martedì 26 gennaio 2021

Una molecola naturale per combattere il coronavirus

Dall’asse Spagna-Italia arriva una scoperta che potrebbe rappresentare la svolta nella lotta contro il Covid. Individuata una sostanza naturale in grado di bloccare la proteasi del virus.

A quasi un anno dall’inizio della diffusione del nuovo coronavirus SARS-CoV-2, sono quasi 30 milioni i casi accertati, quasi un milione i deceduti e la corsa al vaccino è ancora aperta. Questi dati fanno della pandemia da Covid19, la più estesa dell’ultimo secolo. Tuttavia, nonostante i risultati incoraggianti ottenuti dalle prime sperimentazioni del vaccino, questa non è l’unica strada percorribile. Esistono delle alternative che possono essere comunque efficaci, nell’attesa di un vaccino funzionante. Un esempio di questo genere è la lotta all’AIDS, causato dal virus HIV. Per questo virus, che in passato ha causato tantissimi decessi, ad oggi, la mortalità è praticamente azzerata, per chiunque possa permettersi delle cure adeguate, nonostante vaccini specifici non siano stati ideati. La strada percorsa è stata quella di produrre farmaci antivirali in grado di arrestare la proteasi dell’HIV, enzima attraverso cui il virus prolifera. Questi farmaci sono stati testati anche sul nuovo Covid19, ma con scarsi risultati.
Per nostra fortuna, ancora una volta la natura è arrivata in soccorso. È stata infatti individuata una sostanza, la quercetina, in grado di bloccare il virus. Questa scoperta ha aperto la strada alla creazione di un nuovo farmaco antivirale fatto su misura per il SARS-CoV-2.
Cos’è e dove si trova la quercetina?

La quercetina, o quercitina, è un flavonoide, appartiene quindi ad una classe di composti polifenolici metaboliti secondari delle piante. Come tale, la si ritrova in un’ampia varietà di frutti (olive, uva, agrumi, mele), verdure (capperi, broccoli, cipolle) ma anche bevande ed estratti erboristici. In tal senso i capperi detengono il primato, sono l’alimento che ne contiene la maggior quantità rispetto al peso. Tuttavia, in natura, questa molecola non è presente in forma isolata ma come parte non zuccherina, aglicone, di una vasta gamma di glicosidi. In questa forma è abbondante in una grande varietà di estratti tra cui ippocastano, calendula, biancospino e camomilla.


La quercetina è già da tempo oggetto di studi in quanto è un inibitore naturale di una grande quantità di enzimi, ad esempio la 5a-reduttasi, utile per la conversione del testosterone in diidrotestosterone. Inoltre, è nota per le proprietà antinfiammatorie ed antiossidanti e sfruttata in campo oncologico come chiarimento dei meccanismi di moltiplicazione cellulare e della cancerogenesi. Queste proprietà l’hanno resa una delle candidate nello studio di sostanze in grado di bloccare la proliferazione del coronavirus.

Da dove si è partiti?

Lo studio del genoma del coronavirus SARS-CoV-2 ha rivelato una corrispondenza dell’82%, circa, con il genoma del virus SARS-CoV che, a sua volta, nel 2002 generò un’epidemia virale. Le differenze tra i due genomi si traducono in differenze riguardanti il tasso di infettività e mortalità. Tutto ciò è risultato un ottimo punto di partenza, supportato dal fatto che le proteasi principali dei due virus, 3CLpro, si distinguono come geni altamente conservati, circa 96%. Questo fa della 3CLpro un ottimo obiettivo per lo sviluppo di farmaci atti a neutralizzare il SARS-CoV-2 poiché, inibendo tale proteina, è possibile bloccare la replicazione del virus.

La ricerca, portata avanti dall’Istituto di nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche di Cosenza (CNR-Nanotec) in collaborazione con un gruppo di ricercatori di Zaragoza e Madrid, ha prodotto ottimi risultati. Il primo passo è stato la caratterizzazione della 3CLpro risultata un dimero, composto quindi da due sub-unità identiche ognuna con il proprio sito attivo. Si è proseguito con uno studio riguardante la sensibilità di questa molecola ai cambiamenti di pH e temperatura.

La parte che più desta interesse di questa sperimentazione è la verifica condotta su circa 150 sostanze, da cui, la quercetina, è risultata sostanza attiva sulla proteasi del coronavirus. Questa riesce a ridurre l’attività enzimatica del 3CLpro legandosi direttamente al sito attivo delle due subunità.

Rappresentazione grafica della quercetina (in arancione) e della proteasi 3CLpro (in blu) Credits: CNR

Le aspettative legate a questa scoperta sono molto alte, in quanto, questa molecola nella sua forma base, non ancora opportunamente modificata, ha fornito risultati che sono al pari dei farmaci antivirali attualmente a disposizione contro il Covid. Inoltre, la sua struttura le permette di essere modificata al fine di ottenere una sostanza ancora più efficace.

Ovviamente, la soluzione principale per abbattere la pandemia in corso in tutto il mondo è arrivare ad un vaccino sicuro ed accessibile a tutti. La creazione di farmaci antivirali efficaci contro il Covid sarebbe un ottimo traguardo al fine di far calare i decessi ad esso legati, ed in particolare, per gli individui che, a causa di patologie pregresse, non possono assicurarsi la protezione fornita dal vaccino.

«I vaccini con cellule fetali non salvano vite»



PUO' LA PONTIFICIA ACCADEMIA PER LA VITA CONSIDERARE ACCETTABILI VACCINI CHE CONTENGONO FETI DI BAMBINI ABORTITI PER VACCINI CONSIDERATI TROPPO FRETTOLOSAMENTE "SALVAVITA" MA CHE IN REALTA' NON LO SONO? PUO'  SALVARE UNA VITA LA MORTE DI UNA CREATURA INNOCENTE? 
  

Nell’importante intervista che John Henry Westen di Lifesitenews ha fatto all’esperta di vaccini Pamela Acker (autrice del recente libro Vaccination: a Catholic Perspective) vi è anche la discussione della posizione ufficiale della Chiesa rispetto ai vaccini contenenti cellule di feto abortito, partendo dalla prima nota del 2005.


