2 - La personalità di Hitler.
Chi è Adolf Hitler a prescindere da quello che già sappiamo dai libri di storia? Pio XII lo credeva posseduto dal demonio, e alcune persone di rilievo avevano la stessa convinzione. Per esempio, il re del Belgio, Leopoldo III, e il comandante delle truppe tedesche stanziate in Belgio (il generale Alexander von Faikenhausen) avevano ogni tanto degli incontri informali. Il generale tedesco non era un nazista troppo convinto, e ogni tanto esprimeva i suoi dubbi con persone di fiducia. Il re del Belgio era una di queste persone. Durante un incontro che avvenne tra i due, Leopoldo III disse al generale che qualche anno prima aveva incontrato Hitler nella città di Berchtesgaden. Il re belga descrisse l’incontro con Hitler nel modo seguente: «Fui impressionato dal suo sguardo, in netto contrasto col fisico insignificante del personaggio. Sembrava che fosse abitato da uno spirito che non era il suo. In certi momenti sembrava vuoto del tutto, e assente. Poi sembrava ritornare alla vita solo perché il suo doppione lo riprendeva in mano. Ma non era lui veramente. Lui è un essere senza importanza, una nullità quasi assoluta».
Questo episodio non è unico. Quello seguente ha avuto come protagonista un sacerdote cattolico della città di Schonstatt. Il prete si è ritrovato un giorno in mezzo alla folla a qualche metro da Hitler. Teneva in tasca un flaconcino d’acqua benedetta, e decise di servirsene per “benedire” il Führer. Gettò discretamente un po’ d’acqua benedetta in direzione di Hitler recitando una formula d’esorcismo. La reazione di Hitler fu immediata. Cominciò a guardare attorno in modo strano, allucinato, come se avesse voluto proteggersi da un’oscura minaccia.
3 - I “Protocolli” e Hitler.
Esiste un libretto intitolato “Protocolli dei Savi di Sion”. Adolf Hitler lo lesse, e finì per considerarlo uno specchio della mentalità ebraica in generale. Nel suo Mein Kampf dichiara:
«Ciò che numerosi ebrei fanno forse inconsapevolmente si trova sistematicamente esposto nei „Protocolli dei Savi di Sion‟. Poco importa di sapere quale cervello ebraico sia l'autore di queste rivelazioni. Ciò che conta è che i Protocolli rivelano la natura e le attività degli ebrei, e lo fanno in modo irrefutabile, descrivendo molto bene la loro logica interiore e i loro scopi finali».
Ildebrando Santangelo, nel suo libro L‟ultima battaglia, dice che Hitler decise di annientare gli Ebrei quando scoprì le smisurate ambizioni ebraiche rivelate dal libretto dei Protocolli. Nel pensiero del Führer gli autori dei Protocolli non erano soltanto tre o quattro fanatici dell’elitismo ebraico, ma tutti gli Ebrei. Hitler era convinto che tutti gli Ebrei si considerassero prescelti da Dio al dominio della Terra. Ne era talmente sicuro che decise d’annientare la loro razza al completo.
4 - Chi ha finanziato Hitler?
Accanto a questa tesi ce n’è un’altra secondo la quale il Führer fu “creato” da un ristretto gruppo di Ebrei a mentalità farisaica, banchieri di professione, e finanziatori di lucrosi progetti internazionali. Tramite l’occultismo – satanico per definizione – questi Ebrei straricchi e strapotenti avrebbero trasformato la persona mediocre del caporale Hitler in un personaggio di primo piano.
Si sa che Hitler era un appassionato di occultismo, e che a Vienna frequentava da giovane i gruppi satanici. Finì dunque per farsi notare, intercettare, motivare, “invasare”, “éducare”, e infine manipolare da questi banchieri ebraici, o dai loro emissari. “Cucinato” che fu a dovere, il giovane caporale ricevette delle proposte prodigiose, atte a permettergli di scavalcare i gradini del potere a tutta velocità.
I banchieri ebraici trasmisero al giovane Hitler alcune delle loro allettanti proposte. Quando Hitler le ricevette, il suo spirito alieno le accolse a braccia aperte, tanto più che l’oro che le accompagnava rendeva realizzabile, e subito, ogni progetto di potenza e di gloria umana.
Oggi i discendenti di questi banchieri utilizzano la loro potenza finanziaria per convincere il mondo, tramite i mass-media di cui hanno il monopolio, che è stato Hitler a eliminare sei milioni di Ebrei innocenti, non i capitali che gli sono stati forniti. Al lettore di giudicare.
