lunedì 25 gennaio 2021

RSA: più vaccini e più anziani positivi al Covid! Nesso causale troppo complesso da capire?

Poveri anziani in fila per la vaccinazione


QUELLO DEI VACCINI E' UN GENOCIDIO PROGRAMMATO E SILENZIOSO CHE COMINCIA DAGLI ANZIANI E DAI DISABILI PERCEPITI COME PESI. SE SOLLEVARSI E RIBELLARSI CONTRO TUTTO QUESTO NON TROVA SOSTEGNO IN UN POPOLO UNITO E COMPATTO ALLORA SIAMO DAVVERO VICINI ALL'ESTINZIONE DI MASSA....  


Le cose sono due: o siamo in presenza di una fede idolatra che sfocia nel fanatismo (o per meglio dire idiotismo) nei confronti della Scienza ufficiale, oppure siamo in presenza di seri disturbi mentali. Non ci sono vie di mezzo anche se in entrambi i casi il sano funzionamento encefalico potrebbe essere messo in seria discussione!

Il riferimento va a quelli che non riescono o non vogliono vedere il nesso causale tra inoculo vaccinale e immediata positività al tampone!
Nelle case di cura e nelle RSA infatti, stanno mietendo sempre più “vittime” sacrificali tra i poveri anziani che risultano positivi dopo qualche giorno dalla vaccinazione anti-Covid.

Più vaccini e più positività!

I fatti stanno dimostrando che una laurea in medicina o un diploma in infermieristica non aiutano la comprensione di tale nesso. Anzi, sembra proprio che i titoli di studio siano controproducenti.
Nessuno infatti ha il coraggio di denunciarlo. Tutti tacciono per omertà o semplicemente per ignoranza manifesta?

Fanno vaccini a tutto spiano e dopo qualche giorno le vecchie e stanche cavie da negative diventano di punto in bianco positive.

Tutto normale? Neppure una banale domanda?
No, giammai: la vera conoscenza origina sempre da una domanda! Se iniziassero a comprendere il quadro, dovrebbero mettere in discussione tutto il castello di carte.
Meglio girarsi dall’altra parte e far finta di niente, continuando però a bucare queste povere creature con un farmaco genico sperimentale
Complimenti!!!

Elenco parziale di quello che sta avvenendo in Italia a causa dei medici e dell’apparato sanitario.

Cassano allo Jonio (CS)
23 ospiti su 33 dell’istituto per anziani “Casa Serena” sono risultati positivi al tampone. Giovedì scorso 30 anziani e 21 operatori sanitari si erano vaccinati.

Mercato Saraceno (FC)
38 persone positive nella struttura “Casa Insieme”, di cui 27 ospiti ed 11 operatori.
La settimana scorsa era iniziata la vaccinazione per i 55 ospiti e per tutti gli operatori.

Aprilia (LT)
54 pazienti su 76 e 17 operatori positivi nella casa di cura “Villa Silvana”. Una delle prime strutture pontine in cui è stato somministrato ad operatori e ospiti il vaccino. Dall’indagine epidemiologica dell’Asl di Latina sono risultati contagiati anche 25 di quelli che erano stati vaccinati tra il 7 e l’8 gennaio scorso.

Martignacco (UD)
100 ospiti contagiati su 130 nella residenza per anziani “Zaffiro”.
Avevano tutti subito la somministrazione del vaccino giorni prima.





LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Lunedi 25 Gennaio 2021

CONVERSIONE DI SAN PAOLO APOSTOLO


Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
So in chi ho posto la mia fede
e sono convinto che egli, giusto giudice,
è capace di custodire fino a quel giorno
ciò che mi è stato affidato.

Si dice il Gloria.

Colletta

O Dio, che hai illuminato tutte le genti con la predicazione del beato apostolo Paolo, dona a noi, che oggi celebriamo la sua conversione, di camminare verso te seguendo i suoi esempi, per testimoniare la tua verità dinanzi al mondo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (At 22,3-16)
Àlzati, fatti battezzare e purificare dai tuoi peccati, invocando il nome di Gesù.


Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Paolo disse al popolo:
«Io sono un Giudeo, nato a Tarso in Cilìcia, ma educato in questa città, formato alla scuola di Gamalièle nell’osservanza scrupolosa della Legge dei padri, pieno di zelo per Dio, come oggi siete tutti voi. Io perseguitai a morte questa Via, incatenando e mettendo in carcere uomini e donne, come può darmi testimonianza anche il sommo sacerdote e tutto il collegio degli anziani. Da loro avevo anche ricevuto lettere per i fratelli e mi recai a Damasco per condurre prigionieri a Gerusalemme anche quelli che stanno là, perché fossero puniti.
Mentre ero in viaggio e mi stavo avvicinando a Damasco, verso mezzogiorno, all’improvviso una grande luce dal cielo sfolgorò attorno a me; caddi a terra e sentii una voce che mi diceva: “Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?”. Io risposi: “Chi sei, o Signore?”. Mi disse: “Io sono Gesù il Nazareno, che tu perséguiti”. Quelli che erano con me videro la luce, ma non udirono la voce di colui che mi parlava. Io dissi allora: “Che devo fare, Signore?”. E il Signore mi disse: “Àlzati e prosegui verso Damasco; là ti verrà detto tutto quello che è stabilito che tu faccia”. E poiché non ci vedevo più, a causa del fulgore di quella luce, guidato per mano dai miei compagni giunsi a Damasco.
Un certo Ananìa, devoto osservante della Legge e stimato da tutti i Giudei là residenti, venne da me, mi si accostò e disse: “Saulo, fratello, torna a vedere!”. E in quell’istante lo vidi. Egli soggiunse: “Il Dio dei nostri padri ti ha predestinato a conoscere la sua volontà, a vedere il Giusto e ad ascoltare una parola dalla sua stessa bocca, perché gli sarai testimone davanti a tutti gli uomini delle cose che hai visto e udito. E ora, perché aspetti? Àlzati, fatti battezzare e purificare dai tuoi peccati, invocando il suo nome”».

Parola di Dio.


oppure:

(At 9,1-22 - Ti sarà detto ciò che devi fare)

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Saulo, spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco, al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme tutti quelli che avesse trovato, uomini e donne, appartenenti a questa Via.
E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all’improvviso lo avvolse una luce dal cielo e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?». Rispose: «Chi sei, o Signore?». Ed egli: «Io sono Gesù, che tu perséguiti! Ma tu àlzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare».
Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce, ma non vedendo nessuno. Saulo allora si alzò da terra, ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damasco. Per tre giorni rimase cieco e non prese né cibo né bevanda.
C’era a Damasco un discepolo di nome Ananìa. Il Signore in una visione gli disse: «Ananìa!». Rispose: «Eccomi, Signore!». E il Signore a lui: «Su, va’ nella strada chiamata Diritta e cerca nella casa di Giuda un tale che ha nome Saulo, di Tarso; ecco, sta pregando, e ha visto in visione un uomo, di nome Ananìa, venire a imporgli le mani perché recuperasse la vista». Rispose Ananìa: «Signore, riguardo a quest’uomo ho udito da molti quanto male ha fatto ai tuoi fedeli a Gerusalemme. Inoltre, qui egli ha l’autorizzazione dei capi dei sacerdoti di arrestare tutti quelli che invocano il tuo nome». Ma il Signore gli disse: «Va’, perché egli è lo strumento che ho scelto per me, affinché porti il mio nome dinanzi alle nazioni, ai re e ai figli di Israele; e io gli mostrerò quanto dovrà soffrire per il mio nome».
Allora Ananìa andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse: «Saulo, fratello, mi ha mandato a te il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada che percorrevi, perché tu riacquisti la vista e sia colmato di Spirito Santo». E subito gli caddero dagli occhi come delle squame e recuperò la vista. Si alzò e venne battezzato, poi prese cibo e le forze gli ritornarono.
Rimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco, e subito nelle sinagoghe annunciava che Gesù è il Figlio di Dio. E tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: «Non è lui che a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocavano questo nome ed era venuto qui precisamente per condurli in catene ai capi dei sacerdoti?».
Saulo frattanto si rinfrancava sempre di più e gettava confusione tra i Giudei residenti a Damasco, dimostrando che Gesù è il Cristo.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 116)
Rit: Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode.

Perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura per sempre.

Canto al Vangelo (Gv 15,16)
Alleluia, alleluia.
Io ho scelto voi, dice il Signore,
perché andiate e portiate frutto
e il vostro frutto rimanga.
Alleluia.

VANGELO (Mc 16,15-18)
Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro:
«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.
Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
La festa della conversione di san Paolo ci testimonia delle meraviglie che la grazia di Dio può compiere. Oggi pregheremo Dio Padre, perché la Chiesa e il mondo si aprano sempre più alle esigenze del vangelo. Diciamo insieme:
Signore, rivelaci il volto del tuo Figlio.

O Signore, la tua Chiesa è sparsa nel mondo come i chicchi di grano nel campo: sia essa unita come unico pane nell'amore di Cristo. Preghiamo:
O Signore, anche oggi il mondo ha bisogno del vangelo: la luce di Cristo e la forza dello Spirito Santo suscitino e afferrino nuovi apostoli delle genti. Preghiamo:
O Signore, molte persone hanno fame e sete di te: i poveri di fede, di speranza e di carità trovino nelle nostre comunità lo spirito di accoglienza e di rinnovamento. Preghiamo:
O Signore, molti nostri vicini non ti conoscono e non ti amano: donaci nuovo entusiasmo per accostarli con semplicità e misericordia. Preghiamo:
O Signore, il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te: aiutaci a vivere intensamente il desiderio di conversione. Preghiamo:
Per i predicatori del vangelo scoraggiati dalle difficoltà.
Per la Chiesa del silenzio.

