lunedì 9 marzo 2020

Coronavirus. I primi casi fin dall’inizio del 2018?

IN NORD ITALIA SEGNALI ALLARMANTI DI EPIDEMIA GIA' NEL 2018. MA CHI CI DOVEVA AVVERTIRE?.... 

Quando è cominciato tutto? Si cerca il paziente zero. A gennaio? Siamo sicuri che ci sia un paziente zero? Provate a fare un giro con me sulle testate locali della Lombardia e non solo e ne scopriremo delle belle. Con forme diverse forse il Coronavirus è in giro nella nostra penisola, ma magari con virulenza differente, ormai da più di un anno. Gli articoli che riporto sono tratti da testate che sono fedeli narratrici di cosa accade nei loro territori, lì dove si stanno registrando la maggior parte degli episodi.



A volte, vedete, basta leggere i giornali, interpretare correttamente la realtà e capire dove orientarsi. Quando si dice che la lettura allunga la vita…


Brescia, 11 dicembre 2018 –

Ci vorranno un paio di anni per capire le cause dell’epidemia di polmonite e legionella che ha colpito un’ampia zona della Bassa Bresciana e dell’Alto Mantovano. E probabilmente servirà uno studio epidemiologico, come quelli messi in atto nei siti inquinati di interesse nazionale.

A tre mesi dall’inizio dell’epidemia ci sono ancora poche certezze. Si sa che ci sono stati 878 casi di polmonite tra inizio settembre e metà ottobre. Nel Bresciano ce ne sono stati 766, di cui 224 in 7 comuni lungo il fiume Chiese: l’anno prima erano stati solo 36. Le analisi per ora hanno confermato 103 casi di legionella. Ats Brescia, con Istituto superiore di sanità e Assessorato regionale alla salute concordano sulla necessità di proseguire la ricerca. «Le 103 positività – sottolinea il direttore generale Ats Brescia Carmelo Scarcella – non giustificano l’enorme numero di polmoniti, è possibile che ci siano cause diverse. Dobbiamo capire cos’altro andare a cercare e mettere in campo uno studio di popolazione analogo a quello sull’area Caffaro». Ovvero il grande sito chimico i cui effetti hanno colpito duramente l’area bresciana. Dalle analisi sui 308 campioni biologici condotte dall’Istituto superiore di sanità emerge che solo 10 positività sono legate alla legionella pneumophila di tipo 1 (quella più comune); i restanti 93 appartengono al tipo 2-15.


FRANCESCO ROMANI
23 SETTEMBRE 2018

ALTO MANTOVANO. Ancora nuovi casi di ricoveri per polmoniti batteriche. Nonostante già una settimana fa l’assessore lombardo al welfare Giulio Gallera avesse dichiarata esaurita la fese di picco dell’epidemia, in realtà gli accessi ai pronto soccorso del Mantovano registrano continui aumenti. Sabato 22 settembre altri quattro al Poma di Mantova, fra i quali un operaio castiglionese ed un 30enne.

Una situazione che tiene in forte apprensione i residenti dell’area colpita. Una quarantina di Comuni fra Bresciano e mantovano disposti sulle due rive del fiume Chiese. All’ospedale di Mantova è stata svolta l’autopsia sul 90enne di Remedello, i cui funerali sono stati fermati in extremis. «Non abbiamo ancora fissato la data dei funerali – dice la figlia che abita ad Asola – Lo faremo lunedì 24 settembre. Quella del 90enne è la seconda autopsia nel giro di pochi giorni. La prima è stata su un 57enne, sempre di Remedello, spirato all’ospedale di Pavia dopo essere stato ricoverato ad Asola e poi a Mantova.

Proseguono anche gli accertamenti di carattere ambientale. Dalla Cartiera di Montichiari, dopo successive indagini, è stata esclusa la presenza di legionella, il batterio che provoca la polmonite partendo dall’acqua e diffondendosi nell’aria sotto forma di aerosol, mentre rimane l’obbligo di sanificazione per le altre 6 torri di raffreddamento in due aziende (le acciaierie di Calvisano e la Gkn Wheel di Carpenedolo).

Al momento sono oltre 500 i contagiati da polmoniti batteriche, nei quali circa 50 è stata accertata la presenza della legionella come causa. In ospedale restano al momento circa 140 pazienti, i decessi sono sempre 5.

Intanto l’associazione “Giustizia per le vittime dell’inquinamento ambientale” ha proposto attraverso il referente Carmine Piccolo, di Ghedi (Corsa per la vita) la creazione di un Comitato che dovrebbe nascere la prossima settimana a Montichiari. Scopo, tenere informata la gente sull’epidemia, verificare possibili azioni legali, rimborsi per le spese mediche di chi si cura a casa. Le prime iniziative potrebbero essere mercoledì sera a Montichiari con cartelli e protesta prima del consiglio comunale e un’analoga iniziativa a Calvisano prima del consiglio sabato prossimo alle 10.

A Canneto sull’Oglio, organizzato da “Canneto in Movimento” si è tenuto un incontro pubblico con l’onorevole M5S Alberto Zolezzi, della Commissione Ambiente, ma anche medico pneumologo e Luigi Gaetti, sottosegretario all’Interno e medico anatomopatologo. Incontro dal quale è emerso forte il tema dello spargimento di fanghi nella zona in grado di inquinare anche le acque. —



Boom di casi di polmonite, ospedale Poma al collasso


5 Febbraio 2019
MANTOVA

Una ventina di casi di polmonite cui trovare un posto letto, tutti anziani ricoverati ieri al Poma nonostante l’ospedale stia letteralmente scoppiando tanta è l’affluenza in questo inizio di febbraio. Il picco dell’influenza sarà anche superato, ma la cosiddetta fase calante ancora non si vede, non nelle corsie del pronto soccorso del Carlo Poma che ieri mattina erano affollate come nei giorni peggiori dell’ondata di casi di influenza 2019, che secondo gli esperti sarebbero caduti nella seconda metà dello scorso mese di gennaio. Stando a quel che si poteva vedere ieri mattina al Poma, la stragrande maggioranza dei pazienti che hanno affollato le corsie del pronto soccorso non si è probabilmente resa conto che gennaio è passato. Lo stesso possono dirlo anche gli operatori sanitari, tra medici e infermieri dei reparti di medicina in particolare dei vari plessi ospedalieri della provincia, dove trovare un posto-letto libero rientra nella categoria mission impossibile.
L’ondata di influenze di questo inizio febbraio sta colpendo prevalentemente le persone anziane con una percentuale sempre più alta di casi di polmonite; ieri ne sono stati valutati circa 22 tra casi sospetti e confermati. Secondo i medici del Poma questa escalation di polmoniti potrebbe essere un effetto collaterale dell’influenza vera e propria: anziani che già soffrono di patologie croniche sono di fatto soggetti perennemente a rischio a livello polmonare, soprattutto gli over 70, che ieri come già nelle scorse settimane affollavano le corsie del reparto stipati su delle barelle in attesa che si liberi un posto-letto da qualche parte. Di fatto un’emergenza a ciclo continuo quella cui si assiste in questo periodo negli ospedali mantovani in generale e in quello cittadino in particolare, dove alla dimissione di un paziente segue l’immediato ricovero di un nuovo paziente.


