sabato 3 novembre 2018

“PIOGGIA” DI STORNI MORTI – SCENA IN PERFETTO STILE HITCHCOCK SULLA STATALE 17

Gli Uccelli un film del 1963 diretto da Alfred Hitchcock

Bizzarra segnalazione : “pioggia” di storni morti. Scena in perfetto stile Hitchcock sulla statale 17.

Episodio curioso, e anche piuttosto inquietante per chi ha assistito e riferito a #dilloalcapoluogo, nei giorni scorsi sulla statale 17, tra Bazzano e la stazione di Paganica. Una giovane donna, di rientro da Pescara, stava percorrendo la statale in direzione L’Aquila, quando ha notato l’auto davanti – una Golf grigia – fare strane manovre a zig zag. Una frazione di secondo e la giovane ha capito il motivo delle strane manovre: l’auto che precedeva stava cercando di evitare quella che è stata definita come una vera e propria “pioggia” di storni che cadevano letteralmente dal cielo. A rendere la scena ancora più inquietante, la quantità di uccelli che cadevano, come se i componenti di uno stesso stormo fossero tutti morti all’istante. Dopo l’iniziale spavento, la donna ha proseguito il viaggio verso L’Aquila, senza però segnalare l’episodio all’autorità competente.
Dal comando dei Carabinieri del Corpo Forestale spiegano infatti che non sono giunte segnalazioni a riguardo, nemmeno dalla prima auto capitata sotto l’inquietante episodio, considerato piuttosto strano. Nessuna segnalazione neppure all’apposito servizio Asl, comunque l’episodio segnalato a #dilloalcapoluogo non sembra essere unico, per quanto raro.

Storni morti contemporaneamente, i precedenti.

A gennaio di quest’anno un episodio simile era stato segnalato a Roma: come scriveva Il Messaggero nell’occasione, «”Gli uccelli cadono morti in terra”, dicono i residenti. È stata allertata la protezione civile che sta organizzando un sopralluogo congiunto con la Asl e uffici del Campidoglio. I corpi dei volatili sono rimasi in strada sul marciapiede e nel mezzo della carreggiata con i passanti esterefatti costretti a passare tra gli uccelli morti per cause ancora ignote. Un incubo per automobilisti e residenti. Ai turisti con il naso puntato all’insù si alternano quelle di passanti costretti a fare slalom tra marciapiedi e strade per ripararsi dagli sgradevoli regali che al momento dell’arrivo degli uccelli piovono dal cielo. Ma ora quello che tutti si chiedono è: perché gli storni finiscono sull’asfalto morti? “Il Dipartimento di Tutela Ambientale di Roma Capitale si è immediatamente attivato insieme alla Protezione Civile per affrontare la moria di storni verificatasi in alcune zone della città. Sui luoghi è intervenuto l’ufficio animali problematici del Dipartimento mentre Asl e Istituto Zooprofilattico sono stati coinvolti al fine di indagare sulle cause del fenomeno”. Lo comunica il Campidoglio. “In questi casi, la rimozione delle carcasse degli animali è affidata alla Asl che provvede anche alla loro distruzione. I resti degli uccelli sono stati già rimossi dalla Asl che li ha avviati all’incenerimento mentre alcuni esemplari sono stati prelevati dall’Istituto Zooprofilattico per i normali esami diagnostici. Ama è stata già coinvolta per la successiva pulizia e sanificazione di strade e marciapiedi secondo le procedure indicate dalle autorità sanitarie intervenute nelle operazioni”, conclude la nota».


Le cause dello strano fenomeno restano comunque un mistero.

APPELLO INTERNAZIONALE – STOP 5G SULLA TERRA E NELLO SPAZIO

Il 5G è un crimine contro l’umanità, fermatelo sia dalla terra che dallo spazio!”

