giovedì 1 ottobre 2020

LITURGIA DEL GIORNO: SANTA TERESA DI GESU' BAMBINO

La Liturgia di Giovedi 1 Ottobre 2020

Santa Teresa di Gesù Bambino





Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Il Signore la protesse e ne ebbe cura,
la tenne cara come la pupilla dei suoi occhi;
come un’aquila la prese e la portò sulle sue ali:
solo il Signore fu la sua guida. (cf. Dt 32,10-12)

Colletta
O Dio, nostro Padre,
che apri le porte del tuo regno agli umili e ai piccoli,
fa’ che seguiamo con serena fiducia
la via tracciata da santa Teresa di Gesù Bambino,
perché anche a noi si riveli la gloria del tuo volto.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Gb 19,21-27)
Io so che il mio redentore è vivo!


Dal libro di Giobbe

Giobbe disse:
«Pietà, pietà di me, almeno voi, amici miei,
perché la mano di Dio mi ha percosso!
Perché vi accanite contro di me, come Dio,
e non siete mai sazi della mia carne?
Oh, se le mie parole si scrivessero,
se si fissassero in un libro,
fossero impresse con stilo di ferro e con piombo,
per sempre s’incidessero sulla roccia!
Io so che il mio redentore è vivo
e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!
Dopo che questa mia pelle sarà strappata via,
senza la mia carne, vedrò Dio.
Io lo vedrò, io stesso,
i miei occhi lo contempleranno e non un altro».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 26)
Rit: Contemplerò la bontà del Signore nella terra dei viventi.

Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
Il mio cuore ripete il tuo invito:
«Cercate il mio volto!».

Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.

Canto al Vangelo (Mc 1,15)
Alleluia, alleluia.
Il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete nel Vangelo.
Alleluia.

VANGELO (Lc 10,1-12)
La vostra pace scenderà su di lui.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, il Signore ci chiama a quest'eucaristia per farci suoi discepoli e consegnarci la legge dell'amore, Invochiamolo quindi con fede, dicendo:
Manda anche noi, Signore.

Per la Chiesa, istruita nell'amore da Cristo, perché mite e operosa vivifichi la comunità degli uomini. Preghiamo:
Per le nostre città, perché con pazienza diventino i luoghi per un'armoniosa convivenza umana. Preghiamo:
Per le nostre case, perché l'adesione amorosa alla legge del Signore ne faccia segni di riconciliazione e di pace. Preghiamo:
Per quanti hanno il compito di predicare il vangelo, perché lo Spirito li rivesta di scienza e di perseveranza, e prepari i cuori all'ascolto. Preghiamo:
Per noi qui riuniti, perché ci sentiamo mandati ad annunciare la pace e il regno del Signore. Preghiamo:
Per i sacerdoti e i religiosi della nostra comunità.
Per i missionari laici della nostra diocesi.

Accogli, Signore, la preghiera dei tuoi figli, perché la tua parola arrivi ai confini del mondo e si estenda ovunque il regno del tuo amore. Te lo chiediamo con fiducia per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
O Dio, mirabile nei tuoi santi,
che hai gradito l’umile offerta
di santa Teresa di Gesù Bambino
al tuo amore misericordioso,
accetta il sacrificio che ti offriamo
e consacraci sempre al tuo servizio.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
“Se non vi convertirete
e non diventerete come i bambini,
non entrerete nel regno dei cieli”, dice il Signore. (Mt 18,3)


Preghiera dopo la comunione
La comunione al tuo sacramento, Signore,
ci infiammi di quel fuoco di carità che ispirò
la tua santa vergine Teresa di Gesù Bambino
a offrirsi a te per la salvezza di tutti gli uomini.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Una ragazza morta a ventiquattro anni diventa dopo neppure cinquant'anni modello di tutta la Chiesa. Pio XI era molto devoto di santa Teresa di Gesù Bambino e la nominò patrona delle Missioni, lei, la cui breve vita si svolse tutta fra Alenon e Lisieux e che dopo i suoi quindici anni non usci più dal convento.
Quanto spesso Gesù dimostra che i pensieri di Dio non sono i nostri pensieri, né le sue vie le nostre vie I nostri pensieri vengono dall'orgoglio, quelli di Dio dall'umiltà; le nostre vie sono tutte uno sforzo per essere grandi, quelle di Dio si percorrono solo diventando piccoli. Come sulle strade per andare a Nord bisogna prendere la direzione opposta al Sud, così per camminare sulle vie di Dio dobbiamo prendere la direzione opposta a quella verso cui il nostro orgoglio ci spinge.
Teresa aveva grandi ambizioni, grandi aspirazioni: voleva essere contemplativa e attiva, apostolo, dottore, missionario e martire, e scrive che una sola forma di martirio le sembrava poco e le desiderava tutte... il Signore le fece capire che c'è una sola strada per piacergli: farsi umili e piccoli, amarlo con la semplicità, la fiducia e l'abbandono di un bimbo verso il padre da cui si sa amato. "Non vado in cerca di cose grandi, superiori alle mie forze. Io sono tranquillo e sereno come bimbo svezzato in braccio a sua madre". ~ bellissimo salmo 130 può essere applicato alla lettera alla vita di Teresa.
Così questa giovanissima donna ravvivò nella Chiesa il più puro spirito evangelico ricordando una verità essenziale: prima di dare a Dio è necessario ricevere. Noi abbiamo la tendenza a guardare sempre a quello che diamo; Teresa ha capito che Dio è amore sempre pronto a dare e che tutto riceviamo da lui. Chi vuol mettere la propria generosità prima della misericordia, prima dell'amore misericordioso di Dio, è un superbo; chi riceve quello che Dio gli dà con la semplicità di un bambino arriva alla santità: è contento di non saper far nulla e riceve tutto da Dio. È un atteggiamento spirituale che è anch'esso dono di Dio ed è tutt'altro che passività. Teresa fece di sé un'offerta eroica e visse nella malattia e nella prova di spirito con l'energia e la forza di un gigante: la forza di Dio si manifestava nella sua debolezza, che ella abbandonava fiduciosamente nelle mani divine. Riuscì così in modo meraviglioso a trasformare la croce in amore, una croce pesante, se ella stessa dirà alla fine della sua vita che non credeva fosse possibile soffrire tanto.
Impariamo questa grande lezione di fiducia, di piccolezza, di gioia e preghiamo Teresa che ci aiuti a camminare come lei nella povertà di spirito e nell'umiltà del cuore. Saremo come lei inondati da un fiume di pace.

mercoledì 30 settembre 2020

LITURGIA DEL GIORNO: SAN GIROLAMO


San Girolamo




Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Non si allontani dalla tua bocca il libro della legge;
meditalo giorno e notte
per osservare esattamente quanto vi è prescritto:
così porterai a buon fine le tue imprese. (Gs 1,8)

Colletta
O Dio, che hai dato al sacerdote san Girolamo
una conoscenza viva e penetrante della Sacra Scrittura,
fa’ che il tuo popolo
si nutra sempre più largamente della tua parola,
e trovi in essa una sorgente di vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Gb 9,1-12.14-16)
Come può un uomo aver ragione dinanzi a Dio?