Ascoli Piceno, 5 febbraio 2019 –

Un uomodi 74 anni è morto due giorni fa in seguito alle complicazioni derivanti da un’acuta polmonite. Altre quattro persone si trovano ricoverate in gravi condizioni per gli stessi motivi. E’ questa la situazione all’ospedale Mazzoni, dove quest’anno i ricoveri legati all’influenza sembrano in aumento rispetto alle passate stagioni. Dei quattro pazienti gravi, una donna di 55 anni è stata trasferita a Bologna per essere sottoposta a trattamenti specifici di ossigenazione. Gli altri sono ricoverati nel reparto di Rianimazione, dove sono tenuti sotto stretta osservazione. Insomma il quadro non è dei più rassicuranti. Anche perché il motivo potrebbe proprio risiedere nella particolare aggressività del virus influenzale H1N1.

Almeno in un caso, dei quattro presi in esame, è stato accertato che si è di fronte a una polmonite virale ma anche gli altri sono fortemente sospetti. Per saperlo con esattezza bisognerà attendere i risultati definitivi degli esami virologici che sono stati inviati all’ospedale regionale di Torrette, ad Ancona.

Va chiarito che ogni anno situazioni di questo genere si verificano nel periodo invernale e dunque nessuno vuole lanciare allarmi particolari. Ma che il virus influenzale sia quest’anno più aggressivo del solito è più che un’ipotesi. I medici stanno facendo di tutto per agire con tempestività e individuare fin da subito i focolai di polmonite per trattarli nella maniera ottimale. Ma spesso a queste patologie si associano anche situazioni pregresse da parte del paziente, come pure è noto che gli anziani e i bambini rappresentano generalmente la fascia di popolazione più a rischio.

Che si tratti di influenza o meno, i consigli restano gli stessi: ora non serve più vaccinarsi, anche se rimane il principale strumento di prevenzione dell’influenza. In questo momento è necessario mettere in atto misure per ridurre la trasmissione. Ovvero, lavarsi frequentemente le mani, avere una buona igiene respiratoria, coprirsi bocca e naso quando si tossisce, lavarsi le mani anche dopo essersi soffiati il naso e poi, soprattutto, non bisogna fare gli eroi e ai primi sintomi è preferibile l’isolamento volontario a casa. Infine, per chi sta a contatto con persone affette da gravi patologie, è consigliabile indossare la mascherina.


(ANSA) – MONTEVARCHI (AREZZO), 7 FEB – Una donna di 45 anni è morta all’ospedale valdarnese della Gruccia, a Montevarchi (Arezzo), per una rarissima complicazione da polmonite contratta con l’influenza. La 45enne, che lavorava nel Chianti e non era vaccinata, era stata ricoverata in ospedale il 4 febbraio ed è morta il giorno successivo nel reparto di terapia intensiva, dov’era stata sottoposta a tutte le procedure del caso. Per approfondire quanto accaduto, l’Asl Toscana sud est ha chiesto il ‘riscontro diagnostico’ che servirà a capire le cause del decesso.
L’Azienda rassicura la popolazione: “non sono necessari interventi di profilassi nelle persone vicine alla donna” e spiega che non è stato applicato nessun provvedimento di carattere ambientale poiché la trasmissione di questo tipo di virus avviene per contatto interumano diretto. Profondo cordoglio dall’intera comunità valdarnese dove la donna era conosciuta. I funerali si terranno domani, 8 febbraio alle 15.00 nella chiesa della Gruccia a San Giovanni.

Polmonite atipica in Vallemaggia. Almeno una decina di casi dovuti al batterio Coxiella burnetii trasmesso dalle capre di diversi allevamenti

06/06/2019–


www.rsi.ch. Almeno una decina di casi di polmonite atipica si sono verificati nelle ultime settimane in Vallemaggia. Le analisi di laboratorio hanno permesso di diagnosticare la febbre Q causata dal batterio Coxiella burnetii, presente in un centinaio di capre infette.

La malattia viene trasmessa dagli animali all’uomo (specie detentori di bestiame e veterinari) attraverso l’inalazione dei batteri, rende noto il Dipartimento sanità e socialità.

In questi casi ha in genere un decorso asintomatico o di una lieve influenza, ma talvolta può provocare sintomi acuti come febbre e mal di testa, oltre a possibili complicazioni. Si cura con antibiotici.

Per ridurre al minimo i rischi di infezione, l’ufficio del veterinario cantonale ha ordinato la vaccinazione di tutti gli animali delle aziende interessate (sono cinque), il divieto di ogni movimento da e per l’azienda (ma non di portarli sugli alpeggi), la disinfezione di stalle e apparecchiature. Prese misure, come l’obbligo di pastorizzazione e il divieto di vendita di formaggio a base di latte crudo, anche per evitare una comunque improbabile trasmissione attraverso prodotti caseari.

“Se non in casi rarissimi”, ci ha detto invece il medico cantonale Giorgio Merlani, “la malattia non si trasmette da persona a persona”.




BELLUNO Nessuna correlazione con la vicinanza di letto a Sergio Parissenti, l’ex sindaco di Voltago Agordino e dipendente della Provincia morto lo scorso 11 febbraio per le complicazioni polmonari dovute all’influenza. Roberto Faneo, 65 anni, noto imprenditore del settore del legno, ex rugbista, presidente e sponsor con la sua azienda «Antico Cadore» dell’Asd Rugby Belluno negli anni della Serie A2, è spirato domenica notte nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale «San Martino» del capoluogo. Anche lui vittima (la terza nel Bellunese, dopo Parissenti e l’ex benzinaio di Domegge di Cadore Giuseppe De Meio, scomparso lunedì scorso) di un infezione polmonare sopraggiunta in seguito all’influenza che lo aveva colpito nei primi giorni di febbraio. Faneo, che pare godesse di ottima salute, era stato ricoverato al nosocomio cittadino il 4 febbraio, dopo alcuni giorni nei quali soffriva di dolori alle ossa, pur senza manifestare febbre o raffreddore. Le sue condizioni erano subito apparse serie ai sanitari che ne avevano disposto il ricovero prima in Pneumologia e poi, con l’aggravarsi della malattia, in Terapia intensiva, dove divideva la stanza con Sergio Parissenti, ricoverato due giorni prima di lui dopo un malore accusato alla guida della sua autovettura e morto pochi giorni dopo per un virus polmonare. La circostanza ha fatto da subito mettere in relazione le due morti, ma Raffaele Zanella, direttore dell’ospedale «San Martino» sgombra subito il campo da possibili dubbi. «Nessuna relazione diretta tra i due casi — spiega Zanella — Entrambe le persone sono arrivate in ospedale in condizioni già serie, tanto che ne è stato disposto il ricovero in Terapia intensiva che, va ricordato, al “San Martino” conta su soli 9 posti-letto».

