mercoledì 17 ottobre 2018

Bill Clinton si è scusato nel 1995 per gli esperimenti di irradiazione umana non etica. Chi si scusa per 5G, Smart Meter e altro?

Nel 1995 il presidente Clinton si è scusato per tutti gli esperimenti non etici di esposizione alle radiazioni umane effettuati sugli americani. Ha fatto l'annuncio lo stesso giorno in cui è stato letto il verdetto della giuria dell'omicidio di OJ Simpson, quindi non ha ricevuto molta attenzione da parte dei media.

Le agenzie statunitensi per decenni hanno aderito a una politica per la quale non esiste una soglia di esposizione alle radiazioni che sia priva di rischi.
Sfortunatamente, l'anno successivo Clinton firmò The Telecommunications Act del 1996 che non ha mai veramente protetto il pubblico o l' ambiente da quello che è successo da allora: l'introduzione, l'implementazione e l'installazione di sempre più radiazioni che emettono ...
1 - Infrastruttura ( torri cellulari , utility "Smart" Meters, hot spot WiFi , ecc.)
Nessuno Stato, governo locale o strumentalità degli stessi può regolamentare il collocamento, la costruzione e la modifica di strutture di servizi personali senza filo sulla base degli effetti ambientali delle emissioni a radiofrequenza nella misura in cui tali impianti sono conformi ai regolamenti della Commissione relativi a tali emissioni.
2 - Dispositivi personali (baby monitor, Bluetooth , telefoni cellulari , tracker diattività assistenti domestici computer portatili , router WiFi, ecc.).

Prima del 1996 , decenni di ricerche avevano già dimostrato che l'esposizione era dannosa per le persone, gli animali e la natura. Da allora sono state rilasciateulteriori ricerche che dimostrano anche dei danni , soprattutto per quanto riguarda i bambini . Nonostante ciò, è ancora in vigore l'atto Telecom 1996 che rende legale l'industria delle telecomunicazioni (alias Big Wireless), i funzionari eletti degli Stati Uniti , le agenzie federali e i dipendenti (attuali e precedenti ) per incoraggiare l'uso e persino forzare l'installazione di più dispositivi , prodotti e infrastrutture sul pubblico anche se sanno che questo non è sicuroPersino le società di telecomunicazioni non hanno mai detto che i loro prodotti sono sicuri.  Le compagnie di assicurazione sono anche consapevoli dei rischi di esposizione e non sembrano più voler fare affari con Big Wireless.
I media continuano a riferire a volte sui rischi di esposizione in modo accurato , a volte non accurato , e in ogni modo nel mezzo .  È comprensibile il motivo per cui molti di noi sono confusi e inconsapevoli di questo perché tutti questi prodotti e infrastrutture sono ancora legalmente ritratti come innocui , utili, magici e necessari mentre vengono commercializzati per ogni uomo, donna e bambino , nonostante il fatto che già lo sappiano che nulla di tutto ciò è completamente sicuro .

I contatori intelligenti "intelligenti" emettono radiazioni dannose e elettricità sporca . Sono ancora costretti a vivere in casa e in tutta la comunità,nonostante tutte le lamentele , le dichiarazioni mediche e i problemi documentati associati a loro - inclusi incendi ed esplosioni.
Nonostante il rischio di esposizione e il danno ai bambini , i router WiFi di forza industriale sono ancora installati nella maggior parte delle scuole pubbliche . C'è ora la pressione di installarli anche sugli autobus scolastici .
La " Race for 5G " e " Smart Cities " sono le ultime campagne che vengono costrette sugli americani nonostante i rischi per la salute, le obiezioni e le proteste diffuse . Essi richiedono 4G e 5G piccole torri cellulari e relative infrastrutture di radiazioni che emettono installati davanti a case e praticamente tutto il resto sia fuori terra e sotto. Anche l'EPA sta ora spingendo anche a ridurre i livelli federali di esposizione alle radiazioni .
La tecnologia può essere utile e persino meravigliosa quando viene prodotta, commercializzata e incorporata pubblicamente in un modo in cui tutti sono consapevoli di come utilizzarlo nel modo più sicuro possibile.  Altri paesi lo stanno già facendo da molti anni. Quanti anni prima un presidente si scuserà per la crescente esposizione involontaria alle radiazioni agli americani dopo la firma di The Telecom Act del 1996? Ancora più importante: quanto tempo ancora prima verrà affrontato e corretto 