Dal libro di Giobbe

Giobbe rispose ai suoi amici e prese a dire:
«In verità io so che è così:
e come può un uomo aver ragione dinanzi a Dio?
Se uno volesse disputare con lui,
non sarebbe in grado di rispondere una volta su mille.
Egli è saggio di mente, potente di forza:
chi si è opposto a lui ed è rimasto salvo?
Egli sposta le montagne ed esse non lo sanno,
nella sua ira egli le sconvolge.
Scuote la terra dal suo posto
e le sue colonne tremano.
Comanda al sole ed esso non sorge
e mette sotto sigillo le stelle.
Lui solo dispiega i cieli
e cammina sulle onde del mare.
Crea l’Orsa e l’Orione,
le Plèiadi e le costellazioni del cielo australe.
Fa cose tanto grandi che non si possono indagare,
meraviglie che non si possono contare.
Se mi passa vicino e non lo vedo,
se ne va e di lui non mi accorgo.
Se rapisce qualcosa, chi lo può impedire?
Chi gli può dire: “Cosa fai?”.
Tanto meno potrei rispondergli io,
scegliendo le parole da dirgli;
io, anche se avessi ragione, non potrei rispondergli,
al mio giudice dovrei domandare pietà.
Se lo chiamassi e mi rispondesse,
non credo che darebbe ascolto alla mia voce».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 87)
Rit: Giunga fino a te la mia preghiera, Signore.

Tutto il giorno ti chiamo, Signore,
verso di te protendo le mie mani.
Compi forse prodigi per i morti?
O si alzano le ombre a darti lode?

Si narra forse la tua bontà nel sepolcro,
la tua fedeltà nel regno della morte?
Si conoscono forse nelle tenebre i tuoi prodigi,
la tua giustizia nella terra dell’oblio?

Ma io, Signore, a te grido aiuto
e al mattino viene incontro a te la mia preghiera.
Perché, Signore, mi respingi?
Perché mi nascondi il tuo volto?

Canto al Vangelo (Fil 3,8)
Alleluia, alleluia.
Tutto ho lasciato perdere e considero spazzatura,
per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui.
Alleluia.

VANGELO (Lc 9,57-62)
Ti seguirò dovunque tu vada.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre camminavano per la strada, un tale disse a Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio».
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, anche oggi il Signore ci convoca alla mensa della parola e del pane. Rimaniamo in ascolto e disponiamoci alla sequela, invocando su di noi lo spirito del Risorto. Preghiamo insieme:
Donaci, o Padre, un cuore fedele.

Per il popolo dei battezzati, perché al dono della vocazione in Cristo risponda col suo umile si, prezioso agli occhi di Dio. Preghiamo:
Per ogni uomo in attesa della verità, perché gli giunga la buona notizia del vangelo attraverso il dialogo con i credenti. Preghiamo:
Per i discepoli della parola e della carità, perché le fatiche del ministero li rendano forti e lieti nell'impresa di partecipare agli uomini l'amore divino. Preghiamo:
Per chi non crede più, perché la testimonianza dei credenti crei un varco nel cerchio dell'indifferenza o del dubbio. Preghiamo:
Per noi che oggi abbiamo risposto alla chiamata di questa eucaristia, perché la sequela di Cristo ci affratelli e ci rinnovi. Preghiamo:
Perché nella nostra comunità sorgano vocazioni sacerdotali.
Perché ci confrontiamo seriamente con il vangelo odierno.

O Signore, ti abbiamo manifestato con umile fiducia i nostri desideri. Li affidiamo a te perché abbiano compimento, nel nome del nostro Signore Gesù Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, i nostri doni
e fa’ che, illuminati interiormente dalla tua parola,
sull’esempio di san Girolamo
ci accostiamo con fede viva al tuo altare
per offrirti il sacrificio di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Ho trovato le tue parole e le ho divorate;
la tua parola è gioia e letizia del mio cuore:
perché il tuo nome è stato invocato su di me, o Signore Dio. (Ger 15,16)


Preghiera dopo la comunione
Il sacrificio, che abbiamo celebrato
nella festa di san Girolamo,
risvegli, Signore, il nostro spirito,
perché nella meditazione della Sacra Scrittura
vediamo il cammino da seguire
e, seguendolo fedelmente, raggiungiamo la vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Ringraziamo Dio per il grande dono della Scrittura: è un dono del suo amore, un dono antico e sempre nuovo che dobbiamo sfruttare nella fede.
Nel Vangelo Gesù ci dice appunto che il nostro tesoro è contemporaneamente antico e nuovo. E ogni epoca è invitata a discendere in questa miniera inesauribile per trovare nuove ricchezze, e le trova davvero.
Il modo attuale di studiare la Scrittura non assomiglia a quello dei secoli passati: vi scopriamo aspetti nuovi, che ci aiutano ad apprezzarne meglio la varietà e la ricchezza. Così si rinnova continuamente il gusto e l'interesse per lo studio della Bibbia.
Sappiamo che la Scrittura si studia bene soltanto nella fede. "Le Sacre Scritture scrive Paolo a Timoteo possono istruirti per la salvezza, che si ottiene per mezzo della fede in Cristo Gesù". Lo studio della Scrittura è fatto per mezzo della fede, che lo guida. Per aver fede bisogna prima capire un po' la Scrittura, perché se non si capisce niente dell'annuncio di salvezza non è possibile aderirvi, quindi per arrivare a credere è necessario fare un certo lavoro di intelligenza, un certo studio. Ma d'altra parte per approfondire la Scrittura è necessaria la fede: credere per, comprendere.
Se qualcuno ha il senso delle cose spirituali capisce profondamente la Bibbia anche se non ha cultura, perché la fede illumina gli occhi del suo cuore e questa illuminazione è più preziosa di tutti i mezzi della scienza, che possono far luce su aspetti secondari, ma non raggiungono il centro, che è il "proprio" della fede.
Non bisogna disprezzare lo studio faticoso degli scienziati, perché i loro sforzi sono necessari per far penetrare la fede in tutti i settori della vita e di ogni epoca. Ma Dio ha rivelato i tesori della Scrittura non soltanto agli intelligenti, ma anche a chi è meno dotato, mediante la fede, luce divina.
Siamo dunque riconoscenti al Signore per questo tesoro che tutti noi utilizziamo e aiutiamo ad approfondirlo insieme agli studiosi, perché la scienza aiuta a comprendere le Scritture, ma ancor più aiuta la santità.

martedì 29 settembre 2020

SOLENNITA' DEI TRE ARCANGELI: MICHELE, GABRIELE, RAFFAELE


SANTI ARCANGELI MICHELE, GABRIELE E RAFFAELE




Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Benedite il Signore, voi tutti suoi Angeli,
potenti esecutori dei suoi comandi,
pronti al suono della sua parola. (Sal 103,20)

Colletta
O Dio, che chiami gli Angeli e gli uomini
a cooperare al tuo disegno di salvezza,
concedi a noi pellegrini sulla terra
la protezione degli spiriti beati,
che in cielo stanno davanti a te per servirti
e contemplano la gloria del tuo volto.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Dn 7,9-10.13-14)
Mille migliaia lo servivano.