Solo il fato, quindi, sembra aver segnato l’identico destino per Faneo e Parissenti. La scomparsa improvvisa di Faneo ha colto di sorpresa gli amici sportivi di mille battaglie, che hanno affidato ad un messaggio congiunto l’ultimo saluto. «Roberto — si legge — fu uno dei 27 appassionati che rimise in moto la palla ovale a Belluno, dopo alcuni anni di stop». Oltre che pilone di mischia, Faneo è stato abile imprenditore con la sua impresa di parquet. Faneo lascia la moglie Paola Da Gioz e il figlio Gianantonio, oltre alla madre 92enne. Il funerale di Faneo si terrà mercoledì pomeriggio alle 14.30 nella chiesa di Salce, mentre un’altra cerimonia sarà officiata anche alle 16 a Cadola, dove risiede la madre. Intanto, dopo aver raggiunto il picco virale tra fine gennaio e inizio febbraio, l’influenza stagionale in Veneto ha iniziato la fase di calo incidentale. Lo rende noto il nono Rapporto epidemiologico regionale, elaborato sui dati raccolti dai 116 medici di famiglia della rete «sentinella». Ma l’influenza quest’anno ha colpito duro, lasciando sul campo 13 vittime, 3 nel Bellunese.
26 febbraio 2019 (modifica il 26 febbraio 2019 | 10:00)


«Nelle acque di Pavia i super batteri resistenti ai farmaci»

I risultati dello studio dell’unità di Microbiologia dell’università «Sono immuni agli antibiotici, rischio polmoniti e infezioni»

I super-batteri farmaco resistenti, portatori di polmoniti, infezioni all’intestino e alle vie urinarie, sono in giro per la città. O meglio, nelle sue acque superficiali. Lo prova uno studio fatto da una squadra di ricercatori e professori dell’Unità di Microbiologia del dipartimento di Scienze clinico-chirurgiche dell’università di Pavia, squadra diretta da Roberta Migliavacca e Federica Marchesini.


Dal 22 dicembre a ieri (29 dicembre) ben 35 pazienti sono stati ricoverati all’ospedale di Piacenza per polmonite. Altri 9 pazienti sono potuti tornare a casa perché non avevano bisogno di fare l’ossigenoterapia. Solo nel giorno di Natale c’è stato un picco di 7 ricoveri. A tracciare il bilancio è il dottor Andrea Vercelli, responsabile del Pronto soccorso di via Taverna.

Il bilancio complessivo vede 44 casi in questi ultimi giorni dell’anno, soprattutto tra le persone anziane. Sotto accusa ci sono specialmente gli sbalzi termici che mettono a dura prova la salute dei piacentini. La guardia resta alta perché presto dovrebbe arrivare anche il picco d’influenza.

La Pneumologia ha chiesto altri posti letto per affrontare un inizio dell’anno che potrebbe rivelarsi critico. Il primario Franco Cosimo insiste nel sottolineare l’importanza di vaccinarsi: “Non soffrono solo gli anziani, anche tra i bimbi sono frequenti tosse, tracheiti e crisi asmatiche”. Disturbi in aumento anche per colpa dell’inquinamento.



CREMA (23 dicembre 2019) – Da tre a cinque casi al giorno, con una percentuale di ricoveri vicina al 50%. È il picco di polmoniti, che sta mettendo alla prova il personale del pronto soccorso dell’ospedale Maggiore. E per rendere le dimensioni del fenomeno, normalmente le diagnosi di infezioni polmonari non superano le tre quotidiane, tra autunno e inverno, con periodi senza che i sanitari cremaschi si debbano occupare di un singolo paziente affetto da questo tipo di patologia. «Negli ultimi tre mesi — conferma il direttore sanitario dell’Ats cremasca, Roberto Sfogliarini — abbiamo avuto 18 degenti per polmonite, mentre da cinque giorni a questa parte sono state 12 quelle accertate, una delle quali è pediatrica e con paziente trattenuto». «Non va comunque dimenticato che attendevamo l’aumento di accessi (presenze al padiglione di urgenza Ndr) per via delle complicanze dell’influenza, che si stanno già facendo sentire», tiene comunque a puntualizzare il medico.


MESSAGGIO 29 FEBBRAIO 2020

MESSAGGIO DELLA SANTISSIMA VERGINE MARIA
ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA
29 FEBBRAIO 2020

Amati figli del Mio Cuore Immacolato:


POPOLO DELLA TRINITÀ SACROSANTA!



STATE CERCANDO MIO FIGLIO? ALLORA PER QUALE MOTIVO STATE IMBOCCANDO ALTRE STRADE?

STATE FORSE CERCANDO DI ARRIVARE PIÙ IN ALTO
CON ALTRI MEZZI?



Volete rendere più agevole il passo, ma state andando fuori strada e vi state allontanando ancora di più di quanto già non lo siate. NON CI SONO SCORCIATOIE PER OTTENERE LA VITA ETERNA, NON CE NE SONO, TUTTI DEVONO PERCORRERE LA STESSA STRADA, CHE È QUELLA DELLA SANTITÀ. (Cfr. 1 Tim 2-4)



Tutti prima o poi dovranno percorrere la Via del Calvario, ma non bisogna farlo lamentandosi, né facendosi guidare dalla volontà umana, invece dovete viverla come la visse Mio Figlio, GUARDANDO AL FINALE, ALLA CROCE DI GLORIA E MAESTÀ.



Anche la chiesa di Mio Figlio sta percorrendo questa Via e vi si sta addentrando sempre più, momento dopo momento.


In quanto Corpo Mistico di Mio Figlio, voi dovete raddoppiare gli sforzi per fare in modo che non vi portino in altre acque che non sono quelle di Mio Figlio.

Dovete rimanere nella Tradizione della Chiesa.


La grande novità del Vangelo è che Mio Figlio perdona ed ama, ama e perdona a chi si presenta davanti a Lui veramente pentito, con umiltà e con cuore contrito e deciso a vivere una vita nuova e lo mette in pratica.



Questa è la grande novità:



IL PERDONO, LA MISERICORDIA E LA GIUSTIZIA DIVINA CHE APRE LE PORTE A CHI SI PENTE NEL PROFONDO DEL SUO INTIMO.
(Cfr. Gv 3,16).



Quella Misericordia Divina che non troverete CAMBIANDO LA LEGGE DIVINA, NÉ MODERNIZZANDOLA.
MIO FIGLIO AMA TUTTI I SUOI FIGLI E TUTTI SONO SUOI FIGLI, PERÒ PER GUADAGNARVI LA VITA ETERNA, DOVETE RISPETTARE LA LEGGE DIVINA E VIVERE IN BASE A QUESTA LEGGE. (Cfr. Eb 4,16; Dt 10,12-13).

Vedo tante persone che vivono nel loro ego, senza perdonare coloro che Mio Figlio potrebbe avere già perdonato e questo non è da vero cristiano. 