5 - Il sangue dei Rothschild nelle vene di Hitler? (Testo di David Icke).
Nel Medio Evo, in Germania, la stirpe dei Bauer è formata da occultisti. Quando a Francoforte, nel XVIII secolo, Mayer Amschel fonda la sua dinastia finanziaria assieme agli Illuminati di Hesse, una parte dei Bauer sceglie di farsi chiamare Rothschild. Detto nome deriva da un antico simbolo esoterico, il red-shield, che allora la famiglia suddetta ha deciso di adottare per rappresentare la sua linea genetica. In seguito il suddetto simbolo è stato associato allo Stato d’Israele, e poi a tutto il Popolo ebraico. L’associazione non è avvenuta prima che i Rothschild lo scegliessero come emblema della loro famiglia, ma dopo. Anche se questo emblema – che è un simbolo esoterico – porta il nome di Stella di Davide, o Sigillo di Salomone, fonti storiche di origine ebraica confermano che non esiste nessun legame che permetta di associarlo a “Davide”, o “Salomone”.
Il mio tema è questo: ogni volta che qualcuno parla dei Rothschild, oppure interroga il loro operato (o quello di una qualsiasi altra persona appartenente all’organizzazione sionista) l’individuo suddetto finisce per farsi accusare d’antisemitismo, o di “nazismo”. Non vi sembra strano? Eppure è così.
Come mi tratteranno adesso se dico che Hitler e i nazisti sono stati finanziati dai Rothschild? Sono essi, i Rothschild, che hanno organizzato la presa di potere del Führer tedesco. Per fare questo si sono serviti della Banca d’Inghilterra e di altre istituzioni britanniche o americane, come la Rothschild’s Kuhn & Loeb, la stessa tramite la quale hanno finanziato la rivoluzione russa.
Il cuore della macchina bellica di Hitler era il gigantesco complesso industriale della “IG Farben”. Questa industria tedesca aveva una filiale americana controllata dai Rothschild tramite i Warburg (loro servitori). Per esempio, Paul Warburg fu direttore della “Central Bank of America” al momento della sua fondazione, poi lo fu della “Federal Riserve”, e nel 1913 divenne direttore dell’ “American IG Farben”, la compagnia alla quale più tardi fu affidato il compito di organizzare i campi di lavoro forzato a Auchwitz. Questa “American IG Farben” era una divisione della Standard Oil, di proprietà dei Rockefeller.
Durante la prima e la seconda guerra mondiale i Rothschild possedevano tutte le agenzie tedesche d’informazione, e così controllavano l’informazione destinata ai tedeschi e al il resto del mondo.
Come per miracolo – oh, meraviglia! - quando gli Americani e i loro alleati sono entrati in Germania, i loro soldati hanno scoperto che le strutture della IG Farben, pur essendo il cuore della macchina bellica di Hitler, non erano state distrutte dai bombardamenti. Lo stesso era avvenuto per le industrie della Ford, un altro punto d’appoggio di Hitler. Le altre industrie erano state completamente distrutte. È evidente che la forza nascosta che ha fatto avanzare Hitler e la sua macchina bellica è stata la casa dei Rothschild, una famiglia “ebraica” che normalmente avrebbe dovuto aiutare, proteggere, e incoraggiare la fede ebraica e il suo Popolo.
Sta di fatto che ancora oggi i Rothschild utilizzano il popolo ebraico per i loro interessi, abusandone fino alla nausea. I Rothschild trattano con disprezzo la massa del popolo ebraico, e questo loro comportamento è condiviso dal resto degli Illuminati. Per loro gli Ebrei sono solo dei raggruppamenti umani, da utilizzare come pretesto per la realizzazione del loro programma, la creazione di un Governo Mondiale. Non appena questo progetto sarà realizzato, i Rothschild saranno padroni del mondo.
Tutti pensano che i Rothschild sostengano il Popolo ebraico, che Hitler ha tentato di sterminare, ma chi ha finanziato Hitler e le sue imprese? Una persona ordinaria è abituata a pensare che non sia possibile che i Rothschild abbiano finanziato Hitler, autore di crimini innumerevoli. Veramente? Guardiamo i fatti un po’ più da vicino.
