko è dato nei sondaggi all’8%  nelle prossime elezioni e ha chiaramente provocato un conflitto per cercare e rimanere   al potere con l’appoggio di USA e Gran Bretagna
La rinnovata vicinanza alla Casa Bianca fa sì che si  noti una  vispa ripresa di attività,  di fresche  idee e  elettrizzanti  progetti di  quei neocon (j) che hanno “previsto”, voluto e provocato l’11 Settembre per poter lanciare la superpotenza Usa nei seguenti 18 anni di “guerre contro il terrore”, ossia la destabilizzazione sistematica dei Paesi  attorno a Israele e di tutto il Mondo Islamico.  Per esempio Bill Kristol  ha appena lanciato un’idea: Il cambio di  regime in Cina non dovrebbe essere un  importante obbiettivo della politica  estera statunitense per il  prossimo paio di decenni?”. Un paio di decenni per il regime change in Cina, dopo due decenni di destabilizzazione di Irak, Siria, Libia Afghanistan in frenetica attesa della distruzione del regime in Iran, l’ormai unico rimasto nemico principale? Bill Kristol sa esattamente quello che dice. Celebre direttore del Weekly Standard, è stato, insieme a Robert Kagan (j) marito di Victoria Nuland (Nudelman  la destabilizzatrice dell’Ucraina) il fondatore del PNAC – Project  for a New American Century: quel  “pensatoio” stra-affollato di J (James Rubin, Elliot Abrams (j),  Robert Zoellick (j), Martin Indyk  dirigente dell’ American-Israel Public Affairs Committee (AIPAC)  che nell’anno 2000   pubblicò quel  piano chiamato “Rebuilding American Defense” (Ricostruire la Difesa Americana).  Era, rivolto al futuro presidente Usa che ancora non si sapeva chi sarebbe stato (fu Bush jr.) l’immenso progetto di riarmo e bellicismo americano  cui dobbiamo  la condizione in cui è il globo: “L’America”  vi si leggeva, “deve preservare ed estendere la sua posizione di leadership globale mantenendo la superiorità delle forze armate USA”. E’ il documento  in cui si auspicava “un evento catalizzatore, come una nuova Pearl Harbor”  per  convincere i cittadini ai sacrifici economici e  sociali  di questo nuovo riarmo.  Allora, avevano fretta di abbattere Saddam Hussein, che da modernizzatore stava  facendo dell’Irak una media potenza regionale, e aiutare i curdi a farsi uno stato, destabilizzante di Siria, Irak, Iran.
Adesso gli stessi ambienti vedono bene, in funzione anti-Iran, fornire la Bomba al  criminale folle saudita,  loro ormai aperto alleato.  L’atomica a Bin Salman: che cosa può andare storto?
E intanto, perché no, una sovversione della Cina per vent’anni. Non vi sembrino sogni impossibili: la “guerra al terrore” di Bush jr. sta durando da quasi altrettanto.  I neocon sono tornati  pieni di nuove idee per il genero Kushner.

CAMORRA IN TOSCANA: CONDANNATI AFFILIATI AL CLAN MALLARDO. SI OCCUPAVANO DI EDILIZIA IN VALDARNO


Un agente della DIA

Condannato a 14 anni di reclusione Antimo Liccardo, e a 4 anni Loredana De Felice, con l'accusa di associazione mafiosa, riciclaggio e intestazione fittizie di società. Persone legate al potente clan camorristico dei Mallardo. Liccardo (dipendente del Comune di Giugliano) si sarebbe occupato di fare affari in Valdarno per conto del clan. In particolare i 'soldi sporchi' derivanti dalle attività illecite del gruppo sarebbero stati investiti nella costruzione di fabbricati residenziali a Loro Ciuffenna, Montevarchi e Reggello.

L’inchiesta – condotta dai pm della Dda partenopea Ilaria Sasso del Verme e dal pm Cristina Ribera – si è avvalsa soprattutto di indagini patrimoniali e intercettazioni telefoniche e ambientali, mentre poco rilevante è stato il contributo offerto dai collaboratori di giustizia.

I Liccardo sono stati condannati a conclusione di un processo svolto con rito abbreviato. Gli altri imputati saranno sottoposti a rito ordinario.

La Russia È Pronta A Facilitare La Giusta Soluzione Tra Palestina E Israele




Proposta russa per una riunione dei leader di Palestina e di Israele a Mosca senza precondizioni resta valida. La dichiarazione è del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.