O Padre, operatore di prodigi, esaudisci le nostre suppliche e concedici la grazia della conversione, per partecipare pienamente alla missione del Figlio tuo Gesù Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, o Padre, il nostro sacrificio,
e fa’ che lo Spirito Santo illumini la tua Chiesa
con quella fede che animò san Paolo
e lo fece missionario e apostolo delle genti.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DEGLI APOSTOLI I
Gli apostoli, pastori del popolo di Dio

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Pastore eterno,
tu non abbandoni il tuo gregge,
ma lo custodisci e proteggi sempre
per mezzo dei santi apostoli,
e lo conduci attraverso i tempi
sotto la guida di coloro
che tu stesso hai eletto vicari del tuo Figlio
e hai costituito pastori.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine delle schiere celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo, ...


Antifona di comunione
Vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato
e ha consegnato se stesso per me. (Gal 2,20)


Preghiera dopo la comunione
I sacramenti che abbiamo ricevuto, Signore Dio nostro,
accendano in noi l’ardore di carità del beato apostolo Paolo,
che portava nel cuore la sollecitudine per tutte le Chiese.
Per Cristo nostro Signore.

(Si può utilizzare la formula della benedizione solenne)

Dio, che ha fondato la nostra fede
sulla testimonianza apostolica,
per i meriti del santo apostolo Paolo
vi colmi della sua benedizione. R. Amen.

Dio, che ci ha arricchito
con gli insegnamenti e gli esempi degli apostoli,
vi renda dinanzi a tutti
testimoni della verità. R. Amen.

L’intercessione dei santi apostoli,
che ci hanno insegnato a rimanere saldi nella fede,
vi ottenga di giungere all’eredità
della patria eterna. R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.



Commento
Oggi vediamo la potenza di Dio in san Paolo, divenuto da persecutore Apostolo che ha accolto la fede in Cristo e l'ha diffusa, con una fecondità apostolica straordinaria, che non è ancora cessata.
Ma poiché siamo ancora nella settimana dell'unità, riflettiamo su alcuni aspetti della conversione di Paolo che si possono mettere in relazione con l'unità.
San Paolo si preoccupava al massimo dell'unità del popolo di Dio. Fu proprio questo il motivo che lo spingeva a perseguitare i cristiani: egli non tollerava neppure il pensiero che degli uomini del suo popolo si staccassero dalla tradizione antica, lui che era stato educato, come egli stesso dice, alla esatta osservanza della Legge dei Padri ed era pieno di zelo per Dio. Ai Giudei che lo ascoltano dopo il suo arresto egli paragona appunto il suo zelo al loro: "... pieno di zelo per Dio, come oggi siete tutti voi".
E dunque possibile essere pieni di zelo per Dio, ma in modo sbagliato. San Paolo stesso lo dice nella lettera ai Romani: "Essi hanno molto zelo, ma non è uno zelo secondo Dio", è uno zelo per Dio, ma concepito secondo gli uomini (cfr. Rm 10,2).
Ora, mentre Paolo, pieno di zelo per Dio, usava tutti i mezzi e in particolare quelli violenti per mantenere l'unità del popolo di Dio, Dio lo ha completamente "convertito", rivolgendogli quelle parole che rivelano chiaramente quale sia la vera unità. "Chi sei, o Signore? Mi disse: Io sono Gesù il Nazareno, che tu perseguiti". Nelle tre narrazioni della conversione di Paolo molti dettagli cambiano: alcuni vengono aggiunti, altri scompaiono, ma queste parole si trovano sempre, perché sono veramente centrali. Paolo evidentemente non aveva coscienza di perseguitare Gesù, caricando di catene i cristiani, ma il Signore in questo momento gli rivela l'unità profonda esistente fra lui e i suoi discepoli: "Io sono Gesù il Nazareno, che tu perseguiti". Forse proprio allora Paolo ebbe la prima rivelazione del corpo di Cristo, del quale ha parlato poi nelle sue lettere. Tutti siamo membra di Cristo per la fede in lui: in questo consiste la nostra unità.
Gesù stesso fonda la sua Chiesa visibile. "Che devo fare, Signore" chiede Paolo, e il Signore non gli risponde direttamente: "Prosegui verso Damasco; là sarai informato di tutto ciò che è stabilito che tu faccia". Lo manda dunque alla Chiesa, non vuole per il suo Apostolo una conversione individualistica, senza alcun rapporto con gli altri discepoli. Egli deve inserirsi nella Chiesa, Corpo di Cristo, al quale deve aderire per vivere nella vera fede.
Dopo la sua conversione Paolo ha conservato in cuore il desiderio di essere unito al popolo di Israele. Lo scrive nella lettera ai Romani con parole che non si possono leggere senza profonda commozione: "Dico la verità in Cristo, non mentisco, e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo: ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua. Vorrei infatti essere io stesso anatema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne. Essi sono Israeliti e possiedono l'adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse, i patriarchi; da essi proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli".
Ogni cristiano dovrebbe avere questa tristezza continua, che non impedisce di essere gioiosi in Cristo, perché è una tristezza secondo Dio, che ci unisce al cuore di Cristo. E la sofferenza per il popolo di Israele che non riconosce Cristo, per i cristiani che sono divisi e non giungono all'unità che il Signore vuole.