Appello all’ONU di medici-scienziati

Di Maurizio Martucci
Il tempo scorre e lo scontro si fa sempre più duro. Mentre in America i cittadini (consapevoli del rischio anche grazie ad una corretta informazione) diffidano i Sindaci dall’adottare una pericolosa tecnologia priva di studi preliminari sugli effetti per la salute umana e le associazioni denunciano la Commissione federale per le comunicazioni, al silenzio italiano (complice l’omissione di stampa e Governo sui pericoli sanitari) risponde un accorato appello (l’ennesimo!) lanciato da una task force internazionale di 11 accreditati ricercatori, medici e scienziati da tutto il mondo guidata da Arthur Firstenberg: con “Stop 5G dalla terra e dallo spazio” chiedono all’ONU, all’Organizzazione Mondiale della Sanità, al Consiglio dell’Unione Europea e ai Governi nazionali di fermare immediatamente il progetto wireless 5G (all’asta delle frequenze, sinora lo Stato italiano ha incassato più di 4 miliardi di euro), accusato di essere un vero e proprio “crimine contro l’umanità, in violazione del Codice di Norimberga” che vieta la sperimentazione sugli esseri umani. Infine, sempre dagli USA, arriva l’intervista shock di Martin Pall, emerito di biochimica al Washinghon State University di Portland, noto per essere tra i più accreditati studiosi al mondo di elettrosensibilità ed interazioni uomo-campi elettromagnetici: “Se il 5G sarà realizzato secondo i piani stabiliti – il ragionamento di Pall – tra 5 o 7 anni l’umanità sarà estinta. Per capire la portata dello spauracchio incombente, declinato persino nel Wi-Fi dallo spazio, in esclusiva per l’Italia OASI SANA riporta la traduzione parziale dell’appello internazionale lanciato dagli studiosi all’ONU per fermare il 5G. Attesa l’urgenza, i promotori dell’iniziativa hanno chiesto agli enti pubblici di rispondere entro il 1° Dicembre 2018. …  LEGGI QUI  FONTE 
Appello al ministro Grillo sul 5G. E a Lecce medici e cittadini chiedono lo stop
Terra Nuova Edizioni ha inviato al ministro della Salute Giulia Grillo una lettera per chiedere che venga applicato il principio di precauzione sul 5G, la nuova tecnologia di telecomunicazione che si appresta ad intensificare l’esposizione della popolazione all’elettrosmog. Intanto a Lecce medici e cittadini chiedono al Comune di dire no alle installazioni dei ripetitori. LEGGI QUI

OTTIMO ARTICOLO RIASSUNTIVO

Il 5G è arrivato: allarme mondiale degli scienziati

Di  Annalisa Jannone
Connessioni ultraveloci, oggetti più interconnessi, internet ovunque. La tecnologia 5G è arrivata in fase sperimentale anche in Italia. Eppure appelli da scienziati di tutto il mondo chiedono di verificare i rischi sulla salute prima di installare la nuova tecnologia. Già 2G, 3G e 4G hanno dimostrato gravi effetti sulla salute per l’uomo.
Prossimamente ci saranno milioni di nuove stazioni base 5G sulla Terra, 20.000 satelliti in più nello spazio, 200 miliardi di oggetti trasmittenti: è arrivata l’Internet of Things (l’internet delle cose). Ci saranno le città intelligenti, case automatizzate, industrie robotizzate, sistemi di sicurezza e controllo più efficienti, servizi e oggetti come automobili, TV, elettrodomestici fino ai piccoli oggetti di uso quotidiano come pannolini per bambini, cartoni del latte, spazzole per capelli, vestiti e scarpe: tutto conterrà antenne o microchip. Tutto a connessione Wi Fi. Una connessione globale, sempre e ovunque.
La costellazione satellitare globale è affidata ad una decina di società, 3 le più grandi (SpaceX, OneWeb, Telesat) per coprire anche le zone remote della Terra: gli oceani, le foreste pluviali e l’Antartico.

