L’epidemia da coronavirus si sta velocemente espandendo a livello mondiale precipitando il globo in una crisi dagli esiti incerti.
In mezzo a questa crisi abbiamo l’Italia con decine di migliaia di contagiati sintomatici e oltre cinquemila morti. Il nostro paese, guidato in stato di emergenza da un governo impreparato ed improvvisato, sta diventando in modo piuttosto rapido terreno di confronto geopolitico internazionale.
Da un lato abbiamo gli alleati occidentali ed europei percepiti come distanti se non propriamente ostili (soprattutto a riguardo dell’Unione Europea); dall’altro il blocco asiatico, diciamo così, che invia aiuti e soccorsi a spron battuto. Cina, Russia, Cuba e, se non stessero peggio di noi, vedremmo forse aiuti anche da Iran, Venezuela e Corea del Nord.
Credo che l’Italia sia stata scelta come cuneo per introdurre ulteriore disturbo e frizione all’interno dell’Occidente sfaldando le alleanze. Un’ipotesi questa non distante dal quadro profetico che è stato tracciato sulla base delle analisi delle estasi di Marie Julie Jahenny e del caos e guerra civile che esploderanno in Italia.
La disastrosa gestione dell’emergenza da parte del governo centrale rischia di diventare la leva in grado di spezzare l’unità nazionale e di precipitare il paese nel caos politico e sociale.
All’epidemia da coronavirus dovremo infatti presto aggiungere l’epidemia economica e finanziaria di un paese costretto a chiudere le attività produttive e che non sa se un domani le potrà riaprire. E non sa soprattutto se le istituzioni saranno di aiuto o, come spesso accade ultimamente, di ostacolo e di intralcio.
Se poi consideriamo anche il rischio sismico che periodicamente torna a bussare alle nostre porte possiamo dire che il quadro di un possibile crollo nazionale è ben delineato.
Ricordo infatti che nei messaggi di Zaro l’Italia è colpita duramente da una crisi economica e da una crisi sismica; si vedono uomini disperati che si tolgono la vita e molti altri che daranno la colpa a Dio. Quest’ultimo aspetto, dare la colpa a Dio, ben si sposa con l’attuale clima religioso. Una Chiesa gerarchica spesso assente ed indisponente nei confronti dei problemi nazionali, che sommessamente si sveglia per l’emergenza sanitaria, ma sempre in modo molto istituzionale, con messaggi pubblicitari politicamente corretti più che con veri insegnamenti religiosi che sembrano alimentare una fede allo stesso tempo tiepida e magica, dove basti poco per avere ristoro.
Cosa accadrebbe quindi se i mali aumentassero e i problemi diventassero insostenibili?
Come verrebbe percepita l’attuale Chiesa tiepida e politicizzata, conformata agli slogan del mondo?
Credo in modo molto duro.
Nell'ultimo messaggio dell'8 Marzo la Madonna dice: "Figli, è cominciato tutto ciò che da tempo vi ho annunciato".
Nel caos che verrà solo i miti, come dice la Madonna di Anguera, resisteranno. Senza la mitezza si darà sfogo alla rabbia, alla vendetta, all’odio e si alimenterà la spirale di violenza che porterà il paese alla guerra civile.
Detto questo proseguiamo nell’analisi delle quartine nostradamiche in relazione alla crisi sanitaria del paese. Lo faccio con un’altra quartina molto interessante, che nell’Ordinamento del Ramotti è posta nel Ramo XXII del ‘900, il penultimo:
375
Pau, Veronne, Vincence, Sarragousse,
De glaisves loings terroirs de sang humides;
Peste si grande viendra a la grand gousse,
Proches secours & bien loing le remedes.
375
Po, Verona, Vicenza, Saragozza,
Terre bagnate dal sangue di spade lontane;
Una grande peste verrà alla gran “gousse”,
Vicini i soccorsi e ben lontani i rimedi.
L’analisi di questa quartina è davvero interessante alla luce dello studio fatto dal Brind’Amour nella sua opera del 1996.
I punti dubbi da un punto di visto interpretativo sono le parole “pau” e “gousse”, ma per motivi diversi.
Per quanto riguarda il primo termine tutte le edizioni riportano “pau” ad eccezione della prima, la Macè Bonhomme dove invece è scritto “PAV.”.
Secondo il Brind’Amour il primo verso va letto così:
“Pavia, Verona, Vicenza, Saragozza”
Già così possiamo vedere che sono nominate alcune terre particolarmente colpite dall’epidemia: Lombardia, Veneto e Spagna.
L’interpretazione del Brind’Amour deriva da quanto Nostradamus scrisse in un Pronostico per il 1562 dove si legge:
“Capue, Ferrare, Vincence, Verone, Pavie, Cracovie, Marseille, Sarragousse”
Si tratta di una parte di Pronostico che abbiamo già avuto modo di vedere anni fa quando parlai del Pronostico al papa Pio IV in cui si trattava del settennio dal 1563 al 1570 che avrebbe purificato il mondo (i lettori più vecchi del blog lo ricorderanno). Un articolo del Febbraio 2015 che consiglio di rileggere.
Nel Pronostico queste città, insieme ad altre terre, vengono indicate per il periodo finale di tre anni che va dal 1567 al 1570 e che costituisce l'apogeo della purificazione che colpirà il mondo.
