Si consideri che la quasi totalità dei mezzi di comunicazione di massa, con particolare riferimento a radio, televisione e testate giornalistiche, e da qualche anno a questa parte anche la rete internet, operano sotto il controllo dei suddetti gruppi di potere.
Questo significa che i messaggi veicolati attraverso questi mezzi, ovvero le informazioni a cui viene data maggiore visibilità, non vengono scelti a caso, ma sono concepiti e selezionati in modo accurato per svolgere delle specifiche funzioni compatibili con gli obiettivi dell'élite occulta.
In particolare, quando a livello mediatico una certa tesi viene diffusa massivamente e viene difesa a suon di menzogne e/o ridicolizzando i sostenitori di posizioni ad essa contrarie, allora è arrivato il momento di approfondire la vicenda, perché è molto probabile che i controinformatori abbiano colto, non dico la completa verità, ma almeno un qualche elemento di verità che l'élite non vuole, nel modo più assoluto, che la massa comprenda.
L'esempio più chiaro ed eclatante in tal senso, per quanto riguarda l'attuale situazione italiana, è senz'alcuna ombra di dubbio quello relativo all'obbligo vaccinale.
La versione ufficiale, sostenuta a livello mediatico, è basata sulle seguenti affermazioni di carattere generale:
1) i vaccini sono i farmaci più sicuri al mondo, tanto è vero che le reazioni avverse sono dell'ordine di 1 ogni 2 milioni;
2) i vaccini hanno salvato l'umanità, debellando terribili malattie;
3) i vaccini sono necessari perché sono in corso pericolosissime epidemie di morbillo, che possono essere scongiurate soltanto raggiungendo una copertura vaccinale superiore al 95% (effetto gregge);
4) chi non si vaccina è un irresponsabile perché non pensa agli immunodepressi;
5) non è vero che i vaccini rappresentino un business altamente redditizio.
La versione ufficiale è corredata da un'apposita aneddotica, secondo cui i bambini non vaccinati contagerebbero il mondo interno e morirebbero come mosche contraendo malattie mortali dalle quali si sarebbero potuti salvare se solo avessero fatto ricorso alle vaccinazioni... e così via.
Gli oppositori di queste tesi, i cosiddetti no-vax, vengono dipinti come dei pazzi, complottisti, ignoranti, cretini e chi più ne ha più ne metta, e per far sì che il loro “pericolosissimo” pensiero non si diffonda, si è ben pensato di instaurare un sistema di propaganda e censura degno del peggior regime fascista. Il tutto in nome della salute e della scienza, ovviamente.
Il medesimo trattamento è riservato anche a chi si dichiara favorevole alla libertà di scelta vaccinale, posizione più che legittima e ragionevole, viste e considerate le innegabili criticità che esporremo tra poco.
Ed il fatto che addirittura un premio nobel della medicina (Luc Montagnier) abbia sostenuto simili posizioni, non ha rappresentato un motivo sufficiente per impedire alla macchina del fango di etichettarlo come un complottista.
Sia chiaro che Montagnier non è contrario ai vaccini ma ha sostenuto che imporre l'obbligo vaccinale sia un errore sia medico che politico.
Tanto è bastato per trasformare quello che prima era definito come un geniale premio Nobel in un completo cretino che è uscito di senno a causa dell'età.
Quando anche l'Ordine dei biologi, rappresentato dal presidente Vincenzo d'Anna, ha deciso di metterci la faccia, muovendo un ragionevole dubbio sulla sicurezza dei vaccini basandosi sulle evidenze empiriche emerse da analisi di laboratorio condotte da enti indipendenti, la cosiddetta scienza ufficiale, invece di rispondere a scienza con scienza, ha preferito attaccare i biologi, e lo stesso Ordine, con la retorica, il ludibrio ed i ricatti, arrivando a boicottare gli esami di stato necessari per l'abilitazione dei nuovi biologi!
Ormai da mesi non passa giorno senza che la popolazione venga quotidianamente martellata a livello mediatico con informazioni a supporto di posizioni vacciniste, con tanto di spot pubblicitari trasmessi sulla RAI e di guru pro-vax che danno dell'ignorante a chiunque non concordi con le loro opinioni dogmatiche, anche quanto esse sono falsificate dalla logica ancor prima che dalle evidenze empiriche.
Secondo questi salvatori dell'umanità, milioni di persone si dovrebbero far iniettare decine di dosi di farmaci di cui non hanno alcuna conoscenza rispetto al contenuto ed agli effetti, soltanto perché lo dice la scienza.
Ora, se arrivasse un alieno, con una siringa e vi dicesse di voler iniettare nel vostro corpo, o in quello del vostro bambino, una sostanza, e di volerlo fare per il vostro bene, voi acconsentireste? Ovviamente no, soltanto un pazzo lo farebbe.
E allora perché se la stessa cosa accade con le infermiere ed i vaccini bisognerebbe fidarsi ciecamente o, ancor peggio, si dovrebbe sottostare all'obbligo vaccinale subendo quello che, di fatto, è un trattamento sanitario obbligatorio effettuato su individui sani, senza nutrire alcun sospetto?
Quando mai l'élite si è preoccupata del benessere del popolo in tutta la storia dell'umanità? E perché ora vorrebbe vaccinare tutti gli esseri umani?
Ci sono elementi a sufficienza per nutrire un forte dubbio e cominciare ad indagare sulla questione.
Fortunatamente, la verità in merito ai vaccini è talmente chiara e semplice da essere alla portata di chiunque abbia voglia di informarsi.
1) Che i vaccini non siano sicuri, non lo dicono i complottisti, ma lo stabilisce la corte suprema americana, nero su bianco. E lo confermano anche i miliardi di dollari di risarcimento riconosciuti alle famiglie con bambini danneggiati da vaccino.
Basta un po' di logica aristotelica per dedurre che se i vaccini fossero stati sicuri non ci sarebbe stato alcun bisogno di risarcire nessuno. Ma così non è, perché i vaccini non sono sicuri.
E chissà poi per quale assurdo motivo i danni causati dall'utilizzo di un farmaco prodotto e venduto da aziende private debbano essere pagati dalla collettività e non dalle medesime aziende, le quali, oltre a non dover rispondere direttamente dei danni causati dai loro prodotti, non hanno neanche bisogno di pagare le campagne pubblicitarie, dato che è sempre lo Stato a farlo al posto loro, ovviamente utilizzando le tasse dei cittadini.
Senza contare la grande opportunità legata all'esser certi che il tuo prodotto sarà acquistato, ogni anno, perché esso è legato all'imposizione di un obbligo nei confronti del suo utilizzo!
Si arriva così alla situazione paradossale in cui i cittadini di uno Stato pagano di tasca loro per farsi imporre l'obbligo di utilizzare un farmaco pubblicizzato con i loro soldi che, nel caso causasse dei danni, sarebbero ancora loro a dover risarcire, mentre il profitto che consegue dall'acquisto di quei farmaci finisce in mano a dei soggetti privati, che non devono neanche rispondere giuridicamente dei danni causati dai loro prodotti!
Questo è davvero allucinante: se è vero che i vaccini sono indispensabili per il gran bene dell'umanità, allora dovrebbe essere lo Stato a produrli al costo di realizzazione, senza che nessun attore sociale realizzi alcun profitto attraverso di essi. Solo allora si potrebbe prendere in considerazione l'idea di utilizzarli, perché almeno non vi sarebbe alcun conflitto d'interessi.
Stabilito a rigor di logica che i vaccini non sono sicuri, cerchiamo ora di capire quanto non lo siano.
È stato appurato, con tanto di commissioni ufficiali parlamentari e di inchieste giornalistiche (si veda 1) progetto SIGNUM 2) Repubblica: Vaccinati a morte), che i vaccini abbiano ucciso, ripeto ucciso, 2.800 militari italiani. E il numero di danneggiati sarebbe ben più elevato, se si considerassero anche i casi di malattie che non hanno avuto esito mortale.
Per maggior chiarezza, si sappia che stiamo parlando di tumori, leucemie e linfomi, e non di febbre o banali eruzioni cutanee. Inizialmente l'insorgenza delle malattie che colpì quei ragazzi di sana e robusta costituzione, era stata imputata all'utilizzo dell'uranio impoverito.
Peccato però che le medesime problematiche di salute si manifestarono anche nei militari che non avevano avuto a che fare con quelle sostanze, ad esempio, perché non si erano recati in missione o perché prestavano servizio nelle cucine e negli uffici amministrativi.
Che cosa avevano in comune quegli individui? Le pratiche vaccinali.
Questo ha consentito di concludere, con assoluta certezza, che la malattia, e la conseguente morte, non fosse dovuta all'uranio ma alle vaccinazioni, che in certi casi prevedevano la somministrazione di un massimo di 15 antigeni con richiami ravvicinati.
A scanso di equivoci, vale la pena di sottolineare che i vaccini somministrati ai militari erano identici a quelli destinati all'utilizzo civile.
Ora, se fosse vero che le reazioni avverse fossero dell'ordine di 1 su 2 milioni, come pubblicamente e ripetutamente asserito dai più noti guru pro-vax italiani, supponendo che i militari abbiano ricevuto 15 differenti tipologie di somministrazioni con 3 richiami e assumendo che gli eventi siano indipendenti, nel più fortunato dei casi, ovvero nella situazione in cui tutte le reazioni avverse si siano verificate alla 45-esima somministrazione, si dovrebbe dedurre che l'esercito italiano sia composto da un numero di soldati pari al doppio dell'intera popolazione italiana. Il che rappresenta una palese assurdità.
L'ingenua credenza che i vaccini siano “i farmaci più sicuri al mondo” è quindi confutata sulla base di evidenze empiriche incontestabili, mediante le quali si può anche dubitare fortemente dell'attendibilità relativa al dato ufficiale sull'incidenza delle reazioni avverse, il quale è palesemente sottostimato di diversi ordini di grandezza.
Possiamo quindi concludere che il numero di reazioni avverse sia ben più elevato rispetto a quanto viene raccontato alle masse per tranquillizzarle ed evitare che i genitori costretti a vaccinare i propri figli con sostanze chiaramente pericolose si ribellino in massa.
Basti sapere che non appena è stato condotto per la prima volta, in Puglia, uno studio di farmacovigilanza attiva, nel giro di poco tempo si è scoperto che i casi di reazioni avverse relativamente al solo vaccino quadrivalente MPVR erano 4 su 100.
Ad oggi, la pratica vaccinale dei militari prevede la somministrazione di non più di 5 antigeni, per evitare che si ripetano stragi come quella a cui abbiamo accennato.
Per i bambini invece resta in vigore l'obbligo nei confronti di 10 vaccinazioni, perché evidentemente questi grandi luminari della medicina al servizio dell'umanità ritengono che degli esseri umani che pesano qualche kg, con un sistema immunitario in formazione, siano più robusti di un militare adulto.
2) La credenza che i vaccini abbiano salvato l'umanità da terribili malattie può essere facilmente confutata in molti casi prendendo un grafico in cui vengono riportati il tasso di mortalità per una certa malattia al variare del tempo e l'anno in cui sono iniziate le rispettive vaccinazioni di massa.
Se si facesse questa semplice operazione si scoprirebbe che, per alcune delle più comuni malattie, rispetto le quali viene asserita l'assoluta necessità della pratica vaccinale, i tassi di mortalità associati erano calati drasticamente prima, ripeto prima, dell'introduzione dei vaccini.
Non c'è altro da aggiungere, a meno di voler sostenere che la causa non preceda l'effetto, ovvero che le vaccinazioni abbiano debellato le malattie agendo in modo retroattivo viaggiando all'indietro nel tempo.
Che cos'è dunque che ha fatto diminuire il tasso di mortalità di quelle malattie nonostante i vaccini non fossero disponibili?
Alcuni sostengono che il fattore più importante sia riconducibile al grande incremento di igiene e di qualità della vita sperimentato dalle popolazione di quelle epoche.
Si consideri che, in Italia, fino agli anni 60 del novecento, in moltissimi paesi si viveva ancora a stretto contatto con gli animali allevati per lavorare i campi e scopo alimentare, all'interno di abitazioni sprovviste di acqua a corrente.
Questa condizione rappresentava la norma per la quasi totalità degli esseri umani vissuti nei secoli precedenti a quel periodo.
Nel caso la situazione non fosse sufficientemente chiara, questo significa che quegli individui vivevano a stretto contatto, ogni singolo giorno, fin dalla nascita, con urina, sterco, insetti, pulci, topi e altri animali, dato che di norma le stalle erano situate nei piani bassi delle abitazioni, dovendo per giunta subire gli effetti associati a una debilitazione fisica dovuta ad un'alimentazione carente, scorretta e sbilanciata, a cui si aggiungevano i traumi, gli infortuni e gli sforzi legati ad un duro lavoro fisico.
In altri termini, esseri umani fiaccati dal lavoro e con un sistema immunitario ancor più debilitato da un'alimentazione inadeguata, vivevano in una sorta di rete formata da piastre di Petri (quelle utilizzate per far sviluppare le colture batteriche) che oltre a rappresentare il terreno ideale per la nascita e lo sviluppo di batteri e virus erano anche ben collegate da efficientissimi vettori adatti al loro trasporto. E tutto ciò senza potersi lavare comodamente facendosi una bella doccia calda al giorno in un locale riscaldato.
A ben pensare, è un miracolo che l'umanità non si sia estinta ed è oltremodo evidente, anche senza condurre alcun esperimento, che l'abbandono di queste pratiche di vita così malsane non abbia potuto far altro che migliorare le condizioni di salute degli esseri umani in modo esponenziale, a prescindere dai vaccini, che molto spesso non erano neanche disponibili.
3) Che in Italia siano in corso delle epidemie è una completa falsità. In particolare, nell'anno precedente all'introduzione del nuovo obbligo vaccinale i morti associati al morbillo si potevano contare sulle dita di una mano. Ed in alcuni casi si trattava di persone che avevano già problemi di salute non trascurabili.