Video dell’azienda OneWeb
 La fase sperimentale, iniziata in Italia nel 2017 nelle aree metropolitane di Milano, Prato-l’Aquila e Bari-Matera, terminerà nel 2022 con il 5G a pieno regime su scala nazionale. Ma quali valutazioni sono state fatte sulla sostenibilità energetica, ambientale e sulla salute globale?
 Il wireless consuma 10 volte l’energia che richiede la tecnologia con il cablaggio (cioè con i fili) quindi per ora il 5G, a regime, sembra essere meno conveniente dal punto di vista della sostenibilità energetica. I satelliti saranno localizzati nella magnetosfera terrestre che incide sulle proprietà elettriche dell’atmosfera.  Organi di ricerca internazionali  avvertono di una possibile ulteriore riduzione dello strato di ozono per il lancio dei razzi (previsti 300 l’anno) e del cambiamento climatico.
 Quali sono gli effetti previsti sugli esseri viventi?
Il wireless funziona utilizzando impulsi estremamente rapidi di radiazione a microonde, la stessa dei forni a microonde. Studi clinici sugli effetti nocivi gravi da esposizione alle frequenze radio in uso (fino al 4G) sono ormai migliaia anche sugli animali e sulle piante e sempre più sentenze di tribunale sanciscono il nesso causale tra cancro ed elettrosensibilità. Oltre all’aumentato rischio di cancro anche stress cellulare, danni genetici, cambiamenti strutturali e funzionali del sistema riproduttivo, disturbi neurologici, deficit di apprendimento e memoria, cambiamenti ormonali. Inoltre, una parte crescente della popolazione europea manifesta sintomi di elettrosensibilità specifica.
Per questo un appello sottoscritto da 170 scienziati, medici e organizzazioni ambientaliste di tutto il mondo chiede all’ONU, all’OMS, alle istituzioni dell’Unione Europea di bloccare lo sviluppo della tecnologia 5G, anche nello spazio, in attesa che si accertino i rischi per la salute dei cittadini. Nell’appello si legge che le strutture elettricamente conduttive dell’organismo umano possono trasportare correnti indotte dalle radiazioni all’interno del corpo. Ma le stesse cariche in movimento possono diventare delle piccole antenne che rilanciano il campo elettro-magnetico verso gli strati più profondi dell’organismo.
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Anche l’ISDE (International Society of Doctors for the Environment) Italia, nel rispetto del Principio di Precauzione e del Principio OMS “Health in All Policies”, chiede una moratoria sulla sperimentazione del 5G fino a quando non vengano fatte le opportune valutazione dei rischi ambientali e sanitari con piani di monitoraggio e obbligo di informare i cittadini esposti dei rischi potenziali. 
Anche cittadini e amministratori chiedono cautele nell’impianto di torri vicino a zone residenziali, scuole e posti di lavoro. Ma la 5G richiede torri ogni 100 metri circa. Negli USA oltre 300 sindaci hanno annunciato una maxi-denuncia contro la Commissione Federale delle Comunicazioni se proseguirà ad installare forzatamente il 5G nelle città che hanno scelto di non averla. In Italia, comitati di cittadini, come quelli di Monteporzio Catone raccolgono documentazione scientifica per operare un controllo attivo sul territorio e chiedono di abbassare le soglie dei segnali elettromagnetici permesse dalla legge. Chiedono di fermare la sperimentazione 5G nelle città italiane finché non ci saranno prove scientifiche sull’innocuità di tale tecnologia.
Quest’anno è stato pubblicato da un gruppo di ricerca Italiano dellIstituto Ramazzini Bologna anche lo studio più importante al mondo sugli effetti delle irradiazioni delle antenne per le radiofrequenze della telefonia mobile in uso fino ad oggi,  condotto insieme al National Toxicology Program americano.
L’Istituto Ramazzini è un fiore all’occhiello della ricerca indipendente (rifiuta i finanziamenti dell’industria) ed è una cooperativa Sociale (ONLUS): Istituto Nazionale per lo Studio e il Controllo dei Tumori e delle Malattie Ambientali. Gli studiosi hanno riscontrato gravi tumori maligni su cervello e cuore, nonché infarti sugli animali. La dottoressa Belpoggio, direttrice della ricerca dell’Istituto Ramazzini, ha affermato: “I nostri studi sono stati ben eseguiti e senza pregiudizi sui risultati. Contribuiranno certamente all’onere delle prove che l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (AIRC) e le altre agenzie di sanità pubblica dovranno considerare per la rivalutazione della cancerogenicità elettromagnetica”.
