TRUMP E' IL KATECHON CHE RITARDA LA VENUTA DELL'ANTICRISTO? DALLE PROFEZIE PARREBBE DI SI, E ALCUNI DATI DI FATTO LO CONFERMANO....
Popolo di Dio, pregate, gli accadimenti non si faranno attendere, con l’assenza del Katéchon, apparirà il mistero dell’iniquità (Cfr. 2 Tes 2,3-4).
(Appello divino tratto da: https://verainformazionerealtime.blogspot.com/2020/11/messaggio-di-san-michele-arcangelo-luz.html)
Il ruolo di 46° Presidente degli Stati Uniti d'America del Katéchon Trump è stato usurpato illegittimamente attraverso clamorosi e annunciati brogli elettorali dal democratico Biden, che nel suo programma elettorale prevede un piano covid che potrebbe gettare il mondo nel peggior incubo della storia umana. Quando il covid non servirà più al mistero dell'iniquità chiamato Nuovo Ordine Mondiale si passerà alla fase successiva: esproprio di massa, vaccino e microchip, soggiogamento di interi popoli ad un sistema di schiavizzazione dove un esercito di disperati disoccupati dovrà sottostare ad una indecorosa forma di reddito universale (briciole che cadranno dal banchetto dei ricchi).
Il giorno della proclamazione della vittoria di Trump nel 2016 il tycoon fece questo suggestivo discorso:
"L’America deve smettere di decidere i governi per gli altri. Abbiamo speso miliardi di dollari per destabilizzare nord Africa e medio oriente, mentre in casa nostra bianchi e neri si sparano addosso. Dal 2008 il mondo occidentale è più povero e insicuro, la nostra patria in preda ad uno scontro sociale, siamo alle porte di una nuova guerra fredda, invece di considerare Putin un alleato nella guerra al terrorismo. Le responsabilità sono più della Clinton, che di Obama, la Libia è farina del suo sacco. Hillary Clinton ci porterà ad uno scontro senza precedenti. Non ne abbiamo bisogno".
-Donald Trump 4 novembre-
Quattro anni dopo, a novembre 2020, la già proclamata vittoria di Biden da parte dei media asserviti al potere del Deep State sionista rigetta il mondo in un incubo.
Nel 2016, dopo l'elezione di Trump, un bellissimo articolo di Floriana Castro Agnello fa riflettere per il giustificato elogio che riserva al popolo americano per aver voluto voltare pagina eleggendo uno considerato da molti "ineleggibile". L'articolo si intitola: "Trump Presidente: delusione o ultimo katechon? Intanto grazie agli americani per non aver creduto alla propaganda". Nel 2016 avvenne qualcosa che ha ancora del miracoloso. E qualcosa ci dice che quattro anni dopo, nonostante Biden si senta già insediato alla Casa Bianca, il miracolo potrebbe ripetersi.
Riporto il testo integrale:
"A seggi ancora aperti Trump presentava già ricorso. L’organizzazione del candidato repubblicano contestava il fatto che la sera dell’8 Novembre avevano lasciato votare lunghe file di elettori (per lo più ispanici) ben oltre l’orario di chiusura previsto per i seggi nell’early voting. Le autorità locali hanno risposto che tutto era regolare. E un giudice poco dopo aveva respinto l’istanza. Tutti rassegnati: le sorti di questo voto erano già state decise. La continuità della politica neoconservatrice che, dall’11 settembre 2001, ha caratterizzato la politica estera americana e che si è tradotta nella destabilizzazione del medioriente sembrava essere inevitabile, come inevitabile poteva essere uno scontro con l’Iran e la Russia, paesi che la Clinton aveva già minacciato per aver “ostacolato la storia”. Ma alle due di notte una sorpresa: Trump si era già conquistato il Kentucky l’Indiana. Dopo poche ore è ufficiale: Donald Trump è il 45° presidente degli Stati Uniti. Non sono bastati i racconti di alcune ex “vittime” che hanno raccontato di essere state palpeggiate da Trump 35 anni fa. Non sono bastati nemmeno gli scatti in topless della moglie Melania. Il popolo americano ha trovato le atrocità della Clinton molto più detestabili. Era più interessante infatti il suo coinvolgimento nella destabilizzazione della Libia, dell’Iraq, della Siria, dell’Ucraina, dell’Afghanistan. Era molto più interessante il suo coinvolgimento nell’uccisione dell’ambasciatore americano in Libia Chris Stevens, fatto assassinare molto probabilmente su ordine della Clinton in seguito al trasferimento dell’arsenale libico in Siria a beneficio di “ribelli moderati” e non. Era molto più interessante il coinvolgimento dei Clinton in una vasta rete di pedofilia e satanismo. E che dire di certe nudità irresistibili come l’organizzazione a delinquere Clinton Fondation? Le email diffuse da Wikileaks svelano la metà nascosta del potere, fatto di corruzione implicita e talvolta esplicita, scambi di favori tra potenti, asservimento della stampa, logiche di clan, perseguimento di agende segrete troppo distanti da quelle proclamate in pubblico. La fondazione che di fatto barattava colloqui personali – a quanto pare anche al Dipartimento di Stato – e comparsate a convegni a colpi di donazioni milionarie alla propria Fondazione? Donazioni che provenivano anche da Paesi inqualificabili? E come avrà fatto l’FBI a chiudere l’inchiesta in soli otto giorni, dato che le email (ben 650mila che l’FBI avrebbe vagliato in una sola settimana!) pubblicate da Wikileaks attraverso l’uso del famoso server privato (e quindi illegale) della Clinton? Senza contare la lunga scia di morte seminata dalla famiglia Clinton contro politici, scrittori, giornalisti pericolosi per la scalata della signora. Tutti morti ufficialmente per suicidio dopo le loro rivelazioni! Possiamo però dire che almeno la morte di queste persone è non è stata inutile.
