martedì 13 novembre 2018

IL RICTUS DI SATANA

(Chi non vede e sente qui il dominio di Satana scatenato, evocato dall’Europa che ne vuole essere schiava, è cieco e sordo. Questo verrà pagato a caro prezzo,   nella misura in cui la Neo-Chiesa ci ha spogliati delle protezioni sacramentali)
Quest’anno, il Festival del cinema svedese presenta un cortometraggio chiamato “Fuck You” la cui storia è una ragazza africana che vuole usare un dildo anale sul suo amico bianco per farlo  sentire “veramente svedese”. 
Ci sono tutti  “i nostri  valori”  in questo film: la coppia mista, la diversità demografica, il sesso minorile,  il multiculturalismo…e  la presa simbolica del fallo da parte della donna e la diminuzione della virilità bianca, che porta al sottotesto politico: la Svezia deve essere letteralmente incul… dall’Africa.
Ma non è solo Svezia:

La Scozia è il primo paese ad approvare lezioni LGBT a scuola.
















Com’era, la finestra di Overton?: “…e alla fine diventa obbligatorio” (citazione Cristina Cersei)

Napoli: Halloween diabolico dentro la chiesa di San Gennaro all’Olmo (dov’ è stato battezzato il filosofo Giambattista Vico)

Diverse ragazze in microgonna hanno piazzato i loro glutei sopra gli artistici altari policromi seicenteschi ( che hanno ancora al centro la PIETRA SACRA consacrata con alcune Reliquie di Santi); baci e posture diaboliche davanti alle statue dei Santi e all’interno dei confessionali; la simulazione di un’impiccagione sacrilega nell’alto della cantoria, dove c’era stato l’ Organo, proprio sopra l’area presbiteriale…
Diversi figuranti in talare con la stola nera (autentica) e donne con dei vistosi trucchi satanici… tutti i partecipanti rigorosamente vestiti di nero di cui molti con una maschera nera in viso… una specie di “vendetta” nel nome dei “martiri” giacobini del 1799 interattiva con il satanismo.
In quell’artistica chiesa, tutelata dal Ministero per i Beni Culturali, ha predicato il Beato Mariano Arciero (Contursi, Salerno, 26 febbraio 1707 – Napoli, 16 febbraio 1788) : c’è ancora il pulpito ( perfettamente restaurato) da cui il Beato impartiva il suo catechismo che fu preso a modello dal Cardinale Arcivescovo Antonino Sersale (Sorrento, 25 giugno 1702 – Napoli, 24 giugno 1775).
La chiesa di San Gennaro all’Olmo, anche se da tempo non adibita al culto, conserva gli altari (consacrati), le immagini sacre, l’organo e i confessionali.
Possiede involtre una statua unica: San Gennaro in gloria opera settecentesca napoletana. Un napoletano , sconvolto, ha commentato: “Omaggiare il diavolo in una
chiesa…Il party lascivo si svolge nei luoghi dove si effettuano i riti, si dice messa, s’impartiscono i sacramenti. Musica a palla, fumo e alcol con angolo bar” (come le foto testimoniano).
Sappiate che “al di sotto dell’edificio c’è un’altra chiesa e una piccola cripta dove hanno trovato sepoltura diverse persone del popolo”.(link sotto)
Ovviamente il tempio CONSACRATO ( affidato alle cure di una Fondazione Culturale) è tutelato dalla Soprintendenza: stiamo valutando per questo, assieme ad alcuni amici napoletani, la possibilità di inoltrare un esposto-denuncia agli organi statali preposti alla tutela dei monumenti e per conoscenza alla Curia Arcivescovile di Napoli.
Alcuni fedeli partenopei hanno scritto che l’ orrenda profanazione della chiesa artistica di San Gennaro all’Olmo “nel nome dei martiri giacobini del 1799” si è compiuta “nel silenzio assordante di un Arcivescovo, tre Vescovi ausiliari, un Moderatore, Monsignori vari e chi più ne ha più ne metta” secondo noi la responsabilità dell’atto sacrilego (vilipendio contro i simboli religiosi) va invece attribuita a chi gestisce l’accesso al monumento. Grave sarebbe che non si sia provveduto a sconsacrare la Chiesa pur permettendo eventi esclusivamente mondani e di dubbio gusto. La festa demoniaca è stata volutamente fatta in una chiesa, con l’intento di dissacrare il luogo e di creare una atmosfera ambigua dove imporre gesti e intenzioni anticristiane e demoniache.
Qualcuno ora dirà che la chiesa è “sconsacrata” ma l’indecenza di quel che è accaduto nei giorni scorsi non è tollerabile: ammesso che un edificio sacro antico e artistico possa essere del tutto “sconsacrato” ( l’antico cimitero sotterraneo è rimasto) il vincolo del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali rimane a tutela delle opera d’arte conservate e della struttura architettonica.
Vedremo come andrà a finire.
Sancte Michael Arcangele, defende nos in proelio

Scoperta e fermata cospirazione militare in Germania?