domenica 24 gennaio 2021

Covid, nuove speranze per un farmaco in grado di fermare l’infezione: ecco qual è

ALTRA CURA CONTRO IL COVID IN ALTERNATIVA AL VACCINO. DOMANDA: SUL PASSAPORTO VACCINALE SONO VALIDE LE CURE ALTERNATIVE AL VACCINO? PERCHE' SE E' VERAMENTE LA SALUTE UMANA CHE SI VUOLE TUTELARE, OGNI CURA EFFICACE PUO' SOSTITUIRE IL RICORSO AL VACCINO. FINORA SONO PIU' LE PERPLESSITA' SUGLI EFFETTI COLLATERALI INDOTTI DAI VACCINI CHE I BENEFICI EFFETTIVI CONTRO IL COVID...

Secondo due scienziati italiani il blu di metilene, un farmaco utilizzato per il trattamento di alcune infezioni, sarebbe in grado di fermare anche l’infezione causata dal coronavirus.


Crescono le speranze per un farmaco in grado di fermare l’infezione causata dal coronavirus. Si tratta del blu di metilene, un farmaco già in uso per il trattamento di alcune infezioni delle vie urinarie, per il trattamento della malaria e di alcune forme di avvelenamento.

Secondo gli scienziati che hanno condotto lo studio, i fratelli Giulio e Giuseppe Augusto Scigliano, questa sostanza sarebbe in grado di fermare all’origine la produzione delle sostanze che permettono la “pericolosa reazione iperinfiammatoria”.

Covid, un farmaco può fermare l’infezione

Lo studio dei due fratelli si concentra sugli effetti del blu di metilene nel trattamento del Covid-19. La ricerca è stata pubblicata su ScienceDirect, come anticipato da Il giornale.it, anche se al momento ha coinvolto un numero molto ridotto di pazienti.

Proprio per questo motivo i due medici propongono “di testare il blu di metilene per contrastare la sindrome da distress respiratorio acuto correlato a Covid, in particolare suggeriamo di testarlo precocemente nelle infezioni da Covid per prevenire la reazione iperinfiammatoria responsabile delle gravi complicanze della malattia”.

I due scienziati precisano che nel corso nell’infezione, diversi pazienti sviluppano una polmonite interstiziale bilaterale che dura per diverse settimane e anche in seguito alla guarigione continuano a persistere gli effetti a lungo termine del Covid. I fratelli Scigliano hanno notato che il quadro clinico peggiora soprattutto quando “la carica virale è già diminuita considerevolmente. Come è possibile che man mano che il virus tende a scomparire i sintomi peggiorino anziché migliorare? Evidentemente sono entrati in gioco altri fattori”. Ormai infatti è risaputo che il coronavirus causa una “reazione infiammatoria violenta, non proporzionata alla finalità di eliminazione del virus, sostenuta da quella che gli esperti in materia chiamano tempesta citochinica”.

L’unica soluzione per fermare l’infezione, anche in stati avanzati, secondo i due scienziati, è la somministrazione del blu di metilene, una sostanza in grado di “inibire efficacemente la produzione di radicali liberi e l’innesco della tempesta citochinica”. A differenza degli antivirali, come il Remdesivir, che possono essere utilizzato solamente nella fase iniziale della malattia, il blu di metilene può essere impiegato indipendentemente dall’evoluzione dell’infezione.

Gli studi sul blu di metilene

Secondo i ricercatori il blu di metilene potrebbe essere un’arma estremamente efficace nel fermare il coronavirus:


«Recenti studi in provetta hanno inoltre dimostrato che il blu di metilene ha una potente azione antivirale, rendendolo idoneo a contrastare sia la fase virale che quella infiammatoria della malattia».

Questa sostanza inoltre è ben tollerato da tutti i pazienti e provoca come unico effetto collaterale la reversibile colorazione bluastra delle urine. Inoltre, precisano ancora i due, “se assunto per bocca ai primi sintomi di Covid-19, oltre all’azione antivirale, è probabilmente in grado di prevenire la reazione infiammatoria e ridurre questa malattia al rango di semplice influenza”.

Un altro vantaggio di questa sostanza è che è facilmente reperibile in tutte le farmacie ad un prezzo molto economico e accessibile: “il costo di un ciclo di terapia con blu di metilene è di circa 8 euro per ogni paziente. E potrebbe dimezzarsi se venisse preparato su vasta scala”.

PUBMED: I RISCHI OSCURATI DEL VACCINO COVID19

Divulgazione del consenso informato ai soggetti dello studio vaccinale rischio di peggioramento clinico della malattia attraverso i vaccini COVID-19.