"La Russia continuerà a contribuire agli sforzi, compresi quelli dell'Egitto, per raggiungere la riconciliazione palestinese tra Ramallah e Gaza, ovviamente sosteniamo la necessità di riprendere il dialogo diretto tra Palestina e Israele e la proposta che abbiamo fatto diversi anni fa all'incontro del i leader di Israele e Palestina in Russia senza condizioni preliminari rimangono sul posto ", ha detto Lavrov.
Ed ha aggiunto che "è impossibile garantire una stabilità sostenibile nella regione del Mediterraneo, compresa la Libia, Siria, Iraq e altri paesi che influenzano la situazione nel Mediterraneo, senza una soluzione equa al vecchio problema regionale palestinese".


Il ministro russo ha anche sottolineato che la soluzione al problema israelo-palestinese deve essere basata "sulle risoluzioni delle Nazioni Unite e sull'Iniziativa di pace araba".

Secondo Lavrov, i tentativi di rivedere il quadro giuridico internazionale dei regolamenti per sostituirlo con certe "regole" che non sono universalmente riconosciute non faranno che aggravare una situazione già difficile.

L'Arab Peace Initiative stabilisce, tra le altre condizioni per il raggiungimento della pace in Medio Oriente, il completoritiro degli israeliani da tutti i territori occupati dal 1967 e il riconoscimento da parte di Israele della sovranità dello stato palestinese con capitale a Gerusalemme Est.

Tuttavia, con gli evangelici di destra che stabiliscono un'influenza politica significativa a Washington, in particolare con Mike Pence in qualità di vicepresidente, non è previsto alcun progresso con questo problema. I cristiani evangelici, noti anche come cristiani sionisti, credono nelle profezie apocalittiche, in cui Israele , svolgerà un ruolo chiave per la sua realizzazione. È per questo motivo che appoggiano completamente lo stato di Israele, anche a spese delle centinaia di migliaia di cristiani che vivono sotto l'oppressione israeliana.

INSEDIATO A SUON DI CONTANTI FRA MONTEVARCHI E LATERINA – IL PAPA’ DELLA SOTTOSEGRETARIA AVEVA DUE CONTI CORRENTI COINTESTATI CON UN INDAGATO, E ANCHE TIZIANO RENZI VIENE SFIORATO DALL’INCHIESTA


1. LA CONNECTION SULL' ARNO TRA UOMINI DI CAMORRA E L' IMPRENDITORIA TOSCANA
Dario Del Porto e Gianluca Di Feo per ‘la Repubblica’

Gli affari sono affari. E quando si presentano degli oscuri imprenditori con un forte accento campano e con le valigette piene di biglietti da 500 euro, nessuno batte ciglio. Trovano soci e professionisti per realizzare i loro piani, investono e guadagnano. Se però questo accade lungo quel tratto dell' Arno che unisce Arezzo e Firenze, nei paesi che hanno segnato l' ascesa di Matteo Renzi, allora la questione può diventare quantomeno imbarazzante.

arresti in ValdarnoARRESTI IN VALDARNO
Così l' ultima istruttoria della procura di Napoli sul clan Mallardo, famiglia camorristica di Giugliano considerata una delle cosche più influenti d' Italia, va a intrecciare direttamente le attività di Pierluigi Boschi e arriva persino lambire l' ingegnere di un' azienda promossa da Tiziano Renzi. Nei loro confronti non c' è nulla di penalmente rilevante, mentre il gip ha ridimensionato il ruolo degli imprenditori toscani indagati per riciclaggio. Gli atti della procura, però, offrono un racconto impressionante di quanto sia facile per gli emissari delle mafie infiltrare il tessuto economico: di fronte ai quattrini, tutti aprono le porte. In silenzio.

BANCONOTE 500 EUROBANCONOTE 500 EURO
L' epicentro di questa inchiesta è Montevarchi, borgo da cartolina quasi a metà strada tra Arezzo e Firenze. Lì secondo i magistrati gli inviati dei boss mettono su una manciata di società e per 10 anni vi riversano i soldi raccolti con la droga e con il racket. Ovviamente si affidano a figure ben note nel paese, che sanno a chi rivolgersi per raggiungere i risultati. La prima creatura si chiama Valdarno Costruzioni.