Che di recente, in Inghilterra, si sia verificata un'epidemia di morbillo che avrebbe ucciso centinaia di bambini, così come asserito pubblicamente dall'allora ministro della salute Beatrice Lorenzin, è una balla così eclatante che gli stessi smascheratori di bufale ufficiali non hanno potuto fare a meno di segnalare.
Eppure la campagna contro il mortal morbillo rappresenta il cavallo di battaglia mediatico con cui imporre l'obbligo vaccinale: il fumo, l'alcol, la carne, gli incidenti e l'inquinamento uccidono centinaia di migliaia di italiani, ma in tal caso il medesimo governo, che si dimostra così attento ad evitare le morti (immaginarie) causate dal morbillo, non ritiene che vi sia nessuna emergenza a cui porre rimedio tramite l'imposizione di obblighi basati su ricatti analoghi a quelli adottati per i vaccini, come ad esempio: «se tuo figlio fuma non può andare a scuola». Chissà come mai?
La retorica dell'effetto gregge è confutata dall'evidenza empirica. Infatti, esistono casi di Stati in cui quando la percentuale di popolazione vaccinata si attestava abbondantemente al di sotto del 95% non si lamentava l'insistenza di alcuna “epidemia”, mentre invece i focolai della malattia contro la quale ci si era vaccinati si sono inaspettatamente accesi proprio quando l'obbligo vaccinale aveva fatto raggiungere alla popolazione la soglia che avrebbe dovuto garantire l'effetto gregge.
In particolare, la maggior incidenza di morbillo degli ultimi anni, in Europa, si è verificata proprio in concomitanza del raggiungimento della più alta copertura vaccinale.
La vicenda più ironica è quella di una squadra speciale di Marines americani, che prestava servizio a bordo di un sommergibile, tenuta in quarantena per ben 2 mesi perché a bordo era scoppiata un’epidemia di parotite.
Si consideri che i militari, a causa dei rigidi protocolli a cui sono sottoposti, sono tra i soggetti più vaccinati al mondo.
Come si spiegano queste faccende? Saranno forse gli stessi vaccini a favorire la diffusione delle malattie? Guai a ipotizzare una simile relazione, si verrebbe subito tacciati di complottismo.
4) Se così stanno le cose allora anche le stesse case farmaceutiche dovrebbero essere tacciate di complottismo, dato che nei bugiardini di alcuni dei loro vaccini c'è scritto che dopo la somministrazione del farmaco si dovrebbe osservare una quarantena di qualche settimana per evitare di contagiare le altre persone.
Ad esempio, i produttori del Priorix Tetra, un vaccino quadrivalente antimorbillo, antiparotite, antirosolia e antivaricella, nel loro foglio illustrativo sostengono che:
«Una volta vaccinato, il bambino deve cercare di evitare per almeno 6 settimane dopo la vaccinazione, fin
dove possibile, uno stretto contatto con i seguenti individui:
- individui con una ridotta resistenza alle malattie,
- donne in gravidanza che non hanno avuto la varicella o che non sono state vaccinate contro la varicella.
- neonati da madri che non hanno avuto la varicella o che non sono state vaccinate contro la varicella.».
Proprio così! La spiegazione è semplice: alcuni vaccini trasformano il soggetto vaccinato in una sorta di untore, talvolta privo di sintomi, che, in base alle leggi vigenti, è libero di andare dove vuole, al contrario dei bambini sani, ripeto “sani”, non vaccinati, ai quali è stato tassativamente proibito di andare a scuola per proteggere gli immunodepressi.
Chissà come mai il medesimo ricatto non sussista per gli insegnati ed i collaboratori scolastici, i quali, ad oggi, possono recarsi a scuola pur non essendo vaccinati. La stessa cosa potrebbe dirsi per tutte le persone che vengono inevitabilmente a contatto con gli immunodepressi, i quali evidentemente, stando alla logica di chi ha concepito l'obbligo vaccinale, possono contrarre malattie solo da bambini sani non vaccinati.
Quindi, ricapitolando, dei bambini sani, ovvero senza malattie, non possono frequentare la scuola per proteggere gli immunodepressi, mentre invece far trascorrere ad un immunodepresso intere mattinate con insegnanti non vaccinati e decine di bambini vaccinati di recente che, stando alle indicazioni dei produttori dei vaccini, dovrebbero starsene a casa perché potrebbero contagiare gli altri, invece va benissimo ed è sicuro. Siamo alla completa follia.
5) Che i vaccini non siano redditizi è già confutato dal fatto che ci siano aziende private disposte a produrli. Guardando ai numeri, si scopre che i vaccini sommano un giro di affari prossimo ai 30 miliardi di dollari all'anno, con un andamento in fortissima crescita, tanto che secondo l'OMS il valore del mercato mondiale dei vaccini dovrebbe raggiungere i 100 miliardi di dollari entro il 2025. Direi che non c'è altro da aggiungere.
Quanto fin qui riportato è sufficiente per confutare la narrazione dominante, ma la contro analisi potrebbe andare avanti ancora a lungo, vista la quantità di falsità ufficialmente dichiarate puntualmente smentibili a suon di logica e di evidenze empiriche (rimandiamo il compito al lettore interessato all'argomento).
Per completezza, aggiungiamo brevemente che l'imposizione dell'obbligo vaccinale può essere contestata anche senza scomodare la scienza:
1) se è vero che l'obbligo vaccinale è così importante per la salute pubblica, perché nella civilissima, ricca e avanzata, Svizzera non vi è alcun vaccino obbligatorio?
Quello della Svizzera sarà un caso isolato... e invece no!
In Europa ci sono 15 Paesi senza alcun obbligo vaccinale. Precisamente: Austria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Irlanda, Islanda, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia, Regno Unito. Ed in nessuno di essi ci sono terribili epidemie.
2) I vaccini sono stati analizzati da laboratori indipendenti e al loro interno è stata riscontrata la presenza di sostanze contaminanti dannose per la salute che non dovrebbero essere presenti. Ciò è sufficiente per giustificare la non conformità del prodotto ed il suo conseguente ritiro dal commercio a scopo preventivo.
3) Per completezza osserviamo che anche se questi contaminanti non fossero presenti, ed i vaccini venissero prodotti a regola d'arte, bisognerebbe comunque giustificare come possa definirsi sicura la pratica di iniettare un prodotto che contiene adiuvanti ed eccipienti che risultano cancerogeni e/o neurotossici come, ad esempio, l'alluminio, il mercurio e la formaldeide.
4) Per una questione di incompatibilità con la loro dottrina, i membri della Chiesa Cattolica dovrebbero rifiutare in modo categorico di farsi iniettare certi vaccini, dato che alcuni di essi sono prodotti utilizzando cellule di feti abortiti.
5) L'obbligo vaccinale, così come formulato in Italia, con tanto di ricatti e persecuzioni, è contrario ai principi della costituzione.
La mole di prove a supporto della pericolosità dei vaccini e la forza degli argomenti contrari all'imposizione dell'obbligo vaccinale è così grande che, come minimo, si dovrebbe lasciare libertà di scelta ai singoli individui.
E invece non solo i vaccini sono obbligatori e lo sono in gran numero, ma si continuano ad ignorare sistematicamente tutte le evidenze empiriche contrarie alle tesi ufficiali, anche nei casi in cui sono oggettive e conclusive.
Inoltre, si taccia di complottismo chiunque non sposi le posizioni pro-vax, si radiano dall'albo dei medici i dottori che si sono espressi in favore della libertà di scelta e, dulcis in fundo, si sta provvedendo a passare in rassegna la rete per azzerare la visibilità dei contenuti diffusi dai no-vax e dai free-vax.
E come se non bastasse, già si vocifera d'imporre l'obbligo vaccinale per il rinnovo dei documenti, come ad esempio la carta d'identità ed il passaporto, e/o per accedere ai concorsi pubblici.
Come mai l'élite si accanisce in modo così violento nei confronti dell'obbligo vaccinale?
Anche in questo caso una motivazione può essere senz'altro individuata nelle questioni di profitto.
Ciò sarebbe ancor più vero, se i vaccini danneggiassero la salute, non solo a breve termine, con delle reazioni avverse, ma anche a lungo termine, creando dei malati cronici, perché in tal caso il guadagno economico per le industrie farmaceutiche sarebbe ancor più elevato rispetto al profitto dovuto alla sola vendita dei vaccini.
Inutile dire che vi sono forti evidenze anche a sostegno di questa tesi, che ovviamente vengono negate con forza a livello ufficiale.
In generale, si può sostenere che, in un mondo in cui regnano le logiche del profitto, far somministrare ad interi popoli un prodotto concepito da un'azienda che attraverso di esso potrebbe creare le condizioni per incrementare ulteriormente i propri guadagni, non è una scelta politica che denota una grande intelligenza. Sempre ammesso che essa non sia compiuta in totale malafede.
L'assunto che non si possa realizzare profitto sui farmaci dovrebbe essere un punto di partenza da cui iniziare a discutere e non una questione accessoria e marginale.
Vi è però anche una spiegazione di carattere esoterico riguardante le vaccinazioni, che non si può evitare di considerare.
Poco più di un secolo fa, Rudolf Steiner, uno tra i più importanti esoteristi che siano vissuti sulla Terra, dopo aver ricordato che gli spiriti delle tenebre sono in mezzo all'umanità e che si debba stare ben attenti ad individuarli per evitare di abbandonarsi ai loro influssi, predisse che in futuro si sarebbero sviluppati dei vaccini la cui somministrazione avrebbe ostacolato il processo di evoluzione spirituale degli individui, impedendo ai vaccinati di sviluppare le qualità spirituali.
Ritorneremo a tempo debito su questo aspetto di fondamentale importanza. Per il momento basti sapere che la completa sanità delle strutture fisico-vitali è il prerequisito necessario per coltivare ed esprimere le qualità animico-spirituali.
Non a caso la salute fisica è messa sotto attacco da ogni punto di vista, si pensi solo all'alimentazione e all'inquinamento.
I falsi profeti
In molti ritengono che i cosiddetti poteri occulti lavorino in modo discreto, mantenendosi nell'ombra, senza esporsi in pubblico. In realtà, in certi casi, accade l'esatto opposto.
In verità, questa è la miglior strategia adottata dai gruppi di Potere, dato che essi, per esercitare il loro dominio, hanno bisogno della collaborazione di grandi masse di persone, che ne legittimino l'esistenza e si mettano al loro servizio.
Potrà sembrare paradossale ma, con le dovute accortezze, il miglior modo per nascondere una certa attività consiste nel compierla alla luce del Sole.
Ma com'è possibile operare allo scoperto, coinvolgendo milioni di persone, senza essere individuati? Grazie al sonno della coscienza indotto nella popolazione che impedisce ai più di cogliere la vera realtà delle cose.
In un mondo d'individui addormentati si può creare un'istituzione i cui personaggi di spicco sostengono di perseguire il bene dell'umanità, quando poi, di fatto, le loro azioni non fanno altro che accrescere il male.
Com'è possibile riconoscere questi malfattori smascherando la loro vera natura?
Ce lo spiega il Cristo in Matteo 7,15-20: «Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete.
Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni».
A questo punto della trattazione un piccolo cenno alla Chiesa Cattolica ed alle sue malefatte è d'obbligo.
È opinione comune che essere nazisti sia deplorevole, perché in passato i nazisti hanno torturato e ucciso milioni di esseri umani.
Ma se ciò è valido per il nazismo allora dovrebbe essere ancor più valido per i cattolici, i quali hanno torturato e ucciso un numero ancor più elevato di esseri umani rispetto ai nazisti e per giunta lo hanno fatto in nome di un Dio infinitamente buono e giusto: questo è il massimo della contraddizione.
Il fatto che tutto ciò sia accaduto in passato non è una scusa valida per riabilitare l'odierna Chiesa Cattolica, perché altrimenti si potrebbe dire la stessa cosa anche per il nazismo.
Non che la condotta degli uomini di chiesa di oggi sia poi così etica e morale come invece ci si aspetterebbe da individui che scelgono di dedicare la loro vita al suddetto Dio d'amore, sposandone i precetti.
Se si guarda alla statistiche, infatti, si scopre che il tasso di pedofilia tra i servitori di Dio è drasticamente più elevato rispetto all'incidenza calcolata su tutto il resto della popolazione: ma com'è possibile che quel genere di scelta di vita attiri i pedofili o, ancor peggio, trasformi persone normali in stupratori di bambini in maggior misura rispetto agli altri ruoli sociali?
Che la Chiesa Cattolica serva il male e non il bene, e che il Papa sia più vicino all'Anticristo che non al Cristo, è un'ovvietà che appare chiara ad ogni essere umano liberatosi dalla stringente morsa dell'indottrinamento religioso subito fin dalla tenera età.
Il presunto cristianesimo, su cui poggia il cattolicesimo, ha ben poco a che fare con il cristianesimo delle origini. Per comprendere la distanza che corre tra il primo ed il secondo, basta sapere che il cristianesimo originario prevedeva la reincarnazione.
Studiando un po' di storia e di filosofia chiunque può rendersi perfettamente conto da sé che il cristianesimo a cui fa riferimento la Chiesa Cattolica è stato inventato a tavolino per poi essere imposto e tramandato, anche con la forza, oltre che con una possente opera di condizionamento mentale, per sterilizzare il culto originario che mal si conciliava con le finalità di controllo sociale perseguite dai potenti delle varie epoche che si susseguirono.
Ancora oggi la Chiesa Cattolica conserva saperi occulti ed opera l'occultismo sulla base delle sue conoscenze esoteriche, questo è certo, non a caso è riuscita a mantenere per millenni un potere ed una ricchezza sterminati.
È davvero interessante notare come tutto ciò sia stato ottenuto a suon di odio, menzogne, ostilità e avidità, pur affermando di adorare e diffondere il culto del figlio di una divinità che professava l'amore, la verità, la fratellanza e la comunione dei beni.