Dal libro del profeta Daniele

Io continuavo a guardare,
quand’ecco furono collocati troni
e un vegliardo si assise.
La sua veste era candida come la neve
e i capelli del suo capo erano candidi come la lana;
il suo trono era come vampe di fuoco
con le ruote come fuoco ardente.
Un fiume di fuoco scorreva
e usciva dinanzi a lui,
mille migliaia lo servivano
e diecimila miriadi lo assistevano.
La corte sedette e i libri furono aperti.
Guardando ancora nelle visioni notturne,
ecco venire con le nubi del cielo
uno simile a un figlio d’uomo;
giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui.
Gli furono dati potere, gloria e regno;
tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano:
il suo potere è un potere eterno,
che non finirà mai,
e il suo regno non sarà mai distrutto.

Parola di Dio.


Oppure (Ap 12, 7-12°: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago)

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Scoppiò una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme ai suoi angeli, ma non prevalse e non vi fu più posto per loro in cielo.
E il grande drago, il serpente antico, colui che è chiamato diavolo e il Satana, e che seduce tutta la terra abitata, fu precipitato sulla terra e con lui anche i suoi angeli.
Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:
«Ora si è compiuta
la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo,
perché è stato precipitato
l’accusatore dei nostri fratelli,
colui che li accusava davanti al nostro Dio
giorno e notte.
Ma essi lo hanno vinto
grazie al sangue dell’Agnello
e alla parola della loro testimonianza,
e non hanno amato la loro vita,
fino alla morte.
Esultate, dunque, o cieli
e voi che abitate in essi».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 137)
Rit: Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.

Ti renderanno grazie, Signore, tutti i re della terra,
quando ascolteranno le parole della tua bocca.
Canteranno le vie del Signore:
grande è la gloria del Signore!

Canto al Vangelo (Sal 102,20.21)
Alleluia, alleluia.
Benedite il Signore, voi tutte sue schiere,
suoi ministri, che eseguite la sua volontà.
Alleluia.

VANGELO (Gv 1,47-51)
Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Uniti ai santi arcangeli e fatti voce di ogni creatura, domandiamo al Padre i sentimenti della gioia e della riconoscenza. Diciamo insieme:
Insegnaci a lodarti, Signore.

Per i tuoi angeli, che stanno davanti a te per servirti e adorarti. Preghiamo:
Per le gioie di cui colori la nostra vita. Preghiamo:
Per la buona notizia della nostra salvezza. Preghiamo:
Per le sofferenze che ci insegnano ad amare. Preghiamo:
Per gli animali, che sono perfetti come tu li hai creati. Preghiamo:
Per le piante, che condividono con noi il dono della vita. Preghiamo:
Per il segreto delle pietre, dell'acqua, del fuoco e di ogni cosa creata. Preghiamo:
Per il mare, le montagne e i deserti che ci raccontano la tua bellezza. Preghiamo:
Per chi ci protegge e ci difende dalle insidie del male. Preghiamo:

Signore Dio nostro, ti ringraziamo per gli arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele che hanno annunciato al mondo il tuo amore salvifico, e ti chiediamo un cuore puro, che con il Cristo tuo Figlio innalzi a te la lode per i secoli eterni. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, l’offerta della tua Chiesa;
fa’ che per le mani dei tuoi Angeli
sia portata davanti a te e diventi per tutti gli uomini
sorgente di perdono e di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

Prefazio degli Angeli.


Antifona di comunione
Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore,
a te voglio cantare davanti agli Angeli. (Sal 138,1)

Oppure:
“Vedrete il cielo aperto e gli Angeli di Dio
salire e scendere sul Figlio dell’uomo”. (Gv 1,51)


Preghiera dopo la comunione
Fortifica, o Dio, il nostro spirito
con la potenza misteriosa del pane eucaristico
e con l’aiuto dei tuoi Angeli
fa’ che avanziamo con rinnovato vigore
nella via della salvezza.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Gli Angeli sono esseri misteriosi, e in forma misteriosa ne parla il profeta Daniele nella celebre profezia sul Figlio dell'uomo che la liturgia ci fa leggere oggi:
"Un fiume di fuoco scendeva dinanzi a lui; mille migliaia lo servivano e diecimila miriadi lo assistevano". Daniele non nomina gli Angeli: parla di fuoco, di migliaia, di miriadi di miriadi... Sono veramente esseri misteriosi. Noi li rappresentiamo come uomini dal viso soave e dolce, nella Scrittura invece appaiono come esseri terribili, che incutono timore, perché sono la manifestazione della potenza e della santità di Dio, che ci aiutano ad adorare degnamente: "A te voglio cantare davanti ai tuoi angeli, mi prostro verso il tuo tempio santo". Come preghiamo nel prefazio di oggi: "Signore, Padre santo, negli spiriti beati tu ci riveli quanto sei grande e amabile al di sopra di ogni creatura". Nella visione di Daniele non sono gli Angeli gli esseri più importanti: vediamo più avanti "uno, simile ad un figlio d'uomo" ed è lui, non gli Angeli, ad essere introdotto fino al trono di Dio, è a lui che egli "diede potere, gloria e regno", è a lui che "tutti i popoli serviranno". La stessa cosa vediamo nel Vangelo: gli Angeli sono al servizio del Figlio dell'uomo. "Vedrete i cieli aperti e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo" dirà Gesù, facendo allusione sia a questa visione di Daniele sia alla visione di Giacobbe, che nel sonno vede gli Angeli salire e scendere sul luogo dove è coricato e che dà il senso della presenza di Dio in tutti i luoghi della terra.
Gli Angeli di Dio sono dunque al servizio del Figlio dell'uomo, cioè di Gesù di Nazaret; la nostra adorazione non è rivolta agli Angeli, ma a Dio e al Figlio di Dio. Gli Angeli sono servitori di Dio che egli, nella sua immensa bontà, mette al nostro servizio e che ci aiutano ad avere un senso più profondo della sua santità e maestà e contemporaneamente un senso di grande fiducia, perché questi esseri terribili sono al nostro servizio, sono nostri amici.
Domandiamo al Signore che ci faccia comprendere davvero la sua santità e maestà infinite, perché ci prostriamo con sempre maggiore reverenza alla sua presenza, davanti ai suoi Angeli.

lunedì 28 settembre 2020

LITURGIA DEL GIORNO


Lunedì della XXVI settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)



Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Signore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi
l’hai fatto con retto giudizio; abbiamo peccato contro di te,
non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti:
ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi
secondo la grandezza della tua misericordia. (Dn 3,31.29.30.43.42)

Colletta
O Dio, che riveli la tua onnipotenza
soprattutto con la misericordia e il perdono,
continua a effondere su di noi la tua grazia,
perché, camminando verso i beni da te promessi,
diventiamo partecipi della felicità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Gb 1,6-22)
Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il nome del Signore!


