lunedì 24 febbraio 2020

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Lunedi 24 Febbraio 2020

Lunedì della VII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Risultato immagini per Di che cosa discutete con loro?». E dalla folla uno gli rispose: «Maestro, ho portato da te mio figlio, che ha uno spirito muto. Dovunque lo afferri, lo getta a terra ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». Egli allora disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me». E glielo portarono.

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde 

Antifona d'ingresso
Confido, Signore, nella tua misericordia. 
Gioisca il mio cuore nella tua salvezza, 
canti al Signore che mi ha beneficato. (Sal 13,6) 

Colletta
Il tuo aiuto, Padre misericordioso, 
ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito, 
perché possiamo conoscere 
ciò che è conforme alla tua volontà 
e attuarlo nelle parole e nelle opere. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo... 

PRIMA LETTURA (Giac 3,13-18)
Se avete nel vostro cuore spirito di contesa, non vantatevi.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo

Fratelli miei, chi tra voi è saggio e intelligente? Con la buona condotta mostri che le sue opere sono ispirate a mitezza e sapienza. Ma se avete nel vostro cuore gelosia amara e spirito di contesa, non vantatevi e non dite menzogne contro la verità. 
Non è questa la sapienza che viene dall’alto: è terrestre, materiale, diabolica; perché dove c’è gelosia e spirito di contesa, c’è disordine e ogni sorta di cattive azioni. Invece la sapienza che viene dall’alto anzitutto è pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera. 
Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia.

Parola di Dio 

SALMO RESPONSORIALE (Sal 18)
Rit: I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore. 

La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice. 

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi. 

Il timore del Signore è puro, 
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti. 

Ti siano gradite le parole della mia bocca;
davanti a te i pensieri del mio cuore,
Signore, mia roccia e mio redentore. 

Canto al Vangelo (2Tm 1,10) 
Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
Alleluia. 

VANGELO (Mc 9,14-29
Credo, Signore; aiuta la mia incredulità. 

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, [Gesù, Pietro, Giacomo e Giovanni, scesero dal monte] e arrivando presso i discepoli, videro attorno a loro molta folla e alcuni scribi che discutevano con loro. 
E subito tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?». E dalla folla uno gli rispose: «Maestro, ho portato da te mio figlio, che ha uno spirito muto. Dovunque lo afferri, lo getta a terra ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». Egli allora disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me». E glielo portarono. 
Alla vista di Gesù, subito lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava schiumando. Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall’infanzia; anzi, spesso lo ha buttato anche nel fuoco e nell’acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». Il padre del fanciullo rispose subito ad alta voce: «Credo; aiuta la mia incredulità!». 
Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito impuro dicendogli: «Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci da lui e non vi rientrare più». Gridando, e scuotendolo fortemente, uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «È morto». Ma Gesù lo prese per mano, lo fece alzare ed egli stette in piedi.
Entrato in casa, i suoi discepoli gli domandavano in privato: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera». 

Parola del Signore 

Preghiera dei fedeli
L'invocazione che sale da un cuore umile, trova accoglienza presso Dio e sollecita la sua misericordia. Presentiamo a lui ciò che ci sta a cuore, dicendo con fede:
Padre buono, ascoltaci!

- Ti preghiamo per la Chiesa: Fa' che i peccatori si accostino a lei con fiducia per essere a te riconciliati.
- Ti preghiamo per i sacerdoti: dona loro sapienza e carità nel porgere Cristo, pane di vita e parola che rianima nel profondo.
- Ti preghiamo per gli «operai della preghiera»: il profumo della lode incessante renda più umano l'universo.
- Ti preghiamo per chi è stato ferito dalla vita: donaci un forte amore per ogni uomo e la volontà di porre segni di pace.
- Ti preghiamo per tutte le piaghe dell'umanità: la sofferenza di molti la santifichi fino a condurla definitivamente a te.
- Per i genitori preoccupati della salute e dell'avvenire dei figli. Preghiamo.
- Per chi non prega da tanto tempo. Preghiamo.

O Creatore nostro, che hai fatto tutto con sapienza e con bontà, da te speriamo il dono del tuo Spirito risanatore, perché con il Cristo tuo Figlio, dato per noi, possiamo cantare la tua lode per i secoli eterni. Amen. 

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, quest’offerta 
espressione della nostra fede; 
fa’ che dia gloria al tuo nome 
e giovi alla salvezza del mondo. 
Per Cristo nostro Signore. 