Chi avesse bisogno di ulteriore prove sulla corruzione della Chiesa, e dei suoi membri, può ricercarle e trovarle in autonomia a volontà. Vorrei però segnalare al lettore una questione poco nota ma rivelatrice di un messaggio esoterico di grande importanza.
Il culto del serpente
Nel 1964 papa Paolo VI incaricò Pier Luigi Nervi, ingegnere, imprenditore e accademico italiano specializzato nell'edilizia civile, di realizzare una sala per le udienze papali situata a margine del Vaticano.
L'imponente auditorium, in grado di ospitare 6.900 persone a sedere e 14.000 in piedi, è stato inaugurato nel 1971 ed è noto come Aula Paolo VI o anche come Sala Nervi.
Quell'edificio viene utilizzato, oltre che per le udienze pontificie, anche per il celebre concerto di Natale che si tiene, ormai da molti anni, in Vaticano, e che viene puntualmente trasmesso anche in televisione.
Sullo sfondo della sala, primeggia un'imponente scultura in bronzo larga 20 metri: si tratta della Resurrezione realizzata da Pericle Fazzini fra il 1970 e il 1975.
Ufficialmente la scultura dovrebbe rappresentare la resurrezione di Cristo che, a braccia aperte e con i capelli mossi dal vento, svetta al di sopra di un non ben definito groviglio caotico, che a detta dell'autore, simboleggerebbe «un'esplosione, un vortice di violenza e di energia».
Il problema è che vista da entrambi i lati, quella che in teoria dovrebbe essere la statua di Cristo, in pratica si trasforma nella rappresentazione di un oscuro essere umanoide con la testa di un serpente!
Sarà un caso, ovviamente. Peccato però, che indietreggiando rispetto al palcoscenico, fino a raggiungere l'ingresso, e mantenendo lo sguardo nella medesima direzione, chiunque può chiaramente rendersi conto che anche l'architettura interna della sala disegna una testa di un serpente, con tanto di lingua (corridoio centrale), denti (colonne poste ai lati della scultura), occhi (i due grandi lucernari ovali) e squame (nervatura del tetto e trama posta ai lati dell'edificio).
Infine, ad ulteriore riprova che il motivo centrale adottato per la realizzazione di quell'edificio sia proprio quello or ora indicato, e che tutto ciò non sia dovuto al caso, vi è anche l'inusuale forma esterna del tetto, caratterizzata da una volta parabolica a doppia curvatura, così come il pavimento, anch'esso realizzato con una doppia curvatura convessa, che, assieme alla forma della struttura perimetrale esterna (triangolare con una punta mozzata), dona all'intera struttura le tipiche forme della testa di un serpente (per cogliere l'analogia, si pensi pure alla testa di una vipera).
Il significato esoterico è quindi del tutto evidente: la vera divinità di cui la Chiesa è serva non è quella che essi professano ufficialmente, cioè Dio incarnatosi nel Cristo, ma il serpente, ovvero il male, o Satana, se preferite, vale a dire colui che inganna e seduce il mondo intero, sviandolo dalla vera via, dalla verità e dalla vita.
E chiunque si trovi nell'auditorium ad ascoltare i messaggi del pontefice, è caduto in trappola, perché in realtà si trova dentro la bocca del serpente.
Si consideri che il serpente è anche il simbolo dell'invidia, della cupidigia, dell'avidità, nonché di quell'entità che riesce ad insinuarsi abilmente, ed in modo viscido, tra Dio e gli esseri umani: nessun altro simbolismo sarebbe stato più azzeccato.
Resurrezione, di Pericle Fazzini. Vista frontale.
Resurrezione, di Pericle Fazzini. Lato destro.
Resurrezione, di Pericle Fazzini. Lato sinistro.
Vista interna della Sala Nervi.
Vista esterna della Sala Nervi.
Gli uomini dalla testa di serpente
L'esoterista più antico che parlò di esseri dalla testa di serpente camuffati da uomini, fu Ermete Trismegisto nelle Tavole smeraldine ad esso attribuite. Qui di seguito potete trovare un passo significativo:
«Io parlo dell’antica Atlantide, parlo dei giorni del Regno delle Ombre. Parlo della venuta dei figli delle Ombre.
Essi furono evocati dal di fuori da grandi profondità tramite la conoscenza degli uomini della terra, con lo scopo di ottenere grande potere.
Lontano nel passato, prima che Atlantide esistesse, ci furono uomini che indagarono nell’oscurità, usando le arti magiche, richiamando esseri dalle grandi profondità al di sotto di loro.
Essi giunsero in questo livello. Essi erano composti da un'altra vibrazione senza forma, vivendo invisibili ai figli degli uomini della terra. Solo attraverso il sangue essi potevano prendere forma. Solo attraverso l’uomo essi potevano vivere nel mondo.
Nelle epoche passate essi furono vinti dai Maestri, ricacciati giù, nel posto da dove erano venuti. Ma ce ne furono alcuni che rimasero, nascosti in luoghi e livelli sconosciuti agli uomini.
Essi vissero in Atlantide come ombre, ma a volte comparivano tra gli uomini. Sì, quando il sangue veniva offerto, essi venivano ad abitare tra gli uomini. Essi erano tra noi con l’aspetto di uomo. Teste di serpente quando l’incantesimo veniva sollevato, ma altrimenti dell’apparenza di uomini tra gli uomini.
Essi si introdussero furtivamente nelle assemblee, assumendo forme simili agli uomini. Uccidendo con le loro arti i capi dei Regni, assumendo il loro aspetto e regnando sugli uomini.
Solo mediante la magia potevano essere scoperti. Solo mediante il suono poteva essere scoperto il loro volto. Essi vennero dal regno delle ombre per distruggere l’uomo e regnare al suo posto.
Ma, sappiate, che i Maestri erano potenti maghi, capaci di alzare il velo dal volto del serpente, capaci di ricacciarlo indietro da dove era venuto.
Essi vennero dagli uomini e gli insegnarono il segreto, la parola che solo l’uomo può pronunciare, rapidamente essi alzarono il velo dal serpente e lo gettarono lontano dalla terra degli uomini.
Eppure, state attenti, il serpente vive in un luogo che può, talvolta, essere aperto al mondo. Non visti essi camminano tra gli uomini, nei posti dove il rito viene celebrato.
Ancora, col passare del tempo, essi assumeranno sembianze umane. Essi possono essere evocati dal Signore che conosce il bianco o il nero. Ma solo il Maestro bianco può controllarli e braccarli vivi.
Non cercate il regno delle ombre, perché sicuramente vi troverete il male. Perché solo i Maestri della luce potranno conquistare la paura delle tenebre. Sappi, o fratello mio, che la paura è un grande ostacolo. Sii sempre Mastro della luce e l’oscurità svanirà presto».
L'élite occulta
Oggi come non mai l'umanità sta vivendo nel tempo dell'inganno universale.
Per comprendere la realtà bisogna guardarla allo specchio: ciò che viene ufficialmente dipinto come vero, in realtà, è falso; il bene è male; il giusto è ingiusto, l'impossibile è possibile; l'indispensabile è superfluo... e così via.
Il perché ciò accada non è difficile da comprendere: se si fosse effettivamente detto vero, il vero; bene, il bene; giusto, il giusto; possibile, il possibile; superfluo, il superfluo... e così via, l'odierna realtà sociale non sarebbe potuta esistere.
Che la società sia dominata da élites di potere che riescono a imporre il loro volere ai popoli controllando, condizionando e determinando il pensiero e l'azione della maggior parte degli esseri umani, è una verità talmente evidente che non ha neanche bisogno di essere giustificata.
Assai più difficile e complesso da affrontare, invece, è il problema dell'effettiva identificazione di queste élites, della loro vera natura e dei loro obiettivi.
Alcuni ritengono che l'élite di potere, in realtà, sia costituita dall'1% più ricco della popolazione che ottiene grandi vantaggi in termini di agio, potere e prestigio dalla struttura e dalla sovrastruttura dell'odierna società.
Altri sono più restrittivi, e sostengono che i veri padroni del mondo siano i capitalisti; i banchieri; i massoni; una ristretta cerchia di famiglie; o un piccolo gruppo di individui.
Altri ancora si spingono oltre, parlando di alieni, di esseri spirituali... e così via.
A mio avviso, ciascuno di essi è riuscito a cogliere una parte della verità, ma la complessità della realtà non è stata ancora districata nella sua interezza.
Ancor più arduo è il compito d'individuare gli obiettivi di questa élite, non nel breve termine, in questo caso, in fatti, i piani sono del tutto evidenti dato che o sono in fase di attuazione o, per forza di cose, vengono in qualche modo rivelati, ma nel medio e, ancor peggio, nel lungo termine.
Tutto ciò non deve scoraggiare il lettore perché, in realtà, la cosa più importante, non è riuscire ad individuare con precisione chi faccia parte dell'élite, più o meno occulta, e di comprendere quali siano i suoi obiettivi, ma di trovare almeno un modo per liberare l'umanità dalle gabbie psico-fisiche in cui attualmente si trova rinchiusa, riuscendo così a sfuggire alla tirannia dei dominatori (chiunque essi siano) e a creare le condizioni per dar forma ad un'altra società, in cui tutti gli esseri viventi possano condurre la loro esistenza in condizione di benessere e libertà.
Infatti, se l'umanità disponesse di un “metodo” per sconfiggere quelle che potremmo definire come le forze del male, avrebbe poca importanza sapere con esattezza se esse siano composte da un gruppo di psicopatici, da esseri dalla testa di serpente che assumono sembianze umane e/o da spiriti privi di corpo fisico, perché in ogni caso questa élite potrebbe essere sconfitta.
Ebbene, non solo questo metodo esiste ma la sua attuazione dipende dalla volontà degli esseri umani. Vi spiego subito in cosa consiste.
Se si guarda all'odierno sistema socio-economico non si può fare a meno di notare come il suo compito principale sia di produrre: morte, malattia, dolore, violenza, sfruttamento, devastazione, odio, paura, orrore, tristezza, disperazione, falsità... e così via.
Si tratta di qualità negative che potremmo interpretare come manifestazioni del male e che, per convenzione, chiameremo “basse frequenze”.
Poco sopra abbiamo ricordato che l'odierna realtà sociale è fortemente determinata da gruppi di potere occulti ed elitari. È quindi lecito dedurre che il prodotto della società sia funzionale alle loro necessità.
Del resto, se così non fosse, le élites, avendo il potere per farlo, avrebbero strutturato la società in un altro modo, al fine di produrre manifestazioni diverse da quelle che abbiamo appena elencato.
Ciò significa che, a prescindere da quale sia la loro vera natura, i membri di questi gruppi di potere stanno utilizzando l'umanità come una sorta di strumento per generare basse frequenze, perché evidentemente è di questo che hanno bisogno.
Così come gli esseri umani si nutrono di sostanze fisiche per sopravvivere (e non solo! Si pesi ai sentimenti e alla cultura), è ragionevole supporre che vi siano altre entità che si “nutrono” di sostanze metafisiche, come, ad esempio, le emozioni e/o i pensieri.
In particolare, per quanto fin qui sostenuto, si può asserire che il nutrimento delle élites occulte sia componga di basse vibrazioni.
Pertanto, anche senza conoscere con precisione quale sia la loro vera natura e quali siano i loro obiettivi, possiamo sostenere, senza alcuna perdita di generalità, che esistono delle entità che si nutrono di basse frequenze, ovvero delle manifestazioni del male.
Possiamo quindi definire élite occulta l'insieme formato da queste entità che effettuano un'azione sfruttatrice e parassitaria nei confronti dell'umanità.
A scanso di equivoci, precisiamo che siccome non è chiaro se l'élite occulta sia una o a sua volta sia composta da diverse élite, talvolta parleremo di élites occulte.
Si noti come la medesima definizione sussista tanto per il caso dei capitalisti in carne e ossa, tanto per quello di ipotetici parassiti animici spirituali.
Il capitalista, infatti, così come un parassita animico, quando si arricchisce, non fa altro che “nutrirsi” delle manifestazioni del male legate alla sua attività economica che sono state prodotte dai lavoratori e dai consumatori.
Per comprendere come queste entità sfruttino l'umanità si può fare un'analogia pensando a come gli esseri umani utilizzano delle comuni batterie.
Il massimo che si può fare con una singola pila è di ottenere un certo voltaggio per un certo lasso di tempo.
Ma disponendo di un maggior numero di batterie, si può ottenere una tensione più elevata e/o una maggiore autonomia. Per farlo, è sufficiente collegarle in modo opportuno, in serie e/o in parallelo.
La stessa cosa, anche se con dinamiche decisamente più complesse e articolate, accade con gli esseri umani, in particolar modo quando le loro azioni avvengono in modo coordinato.
Se un gruppo di individui si coordina, non è solo la loro forza fisica ad accrescersi, come tutti avranno avuto modo di sperimentare, ma sono anche le loro energie animiche (legate ai sentimenti) e spirituali (legate al pensiero) a moltiplicarsi, sia nel bene che nel male.
Ed ecco che, con la dovuta struttura fisica accompagnata da un'opportuna sovrastruttura metafisica, l'élite occulta riesce a coordinare un numero d'individui sufficientemente elevato per produrre tutto il “nutrimento” di cui ha bisogno, a prescindere dal fatto che esso sia materiale, animico o spirituale.
Per questo motivo bisogna prestare molta attenzione in particolar modo alle dinamiche ed agli eventi di massa, perché è proprio grazie ad essi che queste entità riescono a trarre le maggiori energie, mettendo, per così dire, in serie e/o in parallelo, un gran numero di esseri umani.
Chi nutre l'élite?
Ma chi è che produce le basse frequenze che nutrono queste entità? Gli esseri umani. E com'è possibile che queste entità siano così potenti? Perché sono gli stessi esseri umani che le alimentano cedendogli la loro energia.