Il dipartimento federale di polizia criminale della Germania ha scoperto una cospirazione di alcuni militari tedeschi che pianificavano omicidi mirati di politici. Lo scrive Focus con riferimento ai materiali dell’indagine.
Si osserva che il gruppo era composto da soldati della Bundeswehr, delle forze speciali e membri dell’associazione di soldati d’élite “Uniter”. I cospiratori, convinti dell’inevitabile collasso dello Stato, avevano preparato il cosiddetto “X-Day”, in cui avrebbero riunito in un solo posto per eliminare fisicamente i politici secondo loro scomodi e inadatti.
L’elenco dei bersagli non è ancora noto, ma sicuramente rientra Dietmar Bartsch, capogruppo della sinistra radicale al Parlamento tedesco. Inoltre, secondo la rivista, al momento non è noto cosa avrebbero fatto i cospiratori dopo la liquidazione dei politici.
La rivista riporta che per eseguire il loro piano i congiurati avevano provveduto a rifornirsi di armi, munizioni e carburante. I membri del gruppo, che secondo la rivista hanno prestato servizio nelle forze armate e nelle forze speciali tedesche, discutevano le ulteriori azioni durante riunioni segrete.
Si sottolinea che l’indagine della polizia era quasi finita in un vicolo cieco, dal momento che un ufficiale del controspionaggio militare cercava di sabotarla, informando i cospiratori delle perquisizioni pianificate e dei progressi delle indagini nel loro complesso.
Lo 007 è stato incriminato e il caso verrà giudicato dal tribunale distrettuale di Colonia.
Gli investigatori hanno scoperto i segnali della cospirazione nelle azioni sospette di un soldato della Bundeswehr, “Franco A”, che pianificava attacchi terroristici contro le autorità tedesche.
Da cittadino tedesco, il soldato ha fornito false informazioni al servizio migratorio sostenendo di essere un rifugiato siriano per incolpare successivamente gli immigrati degli attacchi.
11.11.2018

Commento di Daniele Dellerba
Una storia molto strana, sospetta ed inquietante e’ quella del golpe militare bloccato in Germania in questi giorni.
Sembra un progetto totalmente campato in aria, vista la forte presenza di contingenti militari stranieri in territorio tedesco (soprattutto americani), la vicinanza della Francia e della Russia dotate di armi nucleari, ed altri fattori che avrebbe contenuto oppure impedito il colpo di stato in condizioni normali. La Nato puo’ anche essere utilizzata per intervenire negli stati membri in caso di rovesciamento della democrazia, esistevano piani in questo senso in caso di vittoria dei comunisti in Italia. Ma stiamo parlando di “condizioni normali”…
In questi giorni, intanto che gli strani incendi bruciano in modo anomalo parte della California (tanto che in zona c’e’ chi urla che si tratterebbe di armi ad energia diretta, una sorta di “Canneto Di Caronia” su vasta scala) come mai quei militari si aspettavano che in Germania crollassero le strutture statali? Copio dall’articolo: “I cospiratori, convinti dell’inevitabile collasso dello Stato”. Forse qualche burattinaio ha dato informazioni fasulle a quei militari? Forse dietro le quinte sta’ accadendo qualcosa di grave e pericoloso nel mondo? Intanto che Putin e Trump si sorridevano a Parigi, un ridotto gruppo di militari tedeschi credeva che presto nessuno avrebbe potuto fermarli nell’attaccare i vertici politici del proprio paese? Non lo trovate strano ed inquietante? Fino a che livello di manipolazione si riesce ad arrivare?

Santa Marta square


In piazza per dire no al silenzio sugli abusi del clero


Migliaia di cattolici statunitensi si ritroveranno a Baltimora oggi per partecipare al Rally intitolato Silence stop now nella città dove i vescovi statunitensi si stanno radunando per una delle due assemblee annuali. Chiederanno la fine del silenzio sugli abusi. 



Migliaia di cattolici statunitensi si ritroveranno a Baltimora oggi per partecipare al Rally intitolato “Il silenzio ora finisce” (Silence stop now) che avrà luogo in un padiglione davanti al Baltimore Waterfront Marriott, dove i vescovi statunitensi si stanno radunando per una delle due assemblee annuali. La Conferenza degli Stati Uniti dei vescovi cattolici (USCCB) terrà la sua assemblea a Baltimora dal 12 al 15 novembre 2018. Il Silence Stops Now Coalition è nato per porre fine alla cultura del silenzio clericale che ha permesso per decenni gli abusi sessuali su minori, seminaristi e giovani preti, e di conseguenza la distruzione di vite umane.