Vedo tanta confusione tra un’umanità che ignora LA GRANDE TRAGEDIA UMANA NELLE MANI DEL MALE!



Vedo tanti Miei figli presi dalle tentazioni e vedo che continuano a rimanervi impigliati, dimenticando che Mio Figlio venne tentato dal diavolo e che in Mio Figlio c’era ciascuno di voi che veniva tentato, ma Mio Figlio ha vinto la tentazione ed ha trasferito la vittoria a tutti quelli che rispettano la Legge Divina. (Cfr Mt 4).



Vedo tanti Miei figli chiamare e invocare Mio Figlio e Mio Figlio vi offre l’ACQUA VIVA CHE SAZIA LA SETE, ma voi la rifiutate continuamente perché non vedete quello che non volete vedere. VI MANCA LA FEDE! 


PERCHÉ IL MONDO NON PARLA DELLA FEDE, IL MONDO NON PARLA DELL’AMORE DIVINO, MA DELLA CARNE E DEL PECCATO,
AI QUALI È STATO CAMBIATO NOME E LI CHIAMANO MODERNISMO. 



Comunque devo dirvi che state camminando su strade sbagliate, Mio Figlio vi sta chiamando al pentimento, Io vi chiamo al pentimento, alla penitenza, a un profondo digiuno, al digiuno dei sensi fisici e spirituali. 



Noè predicò il pentimento e la penitenza. Giona chiamò alla penitenza ed annunciò agli abitanti di Ninive che la loro città sarebbe stata distrutta. 


Alcuni non ascoltarono e perirono, mentre altri ascoltarono e furono perdonati.

Questa generazione ha ricevuto più appelli alla conversione delle generazioni precedenti e la risposta è un costante rifiuto, perché è attaccata alla vita mondana e sfrenata ed in altri casi perché è attaccata al proprio ego che non permette il perdono che Mio Figlio invece non nega loro.



FINO A CHE PUNTO SI SPINGE IL CRIMINE DI QUESTA GENERAZIONE? FINO ALLA SUPERBIA, FIGLI.



L'uomo ha sviluppato le scienze, ma non si è sviluppato spiritualmente perché lo Spirito e la Vita Eterna, adesso, qui sulla terra, non vi danno né onorificenze, né notorietà, né grandi premi in denaro o ricchezze, né riconoscimenti pubblici, e questo è quello che l'uomo di questo tempo ambisce maggiormente.



Vedo persone superbe, altezzose, che si gloriano di loro stesse, delle loro ricchezze, del loro intelletto, delle loro capacità, ma nel profondo di queste persone vedo angoscia, malumore, tristezza, infelicità.



Figli del Mio Cuore Immacolato:


SVEGLIATEVI, NON DOVETE VIVERE QUESTA QUARESIMA COMPIENDO UNA TRADIZIONE CHE NON È SOLO TRADIZIONE,
MA COMMEMORAZIONE, È UNO SVEGLIARSI E VIVERE LA VITA,
LA VERA VIA, LA VERITÀ ETERNA.



Tanto dolore per un’umanità stolta… c’è tanta tragedia umana che non viene riconosciuta, c’è molto disprezzo per gli Appelli della Casa Paterna e quando riconoscerete di aver disobbedito a causa della vostra stoltezza, avrete già patito tanto, che il lamento dell’umanità non potrà essere contenuto. 


STATE VIVENDO NELLA PURIFICAZIONE E NON LO SAPETE?

Guardate lo stato della Chiesa di Mio Figlio, guardate le decisioni dei governi, con norme e leggi che sono totalmente contro la vita e la morale.
Guardate la reazione della natura ovunque, guardate la carestia dei popoli.
Guardate l’avanzata del comunismo e l’oppressione alla quale coloro che non si dichiarano apertamente comunisti, stanno sottoponendo i popoli, un’oppressione che va in direzione di un governo unico, di una religione unica, di una moneta unica, di un insegnamento unico, che favoriranno la morte del corpo e dell’anima.


QUESTA È LA PASSIONE ALLA QUALE STA VENENDO PORTATA LA CHIESA DI MIO FIGLIO, QUESTA È LA PASSIONE CHE STA VIVENDO COSTANTEMNTE IL CORPO MISTICO DI MIO FIGLIO, QUESTA È L’ENTRATA DELL’ANTICRISTO TRA L’UMANITÀ.


Rendetevi conto figli Miei che per questa Quaresima, oltre alla preghiera, al digiuno, alla penitenza, dovete includere il digiuno dei sensi e soprattutto il digiuno della mente, che vi fa andare contro i vostri fratelli. 


RIPULITE LA VOSTRA CASA INTERIORE COSICCHÈ LA PURIFICAZIONE NASCA IN VOI E NON SIA QUALCOSA DI ESTERNO, CHE NON DURA!


Mio Figlio desidera cuori contriti, volonterosi e non simulatori di una falsa religione.

Figli, non andate in panico di fronte alle pandemie (1), siate obbedienti e preparate quello che vi Ho dato per combatterle (2), non lasciatevi ingannare e preparatevi. Gli uomini non vi diranno la verità, Io sì.


NON DIMENTICATE CHE MIO FIGLIO È LA VIA VERSO LA VITA ETERNA. (Gv 14,6)

NON DIMENTICATEVI CHE IO SONO QUI E CHE SONO VOSTRA MADRE. VIVETE NELL’AMORE DIVINO CHE NON HA FINE.


Vi benedico con il Mio amore.

Mamma Maria

AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO


(1) Rivelazioni su pestilenze e pandemie, leggere…
(2) Rivelazioni su piante medicinali, leggere… 


COMMENTO DI LUZ DE MARIA


Fratelli:

Davanti alla Parola della nostra Madre Santissima, il mio pensiero ritorna ai tempi in cui dal Cielo vennero mandati degli Appelli per mezzo degli strumenti di Dio, che però non vennero ascoltati ma la risposta del Cielo arrivò inaspettata: quelli che non avevano ascoltato perirono mentre coloro che avevano ascoltato ripararono, pregarono e digiunarono e cosa più importante di tutte, OBBEDIRONO, e vennero aiutati dal Cielo.


La storia si ripete: esistono solo due strade, quella del bene e quella del male, l’obbedienza e la disobbedienza. 


Ci troviamo di fronte a grandi e gravi prove che mineranno il Corpo Mistico di Cristo, LA CHIESA, così come ci troviamo davanti a quanto sta succedendo nella natura e nel campo della scienza mal utilizzata dall’uomo, che creerà virus che diventeranno incontrollabili e le loro mutazioni raggiungeranno livelli altissimi, così da sviluppare una grande pandemia. 


La Madonna ci fa un grande appello che è quello di mantenere la Fede in Dio Padre, in Dio Figlio e in Dio Spirito Santo.


In quanto persone Cristocentriche, non dobbiamo scordarci che la Madonna ci porta sempre a Suo Figlio ed è per questo che ci invita a farci un profondo esame interiore e ad avviarci alla conversione.