Astratto

Obiettivi dello studio: la comprensione del paziente è una parte fondamentale del rispetto degli standard di etica medica di consenso informato nei disegni di studio. Lo scopo dello studio era determinare se esiste una letteratura sufficiente richiedere ai medici di rivelare il rischio specifico che i vaccini COVID-19 potrebbero peggiorare la malattia su esposizione al virus challenge o circolante.

Metodi utilizzati per condurre lo studio: la letteratura pubblicata è stata rivista per identificare preclinici ed evidenza clinica che i vaccini COVID-19 potrebbero peggiorare la malattia dopo l’esposizione a challenge o virus circolante. I protocolli di sperimentazione clinica per i vaccini COVID-19 sono stati esaminati per determinare se i rischi sono stati correttamente divulgati.

Risultati dello studio: i vaccini COVID-19 progettati per suscitare anticorpi neutralizzanti possono sensibilizzare destinatari del vaccino a malattie più gravi che se non fossero stati vaccinati. Vaccini per SARS, MERS e RSV non sono mai stati approvati, e i dati generati nello sviluppo e test di questi i vaccini suggeriscono una seria preoccupazione meccanicistica: che i vaccini progettati empiricamente utilizzando il approccio tradizionale (costituito dal picco virale del coronavirus non modificato o minimamente modificato a anticorpi neutralizzanti), siano essi composti da proteine, vettori virali, DNA o RNA e indipendentemente del metodo di consegna, può peggiorare la malattia di COVID-19 via l’aumento anticorpo-dipendente (ADE).

Questo rischio è sufficientemente oscurato nei protocolli degli studi clinici e nei moduli di consenso per gli studi di vaccino COVID-19 in corso quindi è improbabile che si verifichi un’adeguata comprensione da parte del paziente di questo rischio, evitando il consenso veramente informato da parte dei soggetti in questi studi.

Conclusioni tratte dallo studio e implicazioni cliniche: il rischio specifico e significativo di COVID-19 di ADE (=effetti collaterali avversi) avrebbe dovuto essere e dovrebbe essere divulgato in modo prominente e indipendente ai soggetti di ricerca attualmente in studi vaccinali, così come a quelli reclutati per gli studi e ai futuri pazienti dopo l’approvazione del vaccino, al fine di soddisfare lo standard di etica medica della comprensione del paziente per il consenso informato.

Documento pubblicato in data 28 ottobre 2020.


MESSAGGIO DELLA SANTISSIMA VERGINE MARIA ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA 20 GENNAIO 2021



Amati figli del Mio Cuore Immacolato:


VOI SIETE I MIEI FIGLI AMATI, QUELLI CHE MIO FIGLIO
MI AFFIDÒ AI PIEDI DELLA CROCE.



Ora vi trovate in tempi di confusione, di incertezza e di attesa.



Chi sono quelli che continuano a procedere sul cammino?



I Miei figli che si affidano alla Volontà Divina.
I Miei figli che sono sicuri che Mio Figlio non li abbandonerà, così come sono sicuri che questa Madre non li lascerà soli.

Ciascuno di voi sta procedendo sicuro di quello che è stato annunciato dalla Trinità Sacrosanta e questo vi fa avere fiducia che non succederà nulla che non sia già stato prima rivelato affinché vi preparaste, perché non vi perdeste e perché poteste salvare l’anima.



Senza Amore, non si può ottenere la Vita Eterna…
Senza Fede, si costruisce sulle sabbie mobili…
Senza Speranza, si verrà distrutti dalla continua incertezza di questo momento…
Senza Carità nei propri confronti e nei confronti del prossimo, non si riuscirà ad avanzare sul cammino spirituale.



È QUESTO IL MOMENTO, NON UN ALTRO, QUELLO CHE È STATO ANNUNCIATO, QUELLO CHE VI PORTERÀ AD ESSERE PURIFICATI E PERTANTO DOVETE CRESCERE NELL’AMORE PER VOI STESSI E PER IL PROSSIMO, DOVETE CRESCERE NELLA FEDE, NELLA SPERANZA, NELLA CARITÀ.



Figli:

State in allerta di fronte ai dotti dal cuore vuoto, di fronte a quelli che sono letterati, ma non conoscono la Parola dell’Amore Divino!

State in allerta di fronte a quelli che si autodefiniscono cristiani e disprezzano la croce, che dicono di essere seguaci di Mio Figlio, ma disprezzano i loro fratelli.

State in allerta di fronte a quelli che godono nell’essere attori e non spettatori, perché di queste persone è pieno il mondo.



SEGUITE MIO FIGLIO, NON DISPREZZATELO, NON ABBANDONATELO PER SEGUIRE QUELLI CHE NON CREDONO IN LUI O CHE SONO INGANNEVOLI INTERPRETI DELLA PAROLA DIVINA, perché costoro, figli Miei, se non vi svegliate subito, vi porteranno a perdere la Vita Eterna!