A questo scopo il Silence Stops Now rally a Baltimora chiederà la fine del silenzio, insisterà sulla richiesta di dimissioni dei responsabili, sul perseguimento di qualsiasi attività criminale e chiederà inoltre un'indagine indipendente sulla leadership della Chiesa cattolica negli Stati Uniti. Da ricordare comunque che la magistratura di diversi Stati si è mobilitata, e, soprattutto che anche il Dipartimento di Giustizia ha preso un’iniziativa senza precedenti, intimando in una lettera al presidente della Conferenza Episcopale, il card. Daniel DiNardo, di chiedere a tutte le diocesi di tenere a disposizione, non distruggere o alterare una serie di documenti relativi agli abusi, perché è in vista un’inchiesta federale a livello nazionale. È un’iniziativa dalle conseguenze potenzialmente esplosive, non solo per la Chiesa americana, ma anche per la Santa Sede, nel caso che venissero alla luce complicità e coperture internazionali.

Gli organizzatori di “Silence Stop Now” dicono: “Lo scopo della manifestazione sarà di inviare un chiaro messaggio ai dirigenti della Chiesa, per dire loro che i cattolici non tollereranno più la loro complicità nel coprire gli abusi sessuali, e chiedono trasparenza e responsabilità”. Il rally SILENCE STOP NOW vedrà succedersi sul palco degli oratori: l'ex candidato presidenziale Dr. Alan Keyes; l'autore e speaker Matt Walsh, il presidente di Church Militant,  Michael Voris, l'informatore di Buffalo Siobhan O'Connor, il presidente dell'Istituto Lepanto Michael Hichborn, il conduttore radiofonico Jesse Romero, l'avvocato delle vittime Liz Yore "James", vittima degli abusi del cardinale Theodore McCarrick.. È stato creato un sito, che porta il titolo “I vescovi sapevano”, TheBishopsKnew.com. Il rally sarà trasmesso in diretta sulla home page di ChurchMilitant.com a partire da 13:25 ET martedì 13 novembre.

Nel background fornito dagli organizzatori si parla di quella che viene definita “l'estate della vergogna della Chiesa, in cui il mondo ha saputo non solo che  l'ex cardinale Theodore McCarrick - il volto della risposta allo scandalo degli abusi sessuali del 2002 – era egli stesso un predatore sessuale, ma che i suoi crimini erano conosciuti e nascosti da più vescovi , che rimasero in silenzio e gli permisero di salire attraverso i ranghi per diventare uno dei cardinali più potenti della Chiesa. Queste rivelazioni sono state seguite dal Rapporto della Grand Jury  della Pennsylvania che ha esposto 301 presunti sacerdoti predatori in sei diocesi cattoliche insieme ai vescovi che li hanno protetti - incluso l'allora vescovo Donald Wuerl, che recentemente si è dimesso come capo dell'arcidiocesi di Washington, D.C. Il rapporto ha portato al lancio di molteplici indagini statali sulle diocesi cattoliche in tutto il paese, così come a un’inchiesta criminale del governo federale in Pennsylvania e Buffalo, New York. La testimonianza di Carlo Maria Vigano ha anche messo in luce una cultura di corruzione e insabbiamento che raggiunge i ranghi più alti della Chiesa, con un papa che non ha risposto e tace di fronte alle gravi accuse del suo ruolo nel proteggere il predatore sessuale Theodore McCarrick”.

Il mondo laico cattolico statunitense, indipendentemente dalle sue posizioni politiche, è percorso da un ampio movimento di indignazione, che si è manifestato in maniera molto concreta. “In gran numero hanno sospeso i loro contributi finanziari e molte diocesi vedono un forte calo delle donazioni”. Considerando che la Chiesa americana è stata sempre una delle colonne finanziarie della Santa Sede, la chiusura del rubinetto delle offerte USA avrà conseguenze dirette per Roma. Fra le richieste che i laici cattolici avanzano, c’è quella di rivedere  la Carta di Dallas “per includere la responsabilità per i vescovi, che sono attualmente esentati da qualsiasi tipo di responsabilità”.

I laici chiedono anche che la Carta di Dallas sia rivista per includere protezione non solo per i minori, ma anche per gli adulti, in particolare seminaristi e sacerdoti, che sono stati vittime di membri del clero in posizioni di autorità. L'ex cardinale Theodore McCarrick ne è un primo esempio. Questo abuso di potere non può essere tollerato nella Chiesa e deve essere punito.

Marco Tosatti

CAPIRE LA STORIA PER AFFRONTARE L'ATTUALE RICATTO FINANZIARIO DEI ROTHSCHILD ALL'EUROPA E AL MONDO INTERO

ASCOLTATE QUESTO INTERESSANTE VIDEO SULLE RICERCHE STORIOGRAFICHE DELL'OTTIMO PROFESSOR RATTO SULLA FAMIGLIA ROTHSCHILD, CHE DA SECOLI TIENE SOTTO SCACCO E SOTTO STROZZO L'EUROPA, ATTRAVERSO I LORO LOSCHI AFFARI FINANZIARI


Report: “Da Pollari a Montante. Fino a Banca Nuova, l’istituto dei Servizi Segreti”