Amen.


LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Lunedi 9 Marzo 2020
Lunedì della II settimana di Quaresima

Risultato immagini per «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola

Antifona d'ingresso
Salvami, o Signore, e abbi misericordia.
Il mio piede è sul retto sentiero;
nelle assemblee benedirò il Signore. (Sal 26,11-12)

Colletta
O Dio,
che hai ordinato la penitenza del corpo
come medicina dell’anima,
fa’ che ci asteniamo da ogni peccato
per avere la forza di osservare
i comandamenti del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Dn 9,4-10)
Abbiamo peccato e abbiamo operato da malvagi.


Dal libro del profeta Daniele

Signore Dio, grande e tremendo, che sei fedele all’alleanza e benevolo verso coloro che ti amano e osservano i tuoi comandamenti, abbiamo peccato e abbiamo operato da malvagi e da empi, siamo stati ribelli, ci siamo allontanati dai tuoi comandamenti e dalle tue leggi! Non abbiamo obbedito ai tuoi servi, i profeti, i quali nel tuo nome hanno parlato ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri e a tutto il popolo del paese.
A te conviene la giustizia, o Signore, a noi la vergogna sul volto, come avviene ancora oggi per gli uomini di Giuda, per gli abitanti di Gerusalemme e per tutto Israele, vicini e lontani, in tutti i paesi dove tu li hai dispersi per i delitti che hanno commesso contro di te.
Signore, la vergogna sul volto a noi, ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri, perché abbiamo peccato contro di te; al Signore, nostro Dio, la misericordia e il perdono, perché ci siamo ribellati contro di lui, non abbiamo ascoltato la voce del Signore, nostro Dio, né seguito quelle leggi che egli ci aveva dato per mezzo dei suoi servi, i profeti.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 78)
Rit: Signore, non trattarci secondo i nostri peccati.

Non imputare a noi le colpe dei nostri antenati:
presto ci venga incontro la tua misericordia,
perché siamo così poveri!

Aiutaci, o Dio, nostra salvezza,
per la gloria del tuo nome;
liberaci e perdona i nostri peccati
a motivo del tuo nome.

Giunga fino a te il gemito dei prigionieri;
con la grandezza del tuo braccio
salva i condannati a morte.

E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo,
ti renderemo grazie per sempre;
di generazione in generazione narreremo la tua lode.

Canto al Vangelo (Gv 6,63.68)
Lode e onore a te, Signore Gesù.
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita;
tu hai parole di vita eterna.
Lode e onore a te, Signore Gesù.


VANGELO (Lc 6,36-38)
Perdonate e sarete perdonati.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati.
Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore che nella santa Quaresima chiama a conversione il suo popolo, perchè riconosca e confessi le colpe, ora guarda a noi con particolare sollecitudine ascoltando la nostra supplica:
Perdona, Signore, le nostre colpe.

Per la Chiesa che parla alle coscienze degli uomini, perchè il suo messaggio sia accolto con favore e contribuisca al discernimento della verità. Preghiamo:
Per l'uomo che è tentato di costruirsi una morale personale, perchè con umiltà si metta in ascolto e in dialogo con Dio e con gli altri. Preghiamo:
Per quanti, specialmente fra i giovani, hanno perso il senso del peccato, perchè riconoscano l'opportunità di lasciarsi nuovamente evangelizzare. Preghiamo:
Per i bambini della prima confessione, perchè nell'incontro sacramentale con il sacerdote sperimentino la gioia dell'incontro con Dio Padre. Preghiamo:
Per noi che abbiamo iniziato questa eucaristia confessando i nostri peccati, perchè, liberati da ogni male, perseveriamo nella grazia divina sicuri da ogni turbamento. Preghiamo:
Per i fedeli che ritornano al sacramento della riconciliazione dopo molti anni.
Per il sacerdote che accoglie, ascolta, riconcilia, esorta il peccatore convertito.

O Dio, che non misuri il tuo perdono secondo le nostre categorie, aiutaci a non giudicare e condannare, ma a praticare la misericordia e il perdono. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli con bontà, Signore, le nostre preghiere;
tu che ci dai il privilegio di servirti nei santi misteri
liberaci dalle seduzioni del peccato.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DI QUARESIMA II
La penitenza dello spirito

È veramente giusto renderti grazie,
è bello cantare la tua gloria,
Padre Santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Tu hai stabilito per i tuoi figli
un tempo di rinnovamento spirituale,
perché si convertano a te con tutto il cuore,
e liberi dai fermenti del peccato
vivano le vicende di questo mondo,
sempre orientati verso i beni eterni.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti agli angeli e ai santi,
con voce unanime
cantiamo l’inno della tua lode: Santo...


Antifona di comunione
“Siate misericordiosi,
come è misericordioso il Padre vostro”,
dice il Signore. (Lc 6,36)


Preghiera dopo la comunione
Ci purifichi da ogni colpa, Signore,
questa comunione al tuo sacramento
e ci renda partecipi della gioia eterna.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Gesù ci chiama di nuovo ad imitare il Padre celeste con l’essere misericordiosi. Questa insistenza è dolcissima, poiché noi tutti abbiamo esperienza della nostra miseria e attraverso questa esperienza possiamo capire cosa sia la misericordia. Ma è anche rigorosissima, poiché Gesù ci avverte che vi è una esatta proporzione tra la misericordia che esercitiamo nei confronti dei nostri fratelli e quella che riceveremo dal Padre. Una frase sconvolgente, a pensarci bene! Dio ci ama al punto di mettere nelle nostre mani la “misura” stessa di cui egli si serve per elargire il suo amore. Ma egli vuole che noi ce ne serviamo come lui, per dare senza misura.
Gesù ci indica quattro modi assai pratici di esercitare la misericordia. Primo: non giudicare. Durante questa Quaresima prendiamo la decisione di non giudicare mai. Cerchiamo di fare un digiuno di quei giudizi spontanei che diamo così spesso, in parole o in pensieri. Anche se siamo responsabili di qualcuno, non dobbiamo mai giudicare le sue intenzioni; non sappiamo quali siano i suoi sentimenti profondi, e il segreto del suo cuore non appartiene che a Dio.
Condannare è ancor peggio: è dare un giudizio definitivo. Evitiamo la più piccola condanna, nelle nostre parole e nei nostri gesti. Al contrario, sforziamoci sempre di assolvere, di scusare, di rimettere a ciascuno il suo debito; cerchiamo di perdonare sempre e riceveremo anche il perdono del Padre. È così che verrà il regno di Dio “come in cielo così in terra”.

sabato 7 marzo 2020

Gesù tornerà mai sulla Terra?

L'UNIONE FINALE DELLE NAZIONI EUROPEE SARA' L'INSTAURAZIONE DEGLI STATI UNITI D'EUROPA CHE CONSEGNERANNO LO SCETTRO DEL COMANDO ALL'ANTICRISTO....