Contrariamente a quello che tutti i governi americani, a parte qualche eccezione, hanno rappresentato per il proprio paese e per il mondo intero ho sempre avuto un’ottima stima del popolo americano. Un popolo che ho ben conosciuto, che apprezzo e di cui ho sempre lodato la ricerca dello spirituale e della trascendenza. L’ho sempre saputo, come lo hanno sempre saputo i professori universitari italioti, i giornalisti di regime, il popolo dei centri sociali che ha sempre definito gli americani un popolo di puritani, di ignoranti, di televisionari. Ma questo popolo con i suoi mille pregi e difetti nella notte fra l’otto e il nove novembre ha dato una lezione al popolo europoide intrappolato da Bruxelles, dalla Trojka, ed entusiasta dalle politiche che mirano a voler distruggere la sua cultura, e l’identità cristiana dell’Europa. Proprio gli americani, i più grandi consumatori di TV al mondo, con la loro scelta di eleggere Donald Trump come loro presidente hanno dimostrato che il mondo dorato dell’oltre schermo è falso: è falsa la stampa; è falso il sistema; è marcia Wall Street che in queste ore minaccia il mondo con i suoi crolli quando l’opinione pubblica va contro le sue preferenze; è marcio il mondo dello spettacolo grande sostenitore di Killary; è marcia Louise Ciccone (in arte Madonna) che con l’eleganza che l’ha sempre contraddistinta aveva giurato rapporti orali a tutti coloro che avessero votato per la famiglia Clinton e che fino a ieri aveva improvvisato un mini concerto a Washington. E’ la vittoria del popolo; quel popolo così diverso dai loro rappresentanti; quel popolo che spesso si ritrova ai margini della società se non riesce a pagarsi il college; quel popolo che spesso disperato che finisce con il fare abuso di Prozac e Ritalin; quel popolo che non riesce a pagare l’affitto, e che si ritrova in moltissimi casi a dover rovistare nelle spazzature degli alleys. Era solo da lodare quel popolo che non ha creduto nei sondaggi e che ha compreso l’inganno: ormai sono pochissimi gli americani che continuano a credere che il 9/11 sia stata l’opera di alcuni dilettanti di Al Qaeda che con un paio di taglierini hanno messo in ginocchio la difesa più potente del mondo, contrariamente ai lettori di Repubblica. Una lode speciale va alla comunità cattolica, in particolare quella di Chicago, che ha sostenuto Trump sin dall’inizio per le sue posizioni contro l’aborto e contro l’establishment guerrafondaio. Piccole e sparute comunità che dimostrano di non voler perdere la fede cattolica anche dopo le dichiarazioni di Bergoglio che definiva Trump Non Cristiano a causa delle sue posizioni in materia di immigrazione. La vittoria di Trump ha sorpreso noi, ha sorpreso tutti gli studiosi di massoneria e strategie criptiche del sistema; ha sorpreso persino Assange che sino all’ultimo aveva espresso i suoi dubbi sulla possibilità di una vittoria di Trump. Cosa accadrà domani? Non possiamo saperlo. Trump sarà fedele alle sue promesse? Si rivelerà un servo del sistema? Oppure sarà combattuto dall’establishment come lo furono certi suoi predecessori come Lincoln e Kennedy? Il leviatano non è stato sconfitto e non sappiamo quali altre sorprese ci riserva il futuro. Ma oggi la mia speranza è quella che i popoli europei da sempre imitatori di quello che proviene d’oltreoceano, vengano ispirati anche per gli ideali che il popolo americano ha deciso di non svendere dando la propria fiducia a Trump, colui che potrebbe rappresentare l’ultimo Katéchon".
Dopo aver letto questo articolo che esprimeva l'impressione di molti osservatori europei sull'elezione che sovvertì tutti i pronostici ci chiediamo: è mai possibile che quattro anni dopo gli elettori americani siano stati così ingenui e stupidi da non voler dare un'altra chance a Trump di portare gli Usa ancora più lontano dalla palude del Deep State? Stato Profondo che finora solo Donald Trump aveva avuto il coraggio di affrontare con determinazione e notevole capacità di anticiparne le mosse. Eppure, quattro anni dopo, nonostante i riconteggi e i ricorsi per palesi brogli elettorali, non si sente altro che riecheggiare in tutto il mondo la vittoria fraudolenta di uno degli esponenti di spicco del Deep State che Trump stava combattendo. Joe Biden, dietro il quale si nasconde l'ombra minacciosa di Hillary Clinton, si sente già il padrone del vapore e ostenta quella sicurezza che solo chi sa di avere un "apparato" alle spalle può ostentare. Gli Usa di Trump in quattro anni non hanno mosso guerra a nessuno anzi, Trump ha perfino ritirato i soldati da zone di guerra che da decenni subivano la nefasta influenza del Deep State dei Bush, Obama e Clinton. E' proprio dagli Usa che arriva l'intuizione di Donald Trump come il Katéchon che trattiene l'opera malefica dell'anticristo, come scrive "The American Conservative": Trump the Katéchon (qui: https://www.theamericanconservative.com/dreher/trump-the-katechon/).
Anche Monsignor Viganò nelle lettere scritte a Trump ne ha riconosciuto tutta la forza avversativa ed eversiva dell'agenda del misterium iniquitatis che nei prossimi anni porterebbe l'anticristo a perseguitare il genere umano creato a immagine e somiglianza di Dio. Ma dietro Trump c'è il Suo disegno di salvezza per liberare il mondo dalle tenebre del male. A ciascuno di noi spetta fare la sua parte senza rimanere inattivi di fronte agli eventi futuri.
Cinzia Palmacci