Per comprendere questi concetti riflettiamo insieme sulle cause di una delle più potenti, mostruose e distruttive manifestazioni del male: la guerra.
Di chi è la colpa se c'è una guerra nel mondo?
Immaginiamo che un gruppo di civili innocenti venga bombardato. La colpa, si dirà, è di quello psicopatico che ha sganciato l'ordigno.
Questo è senz'altro vero, ma quel pilota, che ha sganciato una bomba, ha avuto una lunga lista di collaboratori...
Ci saranno stati dei colleghi che lo avranno fatto decollare. Qualcuno avrà caricato i missili sull'aero, altri avranno fatto il pieno al velivolo. La colpa quindi è dei militari.
Anche questo è vero, ma i militari non avrebbero potuto compiere alcuna missione se prima di loro non avesse agito tutto un altro grande gruppo di collaboratori.
Ci sarà stato qualcuno che ha trasportato le bombe e qualcun altro che, ancor prima, le avrà costruite. Anche l'aereo ha richiesto la cooperazione di molti lavoratori per venire alla luce. Quindi la colpa è dei costruttori.
Certamente, ma i costruttori non avrebbero potuto costruire un bel niente se non gli fossero state fornite le materie prima o senza che esistesse un progetto, e questo progetto non sarebbe stato possibile senza che qualcuno lo concepisse.
Non c'è alcun dubbio, ma chi ha fornito le materie prime e chi ha concepito l'aereo e le bombe, non l'ha mica fatto a caso, ha agito perché il governo lo ha pagato per portare a termine il compito che gli era stato commissionato. Esso inoltre ha ordinato ai militari di compiere l'attacco. La colpa quindi è del governo.
Beh, non esattamente... il governo, infatti, venne corrotto dalle multinazionali, che in realtà erano le vere mandanti occulte: esse dovevano trovare il modo per appropriarsi delle risorse presenti negli altri Stati al prezzo più basso. Quindi la colpa è di una élite di criminali che vuole realizzare profitto.
Questo è ovvio, ma le multinazionali non potrebbero realizzare alcun profitto se non ci fossero milioni di consumatori disposti ad acquistare i loro prodotti. Quindi la colpa è di chi non consuma in modo etico e responsabile.
Certo, ma manca ancora qualcuno all'appello. Il governo non avrebbe potuto dichiarare alcuna guerra se i cittadini non lo avessero finanziato con le tasse, perché il denaro avrebbe perso valore e lo Stato sarebbe andato in fallimento.
La guerra non sarebbe potuta avvenire anche se i cittadini non fossero andati a votare, o avessero legittimato il potere ad una forza politica pacifista, invece che ad un gruppo di guerrafondai.
Quindi la colpa è anche di chi ha pagato le tasse, e di chi è andato a votare, e chissà quanti altri ancora bisognerebbe inserire nell'elenco dei colpevoli...
Si può quindi concludere che la guerra ha avuto luogo perché tutta la società, ad ogni livello, partendo dalle masse fino ad arrivare ai vertici delle multinazionali, ha cooperato dando il suo contributo affinché il conflitto avesse luogo.
Proprio così! Ma non è questo il punto: non si tratta d'individuare i colpevoli, si tratta di comprendere che quella strage di innocenti non sarebbe stata possibile anche solo se soltanto uno, ed uno soltanto, degli anelli di tutta questa lunga catena, che è stata appena illustrata, si fosse spezzato. Ma così non è stato.
I membri della società hanno fornito energia alla guerra, e la guerra si è manifestata.
Giungiamo così al punto centrale della riflessione, quello che ci consente di comprendere il metodo per sconfiggere le élites occulte, a prescindere da quale sia la loro vera natura: per liberare l'umanità è sufficiente che gli individui cessino di produrre manifestazioni del male innalzando il loro livello vibrazionale al fine di emettere alte frequenze.
Si tratta di utilizzare la propria energia per generare vita, salute, gioia, cooperazione, amore, serenità, bellezza, felicità, verità... e così via, includendo tutte le qualità positive che potremmo interpretare come manifestazioni del bene.
Fintantoché l'umanità darà energia a questa sorta di parassiti, il loro potere si accrescerà; ma non appena smetterà di nutrirli, essi diverranno deboli, insignificanti ed impotenti.
Sulla Terra, infatti, non ci sono esseri invincibili che con i loro sterminati poteri dominano l'umanità; ci sono soltanto esseri umani che cooperano con le forze del male, conferendo ad esse un grande potere.
Ma se le medesime forze fossero messe al servizio del bene, l'umanità vivrebbe libera e felice.
Cessando di produrre il nutrimento che mantiene in vita le entità che sfruttano l'umanità, esse verrebbero immediatamente sconfitte.
Che le forze occulte che agiscono nel mondo siano "forti" è una parte dell'illusione utilizzata per mantenere il controllo sociale; ma ancora una volta si può dire che l'illusione è efficace soltanto perché viene alimentata dalla massa.
In realtà, il potere non è nelle mani delle élites, è in quelle dei popoli. Senza la collaborazione dei popoli il potere delle élite svanirebbe in un sol istante.
La struttura da cui le masse si lasciano governare sembra solidissima, indistruttibile ed immutabile, soltanto perché gli individui si sono lasciati convincere che questa sia l'effettiva realtà delle cose.
In verità, il sistema di controllo utilizzato dai cosiddetti potenti è simile ad un castello di carte: se la base vacilla tutto l'impianto crolla, perché è la base che da sostegno e stabilità all'intera costruzione.
Come potrebbe arricchirsi un capitalista, senza la collaborazione dei lavoratori e dei consumatori?
Come potrebbe un governo decidere le sorti di un popolo, se la massa non si sottomettesse ad esso, non accettasse il suo volere e si ribellasse?
Se ne deduce che i ricchi ed i potenti sono tali fin quando c'è una massa d'individui che è disposta a servirli partecipando ai loro “giochi”, dando ad essi la loro energia.
Se i servi smettessero di obbedire agli ordini impartiti dai loro signori, improvvisamente questi ultimi diverrebbero gli individui più poveri e deboli della Terra.
Il Potere cerca in ogni modo di dividere gli esseri umani e di contrapporli l'uno contro l'altro, perché se essi fossero uniti sarebbero indomabili.
E mentre i cittadini di uno Stato se la prendono con gli immigrati, pur essendo tutti esseri umani; i lavoratori lottano per accaparrarsi un posto di lavoro, quando si potrebbe ripartire il lavoro e la ricchezza, lavorando di meno e lavorando tutti, senza subire decurtazioni ai salari;
i membri di ogni religione si sentono superiori ai credenti delle altre professioni, perché ciascuno di essi crede che l'altrui divinità sia falsa, mentre invece essi hanno scelto una certa religione, non perché sia vera, ma a causa dei condizionamenti che hanno subito nel luogo in cui sono vissuti, tanto che se fossero nati altrove avrebbero adottato altre credenze;
i votanti di ogni partito si sentono più intelligenti degli altri perché credono di aver scelto la fazione migliore tra quelle che operano per conto dell'élite occulta;
i fascisti ed i comunisti si aggrediscono a vicenda, professando entrambi di voler raggiungere la giustizia sociale; e le forze dell'ordine picchiano i cittadini che protestano anche per i loro diritti... il Potere domina incontrastato sull'umanità, che non riesce a comprendere di far parte di un'unica grande famiglia, che se invece di competere per degli egoistici obiettivi personali, cooperasse concentrandosi sulle cose che accomunano l'umanità, in breve tempo, potrebbe risolvere ogni criticità, trasformando l'utopia in realtà.
Riflessioni sul male
Ma com'è possibile superare queste false contrapposizioni, iniziando ad incamminarsi sulla via della pace, del benessere e della prosperità?
Poco sopra abbiamo osservato come lo scopo dell'odierna organizzazione sociale sia quello di produrre manifestazioni del male.
Prima di procedere oltre, dando una risposta alla precedente domanda, converrà spendere qualche parola su quest'ultimo concetto.
Personalmente, ritengo che così come il vero ed il falso esistano in una realtà metafisica, e siano delle potentissime forze spirituali, la stessa cosa possa dirsi anche per il bene ed il male.
Bene e verità vanno a braccetto, perché senza conoscere la verità non si è in grado di individuare a priori in cosa consiste il bene.
Alcuni ritengono che il male sia necessario per l'evoluzione spirituale dell'umanità e che svolga addirittura una funzione benefica, se non nell'immediato, di certo, nel medio-lungo periodo.
Se il male non si presentasse gli individui non riuscirebbero a comprendere e quindi non potrebbero “evolvere” verso un maggior bene.
Io non sono affatto d'accordo: non nego la funzione evolutiva svolta da dolore legato alle manifestazioni del male, ma non è corretto asserire che la sperimentazione del male sia necessaria per la comprensione di ciò che è bene.
Si possono portare numerosi esempi di eventi malefici che non si sono mai verificati di cui gli esseri umani riescono a intuire l'enorme malvagità, senza averne avuto esperienza diretta.
Se ne deduce che si può evolvere anche senza sperimentare il male, a patto che si acquisisca consapevolezza, con o senza esperienza.
Il punto fondamentale su cui riflettere è che il male dipende dalle scelte degli esseri umani.
Si può anche aggiungere che l'essere umano non nasce né buono né cattivo: egli viene al mondo con la capacità di scegliere di compiere il bene o il male. Ciò che egli decide di fare dipende dalla sua volontà.
Ciò detto, è senz'altro vero che se gli individui si ostinano ad agire nell'incoscienza allora continueranno a produrre manifestazioni del male, fin quando capiranno o periranno.
Ciò spiega la funzione evolutiva del male, intesa in senso spirituale, ma non è sufficiente a renderla necessaria.
Il dolore, la sofferenza, gli orrori, e le altre qualità negative associate alle manifestazioni del male, possono essere intesi come degli indicatori che suggeriscono alla coscienza che vi è qualcosa di errato nei comportamenti messi in atto, e quindi, siccome le azioni dipendono dal pensiero, ancor prima vi è qualcosa di errato nel pensiero che ha prodotto quegli atti.
Ma si deve fare molta attenzione a non giustificare il male in virtù della sua funzione evolutiva, arrivando addirittura a sostenere che esso sia indispensabile, altrimenti si potrebbe arrivare al caso limite in cui le manifestazioni del male siano tollerate o, ancor peggio, vengano scientemente ricercate, in quanto ritenute utili e benefiche per l'evoluzione dell'umanità!
Alcuni si spingono oltre, sostenendo che in realtà il male non esiste, perché il bene ed il male sono la stessa cosa.
Questi individui hanno completamente frainteso gli insegnamenti dei grandi spiriti, oppure stanno ripetendo le frasi ad effetto pronunciate da sedicenti maestri spirituali altrettanto ignoranti quanto gli adepti a cui vorrebbero insegnare qualcosa, senza saper nulla.
Negare l'esistenza del male, vivendo in un mondo in cui questa forza si manifesta in ogni dove, significa esser completamente ciechi all'evidenza. Ed è davvero assurdo, oltre che pericoloso, che qualcuno asserisca il contrario.
I sapienti hanno asserito che bene e male, in verità, sono due polarità della stessa “cosa”. Ma ciò non significa che il bene ed il male non esistono, perché, in realtà, c'è solo la “cosa”.
Per comprendere questo concetto si può pensare ad una strada con due direzioni: nord e sud. In questo esempio il bene equivale ad andare a nord, il male corrisponde ad andare a sud. La “cosa”, invece, è la strada.
Nord e sud sono due direzioni che possono essere percorse camminando sulla stessa strada, ma questo non ci autorizza a dire che l'andare a nord, o a sud, siano la medesima cosa e che la direzione nord e sud non esistano.
Infatti, la direzione sud conduce ad un deserto, mentre la direzione nord consente di arrivare ad un'oasi rigogliosa.
Non solo il bene ed il male esistono, ma sono anche universali.
Nel precedente esempio, l'andare a nord, o a sud, significa dirigersi verso un'oasi, o un deserto, per tutti quelli che imboccheranno le rispettive direzioni, e non soltanto per qualcuno.
Più concretamente, si può sostenere che “violentare” significa compiere il male, “amare” significa compiere il bene. E non può esistere una società in cui violentando si compia il bene ed amando si compia il male, perché, appunto, male e bene sono universali.
Un aspetto davvero importante da sottolineare è che siccome bene e male sono due poli della stessa “cosa”, questo significa che il male può essere trasmutato in bene: basta cambiare rotta, invertendo polarità, orientandosi verso il bene.
La conseguenza più notevole del fatto che le manifestazioni del male dipendono dalla volontà individuale, è che se l'umanità la smettesse di alimentare il male, e cominciasse a comportarsi con amore ed intelligenza, di colpo, il male svanirebbe dalla società.
Alcuni si oppongono a questa tesi sostenendo che anche se gli esseri umani smettessero di alimentare il male, esso sarebbe comunque presente, perché la natura continuerebbe a produrlo. Si pensi, ad esempio, alle calamità naturali e alle malattie.
In primo luogo, è bene osservare che, anche se ciò fosse vero, non rappresenterebbe di certo una valida scusa per consentire agli esseri umani di continuare a produrre il male.
Infatti, elevando il pensiero e quindi, di conseguenza, migliorando il comportamento degli individui, si riuscirebbe comunque a minimizzare il male, conseguendo il massimo risultato possibile in tal senso.
A quel punto, si potrebbe valutare come affrontare il male residuo, al fine di eliminarlo completamente. Ammesso che ve ne sia ancora.
Se il male possa essere effettivamente azzerato oppure no, è un'altra questione sulla quale ciascuno è libero di esprimere la sua opinione: io ritengo che la risposta sia affermativa.
Le sciagure dell'umanità non sono una caratteristica essenziale dell'esistenza, sono il frutto dell'ignoranza che impedisce agli individui di vivere in completa armonia.