Antifona di comunione
Annunzierò tutte le tue meraviglie. 
In te gioisco ed esulto, canto inni al tuo nome, 
o Altissimo. (Sal 9,2-3) 

Oppure: 
Signore, io credo che tu sei il Cristo, 
il Figlio del Dio vivente, venuto in questo mondo. (Gv 11,27) 

Preghiera dopo la comunione
Il pane che ci hai donato, Signore,
in questo sacramento di salvezza,
sia per tutti noi pegno sicuro di vita eterna.
Per Cristo nostro Signore. 

Commento
Gli indemoniati dei tempi moderni sono molto più numerosi di quanto si possa immaginare. Basta vedere il numero via via crescente di guerre, torture, violenze, furti, odio, traffici di droga, imbrogli di ogni genere e corsa al denaro. Questi indemoniati operano attivamente nel mondo, e i discepoli di Gesù Cristo dichiarano di non poter esorcizzarli. Invece Gesù ci dice: “Questa specie di demoni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera”. La domanda che ci si deve porre è allora questa: “Sono o no un uomo o una donna di preghiera?”. 
Per facilitare la preghiera, Cristo ha istituito i sacramenti. Ma i sacramenti ricevuti senza adesione interiore non sono di grande utilità: diventerebbero quasi dei riti magici. Se, ricevendo l’assoluzione, non mi pentissi sinceramente, se non cambiassi il mio essere nell’intimo, essa non mi farebbe un effetto diverso da un segno qualsiasi. 
Per tornare al Vangelo, vediamo che un uomo pieno d’odio verso il prossimo è un uomo il cui cuore è minacciato dalla presenza di un serpente. È posseduto da questo odio. Se prega e si pente in modo sincero, come san Pietro, allora il serpente viene scacciato. Ma se, nel segreto del cuore, continua a odiare, pur parlando di carità, di perdono e di misericordia, offusca irrimediabilmente l’immagine di Dio che ha in sé dal battesimo. 
Io piango sul nostro mondo posseduto, proprio come Gesù ha pianto su Gerusalemme. Piango nel vederlo cercare la verità lontano dalla sua vera fonte, e perdersi nelle illusioni. Eppure, l’uomo ha sete di assoluto. Ha sete, sete, sete, e tenta di dissetarsi a pozzi ormai secchi, mentre la fonte d’acqua pura è in noi, mediante la presenza di Gesù, e basterebbe aprirgli un po’ la porta dei nostri cuori. Uniamoci ai santi e a tutti gli esseri di preghiera, per scacciare il demonio dal nostro mondo.

La Comunione nella Mano, i Concili, i Santi e le Eresie Protestanti…

La Comunione nella Mano, i Concili, i Santi e le Eresie Protestanti…

IN QUESTI GIORNI SI RACCOMANDA DI PRENDERE L'OSTIA IN MANO PER EVITARE DI INFETTARSI. MA RIFLETTETE. COME POTREBBE INFETTARE PRENDERE IL CORPO E IL SANGUE DI CRISTO VERO VIATICO E VERO RIMEDIO CONTRO TUTTI I MALI? E' UNA TRAPPOLA SATANICA! IN TEMPI PERICOLOSI PER LA VITA UMANA COME QUESTO, SE FOSSE IL VOSTRO ULTIMO GIORNO SULLA TERRA VI PERDONERESTE MAI DI AVER COMMESSO UN PECCATO MORTALE COSì GRAVE NELL'AVER INSULTATO IL CORPO MISTICO DI CRISTO?.... 






Per chi non lo sa, ricevere la comunione nella mano, è uno dei più grandi sacrilegi commessi oggi come oggi contro il corpo di nostro Signore Gesù Cristo. Senza dubbio è anche peccato. Molti si domanderanno: ma perché alcuni sacerdoti la consegnano così? Perché fu permesso per mezzo di un indulto, durante il papato di Paolo VI. Quasi nessuno sa che è stata introdotta sotto inganno al Papa Paolo VI, che non ebbe altra scelta che consentirla con la più grande tristezza e dispiacere, sotto indulto, e non potendo detenere la proliferazione di questa sacrilega pratica in quasi tutto il mondo. E’ stata una cospirazione dietro la quale si specula che siano stati coinvolti alcuni membri della Chiesa, in particolare i vescovi, i massoni europei, i protestanti e i terribili nemici della fede e della Chiesa cattolica.

La parola “sacro”, significa separato, inaccessibile, intoccabile. La parola “profano”, significa il contrario, manipolabile, toccabile.