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L’unione finale delle nazioni europee

In Daniele 2 e 7 leggiamo delle profezie che parlano di quattro grandi imperi di origine non ebraica che ascenderanno al potere nel periodo compreso tra il tempo di Daniele e la futura fondazione del Regno di Dio (Daniele 2:44). Daniele stesso visse al tempo del primo di questi grandi imperi (Daniele 7:4), come esule nell’antica Babilonia.

Dopo la caduta di Babilonia nel 539 a.C., la Persia diventò la potenza più forte, per essere poi seguita dalla Grecia (versetti 5-6). Dopo la Grecia fu la volta dell’Impero Romano, «spaventevole, terribile e straordinariamente forte.» Questo impero dalle «dieci corna» resisterà fino alla fondazione del Regno di Dio quando Cristo farà il Suo ritorno (versetti 7-9).

Come abbiamo visto nella sezione precedente, le corna rappresentano dei capi o dei governi. Qui le 10 corna simboleggiano 10 tentativi di rifondare l’impero romano e di portarlo ai fasti dei tempi antichi. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente nell’anno 476 ci si è mossi più volte in tale direzione, ma il tentativo finale verrà compiuto poco prima del ritorno di Gesù Cristo.

Apocalisse 17 ci fornisce ulteriori dettagli. Qui leggiamo di un tentativo finale di riportare in vita l’impero romano per mano di «dieci re, che non hanno ancora ricevuto regno; ma riceveranno potestà, come re, assieme alla bestia, per un’ora. Costoro hanno uno stesso pensiero e daranno la loro potenza e la loro autorità alla bestia» (versetti 12-13).

Inoltre, «costoro guerreggeranno contro l’Agnello [Gesù Cristo], e l’Agnello li vincerà, perché egli è il Signor dei signori e il Re dei re» (versetto 14). Come le altre citate prima, anche questa profezia si riferisce chiaramente ad un evento futuro.

Gli sforzi di fondare un impero europeo unito compiuti in passato, da Giustiniano a Carlo Magno, da Napoleone a Mussolini e Hitler, erano stati basati tutti sulla forza. La resurrezione finale dell’Impero Romano, al contrario, avverrà diversamente.

Apocalisse 17 suggerisce che quest’unione avverrà in modo del tutto spontaneo. Quando questi 10 capi riceveranno il potere, lo cederanno volontariamente nelle mani di uno solo di essi. La profezia chiama questa figura o la nuova superpotenza come «la bestia», riconoscendole il ruolo di successore dei quattro imperi non ebraici profetizzati nel libro di Daniele, ognuno dei quali è rappresentato come una «bestia» o animale selvaggio.

Solo ora sussistono le condizioni necessarie al compimento di questa profezia.

Nel 1957 fu firmato il Trattato di Roma da sei nazioni europee che formarono la Comunità Economica Europea. La CEE si è poi evoluta nell’odierna Unione Europea (UE) formata da 27 stati membri, da cui molto probabilmente emergeranno come leader quelle 10 nazioni o quei 10 leader che faranno risorgere l’ultimo impero della storia umana, simile all’antico Impero Romano. (Per maggiori dettagli, leggere L’ascesa della nuova superpotenza mondiale, a pagina 13).

Alcuni hanno ipotizzato che i 10 re a cui ci si riferisce in questa profezia saranno i leader di 10 regioni dell’UE che ridisegneranno i confini dell’Europa, eliminando l’attuale divisione territoriale in nazioni-stati. Nella Bibbia non sono contenuti elementi che indichino quali saranno esattamente le dieci regioni o popolazioni che riporteranno in vita l’ultima superpotenza della storia umana; tuttavia la profezia biblica afferma che essa emergerà poco prima del ritorno di Gesù Cristo.

Le basi necessarie al compimento di questa profezia vennero tuttavia gettate solo nel 1981, anno in cui la Grecia, importante dal punto di vista storico-profetico, diventò il decimo membro dell’Unione Europea.


La Russia e il Covid-19 (con l’incubo Černobyl’)



DALLA RELIGIONE ORTODOSSA UNA LEZIONE ALLA TIEPIDEZZA DEI CATTOLICI D'OCCIDENTE....


Al momento, in Russia sono stati accertati 6 casi di coronavirus: a inizio febbraio in due persone di ritorno dalla Cina, a fine mese in tre cittadini russi sulla Diamond Princess e il 2 marzo in un’altra persona rientrata dall’Italia.

Lo scetticismo di molti rispetto ai dati ufficiali è ben espresso da Anton Orech, opinionista di Radio Echo: «Russia e Cina condividono un confine lungo più di quattromila chilometri. Abbiamo intere regioni in cui ci sono più cinesi che gente nostra. Ma non ci sono pazienti, e nemmeno morti. O il virus cinese non agisce su di noi, o i cinesi malati, dopo aver superato il confine, in Russia guariscono. (…) Oltre alle proprietà antisettiche della madrepatria, non trovo altre spiegazioni per la nostra resistenza al coronavirus. Potrebbero esserci però ragioni meno romantiche: ad esempio, la presenza del virus può essere confermata solamente grazie a un test particolare. Se i test effettuati non sono in numero sufficiente, anche i malati saranno pochi. E se i test non li fai del tutto, i dati statistici risulteranno imbattibili!».

Sarcasmo a parte, la sensazione che si ha è che la Russia sia impreparata a fronteggiare l’emergenza Covid-19, ma che per vari motivi – politici, di orgoglio nazionale – la questione resti per ora in sordina o faccia notizia solo se riferita «agli altri».


Il 22 aprile dovrà svolgersi infatti il referendum sugli emendamenti alla Costituzione, fortemente voluti da Putin, e il Cremlino non può permettersi una situazione di psicosi da epidemia con relativo flop elettorale. C’è penuria di mascherine e disinfettanti adatti, ne è stata anche vietata l’esportazione, ma il governo sta spendendo 12 milioni e mezzo di euro per pubblicizzare il referendum. La memoria torna all’infausto Primo maggio dell’86 nella zona di Černobyl’.

Accantonando le teorie complottiste sulla nascita e diffusione del virus – su cui peraltro già si preparano volumi – la situazione anche in Russia è a rischio. Ovviamente è già partita la prevenzione mirata: i famosi controlli agli aeroporti per chi arriva da zone ritenute a rischio, compresa l’Italia, con eventuale odissea in strutture sanitarie aventi «forti differenze di standard» – secondo l’espressione delle nostre autorità diplomatiche. Al capitolo «stranieri sospetti» va aggiunto il controllo delle loro attività recenti (spostamenti, frequentazioni) e le limitazioni degli impegni di studio o lavoro.

A Mosca è stato elaborato un piano in tre step per contenere la diffusione. Per il momento, le misure prevedono il controllo quotidiano della temperatura di bambini e studenti con sospensione delle lezioni di nuoto e, a campione, il controllo dei viaggiatori della metro. Persone con sintomi riconducibili al Covid-19 verranno isolate nel nuovo mega-complesso sanitario di Kommunarka.