In secondo luogo, si può osservare che l'intento della natura non sia quello di produrre il male: essa opera in conformità all'ordine ad essa sotteso.
A differenza degli esseri umani, la natura non può scegliere di agire diversamente da come fa. Che il suo modo di fare induca dolore e sofferenza sugli esseri umani, dipende, se non nella totalità dei casi, in larghissima parte, dalle azioni degli stessi esseri umani.
Il terremoto con maremoto della placca indo-asiatica e dell'Oceano Indiano avvenuto il 26 dicembre 2004, è considerato uno dei più catastrofici disastri naturali dell'epoca moderna. Quell'evento ha ucciso più di 200.000 persone nelle società civilizzate, causando una grande devastazione ed una indicibile sofferenza.
È curioso osservare come la popolazione dei sentinelesi, composta da cacciatori-raccoglitori mai venuti in contatto con la cosiddetta civiltà, abbia vissuto il medesimo evento senza che nessuno dei suoi membri venisse ucciso, né dal terremoto, né dal conseguente tsunami.
Essi infatti, vivendo a contatto con la natura, colsero i segnali premonitori con largo anticipo, e si misero al riparo recandosi sulle alture della loro isola.
Nessun cacciatore raccoglitore è morto a causa del terremoto vivendo in una casa di legno; nei cosiddetti Paesi avanzati, invece, ogni anno gli eventi sismici producono vere e proprie stragi. Ciò però non dipende dalla cattiveria della natura, semmai dalla stupidità degli esseri umani civilizzati.
Essi, infatti, sanno perfettamente come realizzare delle abitazioni in grado di resistere a qualsiasi evento ambientale avverso, ma non lo fanno, non per mancanza di risorse o di conoscenze, bensì perché continuano a rispettare le limitazioni fisiche indotte dalle sovrastrutture mentali, del tutto arbitrarie, che alcuni di essi hanno creato e a cui tutti gli altri si sono sottomessi, come se non si potesse fare altrimenti.
Non è di certo colpa della natura se gli esseri umani hanno adottato un sistema economico che non gli consente di costruire case antisismiche pur avendo la conoscenza, le risorse, i mezzi e la forza lavoro per farlo.
Per quando riguarda le malattie, la stragrande maggioranza di esse sono riconducibili a fattori ambientali ed a scelte di vita che dipendono da comportamenti umani errati e dannosi, e non a questioni genetiche.
E non è poi così irragionevole teorizzare che anche quella parte di malattie dovute ai geni, in realtà, siano state a loro volta causate da fattori ambientali e scelte di vita legati a comportamenti umani sbagliati.
Com'è noto, i cacciatori-raccogli non hanno difese immunitarie nei confronti delle più comuni malattie presenti nelle cosiddette civiltà avanzate, semplicemente perché il loro stile di vita non ha prodotto quel genere di malattie.
Essi però muoiono a causa di infezioni, a cui vanno incontro perché, ad esempio, camminano a piedi nudi e perché non sono al corrente delle più basilari regole igieniche.
Correggendo questi semplici aspetti, ad esempio, indossando delle scarpe e prestando attenzione all'igiene, essi debellerebbero, in larga misura, il problema delle infezioni, anche senza disporre di medicinali, che nulla impedisce né di sviluppare né di utilizzare, nel caso in cui siano effettivamente benefici e necessari.
Non si può che concludere che anche in tutti questi casi, di certo, la manifestazione del male non è imputabile alla natura, ma alla condotta degli esseri umani.
Perché il male si manifesta sulla Terra? Perché è l'essere umano a causarlo, con le sue azioni. Se non nella totalità dei casi, di certo nella maggioranza delle occorrenze. E in ogni caso egli ha in sé il potere per debellarlo, definitivamente, se è veramente questa la sua volontà.
L'essere umano, in quanto tale, è libero, perché può scegliere deliberatamente i fini del suo agire. È questa libertà che consente agli individui di imboccare l'una o l'altra via, dirigendosi verso il bene o verso il male.
Le piante non possono far altro che comportarsi secondo natura. In tal senso esse non sono libere. L'essere umano, invece, può deviare da quanto sarebbe suggerito dalla saggezza cosmica universale.
Ad esempio, egli è chiaramente un frugivoro e quindi dovrebbe nutrirsi di frutta, ortaggi e verdura; nulla però gli impedisce di scegliere di alimentarsi di carcasse di animali.
Ma anche in questo caso non è di certo colpa di una natura malvagia se quella scelta alimentare sanguinaria gli arrecherà grandi sofferenze producendo nel suo corpo terribili malattie: è l'essere umano che ha rotto l'armonia, non la natura.
L'essere umano può scegliere perché è dotato degli “strumenti” che gli consentono di discernere, a priori, il bene dal male, e nonostante ciò, può comunque decidere di agire in direzione del male essendone consapevole.
In tal caso, egli decide di porsi al servizio delle forze del male, così come fanno i membri delle élites occulte o coloro che collaborano con esse coscientemente, mettendosi al loro servizio in cambio di potere e ricchezza.
Ma l'essere umano può operare il male anche a causa dell'incoscienza. Questa è la condizione delle masse addormentate e schiavizzate, di cui fanno parte non solo gli ignoranti anche le persone altamente istruite come, ad esempio, gli scienziati che s'illudono di aiutare l'umanità mentre portano avanti le istanze di una falsa scienza, o i cosiddetti intellettuali che, con il loro operato, servono le élites occulte senza neppure rendersene conto, tanto è profondo il loro sonno.
Ma anche quando un individuo è addormentato può comunque riuscire a discernere il male dal bene, agendo a posteriori, ovvero sulla base della bontà di ciò che consegue dalle sue azioni: se il suo operato produce dolore e sofferenza, egli sta servendo il male; in caso contrario, egli sta servendo il bene. Questo chiunque è in grado di comprenderlo.
Ciò significa che l'essere umano può riuscire a cogliere la realtà delle cose in relazione al bene o al male, anche quando si trova nello stato di sonno, operando a priori o, al limite, a posteriori. E in questo modo può far scattare l'allarme che lo ricondurrà allo stato di veglia.
Come risolvere i problemi della società
In generale, si può osservare come all'interno della società dietro ad ogni azione malvagia ci sia sempre un insieme d'individui che ha agito facendo in modo che essa potesse compiersi; ma quello stesso gruppo di persone avrebbe potuto fare in modo che il male non si verificasse e, una volta risvegliatosi, potrebbe altresì evitare che quella criticità si ripresentino in futuro, adottando scelte differenti.
La realtà sociale, infatti, dipende da come gli individui scelgono di agire. Se gli individui sono orientati al bene, generano il bene; se sono orientati al male, generano il male.
Tutto ciò ci aiuta a comprendere che i problemi della società possono essere risolti correggendo il modo di agire dei singoli individui.
Ma per far sì che il modo di agire si corregga in senso positivo, non c'è altra via che non sia quella di elevare il livello di pensiero dell'umanità, perché l'azione dipende dal pensiero.
Per compiere qualcosa bisogna agire, ma prima di agire bisogna pensare. Ecco spietato il motivo per cui molti maestri spirituali sostenono che se si corregge il pensiero, tutto il resto si risolve di conseguenza, perché, in ultima analisi, la realtà sociale è mentalmente determinata.
Questo è ciò che può essere dimostrato partendo dalle leggi fondamentali della sociologia, le quali, in verità, sono leggi cosmiche universali.
All'atto pratico, l'essere umano dovrebbe operare nel rispetto dei seguenti precetti morali: se la mia azione arreca sofferenza a qualche essere vivente, se essa danneggia l'ambiente, se produce orrore, se non serve il bene o la verità, allora io non agirò.
M'impegnerò invece a portare gioia negli esseri viventi con cui verrò in contatto nel corso della mia vita, nel prendermi cura dell'ambiente, nel generare bellezza, servendo sempre il bene e la verità.
Ciascun individuo dovrebbe essere lasciato libero di agire, a condizione che la sua azione non diminuisca la propria felicità e quella di tutti gli altri esseri viventi.
L'eliminazione delle manifestazioni del male rappresenta soltanto una parte della soluzione, sebbene sia la più importante.
Come si potrebbero, quindi, risolvere tutti i problemi della società? Raggiungendo una completa armonia.
La completa armonia si ottiene quando, operando in conformità alla saggezza cosmica universale, gli individui si coordinano e cooperano in modo sinergico al fine di conseguire il benessere collettivo, agendo nel rispetto della natura e della felicità di ogni forma di vita.
A tal fine, è di fondamentale importanza che ciascun membro della società sia messo in condizione di ricercare ed esprimere il suo vero essere, e che ognuno eserciti il proprio talento in modo disinteressato nell'interesse della collettività.
La saggezza cosmica è unica, per chi è in grado d'intenderla; essa può mettere d'accordo, non solo gli esseri umani, ma tutti gli esseri viventi presenti nell'universo, perché è figlia del bene e della verità.
Una civiltà composta da individui che agiscono nel rispetto della saggezza cosmica universale, produrrà una realtà sociale completamente armonica.
Questa, in estrema sintesi, è la miglior ricetta per conseguire prosperità e felicità non solo sulla Terra, ma anche su tutti gli altri pianeti presenti nell'universo, stabilendo una condizione di pace cosmica universale.
Per comprendere questa tesi, si può paragonare una società ideale ad una complessa sinfonia suonata dai membri di una grande orchestra.
Quando ogni musicista esegue il suo spartito si produce un suono armonioso, ma è sufficiente che uno solo di essi stoni per introdurre delle frequenze disarmoniche in grado di compromettere la bontà dell'intera esecuzione.
Le frequenze armoniche risuonano, generando un qualcosa che risulta “superiore” rispetto alla somma delle parti; frequenze disarmoniche interferiscono vicendevolmente in senso negativo, producendo un qualcosa di “inferiore” rispetto ai singoli contributi.
In modo del tutto analogo, le energie negative si alimentano vicendevolmente, dando luogo ad energie negative ancora più grandi. Il loro effetto può essere annullato soltanto opponendo ad esse la giusta dose di energie positive.
Così come il fuoco non si può spegnere con il fuoco, non si può placare l'odio con l'odio, ma soltanto con l'amore. Allo stesso modo, alla rabbia va opposto la calma, alla menzogna la verità, all'orrore la bellezza, al male il bene... e così via.
Malattie, guerre, povertà, sofferenza... tutto si risolverebbe, se gli esseri umani vivessero in completa armonia, perché è la disarmonia la loro vera causa.
Si consideri che oggigiorno la stragrande maggioranza degli individui vive in modo disarmonico. Questa disarmonia è messa in atto dagli esseri umani nelle interazioni che essi hanno con la natura, gli animali, gli altri esseri umani e la realtà metafisica.
Tutto ciò non può che tradursi in una distopia, permeata dall'orrore, dalla sofferenza e dalla devastazione, figlie della disarmonia prodotta da individui che si sono allontanati dalla saggezza cosmica universale.
C'è un altro motivo per cui l'umanità dovrebbe impegnarsi per raggiungere una completa armonia: se gli esseri umani non riusciranno a conseguire un simile obiettivo, per una ragione o per l'altra, causeranno la loro stessa estinzione.
Se continueranno a perseverare sulla via dell'incoscienza saranno loro stessi ad auto-sterminarsi. Se ciò avverrà con guerre, inquinamento, malattie, carestie, collassi ecologici, o quant'altro, non è dato sapere, ma di certo avverrà.
Ci si può discostare quanto si vuole da quanto previsto dalla saggezza cosmica universale, ma non si può evitare di portare sulle proprie spalle il peso delle conseguenze delle proprie azioni.
Le leggi universali, infatti, prevedono che tutto il male di cui si è responsabili ricada sui suoi creatori: questo è necessario per bilanciare le forze cosmiche, ristabilendo l'equilibrio. Se ciò non avvenisse non vi sarebbe armonia, ma l'universo è armonia.
L'essere umano, quindi, in virtù del suo libero arbitrio, può deviare dalla condizione ideale di completa armonia, quella che gli consentirebbe di sperimentare il maggior stato di benessere, libertà e felicità, ma nel far ciò causerà sofferenza a se stesso e agli altri esseri viventi.
Tanto più dolore causerà, e tanta più sofferenza gli ritornerà indietro, finché non comprenderà i suoi errori e cambierà il suo modo di agire orientandosi al bene. Se ciò non accadrà perirà.
Che gli individui siano separati e non rispondano del dolore causato agli altri, è l'ennesimo inganno diffuso dalle élites di potere perché questa credenza è utile per il conseguimento dei loro obiettivi.
In verità, se non si è disposti ad accettare che non vi sia separazione tra gli esseri viventi, in quanto ciascuno di essi altro non è che una manifestazione di un'unica sostanza, si deve almeno convenire sul fatto che i membri della società siano tutti interconnessi.
Ciò significa che le conseguenze delle azioni di un individuo si ripercuotono inevitabilmente anche sugli altri, per poi ritornare a quell'individuo. Ciò accade sia nel caso in cui esse siano positive, sia nel caso in cui siano negative.
Anche per questo non può esserci una vera felicità fin quanto tutti gli esseri viventi non sono felici, perché l'infelicità degli altri si riverbera negativamente sul resto della società.
Se ne deduce che una completa felicità può manifestarsi soltanto in una società in cui vi è una completa armonia.
Ma siccome ciò che è all'esterno altro non è che il riflesso di ciò che gli individui hanno al loro interno, questo significa che, ancor prima di produrre una società armonica, gli esseri umani dovrebbero conseguire l'armonia al loro interno.
Infatti, se così non fosse, non potrebbero entrare in risonanza tra di loro, e ancor meno riuscirebbero a produrre un ordine armonico al loro esterno.
Per raggiungere questo obiettivo bisognerebbe invertire le polarità delle forze spirituali, orientando la volontà umana in direzione del bene.