Ha sede presso la società di un prestigioso architetto, che fa la spola tra Montevarchi e Laterina, di cui è stato candidato sindaco in rivalità con la lista di Maria Elena Boschi. La Valdarno è la prima creatura dei Mallardo. Tutte le pratiche e i progetti vengono curati dal principale studio cittadino, lo stesso che disegna i piani urbanistici dei comuni e che realizza sul territorio opere per Gucci e Prada.

clan mallardoCLAN MALLARDO
Non sorprende quindi leggere che il primo rogito viene siglato dal notaio che redige i verbali delle assemblee di Banca Etruria. Che la sede viene ospitata dalla ditta del segretario del Rotary. O che il commercialista di riferimento lavora per numerose istituzioni fiorentine. Relazioni che permettono in fretta di costruire e vendere i primi 14 appartamenti con oltre due milioni di incasso. Non stupiscono, dunque, neppure le parole del pentito Giuliano Pirozzi, quando racconta delle «ottime entrature presso le banche in Toscana » vantate da Antimo Liccardo, considerato l' uomo di fiducia dei Mallardo in Val d' Arno.
Francesco MallardoFRANCESCO MALLARDO

Sono due i referenti principali degli investitori venuti dal Sud, indagati per riciclaggio. C' è Mario Nocentini, ben introdotto nel giro della Coldiretti. È lui che nel 2002 trascina Pier Luigi Boschi, il papà di Maria Elena, insieme ad altri coltivatori della zona, tra cui il titolare di uno dei frantoi più famosi, nel piano per l' Orcio: un camping di livello che non verrà mai completato.

Tra l' aprile 2005 e l' agosto 2012, Nocentini entra con il 49 per cento nella Edil Europa 2 srl, società immobiliare controllata dalla Valdarno che realizza le palazzine ritenute in odor di camorra, ma i denari - scoprono gli inquirenti - non li mette lui: sono i risparmi di tre commercianti di Montevarchi, che preferivano non apparire. Per i pm, guidati dal procuratore Giovanni Melillo e dal suo vice Giuseppe Borrelli, sono comunque «capitali di provenienza opaca». Alla fine, il business vale oltre cinque milioni.

pierluigi boschiPIERLUIGI BOSCHI
Michele Quaranta invece ha una società che è riuscita a farsi approvare il progetto per tre asili, finanziati con i fondi renziani per l' edilizia scolastica. Tra il 2004 e il 2007, è socio al 30 per cento della filiale toscana dei Mallardo. E poi nel 2014 porta avanti le iniziative della Nikila Invest. Si tratta di una azienda fiorentina nel mirino di diverse procure: si occupa di outlet e residenze di prestigio. Ha relazioni societarie con la Party srl di Tiziano Renzi, che mentre il figlio era a Palazzo Chigi avrebbe partecipato personalmente agli incontri con i sindaci di Sanremo e Fasano per promuovere i cantieri di nuovi centri commerciali.

Uno dei tanti intrecci che capitano nelle piazze del Valdarno. Per Nocentini come per Quaranta, il gip ha bocciato la richiesta di sequestro. E adesso tutti sostengono che si trattava di pessimi affari, di averci perso. Già, ma perché nessuno ha mai protestato? Stando ai documenti ufficiali, sembrano vittime perché cedono quote agli emissari del clan senza farsi compensare in modo adeguato.

Gli inquirenti però hanno un altro sospetto e ipotizzano che i pagamenti ci siano stati, ma in nero. Citano la conversazione registrata nello studio di un avvocato legato al boss: «Sono stati tacitati in nero, i voti del concordato che abbiamo comprato a nero e tutto il resto appresso cioè c' è un mondo dietro questo, che lei non sa, non può sapere e non vuole sapere».


2. "IO RICICLATORE DELLE COSCHE? MA SE HO PERSO TUTTI I MIEI SOLDI"
TIZIANO RENZITIZIANO RENZI
Michele Bocci per ‘la Repubblica’

«Il riciclaggio? Ma io non sapevo nemmeno di essere indagato. L' ho scoperto dalla stampa». Mario Nocentini è chiuso nell' ufficetto del suo vivaio, a poche centinaia di metri dall' uscita Valdarno dell' A1. Fuma una sigaretta dopo l' altra e discute con la compagna. Voglia di parlare, zero. «Ma che ne so della camorra, l' unica cosa di cui sono certo è con quell' azienda ho perso tutto».