Protagonisti –  Antonello Montante  e una filiale di Banca Nuova –  Ansa/LaPresse
Banca Nuova fu ‘pensata’ e creata dai servizi segreti di Nicolò Pollari, capo del Sismi dal 2001 al 2006, e sarebbe stata una centrale informativadel ‘lavoro’ di Antonello Montante, l’ex vicepresidente di Confindustriaarrestato a maggio dai giudici di Caltanissetta con l’accusa di aver creato una rete spionistica per tenere sotto scacco politici, imprenditori e giornalisti. Lo afferma un ex manager di Banca Nuova intervistato sotto copertura da Paolo Mondani per la puntata di Report che andrà in onda stasera su Rai3. Il testimone ricorda che a Roma, a via Nazionale 230, agli inizi degli anni 2000 “c’era l’ufficio dove Pollari aveva piazzato Pio Pompaa costruire dossier e nello stesso palazzo c’era la direzione di Banca Nuova” e collega Montante alla rete di Pollari-Pompa: “Montante fu un investimento per i Servizi”.
Il programma di Sigfrido Ranucci affronterà ascesa e caduta di Antonello Montante, per anni leader di Confindustria Sicilia ed a lungo paladino dell’antimafia in nome degli imprenditori che hanno detto ‘no’ al pizzo, da maggio in carcere per associazione a delinquere e corruzione. Nella sua casa gli investigatori hanno trovato archivi e dossier sui suoi avversari e nemici, e nella sua rete di informatori figurano i vertici dei servizi segreti civili, esponenti delle forze dell’ordine, il senatore Renato Schifani e l’ex governatore della Sicilia Rosario Crocetta. Il processo di Montante inizierà il 15 novembre con il rito abbreviato.
Alla ricerca di risposte alle domande su chi abbia creato il mito di questofalso eroe antimafia e a cosa serviva davvero la rete spionistica gestita da Montante, Mondani si è imbattuto in un testimone che ha rivelato notizie inedite sui rapporti tra l’ex vicepresidente di Confindustria e Banca Nuova, l’istituto di credito siciliano fondato da Gianni Zonin, l’ex presidente della Banca Popolare Vicentina. “Fu Pollari a tenere a battesimo Banca Nuova. I conti dei servizi stavano da noi ma non si trattava di un rapporto solo fiduciario. La banca è stata una vera e propria creazione dei servizi… La fa Zonin, ma la pensano i servizi: cioè Pollari, poi Giorgio Piccirillo direttore dell’AISI e dopo di lui il generale Arturo Esposito. Erano grandi amici della banca, avevano i conti da noi ma poi appoggiavano Montante. Tanto che Esposito è indagato con lui”, dice l’uomo che il programma indica come ‘ex manager’. L’uomo poi aggiunge che Montante in Banca Nuova “aveva ereditato un meccanismo oliato. Perché Montante è stato un investimento per i servizi. Intanto, lui e Pollari si incontravano. Tanto che Banca Nuova era una centrale informativa”. Secondo la ricostruzione raccolta da Report “uomini dei servizi segreti si vedevano lì e passavano informazioni ai nostri dirigenti (di Banca Nuova, ndr), che poi le facevano filtrare ai soggetti interessati dalle indagini della magistratura. E nella nostra filiale di Roma i funzionari dell’ambasciata americana e gli agenti Cia erano di casa. Diciamo che eravamo noi la banca dei nostri servizi e della Cia”.
Banca Nuova era diventata il più grande istituto di credito del Sud e lì avevano i loro conti “la famiglia Ciancimino, l’ex ministro Alfano e la moglie, la KSM di Basile e anche Finmeccanica. Una banca di sistema? Di più. Le banche di sistema fanno favori alla classe dirigente. Noi eravamo il sistema. La classe dirigente la creavamo noi. Mangiavamo e facevamo mangiare”. Da dove proveniva tutto questo potere? “Gianni Letta presenziava ad alcuni Cda di Banca Nuova e a quale titolo me lo chiedo ancora oggi, ma la potenza della banca proveniva da lì”.

Benjamin Fulford: Mentre le società segrete d'oriente e occidente accettano di salvare il pianeta, "Gesù Cristo sposa la Dea Asiatica"




Per la prima volta nella storia, le società segrete orientali e occidentali hanno accettato di lavorare insieme a beneficio del pianeta, affermano fonti della società segreta. Come disse una fonte della società segreta occidentale, è come se "Gesù Cristo sposi Guan Yin [la dea buddista della misericordia]". 







Il risultato è che saranno messi a disposizione finanziamenti illimitati per finanziare progetti per aiutare le creature viventi di questo pianeta, umani e non, dicono le fonti. Tuttavia, dal momento che stiamo entrando in acque storicamente inesplorate, ci vorranno probabilmente alcuni mesi prima che il lavoro possa aver inizio, dicono le fonti.



Al momento ci sono diversi piani in competizione presentati ai più alti livelli del potere mondiale.

massoni vaticani della P2 vogliono mettere fondi a disposizione degli stati nazionali esistenti tramite persone selezionate, dicono fonti della P2. I cinesi hanno già iniziato il loro lavoro attraverso il loro programma One Belt One Road. I cappelli bianchi (white hats) del Pentagono e il complesso militare-industriale stanno promuovendo le loro idee per il ripristino delle valute globali NESARA e GESARA.