Comunicato della Casa Generalizia circa la canonizzazione del Papa Paolo VI


In occasione del Sinodo dei Vescovi sui giovani, domenica 14 ottobre 2018 Papa Francesco procederà alla canonizzazione di Papa Paolo VI. La Fraternità Sacerdotale San Pio X ribadisce le profonde riserve che già aveva espresso in occasione della beatificazione di Paolo VI, il 19 ottobre 2014:
- Tali beatificazioni e canonizzazioni dei papi recenti, con una procedura frettolosa, si affrancano dalla saggezza delle secolari regole della Chiesa. Non hanno forse per scopo di canonizzare i papi del Concilio Vaticano II, più che di costatarne l'eroicità delle loro virtù teologali? Quando si sa che il primo dovere di un papa – successore di Pietro – è di confermare i fratelli nella fede (Lc 22, 32) c'è di che rimanere perplessi.

Certo il Papa Paolo VI è il Papa dell’enciclica Humanae vitae (25 luglio 1968),che portò luce e conforto alle famiglie cattoliche quando i princìpi fondamentali del matrimonio erano fortemente attaccati. Egli è parimenti l'autore del Credo del popolo di Dio (30 giugno 1968) con cui volle ricordare gli articoli della fede cattolica contestati dal progressismo generalizzato, particolarmente nello scandaloso Catechismo olandese (1966).

Ma Paolo VI è anche il Papa che portò a termine il Concilio Vaticano II, introducendo nella Chiesa il liberalismo dottrinale che si esprime in errori come quelli della libertà religiosa, della collegialità e dell’ecumenismo. Ne seguì un turbamento che egli stesso riconobbe nel discorso del 7 dicembre 1968: «La Chiesa si trova in un’ora inquieta di autocritica, si direbbe meglio di autodemolizione. […] La Chiesa quasi quasi viene a colpire se stessa». L’anno dopo, riconosceva: «In numerosi campi, il Concilio non ci ha dato finora la tranquillità, ma ha piuttosto suscitato dei turbamenti e dei problemi non utili al rinforzarsi del Regno di Dio nella Chiesa e nelle anime». Fino al grido d’allarme del 29 giugno 1972: «Da qualche fessura è entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio. C’è il dubbio, l’incertezza, la problematica, l’inquietudine, l’insoddisfazione, il confronto». Ma si limitò alla constatazione, senza prendere misure adatte a fermare questa autodistruzione.

- Paolo VI è il Papa che, con un intento ecumenico, impose la riforma del rito della Messa e di tutti i riti dei sacramenti. I Cardinali Ottaviani e Bacci denunciarono questa nuova messa dicendo che essa rappresentava «...sia nel suo insieme come nei particolari, un impressionante allontanamento dalla teologia cattolica della Santa Messa, quale fu formulata nella Sessione XXII del Concilio Tridentino»[1]. Al loro seguito, Mons. Lefebvre definì la nuova messa «impregnata di spirito protestante», dicendo che racchiudeva «un veleno pregiudizievole alla fede»[2].

Sotto il suo pontificato furono numerosi i sacerdoti e i religiosi perseguitati e anche condannati per la loro fedeltà alla Messa tridentina. La Fraternità San Pio X ricorda con dolore la condanna inflitta nel 1976 a Mons. Marcel Lefebvre, dichiarato sospeso a divinis per il suo attaccamento a questa Messa e per il suo categorico rifiuto delle riforme. Solo nel 2007 fu riconosciuto, con il Motu propriodi Benedetto XVI, che la Messa tridentina non era mai stata abrogata.
Oggi più che mai la Fraternità Sacerdotale San Pio X rinnova la sua adesione alla Tradizione bimillenaria della Chiesa, persuasa che questa fedeltà, lungi dall'essere un indurimento nostalgico, fornisce il rimedio salutare all'autodistruzione della Chiesa. Come ha recentemente detto il suo Superiore generale, don Davide Pagliarani: «Il nostro desiderio più sentito è che la Chiesa ufficiale cessi di considerare la Tradizione come un fardello o un mucchio di anticaglie obsolete, ma che guardi ad essa come l’unica via possibile per rigenerarsi» [3].