All’epoca la Pontificia Accademia per la Vita, presieduta dal cardinale Elio Sgreccia, deliberò che riteneva accettabile l’uso di questi vaccini se sul mercato il cattolico non potesse davvero trovare altro, aggiungendo la raccomandazione di far sentire la propria voce e domandare «vaccini etici» (vaste programme, avrebbe detto il generale De Gaulle).

I documenti della Pontificia Accademia per la vita sui vaccini «mancavano per prima cosa, della comprensione se il vaccino fosse protettivo o no. I vaccini in generale ha un effetto protettivo modesto contro le malattie che tentano di prevenire, implementare un vaccino non necessariamente ha impatto sull’immunità di gregge che già esiste nella popolazione».

La dottoressa Acker è in grado di aggiungere una parte del ragionamento che manca completamente alla posizione del Vaticano ora condivisa pure da figure del tradizionalismo come l’Abbé Séligny della Fraternità San Pio X, che ha pubblicato un testo in linea con la traccia vaticana del 2005 e 2017 che, a quanto ci dicono, non rappresenterebbe però il pensiero della FSSPX.

Per la Acker il discorso dell’autorità cattolica è manchevole della proporzionalità. Non c’è una vera idea della effettiva gravità delle malattie che si tenta di prevenire.

I documenti della Pontificia Accademia per la vita sui vaccini «mancavano per prima cosa, della comprensione se il vaccino fosse protettivo o no. I vaccini in generale ha un effetto protettivo modesto contro le malattie che tentano di prevenire, implementare un vaccino non necessariamente ha impatto sull’immunità di gregge che già esiste nella popolazione».

Un caso in particolare salta agli occhi.

«La varicella è un buon esempio di quanto disastroso l’introduzione di un vaccino può essere per l’immunità di gregge. Perché quello che abbiamo fatto vaccinando tutti per varicella è di fatto eliminare il natural boosting cycle [ciclo di potenziamento naturale, ndr]».

Acker spiega in cosa consiste questo ciclo di potenziamento naturale, che non riguarderebbe solo chi assume i vaccini ma soprattutto chi gli sta vicino – grandi e piccini.

«I miei genitori, sono stati esporti alla varicella un’altra volta quando ero una bambina e sono stata infettata con il virus così al loro sistema immunitario è stato dato un potenziamento naturale
che dice: “hey ti ricordi di me? Sono il virus della varicella. Perché non alzi un po’ la tua risposta immunitaria così non sviluppi l’herpes zoster tra qualche anno“».

Varicella e herpes zoster «sono causati dallo stesso virus, e una volta che hai il virus questo si attacca alle tue cellule nervose, così se hai la varicella puoi sviluppare l’herpes zoster. Ma si tende a non svilupparlo se non molto dopo nella vita, a causa di questo processo di potenziamento naturale che ora abbiamo eliminato nella popolazione»

Infatti, varicella e herpes zoster (il famoso Fuoco di Sant’Antonio) «sono causati dallo stesso virus, e una volta che hai il virus questo si attacca alle tue cellule nervose, così se hai la varicella puoi sviluppare l’herpes zoster. Ma si tende a non svilupparlo se non molto dopo nella vita, a causa di questo processo di potenziamento naturale che ora abbiamo eliminato nella popolazione».

Il risultato è che «abbiamo spinto l’età dell’herpes più in basso, e stiamo vedendo una maggiore incidenza dell’herpes sui giovani, e lo stiamo anche vedendo nei giovanissimi vaccinati per la varicella perché il virus vivo attenuato che è usato nei vaccini rimane attaccato alle tue cellule nervose, e può tornare più tardi come herpes vero e proprio».

Quindi, «una cosa che mancava alla delibera della Pontificia Accademia per la Vita è che non puoi solo dire: “i vaccini salvano vite” e allora questo vaccino è una grande idea».

Pare infatti che nessuna vera analisi sia stata concepita da chi ha dato il semaforo verde per questi farmaci creati dal peccato più aberrante.

«Abbiamo spinto l’età dell’herpes più in basso, e stiamo vedendo una maggiore incidenza dell’herpes sui giovani, e lo stiamo anche vedendo nei giovanissimi vaccinati per la varicella perché il virus vivo attenuato che è usato nei vaccini rimane attaccato alle tue cellule nervose, e può tornare più tardi come herpes vero e proprio».

«Devi guardare ai vaccini caso per caso e vedere se sono giustificabili, e quelli che usano cellule di feto abortito, in genere, non lo sono. Non sono davvero vaccini che salvano vite. E quindi non c’è una grande questione, perché per partecipare lecitamente ad un male remoto (…) devi avere una ragione estremamente grave per veramente renderlo lecito».

La Pontificia Accademia per la Vita (e l’Abbé Sélégny della FSSPX, aggiungiamo noi) «non hanno guardato a sufficienza alla scienza per vedere se la ragione non fosse proporzionata».

Tornando al presente, la Acker dice che mutatis mutandis la stessa situazione si ripete ora: «Credo che la stessa cosa sia vera con il vaccino COVID la ragione semplicemente non è proporzionata. Guardiamo ad un tasso di morte del coronavirus che credo sia del 2%. L’età media di un paziente che è segnalato come morto di COVID (ci sono molte domande sul fatto che pazienti con comorbilità forse non devono essere contati come morti di COVID). L’età media di questi pazienti che si dice sia morti di COVID sta tra i 79 e gli 83 anni e l’aspettativa di vita media in USA è di 78,7 anni. Tecnicamente l’età media dei morti di COVID è più alta della aspettativa di vita negli USA».

«I vaccini che usano cellule di feto abortito, in genere, non lo sono. Non sono davvero vaccini che salvano vite. E quindi non c’è una grande questione, perché per partecipare lecitamente ad un male remoto (…) devi avere una ragione estremamente grave per veramente renderlo lecito».

«Questa malattia non sta uccidendo la gente a destra e a manca. Molti probabilmente morirebbero comunque. È notevole per me che qualcuno possa considerare questo come una grave ragione».


LITURGIA DEL GIORNO


Santi Timoteo e Tito


Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Grande è il Signore e degno di ogni lode. (Sal 95,3-4)

Colletta
O Dio, che hai reso partecipi del carisma degli apostoli i santi Timoteo e Tito, per la loro comune intercessione concedi a noi di vivere con giustizia e pietà in questo mondoper giungere alla patria del cielo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (2Tm 1,1-8)
Mi ricordo della tua schietta fede.


Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio e secondo la promessa della vita che è in Cristo Gesù, a Timòteo, figlio carissimo: grazia, misericordia e pace da parte di Dio Padre e di Cristo Gesù Signore nostro.
Rendo grazie a Dio che io servo, come i miei antenati, con coscienza pura, ricordandomi di te nelle mie preghiere sempre, notte e giorno. Mi tornano alla mente le tue lacrime e sento la nostalgia di rivederti per essere pieno di gioia. Mi ricordo infatti della tua schietta fede, che ebbero anche tua nonna Lòide e tua madre Eunìce, e che ora, ne sono certo, è anche in te.
Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza. Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.
Parola di Dio.


oppure:

(Tit 1,1-5 - A Tito, mio vero figlio nella medesima fede)

Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito

Paolo, servo di Dio e apostolo di Gesù Cristo per portare alla fede quelli che Dio ha scelto e per far conoscere la verità, che è conforme a un’autentica religiosità, nella speranza della vita eterna – promessa fin dai secoli eterni da Dio, il quale non mente, e manifestata al tempo stabilito nella sua parola mediante la predicazione, a me affidata per ordine di Dio, nostro salvatore –, a Tito, mio vero figlio nella medesima fede: grazia e pace da Dio Padre e da Cristo Gesù, nostro salvatore.
Per questo ti ho lasciato a Creta: perché tu metta ordine in quello che rimane da fare e stabilisca alcuni presbìteri in ogni città, secondo le istruzioni che ti ho dato.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 95)
Rit: Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.

Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine.

Canto al Vangelo (Lc 4,18)
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito del Signore è sopra di me:
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.
Alleluia.

VANGELO (Lc 10,1-9)
La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Carissimi, la memoria dei santi vescovi Timoteo e Tito ci invita a pregare Dio Padre, perché la Chiesa perseveri con coraggio nell'opera missionaria ed evangelizzatrice iniziata dagli apostoli. Diciamo insieme:
Donaci, Signore, il coraggio della testimonianza.

Per il popolo santo di Dio: porti ovunque il messaggio di salvezza del vangelo. Preghiamo:
Per i candidati all'ordine del diaconato e presbiterato: ricevano da Dio uno spirito di forza, coraggio e saggezza. Preghiamo:
Per quanti soffrono violenza e ingiustizie a causa del vangelo: siano aiutati dalla forza di Dio e sostenuti dalla solidarietà dei fratelli. Preghiamo:
Per i capi delle nazioni: esercitino il loro mandato per il bene della comunità civile. Preghiamo:
Per quanti hanno incarichi di responsabilità nelle nostre comunità: siano in mezzo a noi come coloro che servono e amano. Preghiamo:
Per i missionari della nostra diocesi.
Per i seminari della nostra comunità parrocchiale.

Signore Dio nostro, che arricchisci la tua Chiesa con una grande varietà di doni naturali e soprannaturali, esaudisci le nostre preghiere e fà che la tua salvezza si manifesti alle genti. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, o Signore, i doni del tuo popolo
nella festa dei santi Timoteo e Tito,
e rendici a te graditi per la sincerità del cuore.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo:
io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo»,
dice il Signore. (Cf. Mc 16,15; Mt 28,20)


Preghiera dopo la comunione
I sacramenti che abbiamo ricevuto, Signore Dio nostro,
alimentino in noi quella fede
che la predicazione apostolica ha trasmesso
e l’amorosa dedizione dei santi Timoteo e Tito ha custodito.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Timoteo, di padre pagano e di madre ebreo-cristiana, Eunice, fu discepolo e collaboratore di san Paolo e da lui preposto alla comunità ecclesiale di Efeso.
Tito, anch’egli compagno di san Paolo nell’attività missionaria, fu posto alla guida della Chiesa di Creta.
I due discepoli sono destinatari di tre lettere «pastorali» dell’apostolo, che fanno intravedere i primi lineamenti dei ministeri nella Chiesa.

lunedì 25 gennaio 2021

EQUALS: il futuro dove l’uomo viene geneticamente modificato e privato delle emozioni…

IL REALISMO DISTOPICO DEL FILM "EQUALS" TRA VACCINI PER DISUMANIZZARE E MUSERUOLE PER OBBEDIRE...


La storia fantascientifica portata sugli schermi dal film Equals è estremamente interessante e purtroppo realistica, soprattutto vedendo quello che sta accadendo nel mondo in questo momento.

Il futuro è come sempre distopico e dopo la distruzione del pianeta a causa di una guerra mondiale, a governare la società è il cosiddetto Collettivo, che per controllare la popolazione agisce tra il concepimento e la nascita di ogni bambino modificandone il DNA per privare completamente delle emozioni ogni individuo.
Il pretesto è scongiurare l’instabilità che le passioni creano in ogni settore della vita: politica, economia, sociale.

Il mondo è privo di telecamere poiché inutili. Il sorvegliante per eccellenza è infatti il vicino di banco o di camera: i delatori di regime!
Tale modifica genetica però in alcuni individui non funziona e la Vita fa riemergere quella “pericolosa” e tanto temuta emotività. Questi casi vengono definiti “imperfetti” e per loro è previsto il trattamento farmacologico, terapia elettrica (cioè elettroshock) e poi la morte.

Viene da sé che i cosiddetti “imperfetti”, quelli che vengono prima “curati” in maniera coatta con speciali vaccini per bloccare i geni difettosi e poi uccisi, non sono altro che persone sane che stanno ritornando in possesso delle proprie sensazioni ed emozioni vietate dal Collettivo, il quale infatti fa di tutto per eradicarle dal cervello!
La storia del film è incentrata sull’innamoramento tra due colleghi di lavoro “malati”, Silas e Nia e del conto alla rovescia per riuscire a scappare dalla società o soccombere alla cura della scienza.
Sembra una versione aggiornata del film “1984” basato sul romanzo di George Orwell.

Ma Equals ricorda da vicino anche il romanzo “Il mondo nuovo” di Aldous Huxley, pubblicato nel 1932. Il visionario scrittore britannico descrive un mondo in cui il pianeta è governato da dieci “controllori” e l’intera società è rigidamente manipolata da pratiche scientifiche: controllo delle nascite, indottrinamento psicologico fino alla selezione eugenetica della razza umana.
Una società dove ognuno appartiene a tutti, dove la famiglia tradizionale è stata abolita, così come il matrimonio. Le persone sono spinte alla poligamia e a legami assolutamente instabili e superficiali, anche perché chi passa il proprio tempo da solo oppure è incline alla monogamia non è visto bene.
Infine una pratica socialmente molto diffusa è l’assunzione del Soma, una sostanza euforizzante che controlla l’umore e allontana la tristezza.