Dal libro di Giobbe

Un giorno, i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore e anche Satana andò in mezzo a loro. Il Signore chiese a Satana: «Da dove vieni?». Satana rispose al Signore: «Dalla terra, che ho percorso in lungo e in largo». Il Signore disse a Satana: «Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, timorato di Dio e lontano dal male». Satana rispose al Signore: «Forse che Giobbe teme Dio per nulla? Non sei forse tu che hai messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quello che è suo? Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e i suoi possedimenti si espandono sulla terra. Ma stendi un poco la mano e tocca quanto ha, e vedrai come ti maledirà apertamente!». Il Signore disse a Satana: «Ecco, quanto possiede è in tuo potere, ma non stendere la mano su di lui». Satana si ritirò dalla presenza del Signore.
Un giorno accadde che, mentre i suoi figli e le sue figlie stavano mangiando e bevendo vino in casa del fratello maggiore, un messaggero venne da Giobbe e gli disse: «I buoi stavano arando e le asine pascolando vicino ad essi. I Sabèi hanno fatto irruzione, li hanno portati via e hanno passato a fil di spada i guardiani. Sono scampato soltanto io per raccontartelo».
Mentre egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «Un fuoco divino è caduto dal cielo: si è appiccato alle pecore e ai guardiani e li ha divorati. Sono scampato soltanto io per raccontartelo».
Mentre egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «I Caldèi hanno formato tre bande: sono piombati sopra i cammelli e li hanno portati via e hanno passato a fil di spada i guardiani. Sono scampato soltanto io per raccontartelo».
Mentre egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «I tuoi figli e le tue figlie stavano mangiando e bevendo vino in casa del loro fratello maggiore, quand’ecco un vento impetuoso si è scatenato da oltre il deserto: ha investito i quattro lati della casa, che è rovinata sui giovani e sono morti. Sono scampato soltanto io per raccontartelo».
Allora Giobbe si alzò e si stracciò il mantello; si rase il capo, cadde a terra, si prostrò e disse:
«Nudo uscii dal grembo di mia madre,
e nudo vi ritornerò.
Il Signore ha dato, il Signore ha tolto,
sia benedetto il nome del Signore!».
In tutto questo Giobbe non peccò e non attribuì a Dio nulla di ingiusto.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 16)
Rit: Tendi a me l’orecchio, Signore, ascolta le mie parole.

Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi l’orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c’è inganno.

Dal tuo volto venga per me il giudizio,
i tuoi occhi vedano la giustizia.
Saggia il mio cuore, scrutalo nella notte,
provami al fuoco: non troverai malizia.

Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole,
mostrami i prodigi della tua misericordia,
tu che salvi dai nemici chi si affida alla tua destra.

Canto al Vangelo (Mc 10,45)
Alleluia, alleluia.
Il Figlio dell’uomo è venuto per servire
e dare la propria vita in riscatto per molti.
Alleluia.

VANGELO (Lc 9,46-50)
Chi è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande.
Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande».
Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, Dio che ci ama infinitamente, nell'eucaristia ci dona il suo Figlio Gesù. Riconoscenti e fiduciosi, attingiamo alla sua inesauribile bontà e preghiamo:
Signore, donaci un cuore nuovo.

- Per la Chiesa, sposa di Cristo, perché ponga tutta la sua forza unicamente nella fede e nella parola del Signore. Preghiamo:
- Per gli uomini di tutte le nazioni, perché si lascino illuminare dal vangelo, cioè dalla buona notizia che Dio è venuto a salvare tutti i suoi figli. Preghiamo:
- Per i sacerdoti ministri della riconciliazione, e per quanti hanno il compito di accogliere e di ascoltare, perché in loro si riverberi l'attenzione amorosa di Cristo verso i piccoli e i poveri. Preghiamo:
- Per chi, con troppa disinvoltura, divide gli uomini in buoni e cattivi, perché riconosca in ogni persona i germi di bene seminati dal Cristo. Preghiamo:
- Per noi qui riuniti attorno a questo pane eucaristico, perché lasciamo che Gesù maestro ci renda pazienti nella prova e umili nel servizio. Preghiamo:
- Per chi, nella nostra comunità, ha subito di recente una perdita negli affetti.
- Per i bambini abbandonati o trascurati della nostra parrocchia.

Padre buono, tu che ascolti la voce del povero e sai compiere prodigi d'amore, accogli le suppliche che ti presentiamo, fiduciosi della mediazione di Cristo Salvatore, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni,
e da quest’offerta della tua Chiesa
fa’ scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Ricorda, Signore, la promessa fatta al tuo servo:
in essa mi hai dato speranza,
nella mia miseria essa mi conforta. (Sal 119,49-50)

Oppure:
Da questo abbiamo conosciuto l’amore di Dio:
egli ha dato la sua vita per noi,
e anche noi dobbiamo dar la vita per i fratelli. (1Gv 3,16)


Preghiera dopo la comunione
Questo sacramento di vita eterna
ci rinnovi, o Padre, nell’anima e nel corpo,
perché, comunicando a questo memoriale
della passione del tuo Figlio,
diventiamo eredi con lui nella gloria.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Chi è il più grande fra loro? Questa domanda assilla molto gli apostoli. Gesù ha risolto questo problema in un modo molto semplice: prendendo come esempio un bambino, con la sua semplicità, con la sua umiltà, con la sua dipendenza da qualcun altro. Gesù voleva così insegnare che i valori del regno di Dio sono completamente diversi da quelli terreni, perché essi vanno oltre la logica umana.
Questo brano del Vangelo è una lezione per ogni uomo. Ma, ad avere sete di potere per dominare gli altri e mettersi al di sopra degli altri, non è soltanto l’individuo. Interi popoli hanno queste aspirazioni. Che cosa sono le guerre, se non l’espressione tragica della volontà, da parte di un popolo, di essere più potente degli altri? I popoli più indifesi sono vittime delle aspirazioni orgogliose dei più potenti, dei più forti. Preghiamo Dio perché sia fatta pace nel rispetto di tutti. Ogni uomo è figlio di Dio.

domenica 27 settembre 2020

LITURGIA DELLA DOMENICA T.O.

XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)



Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Signore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi
l’hai fatto con retto giudizio;
abbiamo peccato contro di te,
non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti;
ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi
secondo la grandezza della tua misericordia. (Dn 3,31.29.30.43.42)

Colletta
O Dio, che riveli la tua onnipotenza
soprattutto con la misericordia e il perdono,
continua a effondere su di noi la tua grazia,
perché, camminando verso i beni da te promessi,
diventiamo partecipi della felicità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Oppure:
O Padre, sempre pronto ad accogliere
pubblicani e peccatori
appena si dispongono a pentirsi di cuore,
tu prometti vita e salvezza
a ogni uomo che desiste dall’ingiustizia:
il tuo Spirito ci renda docili alla tua parola
e ci doni gli stessi sentimenti
che sono in Cristo Gesù.
Egli è Dio, e vive e regna con te...

PRIMA LETTURA (Ez 18,25-28)
Se il malvagio si converte dalla sua malvagità, egli fa vivere se stesso.


Dal libro del profeta Ezechièle

Così dice il Signore:
«Voi dite: “Non è retto il modo di agire del Signore”. Ascolta dunque, casa d’Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra?
Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso.
E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 24)
Rit: Ricòrdati, Signore, della tua misericordia.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza;
io spero in te tutto il giorno.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
I peccati della mia giovinezza
e le mie ribellioni, non li ricordare:
ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

SECONDA LETTURA (Fil 2,1-11)
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù.


Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli, se c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi.
Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri.
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù:
egli, pur essendo nella condizione di Dio,
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami:
«Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre.

Parola di Dio.

Forma Breve:

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési (2, 1-5)

Fratelli, se c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi.
Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri.
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.

VANGELO (Mt 21,28-32)
Pentitosi andò. I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Chiediamo al Padre di guidarci nella sua verità e di istruirci, perché è lui il Dio della nostra salvezza e perché nella sua bontà e rettitudine noi speriamo, convinti che ci guiderà secondo giustizia.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché nella Chiesa ci sia consolazione in Cristo, conforto derivante dalla carità, comunanza di spirito e sentimenti di amore e di compassione. Preghiamo.
2. Perché i cristiani siano consapevoli di essere stati scelti e mandati da Dio a lavorare la vigna del mondo, portando tra gli uomini gli stessi sentimenti di Cristo. Preghiamo.
3. Per tutti coloro che si spendono a favore dei poveri, dei malati e degli emarginati, perché il Signore doni loro l’energia dello Spirito e la consolazione della sua amicizia. Preghiamo.
4. Per coloro che rifiutano Cristo, perché non smettano di cercare la verità ed il senso della vita, al fine di lasciare spazio al Signore che troverà la via per farsi riconoscere. Preghiamo.
5. Perché nella nostra comunità non ci siano vignaioli pigri, egoisti o ipocriti, ma persone amorevoli e buone, umili e zelanti. Preghiamo.

Ricordati, Padre, della tua fedeltà e della tua misericordia. Non punirci per i nostri peccati, ma esaudisci le nostre preghiere, perché possiamo essere come tu ci vuoi, seguendo la via tracciata dal tuo Figlio Gesù. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni,
e da quest’offerta della tua Chiesa
fa’ scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Ricorda, Signore, la promessa fatta al tuo servo:
in essa mi hai dato speranza,
nella mia miseria essa mi conforta. (Sal 119,49-50)

Oppure:
Da questo abbiamo conosciuto l’amore di Dio:
egli ha dato la sua vita per noi,
e anche noi dobbiamo dar la vita per i fratelli. (1Gv 3,16)

Oppure:
“È venuto Giovanni Battista
e i peccatori gli hanno creduto” (cf. Mt 21,32)


Preghiera dopo la comunione
Questo sacramento di vita eterna
ci rinnovi, o Padre, nell’anima e nel corpo,
perché, comunicando a questo memoriale
della passione del tuo Figlio,
diventiamo eredi con lui nella gloria.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
C’è una frase conclusiva, comune alle due parabole della XXVI e XXVII domenica, che svela il segreto intendimento del discorso complessivo di Gesù: “Perciò vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare” (Mt 21,41).
La domanda posta da Gesù è la seguente: “Chi è allora il vero destinatario della promessa, il vero credente?”. Anche la parabola dei due figli deve essere letta in questa prospettiva.
Molte volte, infatti, può verificarsi una forma di sintonia solo apparente, perché ultimamente interessata, tra la nostra volontà e quella del Padre. Siamo capaci di dirgli dei “sì” speciosi e superficiali, non maturati al sole di quella vera obbedienza interiore, che può solamente essere il frutto di una profonda conversione a Dio. Una forma di obbedienza disobbediente perché non tocca le radici del nostro cuore e non cambia la nostra esistenza.
In questa ipotesi è vero che, pur immersi in una vita ancora disordinata, coloro che hanno deciso di seguire Cristo, senza reticenze e senza cercare in ultima analisi il loro interesse, si riscatteranno e avranno la precedenza nel regno dei cieli.
La parabola ci fa capire quanto sia anche per noi reale il pericolo di partecipare, con apparente docilità, durante tutta la nostra vita, alle celebrazioni liturgiche e alle attività della Chiesa, senza mai diventare veri cristiani.

sabato 26 settembre 2020

BENVENUTI IN MATRIX

LA DISUMANIZZAZIONE MESSA IN ATTO CON IL COVID 19 ATTRAVERSO PROTOCOLLI SANITARI QUALI IL DISTANZIAMENTO SOCIALE SI STANNO RIVELANDO FUNZIONALI AL PASSAGGIO VERSO L'ERA TRANSUMANISTA. UN'ERA IN CUI LA COMPASSIONE, L'ALTRUISMO, L'AMORE,  LE FORME ARTISTICHE QUALI MUSICA, LETTERATURA, LA CULTURA IN GENERE, VERRANNO TRASCESI DALLA FREDDA LOGICA DELLE MACCHINE   


Dalle visioni distopiche di Aldous Huxley alle ricerche scientifiche, l'utero artificiale è realtà. Le prossime generazioni nasceranno per ectogenesi?



Nel 1486 il noto umanista e filosofo Giovanni Pico della Mirandola scrisse la sua celebre orazione, Discorso sulla dignità dell’uomo (Oratio de hominis dignitate), per dimostrare e celebrare la potenza dell’intelletto che mette l’essere umano al centro dell’Universo, distinguendolo così dalle altre creature.
L’uomo per Pico è il medium tra la condizione di bestia e quella di Dio: può innalzarsi al cielo o rendersi animale. Avvalendosi delle sue capacità intellettive, l’uomo può diventare artefice del proprio destino. Su ciò si basa il concetto di “dignità umana” ovvero la qualità suprema che solo l’uomo ha ricevuto da Dio: egli può coltivarla e farla crescere facendo buon uso del libero arbitrio che gli è stato assegnato, oppure degradarsi tradendo la sua stessa natura.