Secondo il dottor Ašichmin della Fondazione medica Stolkovo, molti ospedali non sono attrezzati per fronteggiare emergenze di questo tipo. La procedura per la popolazione, consigliata dalla responsabile del Servizio federale del welfare è questa: «Se vedi un tuo caro che non sta bene, devi collocarlo in una stanza isolata e chiamare il medico».

I locali pubblici sono tenuti alla disinfezione sistematica degli ambienti, il personale dovrebbe indossare guanti e mascherina e le stoviglie andrebbero lavate per 90 minuti a non meno di 65°. «Ma come facciamo, se mascherine non ce ne sono?… Certo, si può alzare la temperatura delle lavastoviglie, ma è semplicemente ridicolo», dice un imprenditore del settore. Per un locale pubblico tutto questo comporta anche notevoli spese: solo installare un filtro dell’aria costa quasi 700 euro.

«Uno viene qui a prendersi un caffè, e il cameriere in guanti e mascherina si avvicina a disinfettargli la tazzina e a spruzzare sul tavolo una strana soluzione maleodorante. Al cliente sembrerà di stare in ospedale», osserva sconsolato Aleksej, proprietario del Take and Wake.

Intanto è cominciata la caccia e l’abbattimento di cani e gatti randagi, ritenuti potenziali portatori del virus – una misura che molti considerano del tutto inutile.


Il centro Levada ha pubblicato i dati del sondaggio condotto a fine febbraio su un campione di 1614 persone. La prima delle due domande riguardava il timore di contrarre il coronavirus. Oltre il 60% degli intervistati ha risposto di non temere la malattia, al contrario del rimanente 30%.

Parlando di prevenzione, oltre la metà dei rispondenti (53%) ha sottolineato l’importanza dell’igiene personale; il 24% crede sia meglio evitare contatti personali. Stesso 17% per chi correrebbe in farmacia e per chi invece non farebbe proprio nulla. Infine il 16% degli intervistati preferirebbe evitare acquisti nei negozi gestiti da cinesi.

La Chiesa ortodossa non ha ancora espresso una linea ben precisa: il Consiglio dei cosacchi – associazione storico-patriottica – ha vietato ai propri membri il bacio alle icone e alle mani del sacerdote durante le celebrazioni liturgiche. Il protoierei Dimitrij Smirnov della Commissione patriarcale per la famiglia, non nuovo a esternazioni imbarazzanti, ha detto che i fedeli ortodossi residenti in Italia hanno il diritto di non ottemperare alle misure del nostro governo sulle celebrazioni liturgiche.

Altri prelati sono convinti che non sia necessario sospendere le funzioni, come successo da noi, perché «attraverso l’Eucarestia non si può contrarre né il virus né altre malattie».

«Se succederà veramente qualcosa, possiamo sperare solo in noi stessi – osserva una docente dell’Istituto biblico S. Andrea. – Il virus più pericoloso è altrove, dentro di noi, ma in questo caso le mascherine non aiutano, serve solo una piena e profonda purificazione».


L’emergenza coronavirus ha mostrato di che pasta è fatta la sanità lombarda

Nella regione dei contagi, la sinergia tra pubblico e privato funziona. Medici, infermieri e amministrativi fanno il possibile, ma «marzo sarà critico»



È la regione record dei contagi (2.251 al 5 marzo) ma anche quella del principio di sussidiarietà che da vent’anni (dal varo della legge n. 31 del 11/7/1997 e seguenti), permette ad ogni povero cristo d’Italia di ricevere cure in strutture di eccellenza grazie all’accreditamento del privato nel servizio sanitario. C’è chi ha usato il coronavirus per polemizzare col partenariato, c’è chi ha attaccato un sistema che vanta centinaia di migliaia di ricoveri extraregionali e indici di migrazione sanitaria tra i più bassi del paese. Ma è una “fortuna” che il coronavirus sia esploso nella patria italiana di libera scelta, ricerca e innovazione, e dove il Piano messo a punto a Palazzo Lombardia questa settimana si fonda sul pilastro che regge il sistema sanitario da oltre un ventennio: un’alleanza tra strutture sanitarie private accreditate e ospedali pubblici che non costerà nulla ai cittadini. «La sanità privata sta mettendo a disposizione i propri spazi – aveva spiegato l’assessore lombardo al welfare Giulio Gallera nel corso del vertice con Aiop (Associazione italiana ospedalità privata), Aris (Associazione religiosa istituti socio-sanitari) e Assolombarda – è un utilizzo che avviene attraverso i budget già assegnati alle strutture, non ci sono costi in più per il pubblico: il sistema si sta stringendo senza porre la questione del rendiconto economico».

Posti letto

«Il privato si è attivato fin dal 21 febbraio (giorno della diagnosi del “paziente uno” di Codogno, ndr) quando è suonato il primo campanello d’allarme, in poche ore c’è stato un incontro con i vertici regionali e il giorno successivo con i direttori sanitari per diventare immediatamente operativi a supporto degli ospedali pubblici – spiega a tempi.it Dario Beretta presidente di Aiop Lombardia -. Questo significava far fronte subito a tre richieste: posti letto in terapia intensiva per pazienti “coronapositivi”, posti letto per la degenza di questi pazienti, posti letto per ricoveri ordinari che sgravassero gli ospedali pubblici da pazienti con patologie differenti dal Coronavirus».

Ancora prima dell’appello della Regione, il San Raffaele aveva già reso disponibili 20 posti di terapia intensiva e circa 80 di degenza, ricoverando subito 12 pazienti coronapositivi. E il 4 marzo aveva già recuperato e trasferito a Milano quattro pazienti “molto gravi”, ricoverati in Terapia intensiva all’ospedale di Lodi e ventilati a causa di serie difficoltà respiratorie. La decisione era stata presa dalla task force del Gruppo San Donato e a gestire le operazioni di trasferimento, a bordo delle ambulanze, c’era Alberto Zangrillo, direttore della Terapia intensiva cardiovascolare e generale del San Raffaele.

Le competenze

«La pronta risposta del San Raffale è esemplare di quanto può fare il privato per contenere l’emergenza. Il giorno del vertice avevamo già reso disponibili una cinquantina di letti nei reparti di Rianimazione (140 quelli ricavati nei pubblici e quasi del tutto occupati, ndr). Oggi in Lombardia ci sono 350 posti tra quelli delle strutture private dotate di terapia intensiva e unità coronarica, e circa 8.000 posti letto per acuti. L’obiettivo è incrementare il più possibile le disponibilità, liberarne un centinaio tra i primi e diverse centinaia fra i secondi. Il problema però non sono solo i posti letto».