Più o meno la trama portata nel grande schermo da Phillip Noyce, il regista del film “The Giver - il mondo di Jonas”. Un mondo che ha sconfitto le passioni e la violenza (in apparenza), votandosi alla conformità e alla totale apatia. Autodisciplina ma anche iniezioni mattutine di un farmaco/droga che inibisce qualsiasi emozione e “normalizza” la comunità.
Di nuovo - come su Equals - salta fuori il tema del controllo delle emozioni, controllo delle nascite, distruzione della famiglia in quanto nucleo centrale e vitale della società, manipolazione genetica in funzione del miglioramento della razza umana e infine l’omologazione della realtà.
Per non parlare delle pubblicità pervasive che gli onnipresenti schermi sparavano costantemente: “recati subito dal tuo dottore per avere il vaccino ed eradicare questa pericolosa epidemia emotiva”.

Quante pellicole Hollywood ha sfornato su queste tematiche? E oggi grazie ad un virus influenzale quanto lontani siamo da questa distopia?
I sudditi si stanno abituando alla nuova normalità: girano per le strade con una ridicola museruola che non può certo bloccare un “virus” di 80 miliardesimi di metro, ma semmai imprimere nell’inconscio i sigilli dell’obbedienza e della sottomissione.

I sudditi si stanno abituando alla nuova normalità: il distanziamento sociale che non può certo impedire il contagio, ma semmai imprimere nell’inconscio la pericolosità del contatto e l’importanza della separazione.

I sudditi si stanno abituando alla nuova normalità: la paura dei virus e così facendo non vivono più la loro Vita. Non vivere per paura di morire, sembra un paradosso ma è la triste e amara realtà!

I sudditi infine si stanno abituando a farsi inoculare un vaccino all’anno prodotto da varie case farmaceutiche, non certo per bloccare un virus a RNA che si modifica continuamente, ma semmai per venire programmati e modificati geneticamente…

RSA: più vaccini e più anziani positivi al Covid! Nesso causale troppo complesso da capire?

Poveri anziani in fila per la vaccinazione


QUELLO DEI VACCINI E' UN GENOCIDIO PROGRAMMATO E SILENZIOSO CHE COMINCIA DAGLI ANZIANI E DAI DISABILI PERCEPITI COME PESI. SE SOLLEVARSI E RIBELLARSI CONTRO TUTTO QUESTO NON TROVA SOSTEGNO IN UN POPOLO UNITO E COMPATTO ALLORA SIAMO DAVVERO VICINI ALL'ESTINZIONE DI MASSA....  


Le cose sono due: o siamo in presenza di una fede idolatra che sfocia nel fanatismo (o per meglio dire idiotismo) nei confronti della Scienza ufficiale, oppure siamo in presenza di seri disturbi mentali. Non ci sono vie di mezzo anche se in entrambi i casi il sano funzionamento encefalico potrebbe essere messo in seria discussione!

Il riferimento va a quelli che non riescono o non vogliono vedere il nesso causale tra inoculo vaccinale e immediata positività al tampone!
Nelle case di cura e nelle RSA infatti, stanno mietendo sempre più “vittime” sacrificali tra i poveri anziani che risultano positivi dopo qualche giorno dalla vaccinazione anti-Covid.

Più vaccini e più positività!

I fatti stanno dimostrando che una laurea in medicina o un diploma in infermieristica non aiutano la comprensione di tale nesso. Anzi, sembra proprio che i titoli di studio siano controproducenti.
Nessuno infatti ha il coraggio di denunciarlo. Tutti tacciono per omertà o semplicemente per ignoranza manifesta?

Fanno vaccini a tutto spiano e dopo qualche giorno le vecchie e stanche cavie da negative diventano di punto in bianco positive.

Tutto normale? Neppure una banale domanda?
No, giammai: la vera conoscenza origina sempre da una domanda! Se iniziassero a comprendere il quadro, dovrebbero mettere in discussione tutto il castello di carte.
Meglio girarsi dall’altra parte e far finta di niente, continuando però a bucare queste povere creature con un farmaco genico sperimentale
Complimenti!!!

Elenco parziale di quello che sta avvenendo in Italia a causa dei medici e dell’apparato sanitario.

Cassano allo Jonio (CS)
23 ospiti su 33 dell’istituto per anziani “Casa Serena” sono risultati positivi al tampone. Giovedì scorso 30 anziani e 21 operatori sanitari si erano vaccinati.

Mercato Saraceno (FC)
38 persone positive nella struttura “Casa Insieme”, di cui 27 ospiti ed 11 operatori.
La settimana scorsa era iniziata la vaccinazione per i 55 ospiti e per tutti gli operatori.

Aprilia (LT)
54 pazienti su 76 e 17 operatori positivi nella casa di cura “Villa Silvana”. Una delle prime strutture pontine in cui è stato somministrato ad operatori e ospiti il vaccino. Dall’indagine epidemiologica dell’Asl di Latina sono risultati contagiati anche 25 di quelli che erano stati vaccinati tra il 7 e l’8 gennaio scorso.

Martignacco (UD)
100 ospiti contagiati su 130 nella residenza per anziani “Zaffiro”.
Avevano tutti subito la somministrazione del vaccino giorni prima.





LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Lunedi 25 Gennaio 2021

CONVERSIONE DI SAN PAOLO APOSTOLO


Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
So in chi ho posto la mia fede
e sono convinto che egli, giusto giudice,
è capace di custodire fino a quel giorno
ciò che mi è stato affidato.

Si dice il Gloria.

Colletta

O Dio, che hai illuminato tutte le genti con la predicazione del beato apostolo Paolo, dona a noi, che oggi celebriamo la sua conversione, di camminare verso te seguendo i suoi esempi, per testimoniare la tua verità dinanzi al mondo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (At 22,3-16)
Àlzati, fatti battezzare e purificare dai tuoi peccati, invocando il nome di Gesù.


Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Paolo disse al popolo:
«Io sono un Giudeo, nato a Tarso in Cilìcia, ma educato in questa città, formato alla scuola di Gamalièle nell’osservanza scrupolosa della Legge dei padri, pieno di zelo per Dio, come oggi siete tutti voi. Io perseguitai a morte questa Via, incatenando e mettendo in carcere uomini e donne, come può darmi testimonianza anche il sommo sacerdote e tutto il collegio degli anziani. Da loro avevo anche ricevuto lettere per i fratelli e mi recai a Damasco per condurre prigionieri a Gerusalemme anche quelli che stanno là, perché fossero puniti.
Mentre ero in viaggio e mi stavo avvicinando a Damasco, verso mezzogiorno, all’improvviso una grande luce dal cielo sfolgorò attorno a me; caddi a terra e sentii una voce che mi diceva: “Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?”. Io risposi: “Chi sei, o Signore?”. Mi disse: “Io sono Gesù il Nazareno, che tu perséguiti”. Quelli che erano con me videro la luce, ma non udirono la voce di colui che mi parlava. Io dissi allora: “Che devo fare, Signore?”. E il Signore mi disse: “Àlzati e prosegui verso Damasco; là ti verrà detto tutto quello che è stabilito che tu faccia”. E poiché non ci vedevo più, a causa del fulgore di quella luce, guidato per mano dai miei compagni giunsi a Damasco.
Un certo Ananìa, devoto osservante della Legge e stimato da tutti i Giudei là residenti, venne da me, mi si accostò e disse: “Saulo, fratello, torna a vedere!”. E in quell’istante lo vidi. Egli soggiunse: “Il Dio dei nostri padri ti ha predestinato a conoscere la sua volontà, a vedere il Giusto e ad ascoltare una parola dalla sua stessa bocca, perché gli sarai testimone davanti a tutti gli uomini delle cose che hai visto e udito. E ora, perché aspetti? Àlzati, fatti battezzare e purificare dai tuoi peccati, invocando il suo nome”».

Parola di Dio.


oppure:

(At 9,1-22 - Ti sarà detto ciò che devi fare)

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Saulo, spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco, al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme tutti quelli che avesse trovato, uomini e donne, appartenenti a questa Via.
E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all’improvviso lo avvolse una luce dal cielo e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?». Rispose: «Chi sei, o Signore?». Ed egli: «Io sono Gesù, che tu perséguiti! Ma tu àlzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare».
Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce, ma non vedendo nessuno. Saulo allora si alzò da terra, ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damasco. Per tre giorni rimase cieco e non prese né cibo né bevanda.
C’era a Damasco un discepolo di nome Ananìa. Il Signore in una visione gli disse: «Ananìa!». Rispose: «Eccomi, Signore!». E il Signore a lui: «Su, va’ nella strada chiamata Diritta e cerca nella casa di Giuda un tale che ha nome Saulo, di Tarso; ecco, sta pregando, e ha visto in visione un uomo, di nome Ananìa, venire a imporgli le mani perché recuperasse la vista». Rispose Ananìa: «Signore, riguardo a quest’uomo ho udito da molti quanto male ha fatto ai tuoi fedeli a Gerusalemme. Inoltre, qui egli ha l’autorizzazione dei capi dei sacerdoti di arrestare tutti quelli che invocano il tuo nome». Ma il Signore gli disse: «Va’, perché egli è lo strumento che ho scelto per me, affinché porti il mio nome dinanzi alle nazioni, ai re e ai figli di Israele; e io gli mostrerò quanto dovrà soffrire per il mio nome».
Allora Ananìa andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse: «Saulo, fratello, mi ha mandato a te il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada che percorrevi, perché tu riacquisti la vista e sia colmato di Spirito Santo». E subito gli caddero dagli occhi come delle squame e recuperò la vista. Si alzò e venne battezzato, poi prese cibo e le forze gli ritornarono.
Rimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco, e subito nelle sinagoghe annunciava che Gesù è il Figlio di Dio. E tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: «Non è lui che a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocavano questo nome ed era venuto qui precisamente per condurli in catene ai capi dei sacerdoti?».
Saulo frattanto si rinfrancava sempre di più e gettava confusione tra i Giudei residenti a Damasco, dimostrando che Gesù è il Cristo.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 116)
Rit: Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode.

Perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura per sempre.

Canto al Vangelo (Gv 15,16)
Alleluia, alleluia.
Io ho scelto voi, dice il Signore,
perché andiate e portiate frutto
e il vostro frutto rimanga.
Alleluia.

VANGELO (Mc 16,15-18)
Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro:
«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.
Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
La festa della conversione di san Paolo ci testimonia delle meraviglie che la grazia di Dio può compiere. Oggi pregheremo Dio Padre, perché la Chiesa e il mondo si aprano sempre più alle esigenze del vangelo. Diciamo insieme:
Signore, rivelaci il volto del tuo Figlio.

O Signore, la tua Chiesa è sparsa nel mondo come i chicchi di grano nel campo: sia essa unita come unico pane nell'amore di Cristo. Preghiamo:
O Signore, anche oggi il mondo ha bisogno del vangelo: la luce di Cristo e la forza dello Spirito Santo suscitino e afferrino nuovi apostoli delle genti. Preghiamo:
O Signore, molte persone hanno fame e sete di te: i poveri di fede, di speranza e di carità trovino nelle nostre comunità lo spirito di accoglienza e di rinnovamento. Preghiamo:
O Signore, molti nostri vicini non ti conoscono e non ti amano: donaci nuovo entusiasmo per accostarli con semplicità e misericordia. Preghiamo:
O Signore, il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te: aiutaci a vivere intensamente il desiderio di conversione. Preghiamo:
Per i predicatori del vangelo scoraggiati dalle difficoltà.
Per la Chiesa del silenzio.

O Padre, operatore di prodigi, esaudisci le nostre suppliche e concedici la grazia della conversione, per partecipare pienamente alla missione del Figlio tuo Gesù Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, o Padre, il nostro sacrificio,
e fa’ che lo Spirito Santo illumini la tua Chiesa
con quella fede che animò san Paolo
e lo fece missionario e apostolo delle genti.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DEGLI APOSTOLI I
Gli apostoli, pastori del popolo di Dio

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Pastore eterno,
tu non abbandoni il tuo gregge,
ma lo custodisci e proteggi sempre
per mezzo dei santi apostoli,
e lo conduci attraverso i tempi
sotto la guida di coloro
che tu stesso hai eletto vicari del tuo Figlio
e hai costituito pastori.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine delle schiere celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo, ...