Ricevete l’Alimento Divino che perdura in voi e a questo proposito vi invito a rimanere in Stato di Grazia.


Lottate contro il peccato, state attenti a non cadere, procedete senza contristare lo Spirito Santo (Ef. 4,30), invocatelo e vi aiuterà, vi fornirà la forza necessaria per rimanere saldi e perché, come le sentinelle, siate in grado di individuare il nemico da lontano e in questo modo non vi possa sorprendere.



Quanti di voi, figli del Mio Cuore, si rendono conto che si sono diretti un passo dopo l’altro su un Cammino che non vi porterà alla Vita Eterna e che state compiendo passi che vi stanno portando verso il male?



Siate cauti con i vostri simili, figli Miei, amateli più di voi stessi, perché chi ama il proprio fratello, ama sé stesso e per chi non ama sé stesso è impossibile amare il prossimo.



MANTENETE I SENSI SPIRITUALI IN STATO DI ALLERTA.
Questo è un momento duro e delicato e alcuni dei Miei figli che non sono riusciti a scendere dal piedistallo dell’ego umano, se non continueranno a vigilare sul loro cammino personale, diventeranno servi di loro stessi e non di Mio Figlio.



In questo momento le acque sono agitate, ma affinché possiate remare sicuri nel mare in tempesta, Mio Figlio vi sta accompagnando sulla vostra barca personale.
Siate prudenti e pregate, la Chiesa di Mio Figlio si trova in pericolo, la leggerezza attrae il male.



Il male sta avanzando come un’ombra che oscura l’atmosfera della terra e farà entrare nelle tenebre coloro che non avranno la totale disponibilità a rimanere fedeli a Mio Figlio.



Quale Madre, vi ho chiesto di eliminare volontariamente l’orgoglio, vi ho chiesto di guardarvi dentro affinché esaminaste la piccolezza dell’essere umano, e non vengo ascoltata. Io vi attenderò fino all’ultimo alito di vita, perché possiate riconoscervi peccatori.



AMATISSIMI FIGLI, PREGATE IN OGNI MOMENTO, PREGATE CON IL CUORE, CON LA CONSAPEVOLEZZA CHE NELLA PREGHIERA SI OTTIENE LA CARITÀ VERSO IL PROSSIMO, IL PERDONO E LA DEVOZIONE.



Pregate, con l’Amore di Mio Figlio per i vostri fratelli, pregate e siate persone che fanno del bene, non siate impetuosi, invece siate conciliatori; non siate giudici dei vostri fratelli, ma disponetevi ad aiutare chi ne ha bisogno. Quello che vedete nel fratello e lo qualificate come un cattivo modo di comportarsi e di agire, è quello di cui proprio voi siete impregnati.



Amati figli del Mio Cuore Immacolato, la malattia sta avanzando, i tentacoli del demonio stanno avanzando e stanno esercitando il potere sull’umanità, che non si rende conto di quello che sta vivendo.



Pregate figli Miei, pregate, l’Aquila entrerà nel caos.



Pregate figli Miei, pregate, la Francia sarà preda degli invasori.



Pregate figli Miei, pregate, grandi vulcani riverseranno il loro magma, l'uomo lo considererà uno spettacolo, il Cielo gemerà.



Pregate figli Miei, pregate, il Cinturone di Fuoco tremerà con forza da una parte all'altra.



Figli Miei, dovete continuare a pregare, a mettere in pratica la preghiera, assistete alla Celebrazione Eucaristica, pentitevi delle vostre cattive opere ed azioni, perché l’inaspettato arriverà alla velocità del vento.



IO SONO VOSTRA MADRE E NON VI ABBANDONO.
IO SONO VOSTRA MADRE E VI PROTEGGERÒ, NON TEMETE.



Vi benedico, rifugiatevi nel Mio Cuore Immacolato.



Mamma Maria.



AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO


COMMENTO DI LUZ DE MARIA

Fratelli:

Nostra Madre vigila sul Popolo di Suo Figlio.

Nostra Madre ci ribadisce l’appello alla preghiera e come Lei mi ha spiegato: 

“La preghiera fatta con il cuore significa meditare ogni parola che si pronuncia, sentendola nel cuore, vivendola ed aiutando il fratello nelle sue necessità.”

La preghiera non deve essere fatta di parole ripetitive e ci viene detto di praticare la preghiera essendo caritatevoli, generosi, amabili, mantenendo l’atteggiamento di Suo Figlio, usando la prudenza, l’amabilità e il rispetto per il prossimo. 

Nostro Signore, durante la Sua Predicazione, diede da mangiare all’affamato, aiutò i bisognosi, curò i malati… Anche noi dobbiamo quindi unire la preghiera all’azione.

Nostra Madre ci allerta anche su quello che stiamo vivendo e come tutto andrà avanti fino a quando l’umanità non cadrà preda dell’Ordine Mondiale.