Menzingen, 13 ottobre 2018

ATTO DI AFFIDAMENTO E CONSACRAZIONE DEI SACERDOTI AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

PREGHIERA DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI

Chiesa SS.ma Trinità - Fátima

Mercoledì, 12 maggio 2010


Madre Immacolata,
in questo luogo di grazia,
convocati dall'amore del Figlio tuo Gesù,
Sommo ed Eterno Sacerdote, noi,
figli nel Figlio e suoi sacerdoti,
ci consacriamo al tuo Cuore materno,
per compiere con fedeltà la Volontà del Padre.

Siamo consapevoli che, senza Gesù,
non possiamo fare nulla di buono (cfr Gv 15,5)
e che, solo per Lui, con Lui ed in Lui,
saremo per il mondo
strumenti di salvezza.

Sposa dello Spirito Santo,
ottienici l'inestimabile dono
della trasformazione in Cristo.
Per la stessa potenza dello Spirito che,
estendendo su di Te la sua ombra,
ti rese Madre del Salvatore,
aiutaci affinché Cristo, tuo Figlio,
nasca anche in noi.
Possa così la Chiesa
essere rinnovata da santi sacerdoti,
trasfigurati dalla grazia di Colui
che fa nuove tutte le cose.

Madre di Misericordia,
è stato il tuo Figlio Gesù che ci ha chiamati
a diventare come Lui:
luce del mondo e sale della terra
(cfr Mt 5, 13-14).

Aiutaci,
con la tua potente intercessione,
a non venir mai meno a questa sublime vocazione,
a non cedere ai nostri egoismi,
alle lusinghe del mondo
ed alle suggestioni del Maligno.

Preservaci con la tua purezza,
custodiscici con la tua umiltà
e avvolgici col tuo amore materno,
che si riflette in tante anime
a te consacrate
diventate per noi
autentiche madri spirituali.

Madre della Chiesa,
noi, sacerdoti,
vogliamo essere pastori
che non pascolano se stessi,
ma si donano a Dio per i fratelli,
trovando in questo la loro felicità.
Non solo a parole, ma con la vita,
vogliamo ripetere umilmente,
giorno per giorno,
il nostro "eccomi".

Guidati da te,
vogliamo essere Apostoli
della Divina Misericordia,
lieti di celebrare ogni giorno
il Santo Sacrificio dell'Altare
e di offrire a quanti ce lo chiedono
il sacramento della Riconciliazione.

Avvocata e Mediatrice della grazia,
tu che sei tutta immersa
nell'unica mediazione universale di Cristo,
invoca da Dio, per noi,
un cuore completamente rinnovato,
che ami Dio con tutte le proprie forze
e serva l'umanità come hai fatto tu.

Ripeti al Signore
l'efficace tua parola:
"non hanno più vino" (Gv 2,3),
affinché il Padre e il Figlio riversino su di noi,
come in una nuova effusione,
lo Spirito Santo.

Pieno di stupore e di gratitudine
per la tua continua presenza in mezzo a noi,
a nome di tutti i sacerdoti,
anch'io voglio esclamare:
"a che cosa devo che la Madre del mio Signore
venga a me?" (Lc 1,43)

Madre nostra da sempre,
non ti stancare di "visitarci",
di consolarci, di sostenerci.
Vieni in nostro soccorso
e liberaci da ogni pericolo
che incombe su di noi.
Con questo atto di affidamento e di consacrazione,
vogliamo accoglierti in modo
più profondo e radicale,
per sempre e totalmente,
nella nostra esistenza umana e sacerdotale.

La tua presenza faccia rifiorire il deserto
delle nostre solitudini e brillare il sole
sulle nostre oscurità,
faccia tornare la calma dopo la tempesta,
affinché ogni uomo veda la salvezza
del Signore,
che ha il nome e il volto di Gesù,
riflesso nei nostri cuori,
per sempre uniti al tuo!