Stando al libro “Il pensiero di Hitler" scritto dallo psicologo Walter Langer, non solo Hitler fu finanziato dai Rothschild, ma lui stesso era un Rothschild, e come tale fu preso in considerazione dalla famiglia reale d’Inghilterra. Hitler sarebbe stato protetto dalla casa di Windsor allo stesso modo e per le stesse ragioni che lo fu anche l’ “eroe di guerra” Lord Mountbatten, Rothschild e satanista pure lui. Questa protezione fu accordata a Hitler dalla casa Windsor tramite la casa tedesca dei Saxe-Cobourg-Gotha. I membri della parentela reale di Hitler, soprattutto da parte tedesca, erano tra i suoi ammiratori più entusiasti. Loro sapevano da dove proveniva questo rampollo. La storia degli Illuminati mostra che queste persone sono molto attaccate alle loro linee genetiche, e questo permette di capire le ragioni che hanno permesso al caporale Hitler di salire al potere in modo così rapido.
Langer scrive:
«Alois Hitler – padre di Hitler – era figlio illegittimo di Maria-Anna Schicklgruber. Anche se ufficialmente il padre di Alois Hitler risulta essere Johann Georg Hiedler, sono molti coloro che dubitano che egli sia il vero padre di Alois. E perché? Il perché è in un documento austriaco. Questo documento fornisce la prova che quando Alois Hitler fu concepito da sua madre, questa si trovava a Vienna, impiegata come serva nella casa del barone Rothschild. Quando il barone si accorse che era incinta, la congedò, costringendola così a ritornare presso i suoi. E Alois nacque là... L‟informazione di Langer proviene da Hansjurgen Koehler, un ufficiale superiore della Gestapo.
L‟informazione fu pubblicata nel 1940 in un libro intitolato: “All‟interno della Gestapo”, dove si parla delle investigazioni di Hansjurgen Koehler sugli antecedenti di Hitler. Le suddette ricerche erano state richieste dal Cancelliere austriaco Dolfuss, che voleva completare i documenti sulla famiglia Hitler. Colui che permise a Hansjurgen Koehler di investigare sui documenti riuniti da Dolfuss fu Heydrich, il grande manitù dei Servizi Segreti nazisti. Hansjurgen Koehler scrisse che questo documento “causò nel mondo un turbine enorme, come mai un documento aveva causato in precedenza”. »
Alla pagina 143 del libro “All‟interno della Gestapo” si legge:
« Nella camicia blu, il secondo pacco conteneva i documenti che Dolfuss aveva collezionati allo scopo di ottenere informazioni su Hitler. Il suo compito non era stato difficile: come dirigente dello Stato austriaco il cancelliere poteva facilmente trovare molte informazioni sulla famiglia di Adolf Hitler, nato in Austria. Tramite il certificato di nascita originale, le carte d‟iscrizione della polizia, i protocolli, ecc., tutti riuniti nel dossier originale, il Cancelliere aveva raccolto tutti i pezzi del mosaico. La nonna di Hitler era arrivata a Vienna e si era fatta assumere come serva presso una famiglia di ricchi, ma una cosa le era andata storta: sedotta dal padrone, era rimasta incinta, e per la nascita del figlio si era vista costretta a ritornare nel suo paese natale.
Dove lavorò, a Vienna? Problema facile da risolvere. In quel tempo i cittadini di Vienna dovevano essere registrati presso la polizia. I servi e i loro padroni erano costretti a pagare una multa salata se omettevano di farsi registrare. Il Cancelliere Dolfuss riuscì a trovare la cartella d‟iscrizione della giovane donna. La pupilla si era messa al servizio dei Rothschild come serva … Il nonno sconosciuto di Hitler era presente in questa casa. Il dossier Dolfuss non aggiunge altro ».
È vero che la volontà di Hitler di governare l’Austria aveva qualcosa a che fare col suo desiderio di distruggere le prove della sua origine? Un corrispondente ha fatto delle ricerche approfondite sulla questione, e alla fine ha scritto quanto segue:
« Mi sembra che Hitler conoscesse la sua posizione genetica molto prima di diventare Cancelliere. In tempi difficili i membri della famiglia Hitler andavano a Vienna. Il padre di Hitler era ancora giovane quando lasciò il suo paese natale per andare a Vienna in cerca di fortuna. Nel dicembre del 1907, quando Hitler divenne orfano per la morte di sua madre, anche lui partì per Vienna. Partì poco dopo i funerali della madre, e nessuno sa con precisione che cosa abbia fatto nei dieci mesi che seguirono! Si tratta di una specie di vuoto che la storia non riesce a chiarire. Siccome oggi è stabilito che Hitler era un Rothschild, credo che lui e i suoi cugini si siano incontrati in questo periodo, e che le sue possibilità per dei progetti futuri siano state valutate proprio durante questo intervallo. »
Chi fu dunque il nonno di Hitler? La risposta mi è arrivata tramite il corrispondente di un sito web. Il padre di Hitler – Alois – nacque nel 1837, allorché Salomon Mayer, della casa Rothschild, viveva solo nella sua casa di Vienna. Sua moglie non viveva più con lui, perché la relazione matrimoniale dei due coniugi era diventata insopportabile, e lei era partita per vivere a Francoforte. Il figlio che avevano avuto insieme, Salomon Anselm, passava la gran parte del suo tempo tra Parigi e Francoforte, lontano da Vienna e da suo padre. Nel 1837 Salomon Mayer si trovava dunque solo nella sua casa di Vienna, quella dove la nonna di Hitler fu assunta come serva.
