venerdì 24 luglio 2020

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Venerdi 24 Luglio 2020
Venerdì della XVI settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Vangelo (27 Luglio 2018) Colui che ascolta la Parola e la ...

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Ecco, Dio viene in mio aiuto, il Signore sostiene l’anima mia.
A te con gioia offrirò sacrifici
e loderò il tuo nome, Signore, perché sei buono.(Sal 54,6-8)

Colletta
Sii propizio a noi tuoi fedeli, Signore,
e donaci i tesori della tua grazia,
perché, ardenti di speranza, fede e carità,
restiamo sempre fedeli ai tuoi comandamenti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ger 3,14-17)
Vi darò pastori secondo il mio cuore; a Gerusalemme tutte le genti si raduneranno.


Dal libro del profeta Geremìa

Ritornate, figli traviati – oracolo del Signore – perché io sono il vostro padrone. Vi prenderò uno da ogni città e due da ciascuna famiglia e vi condurrò a Sion. Vi darò pastori secondo il mio cuore, che vi guideranno con scienza e intelligenza.
Quando poi vi sarete moltiplicati e sarete stati fecondi nel paese, in quei giorni – oracolo del Signore – non si parlerà più dell’arca dell’alleanza del Signore: non verrà più in mente a nessuno e nessuno se ne ricorderà, non sarà rimpianta né rifatta.
In quel tempo chiameranno Gerusalemme “Trono del Signore”, e a Gerusalemme tutte le genti si raduneranno nel nome del Signore e non seguiranno più caparbiamente il loro cuore malvagio.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Ger 31,10-13)
Rit: Il Signore ci custodisce come un pastore il suo gregge.

Ascoltate, genti, la parola del Signore,
annunciatela alle isole più lontane e dite:
«Chi ha disperso Israele lo raduna
e lo custodisce come un pastore il suo gregge».

Perché il Signore ha riscattato Giacobbe,
lo ha liberato dalle mani di uno più forte di lui.
Verranno e canteranno inni sull’altura di Sion,
andranno insieme verso i beni del Signore.

La vergine allora gioirà danzando
e insieme i giovani e i vecchi.
«Cambierò il loro lutto in gioia,
li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni».

Canto al Vangelo (Lc 8,15)
Alleluia, alleluia.
Beati coloro che custodiscono la parola di Dio
con cuore integro e buono
e producono frutto con perseveranza.
Alleluia.

VANGELO (Mt 13,18-23)
Colui che ascolta la Parola e la comprende, questi dà frutto.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Dio ci ha dato tanti benefici, primo fra tutti il dono della fede.
Preghiamo perchè ci renda capaci di testimoniare con la coerenza della vita questo valore inestimabile, dicendo:
Accresci in noi la fede, Signore.

1. Perché la Chiesa di Cristo goda di vera e stabile pace su tutta la terra, e crescendo nell'amore e timore di Dio Padre, sia piena del conforto dello Spirito Santo, preghiamo.
2. Perché i credenti in Cristo non ricadano sotto le potenze del male, ma sempre liberi da ogni compromesso e da ogni paura, professino apertamente il loro credo, preghiamo.
3. Perchè la nostra assemblea manifesti sempre più la vera natura della Chiesa, che nasce dalla parola di Dio e si edifica nel banchetto eucaristico, per testimoniare la carità fraterna, preghiamo.
4. Perché ogni cristiano, a immagine somiglianze del Padre, abbia un cuore grande, lento all'ira e sempre disponibile al perdono, preghiamo.
5. Perché il Vangelo che abbiamo proclamato con la bocca, metta radici di fede nella nostra vita e produca sostanziosi frutti di giustizia e di santità, preghiamo.

O Signore, che ci hai creati e redenti, fà che la nostra fede porti frutti abbondanti di giustizia e di carità, perché il mondo veda le nostre opere buone e glorifichi il tuo nome. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
O Dio, che nell’unico e perfetto sacrificio del Cristo
hai dato valore e compimento
alle tante vittime della legge antica,
accogli e santifica questa nostra offerta
come un giorno benedicesti i doni di Abele,
e ciò che ognuno di noi presenta in tuo onore
giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Ha lasciato un ricordo dei suoi prodigi:
buono è il Signore e misericordioso,
egli dà il cibo a coloro che lo temono. (Sal 111,4-5)

Oppure:
“Ecco, sto alla porta e busso”, dice il Signore.
“Se uno ascolta la mia voce e mi apre,
io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me”. (Ap 3,20)


Preghiera dopo la comunione
Assisti, Signore, il tuo popolo,
che hai colmato della grazia di questi santi misteri,
e fa’ che passiamo dalla decadenza del peccato
alla pienezza della vita nuova.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Nel darci personalmente la spiegazione della sua prima parabola Gesù ci invita a un esame personale di coscienza sulla risposta della nostra libertà e disponibilità alla “parola del regno”, oggi seminata come non mai dal divin seminatore, attraverso la missione evangelizzatrice della Chiesa.
Quale risposta? Quella dell’indifferenza e del rifiuto di chi ascolta la parola distratto e annoiato, per cui cede facilmente ai pregiudizi del secolarismo, del materialismo e del laicismo?
O è forse quella della superficialità e dell’incostanza di chi non sa cogliere le sfide della vita e della storia, che diventano per lui motivo di scandalo e lo portano gradualmente all’abbandono della fede?
Oppure quella del calcolo umano di chi alle esigenze del regno antepone le seduzioni subdole e fallaci del consumismo, dell’edonismo, del permissivismo libertario che soffocano la parola e le impediscono di dare frutto?
Se così fosse sarebbe ben triste il cammino della vita, arido e senza speranza.
Sia invece la nostra risposta quella della “terra buona”, di chi ha scoperto il valore insostituibile della parola di Dio nella vita, la ricerca con interesse, l’ascolta e l’accoglie come un dono, la medita assiduamente, si confronta quotidianamente con essa e la mette in pratica.

giovedì 23 luglio 2020

La Diga delle Tre Gole in Cina è così massiccia che ha rallentato il movimento di rotazione terrestre

la diga delle tre gole

La Diga delle Tre Gole è una gigantesca diga sul Fiume Azzurro, in Cina, deputata alla produzione di un’enorme quantità di energia elettrica (si tratta dell’impianto idroelettrico con maggiore capacità di sempre).
La costruzione della diga è finita nel 2006 ed è costatata moltissimo, sia in termini di impatto ambientale che di qualità della vita umana: molte persone, infatti, sono state costrette ad abbandonare i propri villaggi per far spazio all’enorme bacino.