Ma come viene misurato l’elettrosmog o inquinamento elettromagnatico? Con i valori SAR, Specific Absorption Rate, cioè attraverso l’indice di assorbimento elettromagnetico di un tessuto stimato in 2W/Kg in Europa, stabiliti dall’Unione Europea e condivisi in quasi 150 paesi al mondo (generalmente indicato nelle istruzioni allegate a un telefono cellulare al momento dell’acquisto). I SAR furono calcolati in obsoleti e antiquati test fatti in laboratorio non in vivo ma su fantocci di gel e solo sugli effetti termici (cioè su quanto riscaldavano il tessuto) e non sugli effetti biologici. E non è stato mai aggiornato su organismi vivi e su parametri biologici.
Il Principio di Precauzione avallato da gran parte degli organi istituzionali sanitari è spesso stato difficile da applicare. Ad esempio per i danni dovuti all’uso del tabacco e per la tossicità da amianto ci sono voluti anni di ricerche pubblicate, per decretarne la pericolosità. L’industria arriva prima, e per il 5G è ancora più evidente: la variabile velocità dello sviluppo tecnologico rende il percorso di tutela della salute più difficile. Tanto più che non ne parla quasi nessuno e cittadini e professionisti sono poco informati.
Le lunghezze d’onda 5G ad alta frequenza sono nuove e quindi molto meno studiate per gli effetti umani o ambientali. I ricercatori denunciano la difficoltà di poter valutare i rischi con strumenti epidemiologici, poiché non rimarrà un gruppo di controllo cioè non esposto alle radiazioni con cui fare il confronto. Ciò è particolarmente importante considerando che questi effetti sono probabilmente amplificati dalle esposizioni tossiche sinergiche e da altri comportamenti a rischio per la salute. Gli effetti possono anche essere non lineari. Ci vorranno anni o decenni prima che le vere conseguenze sulla salute siano note, considerato che questa è la prima generazione che ha una durata di vita, dalla culla alla tomba, a questo livello di radiofrequenze a microonde (RF EMR) artificiali.
Difficile prevedere l’effetto multiplo e cumulativo, cioè il risultato biologico a medio e lungo termine prodotto da una vastità di invisibili microonde dentro cui saremo immersi. Gli appelli degli scienziati sono volti a far conoscere i rischi e le incertezze per contrastare il ritardo sistemico delle agenzie regolatorie nel prendere posizione.Il progresso della nostra società è basato sullo sviluppo della scienza e della tecnologia quando e se esse migliorano le condizioni di vita della popolazione e dell’ecosistema di appartenenza. Già ora le nuove generazioni hanno possibilità ambientali (l’accesso all’insieme della ricchezza ambientale cioè acqua potabile, fertilità della terra, biodiversità, etc.) minori di quelle dei genitori e sono in forte aumento soprattutto fra i bambini patologie oncologiche, neurologiche, metaboliche e immunitarie. Quando e chi si assumerà la responsabilità di una valutazione rischio/beneficio? Fino a quando parteciperemo allo sviluppo insostenibile?
Ognuno può adottare nella propria quotidianità misure di cautela al fine di limitare l’esposizione: per l’uso dei cellulari usare il vivavoce o le cuffie con i fili, non usare wifi in macchina e per internet di casa spegnerlo quando non lo si usa e soprattutto di notte.
Per il 5G riservare spazi liberi da RF soprattutto se destinati ai bambini (parchi pubblici, asili, scuole, zone residenziali), invitare i dirigenti scolastici e amministrativi ad utilizzare reti cablate per il collegamento a internet. Promuovere campagne d’informazione e chiedere ai propri amministratori l’impegno a non implementare la tecnologia prima che se ne attesti l’innocuità.
Per approfondire:
Articolo riproducibile citando la fonte con link al testo originale pubblicato su Italia che Cambia
FONTE http://www.italiachecambia.org/2018/10/5g-arrivato-allarme-mondiale-scienziati/