Chissà se la nonna di Hitler non sia stata sedotta dal suo padrone, Salomon Mayer? I documenti dicono che questa giovane donna rimase incinta in questo periodo, e che il figlio di suo figlio diventò cancelliere federale della repubblica tedesca. Altri documenti rivelano che per fare la guerra Hitler fu finanziato dai Rothschild. Senza il loro appoggio la seconda guerra mondiale non sarebbe avvenuta.
Tutte coincidenze? Non riesco a credere che si tratti di pure e semplici coincidenze! La Seconda Guerra Mondiale ha contribuito moltissimo al programma degli Illuminati, che partendo da essa volevano creare le basi per un Governo Mondiale. Infatti, il conflitto ha permesso la creazione di un’infinità d’istituzioni sul tipo delle Nazioni Unite e della Comunità Europea, come si voleva, in più ha caricato le Nazioni di un enorme peso di debiti sui prestiti avanzati ai belligeranti di ambo le parti. Avanzati da chi? … Dai Rothschild e dagli Illuminati.
I Rothschild hanno un piano che prevede la creazione di un Governo Mondiale. Tale piano presume la manipolazione del Popolo ebraico. La volontà dei Rothschild è di sradicare gli Ebrei dai loro rispettivi paesi d’adozione per impiantarli in Palestina. I Rothschild vogliono che la Palestina divenga la loro “terra natale”. [...]
I Rothschild sono alla radice del Movimento sionista. Il sionismo, all’opposto di quanto si pensa, non proviene dal Popolo ebraico, non appartiene alla loro razza, ma è un movimento politico, e occulto. Molti Ebrei non sono sionisti, e parecchi non-Ebrei fanno parte di questo movimento.
Il Barone Edmondo di Rothschild (1845-1934) è considerato il “Padre d’Israele”. È lui che nel 1919 ha accolto a Versailles i delegati della “Pace”. Aveva cominciato a installare Ebrei in Palestina già dal 1880, organizzando tutto à modo suo, con pugno di ferro. Per esempio, i coloni ebrei di Palestina ricevevano da lui l’ordine di coltivare tale o tal altro prodotto. Nel 1901 si lamentarono dei trattamenti inumani ai quali venivano sottomessi, e delle condizioni lamentevoli nelle quali vivevano negli "Yishuv”. I coloni dissero al Barone Rothschild:
«Se volete salvare gli Yishuv, lasciate che facciamo noi, a modo nostro. Dateci la possibilità di cambiare ciò che merita di essere cambiato o migliorato. » Il Barone rispose:
«Sono io che ho creato gli Yishuv, e nessun altro. Non voglio che s‟interferisca nei miei piani. Nessun colono e nessuna organizzazione ha il diritto di dirmi cosa fare.»
In quest’unica frase è possibile riconoscere quali siano le reali disposizioni dei Rothschild nei confronti degli Ebrei e, evidentemente, nei confronti delle popolazioni umane in generale.
L’indignazione suscitata dal génocidio dei nazisti ha spinto in avanti il programma dei Rothschild, che sono riusciti a creare un terrorismo ebraico chiamato Irgun, e Gang Stern, due gruppi armati che organizzavano sabotaggi allo scopo di arrivare alla formazione dello Stato Rothschild (Israele). Questi due gruppi non esitavano a colpire la popolazione ebraica locale. Il 17 settembre 1948 il mediatore internazionale, Conte Bernadotte, fu assassinato. La causa probabile del delitto è che il suddetto Conte aveva l’intenzione di presentare alle Nazioni Unite una nuova versione della risoluzione. L’assassino era affiliato a un gruppo sionista controllato dai Rothschild.