Così sia!

© Copyright 2010 - Libreria Editrice Vaticana

https://www.maranatha.it/index.htm

APPELLO A SUA ECC.ZA, MONS. CARLO MARIA VIGANÒ


Sua Eccellenza esca dal nascondimento e isolamento, in cui si è confinato, e lo faccia allo scopo di incontrare il Santo Padre Francesco, dopo aver chiesto Udienza con lui, e averla ottenuta, con data precisa e certa.

Il colloquio, se concesso (se negato… confermerebbe solo la cattiva volontà del Papa), condotto alla pari per la stessa dignità di due figli di Dio, pur nella distinzione dei ruoli e con l’obbedienza dovuta al Sommo Pontefice in materia di Fede, di Disciplina e di Morale, verta a servizio della Chiesa di Cristo e sia basato sulla verità dei fatti e dei documenti possibilmente prodotti, lasciando il giudizio conclusivo a Dio e alla coscienza personale.

Non ci sarà bisogno di ulteriori Comunicati o Dichiarazioni, al termine dell’appuntamento, a meno che il Santo Padre e Sua Eccellenza decidano diversamente, in accordo o in disaccordo non importa, purché ognuno si prenda la responsabilità delle proprie scelte, anche davanti al Popolo di Dio.
Lei, Eccellenza, ha avuto coraggio e spirito profetico nel denunciare la situazione gravemente immorale in cui si trova la Chiesa, Sposa di Cristo, a causa soprattutto dei suoi cattivi Pastori, e ha avuto l’ardire di coinvolgere nella sua accusa la persona di Francesco. Ha fatto bene. Noi le crediamo. Crediamo alla sua onestà, confermata dal suo giuramento di sincerità a Dio e alla Santa Madre di Dio, Maria.

Magari Jorge Mario Bergoglio avesse fatto lo stesso, avesse giurato solennemente per confermare la verità… macché, non ha affatto risposto, nemmeno ‘sì’ o ‘no’, come ci insegna e ci esorta invece a fare il Nostro Signore, del quale egli si accredita interprete autentico e originale, quando invece è capace di stravolgere, nascondere e confondere la Sua Divina Parola, cosa avvenuta puntualmente in tutto il mese di settembre nelle sue ‘meditazioni quotidiane’ (ciò che lei stesso ha rilevato nella sua seconda lettera, critica con il comportamento del Santo Padre).

È semplicemente penoso come il Vicario di Cristo abbia strumentalizzato il Santo Vangelo, che la Liturgia ci propone ogni giorno, per insistere sul concetto del Demonio come “Il Grande Accusatore” (il quale lo è veramente), nascondendosi dietro le sue ali ribelli per insinuare, maldestramente e velatamente, che ‘tu’ sei eguale a Satana, mentre egli è “il povero Cristo, che soffre in Croce e rimane in silenzio di fronte alle provocazione dei suoi nemici”.

Ancora più grave il Comunicato della Sala Stampa del Vaticano, del 29 settembre 2018, il quale, avallando la fasulla e capziosa narrazione bergogliana dei fatti, indice strumentalmente il Mese di Preghiera del Santo Rosario, coinvolgendo la Chiesa Cattolica in un impegno, che molti hanno già preso con la Madonna, apparsa a Fatima, e che ora, da bravi fedeli, hanno accolto con rinnovato fervore, aggiungendo l’invocazione all’Arcangelo Michele e il “sub tuum praesidium” alla Santa Madre di Dio.

Perché a Bergoglio non stanno a cuore le intenzioni del Cuore Immacolato dMaria, da lui vilipese, affossate e trascurate a Fatima, con luciferino atteggiamento di superbia, di vera sfida all’Immacolata, il tutto avvenuto in una ambientazione celebrativa di ispirazione massonica, sovrapposta alla sacralità del luogo delle Apparizioni, per la cui colpa il Vescovo di Roma e il Vescovo di Leiria-Fatima (ridicolmente da lui poi promosso Cardinale) dovranno presto rendere conto a Dio, (“è terribile cadere nelle mani del Dio vivente” [Ebrei 10,31], tanto più essere schiacciati dal piede della Donna di Genesi 3,15!).
Mentre in questi giorni si sta svolgendo in insulso, inutile, ideologizzato Sinodo sui Giovani, messo in manifesto con l’etichetta della sigla-acronimo delle perversioni sessuali, alzando il nuovo Mosè argentino il bastone biforcuto e cornuto, quale segno che li dovrebbe guidare… dove? Poveri giovani abusati, manipolati e traditi! Avessero loro insegnato almeno a non lasciare quintali d’immondizia, dopo l’Incontro con il Santo Padre al Circo Massimo di Roma, dove il fiore della Gioventù cattolica italiana vi ha fatto una pessima figura!