Antifona di comunione
Vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato
e ha consegnato se stesso per me. (Gal 2,20)


Preghiera dopo la comunione
I sacramenti che abbiamo ricevuto, Signore Dio nostro,
accendano in noi l’ardore di carità del beato apostolo Paolo,
che portava nel cuore la sollecitudine per tutte le Chiese.
Per Cristo nostro Signore.

(Si può utilizzare la formula della benedizione solenne)

Dio, che ha fondato la nostra fede
sulla testimonianza apostolica,
per i meriti del santo apostolo Paolo
vi colmi della sua benedizione. R. Amen.

Dio, che ci ha arricchito
con gli insegnamenti e gli esempi degli apostoli,
vi renda dinanzi a tutti
testimoni della verità. R. Amen.

L’intercessione dei santi apostoli,
che ci hanno insegnato a rimanere saldi nella fede,
vi ottenga di giungere all’eredità
della patria eterna. R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.



Commento
Oggi vediamo la potenza di Dio in san Paolo, divenuto da persecutore Apostolo che ha accolto la fede in Cristo e l'ha diffusa, con una fecondità apostolica straordinaria, che non è ancora cessata.
Ma poiché siamo ancora nella settimana dell'unità, riflettiamo su alcuni aspetti della conversione di Paolo che si possono mettere in relazione con l'unità.
San Paolo si preoccupava al massimo dell'unità del popolo di Dio. Fu proprio questo il motivo che lo spingeva a perseguitare i cristiani: egli non tollerava neppure il pensiero che degli uomini del suo popolo si staccassero dalla tradizione antica, lui che era stato educato, come egli stesso dice, alla esatta osservanza della Legge dei Padri ed era pieno di zelo per Dio. Ai Giudei che lo ascoltano dopo il suo arresto egli paragona appunto il suo zelo al loro: "... pieno di zelo per Dio, come oggi siete tutti voi".
E dunque possibile essere pieni di zelo per Dio, ma in modo sbagliato. San Paolo stesso lo dice nella lettera ai Romani: "Essi hanno molto zelo, ma non è uno zelo secondo Dio", è uno zelo per Dio, ma concepito secondo gli uomini (cfr. Rm 10,2).
Ora, mentre Paolo, pieno di zelo per Dio, usava tutti i mezzi e in particolare quelli violenti per mantenere l'unità del popolo di Dio, Dio lo ha completamente "convertito", rivolgendogli quelle parole che rivelano chiaramente quale sia la vera unità. "Chi sei, o Signore? Mi disse: Io sono Gesù il Nazareno, che tu perseguiti". Nelle tre narrazioni della conversione di Paolo molti dettagli cambiano: alcuni vengono aggiunti, altri scompaiono, ma queste parole si trovano sempre, perché sono veramente centrali. Paolo evidentemente non aveva coscienza di perseguitare Gesù, caricando di catene i cristiani, ma il Signore in questo momento gli rivela l'unità profonda esistente fra lui e i suoi discepoli: "Io sono Gesù il Nazareno, che tu perseguiti". Forse proprio allora Paolo ebbe la prima rivelazione del corpo di Cristo, del quale ha parlato poi nelle sue lettere. Tutti siamo membra di Cristo per la fede in lui: in questo consiste la nostra unità.
Gesù stesso fonda la sua Chiesa visibile. "Che devo fare, Signore" chiede Paolo, e il Signore non gli risponde direttamente: "Prosegui verso Damasco; là sarai informato di tutto ciò che è stabilito che tu faccia". Lo manda dunque alla Chiesa, non vuole per il suo Apostolo una conversione individualistica, senza alcun rapporto con gli altri discepoli. Egli deve inserirsi nella Chiesa, Corpo di Cristo, al quale deve aderire per vivere nella vera fede.
Dopo la sua conversione Paolo ha conservato in cuore il desiderio di essere unito al popolo di Israele. Lo scrive nella lettera ai Romani con parole che non si possono leggere senza profonda commozione: "Dico la verità in Cristo, non mentisco, e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo: ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua. Vorrei infatti essere io stesso anatema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne. Essi sono Israeliti e possiedono l'adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse, i patriarchi; da essi proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli".
Ogni cristiano dovrebbe avere questa tristezza continua, che non impedisce di essere gioiosi in Cristo, perché è una tristezza secondo Dio, che ci unisce al cuore di Cristo. E la sofferenza per il popolo di Israele che non riconosce Cristo, per i cristiani che sono divisi e non giungono all'unità che il Signore vuole.

domenica 24 gennaio 2021

Covid, nuove speranze per un farmaco in grado di fermare l’infezione: ecco qual è

ALTRA CURA CONTRO IL COVID IN ALTERNATIVA AL VACCINO. DOMANDA: SUL PASSAPORTO VACCINALE SONO VALIDE LE CURE ALTERNATIVE AL VACCINO? PERCHE' SE E' VERAMENTE LA SALUTE UMANA CHE SI VUOLE TUTELARE, OGNI CURA EFFICACE PUO' SOSTITUIRE IL RICORSO AL VACCINO. FINORA SONO PIU' LE PERPLESSITA' SUGLI EFFETTI COLLATERALI INDOTTI DAI VACCINI CHE I BENEFICI EFFETTIVI CONTRO IL COVID...

Secondo due scienziati italiani il blu di metilene, un farmaco utilizzato per il trattamento di alcune infezioni, sarebbe in grado di fermare anche l’infezione causata dal coronavirus.


Crescono le speranze per un farmaco in grado di fermare l’infezione causata dal coronavirus. Si tratta del blu di metilene, un farmaco già in uso per il trattamento di alcune infezioni delle vie urinarie, per il trattamento della malaria e di alcune forme di avvelenamento.

Secondo gli scienziati che hanno condotto lo studio, i fratelli Giulio e Giuseppe Augusto Scigliano, questa sostanza sarebbe in grado di fermare all’origine la produzione delle sostanze che permettono la “pericolosa reazione iperinfiammatoria”.

Covid, un farmaco può fermare l’infezione

Lo studio dei due fratelli si concentra sugli effetti del blu di metilene nel trattamento del Covid-19. La ricerca è stata pubblicata su ScienceDirect, come anticipato da Il giornale.it, anche se al momento ha coinvolto un numero molto ridotto di pazienti.