Non contenti di aver causato agli Ebrei dei danni incalcolabili sotto la dominazione nazista, a guerra finita i Rothschild si sono impossessati anche dei loro averi, come già avevano fatto con gli averi dei Russi durante la rivoluzione da essi finanziata.
All’inizio dell’anno 1998, in occasione di una conferenza che ho fatto in Africa del Sud, ho avuto un incontro con P.W. Botha, presidente dell’Apartheid dell’Africa del Sud durante gli anni ottanta. Il suo invito mi giunse mentre mi preparavo per la conferenza in un luogo situato a qualche chilometro dalla sua dimora. Mi ha parlato durante un’ora e mezzo della manipolazione dell’Africa del Sud, e i nomi di Henry Kissinger, di Lord Carrington e dei Rothschild sono presto apparsi nel quadro.
Poi mi ha detto: «Quand‟ero Presidente a Cape Town ho avuto scambi piuttosto strani con i Rothschild d‟Inghilterra.» E mi ha raccontato una storia che descrive perfettamente i Rothschild. Mi ha detto che essi avevano chiesto di avere un incontro con lui e il suo ministro degli esteri, Pik Botha (un emissario degli Illuminati, che però non era un suo amico personale). Poi ha aggiunto: «Durante questa intervista Rothschild ha ammesso che in Svizzera c‟era una somma enorme di denaro, e che questo denaro poteva essere investito in Sudafrica se avessimo potuto trovare un accordo sul tasso d‟interesse».
Questi conti bancari appartenevano a Ebrei tedeschi. Il denaro era stato confiscato dai Nazisti agli Ebrei della Germania. Dopo averli “genocidati” i Rothschild avevano trovato la maniera di intascare il loro denaro! Tutto ciò è stato rivelato alcuni anni fa, ed ha creato un grande scandalo. Con questo denaro i Rothschild hanno formato una fortuna colossale. Botha mi ha detto che ha rifiutato il denaro, ma ha chiuso l’intervista senza dirmi il seguito.
Strano? Certo! Ma il mondo è così. I Rothschild continuano a controllare lo Stato che sulla sua bandiera porta il loro stemma familiare. Sono loro che dirigono questo paese e la sua popolazione. A che scopo? Mantenere in modo permanente dei conflitti sia all’interno che all’esterno delle sue frontiere. Sono loro che in Medio Oriente controllano il cosiddetto “Arco di crisi” e manipolano “en passant” i paesi produttori di petrolio. Non è forse il petrolio al centro di tutta l’economia mondiale da quando è stato scoperto? David Icke
6 - Gli Ebrei nel testamento di Hitler.
Questa sezione tratta del testamento di Hitler, che fu scritto e firmato il 29 aprile del 1945, qualche ora prima del suo famoso suicidio. In questo testamento Hitler menziona gli Ebrei, ma non il gruppo ristretto dei Farisei. Hitler non fa distinzioni tra Ebrei-innocenti e Ebrei-colpevoli, ma chi sa leggere tra le righe si accorge che in questo testamento alcune espressioni utilizzate da Hitler nel parlare degli Ebrei hanno un significato specifico.
A chi pensa Hitler quando parla della “cricca giudaica internazionale e dei suoi accoliti”? Sembra che nell’utilizzare quest’espressione particolare e altre simili Hitler si riferisca al gruppetto dei Farisei. Qualche riga più sotto Hitler scrive che questo famigerato gruppo è composto da “speculatori internazionali di alto livello” abituati a “cospirare contro tutti i popoli della terra”. Per questi individui, dice, i popoli d’Europa sono solo dei “pacchetti d’azioni”.
Testamento di A. Hitler.
« Sono passati più di trent’anni dal 1914, quando in qualità di volontario ho dato il mio modesto contributo alla Guerra mondiale che il Reich ha subíto.
In questi trent’anni solo amore per la mia gente e lealtà per il mio popolo hanno guidato i miei pensieri e le mie azioni. Amore e lealtà mi hanno dato la forza di prendere le decisioni più difficili. Nessun mortale prima di me ha mai dovuto prendere decisioni così gravi. In questi trent’anni ho dato tutto il mio tempo, la mia energia e la mia salute.