Al Papa Paolo VI fu fatta pressione dai membri del clero in Germania, Belgio, Olanda e Francia perché autorizzasse la Comunione nella mano, che si stava estendendo senza nessun permesso, un’attitudine d’indisciplina e individualismo. La Sacra Congregazione del Rito concesse la nuova pratica alla Germania il “06/07/68″ e al Belgio “11/07/68″ pero dietro alle proteste per questo cedimento il Papa sospese la concessione il “25/O7/68″.

La decisione del Papa non potè fermare l’abuso. Paolo VI credette conveniente realizzare un’INCHIESTA mondiale dentro l’Episcopato il 12 marzo 1969 a cui risposero 2136 Vescovi e il risultato fu il seguente:
a) Alla domanda: si deve accogliere il desiderio che, oltre al modo tradizionale, si permettesse pure il rito di ricevere la Sacra Comunione nella mano? Risposero cosi:

-¡NO! (Non placet): 1233 Vescovi.
-¡SI! (Placet): 567.
-Secando (Placet iuxta modum): 315.
– Voti non valdi: 21.

Ci furono più di due supposizioni nell’inchiesta; la scelta maggiore fu, così, quella del No alla Comunione nella mano.
Vi rendete conto che di quello che si chiese ai Vescovi, scelti dallo Spirito Santo per dirigere la Chiesa (Hech. 20, 28) non ci si fece caso, nonostante dissero “che non si deve cambiare la disciplina vigente; ma, che il cambio sarebbe dannoso, sia per il sentimento sia per il culto spirituale degli stessi vescovi e di molti fedeli?” (M. Dom.).
– Vi rendete conto che non si chiese iI parere dei laici, quando secondo il Concilio “hanno la facolta e, a volte, il dovere di esprimere la propria opinione su cosa è più giusto per quello che mira al bene della Chiesa?” (1. G. 37). Fu una chiara attitudine anticonciliare.
– Sapete voi che iI Concilio Vaticano II non si pronunciò riguardo alla pratica della comunione nella mano? L’approvazione venne dopo,in un periodo d’abusi liturgici per i quali Giovanni Paolo II chiese perdono in “Dominicae Cenae” (24-Feb.-80).
La Comunione nella Mano e la Eresia Protestante
– Sapete voi che esistono documenti che dimostrano che la Massoneria, dal secolo XIX, ha cercato di far si che i Cattolici prendessero la Comunione nella mano ed in piedi? I secolari nemici della Fede ci sono riusciti. Che cecità da parte nostra!
– Sapete voi che ci sono chiese non cattoliche (sette) che “comunicano” nella mano, però non credono nella Presenza Reale di Gesù Cristo nell’Eucarestia?
– Sapete voi che ci sano chiese orientali – unite o separate da Roma – secondo il rito bizantino, che proibiscono la Comunione nella mano? Questo rito (dare la Comunione nella mano), pensato come un avvicinamento ecumenico è risultato, invece, antiecumenico.
La riverenza verso questo sacramento ha portato a una serie di segni di devozione che si osservano universalmente in tutta la Chiesa d’Occidente e Oriente. Ovunque l’eresia protestante ha trionfato, molti o tutti questi segni di riverenza sono stati vietati perché, logicamente, nel contesto di questa eresia, il pane e il vino sono solo simboli del corpo e sangue di Cristo.
Il primo libro di preghiera protestante è stato imposto al popolo inglese nel 1549. Continuò con la pratica di ricevere la comunione in ginocchio e sulla lingua.
Questo è stato uno dei diversi dettagli nel Libro delle Preghiere del 1549 che ha causato il malcontento dei riformatori più radicali, tra cui Martin Bucer, un tedesco che aveva una notevole influenza sul lavoro liturgico di Thomas Cranmer, principale autore del Libro della Preghiera comune anglicana. Nella critica del libro di preghiera del 1959, Bucer scrisse:
“Non ho alcun dubbio che l’uso di non mettere questi sacramenti nelle mani dei fedeli si sia introdotto da una superstizione doppia: in primo luogo, il falso onore che si desidera mostrare in questo Sacramento, e in secondo luogo, l’arroganza dei malvagi sacerdoti che reclamano una maggiore santità rispetto alle altre persone, in virtù dell’olio della consacrazione”.
Bucero decise che “come tutte le superstizioni dei romani contro Cristo devono essere abolite, il Sacramento deve essere collocato nelle mani dei laici”.
Quando l’edizione riveduta del libro di preghiera anglicano fu pubblicata nel 1552, non solo aveva la “rubrica nera”, è stata introdotta la pratica della comunione nella mano. Così, fin dai tempi della riforma, la collocazione dell’ultima cena nelle mani ha acquisito un nuovo significato. Significo il rifiuto della credenza cattolica che c’è una differenza sostanziale tra pane eucaristico e il pane comune o una differenza sostanziale tra un prete e un laico.
La ricezione del Santissimo Sacramento sulla lingua da parte dei laici è una testimonianza della sua fede nel sacerdozio e nella presenza reale, ricevere il sacramento nella mano, come i protestanti sono una testimonianza di rifiuto verso queste credenze.
I Concili
Il Concilio di Saragozza (a.380)*: “Scomunicare chiunque osi ricevere la Santa Comunione nella mano.” – Il Sinodo di Toledo: conferma questa sentenza. * Vedere Commenti…
Sinodo di Rouen (a.650): “Non si collochi l’Eucaristia nelle mani di nessun laico o laica, ma solo nella loro bocca. Condanniamo la comunione nella mano per porre un limite agli abusi che occorrono a causa di questa pratica e come salvaguardia contro i sacrilegi’“.
Il sesto Concilio Ecumenico di Costantinopoli (680-681): Proibì ai fedeli di dare la comunione a se stesso che è ciò che accade quando la particella sacra è posta nelle mani di chi riceve la comunione e decreto una scomunica di una settimana per le persone che lo han fatto alla presenza di un vescovo, un sacerdote o un diacono.
Il Concilio di Trento (1545-1565): “È sempre stata consuetudine della Chiesa di Dio nella comunione sacramentale dei laici, prendere la comunione nelle mani dei sacerdoti e che i sacerdoti celebranti da se medesimi, usanza che per ragione e giustizia deve essere mantenuta per provenire dalla tradizione apostolica.”
Concilio Vaticano I(1869-1870): Non prescrive nessuna norma.
Concilio Vaticano II(1961-1965): Non prescrive nessuna norma.
Nella riforma Liturgica realizzata durante il Concilio Vaticano II, si dichiara il seguente:
Poi il sacerdote prende la patena o la pisside e si reca dai comunicandi, che normalmente si avvicinano processionalmente.