Proprio per questo motivo i due medici propongono “di testare il blu di metilene per contrastare la sindrome da distress respiratorio acuto correlato a Covid, in particolare suggeriamo di testarlo precocemente nelle infezioni da Covid per prevenire la reazione iperinfiammatoria responsabile delle gravi complicanze della malattia”.

I due scienziati precisano che nel corso nell’infezione, diversi pazienti sviluppano una polmonite interstiziale bilaterale che dura per diverse settimane e anche in seguito alla guarigione continuano a persistere gli effetti a lungo termine del Covid. I fratelli Scigliano hanno notato che il quadro clinico peggiora soprattutto quando “la carica virale è già diminuita considerevolmente. Come è possibile che man mano che il virus tende a scomparire i sintomi peggiorino anziché migliorare? Evidentemente sono entrati in gioco altri fattori”. Ormai infatti è risaputo che il coronavirus causa una “reazione infiammatoria violenta, non proporzionata alla finalità di eliminazione del virus, sostenuta da quella che gli esperti in materia chiamano tempesta citochinica”.

L’unica soluzione per fermare l’infezione, anche in stati avanzati, secondo i due scienziati, è la somministrazione del blu di metilene, una sostanza in grado di “inibire efficacemente la produzione di radicali liberi e l’innesco della tempesta citochinica”. A differenza degli antivirali, come il Remdesivir, che possono essere utilizzato solamente nella fase iniziale della malattia, il blu di metilene può essere impiegato indipendentemente dall’evoluzione dell’infezione.

Gli studi sul blu di metilene

Secondo i ricercatori il blu di metilene potrebbe essere un’arma estremamente efficace nel fermare il coronavirus:


«Recenti studi in provetta hanno inoltre dimostrato che il blu di metilene ha una potente azione antivirale, rendendolo idoneo a contrastare sia la fase virale che quella infiammatoria della malattia».

Questa sostanza inoltre è ben tollerato da tutti i pazienti e provoca come unico effetto collaterale la reversibile colorazione bluastra delle urine. Inoltre, precisano ancora i due, “se assunto per bocca ai primi sintomi di Covid-19, oltre all’azione antivirale, è probabilmente in grado di prevenire la reazione infiammatoria e ridurre questa malattia al rango di semplice influenza”.

Un altro vantaggio di questa sostanza è che è facilmente reperibile in tutte le farmacie ad un prezzo molto economico e accessibile: “il costo di un ciclo di terapia con blu di metilene è di circa 8 euro per ogni paziente. E potrebbe dimezzarsi se venisse preparato su vasta scala”.

PUBMED: I RISCHI OSCURATI DEL VACCINO COVID19

Divulgazione del consenso informato ai soggetti dello studio vaccinale rischio di peggioramento clinico della malattia attraverso i vaccini COVID-19.

Astratto

Obiettivi dello studio: la comprensione del paziente è una parte fondamentale del rispetto degli standard di etica medica di consenso informato nei disegni di studio. Lo scopo dello studio era determinare se esiste una letteratura sufficiente richiedere ai medici di rivelare il rischio specifico che i vaccini COVID-19 potrebbero peggiorare la malattia su esposizione al virus challenge o circolante.

Metodi utilizzati per condurre lo studio: la letteratura pubblicata è stata rivista per identificare preclinici ed evidenza clinica che i vaccini COVID-19 potrebbero peggiorare la malattia dopo l’esposizione a challenge o virus circolante. I protocolli di sperimentazione clinica per i vaccini COVID-19 sono stati esaminati per determinare se i rischi sono stati correttamente divulgati.

Risultati dello studio: i vaccini COVID-19 progettati per suscitare anticorpi neutralizzanti possono sensibilizzare destinatari del vaccino a malattie più gravi che se non fossero stati vaccinati. Vaccini per SARS, MERS e RSV non sono mai stati approvati, e i dati generati nello sviluppo e test di questi i vaccini suggeriscono una seria preoccupazione meccanicistica: che i vaccini progettati empiricamente utilizzando il approccio tradizionale (costituito dal picco virale del coronavirus non modificato o minimamente modificato a anticorpi neutralizzanti), siano essi composti da proteine, vettori virali, DNA o RNA e indipendentemente del metodo di consegna, può peggiorare la malattia di COVID-19 via l’aumento anticorpo-dipendente (ADE).

Questo rischio è sufficientemente oscurato nei protocolli degli studi clinici e nei moduli di consenso per gli studi di vaccino COVID-19 in corso quindi è improbabile che si verifichi un’adeguata comprensione da parte del paziente di questo rischio, evitando il consenso veramente informato da parte dei soggetti in questi studi.

Conclusioni tratte dallo studio e implicazioni cliniche: il rischio specifico e significativo di COVID-19 di ADE (=effetti collaterali avversi) avrebbe dovuto essere e dovrebbe essere divulgato in modo prominente e indipendente ai soggetti di ricerca attualmente in studi vaccinali, così come a quelli reclutati per gli studi e ai futuri pazienti dopo l’approvazione del vaccino, al fine di soddisfare lo standard di etica medica della comprensione del paziente per il consenso informato.

Documento pubblicato in data 28 ottobre 2020.


MESSAGGIO DELLA SANTISSIMA VERGINE MARIA ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA 20 GENNAIO 2021



Amati figli del Mio Cuore Immacolato:


VOI SIETE I MIEI FIGLI AMATI, QUELLI CHE MIO FIGLIO
MI AFFIDÒ AI PIEDI DELLA CROCE.



Ora vi trovate in tempi di confusione, di incertezza e di attesa.



Chi sono quelli che continuano a procedere sul cammino?



I Miei figli che si affidano alla Volontà Divina.
I Miei figli che sono sicuri che Mio Figlio non li abbandonerà, così come sono sicuri che questa Madre non li lascerà soli.

Ciascuno di voi sta procedendo sicuro di quello che è stato annunciato dalla Trinità Sacrosanta e questo vi fa avere fiducia che non succederà nulla che non sia già stato prima rivelato affinché vi preparaste, perché non vi perdeste e perché poteste salvare l’anima.



Senza Amore, non si può ottenere la Vita Eterna…
Senza Fede, si costruisce sulle sabbie mobili…
Senza Speranza, si verrà distrutti dalla continua incertezza di questo momento…
Senza Carità nei propri confronti e nei confronti del prossimo, non si riuscirà ad avanzare sul cammino spirituale.