Saranno tre anni di eventi incalzanti dove il veggente, in relazione alle città, specifica:
“si perderà la politica e si avranno gran danno e perdite in più regioni, soggette a grandi signori, che io non scrivo. […] La fame da un lato, la peste dall'altro, la guerra da ogni lato che io credo che se Dio non vi mette la mano prima che l'uomo arrivi al 1570 delle tre parti del mondo più di due saranno consumate”
sono in effetti gli argomenti trattati nella quartina dove la terra è bagnata dal sangue di spade lontane (o lunghe), colpita dalla peste e senza rimedio. Ma di quali terre si parla nella quartina?
Come ho detto in tutte le altre edizioni al primo verso compare la parola “pau”. Siccome anche le altre come la Du Rosne e la Pierre Rigaud sono state controllate da Nostradamus prima della pubblicazione quale dobbiamo prendere per vera?
Secondo me entrambe.
Per la Macè Bonhomme la risposta l'ha data il Brind'Amour citando il passo del Pronostico.
Per le altre edizioni invece ho verificato che le città italiane trovano un riferimento nella guida dei cammini ai luoghi di culto pubblicata da Charles Estienne e che altre volte abbiamo visto essere una delle principali fonti di ispirazione del veggente.
In particolare mi riferisco al sentiero che porta dalla Francia al Santuario della Madonna di Loreto.
Estienne cita le varie città italiane a partire dal Piemonte fra cui troviamo Torino, Milano, Bergamo, Brescia, Verona, Vicenza e le località sul “pau” ovvero il fiume Po. In particolare quelle dell'Emilia Romagna per scendere giù nelle Marche fino a Loreto.
Casualmente tutte le città che si trovano oggi sulla linea del fronte dell'epidemia.
Il primo verso dunque appare costruito sulla guida di Estienne e in seguito ripresa anche dal Pronostico la cui pubblicazione è successiva alla prima edizione delle Centurie. E' un pellegrinaggio alla Madonna di Loreto a cui viene aggiunta Saragozza, ripresa poi anche nel Pronostico.
Il secondo termine da analizzare è invece “gousse” che vuol dire “buccia”, “guscio”, “baccello”.
In francese è femminile e anche Nostradamus la riporta in questo modo sottlineando però che è “grande”. Come interpretarlo? Le traduzioni sono infatti le più disparate.
Nel 1996 Brind'Amour riporta la seguente etimologia derivata dal dizionario francese del XVI secolo: è la “buccia della fava” che va considerata come immagine della forma dell'Italia allo stesso modo di come oggi diciamo che ha la forma di uno stivale. In sostanza la “gran gousse” è l'Italia (grande proprio perchè si fa riferimento ad una terra e non ad un ortaggio) a richiamare le città nominate nel primo verso.
l'Italia a forma di "buccia di fava"
Verrà dunque una gran peste sull'Italia e nonostante i soccorsi siano vicini i rimedi sono ben lontani.
Torniamo dunque all'Italia al centro della geopolitica internazionale con i paesi dei due blocchi che si contendono gli aiuti, con i fatti o con le parole, per soccorrere la nazione in difficoltà. E che tuttavia vede ancora lontani i rimedi, ovvero la cura per la gran peste.
La quartina dunque pone l'attenzione su alcune regioni del nostro paese (più la Spagna) in relazione sia alla peste sia ad un pericolo di spada sottolineando che i rimedi saranno lontani così come vicini gli aiuti. Inoltre c'è un rimando ad un Pronostico in cui si fa riferimento all'ultimo periodo della purificazione quando la politica fallirà e cominceranno le rivolte.
Questo è in effetti un tema centrale che andrà approfondito. L'attuale Governo, voluto a tutti i costi dal Presidente Mattarella, sembra a tutti gli effetti essere quel governo che consegnerà il paese alla rivoluzione e che durerà 11 mesi. Se non fosse che forse siamo in anticipo sui tempi ci sarebbe ben poco da obiettare. Il Re, Mattarella, con il suo ostruzionismo alle cosiddette politiche sovraniste ha favorito la crisi del precedente Governo minandondolo fin dalla scelta dei ministri, per poi appoggiare il Conte bis nato da un'alleanza ormai minoritaria nel Paese. Ha continuato col propagandare politiche europeiste e globaliste come quelle in favore del clima associandosi pienamente all'ideologia del politicamente corretto. Si è sostanzialmente eclissato nell'attuale fase di crisi epidemiologica avallando tutte le decisioni prese da un Governo che sembra navigare a vista soprattutto per i provvedimenti economici di sostegno al mondo produttivo. E' dunque da considerarsi non solo come il primo sponsor del Governo, ma come vero “deus ex machina” dello stesso. Se il peggiore degli scenari dovesse verificarsi, ovvero quello di una grave crisi economica che andrebbe a sovrapporsi a quella sanitaria unitamente a quella sismica (senza dimenticare il terrorismo), ci troveremmo a rischio rivolte di massa. E a rischio guerra civile.
Il Conte Bis nasce dalla XVIII legislatura (18 = 6+6+6) ed è il 66mo Governo repubblicano. Troppi 6 tutti insieme a voler essere malpensanti. E' nato nel Settembre del 2019 e ad Agosto saranno 11 mesi. Sopravvivrà?
Se non fosse veramente che siamo un po' in anticipo con i tempi ci sarebbe da credere che siamo nel pieno dell'inizio della “guerra d'italia” (la primissima fase iniziale).
Concludo ricordando che il 18 Marzo la veggente di Medjugorie Miriana ha comunicato che non riceverà più l'apparizione mensile del 2 del mese. Siamo prossimi alla scadenza dei 40nni delle apparizioni nel Giugno del 2021 e dunque, presumibilmente, vicini allo svelamento del primo dei 10 segreti di Medjugorie.