Dagli USA i primi stop: NO al 5G, ‘un milione di dispositivi ogni Km’ sono un pericolo! Scontro sugli effetti: “Cancro è punta d’iceberg!” Zitti Governo, politica (e stampa) italiana…

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di Maurizio Martucci
C’è chi dice no: se a Doylestown (Pennsylvania) da più d’un anno i funzionari rimbalzano tra le aule dei tribunali statali e federali opponendosi alla massiccia invasione di piccole antenne, dagli USA arrivano i primi stop. Dopo le città di San Anselmo e Ross, anche il comune di Mill Valley (sempre in California) ha deciso di fermare il 5G: troppo inquinamento elettromagnetico, esiste un fondato pericolo per la salute pubblica! Ricevute le protesta dei cittadini, i municipi hanno infatti bloccato l’installazione delle mini-antenne wireless del 5G per salvaguardare “la salute e la sicurezza della comunità”. Lo stesso è accaduto a Palm Beach (Florida): i maligni sostengono perché lì risieda nientemeno che il Presidente Donald Trump (pare non gradisca vivere in un groviglio di radiofrequenze pulsate senza eguali!), fatto sta che oltre l’Atlantico sono già quattro le città che faranno (volentieri) a meno dei 20 Gigabit al secondo in download. Perché, come ricorda anche l’AgComdalle linee guida pubblicate dall’International Communication Union, aderire al 5G significa garantire infrastrutture tecnologiche in grado di sostenere fino ad 1.000.000 (un milione!) di dispositivi connessi contemporaneamente per chilometro quadrato. Semplificato: irradiazioni di microonde millimetriche ovunque, non più dalle stazioni radio base sui tetti dei palazzi (in Italia già 60.000!) ma dai vecchi pali della luce riconvertiti in ubiquitari Wi-Fi, uno ogni poche decine di metri, ovunque (Enel X ne ha annunciati poco meno di 2milioni su 3.300 comuni d’Italia). Con quali effetti per la salute?
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Le prime evidenze che stanno venendo fuori dalla sperimentazione del 5G sono abbastanza preoccupanti. Sono state segnalate alterazione dell’espressione genica, effetti sulla cute, effetti sulla proliferazione cellulare, sulla sintesi di proteine, sui processi infiammatori”, afferma Agostino Di Ciaula, Presidente ISDE-Italia che ha reiterato al Governo Conte una richiesta di moratoria (finora inascoltata). “Partiamo da dati di fatto ormai consolidati” – ha aggiunto Di Ciaula in un’intervista – “il primo è che le onde elettromagnetiche ad alta frequenza causano effetti biologici soprattutto in termini di plesso ossidativo che lei sa è alla base di numerose patologie croniche e dello stesso cancro. Poi causa danno all’estensione del genoma, causa rischi in termini di fertilità, conseguenze neurologiche. Ci sono numerosissime evidenze che documentano danni nello sviluppo, comportamentali, persino danni metabolici”. E infine, sull’ipotesi di revisione da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla cancerogenesi da elettrosmog: “Il cancro è una evenienza che sembra molto probabile ma è soltanto la punta dell’iceberg!

IL LIBRO VERITA’ SU ELETTROSMOG e 5G

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Tra l’imbarazzante silenzio di amministratori locali, istituzioni regionali, politica e Governo nazionale (intanto, come promesso, al ministro della Salute Giulia Grillo viene recapitato il mio ultimo libro d’inchiesta “Manuale di autodifesa per elettrosensibili” edito Terra Nuova), non a caso anche la stampa fatica non poco ad informare l’opinione pubblica sullo scontro (titanico!) in atto tra i massimi organismi di controllo sanitari del mondo: ma l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro dovrà esprimersi sulla richiesta di revisione (al rialzo, da Classe 2B a Classe 2A o Classe 1, ovvero da ‘possibili’ a ‘probabili’ se non addirittura a ‘certi’) nella classificazione della radiofrequenze tra gli agenti cancerogeni (un terremoto per il 5G?).

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Dopo il silenzio post-2011 (all’epoca della cosiddetta ‘svolta IARC) la partita s’è infatti riaperta in questi giorni, depositati i risultati degli studi americani del National Toxicology Program e dell’Istituto Ramazzini di Bologna, bollati però come “non convincenti” dalla Commissione Internazionale per la Tutela dalle Radiazioni non Ionizzanti (ICNIRP), che li ha definiti studi che non forniscono un corpus di prove coerenti, attendibili e generalizzabili che possano essere utilizzate come base per la revisione delle attuali linee guida sull’esposizione umana. Sono necessarie ulteriori ricerche”. Non s’è fatta attendere la risposta degli scienziati chiamati in causa, spartiacque in un’invisibile lotta tra negazionisti e precauzionisti che già in passato ha fatto registrare anomali ‘conflitti d’interesse’ (anche all’interno dello stesso ICNIRP) sulla tesi di quanti si ostinano (ancora!) a considerare solo gli effetti termici (escludendo qualsiasi danno biologico!)