Ma l’impatto della diga sul mondo non è soltanto locale. La NASA ha infatti calcolato che la diga e il bacino sono così massicci da rallentare e tutti gli effetti la rotazione terrestre.
L’acqua al suo interno pesa 39mila miliardi di kg. Si tratta di uno spostamento di massa così considerevole da influire sul momento di inerzia: l’inerzia di un corpo rotante rispetto alla sua rotazione. In generale, più aumenta la distanza di una massa rispetto al proprio asse di rotazione, più diminuisce la velocità di rotazione.
Secondo lo stesso principio, se siete su una sedia girevole e ruotate su voi stessi, andrete più veloci se tenete le braccia attaccate al corpo.

Secondo la Nasa, la Diga Delle Tre Gole ha allungato le nostre giornate di 0,06 microsecondi. Niente di troppo considerevole, ma rimane un fatto sorprendente.

PRINCIPI COSTITUZIONALI, DIRITTO ALLA SALUTE E CENSURE

Libertà di Cura e Diritto alla Salute | Per. Ind. Ivan Catalano

Prima dell'articolo mi corre l'obbligo di rinfrescare la memoria ai più audaci della censura indiscriminata:

L’articolo 21 della Costituzione italiana:
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”

Articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo
“Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”

Articolo 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali
“Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.”

Articolo 19 del Patto internazionale sui diritti civili e politici
“Ogni individuo ha diritto a non essere molestato per le proprie opinioni.
Ogni individuo ha il diritto alla libertà di espressione; tale diritto comprende la libertà di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee di ogni genere, senza riguardo a frontiere, oralmente, per iscritto, attraverso la stampa, in forma artistica o attraverso qualsiasi altro mezzo di sua scelta.”

Articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali dell'UE
“Libertà di espressione e d'informazione
1. Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.
2. La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati.”

Sentenza della Corte Costituzionale della Repubblica Italiana del 7 dicembre 1994 n° 420, dichiarò che è necessario “garantire il massimo di pluralismo esterno al fine di soddisfare, attraverso una pluralità di voci concorrenti, il diritto del cittadino all’informazione"

IL PARERE DEL COMITATO NAZIONALE PER LA BIOETICA

Il parere del Comitato Nazionale per la Bioetica a proposito del dibattito sulle vaccinazioni obbligatorie e facoltative, sottolinea l’importanza che questa pratica può avere nei confronti della salute individuale e collettiva. A detta del Comitato infatti: "L’obbligo di vaccinazione, in questo senso, non si fonda soltanto sul diritto alla salute (art. 32 della Costituzione), ma anche sui doveri di solidarietà (art. 2 della Costituzione). Le vaccinazioni hanno un valore preventivo e anche terapeutico per alcune malattie, con un rapporto favorevole tra costi e benefici, oltre che tra rischi e benefici, sia per il singolo che per la collettività. Tuttavia, i problemi maggiormente avvertiti dall’opinione pubblica riguardano la possibilità di effetti collaterali negativi, in particolare reazioni allergiche, disturbi neurologici e infezioni. Queste difficoltà richiedono maggiore precauzione ed una attenta valutazione medica qualora si tratti di vaccinazioni su minori, più esposti agli effetti indesiderati del trattamento medico e incapaci di decidere e di assumersi il rischio derivante dalla mancata immunizzazione. Il documento sottolinea l’esigenza di garantire una corretta informazione sui rischi e i benefici delle vaccinazioni, che è necessaria anche nei trattamenti sanitari obbligatori e contribuisce a ridimensionare la percezione del pericolo, che a volte porta al rifiuto ingiustificato della vaccinazione, soprattutto per quanto riguarda la popolazione infantile.
Nel parere vengono manifestati dubbi sulla legittimità dell’obiezione di coscienza nei confronti delle vaccinazioni obbligatorie, quando esse siano richieste per la tutela della salute individuale e collettiva e non vi siano altri metodi per tutelare questo bene. Si richiede comunque che lo Stato si faccia carico in via ‘oggettiva’ degli eventuali danni derivanti dalle vaccinazioni obbligatorie, prevedendo rapidi procedimenti risarcitori. Infine, il Comitato auspica un incentivo alla promozione della cultura della salute, che in prospettiva potrebbe portare all’abolizione della obbligatorietà delle vaccinazioni, nel caso in cui l’adesione spontanea della popolazione lo consentisse".

LE PERPLESSITA' SUL PARERE DEL COMITATO PER LA BIOETICA

Il Comitato richiama gli articoli 32 e 2 della Costituzione. L'articolo 32 sancisce il sacrosanto diritto alla salute, ma il dovere di solidarietà dell'articolo 2 desta qualche perplessità: 
Art. 2. La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. 
Per costringere dolcemente il popolo italiano a farsi vaccinare si richiama ad un generico "dovere di solidarietà sociale" per evocare un vago sentimento di responsabilità verso la cura e la difesa della salubrità dei membri di una comunità che interagiscono con gli altri  in un rapporto di interdipendenza reciproca. Ma nell'articolo 2 si parla anche di doveri di solidarietà politica ed economica che sempre più spesso vengono disattesi. Ogni giorno assistiamo a decisioni politiche ed economiche che si fanno beffa del dovere di solidarietà sancito dalla Costituzione, svuotando di contenuto e di vigenza il predetto principio. Allora o la legge è uguale per tutti senza figli e figliastri, politici compresi, o la Costituzione democratica di questo paese è già stata surclassata ma tirata in ballo per convenienza, o peggio, "ad minchiam" (si scusi il latinismo). In questo periodo di pandemia da COVID19 in cui non si parla d'altro che di contagiati e positivi come se tutti indistintamente fossero stati "appestati", mentre perfino chi non è medico sa bene che le persone sane e con un sistema immunitario efficiente sono da considerarsi immuni, cioè di sana e robusta costituzione fisica. Ragione per la quale non sono pericolosi né per gli altri né gli altri possono contagiarli. Inoltre, questo continuo richiamo ai vaccini come soluzione univoca senza prima aver fatto uno screening serio e attendibile di tutti quelli che hanno contratto il virus in modo grave da essere stati in pericolo di vita, agitando lo spauracchio dei vaccini come soluzione per tutti è antiscientifico e idiota oltre che profondamente anticostituzionale. Perché, oltre al generico dovere di solidarietà, è la libertà di cura e di autodeterminazione che deve essere riconosciuta e garantita come diritto inviolabile fondamentale.
Dunque, la salute è un bene troppo prezioso per imporre una cura richiamandosi ad un aleatorio dovere di solidarietà. Inoltre, esistono studi scientifici seri e dettagliati sulla pericolosità dei vaccini contro l'influenza e altri virus che testimoniano i danni irreversibili arrecati ad un considerevole numero di pazienti in tutto il mondo. Questo studio, che qui verrà riportato integralmente, esiste ma è stato ignorato in malafede dall'OMS e da una larga parte della comunità scientifica solidale con Big Pharma di Bill Gates. Non solo, Big Pharma si sta muovendo contro associazioni che difendono la libertà di cura come Corvelva citandola in giudizio per non meglio identificati motivi. Sotto viene riportato l'articolo di Corvelva su questa spiacevole e giuridicamente irrilevante seccatura.
Questo lo studio "segreto" sui danni da vaccino ma riportato sul sito ufficiale dell'Istituto Superiore di Sanità:

Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi
(Articolo pubblicato su “Il Tempo” di martedì 8 gennaio 2019, pagina 6)
Poco più di 400 casi di encefalomielite acuta disseminata. Casi avversi provocati da “vaccino”. Un numero che non può di certo essere sottaciuto. E che invece, chissà perché, in tutto questo tempo, è stato tenuto ben “riposto” nel classico cassetto di turno, a cinque anni di distanza dallo studio che pure ha portato alla luce tali evidenze scientifiche.
Non si tratta dei soliti “No Vax” ma di uno studio finanziato con soldi pubblici e lasciato cadere nell’incuria e nell’oblio. Nel frattempo le ricerche sui vaccini, già programmate ed avviate all’Istituto Superiore di Sanità, sono state interrotte dopo il discutibile allontanamento del presidente dott. Fabrizio Oleari, nominato con concorso dal governo Monti, e la sua sostituzione – tutta politica – con il prof. Walter Ricciardi, il quale ben si era guardato dal partecipare al quel bando di concorso, salvo poi accettare il doppio incarico di commissario dello stesso Istituto per chiara fama secondo i voleri dell’allora ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
Tornando al tema diciamo che si tratta del primo report (“Analisi delle segnalazioni internazionali di encefalomielite acuta disseminata post vaccinazione”) che descrive, in maniera capillare, le caratteristiche epidemiologiche della encefalomielite acuta disseminata post-vaccinica. Autore dello studio, pubblicato nel 2013 su “EpiCentro” – il portale di epidemiologia dell’Istituto Superiore di Sanità – il dott. Paolo Pellegrino dell’Unità di Farmacologia clinica (Dipartimento di scienze biomediche e cliniche) dell’Azienda Ospedaliera Luigi Sacco (Università di Milano).
Epicentro, per quanti non lo sapessero, fa parte del Vaccine Safety Net (Who Vsn), la rete di siti nata nell’ambito della Global Vaccine Safety, iniziativa a cura dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), ideata per fornire ad operatori sanitari, istituzioni di salute pubblica e pubblico in generale, un facile accesso a informazioni scientificamente corrette ed affidabili sulla sicurezza vaccinale, nelle varie lingue dei diversi Paesi. I portali della rete, dopo un attento percorso di valutazione, vengono certificati dall’Oms stessa poiché adempiono a tutti i criteri di buona pratica in materia d’informazione sulle vaccinazioni. Insomma, lo avrete capito: non proprio il “circolo del dopolavoro”. Ma addirittura l’Oms e, per quanto concerne i fatti di casa nostra, l’Istituto presieduto, fino a non molti giorni fa, dal dimissionario Walter Ricciardi.
Ebbene, cosa è spuntato fuori da questa ricerca? È presto detto. Partiamo dai numeri. Sono stati ben 199 i casi rilevati dal VAERS (il reporting database americano) e 205 quelli evidenziati da EudraVigilance (il sistema di monitoraggio sulla sicurezza dei farmaci in Europa).
Casi di encefalite acuta disseminata, s’intende. Una patologia caratterizzata da un processo infiammatorio e demielinizzante che investe il sistema nervoso centrale e che, negli “episodi” passati al setaccio nello studio del professor Pellegrino, sarebbero derivati dai vaccini antimorbillo, dall’esavalente, dall’antiepatite B, dall’antimeningococco, ma soprattutto dai vaccini antinfluenzali e anti-HPV.
“In questo studio – scrive il gruppo di ricerca dell’Azienda Ospedaliera Luigi Sacco – abbiamo descritto, per la prima volta, le caratteristiche epidemiologiche della encefalomielite acuta disseminata post-vaccinica. A differenza degli studi precedenti riguardanti i casi di ADEM post infettiva, abbiamo osservato che questa patologia può riguardare ogni età. Abbiamo osservato che il vaccino anti-influenzale e anti-HPV siano quelli più comunemente associati a questa reazione avversa”.
Inoltre, sempre a leggere con attenzione le conclusioni della ricerca, si sottolinea ancora come i casi di encefalite post-vaccinica sarebbero stati sottostimati (“under-reporting”) a causa di “una riduzione dell’interesse per questo evento avverso”.
Ogni altro commento è superfluo ma una domanda sorge quanto mai spontanea: che ne era stato, finora, di questo interessantissimo studio, pure in bella evidenza sul sito dell’ISS e come mai stampa ed addetti ai lavori, solitamente sempre così vigili, lo hanno praticamente ignorato per tutti questi anni? Quando nelle azioni si intravede la malafede tutto il resto diventa risibile, soprattutto la presunta difesa della salute pubblica che i grandi cartelli farmaceutici non disdegnano di sacrificare sull'altare del profitto.

Cinzia Palmacci
 




PRINCIPI COSTITUZIONALI, DIRITTO ALLA SALUTE E CENSURE

Libertà di Cura e Diritto alla Salute | Per. Ind. Ivan Catalano

Prima dell'articolo mi corre l'obbligo di rinfrescare la memoria ai più audaci della censura indiscriminata:

L’articolo 21 della Costituzione italiana:
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”

Articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo
“Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”

Articolo 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali
“Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.”

Articolo 19 del Patto internazionale sui diritti civili e politici
“Ogni individuo ha diritto a non essere molestato per le proprie opinioni.
Ogni individuo ha il diritto alla libertà di espressione; tale diritto comprende la libertà di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee di ogni genere, senza riguardo a frontiere, oralmente, per iscritto, attraverso la stampa, in forma artistica o attraverso qualsiasi altro mezzo di sua scelta.”

Articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali dell'UE
“Libertà di espressione e d'informazione
1. Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.
2. La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati.”