Nocentini è finito nell' indagine della procura di Napoli sulle infiltrazioni camorristiche in questo pezzo della Toscana scelto già da tempo dalla criminalità organizzata per ripulire denaro sporco e fare affari. È accusato di riciclaggio ma il gip ha bocciato la richiesta di sequestro dei beni perché «non ha materialmente concorso alle immissioni di capitali di provenienza delittuosa» nella società di costruzioni Edil Europa 2.

outlet sanremo1OUTLET SANREMO1
L' imprenditore è stato anche socio in una azienda diversa del padre della sottosegretaria alla presidenza del consiglio Maria Elena Boschi, Pierluigi, con il quale condivide due conti correnti. Quando Nocentini parla di soldi perduti, si riferisce ai 400mila euro (una casa e denaro ereditati dalla madre) che nel 2001 aveva messo nella Edil Europa 2.

Ad invitarlo a fare l' investimento era stato colui che poi sarebbe diventato l' amministratore della società e cioè Domenico Pirozzi, imprenditore originario di Giugliano piuttosto noto a Montevarchi e anche lui indagato. Il vivaista aveva il 49% della Edil Europa 2, l' altro 51% era in mano alla Valdarno costruzioni, dove appunto sarebbero entrati i soldi dei camorristi Mallardo.

Nei primi anni la società costruiva case. «Pagavano regolarmente, rispettando i contratti», dicono nello studio di architettura di Montevarchi, pieno di clienti privati e pubblici, che si è occupato dei progetti. Passati tre o quattro anni, Edil Europa 2 ha avuto improvvise perdite e nel 2011 Nocentini è uscito, senza più un euro. Ma lo stesso imprenditore aveva già buttato via denaro in un' altra società, L' Orcio, costituita alla fine degli anni Novanta con altri vivaisti e Pierluigi Boschi, al tempo dirigente di Coldiretti in Valdarno, per fare un campeggio di lusso sulla via Chiantigiana.

Anche qui, all' inizio le cose andavano bene (erano costruiti alcuni dei 24 bungalow) poi sono lievitate le spese e nessuno aveva i 2 milioni necessari ad andare avanti. Nocentini ha perso tutto e abbandonato la società ma gli sono rimasti due conti correnti, uno intestato a lui e Boschi, l' altro anche agli ex soci. Nessuno li chiude perché sono in rosso.

Giorgetto Soros aveva avvertito: Facebook e Google saranno distrutti

Il demone Soros aveva avvertito che Facebook e Google saranno distrutti perche' alimentano il populismo.




Tradotto diffondono informazioni che loro i potenti non vogliono che si sappiano.Lo strumento creato per schedare l'intera umanita' si e' rivoltato contro diventando una preziosa fonte di notizie alternative per milioni di utenti che stanno uscendo dal sonno profondo.Questi mostri hanno una fottuta paura del risveglio delle coscienze...