SOSTIENI OASI SANA

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I nostri studi sono stati “ben eseguiti e senza pregiudizi sui risultati. Contribuiranno certamente all’onere delle prove che lo IARC e le altre agenzie di sanità pubblica dovranno considerare per la rivalutazione della cancerogenicità”, ha commentato Fiorella Belpoggi, direttrice della ricerca del Ramazzini, la più importante al mondo (finanziata non da lobby del wireless né da privati, ma da enti pubblici, è durata 10 anni) condotta su cavie uomo-equivalenti (riscontrati gravi tumori maligni su cervello, cuore nonché infarto). “L’ICNIRP non è un’agenzia di sanità pubblica che valuta abitualmente agenti cancerogeni”, ha tuonato Belpoggi, “siamo scienziati, il nostro ruolo è di produrre prove solide per la valutazione dei pericoli e dei rischi. La sottostima delle prove dei biotest sui cancerogeni e i ritardi nella regolamentazione hanno già dimostrato molte volte di avere gravi conseguenze, come nel caso dell’amianto, del fumo e del cloruro di vinile. Questa posizione di ICNIRP rappresenta la propria responsabilità nei confronti dei cittadini e della salute pubblica”.
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Intanto, dal 17 al 20 Settembre, all’Auditorium della Tecnica di Roma ci sarà il congresso europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: previsti 500 ospiti tra ministri della salute e tecnici. Ma all’ordine del giorno, nonostante la controversia sanitaria sul 5G, non pare ci siano aggiornamenti sull’elettrosmog. Infine c’è tempo fino al 9 Ottobre 2018 per inviare proprio all’ICNIRP i commenti sulla bozza delle linee guida sulla limitazione dell’esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici consultabile on-line. Restiamo alla finestra (ma lo spauracchio 5G avanza!).

La rete 5G tra innovazione e pericoli

LA MINACCIA E' INSIDIOSA, SOPRATTUTTO PER I NOSTRI BAMBINI, OPPURE L'ELITE DI QUESTO MONDO PENSA DI ESSERE IMMUNE A TUTTI GLI SFACELI CHE STA CREANDO?!!! BISOGNA MUOVERSI E FARLO ADESSO PER IMPEDIRE UN GENOCIDIO DI MASSA SILENZIOSO!!!

La nuova rete 5G (5a generazione) è da poco diventata realtà, l'azienda di telecomunicazioni Verizon sta già testando questa innovazione in 11 città degli Stati Uniti ed anche la compagnia telefonica AT&T  sta conducendo esperimenti a riguardo. 
La rete 5G è il nuovo sistema wireless che le aziende di telecomunicazioni stanno cercando di implementare ai servizii di comunicazione wireless già esistenti. 
Essa è stata progettata per consentire un download di dati più veloce e una connessione più potente e stabile,  utilizzando le fasce 28, 37 e 39 GHz, conosciute anche come lo spettro delle onde millimetriche (MMW). 
Questa tecnologia è stato progettata per funzionare in congiunzione con quello che l'ex capo della CIA David Petraeus ha definito "Internet delle cose o degli oggetti".

Lo scopo è quello di collegare ogni singola cosa materiale sul pianeta, compresi gli esseri umani, su di una vasta rete in tutto il pianeta in cui tutto e tutti diventano dei nodi della rete, collegati con microchip microscopici che possono essere inalati (come polvere intelligente). 
Molte persone stanno aspettando con ansia l'arrivo della rete 5G, prese dal desiderio di avere una velocità  di connessione maggiore, anche se questo andrà a discapito della privacy, della sicurezza e della salute. La rete 5G non è semplicemente un aggiornamento di infrastruttura wireless; è un passo determinante verso la costruzione e l'installazione di una griglia mondiale di controllo tecnologico. 
Lo scopo è quello di coprire l'intera Terra, comprese le zone rurali, con la rete elettromagnetica 5G, in modo che nessuno possa eludere i suoi effetti devastanti.