In teoria il denaro è sufficiente per tutti questi progetti per portarli avanti contemporaneamente. Tuttavia, vi è accordo sul fatto che qualsiasi rilascio di fondi dovrà essere saldamente connesso alla realtà e ai progetti del mondo reale se vogliamo evitare l'iperinflazione o l'inflazione delle attività, come abbiamo fatto con il sistema attuale.



La White Dragon Society ha anche presentato proposte che sono state approvate dalle società segrete sia occidentali che occidentali, affermano le fonti WDS. La proposta di WDS è la seguente: la creazione di almeno due agenzie di pianificazione future in concorrenzaCiascuna avrebbe un consiglio di amministrazione composto da sette persone selezionate tra le sette regioni: Cina, Asia orientale Cina esclusa, Europa compresa la Russia, il mondo musulmano, l'India, l'Africa e le Americhe. Tutte le decisioni saranno prese a maggioranza e i veti sarebbero limitati alle singole regioni.



Le sedi proposte per l'agenzia occidentale sono Winnipeg, Canada, l'esatto centro geografico del Nord America; e Buenos Aires, Argentina (la casa del Papa). Per Asia, sono proposti: Nara, Giappone, Laos e Singapore. I negoziati sono in corso, nessuna decisione finale è stata ancora raggiunta.



Tuttavia, è stato confermato che oltre 200 miliardi di dollari di fondi garantiti in oro saranno disponibili per avviare l'agenzia non appena saranno preparati i documenti legali appropriati, dicono fonti della BRI.



Mentre questa è una buona notizia, la lotta per sottomettere i rimanenti satanisti kazariani continua negli Stati Uniti, in Europa, in Israele e in Giappone.



Negli Stati Uniti, secondo le fonti del Pentagono, il Partito Democratico è caduto in trappola quando "esasperati hanno commesso frodi elettorali nelle elezioni di medio termine, che porteranno  loro  procedimenti giudiziari appena la declassificazione FISA eliminerà la Camera". In altre parole, le elezioni in FloridaArizona e altrove sono state attentamente monitorate e vi sono prove di furto elettorale, evidenziato intorno ad altri criminali mafiosi khazariani, affermano fonti della CIA.



Inoltre, le elezioni di medio termine hanno epurato il Senato degli Stati Uniti di repubblicani anti-Trump e hanno dato al governo Trump il controllo reale. Ciò significa che i giudici e i pubblici ministeri possono ora essere nominati per effettuare gli arresti tanto attesi, dicono le fonti. "Il procuratore generale Jeff Sessions passa il testimone al capo dello staff Matt Whitaker che apre la fase del dolore, con le incriminazioni sigillate e gli arresti di massa", confermano le fonti.



Inoltre, continuano: "Quando verranno eliminati i principali democratici alla Camera, si terranno elezioni speciali che potrebbero far tornare l'Assemblea sotto il controllo del GOP".



L'altro evento degno di nota negli Stati Uniti la scorsa settimana alla Corte Suprema di Giustizia, Ruth Bader Ginsburg, è " caduta nel suo ufficio" e fratturata tre costole. Fonti della CIA affermano  che avrebbe dovuto dimettersi dalla Corte Suprema a gennaio. Ciò darebbe al governo Trump, sostenuto dai militari, una maggioranza di 9-3 alla Corte Suprema, osservano fonti del Pentagono.



Trump sembra intenzionato a rimuovere, a gennaio,  anche l'agente dei Rothschild e segretario al commercio Wilbur Ross, secondo alcune news. 







Oltre a questo, l'inchiesta che ha portato agli arresti di dirigenti Goldman Sachs in uno scandalo che ha coinvolto il saccheggio di denaro da un Fondo di Stato malese sembra azzerare l'ex CEO Lloyd Blankfein







Ci sono molte prove che i khazariani abbiano scatenato gli incendi boschivi in ​​California e messo in scena l'ennesimo incidente di tiro di massa per cercare di ottenere fondi federali e distrarre l'attenzione pubblica dai furti elettorali, dicono le fonti del Pentagono. Tuttavia, "un kamikaze o vento divino ha bruciato le case delle élite, delle celebrità e dei liberal di Hollywood a Malibu", notano le fonti.



È interessante che un incendio abbia distrutto il set della serie HBO "Westworld" vicino a Los Angeles. Dal momento che la seconda stagione di quella serie era un flop, se fossi un agente della compagnia assicurativa, investigherei attentamente sull'incendio. 







La mafia Khazariana sente il calore  addosso anche in Europa in questi giorni. In particolare, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha annunciato le sue dimissioni da capo del partito a dicembre. Anche se le dimissioni dovrebbero essere solo da capo del partito, le fonti della CIA dicono che si dimetterà anche da Cancelliere.



Questo significa che il presidente francese schiavo dei Rothschild, Emmanuel Macron, è l'ultimo grande leader khazariano in Europa. La settimana scorsa Macron ha detto a una stazione radio europea: "Dobbiamo proteggerci dalla Cina, dalla Russia e persino degli Stati Uniti







Questa telefonata, che Trump ha definito "molto offensiva", è probabilmente l'ammissione che  Cina,  Russia e Stati Uniti stanno attaccando insieme la mafia khazariana e la loro dittatura europea.