Beretta loda la delibera approvata il 4 marzo da Regione Lombardia e che consente, come già anticipato da San Raffaele e da altri ospedali del Gruppo San Donato, da cui sono partiti già domenica scorsa una ventina tra anestesisti e intensivisti per aiutare i colleghi nelle zone più critiche, di inviare medici e personale di strutture private a lavorare nel pubblico nei prossimi giorni, «in questo momento c’è bisogno di letti, ma anche di competenze, di personale medico e infermieristico addestrato. Buona parte dei pazienti col Coronavirus soffre di insufficienza respiratoria non sempre trattabile con ossigenoterapia: in molti casi sono necessari i Cpap, ovvero i caschi respiratori (dall’acronimo inglese che indica “ventilazione meccanica a pressione positiva continua”, ndr), intubazione. Noi stiamo addestrando il personale». Quaranta milioni stanziati subito dalla Regione per acquistare i nuovi ventilatori, adeguare i reparti, 10 per assumere nuovo personale sanitario subito.

Terapie intensive

«Stimiamo in 500 il numero di medici di cui abbiamo bisogno e mille gli infermieri qualificati», è l’appello di Gallera. «Il governo ha scritto alle Regioni di aumentare del 50 per cento le terapie intensive e del 100 per cento le pneumologie», ma per farli funzionare «servono personale e risorse». E in fretta, aggiunge Beretta, «la sfera di cristallo non ce l’ha nessuno ma marzo sarà un mese critico».

E la regione si prepara ad affrontarlo. Con i suoi ospedali pubblici, il 40 per cento dei quali gestiti dai privati, i suoi 11 Irccs privati, un sistema di eccellenza che non ha bisogno di presentazioni, un’alleanza tra pubblico e privato fatta di medici, cure, terapie e strategie mai così necessarie come ai tempi del Coronavirus.

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Sabato 7 Marzo 2020

Sabato della I settimana di Quaresima
Risultato immagini per In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola

Antifona d'ingresso
La legge del Signore è perfetta e rinfranca il cuore;
la testimonianza del Signore è verace
e rende saggi i semplici. (Sal 19,8)

Colletta
O Dio, Padre di eterna misericordia,
fa’ che si convertano a te i nostri cuori,
perché nella ricerca dell’unico bene necessario
e nelle opere di carità fraterna
siamo sempre consacrati alla tua lode.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Dt 26,16-19)
Sarai un popolo consacrato al Signore tuo Dio.


Dal libro del Deuteronòmio

Mosè parlò al popolo, e disse:
«Oggi il Signore, tuo Dio, ti comanda di mettere in pratica queste leggi e queste norme. Osservale e mettile in pratica con tutto il cuore e con tutta l’anima.
Tu hai sentito oggi il Signore dichiarare che egli sarà Dio per te, ma solo se tu camminerai per le sue vie e osserverai le sue leggi, i suoi comandi, le sue norme e ascolterai la sua voce.
Il Signore ti ha fatto dichiarare oggi che tu sarai il suo popolo particolare, come egli ti ha detto, ma solo se osserverai tutti i suoi comandi.
Egli ti metterà, per gloria, rinomanza e splendore, sopra tutte le nazioni che ha fatto e tu sarai un popolo consacrato al Signore, tuo Dio, come egli ha promesso».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 118)
Rit: Beato chi cammina nella legge del Signore.

Beato chi è integro nella sua via
e cammina nella legge del Signore.
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore.

Tu hai promulgato i tuoi precetti
perché siano osservati interamente.
Siano stabili le mie vie
nel custodire i tuoi decreti.

Ti loderò con cuore sincero,
quando avrò appreso i tuoi giusti giudizi.
Voglio osservare i tuoi decreti:
non abbandonarmi mai.

Canto al Vangelo (2Cor 6,2)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Ecco ora il momento favorevole,
ecco ora il giorno della salvezza!
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO (Mt 5,43-48)
Siate perfetti come il Padre vostro celeste.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore che ci ha scelti come suo popolo, donandoci la legge perfetta dell'amore, perchè divenissimo simili a lui che è l'amore, ora ci viene incontro e ascolta la nostra umile preghiera. Per questo diciamo:
Insegnaci ad amare, Signore.

Per il Papa, i vescovi e i sacerdoti che, come Mosè, hanno il compito di far conoscere la legge dell'amore cristiano: siano loro i primi a praticarla con l'umiltà e il coraggio dei pastori del gregge. Preghiamo:
Per le società lacerate da divisioni e conflitti: il messaggio di Gesù sull'amore dei nemici favorisca la ricerca di nuovi rapporti di giustizia e di pace. Preghiamo:
Per il mondo della sofferenza che invoca amore e solidarietà: trovino nella nostra comunità lo spazio della speranza e della vita. Preghiamo:
Per i gruppi delle comunità ecclesiali: vivano la carità e promuovano servizi efficaci con la gratuità del vangelo. Preghiamo:
Per noi che rinnoviamo il sacrificio della croce: sappiamo offrire amore e pace ai nostri vicini. Preghiamo.
Per quelli che rifiutano la legge di Dio credendola estranea all'uomo.
Per coloro che all'amore preferiscono la forza, il prestigio, l'onore, ecc.

O Dio, noi siamo qualcosa di particolare per te, perchè siamo il tuo popolo; aiutaci ad imitarti nel dono dell'amore, perchè ogni nostro fratello, anche il nemico, diventi qualcosa di particolare per noi. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Signore Dio nostro,
l’offerta di questi santi misteri
ci renda degni di ricevere il dono della tua salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DI QUARESIMA I
Il significato spirituale della Quaresima

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con gioia,
purificati nello spirito,
alla celebrazione della Pasqua,
perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa,
attingano ai misteri della redenzione
la pienezza della vita nuova
in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo...


Antifona di comunione
“Siate perfetti”, dice il Signore,
“come è perfetto il vostro Padre
che è nei cieli”. (Mt 5,48)


Preghiera dopo la comunione
Non manchi mai la tua benevolenza, Signore,
a coloro che nutri con questi santi misteri,
e poiché ci hai accolti
alla scuola della tua sapienza,
continua ad assisterci con il tuo paterno aiuto.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Quando leggiamo il brano di Vangelo di oggi, dobbiamo soprattutto pregare, dobbiamo implorare Gesù per poterlo vivere pienamente. Dobbiamo supplicare lo Spirito Santo di cambiare i nostri cuori al punto di poter perdonare e amare come Gesù, che ci ha dato la più grande prova del suo amore per noi sulla croce.
È umano, è naturale che noi non possiamo amare i nostri nemici. Possiamo a stento evitare di ripagarli con gli stessi torti, ed è già molto! Ma Gesù ci chiama a molto di più. Egli ci dice di “amarli e di pregare per loro”. Dio ha creato il nostro cuore in modo che esso non possa essere neutrale. Quando restiamo indifferenti nei confronti di qualcuno, siamo incapaci di scoprire ciò che vi è di migliore in lui, siamo incapaci di perdonarlo veramente. Si tratta ancora, quindi, di imitare il nostro Padre celeste, non nella sua potenza, nella sua saggezza, nella sua intelligenza, ma nella sua bontà e nella sua misericordia. Lui che non solo “fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti”, ma che ha sacrificato il suo Figlio, il suo Figlio prediletto, per Giuda come per il buon ladrone, per tutti gli uomini.