Il capo della FCC (Federal Communications Commission), Tom Wheeler, delinea come la rete 5G sta per  essere lanciata sul mercato.
Egli è un ex lobbista di aziende di telecomunicazioni ed ora è a capo di un ufficio governativo, un ruolo chiave per promuovere il piano della sua ex industria.
Egli sostiene il lancio di una tecnologia che cambierà il mondo e interesserà tutta la vita sulla Terra, senza prima verificare gli standard di sicurezza. Wheeler nelle varie interviste ignora e schiva le domande sul collegamento tra radiazioni wireless e cancro.
Ecco una sintesi delle sue affermazioni: 
  • 5G penetrerà in maniera maggiore gli oggetti materiali.
  • 5G porterà un implementazione di infrastrutture: il piano è di costruire molte più torri radianti in ogni angolo del pianeta.
  • 5G aumenterà gli introiti di decine di miliardi di dollari per i suoi proprietari.
  • 5G sta proseguendo anche senza delle norme governative (Wheeler proclama con orgoglio che “a differenza di altri paesi”, gli Stati Uniti non si preoccupano di “aspettare gli standard” di sicurezza.
  • 5G userà la condivisione delle frequenze con i militari.
  • 5G è la base tecnologica per l'IOT (Internet of things - internet delle cose), Wheeler afferma che “centinaia di milioni di microchip” saranno in ogni oggetto.
  • Ogni luogo della Terra sarà coperto da questa rete 5G.
Quindi ci sarà una saturazione di radiazioni elettromagnetiche sia in città  che  nelle zone rurali. In questo modo sarà ancora più difficile proteggersi da queste radiazioni.
Come tutti gli aspetti del Nuovo Ordine Mondiale, la rete 5G può essere intesa in vari aspetti. Le aziende interessate a trovare nuovi modi per fare soldi con la tecnologia non si pongono il problema se essa sia sicura o dannosa (un tema comune in tutta la storia umana, vedi tabacco, droghe, Big Pharma, vaccini, OGM, ecc). 
Tuttavia, questo è solo il livello superficiale. Il vero scopo è quello di costruire una griglia di controllo tecnologico mondiale il cui fine ultimo è quello di sapere cosa si sta pensando e sentendo, e quindi essere in grado di cambiare i pensieri e le emozioni in modo da controllare le nostre ed azioni. In altre parole, completare la schiavitù tecnologica. 
La maggior parte delle persone che attuano una parte del programma generale del NWO non hanno idea delle ramificazioni più profonde e dove esso è diretto. Le radiazioni wireless in MHz, GHz e THz sono letteralmente miliardi di volte superiori alla normale frequenza della Terra, la risonanza di Schumann di 7,83 Hz.

La nostra cute è un vero e proprio conduttore e può essere influenzata e controllata con la tecnologia 5G. La nostra pelle (il più grande organo del nostro corpo) risponde direttamente alle frequenze 5G. Siamo esseri energici, vibriamo ed emettiamo frequenze. 
Alcune persone potrebbero essere rimaste scioccate nello scoprire che la CIA spia le loro vite, ma questa è solo la punta dell'iceberg. 
La tecnologia per influenzare e controllare il campo di frequenza e la struttura energetica umana è quindi già stata creata. Siamo arrivati tanto vicini alla schiavitù tecnologica senza neanche accorgercene. Le parole dello scienziato israeliano Dr. Ben-Ishai sono profetiche:
“Le frequenze 5G avranno una lunghezze d'onda che interagirà con la struttura geometrica della nostra pelle. Nel 2008 abbiamo scoperto che i condotti sudoripari funzionano come antenne elicoidali, i condotti del sudore sono parte integrante del meccanismo per l'assorbimento di energia elettromagnetica tra 75-100 GHz, e che se si cambia le caratteristiche del condotto si potrebbe effettivamente cambiare anche l'assorbimento e si potrebbe anche tracciare una persona sotto stress". 
Le microonde colpiscono l'acqua in un modo diverso dalla materia solida. In sostanza le stesse frequenze usate per infliggere dolore (armi di controllo) costituiscono il fondamento della rete che legherà più di 50 miliardi di dispositivi come parte dell'IoT . 
Ben-Ishai finisce il suo discorso dicendo che, nel giro di 2 anni, tutti saremo inondati di radiazioni 5G che toccheranno la nostra pelle e i condotti sudoripari, a prescindere degli effetti sulla salute. 
Egli mette in evidenza che le norme attuali non considera l'effetto SkinRad (effetto delle radiazioni sulla pelle) nel valutare i possibili rischi per la salute, in effetti il settore della tecnologia wireless  ignora gli effetti dannosi.
L'Environmental Health Trust, un istituto statunitense che studia le radiazioni a radiofrequenza della telefonia mobile, ha manifestato la sua preoccupazione riguardo la rete 5G: "L'uso di tecnologia sub-terahertz (onde millimetriche) nelle comunicazioni (telefoni cellulari, Wi-Fi, antenne di trasmissione di rete) potrebbe causare dolore fisico alle persone attraverso i recettori della pelle" ha dichiarato il dr. Yael Stein, che ha scritto una lettera alla Federal Communications Commission circa i problemi correlati con la tecnologia 5G. 