Sentenza della Corte Costituzionale della Repubblica Italiana del 7 dicembre 1994 n° 420, dichiarò che è necessario “garantire il massimo di pluralismo esterno al fine di soddisfare, attraverso una pluralità di voci concorrenti, il diritto del cittadino all’informazione"

IL PARERE DEL COMITATO NAZIONALE PER LA BIOETICA

Il parere del Comitato Nazionale per la Bioetica a proposito del dibattito sulle vaccinazioni obbligatorie e facoltative, sottolinea l’importanza che questa pratica può avere nei confronti della salute individuale e collettiva. A detta del Comitato infatti: "L’obbligo di vaccinazione, in questo senso, non si fonda soltanto sul diritto alla salute (art. 32 della Costituzione), ma anche sui doveri di solidarietà (art. 2 della Costituzione). Le vaccinazioni hanno un valore preventivo e anche terapeutico per alcune malattie, con un rapporto favorevole tra costi e benefici, oltre che tra rischi e benefici, sia per il singolo che per la collettività. Tuttavia, i problemi maggiormente avvertiti dall’opinione pubblica riguardano la possibilità di effetti collaterali negativi, in particolare reazioni allergiche, disturbi neurologici e infezioni. Queste difficoltà richiedono maggiore precauzione ed una attenta valutazione medica qualora si tratti di vaccinazioni su minori, più esposti agli effetti indesiderati del trattamento medico e incapaci di decidere e di assumersi il rischio derivante dalla mancata immunizzazione. Il documento sottolinea l’esigenza di garantire una corretta informazione sui rischi e i benefici delle vaccinazioni, che è necessaria anche nei trattamenti sanitari obbligatori e contribuisce a ridimensionare la percezione del pericolo, che a volte porta al rifiuto ingiustificato della vaccinazione, soprattutto per quanto riguarda la popolazione infantile.
Nel parere vengono manifestati dubbi sulla legittimità dell’obiezione di coscienza nei confronti delle vaccinazioni obbligatorie, quando esse siano richieste per la tutela della salute individuale e collettiva e non vi siano altri metodi per tutelare questo bene. Si richiede comunque che lo Stato si faccia carico in via ‘oggettiva’ degli eventuali danni derivanti dalle vaccinazioni obbligatorie, prevedendo rapidi procedimenti risarcitori. Infine, il Comitato auspica un incentivo alla promozione della cultura della salute, che in prospettiva potrebbe portare all’abolizione della obbligatorietà delle vaccinazioni, nel caso in cui l’adesione spontanea della popolazione lo consentisse".

LE PERPLESSITA' SUL PARERE DEL COMITATO PER LA BIOETICA

Il Comitato richiama gli articoli 32 e 2 della Costituzione. L'articolo 32 sancisce il sacrosanto diritto alla salute, ma il dovere di solidarietà dell'articolo 2 desta qualche perplessità: 
Art. 2. La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. 
Per costringere dolcemente il popolo italiano a farsi vaccinare si richiama ad un generico "dovere di solidarietà sociale" per evocare un vago sentimento di responsabilità verso la cura e la difesa della salubrità dei membri di una comunità che interagiscono con gli altri  in un rapporto di interdipendenza reciproca. Ma nell'articolo 2 si parla anche di doveri di solidarietà politica ed economica che sempre più spesso vengono disattesi. Ogni giorno assistiamo a decisioni politiche ed economiche che si fanno beffa del dovere di solidarietà sancito dalla Costituzione, svuotando di contenuto e di vigenza il predetto principio. Allora o la legge è uguale per tutti senza figli e figliastri, politici compresi, o la Costituzione democratica di questo paese è già stata surclassata ma tirata in ballo per convenienza, o peggio, "ad minchiam" (si scusi il latinismo). In questo periodo di pandemia da COVID19 in cui non si parla d'altro che di contagiati e positivi come se tutti indistintamente fossero stati "appestati", mentre perfino chi non è medico sa bene che le persone sane e con un sistema immunitario efficiente sono da considerarsi immuni, cioè di sana e robusta costituzione fisica. Ragione per la quale non sono pericolosi né per gli altri né gli altri possono contagiarli. Inoltre, questo continuo richiamo ai vaccini come soluzione univoca senza prima aver fatto uno screening serio e attendibile di tutti quelli che hanno contratto il virus in modo grave da essere stati in pericolo di vita, agitando lo spauracchio dei vaccini come soluzione per tutti è antiscientifico e idiota oltre che profondamente anticostituzionale. Perché, oltre al generico dovere di solidarietà, è la libertà di cura e di autodeterminazione che deve essere riconosciuta e garantita come diritto inviolabile fondamentale.
Dunque, la salute è un bene troppo prezioso per imporre una cura richiamandosi ad un aleatorio dovere di solidarietà. Inoltre, esistono studi scientifici seri e dettagliati sulla pericolosità dei vaccini contro l'influenza e altri virus che testimoniano i danni irreversibili arrecati ad un considerevole numero di pazienti in tutto il mondo. Questo studio, che qui verrà riportato integralmente, esiste ma è stato ignorato in malafede dall'OMS e da una larga parte della comunità scientifica solidale con Big Pharma di Bill Gates. Non solo, Big Pharma si sta muovendo contro associazioni che difendono la libertà di cura come Corvelva citandola in giudizio per non meglio identificati motivi. Sotto viene riportato l'articolo di Corvelva su questa spiacevole e giuridicamente irrilevante seccatura.
Questo lo studio "segreto" sui danni da vaccino ma riportato sul sito ufficiale dell'Istituto Superiore di Sanità:

Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi
(Articolo pubblicato su “Il Tempo” di martedì 8 gennaio 2019, pagina 6)
Poco più di 400 casi di encefalomielite acuta disseminata. Casi avversi provocati da “vaccino”. Un numero che non può di certo essere sottaciuto. E che invece, chissà perché, in tutto questo tempo, è stato tenuto ben “riposto” nel classico cassetto di turno, a cinque anni di distanza dallo studio che pure ha portato alla luce tali evidenze scientifiche.
Non si tratta dei soliti “No Vax” ma di uno studio finanziato con soldi pubblici e lasciato cadere nell’incuria e nell’oblio. Nel frattempo le ricerche sui vaccini, già programmate ed avviate all’Istituto Superiore di Sanità, sono state interrotte dopo il discutibile allontanamento del presidente dott. Fabrizio Oleari, nominato con concorso dal governo Monti, e la sua sostituzione – tutta politica – con il prof. Walter Ricciardi, il quale ben si era guardato dal partecipare al quel bando di concorso, salvo poi accettare il doppio incarico di commissario dello stesso Istituto per chiara fama secondo i voleri dell’allora ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
Tornando al tema diciamo che si tratta del primo report (“Analisi delle segnalazioni internazionali di encefalomielite acuta disseminata post vaccinazione”) che descrive, in maniera capillare, le caratteristiche epidemiologiche della encefalomielite acuta disseminata post-vaccinica. Autore dello studio, pubblicato nel 2013 su “EpiCentro” – il portale di epidemiologia dell’Istituto Superiore di Sanità – il dott. Paolo Pellegrino dell’Unità di Farmacologia clinica (Dipartimento di scienze biomediche e cliniche) dell’Azienda Ospedaliera Luigi Sacco (Università di Milano).
Epicentro, per quanti non lo sapessero, fa parte del Vaccine Safety Net (Who Vsn), la rete di siti nata nell’ambito della Global Vaccine Safety, iniziativa a cura dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), ideata per fornire ad operatori sanitari, istituzioni di salute pubblica e pubblico in generale, un facile accesso a informazioni scientificamente corrette ed affidabili sulla sicurezza vaccinale, nelle varie lingue dei diversi Paesi. I portali della rete, dopo un attento percorso di valutazione, vengono certificati dall’Oms stessa poiché adempiono a tutti i criteri di buona pratica in materia d’informazione sulle vaccinazioni. Insomma, lo avrete capito: non proprio il “circolo del dopolavoro”. Ma addirittura l’Oms e, per quanto concerne i fatti di casa nostra, l’Istituto presieduto, fino a non molti giorni fa, dal dimissionario Walter Ricciardi.
Ebbene, cosa è spuntato fuori da questa ricerca? È presto detto. Partiamo dai numeri. Sono stati ben 199 i casi rilevati dal VAERS (il reporting database americano) e 205 quelli evidenziati da EudraVigilance (il sistema di monitoraggio sulla sicurezza dei farmaci in Europa).
Casi di encefalite acuta disseminata, s’intende. Una patologia caratterizzata da un processo infiammatorio e demielinizzante che investe il sistema nervoso centrale e che, negli “episodi” passati al setaccio nello studio del professor Pellegrino, sarebbero derivati dai vaccini antimorbillo, dall’esavalente, dall’antiepatite B, dall’antimeningococco, ma soprattutto dai vaccini antinfluenzali e anti-HPV.
“In questo studio – scrive il gruppo di ricerca dell’Azienda Ospedaliera Luigi Sacco – abbiamo descritto, per la prima volta, le caratteristiche epidemiologiche della encefalomielite acuta disseminata post-vaccinica. A differenza degli studi precedenti riguardanti i casi di ADEM post infettiva, abbiamo osservato che questa patologia può riguardare ogni età. Abbiamo osservato che il vaccino anti-influenzale e anti-HPV siano quelli più comunemente associati a questa reazione avversa”.
Inoltre, sempre a leggere con attenzione le conclusioni della ricerca, si sottolinea ancora come i casi di encefalite post-vaccinica sarebbero stati sottostimati (“under-reporting”) a causa di “una riduzione dell’interesse per questo evento avverso”.
Ogni altro commento è superfluo ma una domanda sorge quanto mai spontanea: che ne era stato, finora, di questo interessantissimo studio, pure in bella evidenza sul sito dell’ISS e come mai stampa ed addetti ai lavori, solitamente sempre così vigili, lo hanno praticamente ignorato per tutti questi anni? Quando nelle azioni si intravede la malafede tutto il resto diventa risibile, soprattutto la presunta difesa della salute pubblica che i grandi cartelli farmaceutici non disdegnano di sacrificare sull'altare del profitto.

Cinzia Palmacci
 




LITURGIA DEL GIORNO


La Liturgia di Giovedi 23 Luglio 2020
SANTA BRIGIDA DI SVEZIA


Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Rallegriamoci tutti nel Signore,
celebrando questo giorno di festa
in onore di santa Brigida;
della sua gloria si allietano gli angeli
e lodano insieme il Figlio di Dio.

Colletta
O Dio, che hai guidato Santa Brigida
nelle varie condizioni della sua vita
e, nella contemplazione della passione del tuo Figlio,
le hai rivelato la sapienza della croce,
concedi a noi di cercare te in ogni cosa,
seguendo fedelmente la tua chiamata.
Per il nostro Signore Gesù Cristo ...

PRIMA LETTURA (Gal 2,19-20)
Non vivo più io, ma Cristo vive in me.


Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli, mediante la Legge io sono morto alla Legge, affinché io viva per Dio.
Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me.
E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 33)
Rit: Benedirò il Signore in ogni tempo.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.

Temete il Signore, suoi santi:
nulla manca a coloro che lo temono.
I leoni sono miseri e affamati,
ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene.

Canto al Vangelo (Mt 15,9.5)
Alleluia, alleluia.
Rimanete nel mio amore, dice il Signore,
chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto.
Alleluia.

VANGELO (Gv 15,1-8)
Chi rimane in me e io in lui porta molto frutto.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli carissimi, imploriamo la misericordia del Padre, per intercessione di Santa Brigida che ha testimoniato l’adesione a Cristo nell’esercizio della carità eroica.
Preghiamo insieme e diciamo: Santifica il tuo popolo, Signore.

1. Perché la comunità cristiana, santa per la dottrina e per i sacramenti della fede, esprima nella vita dei fedeli e dei pastori la perenne fecondità dello spirito, preghiamo.
2. Perché la famiglia, consacrata dal patto nuziale, diventi scuola di vita evangelica e vivaio di speciali vocazioni al servizio del popolo di Dio, preghiamo.
3. Perché i giovani, portatori di speranza, sentano il desiderio della santità come primavera dello Spirito, preghiamo.
4. Perché gli inabili, i malati e tutti i sofferenti vivano l’esperienza del dolore in unione3 con Cristo, medico dei corpi e delle anime, preghiamo.
5. Perché noi tutti, membri del popolo di Dio, fedeli agli impegni del Battesimo, esprimiamo nel rifiuto del male e nelle opere della carità l’imitazioine di Cristo uomo nuovo, preghiamo.

Padre Santo, guarda la tua Chiesa alle cui mani hai affidato il Vangelo del Tuo Figlio, fa’ che non le manchi mai il frutto e il segno della santità dello Spirito la parola che illumina e che salva.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Padre misericordioso,
che, distrutto l'uomo vecchio,
hai impresso in Santa Brigida
l'immagine della creatura nuova,
concedi anche a noi di rinnovarci nello spirito
per essere degni di offrirti il sacrificio di riconciliazione.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione
Ami la giustizia e detesti l'empietà:
Dio, il tuo Dio, ti ha consacrato
con olio di letizia, a preferenza dei tuoi eguali.


Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente,
fa' che, sostenuti dalla forza di questo sacramento,
impariamo sull'esempio di santa Brigida
a cercare te sopra ogni cosa,
per portare già in questa vita l'immagine dell'uomo nuovo.
Per Cristo nostro Signore.


Commento
Santa Brigida nacque in Svezia nel 1303. Sposata in giovane età, ebbe otto figli che educò con cura esemplare. Associata al Terz’Ordine di san Francesco, dopo la morte del marito, si diede a una vita più ascetica, pur rimanendo nel mondo. Fondò allora un ordine religioso e, messasi in cammino verso Roma, fu per tutti esempio di grande virtù. Intraprese pellegrinaggi a scopo di penitenza e scrisse molte opere in cui narrò le esperienze mistiche da lei stessa vissute.
Dopo un pellegrinaggio a Compostela fatto con suo marito, i figli ormai sufficientemente grandi, presero entrambi la decisione, possibile allora, di ritirarsi in monastero.
In quel periodo Brigida fu destinataria di molte rivelazioni da parte di Gesù: accesa di passione iniziò a girare l'Europa ammonendo e consigliando. Ne aveva per tutti: re e principi e papi. Giunse fino a Roma e in Terrasanta e la sua passione per Cristo ancora ci illumina. Morì a Roma nel 1373.

mercoledì 22 luglio 2020

Covid e donne, i sogni di Melinda (Gates)

Un saggio di Melinda Gates sulla rivista di affari internazionali Foreign Affairs svela l'ideologia umanitarista ed elitaria che sta dietro alla filantropia delle grandi Fondazioni. Si batte per la salute della donna, ma lamenta la scarsità di contraccettivi disponibili. E alla fine emerge che il vero scopo è il controllo.


 
Bill e Melinda Gates sono senz’altro i personaggi del momento. La Fondazione che porta il loro nome, la più ricca al mondo con oltre 50 miliardi di dollari di dotazione, è attivamente coinvolta nella lotta al Covid, finanziando sia la ricerca sulle possibili terapie sia soprattutto la ricerca sul vaccino. Proprio quest’ultimo aspetto, unito alla notizia della simulazione degli effetti di una pandemia globale con milioni di morti, richiesta a un istituto di ricerca pochi mesi prima dell’esplosione del Covid, ha reso Bill Gates l’obiettivo preferito delle teorie complottiste riguardo l’origine del virus.
Pur senza entrare in questo genere di polemiche, è proprio perché i coniugi Gates sono i principali finanziatori privati di tali ricerche, che è importante cercare di comprendere la mentalità che li muove e gli obiettivi della loro filantropia. A questo proposito è di sicuro interesse l’articolo che Melinda Gates ha scritto per Foreign Affairs, certamente tra le più importanti e autorevoli riviste per quel che riguarda gli affari internazionali. È un articolo a cui la stessa Melinda e la direzione di Foreign Affairs evidentemente danno molta importanza, al punto che in occasione della pubblicazione la signora Gates ha concesso un’intervista a tre giornali internazionali, tra cui la nostra La Stampa.
Dunque, sostiene Melinda, nel mondo sono le donne a soffrire le maggiori conseguenze del virus, malgrado negli uomini sia molto più alta la mortalità. E tutto l’articolo è a questo dedicato, ovvero esso è la descrizione di quanto le donne paghino il conto più salato al Covid e di come però la pandemia possa essere l’occasione di riparare a questa disuguglianza. Aumento della mortalità materna, aumento delle violenze subite, maggiori possibilità di malnutrizione, maggiori difficoltà nel mantenere il posto di lavoro: sono questi in sintesi – secondo la Gates - i principali effetti del coronavirus sulle donne di tutto il mondo, soprattutto per quelle che vivono in paesi a basso-medio reddito.
Già questo approccio pone dei problemi, perché è l’assolutizzazione di un aspetto che impedisce di vedere la realtà in tutti i suoi fattori. Ed è una assolutizzazione che ha una matrice ideologica: Melinda Gates parla in fondo come qualsiasi rappresentante delle agenzie delle Nazioni Unite, dove ci sono alcune parole d’ordine che vengono imposte come chiave d’interpretazione della realtà. Il cosiddetto Gender gap, ovvero la disuguaglianza di genere (tra maschi e femmine) è una di queste, anzi la più importante.
Non c’è fenomeno globale che non debba essere interpretato alla luce di questa disuguaglianza. Già questo pone evidentemente dei problemi: se si riconosce che i maschi muoiono dalle 2 alle 4 volte più delle femmine a causa del Covid, su che base si può affermare che le donne sono le più colpite? Dice la signora Gates che la crisi dei sistemi sanitari sotto la pressione della pandemia, ha forzato molte donne a partorire in casa, aumentando così nei paesi poveri la mortalità materna e dei neonati.
Ma a dover rinunciare agli ospedali non sono state soltanto le donne in procinto di partorire; qualsiasi persona con patologie anche gravi ha trovato difficoltà, anche nei paesi ricchi, tanto che ci si aspetta di vedere – quando i dati saranno disponibili – un aumento rilevante della mortalità per cause non Covid. E se proprio dobbiamo pensare a una categoria di persone che maggiormente hanno subito gli effetti della pandemia dovremmo casomai pensare agli anziani: costituiscono oltre il 90% dei decessi, ma anche degli effetti collaterali, non ultimo i danni fisici e psicologici causati dal lungo isolamento, lontano dagli affetti e dalle relazioni sociali. Ma per l’ideologia mondialista quello che conta è la condizione della donna, preferibilmente in conflitto con l’uomo.
Dietro queste analisi e relativi rimedi, poi, c’è una forte concezione elitaria: Melinda Gates offre il suo pensiero di “illuminata” ai leader mondiali che quindi dovranno agire di conseguenza. Le cose sono andate o stanno andando male, ma se seguirete le mie indicazioni – dice Melinda – trasformeremo un fenomeno negativo nell’opportunità di costruire un mondo nuovo, più bello e più giusto.
Quello che sfugge a questi personaggi è che lo stato di inferiorità delle donne (ma bisognerebbe aggiungere anche i bambini) in tanti paesi – vedi soprattutto l’Africa, i paesi musulmani, l’India – è il frutto di una cultura che non si cambia per decreto delle Nazioni Unite. E ogni cultura ha dietro una concezione religiosa. L’imposizione per legge di un comportamento può avere un impatto solo superficiale. Solo un principio nuovo che genera una nuova cultura può avviare un processo vero di cambiamento. Solo il cristianesimo, ad esempio, può portare il valore assoluto della persona, la pari dignità di ogni essere umano, il valore positivo del lavoro, così come ha fatto nella civiltà occidentale. Ma è proprio il cristianesimo che in fondo queste élite internazionali vogliono superare, con l’imposizione di un’etica globale frutto dell’individualismo e del relativismo.
C’è poi un aspetto nell’articolo di Melinda Gates che va messo in rilievo e meglio spiega la concezione di questo umanitarismo. Melinda lamenta infatti che a causa del Covid 49 milioni di donne in più sono rimaste senza contraccettivi, e questo – dicono le stime – significherà 15 milioni di gravidanze non pianificate aggiuntive. E qui Melinda diventa molto dura nell’attaccare la comunità internazionale che ha trascurato questo aspetto: tutto può accadere nel corso di queste crisi sanitarie, ma i contraccettivi non devono mai mancare.
Non per niente la Fondazione Bill e Melinda Gates è fortemente impegnata nel finanziare progetti di diffusione della contraccezione, secondo la tradizione delle Società di Eugenetica di cui la famiglia Gates è erede. Il controllo delle nascite è uno dei pallini fissi di Bill e Melinda, e il Covid diventa ancora una volta lo strumento per fare avanzare la propria agenda.
Si presentano come benefattori dell’umanità, ma in realtà lavorano per contenerla e ridurla, grazie alla loro abbondante disponibilità finanziaria. Soprattutto il vero scopo di questi personaggi – non solo i Gates ovviamente - è il controllo dell’umanità, la possibilità di determinare comportamenti e pensiero, rendere tutta l’umanità a loro immagine e somiglianza.
Molto più pericoloso di eventuali complotti per vendere vaccini.