A distanza di cinque secoli, l’insegnamento di Pico e degli altri filosofi dell’Umanesimo sono convogliati in un sistema che porta lo stesso nome ma che ha poco in comune con il Rinascimento. L’Umanesimo promosso infatti da pensatori mondialisti come i fratelli Aldous e Julian Sorel Huxley (cofondatore e primo direttore dell’UNESCO), ha abbracciato la filosofia positiva di Comte e il neodarwinismo, dando vita a un’ideologia ibrida che unisce eugenetica, neo-malthusianesimo, socialismo e una spiccata attenzione per le scienze e il controllo sociale, arrivando a prevedere un ulteriore passo avanti nell’evoluzione umana: il Transumanesimo. Si tratta, in estrema sintesi, di un progetto dai connotati demiurgici, che, come spiega il professor Antonio Marazzi, docente di antropologia culturale all’Università di Padova, «si è affermato come una sorta di new age dai contorni ambigui, quasi una setta, che predica l’avvento di un futuro utopico in cui l’uomo potrà finalmente essere libero dalle sue catene biologiche».

Un futuro che vedrà l’alba di un uomo nuovo.

Le tappe del Transumanesimo

È stato lo stesso Julian a dichiarare in New Bottles for New Wine: Essays la sua “professione di fede” in questo nuovo “credo” scientifico:
«La specie umana può, se lo desidera, trascendere sé stessa – non solo sporadicamente, un individuo qui in un modo, un individuo là in un altro modo, ma nella sua totalità, come umanità […] “Credo nel transumanesimo”: una volta che vi siano sufficienti persone che possono seriamente affermarlo, la specie umana sarà sulla soglia di un nuovo tipo di esistenza, diverso dal nostro quanto il nostro lo è da quello dell’uomo di Pechino e realizzando così, consapevolmente, il proprio destino».

La «nuova visione del destino umano» promossa da Julian Huxley si è però “convertita” in uno scenario che neppure romanzieri quali Isaac Asimov e Philip Dick avrebbero potuto immaginare, tra scenari di ibridazione e di interfaccia virtuale. L’uomo è stato infatti scalzato dal suo ruolo di libero plasmatore del proprio destino dalle stesse macchine che con tanta dedizione sta ora costruendo. Nessuna battaglia fantascientifica all’orizzonte: semplicemente l’uomo si è fatto “plagiare” dalla pigrizia e ammaliare dalla possibilità di abbattere la natura per abbracciare tutto ciò che è artificiale. L’atteggiamento demiurgico, persino prometeico, di abbattere la natura, riscrivere i confini di ciò che è “umano” per modificare, migliorare e aumentare le proprie capacità è un atteggiamento tipicamente moderno all’insegna dell’idea visionaria di “evoluzione”.
Per questo motivo il Transumanesimo è l’ideologia di riferimento del mondialismo che attraverso tappe forzate sta traghettando l’umanità verso una vera e propria rivoluzione antropologica: creazione di spermatozoi in vitro, apprendimento tramite alimentazione del cervello (HRL Laboratories), rianimazione di soggetti clinicamente morti (società biotech Bioquark, progetto Reanima), creazione di robot umanoidi (University of Science and Technology of China), microchip dermali NFC, realtà virtuale, ecc. La pulsione dell’uomo moderno è infatti quella di migliorare le proprie potenzialità, per giungere infine a sostituirsi alla compiuta evoluzione naturale, per proseguire il proprio corso secondo autonome finalità.
Ogni aspetto della vita dell’uomo sembra che stia per essere “riscritta” in chiave tecnologica: alle maglie di questa “evoluzione” indotta non scappa nemmeno la riproduzione, passando dalla maternità surrogata all’ectogenesi (utero artificiale).

Dalla maternità surrogata all’ectogenesi

La maternità surrogata o gestazione per altri (gpa), a cui ho dedicato il saggio Utero in affitto (rEvoluzione Edizioni) rientra in questo discorso: è infatti uno dei molteplici aspetti dell’incombente presenza dell’artificiale nella nostra vita. Come spiega ancora l’antropologo Antonio Marazzi, essa «rappresenta un intervento radicale di manipolazione del normale periodo di gestazione. L’espressione generale “utero in affitto” chiarisce bene di cosa si tratta […] Non vi è da stupirsi che tale tecnica abbia sollevato forti discussioni: a molti è sembrata una violazione di un ambito che in tutte le culture è oggetto di una particolare sensibilità, bisognoso di protezione più che di manipolazione e ancora avvolto in un alone di mistero».

L’attuale orizzonte post-umano verso cui ci sta traghettando la modernità impone di oltrepassare le possibilità naturali, intese come un evidente “limite” per giungere fino all’estremo: il punto di approdo è una società in cui gli uomini conviveranno con i robot (e verranno persino scalzati da questi sul posto di lavoro!), come sempre più articoli ci ricordano. Spermatozoi in provetta e uteri artificiali sono sgusciati dalle distopie per divenire reali. Semplicemente l’uomo della strada non ne è consapevole perché i Media mainstream hanno appena iniziato a occuparsene. Siamo cittadini di una zona grigia in cui realtà e finzione si fondono, in cui i deliri prometeici stanno riscrivendo la nostra società.

Così George B. Dyson, figlio del celebre fisico Freeman Dyson e docente alla Western Washington University, sposa la causa dell’artificiale contro ogni timore che la tecnologia dei computer renda l’uomo “antiquato” o le macchine possano in futuro scontrarsi con esso. Nel suo L’evoluzione delle macchine da Darwin all’intelligenza globale, Dyson asserisce che la vita, avendo avuto origine «a partire dalle sostanze materiali e dalle forze esistenti al mondo […] potrebbe svilupparsi di nuovo dalle sostanze materiali e dalle forze che muovono le macchine». Come nota ancora Marazzi, in questo passo Dyson rispolvera lo scrittore inglese Samuel Butler, autore del racconto satirico Erewhon, testo culto dei fanta-transumanisti a cui si ispirò lo stesso Aldous Huxley per il suo capolavoro distopico Mondo Nuovo, che nel 1872 si domandava: «Perché allora noi non potremmo fare parte del sistema riproduttivo delle macchine?».


Il monito di Bill Joy, il papà di Java


Se però Dyson immagina che la teoria darwiniana si adatti anche alle macchine, arrivando quindi a sostenere la silenziosa evoluzione delle macchine, nell’aprile del 2000 su Wired, una delle riviste di punta della nuova era digitale, il papà di Java, Bill Joy, pubblicava una specie di risposta alle ricerche di Dyson.
Nell’articolo “Perché il futuro non ha bisogno di noi”, l’epilogo (cupo) di Joy è esattamente opposto a quello immaginato da Dyson. Joy teme che la digitalizzazione delle discipline scientifiche come biologia e nanotecnologie possa produrre effetti sgradevoli e persino pericolosi. L’incipit del suo articolo è emblematico:
«Dal momento che sono stato coinvolto nella creazione di nuove tecnologie, la loro dimensione etica mi ha preoccupato, ma è stato solamente nell’autunno del 1998 che sono diventato ansiosamente consapevole di quanto grandi siano i pericoli che ci si propongono nel XXI secolo».