Il nostro ritmo naturale è legato alla Risonanza Schumann della Terra, che è 7,83 Hz. La rete 5G invece ha bande di frequenza miliardi di volte superiore a questa frequenza, 28 GHz (28 miliardi al secondo). E' una frequenza completamente fuori equilibrio, disarmonica e folle. Stanno devastando i nostri campi di energia. L'IoT rappresenta la volontà di trasformare gli esseri umani liberi in nodi controllabili sulla rete sintetica.


Bruce Schneier descrive l'IoT così: 
“In linea di massima, l'Internet delle cose si compone di tre parti. Ci sono i sensori che raccolgono dati su di noi e il nostro ambiente (come dei termostati intelligenti), gli smartphone onnipresenti con i loro sensori di movimento e ricevitori GPS di localizzazione. 
Poi "l'intelligenza artificiale” analizza il significato di questi dati e cosa fare al riguardo. Questo include tutti i processori dei computer di tali dispositivi che memorizzano tutte queste informazioni. 
E, infine, ci sono gli attuatori che influenzano il nostro ambiente. Ad esempio lo scopo di un termostato intelligente non è registrare la temperatura; ma controllare il condizionatore d'aria. Un altro esempio sono le auto senza conducente, che raccolgono i dati circa la strada e l'ambiente per muoversi in modo sicuro verso le loro destinazioni.
Si può pensare ai sensori come ai 5 sensi di Internet, gli attuatori invece come le mani  di Internet. E si può pensare alla fase intermedia (analisi e soluzione) come il cervello di Internet. Stanno quindi costruendo un internet che rileva, pensa, e agisce. 
Questa è la classica definizione di un robot.
Questo automa universale è in realtà qualcosa in più che il solo Internet delle cose. E' una combinazione di mobile computing (calcolo mobile), cloud computing (nuvola informatica, il paradigma di erogazione di risorse informatiche), always-on computing (calcolo continuativo) e racchiude enormi database di informazioni personali, l'Internet delle cose, l'autonomia e l'intelligenza artificiale. 
Schneider è un esperto di computer e la sua idea di pericolo è limitata ai difetti di software e alla vulnerabilità di hacking. Tuttavia il pericolo maggiore è un altro 
L'IoT è destinato a diventare la griglia di controllo tecnologico in cui è fissato ogni singola cosa materiale, vivente e non vivente, che così perde la sua indipendenza e il libero arbitrio. L'IoT è una falsa versione, sintetica della rete già esistente della natura che ci circonda, le cosiddetta Ley line.  Tuttavia, le forze che tramano per attuare questa tecnologia non può controllare quella griglia, così sta cercando di sostituirla con una che sarà dannosa per la salute umana e in cui tutti i nodi della rete potranno essere controllate. 
Questo progetto transumanista di erigere una griglia di totale controllo tecnologico è ormai nella sua fase di attuazione. Con ogni anno che passa, la nostra evoluzione tecnologica continua superando la nostra evoluzione spirituale. 
Questo ha portato la tecnologia nelle mani di persone senza scrupoli la usano per promuovere i propri fini e schiavizzare gli altri. 
Per fortuna, alcune persone si stanno svegliando, come un gruppo di sindaci in Ohio che hanno presentato un'istanza per fermare la costruzione di torri 5G nelle loro città. 

Questa griglia di controllo avrà un impatto notevole sula nostra capacità di resistere, perché ha la potenzialità di sopprimere quella resistenza. Abbiamo raggiunto un elevato sviluppo tecnologico, le innovazioni ci facilitano la vita ma rischiare la salute per spingerci oltre non è da "esseri intelligenti" quali ci definiamo.