Nel 1939 io non volevo la guerra, né io la volevo, né alcun altro cittadino tedesco. Fu voluta e istigata a livello internazionale da politici e uomini di stato di origine ebraica o da servitori dei loro interessi. La responsabilità di questa guerra non mi può essere attribuita perché le proposte che ho fatto per ridurre o eliminare gli armamenti sono talmente numerose che l’eternità non basterebbe a contarle e a spiegarle tutte. Inoltre io non ho mai desiderato che dopo la prima Guerra mondiale, che fu terribile, una seconda guerra sorgesse contro l’Inghilterra, e poi contro l’America. Passeranno secoli, ma dalle rovine delle nostre città e dei nostri artistici monumenti sorgerà di nuovo l’odio per quelle persone che in definitiva sono le uniche responsabili di questa guerra: la cricca del giudaismo internazionale e i loro accoliti!
Non più di tre giorni prima che scoppiasse la Guerra tedesco-polacca ho proposto all’Ambasciatore britannico a Berlino una soluzione al problema tedesco-polacco, problema simile a quello della regione della Saar, che era sotto controllo internazionale. Non esistono chiare giustificazioni sul rifiuto di questa offerta. Fu rifiutata solo perché i circoli responsabili della politica inglese volevano la guerra, e la volevano perché da una parte li attirava l’idea dei profitti finanziari, e dall’altra li spingeva in avanti la propaganda promossa dalla cricca del giudaismo internazionale.
Non c’è dubbio che se codesti speculatori internazionali di alto livello dovessero continuare a trattare i popoli europei come se fossero dei pacchetti azionari, saranno loro a dover pagare, poiché i veri colpevoli di questa lotta mortale sono loro.
[…]
A parte questo non voglio cadere in mano a nemici che per divertire le masse riempite d’odio non tarderebbero ad allestire un nuovo spettacolo promosso ancora da codesti Ebrei.
[…]
Al di sopra di tutto, voglio che i dirigenti della nazione e i loro sostenitori facciano applicare le leggi razziali con meticolosa severità, senza usare pietà nei confronti del giudaismo internazionale, avvelenatore di tutti i popoli della terra. » Signed: A. Hitler
Signed as witnesses:
Dr. Joseph Goebbels
Wilhelm Burgdorf
Martin Bormann Hans Krebs
7 - Commento sul caso Hitler.
A distanza di tempo la storia di Hitler sembra confermare la tesi secondo la quale egli servì da marionetta a un piccolissimo gruppo di banchieri di origine ebraica. La sua figura di Führer sarebbe stata creata da questi individui la cui unica preoccupazione era di aumentare le loro ricchezze. Essi l’avrebbero scoperto nel corso delle loro sedute spiritiche, indovinando in lui un elemento capace di condurli alla realizzazione dei loro progetti finanziari.
Nel suo testamento Hitler pretende d’aver voluto servire l’onore suo e quello del suo popolo, ma il risultato più palese è che la guerra da lui provocata arricchì moltissimo i suoi finanziatori lasciando che la figura dello scellerato la facesse soltanto lui. Questo è quanto il progetto farisaico prevedeva, e questo è quanto è avvenuto. Al tempo di Cristo fu la stessa cosa. La figura degli scellerati l’hanno fatta i Romani, non i Farisei, che pur son quelli che hanno sobillato la folla affinché Pilato, intimorito o infastidito, si decidesse a sacrificare l’Innocente.
Quando Satana ha voluto tentare Gesù, prima di tutto gli ha mostrato i regni della terra, e poi gli ha detto:
«Mi sono stati dati. Sono miei. Te li darò e saranno tuoi se, prostrato, mi adorerai. »
Chi adora Satana ottiene in cambio ricchezze, onori, e poteri di ogni genere, ma un patto con Satana è sempre a pagamento, e la moneta richiesta è il sangue umano. Il sangue che Satana preferisce è quello innocente, soprattutto se si tratta di sangue ebraico, versato dai figli d’Israele. Queste realtà fanno parte del “Mistero d’Iniquità”, un Mistero che i Farisei conoscono bene, ma la cui conoscenza è da essi sfruttata per fare il male anziché il bene. È così che prende forma la cabala ebraica, quasi tutta composta di formule “magiche” di origine satanica.
Coscienti o meno di quello che fanno, gli Ebrei che utilizzano le formule cabalistiche rinunciano alla loro primogenitura, simbolo d’eterna elezione, in cambio di un piatto di lenticchie, simbolo di vantaggi terreni e transitori.
Questa situazione esiste da quando la Prima Coppia umana ha permesso a Satana di entrare nella Creazione divina a fare da padrone. È una situazione che non può durare indefinitamente. Fino a quando durerà?