I khazariani stavano ancora tentando di iniziare la terza guerra mondiale per sfuggire alla purga in corso. Come l'ha detto l'ex agente della CIA Robert David Steele,



Lo Stato Profondo è in possesso  della Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) e due dei migliori servitori dello Stato profondo - il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg (Norvegia) e il Comandante Supremo della Alleanza Curtis Scaparrotti (USA) - hanno nella mia visione, esercitato con TRIDENT JUNCTURE (TRJE18) un modo per rendere possibile un primo attacco contro la Russia dopo un'operazione di falsa bandiera (false flag) di Gladio e NATO, che hanno luogo dopo uno o forse più attacchi russi simulati,  fabbricati appositamente come Casus belli .




In Israele, nel frattempo, la campagna in corso per rimuovere il primo ministro satanista Benjamin Netanyahu ha fatto un altro passo in avanti dopo che la polizia ha raccomandato di incriminare alcuni dei suoi associati israeliani, in uno scandalo per corruzione, coinvolti  nell'acquisto di sottomarini dalla Germania. 







Questi sottomarini sono stati per lo più affondati dalle forze armate statunitensi perché sono stati utilizzati, nei tentativi per dare inizio alla terza guerra mondiale, per sparare missili nucleari e incolpare altri paesi come la Corea del Nord e l'Iran, sostengono fonti del Pentagono e della CIA. 







sottomarini israeliani di costruzione tedesca furono anche coinvolti nell'attacco terroristico nucleare e dello tsunami dell'11 marzo 2011 contro il Giappone, secondo l'intelligence militare giapponese. Puoi scommettere che ai soci di Netanyahu vengono offerti patteggiamenti per esporre e detronizzare il massacratore Netanyahu.



Anche in Asia, il dominio Khazariano continua lo smantellamento. Fonti della famiglia reale di Manchudicono che la Corea del Sud non esisterà più come uno stato indipendente. "Si unirà alla Corea del Nord e forse anche alla Manciuria", dice una fonte della famiglia reale. L'esercito americano sarà alleato del nuovo stato unificato, dice.



In Giappone, nel frattempo, si è formato un nuovo partito, volto a ripristinare la regola dei samurai, è stato dato l'annuncio l'11 novembre 2018, centesimo anniversario della fine della prima guerra mondiale. I giapponesi furono tra i vincitori della prima guerra mondiale ma furono per lo più snobbati dal Trattato di Versailles e ulteriormente alienati quando la Società delle Nazioni ha snobbato la loro proposta di proibire la discriminazione razziale e religiosa. Questa volta, l'accordo tra società segrete orientali e occidentali ha rettificato questa ingiustizia storica, secondo fonti della società segreta.



I militari e la malavita giapponese hanno inviato rappresentanti di alto livello all'evento di fondazione, messo in scena al Meiji Kinenkan. C'era anche un rappresentante WDS. Questo è un luogo di importanza storica per i giapponesi, poiché è qui che "le bozze dell'antica Costituzione Imperiale e della Legge sulla casa imperiale sono state discusse in presenza dell'imperatore Meiji". 







La nomina del un nuovo Imperatore del Giappone il prossimo anno segnerà la fine del dominio coloniale segreto in quel paese e l'inizio di una nuova era, dicono fonti giapponesi di destra. Come parte di questo, la Banca del Giappone sarà nazionalizzata, dicono.



Ricordiamo che in ottobre  Trump ha detto che il Consiglio della Federal Reserve era "la sua più grande minaccia", da questo si può intuire che le forze armate statunitensi e quelle di destra giapponesi si stanno preparando al controllo delle banche centrali di proprietà privata.



Terrorismo, migranti e petrolio. L’Italia adesso “blinda” la Libia


Per il governo il vertice sulla Libia è stato un successo. Fonti diplomatiche parlano addirittura di una “soluzione” imminente per il Paese nordafricano. Ma gli interrogativi sono ancora molti. Primo fra tutti: quale ruolo ha davvero avuto il generale Khalifa Haftar? E ancora: il piano di ridistribuzione del petrolio e l’unificazione delle due banche centrali è realmente attuabile? Domande alle quali dovranno rispondere non solo il governo italiano, ma anche – e soprattutto – tutti gli attori (libici e non) del complesso scenario libico. Anche perché un vero accordo su questo Paese del Nord Africano, che dalle Primavere arabe in poi vive uno dei momenti più bui della sua storia recente, sarà possibile solamente grazie al sostegno della comunità internazionale. 



Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha infatti sottolineato che “l’Ue continuerà a usare tutti i mezzi per aiutare e sostenere la Libia”. Il sottosegretario tedesco agli Esteri Niels Annen ha inoltre precisato che “serve un grande sforzo per sostenere l’importante lavoro di Salamé (l’inviato Onu per la Libia (NdR). Spero che tutti capiscano che un singolo paese non può risolvere il conflitto”.