È QUESTO IL MOMENTO, NON UN ALTRO, QUELLO CHE È STATO ANNUNCIATO, QUELLO CHE VI PORTERÀ AD ESSERE PURIFICATI E PERTANTO DOVETE CRESCERE NELL’AMORE PER VOI STESSI E PER IL PROSSIMO, DOVETE CRESCERE NELLA FEDE, NELLA SPERANZA, NELLA CARITÀ.



Figli:

State in allerta di fronte ai dotti dal cuore vuoto, di fronte a quelli che sono letterati, ma non conoscono la Parola dell’Amore Divino!

State in allerta di fronte a quelli che si autodefiniscono cristiani e disprezzano la croce, che dicono di essere seguaci di Mio Figlio, ma disprezzano i loro fratelli.

State in allerta di fronte a quelli che godono nell’essere attori e non spettatori, perché di queste persone è pieno il mondo.



SEGUITE MIO FIGLIO, NON DISPREZZATELO, NON ABBANDONATELO PER SEGUIRE QUELLI CHE NON CREDONO IN LUI O CHE SONO INGANNEVOLI INTERPRETI DELLA PAROLA DIVINA, perché costoro, figli Miei, se non vi svegliate subito, vi porteranno a perdere la Vita Eterna!



Ricevete l’Alimento Divino che perdura in voi e a questo proposito vi invito a rimanere in Stato di Grazia.


Lottate contro il peccato, state attenti a non cadere, procedete senza contristare lo Spirito Santo (Ef. 4,30), invocatelo e vi aiuterà, vi fornirà la forza necessaria per rimanere saldi e perché, come le sentinelle, siate in grado di individuare il nemico da lontano e in questo modo non vi possa sorprendere.



Quanti di voi, figli del Mio Cuore, si rendono conto che si sono diretti un passo dopo l’altro su un Cammino che non vi porterà alla Vita Eterna e che state compiendo passi che vi stanno portando verso il male?



Siate cauti con i vostri simili, figli Miei, amateli più di voi stessi, perché chi ama il proprio fratello, ama sé stesso e per chi non ama sé stesso è impossibile amare il prossimo.



MANTENETE I SENSI SPIRITUALI IN STATO DI ALLERTA.
Questo è un momento duro e delicato e alcuni dei Miei figli che non sono riusciti a scendere dal piedistallo dell’ego umano, se non continueranno a vigilare sul loro cammino personale, diventeranno servi di loro stessi e non di Mio Figlio.



In questo momento le acque sono agitate, ma affinché possiate remare sicuri nel mare in tempesta, Mio Figlio vi sta accompagnando sulla vostra barca personale.
Siate prudenti e pregate, la Chiesa di Mio Figlio si trova in pericolo, la leggerezza attrae il male.



Il male sta avanzando come un’ombra che oscura l’atmosfera della terra e farà entrare nelle tenebre coloro che non avranno la totale disponibilità a rimanere fedeli a Mio Figlio.



Quale Madre, vi ho chiesto di eliminare volontariamente l’orgoglio, vi ho chiesto di guardarvi dentro affinché esaminaste la piccolezza dell’essere umano, e non vengo ascoltata. Io vi attenderò fino all’ultimo alito di vita, perché possiate riconoscervi peccatori.



AMATISSIMI FIGLI, PREGATE IN OGNI MOMENTO, PREGATE CON IL CUORE, CON LA CONSAPEVOLEZZA CHE NELLA PREGHIERA SI OTTIENE LA CARITÀ VERSO IL PROSSIMO, IL PERDONO E LA DEVOZIONE.



Pregate, con l’Amore di Mio Figlio per i vostri fratelli, pregate e siate persone che fanno del bene, non siate impetuosi, invece siate conciliatori; non siate giudici dei vostri fratelli, ma disponetevi ad aiutare chi ne ha bisogno. Quello che vedete nel fratello e lo qualificate come un cattivo modo di comportarsi e di agire, è quello di cui proprio voi siete impregnati.



Amati figli del Mio Cuore Immacolato, la malattia sta avanzando, i tentacoli del demonio stanno avanzando e stanno esercitando il potere sull’umanità, che non si rende conto di quello che sta vivendo.



Pregate figli Miei, pregate, l’Aquila entrerà nel caos.



Pregate figli Miei, pregate, la Francia sarà preda degli invasori.



Pregate figli Miei, pregate, grandi vulcani riverseranno il loro magma, l'uomo lo considererà uno spettacolo, il Cielo gemerà.



Pregate figli Miei, pregate, il Cinturone di Fuoco tremerà con forza da una parte all'altra.



Figli Miei, dovete continuare a pregare, a mettere in pratica la preghiera, assistete alla Celebrazione Eucaristica, pentitevi delle vostre cattive opere ed azioni, perché l’inaspettato arriverà alla velocità del vento.



IO SONO VOSTRA MADRE E NON VI ABBANDONO.
IO SONO VOSTRA MADRE E VI PROTEGGERÒ, NON TEMETE.



Vi benedico, rifugiatevi nel Mio Cuore Immacolato.



Mamma Maria.



AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO


COMMENTO DI LUZ DE MARIA

Fratelli:

Nostra Madre vigila sul Popolo di Suo Figlio.

Nostra Madre ci ribadisce l’appello alla preghiera e come Lei mi ha spiegato: 

“La preghiera fatta con il cuore significa meditare ogni parola che si pronuncia, sentendola nel cuore, vivendola ed aiutando il fratello nelle sue necessità.”

La preghiera non deve essere fatta di parole ripetitive e ci viene detto di praticare la preghiera essendo caritatevoli, generosi, amabili, mantenendo l’atteggiamento di Suo Figlio, usando la prudenza, l’amabilità e il rispetto per il prossimo. 

Nostro Signore, durante la Sua Predicazione, diede da mangiare all’affamato, aiutò i bisognosi, curò i malati… Anche noi dobbiamo quindi unire la preghiera all’azione.

Nostra Madre ci allerta anche su quello che stiamo vivendo e come tutto andrà avanti fino a quando l’umanità non cadrà preda dell’Ordine Mondiale.

Noi dobbiamo continuare ad avere fiducia nelle Parole di nostra Madre:

“Alla fine il Mio Cuore Immacolato trionferà.”



Amen.