Noi dobbiamo continuare ad avere fiducia nelle Parole di nostra Madre:

“Alla fine il Mio Cuore Immacolato trionferà.”



Amen.

LITURGIA DI DOMENICA 24 GENNAIO 2021


III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)



Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Maestà e onore sono davanti a lui,
forza e splendore nel suo santuario. (Sal 95,1.6)

Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
guida le nostre azioni secondo la tua volontà,
perché nel nome del tuo diletto Figlio
portiamo frutti generosi di opere buone.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Oppure (Anno B):
O Padre, che nel tuo Figlio venuto in mezzo a noi
hai dato compimento alle promesse dell'antica alleanza,
donaci la grazia di una continua conversione,
per accogliere, in un mondo che passa,
il Vangelo della vita che non tramonta.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Gio 3,1-5.10)
I Niniviti si convertirono dalla loro condotta malvagia.


Dal libro del profeta Giona

Fu rivolta a Giona questa parola del Signore: «Àlzati, va’ a Nìnive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la parola del Signore.
Nìnive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta».
I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli.
Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 24)
Rit: Fammi conoscere, Signore, le tue vie.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
Ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

SECONDA LETTURA (1Cor 7,29-31)
Passa la figura di questo mondo.


Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Questo vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero; quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo!

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mc 1, 15)
Alleluia, alleluia.
Il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete nel Vangelo.
Alleluia.

VANGELO (Mc 1,14-20)
Convertitevi e credete al Vangelo.


+ Dal Vangelo secondo Marco

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, il Signore è luce e salvezza per la nostra vita. Per l'intercessione di san Paolo, rivolgiamogli in comunione di fede le nostre suppliche.
Lo invochiamo dicendo: Padre, converti i nostri cuori!

1. Perché possiamo accogliere con docilità la Parola di Cristo tuo Figlio.
2. Perché nel mondo trionfi il bene sul male.
3. Perché gli uomini accolgano il messaggio di pace del Vangelo.
4. Perché le Chiese cristiane sappiano superare le divisioni ancora presenti.
5. Perché nelle famiglie si superino le fratture, attraverso una disponibilità al perdono reciproco.
6. Perché tutti i cristiani rispondano con docilità e prontezza alla propria vocazione.

O Dio, Padre di ogni uomo, giuda i nostri passi con la luce della tua Parola, e fa' che, uniti nel vincolo del tuo amore, accogliamo il tuo invito alla conversione e alla concordia. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Accogli i nostri doni, Padre misericordioso,
e consacrali con la potenza del tuo Spirito,
perché diventino per noi sacramento di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Guardate al Signore e sarete raggianti,
non dovranno arrossire i vostri volti. (Sal 33,6)

Oppure:
"Io sono la luce del mondo", dice il Signore;
"chi segue me, non camminerà nelle tenebre,
ma avrà la luce della vita". (Gv 8,12)

Oppure:
Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete nel Vangelo. (Mc 1,15)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, che in questi santi misteri
ci hai nutriti col corpo e sangue del tuo Figlio,
fa' che ci rallegriamo sempre del tuo dono,
sorgente inesauribile di vita nuova.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Nel Vangelo di Marco è la prima predica di Gesù.
È brevissima, ma offre una sintesi felicissima dei temi fondamentali di tutta la sua predicazione: il compimento del tempo, il regno di Dio, la conversione, la fede al vangelo. Poi vi è la chiamata dei primi discepoli: è il paradigma concreto di ogni sequela.
Ci sono due indicativi teologici che sono la ragione dei due successivi imperativi antropologici: è suonata l’ora messianica, l’attesa è finita poiché il regno di Dio si è fatto vicino, è ormai presente nella storia, perciò non è più possibile rimandare la decisione, occorre convertirsi, cambiare cioè la testa e la direzione del cammino passando a credere al vangelo.
Conversione e fede non sono due azioni che si succedono, ma due momenti del medesimo movimento: quello negativo del distacco, quello positivo di fondare la vita sul vangelo, cioè credere, mettendosi a seguire Gesù, appunto come Simone e Andrea, Giacomo e Giovanni.
Vangelo è il termine greco che significa lieta notizia nuova, e una bella notizia evidentemente porta gioia. Il regno di Dio è l’espressione riassuntiva di tutta la gioia. Gesù è questo regno arrivato: la gioia è qui a portata di mano. Chi decide di seguire Gesù è sicuro di arrivarci anche lui.

venerdì 22 gennaio 2021

Dichiarazione Di Great Barrington


ADESSO CI ASPETTIAMO CHE TUTTI I MEDICI EUROPEI E NON EUROPEI, NEL PIENO RISPETTO DEL GIURAMENTO D'IPPOCRATE E IN PIENA COSCIENZA, FIRMINO E DIFFONDANO QUESTA FONDAMENTALE DICHIARAZIONE CONTRO LE POLITICHE SCELLERATE DEI GOVERNI IN DISPREGIO DELLA SALUTE PUBBLICA IN MATERIA DI COVID 19!  