Le macchine prenderanno il sopravvento e la specie umana rischia di scomparire nella competizione tra materia organica e inorganica. Scrive Joy:

«…Ciascuna di queste [nuove] tecnologie offre una promessa non detta […] Insieme potrebbero in maniera significativa aumentare la nostra soglia di vita e migliorare la qualità della nostra vita. Tuttavia, con ciascuna di queste tecnologie una sequenza di piccoli, individualmente sensibili passi in avanti portano a un accumulo di enorme potere e in concomitanza quindi a un grande pericolo. […] Credo non sia affatto un’esagerazione l’affermare che siamo sulla soglia per l’ulteriore perfezionamento del male, un male le quali possibilità si aprono ben al di là delle armi di distruzione di massa lasciate alle nazioni-stato, verso un sorprendente e terribile conferimento di potere di individualità estreme».

Questo potere si sta oggi concentrando anche sulla riproduzione sessuale. Il ricorso all’artificiale che riguarda la maternità surrogata può essere intesa come l’anticamera per l’ectogenesi. La scelta di ricorrere alla maternità per procura avviene inoltre anche per futili motivi: a ricorrere all’utero in affitto non sono solo coppie sterili ma anche le classiche donne “manager” che non vogliono dover portare in grembo per nove mesi il bambino e privarsi così dei ritmi frenetici del proprio lavoro. Insomma, per non rischiare la propria carriera o per non “rovinare” il proprio corpo nel caso di attrici o modelle, molte donne si rivolgono alle madri surroganti affinché queste le sostituiscano nel lato più gravoso della gravidanza (e del parto ovviamente, che ormai è divenuto un tabù nella società occidentale). Ciò è evidentemente classista e ferocemente egoista, eppure Hollywood, le serie tv e i Media ci hanno abituato negli ultimi vent’anni ad accettare come “normale” anche le derive della gestazione per altri. L’egoismo non viene solo “compreso” ma anche giustificato, persino promosso, ribaltando di fatto la realtà e inculcando nell’immaginario collettivo una nuova morale. Inoltre si è instillato nella mente delle donne che la gravidanza sia una malattia e che vada ospedalizzata, giustificando così, come vedremo, le ricerche nel campo dell’utero artificiale.


Il Mondo Nuovo di Aldous Huxley

In Mondo Nuovo, Aldous Huxley immaginava infatti che le “nuove” generazioni sarebbero state generate con sofisticate tecniche scientifiche e nate in uteri artificiali all’interno di apposite fabbriche. Il romanziere inglese nel lontano 1932 preconizzava un traguardo tecnologico che solo settant’anni dopo sarebbe stato sfiorato. La potenza del saggio distopico huxleyano è di aver anticipato con sconcertante precisione temi quali lo sviluppo delle tecnologie della riproduzione (prima ancora della scoperta del dna da parte di Watson e Crick), l’eugenetica e il controllo mentale (dall’ipnosi al metodo farmacologico) usati per forgiare e manipolare un nuovo modello di uomo.
Il mondo globale descritto da Huxley è solo in apparenza un modello perfetto: per ottenere la pace e l’apparente soddisfazione di tutti i bisogni primari, sono stati soppressi quegli elementi che contraddistinguono l’essere umano nel profondo, la famiglia, l’amore, la filosofia, il libero arbitrio, l’arte, la letteratura.
La società globale che è stata instaurata dopo una guerra devastante, è basata sui principi della riproduzione in serie elaborati da Henry Ford nelle sue industrie. Gli uomini − divisi in caste − sono omologati e addirittura creati in serie come se fossero oggetti, “merce”: la riproduzione umana avviene ormai soltanto per via extrauterina. Gli embrioni vengono prodotti e fatti sviluppare in apposite fabbriche secondo quote prestabilite e pianificate dai coordinatori mondiali in modo da contenere il numero di abitanti. Si è passati così dall’uomo mercificato all’uomo merce, fabbricato grazie alle tecniche biotecnologiche.
Come nella Repubblica di Platone, non esistono più vincoli familiari di alcun tipo («ognuno appartiene a tutti») e i bambini vengono sottratti alle rispettive madri per essere allevati dall’intera comunità. Nel Mondo Nuovo i bambini, ormai generati in provetta, vengono educati dallo Stato, essendo ormai venuta a mancare l’idea di famiglia.
Il condizionamento psicofisico avviene fin dal concepimento attraverso l’eugenetica e nei primi anni di vita attraverso l’ipnagogia, una forma di condizionamento psichico che utilizza l’ipnosi per controllare e indirizzare le menti dei bambini. L’educazione è stata così sostituita dal “condizionamento”.
Per impedire nascite naturali, e quindi non controllate, vengono usate apposite pratiche di contraccezione, insegnate ai giovani nelle scuole. Per impedire il “bisogno” di crearsi una famiglia, gli individui vengono educati fin dall’infanzia ad avere rapporti sessuali liberi scevri da sentimento affettivo: la monogamia è infatti vietata e il sesso è svincolato dall’amore. Le attività dilettevoli più elementari sono incessanti e la promiscuità sessuale, in particolare, è vista quasi come un dovere sociale a tutte le età: dai “giochi sessuali” dei preadolescenti al continuo scambio di partner fra adulti (un rapporto affettivo stabile, infatti, dopo l’abolizione della famiglia, sarebbe visto addirittura come un elemento socialmente pericoloso per il sistema).

Le ricerche sull’utero artificiale

Dall’incubo huxleyano alla realtà, però, il passo è breve. Se a volte i libri profetizzano eventi destinati ad accadere in futuro, dall’altro sembra che certi eventi siano sgusciati dalle pagine di un romanzo per la loro assurdità. Negli ultimi anni il cinema ci ha lentamente abituato a “vedere” un mondo in cui la popolazione si riproduce per via extrauterina: dal film The Island a Matrix. Queste pellicole non hanno però evitato di denunciare le derive del Transumanesimo, mostrando le diseguaglianze di una società divisa tra cloni e cittadini o semplicemente suddivisa in caste, o ancora dove gli esseri umani sono sfruttati come “cibo” energetico per le macchine.
Nel 2002, a settant’anni esatti dalla pubblicazione di Mondo Nuovo, un gruppo di ricercatori al Centro di Medicina Riproduttiva della Cornell University, sotto la direzione della dottoressa Hung-ching Liu, ha realizzato il primo utero umano artificiale, riuscendo così a far crescere un embrione al suo interno per sette giorni. L’equipe ha costruito l’utero artificiale «servendosi prima di una specie di stampo fatto con tessuti al collagene, al cui interno sono state applicate delle cellule prelevate dall’endometrio di una donna, che hanno sostituito a poco a poco i tessuti artificiali, ricostruendo un ambiente simile a quello dell’utero naturale (l’endometrio è la mucosa che ne riveste le pareti interne). L’organo artificiale è stato poi “arricchito” con ormoni e sostanze nutrienti, e infine vi è stata inserita una blastula, cioè un embrione nelle primissime fasi di sviluppo, prelevata tra quelli soprannumerari di interventi di fecondazione artificiale. La blastula ha aderito alle pareti dell’utero artificiale e si è impiantata, proseguendo nello sviluppo fino a che i ricercatori non hanno interrotto il test».