Visione non diversa da quella del presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi che, in una nota diffusa dal portavoce della presidenza egiziana, ha parlato della necessità di un “compromesso politico con il sostegno delle Nazioni Unite”. Per questo motivo, Il Cairo vorrebbe “attuare l’Accordo politico libico”, firmato in Marocco nel 2015, “in modo da preservare l’unità della Libia e la sicurezza regionale”. Questo accordo aiuterebbe – secondo l’Egitto – “a ripristinare il ruolo delle istituzioni libiche nazionali, soprattutto l’Esercito nazionale libico (del generale Haftar), il Parlamento e il governo”. Una posizione ovvia, dato che in questi anni Al Sisi è stato uno dei grandi sponsor di Haftar. 

Ma c’è un altro invitato da non scontentare sul quale l’Italia in questi anni ha puntato moltissimo: Fayez al Serraj. Un presidente di fatto dimezzato, che però gode del sostegno della comunità internazionale. Non si sa ancora quale sarà il suo destino, dato che Russia e Francia stanno puntando sul suo rivale, il generale Haftar. Ma non solo. I rappresentanti turchi, non certo per errori italiani, sono rimasti profondamenti scontenti della conferenza. Nel primo pomeriggio, infatti, il vice presidente turco Fuat Oktay ha abbandonato Palermo insieme a tutta la delegazione di Ankara “per non essere stato invitato alla riunione della mattina con i leader della regione”. Il vice di Recep Tayyip Erdogan ha inoltre sottolineato che “la crisi libica non può essere risolta se qualcuno continua a dirottare il processo per i propri interessi. La Libia ha bisogno non di più ma di meno interventi esteri. Ogni incontro che esclude la Turchia sarà controproducente per la soluzione del problema”.

Libia, i temi sul tavolo

I temi chiave del vertice sono stati essenzialmente due: stabilizzazione e sicurezza. Ed è proprio su quest’ultimo punto che l’Italia cerca di giocare la sua partita: “In merito alla dimensione della sicurezza, riteniamo fondamentale cogliere questa occasione per sostenere il cessate il fuoco a Tripoli e facilitare le discussioni per l’attuazione dei nuovi assetti di sicurezza che abbiano come obiettivo il superamento del sistema basato sui gruppi armati. In questa sede la Comunità internazionale potrà anche esprimere un sostegno concreto alla creazione e al dispiegamento di forze di sicurezza regolari”, ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Che poi ha aggiunto: “So che sono emerse specifiche richiesta di assistenza nel corso delle riunioni tecniche di ieri. Sotto questo punto di vista, l’Italia è pronta a fare la sua parte, anche sul piano del training e mi compiaccio della disponibilità dimostrata dagli altri partner internazionali. Abbiamo accolto con favore la recente approvazione del Piano di sicurezza della Capitale, elaborato dal Comitato per i Security Arrangements, da parte del Presidente Serraj -ha proseguito Conte – ora l’obiettivo da perseguire è quello di procedere speditamente con la sua attuazione”.


La Libia è fondamentale per la sicurezza dell’Italia. 
Vogliamo raccontare ciò che sta succedendo. Scopri come sostenerci

Mentre per quanto riguarda la stabilizzazione del Paese la strada sembra essere ancora parecchio lunga. Il punto cruciale riguarda, come detto, un accordo tra le parti. “La Conferenza rappresenta una preziosa opportunità per la Comunità internazionale, per dimostrare coesione e sostegno al lavoro delle Nazioni Unite e del Rappresentante Speciale del Segretario Generale, Ghassan Salamé. Le Nazioni Unite devono restare la stella polare del processo di stabilizzazione della Libia“. ha detto Conte.
Cosa porta a casa l’Italia?


Certamente si ritaglia un nuovo ruolo in Nord Africa. La guerra del 2011, con la minaccia francese di bombardare i terminali Eni, aveva di fatto tagliato fuori il nostro Paese dalla Libia. Con i problemi che ormai ben conosciamo: un Paese al collasso che non è più riuscito a trattenere l’onda migratoria verso l’Italia e gli interessi italiani che ruotavano attorno al petrolio a rischio. Il fatto che Roma sia riuscita a mettere nuovamente un piede in Libia rappresenta certamente un grande passo in avanti. Che però non è sufficiente. Non a caso, si parla già di un nuovo vertice che si terrà a gennaio. La strada è ancora lunga e in salita. Anche perché nel frattempo Francia e Germania non stanno a guardare. E muovono già i primi passi per tendere una trappola all’Italia.

Unione europea e massoneria, il dossier segreto: “Bruxelles ne è piena, cosa fanno davvero”




Aldo A. Mola, storico e saggista, ha pubblicato opere sul Partito d’ Azione, sul Risorgimento, sull’ unificazione nazionale e i suoi protagonisti. Un classico è la sua Storia della massoneria in Italia, che, a quarantadue anni dalla prima edizione, viene riproposto da Bompiani con numerosi documenti inediti che gettano nuova luce sui rapporti tra la massoneria e il fascismo e sulle influenze dell’ esoterismo all’ interno delle varie “obbedienze”. Ma con lo studioso di Cuneo oggi parliamo di un altro argomento cruciale: l’ Europa.