In qualità di epidemiologi delle malattie infettive e di scienziati della salute pubblica, siamo molto preoccupati per gli effetti dannosi sulla salute fisica e mentale causati dalle politiche adottate dai Governi in materia di COVID-19, e raccomandiamo un approccio che chiamiamo “Protezione Focalizzata” (Focused Protection).


Provenendo da diverse parti del mondo e sia da destra che da sinistra del panorama politico, come epidemiologi abbiamo dedicato la nostra carriera alla protezione delle persone. Le attuali politiche di blocco stanno producendo effetti devastanti sulla salute pubblica, a breve e lungo periodo. I risultati (solo per citarne alcuni) includono tassi di vaccinazione infantile più bassi, peggioramento degli esiti delle malattie cardiovascolari, meno screening per il cancro e deterioramento della salute mentale – con la conseguenza che questo porterà negli anni a venire a un aumento della mortalità, con la classe operaia e i membri più giovani della società che ne soffriranno il peso maggiore.

Tenere gli studenti fuori dalle scuole è una grave ingiustizia.

Mantenere queste misure fino a quando non sarà disponibile un vaccino, causerà danni irreparabili con conseguenze sproporzionate per i meno fortunati.

Con il passare del tempo, la nostra comprensione del virus sta crescendo. Sappiamo che l’incidenza della mortalità da COVID-19 è più di mille volte superiore negli anziani e nei malati rispetto ai giovani. Infatti, per i bambini, COVID-19 è meno pericoloso di molte altre patologie, tra cui l’influenza.

Con l’aumento dell’immunità nella popolazione, il rischio di infezione per tutti, compresi i più vulnerabili, diminuisce. Sappiamo che tutte le popolazioni alla fine raggiungeranno l’immunità di gregge – cioè il punto in cui il tasso di nuove infezioni diventerà stabile – e che questa immunità può essere aiutata (ma non dipende) da un vaccino. Il nostro obiettivo dovrebbe quindi essere quello di ridurre al minimo la mortalità e i danni sociali fino a raggiungere l’immunità di gregge.


L’approccio più umano, che bilancia i rischi e i benefici nel raggiungimento dell’immunità di gregge, è quello di permettere a coloro che sono a minimo rischio di morte di vivere normalmente la loro vita per costruire l’immunità al virus attraverso l’infezione naturale, proteggendo al meglio coloro che sono a più alto rischio. Noi chiamiamo questa strategia “Protezione Focalizzata”.

L’adozione di misure per proteggere le persone vulnerabili dovrebbe essere l’obiettivo centrale delle risposte di salute pubblica a COVID-19. A titolo di esempio, le case di cura dovrebbero utilizzare personale con immunità acquisita ed eseguire frequenti test su il resto del personale e su tutti i visitatori. La rotazione del personale dovrebbe essere ridotta al minimo. I pensionati che vivono in casa dovrebbero farsi consegnare a domicilio generi alimentari e altri beni di prima necessità. Quando possibile, dovrebbero incontrare i familiari all’esterno piuttosto che all’interno. Un elenco completo e dettagliato di misure, compresi gli approcci alle famiglie multigenerazionali, può essere implementato ed è alla portata e delle capacità di tutti i professionisti della sanità pubblica.

A coloro che non sono vulnerabili dovrebbe essere immediatamente consentito di riprendere la vita come normale. Semplici misure igieniche, come il lavaggio delle mani e la permanenza a casa quando si è malati, dovrebbero essere praticate da tutti per abbassare la soglia di immunità di gregge. Le scuole e le università dovrebbero essere aperte all’insegnamento in presenza. Le attività extrascolastiche, come lo sport, dovrebbero essere riprese. I giovani adulti a basso rischio dovrebbero lavorare normalmente, piuttosto che da casa. Dovrebbero essere aperti i ristoranti e le altre attività commerciali. Arte, musica, sport e tutte attività culturali dovrebbero riprendere normalmente.

Le persone più a rischio possono partecipare se lo desiderano, mentre la società nel suo insieme gode della protezione conferita ai più vulnerabili da coloro che hanno costruito l’immunità di gregge.

Questa dichiarazione è stata redatta e firmata a Great Barrington, negli Stati Uniti d’America il 4 ottobre 2020, da parte di:

Dott. Martin Kulldorff, professore di medicina all’Università di Harvard, biostatistico ed epidemiologo con esperienza nell’individuazione e nel monitoraggio delle epidemie di malattie infettive e nella valutazione della sicurezza dei vaccini.


Dott. Sunetra Gupta, professore all’Università di Oxford, epidemiologo con esperienza in immunologia, sviluppo di vaccini e modellazione matematica delle malattie infettive.


Dott. Jay Bhattacharya, professore alla Stanford University Medical School, medico, epidemiologo, economista sanitario ed esperto di politica sanitaria pubblica, con particolare attenzione alle malattie infettive e alle popolazioni vulnerabili.