 

MESSAGGIO DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA 18 LUGLIO 2020



Amato Popolo Mio:



CONTINUO A PROTEGGERVI COSTANTEMENTE SOTTO
IL RIPARO DEL MIO SGUARDO AMOREVOLE.



Voi pregate chiedendomi protezione, aiuto e tutela, senza avere Fede, camminate avendo paura di tutto meno che di offendermi.



QUESTA GENERAZIONE ABBANDONATA A SÈ STESSA, PRIVA SIA D’AMORE CHE DI CARITÀ, SENZA VERITÀ NÉ SPERANZA, VIVE NELLA SUPERBIA E NELLA MENZOGNA, TESSENDO CON I PROPRI POVERI STRACCI QUELLO CHE SARÀ IL SUO FUTURO.



Figli, voi non Mi ascoltate. IO DESIDERO UN POPOLO FEDELE E VERO, NON VUOTO INTERIORMENTE E COLMO DI APPARENZE.


Dovete riprendere il cammino verso di Me con cuore contrito, con il proposito di essere veramente il Mio Popolo, quello che amo, che è fedele e vero, a Mia somiglianza. (Cfr. Dt 10,12-13)


Umanità:



DOVE STAI ANDANDO, SENZA DI ME?



Popolo Mio, di fronte a quello che sta per arrivare dovete conoscermi per potermi amare ed in questo modo possiate essere più dello spirito che della carne. Le sicurezze umane non vi nutrono di sapienza né di Verità, ma vi portano a farvi guidare dall’ego, che giudica in base al proprio criterio.



Il Mio Popolo deve mantenersi preparato per la BATTAGLIA SPIRITUALE nella quale sta vivendo, non deve distrarsi nemmeno un momento.


Il perfido serpente, satana (Cf. Apoc 20,2), vi tenta continuamente con il turbamento e con la mancanza di sicurezza in cui si trova l’umanità, affinché cadiate e vi perdiate.


Amato Popolo Mio, le acque dei mari si agiteranno con forza, così come il male sta agitando voi, offuscandovi la mente ed indurendo i vostri cuori.


Vivrete gravi eventi, la terra si muoverà in modo insolito e tremerà a causa dell’attrazione di un corpo celeste che si sta avvicinando. (1)


NON ABBANDONATE LA LUCE CHE VI FORNISCE LA FEDE…


VOI SIETE I MIEI FIGLI, QUELLI CHE HO CHIAMATO AFFINCHÈ VI PREPARASTE, VI FORTIFICASTE, PERCHÉ CONOSCESTE IL MIO AMORE E, SENZA DEVIARE DALLA MIA VIA, CONTINUASTE A CRESCERE NELLA MIA VOLONTÀ.



L’incredulità trascina i Miei figli, così come il fango porta tutto via con sé al proprio passaggio. A causa della vostra umana volontà, dei dubbi e dell’aridità spirituale, vi siete induriti ed avete rinunciato alla Mia Volontà, andando verso la confusione.




Sento i Miei figli ripetere frasi e preghiere a memoria.



IO HO SETE DI ANIME DI CONTINUA PREGHIERA NEL LORO MODO DI AGIRE E DI COMPORTARSI, A MIA SOMIGLIANZA, che agiscano e siano testimoni vivi dei Miei Comandamenti, del Mio Amore, senza il quale non troverete una fusione totale con la Mia Volontà.


In questo momento il Mio Popolo deve essere consapevole che per avvicinarsi a Me, deve venire senza contese tra fratelli, ma con il Mio Sacro Cuore e l’Immacolato Cuore di Mia Madre nelle sue parole, nei suoi pensieri, nella sua mente, nel suo cuore, nei suoi orecchi, nelle sue mani e nei suoi piedi: “IO SONO IL PROSSIMO E IL PROSSIMO È LO SPECCHIO DI CIASCUNO DEI MIEI FIGLI”, è in questo modo che vi preparate a percorrere la Mia Via.



Pregate figli Miei, pregate con il cuore, con le potenze ed i sensi.



Pregate figli Miei, pregate per Taiwan, patirà moltissimo.



Pregate figli Miei, pregate per il Nepal, il suo popolo soffrirà.



Pregate figli Miei, pregate per il Centro America, tremerà.



Figli, questo non è un momento passeggero, state vivendo nella grande sofferenza dell’umanità.



Le infestazioni, le pestilenze e le pandemie, che non contagiano solo il corpo ma lo spirito, non si fermeranno, per questo più che in altri momenti:


È NECESSARIO CHE IL MIO POPOLO VIVA L’UNITÀ (Cfr. Rom 12,16), RIMANGA IN ALLERTA SPIRITUALE E NON SI SEPARI DA MIA MADRE, PREGANDO IL SANTO ROSARIO CON DEVOZIONE TOTALE E PREPARATO NELLO SPIRITO, NELLA LEGGE DELL’AMORE.
LE MIE LEGIONI ACCORRONO DOVE SI PREGA IL SANTO ROSARIO CON DEVOZIONE.