A tal fine, la menzogna andrebbe sostituita con la verità; l'inganno con l'onestà; l'odio con l'amore; l'egoismo con l'altruismo; la morte con la vita; il dolore con la gioia; la schiavitù con la libertà; la cattiveria con la bontà; la brutalità con la dolcezza; la competizione con la cooperazione... e così via. Ciò consentirebbe all'umanità di abbandonare l'oscurità per entrare nella luce.
Disgraziatamente, un simile stadio evolutivo è quando di più lontano vi sia dall'attuale condizione socio-economico-culturale. Ma non vi è alcun dubbio sul fatto che sia questa la via da seguire.
Il risveglio della coscienza
La soluzione discussa all'interno di questo scritto può essere declinata in infiniti modi a seconda dei casi concreti che ci si prefigge di affrontare. Tanta è la sua generalità e la sua potenza da consentire di risolvere tutte le criticità di ogni società.
Ma per essere attuata necessita che gli individui si risveglino dal sonno in cui sono sprofondati, acquisendo una maggiore consapevolezza ed elevando il loro livello di pensiero.
Alcuni sostengono che il risveglio della coscienza non possa essere indotto e che ognuno debba procedere da sé. Questa tesi non è del tutto corretta.
Se fosse vero che il risveglio non possa essere indotto, allora dovrebbe esser altrettanto vero che nemmeno l'assopimento possa esser causato, mentre invece l'esperienza dimostra che le coscienze della maggior parte degli individui possono essere fatte precipitare nel sonno più profondo con degli appositi condizionamenti, sia fisici che metafisici.
L'élite occulta che domina il mondo ha sempre agito con grande inventiva per assopire e mantenere nell'incoscienza il più vasto numero di esseri umani, riuscendoci in modo assai efficace. Ed è più che lecito pensare che senza un simile processo di condizionamento non sarebbe possibile l'esercizio di alcun controllo sociale nei confronti dell'umanità.
Ecco perché i cosiddetti potenti danno una così grande importanza al sistema di valori, alle credenze e alle informazioni da dare in pasto al popolo che intendono sottomettere, preoccupandosi anche di strutturare la realtà sociale in modo tale da ostacolare una presa di coscienza in merito alla vera realtà delle cose.
Si pone quindi il problema centrale di come fare per risvegliare l'umanità, nonostante vi siano una struttura ed una sovrastruttura che ostacolino il risveglio.
A causa dei suddetti condizionamenti, il livello di coscienza collettivo attuale risulta falsato verso il basso: questo è innegabile.
Gli individui appaiono meno consapevoli rispetto a quella che potenzialmente potrebbe essere la loro massima consapevolezza. Vi è quindi un ampio margine di miglioramento.
Di conseguenza, se si potessero eliminare i condizionamenti negativi presenti nella società si avrebbe un inevitabile innalzamento del livello di coscienza, che sarebbe ancor più rapido se si riuscisse a rimpiazzare l'attuale sistema di indottrinamento e disinformazione con un sistema educativo ed informativo volto al bene, alla bellezza ed alla verità.
E allora, se così stanno le cose, è evidente che agendo in modo speculare a quanto accada oggi a causa dell'azione dell'élite occulta, il risveglio della coscienza non solo potrebbe esser favorito, ma avverrebbe con un'inattesa rapidità.
Con i bambini sarebbe ancor più facile che con gli adulti: essi, infatti, alla nascita, sono già connessi con la coscienza cosmica. Pertanto, basterebbe non rovinarli, evitando di disconnetterli dalla fonte della saggezza durante le fasi della crescita con una falsa educazione.
Il problema, però, è che i bambini vengono cresciuti dagli adulti e quest'ultimi, nella quasi totalità dei casi, dormono un sonno profondo. Inutile dire che genitori addormentati non potranno far altro che far addormentare i loro figli disconnettendoli dalla coscienza cosmica.
Ciò è tanto più vero, se si considera che, come abbiamo già sottolineato, l'odierna società è appositamente strutturata per diminuire il livello di coscienza degli individui, agendo in particolar modo nella prima fase della vita.
Infatti, è proprio in questo periodo che gli esseri umani ricevono la programmazione funzionale a trasformarli in macchine incoscienti al servizio dell'odierno sistema dominato dalle élite occulte.
Ma il condizionamento funzionale al controllo sociale non si arresta di certo con l'adolescenza.
Al contrario, esso continua per tutta la vita attraverso molteplici metodologie, come, ad esempio, un “avvelenamento” sistematico che agisce da ogni punto di vista: corporeo, animico e spirituale; l'uso del denaro, artificiosamente mantenuto scarso; l'obbligo nei confronti di un lavoro totalizzante, che non lascia tempo né per vivere né per pensare; una duplice strategia basata sulla distrazione/intrattenimento complementata da un metodico bombardamento mediatico effettuato al fine di veicolare appositi messaggi... e così via.
L'eclatante criticità delle soluzioni per favorire il risveglio appena proposte, è quindi del tutto evidente: esse dovrebbero arrivare dall'alto. Ma chi sta in alto, non vuole che la massa si risvegli, perché altrimenti il suo dominio non sarebbe più possibile.
Da un lato, infatti, il sistema educativo è sotto il controllo del Potere; dall'altro, i genitori sono addormentati. Questo significa che le nuove generazioni continueranno ad essere disconnesse ed a precipitare nel sonno.
Per non parlare poi dei mass media, delle aziende, dei governi... e di tutte le strutture sociali determinanti, che operano, direttamente o indirettamente, per conto dell'élite occulta, concorrendo all'instaurazione ed al mantenimento dell'ordine sociale ad essa congeniale.
E come si può anche solo pensare che chi esercita il potere grazie all'assopimento della coscienza delle masse metta in atto, o tolleri che vengano messe in atto, delle strategie per il risveglio utilizzando quegli stessi strumenti che gli consentono di dominare l'umanità?
È quindi evidente che siamo caduti in contraddizione, perché i gruppi di potere non consentiranno mai che i loro strumenti gli si ritorcano contro.
Sarebbe senz'altro funzionale al processo di risveglio che i giornalisti, invece di disinformare i propri lettori in modo sistematico e fazioso, si occupassero di fare corretta informazione, scrivendo in modo imparziale e veritiero, o che i produttori televisivi, invece di rincretinire e distrarre i telespettatori, contribuissero alla crescita spirituale dell'umanità con trasmissioni profonde ed intelligenti, ma disgraziatamente i giornali e le televisioni sono strumenti del Potere al servizio del Potere in cui, non di rado, trovano impiego individui addormentati.
La stessa cosa può dirsi per la rete Internet: sarebbe oltremodo ingenuo pensare che le élites la lascino libera, così che gli esseri risvegliati possano utilizzarla per scuotere le coscienze addormentate.
E infatti così non è, dato che ormai è cosa nota a tutti che, non solo la rete sia completamente controllata, al fine di reperire informazioni sensibili sugli esseri umani, ma che chiunque diffonda verità scomode attraverso internet e ottenga un discreto successo, venga puntualmente censurato e/o falsamente confutato a suon di retorica da presunti “esperti” o sedicenti “smascheratori di bufale”, scatenando una mostruosa macchina del fango a cui, guarda caso, viene data una grande visibilità.
Ecco quindi che non resta altra via per conseguire il risveglio della coscienza che non passi per la volontà dei singoli individui, i quali, successivamente, potrebbero coordinarsi per attuare delle strategie per favorire il risveglio che muovano dal basso.
In altri termini, ogni essere umano dovrà prima risvegliarsi da sé, e a quel punto potrà cooperare con gli altri esseri risvegliati.
Ma com'è possibile che il risveglio avvenga nonostante i condizionamenti sociali inducano al sonno più totale?
Difficile a dirsi con esattezza. All'atto pratico, sono sempre esistiti, ed esistono tutt'ora, esseri umani che, nonostante la mole di condizionamenti ricevuti, sono riusciti a risvegliarsi da sé.
Ciò dimostra che il risveglio è possibile, perché l'essere umano ha in sé il potere per destarsi dal sonno metafisico in cui viene confinato.
Il come ed il perché il risveglio avvenga è difficile a dirsi, dato che non sembrerebbe esserci una regola universalmente valida.
In molti sostengono di essersi risvegliati in seguito ad una grande sofferenza fisica; alcuni dopo aver provato un fortissimo sentimento d'amore; altri ancora ritengono che sia stata la loro insaziabile sete di conoscenza ad averli riportati alla veglia.
Sembrerebbero quindi possibili tre diverse tipologie di cause per il risveglio: fisico, animico e spirituale. Ma, a mio avviso, esse non sono affatto distinte ed indipendenti, perché l'una si ripercuote sull'altra.
Il dolore fisico, infatti, non può evitare di far vibrare anche le corde animico-spirituali, e così via, per tutte le altre combinazioni.
Del resto, non può esserci un vero risveglio senza che vengano fatte risuonare tutte le corde vitali che compongono un essere umano, quelle corporee, quelle sentimentali e quelle del pensiero.
Possiamo quindi sostenere che, per come vanno le cose oggi, durante l'esistenza terrena, l'essere umano si troverà ad affrontare diverse fasi: inizialmente verrà condizionato e, a causa delle influenze esterne di una società composta da individui profondamente addormentati e scientemente strutturata per l'ottenimento del controllo sociale, perderà la sua connessione con la coscienza cosmica universale e si addormenterà, in modo più o meno profondo.
In alcuni casi, la coscienza di un individuo può persistere in questo stato di assopimento per tutta l'esistenza terrena, continuando ad operare in conformità ai condizionamenti ricevuti dalla società, vita natural durante.
Così facendo quell'individuo sarà del tutto simile ad un automa e condurrà una non-esistenza sprecando la sua intera vita servendo il sistema che lo ha programmato per essere uno schiavo.
La cattiva notizia è che oggigiorno la maggior parte della popolazione è contenuta all'interno di questa categoria: sono proprio loro che, donando alla élite occulta la loro energia, contribuiscono più di tutti a mantenere in essere l'organizzazione sociale che causa la sofferenza e la devastazione che si possono osservare sul pianeta Terra, conferendogli forma e solidità.
Alcuni individui, però, in certi casi, possono riuscire a risvegliarsi dal loro stato di sonno, cominciando a comprendere e svelare i condizionamenti che hanno subito ed i metodi con i quali l'umanità viene ridotta in schiavitù.
Questi individui avranno maggiori possibilità rispetto agli altri di vivere un'esistenza autentica, ricercando se stessi ed esprimendo il loro vero essere.
Ma non è detto che ciò accada, perché le sbarre delle gabbie in cui l'umanità è stata confinata sono difficili da piegare e riescono ad evitare la fuga anche di molti tra quelli che hanno ben compreso di vivere nell'illusione della libertà.
Ma nonostante le enormi difficoltà, una certa parte di esseri risvegliati riesce comunque ad evadere. Alcuni di essi si ribelleranno e tenteranno di “combattere” il sistema, rischiando di continuare ad alimentare i meccanismi responsabili delle disgrazie dell'umanità. Altri, invece, utilizzeranno la loro energia per tentare di costruire un'altra realtà, togliendo nutrimento al vecchio per far nascere il nuovo.
Non si deve commettere l'errore di pensare che il risveglio avvenga in modo istantaneo e completo; al contrario, esso non è altro che la precondizione che segna l'inizio di una nuova fase: quella dell'evoluzione spirituale.
Una volta che l'individuo è riuscito a risvegliarsi può procedere ad analizzare e decostruire, uno dopo l'altro, tutti gli inganni ed i condizionamenti che lo avevano condotto allo stato di sonno, ma il processo è lungo e faticoso perché riguarda molti ambiti.
Per questo motivo, in molti, nel corso della loro vita, riescono a conseguire soltanto un risveglio parziale.
Questi soggetti possono essere individuati perché manifestano un buon livello di consapevolezza in un certo settore, ma al di fuori di esso pensano e si comportano con grande incoscienza.
È questo il caso, ad esempio, di chi si è liberato dagli inganni delle religioni, per poi ricadere nel dogmatismo dello scientismo e/o della teologia economica, senza rendersi conto che le medesime argomentazioni che egli utilizzava con successo in ambito religioso potrebbero decostruire anche queste sue nuove forme di fede.
Non è difficile comprendere il perché ciò accada. L'articolato processo di liberazione dalle gabbie di pensiero in cui ogni individuo viene confinato, sebbene sia indispensabile, di per sé, anche nell'assai remota ipotesi in cui venisse compiuto nella sua interezza, non sarebbe comunque sufficiente per condurre ad un pieno risveglio, consentendo di raggiungere quella che si potrebbe definire “illuminazione”, vale a dire una completa trasformazione dell'essere umano che, liberatosi da tutti i condizionamenti e riconnessosi con la coscienza cosmica universale, riesce a conseguire una condizione di piena consapevolezza che gli consente di pensare ed agire in completa coerenza ed armonia.
Per farlo, infatti, non basta comprendere gli inganni della società, ma bisogna incamminarsi, con costanza e dedizione, in un lungo e ripido percorso alchemico, che, se correttamente seguito, consente di trasformare progressivamente se stessi in una nuova versione di sé, sempre migliore rispetto alle precedenti.
L'essere umano, infatti, è un essere spirituale dotato di anima e di corpo. Lo spirito riguarda il pensiero; l'anima i sentimenti; il corpo la fisicità. Pertanto, ogni individuo che volesse davvero elevarsi, potrebbe farlo soltanto a condizione di agire su tutti i livelli: corporeo, animico e spirituale.
Ciò significa che, come minimo, dovrebbe: ripristinare e/o mantenere la saluta fisica; saper riconoscere e gestire i sentimenti; esercitare correttamente il pensiero ed accrescere la sua conoscenza.
Ciascuno di questi aspetti è indispensabile per conseguire un pieno risveglio. Del resto, se è vero che si è ciò di cui ci si nutre, allora ogni essere umano per dare alla luce la migliore versione di se stesso deve preoccuparsi di “nutrirsi” con gli “alimenti” migliori. Questo insegnamento dev'essere osservato non solo in senso fisico, ma anche in senso metafisico.
