E no, non ci interessa sapere per che squadra tifa
La storia
Nella puntata del 4 maggio di Report la giornalista Giulia Presutti racconta una questione di sequestri e dissequestri di materiale sanitario legata al commissario straordinario Domenico Arcuri.
In sintesi, l’indagine della giornalista riguardava un sequestro operato il 17 marzo dalla Dogana di Bologna di materiale indispensabile agli ospedali italiani – come i ricambi per i respiratori destinati al Sudafrica. In tempi di pandemia, è un reato esportare materiali per terapia intensiva di primaria necessità tanto che la Procura bolognese ha aperto un’inchiesta sulla questione.
Un’altra storia simile avviene al porto di Genova il 27 marzo, qui si tratta di tubi endotracheali, componenti fondamentali dei respiratori. Sia il materiale sequestrato a Bologna che a Genova è prodotto dalla Medtronic Italia Spa, la filiale a Mirandola (Mo) di una multinazionale statunitense
Non toccate la Medtronic
Il commissario cerca di fermare i sequestri ma a Genova gli va malissimo visto che il materiale era già stato dirottato all’Ospedale San Martino.
Allora il 1 aprile scrive a Marcello Minenna, direttore dell’Agenzia delle Dogane, e lo prega di “non procedere ad alcuna requisizione pro futuro di merce importata ed esportata in nome e per conto della società Medtronic Italia SpA di Mirandola (Mo), nonché di provvedere a sbloccare, al più presto, eventuali operazioni attualmente in corso e non ancora comunicatemi”, mettendo in copia conoscenza anche il segretario generale della Presidenza del Consiglio e i capi di gabinetto dei ministri degli Affari Esteri e delle Infrastrutture e Trasporti.
A questo punto, nella conferenza stampa del 2 maggio la giornalista di Report e Arcuri si incontrano e Presutti chiede al commissario di spiegare l’arcano e lo incalza anche dopo la conferenza stampa e questi si mette a parlare di calcio e di fedi calcistiche. Che c’entrano nel discorso come i cavoli a merenda, ma si sa, al maschio italiano piace fare il “piacione”.
La “difesa” di Arcuri
Inizialmente Arcuri si difende affermando che «I pezzi di ricambio dei ventilatori sono pezzi di assoluta rilevanza perché i ventilatori in Italia funzionino. E io ho il dovere di verificare che questi pezzi di ricambio sul nostro territorio esistano ed esistano in una quantità sufficiente per far funzionare i ventilatori. Vorrà dire che mi sarò sincerato che dal 1° aprile quelle quantità siano nelle disponibilità del territorio italiano sufficienti per garantire il funzionamento di questi importanti apparati».
Ma la risposta non sta bene alla giornalista che puntualizza: «Mi scusi, ma lei chiede di non sequestrare pro futuro…».
E qui l’Arcuri si indispettisce e chiede: : «Io intanto vorrei chiederle come fa lei ad avere una lettera che io ho scritto alle dogane che non è pubblica, a meno che io non pubblico delle cose…».
Un bel passo falso a cui Giulia Presutti risponde immediatamente «Io sono giornalista, non rivelo la fonte e questa è una questione di estremo interesse pubblico. Quindi non penso che stiamo parlando di affari nostri. Lei chiedeva di non sequestrare pro futuro, come se lei sapesse già in quel momento che l’Italia non avrebbe mai avuto bisogno di questo materiale».
E dopo un altro breve scambio Arcuri chiede di passare ad altro. Ma si sa che le giornaliste e i giornalisti di Report non mollano l’osso tanto facilmente e finita la conferenza stampa Arcuri interpella la giornalista chiedendole prima da dove viene e poi se tifa per la Roma o per la Lazio. Giulia Presutti non si fa intimidire e continua a fare domande ma Arcuri parla di Totti…
E quindi la questione è ancora aperta: signor Arcuri ci vuole dire il significato di quella lettera? Ha avuto pressioni dalla multinazionale americana, o da altri? Attendiamo la risposta e, per inciso qualora le interessasse, noi non siamo appassionati di calcio.
Qui il video del confronto durante la conferenza stampa e dopo:
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