Facebook crolla a Wall Street dopo lo scandalo Cambridge Analytica. Il prezzo delle azioni del social network è precipitato del 6,8% alla chiusura di Wall Street, influenzato dalle rivelazioni sulla violazione di milioni di profili di elettori americani da parte della società Cambridge Analytica. Nel corso della seduta il titolo era sceso in picchiata fino a -7,5%, trascinando in basso il Nasdaq, l'indice dei principali titoli tecnologici. Il caso Cambridge Analytica Facebook sconta sul mercato il clamore sollevatosi intorno a Cambridge Analytica, la società britannica di analisi e consulenza che avrebbe ottenuto, in violazione delle regole stabilite dalla stessa piattaforma, i dati di 50 milioni di utenti. I contorni della vicenda hanno iniziato a definirsi nel fine settimana, con la pubblicazione di due inchieste da parte di Observer e New York Times, e lo stesso social network ha proceduto già sabato a sospendere i profili dell'azienda di analisi dati e di Strategic Communication Laboratories (Scl), il gruppo al quale fa capo. Ci si chiede però da quando il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, fosse a conoscenza dell'utilizzo di dati contrario alle regole e perché nessuno defli utenti di Facebook sia stato avvertito. Il Congresso Usa chiede chiarimenti A chiedere ulteriori chiarimenti, secondo quanto riportano i media americani, sono d'altra parte diversi membri del Congresso, da James Lankford dell'Oklahoma a Jeff Flake dell'Arizona. Un coro al quale si è unita anche la commissaria europea Vera Jourova, che via Twitter ha parlato di una vicenda "orripilante, se confermata", sottolineando che "non vogliamo questo nella Ue". Mentre la numero uno dell'autorità britannica per la protezione dei dati, la Information Commissioner Elizabeth Denham, ha emesso una nota per confermare che è in corso una indagine "complessa e di vasta portata". La "preoccupazione" di Downing Street Downing Street intanto esprime "preoccupazione" per la notizia sulla violazione dei dati personali di 50 milioni di utenti di Facebook filtrati alla società di consulenza britannica. La vicenda ha spinto il governo di Londra ad anticipare il progetto d'interventi normativi più stringenti per la tutela dei dati sulle piattaforme online e per "mettere fine al far west dei giganti del Web". Secondo il 'Daily Telegraph', un portavoce della May avrebbe riferito che la premier sarebbe favorevole ad una indagine ad hoc dell'Autorità di controllo del Regno sull'informazione in merito alle denunce della 'gola profonda' di Facebook che ha svelato il caso Cambridge Analytica. Ue: inaccettabile cattivo uso dati a fini politici "Da una prospettiva Ue, il cattivo uso per fini politici di dati personali appartenenti agli utenti di Facebook - se confermato - è inaccettabile". Così la commissaria Ue alla giustizia Vera Jourova, che è appena arrivata negli Usa dove incontrerà i responsabili della società con cui è già in contatto, ed i rappresentanti del governo Usa, in particolare i segretari Wilbur Ross e Jeff Sessions, con cui dovrà discutere dell'applicazione dell'accordo Ue-Usa sulla protezione della privacy e le nuove regole su internet e cloud. Facebook: "Informazioni ottenute in modo lecito" "L'affermazione per cui si è trattato di una violazione dei dati è completamente falsa", ha precisato ieri sul sito di Facebook il vice presidente, Paul Grewald, mettendo l'accento sul fatto che le informazioni erano state ottenute lecitamente da Aleksandr Kogan, professore alla Università di Cambridge, attraverso la app "thisisyourdigitallife", che circa 270 mila utenti avevano scaricato liberamente per ottenere predizioni sulla propria personalità, fornendo in cambio accesso ad alcuni dati personali e preferenze, oltre a informazioni più limitate relative agli amici che avevano mantenuto aperte le impostazioni di privacy. "Irregolare la cessione dei dati" Ad andare contro al regolamento, secondo la ricostruzione di Menlo Park, sarebbe stata la cessione nel 2015 di tali dati a una parte terza, Scl appunto, che in questi anni è balzata agli onori delle cronache per aver lavorato sul web alla campagna elettorale di Donald Trump e a quella referendaria in favore della Brexit. Una volta appreso quanto accaduto, sempre nel 2015, Facebook aveva rimosso la app e chiesto la distruzione dei dati, confermata dalla stessa Cambridge Analytica. "Diversi giorni fa, abbiamo ricevuto report che, al contrario di quanto riportato nelle certificazioni che ci erano state date, non tutti i dati sono stati distrutti", scrive ora Grewald, "ci stiamo muovendo aggressivamente per determinare l'accuratezza di queste affermazioni". Cambridge Analytica: rispettiamo i termini di servizio di Facebook "Cambridge Analytica rispetta pienamente i termini di servizio di Facebook ed è attualmente in contatto con Facebook in seguito alla recente comunicazione per cui ha sospeso l'azienda dalla piattaforma, in modo da risolvere la questione il più presto possibile", prova intanto a chiarire sul proprio sito la società britannica, spiegando di aver firmato nel 2014 un contratto per un progetto di ricerca su larga scala negli Stati Uniti con la società Global Science Research, che si era impegnata a ottenere dati solo in accordo con lo Uk Data Protection Act e ottenendo il consenso informato. "Quando successivamente divenne chiaro che i dati non erano stati ottenuti da Gsr in linea con i termini di servizio di Facebook, Cambridge Analytica ha cancellato tutti i dati che aveva ricevuto", si legge sul sito, nel quale la web agency sottolinea che nessun dato proveniente da Gsr è stato utilizzato "nell'ambito dei servizi forniti nell'ambito della campagna presidenziale di Donald Trump".