Ad esempio, se il corpo fisico non è sano e forte, perché non viene alimentato ed allenato correttamente, non consentirà di esprimere il massimo potenziale animico e spirituale. Un corpo debole e malato, infatti, farà provare sentimenti negativi e distorti, e non consentirà né di concentrarsi, né di essere “profondi”.
Ma anche un essere umano che, pur avendo un corpo sano ed energico, non fosse in grado di provare sentimenti e/o non abbia dedicato tempo ad acculturarsi e/o, ancor peggio, non sappia pensare liberamente in modo autonomo, creativo e corretto, avrebbe delle grosse limitazioni.
Ad esempio, un individuo forte ma incapace di provare sentimenti e di pensare, sarebbe del tutto paragonabile ad un robot; sviluppando oltremodo la sensibilità nei confronti dei sentimenti, senza però coltivare il pensiero, si cadrebbe in balia dell'irrazionalità e dei moti animici, perché non si disporrebbe di una solida guida fornita dalla mediazione del pensiero; esaltare gli aspetti mentali, senza curare quelli sentimentali, è il miglior modo per creare degli esseri spietati, che infliggono dolore e sofferenza a tutti i viventi perché non danno il giusto peso ai sentimenti, dato che non sono in grado di provare empatia e compassione.
Pertanto, è evidente che per ritrovare il suo sé più autentico, l'essere umano debba ripristinare la sua completa integrità, sviluppando in modo equilibrato tutte le sue qualità, agendo da ogni punto di vista, così da riuscire a riconnettersi con la coscienza cosmica universale.
Che cosa accade a quel punto? Accade che egli comincia a distinguere in modo intuitivo ciò che è bene da ciò che è male, il vero dal falso. Egli coglie la bellezza, “vede” i sentimenti... e così via.
Più la sua guida interiore diviene forte e saggia, e meno potrà essere condizionato dall'esterno, fin quando, ad un certo punto, il suo stato di veglia sarà così lucido da consentirgli di allinearsi alla saggezza cosmica universale: così facendo egli avrà conseguito l'illuminazione.
C'è un'altra aspetto di fondamentale importanza che accade a mano a mano che ha luogo il processo di risveglio della coscienza: quando un individuo comincia a ristabilire il contatto con il suo sé più autentico, e di conseguenza inizia ad attingere, seppur in modo parziale, alla saggezza cosmica universale, la sua esistenza non può far altro che migliorare, inducendo a cascata anche un miglioramento nelle esistenze degli altri esseri viventi e nella stessa società.
Ecco spiegato perché, in realtà, il dedicarsi al proprio percorso di crescita spirituale rappresenta il compito più importante di ogni essere umano, dato che da ogni successo ottenuto in questa impresa consegue, in modo naturale, un miglioramento generalizzato che si ripercuote ad ogni livello della realtà.
Infatti, siccome gli esseri viventi sono tutti interconnessi, ogni innalzamento del livello vibrazionale conseguito da un individuo si ripercuote positivamente anche sugli altri esseri viventi, spingendo verso il bene l'intera società.
Un'umanità addormentata
Attualmente, la quasi totalità dell'umanità è completamente disconnessa dalla coscienza cosmica universale. Questo si evince sia dai più comuni e semplici comportamenti messi in atto nella quotidianità, che da come l'umanità “affronta” le “grandi” questioni.
Si guardi all'alimentazione. Pensate solo a quanti miliardi di animali vengono torturati e sterminati ogni singolo giorno. In Italia, ogni anno, si macellano a scopo alimentare 700 milioni di animali. Estendendo il dato a livello mondiale si raggiungono 50 miliardi di macellazioni all'anno; un numero che, includendo i pesci, cresce fino a superare i 150 miliardi.
E tutto ciò senza considerare le morti degli animali che vivono liberi in natura riconducibili alle attività antropiche: si tratta del più grande, allucinante e mostruoso olocausto che sia mai stato messo in atto in tutta la storia dell'umanità.
Come può dirsi armonica una società che tortura e stermina decine di miliardi di animali all'anno per “nutrirsi” di morte, senza nemmeno accorgersi che esistono piante la cui volontà è quella di offrire agli esseri umani frutti sani e prelibati che consentirebbero di vivere in salute ed in modo maggiormente eco-sostenibile, senza alcuno spargimento di sangue?
Soltanto una massa d'individui completamente disconnessi dalla saggezza cosmica universale potrebbe arrivare a tanto.
Tutto ciò appare piuttosto simile ad un grande rituale satanico, in cui ogni secondo vengono versati decilitri di sangue, senza soluzione di continuità, per il godimento delle forze del male.
Immaginate che enorme quantità di energia negativa generi l'umanità torturando ed immolando un così gran numero di esseri viventi indifesi ed innocenti.
Come si può anche solo pensare che il commettere un'ingiustizia così enorme, agendo in piena violazione dell'armonia cosmica, non si ritorca contro l'umanità?
E pensare che per porre fine a questa mostruosità, basterebbe semplicemente cambiare alimentazione, cominciando a nutrirsi correttamente.
Non c'è alcun dubbio che, se tutti gli esseri umani cominciassero ad alimentarsi con prodotti di origine vegetale, l'innalzamento vibrazionale che ne conseguirebbe sarebbe così potente da scuotere l'intero universo e le energie benefiche associate ad una simile scelta consentirebbero di far compiere all'umanità un balzo evolutivo eclatante.
Ora, invece, si pensi al cancro. Oggi si dà una grandissima importanza alla ricerca medica per sconfiggere questa terribile malattia. Fior di miliardi spesi, le “migliori” menti e le apparecchiature più sofisticate vengono impiegate per trovare una cura. Sono decenni che si compiono sforzi enormi, ma il tasso d'incidenza continua ad aumentare... eppure la cura per debellare il cancro è sempre stata a disposizione dell'umanità ed è alla portata di tutti, ma nessuno riesce a coglierla: basta non inquinare l'ambiente e nutrirsi in modo sano.
Invece, cosa accade oggi? Si preferisce continuare ad inquinare e ad alimentarsi con sostanze che la stessa scienza ha dimostrato essere cancerogene, e quindi a soffrire e a morire a causa del cancro, nell'attesa che, forse, un giorno, un ricercatore al servizio di un'azienda che ricava profitti dalla vendita dei suoi farmaci, riuscirà a commercializzare una pillola magica contro il cancro, così che le persone possano continuare a mangiare cose cancerogene e ad inquinare il mondo senza dover morire a causa del cancro: una simile dinamica può essere attuata soltanto da una massa d'individui completamente addormentati.
Pochi giorni fa ha abbandonato il corpo fisico lo spirito di un ragazzo che era divenuto famoso per la sua lunga “battaglia” contro il cancro. Tanta era la sua energia, che nonostante la malattia era addirittura riuscito a correre delle maratone.
Per guarire, questo individuo si era affidato alla scienza ufficiale. Questi grandi luminari della medicina contemporanea non hanno saputo fare di meglio che trattarlo con farmaci chemioterapici, ma nessuno di essi ha pensato di fare la cosa più semplice e intelligente di tutte: convincerlo che non avrebbe dovuto più ingerire nel modo più assoluto sostanze cancerogene, a cominciare dal cibo.
Peccato che nel suo profilo pubblico si possano osservare foto dove, a pochi mesi dalla sua dipartita, questo ragazzo si nutriva beatamente con degli affettati (dichiarati certamente cancerogeni dall'Organizzazione Mondiale della Sanità), facendosi immortalare in una fotografia accompagnata dalla seguente dicitura: «Vegetariano? Magari domani...». O magari in un'altra vita.
Vista la sua grinta, è probabile che se avesse adottato un regime alimentare corretto avrebbe effettivamente potuto guarire il suo corpo, nonostante la chemioterapia.
Questo è ciò che accade quando si agisce nell'incoscienza, perché gli individui non sono connessi con la coscienza cosmica universale. Ma come si suol dire, al peggio non c'è mai fine.
Infatti, non è raro che gli individui addormentati asseriscano di essere in grado di sistemare i problemi della società, senza neanche degnarsi di lavorare su se stessi.
L'apoteosi si ha quando qualcuno di essi raggiunge una posizione di potere, come accade, ad esempio, in politica.
Questi soggetti sono tra i più pericolosi, perché, a causa della loro inconsapevolezza, non potranno far altro che aggravare la situazione, anche qualora agissero in buona fede, trasformandosi in strumenti al servizio dell'élite occulta.
Pensate, c'è gente che vorrebbe fare una “rivoluzione”, così da risolvere tutti i problemi del mondo, e poi fuma e si nutre di carne!
Come puoi contribuire attivamente al progresso dell'umanità, se con le azioni più semplici dimostri di essere completamente all'oscuro di quanto suggerito dalla saggezza cosmica universale?
Come puoi risolvere i problemi della società, se non sei riuscito neanche a comprendere una tra le cose più semplici e banali, ovvero quale sia l'alimentazione più adatta ad assicurare il più elevato benessere psico-fisico a te stesso, la minor sofferenza agli altri esseri viventi, producendo il più piccolo impatto ambientale?
Come puoi risolvere i problemi della società, se non ti rendi neanche conto di essere il primo responsabile dei mali del mondo, provocando la tua stessa malattia, condannando a morte migliaia di animali innocenti, incrementando inutilmente il livello d'inquinamento e di distruzione ambientale, ed abbassando il livello energetico-vibrazionale dell'umanità?
Non crediate che questa razza di ossimori viventi siano una sparuta minoranza. Purtroppo è vero il contrario: gli ecologisti carnivori vorrebbero risolvere i problemi ambientali; i guerrafondai pretendono di portare la pace nel mondo; i soggetti più avidi dicono di possedere la ricetta per risolvere la povertà; gli economisti sostengono che si possono risolvere le criticità generate dalla crescita mettendo in atto ulteriore crescita; i medici dicono ai pazienti che delle sostanza dannose li salveranno dalle epidemie e/o gli restituiranno la salute... e così via.
Tutto ciò non è altro che un chiaro segnale di una completa disconnessione dalla coscienza cosmica universale, manifestata da individui profondamente addormentati che operano in modo meccanico secondo i condizionamenti ricevuti dal sistema in cui sono cresciuti.
Se una vera rivoluzione non avviene, è perché non c'è ancora una coscienza collettiva sufficientemente ampia, risvegliata ed elevata, che sia in grado di: comprendere i meccanismi di controllo sociale, gli inganni e le vere finalità dell'odierna società; concepire un modello socio-economico-culturale alternativo ed una strategia per risolvere le contraddizioni e le criticità esistenti; tramutare in azione un'effettiva volontà di trasformare la realtà sociale in senso positivo.
Tutte questioni che hanno a che fare con il risveglio della coscienza ed il processo di evoluzione spirituale dell'umanità, senza i quali nessun miglioramento sociale significativo potrà mai essere realmente conseguito.
Nonostante ciò alcuni si ostinano ad affermare che per “salvare” il mondo e far sì che la società funzioni correttamente ci sia bisogno di uomini di potere in grado d'indirizzare l'umanità.
Così facendo, però, si sta sostenendo, più o meno tacitamente, che gli esseri umani non sono in grado di gestirsi da sé: si tratta di un messaggio oltremodo pericoloso, oltre che falso.
Nemmeno le pecore hanno bisogno di un pastore per vivere in condizione di pace, armonia e libertà, figuriamoci se una simile tesi possa sussistere per una società composta da dei veri esseri umani, risvegliati e connessi alla coscienza cosmica universale.
Il pastore, invece, è indispensabile per ridurre in schiavitù le greggi, sottrargli il latte e condurre al macello gli agnelli. La stessa cosa, con le dovute generalizzazioni del caso, accade anche con gli esseri umani.
A ben pensare, per come è organizzata la società oggi, essa non è poi così distante dall'essere una sorta di allevamento intensivo, in cui gli esseri umani, mantenuti in stato di cattività, vengono fatti riprodurre per essere sfruttati da degli allevatori che, a prescindere dalla loro vera natura, di certo, sono al servizio delle forze del male.
Che il conferire potere ad un ristretto gruppo d'individui che, nella migliore delle ipotesi, sono privi di coscienza, incaricandoli di governare sulla collettività, possa, in qualche modo, migliorare le sorti dell'umanità, è una completa assurdità.
Di fatto, l'evidenza empirica maturata con millenni di Storia, suggerisce l'esatto opposto, tanto che si può arrivare a sostenere che se l'umanità non riuscirà a costruire una società non gerarchica e senza ruoli di potere, si può esser certi che sulla Terra non ci sarà mai né giustizia, né uguaglianza, né libertà ed ancor meno felicità.
Dispensare rimedi e soluzioni, o peggio, dominare l'umanità, senza neanche essersi risvegliati ed aver conseguito una consistente espansione del livello di coscienza, è la cosa più dannosa che si possa fare. Infatti, i disastri prodotti da questo modo di procedere sono sotto gli occhi di tutti.
Peccato però che gli esseri risvegliati, se sono davvero tali, non ambiscono al potere ed ancor meno vogliono esercitare il loro dominio sugli altri, governandoli: questo è uno dei motivi per cui le vere soluzioni ai problemi della società non arriveranno dall'alto, ovvero dagli individui che ricoprono ruoli di potere, i quali, se avessero avuto una grande consapevolezza, non si troverebbero in quelle posizioni.
Si consideri, inoltre, che una massa d'individui con un basso livello vibrazionale non potrà far altro che legittimare il potere ad individui che risuonano con essi, eleggendo soggetti addormentati.
Ciò accade anche in politica, in particolar modo nelle democrazie rappresentative, dove la maggior parte degli elettori, che ha il potere di determinare le forze di governo, dorme in un sonno profondo.
Anche per questo, nell'attuale fase storica, è del tutto irragionevole aspettarsi che le soluzioni arriveranno come per incanto dall'alto.