Se lei è consenziente alla proposta di vedersi e parlarsi con il Vicario di Cristo, sempre che Francesco glielo conceda, dovrà prima chiedere perdono a lui per avere invocato le sue dimissioni, riconoscendo che la conclusione logica della sua denuncia (quello che il Papa ha preteso da altri Vescovi, lo deve applicare a se stesso) non può tradursi in una conclusione teologica.
Non si può chiedere a un Papa di dimettersi, se è Dio che ce lo ha dato (o ce lo ha inflitto, come diceva San Vincenzo di Lérins), sarà Dio a toglierlo! Ma preghiamo che Francesco non si tolga la vita, quando il Demonio “Grande Accusatore” gli presenterà non ‘tutto il mondo da conquistare’, che non ha conquistato né a Cristo né alla Pace, ma vorrà farlo disperare per il disastro, che finalmente vedrà, procurato alla Chiesa Sposa di Cristo, che sta sanguinando e gridando aiuto, da lui inascoltata, anzi offesa e maltrattata.

Eccellenza, preghi anche per l’ex Papa Benedetto XVI. Se a un Papa non si può esigere di dimettersi, come si è permesso egli di dimettersi? Se è Gesù, che lo ha chiamato e gli ha detto: “Tu seguimi!”, può il Maestro un altro giorno chiamarlo e dirgli: “Tu sei vecchio, ti manca il vigore del corpo e dello spirito, in coscienza ti devi dimettere!”?

Ma preghiamo Te, “Santa Madre di Dio, sotto la Tua protezione cerchiamo rifugio, non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta”. Infatti nella Chiesa vale il Principio Mariano e il Principio Petrino, come lo ha illustrato e lo ha vissuto San Giovanni Paolo II Magno, che non si è dimesso e ci ha consacrati tutti al Tuo Cuore Immacolato!”
Don Felice Prosperi

Morichella di San Ginesio 9 Ottobre 2018


PREGHIERA PARTICOLARMENTE POTENTE CONTRO LE FORZE DEL MALE


Orazione a San Giuseppe
 

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Deh! per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido Custode della Divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo; cessa da noi, o Padre amantissimo, cotesta peste di errori e di vizi, che ammorba il mondo; ci assisti propizio dal Cielo in questa lotta contro il potere delle tenebre, o nostro fortissimo Protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la Santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, acciocchè a tuo esempio, e mercè il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire, e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.   E così sia.

 

Indulgenza di 7 anni e 7 quarantene ogni volta che si recita la detta orazione.
(Enciclica di S. S. Leone: Quanquam pluries del 15 Agosto 1889).


IMPRIMATUR:

 
Genuae, 29 Juli 1909 -  C. De Amicis Vie. 
G.

VOLTO DI GESU' CONFORTO DEI DISPERATI

MUSICA PER ARMONIZZARE CORPO E SPIRITO

ANCHE LA MUSICA E' LA PIU' ALTA ESPRESSIONE DI DIO PER FARCI ENTRARE IN CONNESSIONE CON LUI E STARE MEGLIO. PROVATE QUESTA DELLA BRAVISSIMA ENYA... PROVARE PER CREDERE!


La versione cantata da Enya:


Madre della Speranza


Madre della Speranza
  
Santa Maria,
Madre di Dio, Madre nostra,
insegnaci a credere,
sperare ed amare con te.

Indicaci la via verso il suo regno!
Stella del mare, brilla su di noi
e guidaci nel nostro cammino!

 
Benedetto XVI     cfr. Spe Salvi