Mantenete la pace nel cuore e lo spirito godrà della Mia Pace.


NON TEMETE FIGLI!
VENITE A ME!


Popolo Mio, non vi abbandono, rimango nei Miei figli.



Vi benedico.



Il vostro Gesù



AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO







COMMENTO DI LUZ DE MARIA





OGGI SANTA MARIA MADDALENA

La Liturgia di Mercoledi 22 Luglio 2020
Santa Maria Maddalena

La devozione antica a santa Maria Maddalena - Corrispondenza romana

Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Il Signore disse a Maria Maddalena:
“Va’ dai miei fratelli, e di’ loro:
Io salgo al Padre mio e Padre vostro,
Dio mio e Dio vostro”. (Gv 20,17)

Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
il tuo Figlio ha voluto affidare a Maria Maddalena
il primo annunzio della gioia pasquale;
fa’ che per il suo esempio e la sua intercessione
proclamiamo al mondo il Signore risorto,
per contemplarlo accanto a te nella gloria.
Egli è Dio, e vive e regna con te...

PRIMA LETTURA (Cant 3,1-4)
Trovai l’amore dell’anima mia.


Dal Cantico dei Cantici

Così dice la sposa:
«Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato
l’amore dell’anima mia;
l’ho cercato, ma non l’ho trovato.
Mi alzerò e farò il giro della città
per le strade e per le piazze;
voglio cercare l’amore dell’anima mia.
L’ho cercato, ma non l’ho trovato.
Mi hanno incontrata le guardie che fanno la ronda in città:
“Avete visto l’amore dell’anima mia?”.
Da poco le avevo oltrepassate,
quando trovai l’amore dell’anima mia».

Parola di Dio.

Oppure (2Cor 5, 14-17: Ora non conosciamo più Cristo alla maniera umana):

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, l’amore del Cristo ci possiede; e noi sappiamo bene che uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro.
Cosicché non guardiamo più nessuno alla maniera umana; se anche abbiamo conosciuto Cristo alla maniera umana, ora non lo conosciamo più così. Tanto che, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 62)
Rit: Ha sete di te, Signore, l’anima mia.

O Dio, tu sei il mio Dio,
dall’aurora io ti cerco,
ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz’acqua.

Così nel santuario ti ho contemplato,
guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode.

Così ti benedirò per tutta la vita:
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.

Quando penso a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
A te si stringe l’anima mia:
la tua destra mi sostiene.

Canto al Vangelo (Dalla Sequenza pasquale)
Alleluia, alleluia.
Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?
La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto.
Alleluia.

VANGELO (Gv 20,1-2.11-18)
Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».
Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Ogni vita è preziosa agli occhi di Dio, perchè salvata e redenta dal sangue del suo Figlio. Come testimoni della risurrezione di Cristo, diciamo insieme:
Benedici il tuo popolo, Signore.

Con la risurrezione di Cristo hai tramutato in gioia il pianto dell'uomo: fà che tutto il mondo ascolti la voce del tuo Figlio. Preghiamo:
Nel cuore di ognuno hai messo la nostalgia del tuo volto: sostieni il tuo popolo che ti cerca con cuore sincero. Preghiamo:
Hai inviato una donna ad annunciare la buona notizia ai discepoli: arricchisci la tua Chiesa della sensibilità e della fede di donne sante e generose. Preghiamo:
Ci hai dato il pianto e il riso per meglio capire la vita: resta accanto a chi vive nell'attesa di gustare giorni più belli. Preghiamo:
All'alba di ogni giorno rinnovi il mondo: aiutaci a vedere nel sole che sorge il segno di Cristo, luce del mondo. Preghiamo:
Per chi ha paura di aprirsi a Cristo.
Per gli annunciatori del vangelo.

Padre, con gioia riconoscente ti rendiamo grazie per i tuoi benefici, mentre ci uniamo alla lode perenne che sale a te dalle mense eucaristiche di tutta la terra. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accetta con bontà, o Padre, i doni che ti offriamo,
come il Cristo risorto
accolse la testimonianza di riverente amore
di santa Maria Maddalena.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria,
o Padre, mirabile nella misericordia
non meno che nella potenza,
per Cristo Signore nostro.
Nel giardino Egli si manifestò apertamente
a Maria di Magdala,
che lo aveva seguito con amore
nella sua vita terrena,
lo vide morire sulla croce
e, dopo averlo cercato nel sepolcro,
per prima lo adorò risorto dai morti;
a lei diede l’onore di essere apostola per gli stessi apostoli,
perché la buona notizia della vita nuova
giungesse ai confini della terra.
E noi, uniti agli Angeli e a tutti i Santi,
cantiamo con gioia
l’inno della tua lode: Santo, ...


Antifona di comunione
L’amore del Cristo ci spinge,
perché non viviamo più per noi stessi,
ma per colui che è morto e risorto per noi. (cf. 2Cor 5,14-15)

Oppure:
Maria di Magdala annunzia ai discepoli:
“Ho visto il Signore”. Alleluia. (Gv 20,18)


Preghiera dopo la comunione
La comunione ai tuoi misteri ci santifichi, o Padre,
e accenda anche in noi
l’amore ardente e fedele di santa Maria Maddalena
per il Cristo Maestro e Signore.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.



Commento
Accanto alla Vergine Madre, Maria Maddalena fu tra le donne che collaborarono all’apostolato di Gesù (Lc 8, 2-3) e lo seguirono fino alla croce (Gv 19, 25) e al sepolcro (Mt 27, 61). Secondo la testimonianza dei vangeli, ebbe il privilegio della prima apparizione di Gesù risorto e dallo stesso Signore ricevette l’incarico dell’annunzio pasquale ai fratelli (Mt 28, 9-10); Gv 20, 11-18).
Il cardinale Carlo Maria Martini al riguardo commentava: «Avremmo potuto immaginare altri modi di presentarsi. Gesù sceglie il modo più personale e il più immediato: l’appellazione per nome. Di per sé non dice niente perché “Maria” può pronunciarlo chiunque e non spiega la risurrezione e nemmeno il fatto che è il Signore a chiamarla. Tutti però comprendiamo che quell’appellazione, in quel momento, in quella situazione, con quella voce, con quel tono, è il modo più personale di rivelazione e che non riguarda solo Gesù, ma Gesù nel suo rapporto con lei. Egli si rivela come il suo Signore, colui che lei cerca».
La sua memoria è ricordata il 22 luglio nel martirologio di Beda e dai Siri, dai Bizantini e dai Copti.