D'altro canto, se gli esseri umani si risvegliassero, saprebbero già da sé cosa fare per conseguire il bene, ed ecco che non ci sarebbe più bisogno di suggerire o imporre agli altri cosa si debba o non si debba fare.
Di conseguenza, la presunta utilità di un sistema di potere verticistico-piramidale con ruoli dirigenziali di potere, verrebbe definitivamente meno.
Ancora una volta la discussione ci riconduce a quello che potremmo definire come il tema centrale dell'esoterismo, nonché la chiave di volta per risolvere tutti i problemi della società: il risveglio della coscienza. Senza di esso, infatti, non è possibile che si compia nessun vero progresso.
Poco sopra abbiamo sostenuto che sembrerebbe non esserci una “strategia” univoca per conseguire il risveglio.
La complessità della trama dell'esistenza è così grande che è del tutto ragionevole supporre che esistano tante vie quanti sono gli esseri umani.
Vi sono però dei suggerimenti di carattere generale che possono essere utili.
Per prima cosa, converrà spendere qualche parola a proposito dei cosiddetti maestri spirituali umani, o presunti tali, che sono attualmente in vita.
Oggigiorno vi è un gran numero d'individui che si autodefiniscono, e/o che vengono etichettati, come maestri spirituali.
Mi spiace deludere il lettore sostenendo che è assai improbabile che quei soggetti siano dei veri maestri, dato che tra gli individui che hanno camminato sulla Terra quelli che sono riusciti a raggiungere un livello vibrazionale così elevato da poter essere definiti, a ragione, maestri, è davvero esiguo.
All'atto pratico, non è poi così difficile smascherare gli impostori.
Per prima cosa, se qualcuno si autodefinisce maestro, allora si può già esser sicuri che non lo sia. Inoltre, è sempre bene ricordare che attualmente la maggior parte delle persone è addormentata.
Quindi, se in molti ritengono che un certo individuo sia una valida guida spirituale, questo è già di per sé un ottimo indicatore del fatto che in realtà quel soggetto non sia ciò che la massa crede che sia (come caso limite, si pensi pure al Papa).
Se poi un soggetto chiede soldi per impartire i suoi insegnamenti, state pur tranquilli che egli non è un vero maestro spirituale: uno spirito elevato non ha bisogno di chiedere denaro per vivere, perché è l'universo stesso che provvede al suo sostentamento.
Di certo, un vero maestro non se ne andrebbe in giro a racimolare quattrini tenendo conferenze, vendendo libri e/o rimedi “magici”. Egli, infatti, non insozzerebbe il suo spirito con lo sterco del Demonio (il denaro).
Se un individuo vi promette che seguendo i suoi insegnamenti otterrete fama, gloria, potere, ricchezza, successo... e quant'altro, allora anche in questo caso avrete già la certezza di trovarvi difronte ad un truffatore in cerca di polli da spennare, e non di certo ad un maestro.
Già seguendo queste semplici indicazioni, si può smascherare la quasi totalità dei falsi maestri presenti sulla Terra.
Non pensate che questi soggetti siano una sparuta minoranza; in realtà, le false guide spirituali non sono mai state così numerose come in quest'epoca.
Per farvi comprendere quanto l'umanità sia mal messa in termini di maestri spirituali, vi citerò soltanto un esempio molto rappresentativo: quello di un abile oratore considerato tra i massimi esperti contemporanei di esoterismo in Italia.
Si tratta di un individuo che gira il Belpaese svelando alle folle, che accorrono numerose ai suoi seminari, le più profonde verità esoteriche per conseguire il risveglio della coscienza e procedere a passo spedito lungo il percorso di crescita spirituale!
Ebbene, questo soggetto, dopo aver tenuto migliaia di conferenze ed aver scritto decine di saggi sulle tematiche dell'esoterismo, dell'alchimia e della spiritualità, non è nemmeno riuscito a capire che mangiare carne sia nocivo sia per lui che per gli altri, sotto ogni punto di vista: fisico, animico e spirituale.
Ciò è dimostrato, oltre che dalle proprie azioni, dalle sue stesse parole: tanta è la sua ottusità, che in una conferenza pubblica, con tanto di telecamera che riprendeva l'evento, è addirittura riuscito a sostenere che non solo lui si nutrisse di carne, ma che ne mangiasse addirittura di più rispetto a prima per compensare i comportamenti dei vegetariani che in questa fase storica stanno aumentando!
Agli occhi di ogni essere risvegliato una simile affermazione appare come un chiara manifestazione d'incoscienza (nella migliore delle ipotesi), o come una palese dichiarazione di essere al servizio delle forze del male (nel peggiore dei casi).
Se questo è uno tra i più importanti relatori sul tema della spiritualità che ci sono in Italia, da molti reputato un maestro spirituale, vuol dire che l'umanità è davvero mal messa.
Come si può facilmente intuire, assieme ai falsi maestri spirituali, vi è anche una grande proliferazione di visioni del mondo. Come si fa allora a capire se una filosofia, una religione o una corrente spirituale, è valida?
Da un punto di vista pragmatico, è sufficiente guardare agli effetti che produce: se per mezzo di essa le cose migliorano, si ha a che fare con dei buoni insegnamenti; se le cose non migliorano c'è qualcosa che non va.
Attenzione però a non confondere la validità con la verità, perché da un punto di vista logico non c'è nulla che ci assicuri che una cosa che sia valida sia anche vera.
A cosa serve la meditazione, o lo studiare i testi dei sapienti, se dopo aver meditato per anni, spendendo ingenti somme di denaro per recarsi ai seminari tenuti da (presunti) maestri spirituali, se poi non si riesce neanche a smettere di fumare?
Come si fa a non capire che per far sì che un individuo possa rovinarsi la salute fumando del tabacco, da qualche altra parte del mondo un bambino è stato schiavizzato in una piantagione?
Che per far crescere quel tabacco è stato inquinato il terreno? Che per trasportarlo si sono dispersi veleni nell'aria? Che si è sprecato un preziosissimo tempo esistenziale dedicandolo ad attività dannose? Che poi si dovranno impiegare risorse per curare le malattie causate dal vizio del fumo e dalle attività dell'industria del tabacco?
Che il fumo comprometterà la struttura fisico-vitale del fumatore, ostacolando lo sviluppo delle sue qualità animico-spirituali? Che l'atto del fumare non è che una delle tante manifestazioni del male che l'élite occulta utilizza per abbassare il livello vibrazionale dell'umanità?
L'evoluzione spirituale dell'umanità
Nonostante l'evidenza sia innegabile e sia alla portata di chiunque, molti individui continuano ad essere inconsapevoli, non solo dei gravosi effetti spirituali, ma perfino dei costi sociali delle proprie azioni più semplici.
E tutto ciò accade anche quando dedicano grandi quantità di tempo, denaro ed energia all'esoterismo ed alla spiritualità. Com'è possibile?
Ciò accade perché la maggior parte delle persone pretende di occuparsi sin da subito dei massimi sistemi e delle verità più profonde, senza prima dedicarsi alle cose più semplici.
Non c'è da stupirsi se questo modo di approcciare l'esoterismo e la spiritualità non produca alcun risultato significativo, tranne quello di far arricchire i falsi maestri spirituali.
Il consiglio, quindi, è di partire dalle cose più semplici, che in realtà sono anche quelle più importanti, per poi procedere verso le cose più complesse, anche perché senza conseguire le prime è letteralmente impossibile riuscire a cogliere le seconde: si cominci dall'abc poi, forse, si arriverà all'xyz... o anche oltre.
In verità, se si osserva con attenzione, ci si accorge che sulla Terra è già da un pezzo che non camminano più dei veri maestri spirituali, così come li si intende usualmente.
Non sto sostenendo che non vi siano spiriti elevati, ma essi si muovono in modo discreto, senza attirare grande attenzione.
Questo fatto ha una spiegazione. I maestri spirituali, quando diventano famosi, vengono idolatrati.
Così facendo si crea una massa di seguaci composta da individui che, non appena viene meno il loro punto di riferimento, vagano smarriti e non sanno più cosa fare.
L'umanità invece, per evolvere spiritualmente, deve imparare a diventare autonoma ed indipendente.
Perché quindi non stanno più nascendo dei veri maestri? Il messaggio esoterico è chiaro: non c'è bisogno di maestri, camminate da soli.
È questa infatti l'epoca in cui l'umanità deve divenire adulta, dimostrato di riuscire a cavarsela egregiamente senza che vi sia qualcuno che suggerisca dall'esterno agli individui che cosa fare.
Del resto, ciascun essere umano ha tutti gli “strumenti” per divenire egli stesso il maestro di se stesso: egli ha un corpo, un'anima e uno spirito, ha una guida interiore e può connettersi alla coscienza cosmica universale, attingendo al vero sapere.
Anche se non ne siete consapevoli, ogni giorno incontrerete sulla vostra via molti “maestri”, affronterete prove, sarete circondati da segni e riceverete dei messaggi, che possono esservi di grande aiuto per conseguire il risveglio e per procedere lungo il vostro percorso di evoluzione spirituale.
Dipenderà da voi riconoscerli e trarne giovamento. Purtroppo, però, ciò che per alcuni è fonte di grande insegnamento, può lasciare tutti gli altri nella più completa indifferenza. Ciò accade perché le verità esoteriche non vengono colte fin quando non si è pronti a riceverle.
Un giorno una femmina di cinghiale ha partorito i suoi cuccioli entro le mura di un paesino medioevale per insegnare ai cittadini di quel luogo la compassione. Essi, infatti, stavano sterminando a colpi di fucile i membri della sua specie, accusati di causare incidenti stradali e di danneggiare i raccolti. E invece di cogliere la lezione, quegli uomini privi di coscienza non hanno saputo far di meglio che architettare un piano per spararle.
I veri “maestri”, quindi, non è affatto detto che siano esclusivamente umani. Al contrario: li si può trovare tanto nel regno minerale, quanto nel regno vegetale; spesso hanno la sembianza di un animale, o di una bambina, altre volte di un mendicante o di un anziano... e così via.
In realtà, le più potenti guide spirituali a disposizione dell'umanità non hanno un corpo fisico perché non vivono nella realtà fisica, ma in quella metafisica.
Il bene, la verità e la bellezza, sono alcuni tra i più grandi “maestri” spirituali, ricercandoli in modo autentico possono condurre all'illuminazione.
Anche l'amore, la felicità e la serenità sono delle ottime guide: quando le si sperimenta significa che si è sulla buona strada. Al contrario, se si è infelici c'è qualcosa che non va.
Vi è poi il dolore, il più potente scuotitore di coscienze: quando esso si manifesta significa che sono stati commessi degli errori e che quindi si deve cambiar rotta.
In molti casi la sofferenza individuale rappresenta una sorta di extrema ratio: chi non riesce a risvegliarsi, neppure dopo aver sperimentato un grande dolore personale causato dalla propria condotta, è destinato a morire.
Alcuni credono erroneamente che per accedere a delle verità esoteriche profonde si debbano compiere chissà quali imprese, andando a decifrare messaggi segreti nascosti in testi antichi o mettendo in atto delle pratiche ascetiche astruse che prevedono sessioni di meditazione estreme e/o lunghi digiuni.
In realtà, quando l'individuo è pronto è lo stesso universo che gli presenta le verità compatibili con il suo livello di evoluzione spirituale, e tutto accade in modo spontaneo, con grande naturalezza e semplicità.
Ovviamente, più è elevato il livello vibrazionale conseguito dall'individuo e più profonde saranno le verità esoteriche a cui gli sarà concesso di accedere.
Ciò non accade perché quell'individuo è una sorta di privilegiato a cui vengono mostrate verità nascoste a tutti gli altri, bensì perché è quell'individuo che è maturato fino al punto da essere in grado di vedere cioè che si trova davanti a tutti.
L'aspetto ironico della faccenda è che, nella maggior parte dei casi, la verità è del tutto evidente e non mancano di certo i messaggi di risveglio.
Di fatto, si può essere completamente immersi nella verità, ma se l'individuo non è pronto, ogni tentativo sarà vano, e non riuscirà a coglierla.
Tentando di forzare il processo di rivelazione delle verità esoteriche nei confronti di un individuo addormentato, egli reagirà diventando cieco e sordo, ignorerà le evidenze contrarie, ridicolizzerà l'interlocutore e, nei casi più estremi, diverrà perfino violento. In poche parole, farà di tutto pur di rifiutare ciò che non è ancora pronto ad accogliere.
Per questo alcuni arrivano addirittura a sostenere che non si possono risvegliare gli altri, perché l'espansione della coscienza può avvenire soltanto a condizione che vi sia una spinta autentica che scaturisce dalla forza di volontà degli individui.
Anche se a volte è difficile da accettare, purtroppo, non si può salvare chi ha già deciso di voler morire.
Ciò che invece si può certamente fare è di favorire il processo di risveglio e di crescita spirituale dell'umanità. E per farlo, non c'è nulla che funzioni meglio dell'esempio diretto di chi adotta una condotta di vita allineata alla saggezza cosmica universale.
Si può altresì contribuire sostenendo il vero e smascherando il falso, prendendosi cura di tutti gli esseri viventi e della natura, generando bellezza ed emanando serenità, guardando sempre al bene di tutti gli esseri viventi.
Conclusioni
In conclusione, per facilitare il risveglio della coscienza ed avanzare lungo la via dell'evoluzione spirituale, è sufficiente innalzare il proprio livello vibrazionale.
Tanto più ciascuno riuscirà ad elevarsi, quanto più, di conseguenza, si eleverà anche il resto dell'umanità.
Gli esseri umani hanno delle facoltà latenti sterminate, che a malapena possono essere intuite.
Esse si sprigioneranno, non appena l'umanità riuscirà a liberarsi dai condizionamenti psico-fisici che li depotenziano e li riducono in catene.
Mirco Mariucci