In Giappone il dottor Yoshinori Kuwabara della Juntendo University lavora invece da anni alla realizzazione di un utero artificiale per ottenere l’incubazione fetale extrauterina. Un modo per allevare feti senza neppure più il supporto dell’utero femminile: nel suo embrio-incubatore, riesce a preservare lo sviluppo di un cucciolo di capra per tre settimane. Si dice che questa tecnologia potrebbe essere disponibile per gli umani nell’imminente futuro…

DAVID ICKE – 06/04/2020 (ROSE-ICKE II) INTERVISTA INTEGRALE CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO

ESCLUSIVA


“Questa isteria da coronavirus dà loro una scusa per fare quello che stanno facendo, e le conseguenze di quello che stanno facendo sono lo smantellamento del sistema economico mondiale“. – David Icke

Mercoledì, David Icke è apparso come ospite su London Real per discutere la sua prospettiva sul coronavirus e sul blocco globale in corso. La maggiore implicazione, dice, è che mentre le persone sono in uno stato di paura, stanno permettendo passivamente di aumentare i controlli autoritari sulle loro vite, e che questa nuova presa di potere non verrà srotolata quando la crisi finirà.

I tipi di totalitarismo governativo che vengono spinti in mezzo all’epidemia di coronavirus includono l’incoraggiamento ad andare senza contanti, le vaccinazioni obbligatorie e, soprattutto, i vasti controlli economici che non abbiamo mai visto prima di questo evento.
“Il modo in cui l’intero sistema economico viene chiuso è un suicidio. Cosa succede quando raggiunge un punto in cui, allo stato attuale, non può sopravvivere? . David Icke.

Nella maggior parte degli Stati Uniti, i governi locali hanno chiuso ristoranti, bar, parrucchieri e caffetterie contro gli interessi degli imprenditori come mezzo per fermare la diffusione del coronavirus. Di conseguenza, milioni di persone hanno già perso il lavoro e non sono sicure di poter pagare l’affitto. I governi sostengono che senza misure estreme, molti altri moriranno e i letti degli ospedali si riempiranno presto.
“Bisogna mantenere la reazione in proporzione al problema“, dice David. “quindi forse c’è bisogno di fare di più in alcune parti d’Italia e di meno in altre“.

David ha sostenuto per anni che l’élite finanziaria sta cercando di creare quella che lui definisce la “società Hunger Games”, dove la maggior parte delle persone vive in povertà, mentre alcuni ai vertici godono di una vasta ricchezza e sono protetti da uno stato di polizia che impone controlli rigorosi sulla maggior parte delle persone.

“Questa società è stata progettata per non avere piccole imprese, nessuna media impresa a livello globale, solo gigantesche corporazioni che controllano e producono tutto… Quello che questa isteria da coronavirus sta creando è proprio ciò che l’elite finanziaria mondiale mondiale vuole, è una situazione che si sta sviluppando in tutto il mondo che sta distruggendo le piccole imprese, le imprese familiari, e anche le medie imprese“. ~David Icke

È difficile non essere d’accordo sul fatto che il maggiore impatto del virus sarà economico, e che il coronavirus rappresenta una manna dal cielo per l’elite finanziaria globalista per raggiungere i propri obiettivi sopra citati.

TUCKER CARLSON DENUNCIA LA CENSURA DI FACEBOOK SUL VIROLOGO CINESE LI MENG YAN: “CI STA FACENDO TORNARE ALL’UNIONE SOVIETICA”



Facebook e altri giganti della tecnologia si sono impegnati in un modello preoccupante di censura che circondano le principali questioni sul dibattito del coronavirus , ha affermato il conduttore di Fox News Tucker Carlson durante il suo monologo di mercoledì sera.

I commenti di Carlson sono arrivati ​​dopo che Facebook ha schiaffeggiato con un’etichetta di avvertimento il video della sua intervista di martedì con il virologo cinese Dr. Li-Meng Yan, che ha affermato di avere prove che dimostrano che la Cina ha rilasciato “intenzionalmente” COVID-19 alla popolazione generale.

VIDEO INCRIMINATO


“A poche ore dalla sua intervista di ieri sera”, ha detto Carlson, “un video del segmento ha raggiunto 1,3 milioni di persone su Facebook”.

“E perché non dovrebbe? La pandemia di coronavirus ha toccato la vita di ogni americano. E giustamente, le persone vogliono sapere da dove proviene. Ma Facebook ancora non vuole che tu lo sappia.

Quindi Facebook ha soppresso il video, presumibilmente per conto del governo cinese. I dirigenti di Facebook hanno reso più difficile per gli utenti guardare il nostro segmento. Coloro che hanno scoperto il video hanno dovuto ignorare che l’intervista “ripete le informazioni su COVID-19 che i verificatori indipendenti affermano essere false”, ha aggiunto.

“Anche su Instagram, di cui Facebook è proprietaria, ha fatto la stessa cosa. Twitter ha sospeso completamente l’account del dottor Yan. Non ha spiegato perché. .. “


“Né le aziende tecnologiche hanno spiegato come avrebbero saputo di più sulla trasmissione della malattia di un medico virologo, dottoressa come il dottor Li-Meng Yan. Invece, Facebook e Instagram si sono collegati a tre cosiddetti fact check che presumibilmente hanno dimostrato che Yan mentiva.

“Ma se hai cliccato sui link forniti, hai notato qualcosa di strano. I fact check sono stati tutti pubblicati mesi fa, molti mesi – a gennaio, febbraio e marzo, e non avevano assolutamente nulla a che fare con ciò che il dottor Li-Meng Yan ha detto nel nostro programma … Uno dei fact check attacca un’affermazione completamente non correlata , il virus è stato brevettato e che un vaccino è stato preparato e pronto per l’uso.

Ora il video potete trovarlo qui. La dottoressa Yan è intervistata nientepopodimeno che dalla giornalista Maria Luisa Rossi Hawkins inviata del TG5




ESCLUSIVO: BILL GATES CHIESE A TRUMP DI NON CREARE UNA COMMISSIONE SULLA SICUREZZA DEI VACCINI (SOTTOTITOLI)

 

QUESTA E' UNA PROVA SCHIACCIANTE PER INCRIMINARE BILL GATES DI GENOCIDIO E STRAGE FINO ALLA FINE DEI SUOI GIORNI E OLTRE!!