C’ è oggi un’ Europa dei massoni? È quella di Bruxelles?
«La Massoneria si è divisa forse definitivamente nel 1877 quando il Grande Oriente di Francia cancellò il riferimento al Grande Architetto dell’ Universo (cioè a Dio, Persona e/o Principio creatore e ordinatore) dai documenti “iniziatici”. Da quel momento esistono tre comunità massoniche principali: la Gran Loggia Unita d’ Inghilterra (nata da lungo travaglio nel 1813 e fedele ai principi originari: credenza in Dio, nell’ immortalità dell’ anima ed esclusione della iniziazione femminile), il Grande Oriente di Francia e i suoi referenti (in Italia lo è la Gran Loggia di Palazzo Vitelleschi) e le Grandi Logge degli Stati Uniti d’ America. Nelle istituzioni europee odierne ci sono massoni, ma non c’ è una massoneria, non c’ è un progetto unitario. Se mai ci fosse, potremmo dire che ha fallito lo scopo».
L’ Europa sovranazionale era un auspicio massonico? E in quali termini?
«La massoneria auspicò una fratellanza di popoli liberi e indipendenti. Lo fece con il Congresso della pace di Ginevra (1867) al quale partecipò Giuseppe Garibaldi, beniamino della massoneria inglese. Lo ripeté con il progetto di Società delle Nazioni (1917) per evitare che, dopo il crollo dell’ impero russo, l’ Europa diventasse succube degli Stati Uniti. Il progetto venne riproposto durante la seconda guerra mondiale, ma va ricordato che l’ intera Europa ne uscì sconfitta, inclusa la boriosissima Francia. La massoneria europea non ebbe alcuna unitarietà né un progetto politico. Intorno al 1988 venne prospettata una federazione delle massonerie dell’ Europa continentale. Fu anche ipotizzato il riconoscimento da parte dell’ ONU come Organizzazione Non Governativa. In risposta la Gran Bretagna (che nel 1981 non mosse un dito dinnanzi al cosiddetto “scandalo della P2”) “inventò” la Gran Loggia Regolare d’ Italia presieduta da Giuliano De Bernardo, che si era dimesso da gran maestro del Grande Oriente d’ Italia, e disconobbe quest’ ultimo con motivazioni pretestuose. Da allora la massoneria dell’ Europa continentale rimase divisa. Dopo il crollo dell’ URSS non fiorì affatto nell’ Europa orientale».
L’ euro promuove l’ economia dei popoli o la strangola?
«L’ introduzione dell’ Euro si è tradotta nel drammatico impoverimento dei cittadini dei paesi che l’ hanno adottato e in vantaggi per chi è nell’ Unione Europea ma con moneta propria. L’”Unione” è una farsa nominalistica. L’ Europa dall’ Atlantico agli Urali è un caleidoscopio di Stati medi, piccoli e minimi con circa 820 milioni di abitanti. L’ Unione, dunque, è poco più che metà dell’ Europa. Oggi il problema assillante non è l’ euro ma l’ invenzione di monete bizzarre che possono divorare il patrimonio degli ingenui. Ma sono operazioni di scrocconi, non di massoni».
A proposito di popoli, come si pone la massoneria di fronte al populismo?
«La Massoneria ha sempre predicato la libertà dei “popoli oppressi” e il rispetto delle tradizioni. È stata la massoneria a battersi per l’ indipendenza degli Stati dell’ Europa orientale dal giogo turco, zarista, germanico e asburgico. Altrettanto aveva fatto con la proclamazione dell’ indipendenza degli Stati Uniti (1776-1783) e dell’ America centro-meridionale da Madrid e da Lisbona dal 1812 in poi».
E al sovranismo?
«Secondo la massoneria, ogni nazione ha il diritto di darsi il proprio regime, ma non di assalirne altre. Così come ognuno ha motivo di praticare il proprio culto senza demonizzare il culto degli altri o di chi non ne ha nessuno».
E a un fenomeno più volte definito “epocale” come l’ immigrazione?

«La massoneria è orgogliosa di essere stata il volano della colonizzazione degli spazi planetari da parte dell’ Europa, che ha elaborato ed esportato le scienze come lingua universale. La caotica “migrazione” in corso (più appariscente che numericamente consistente) è quanto di più lontano si possa immaginare rispetto al progetto originario della massoneria, che è Ordine iniziatico, fondato sul rispetto e sulla tolleranza, non sulla confusione e sull’ indurimento dei fondamentalismi. Quanto sta avvenendo non è che sfruttamento di circostanze da parte di profittatori, col benestare di “aziende etiche” o talvolta di utopisti che ignorano storia e realtà effettiva. Nel frattempo, si accumulano rischi di conflitti veri, che spazzeranno via questa temporanea increspatura del Mediterraneo».