Non è permesso ai fedeli prendere da se stessi il pane consacrato o il sacro calice, tanto meno passarselo di mano in mano. I fedeli si comunicano in ginocchio o in piedi, come stabilito dalla Conferenza Episcopale. Quando però si comunicano stando in piedi, si raccomanda che, prima di ricevere il Sacramento, facciano la debita riverenza, da stabilire dalle stesse norme.
Se la Comunione si fa sotto la sola specie del pane, il sacerdote, eleva alquanto l’ostia e la presenta a ciascuno dicendo: Il Corpo di Cristo. Il comunicando risponde: Amen, e riceve il sacramento in bocca o, nei luoghi in cui è stato permesso, sulla mano, come preferisce. Il comunicando appena ha ricevuto l’ostia sacra, la consuma totalmente.

Se invece la Comunione si fa sotto le due specie si segue il rito descritto a suo luogo (Cf. nn. 284-287).
Nel caso siano presenti altri presbiteri, essi possono aiutare il sacerdote nella distribuzione della Comunione. Se non ve ne sono a disposizione e il numero dei comunicandi è molto grande, il sacerdote può chiamare in aiuto ministri straordinari, cioè l’accolito istituito, o anche altri fedeli a ciò deputati secondo il diritto. In caso di necessità, il sacerdote può incaricare volta per volta fedeli idonei.

Questi ministri non salgano all’altare prima che il sacerdote abbia fatto la Comunione e ricevano sempre dalla mano del sacerdote il vaso in cui si custodiscono le specie della Ss.ma Eucaristia da distribuire ai fedeli.
Santo Tommaso d’Aquino
San Tommaso d’Aquino, la figura massima teologica della Chiesa, dove si basa tutta la dottrina con fondamenti, nella Summa Teologica – Parte III – Domanda 82, parlando della distribuzione dell’Eucaristia, dice:
“La distribuzione del corpo del Signore appartiene al sacerdote per tre ragioni. Primo, perché, come si è detto, egli consacra in persona di Cristo. Ora, Cristo, come consacrò da sé il proprio corpo, così da sé lo distribuì agli altri. Quindi come al sacerdote appartiene la consacrazione del corpo di Cristo, così appartiene a lui distribuirlo.
Secondo, perché il sacerdote è costituito intermediario tra Dio e il popolo (Heb 5,1). Perciò come spetta a lui offrire a Dio i doni del popolo, così tocca a lui dare al popolo i doni santi di Dio.
Terzo, perché per rispetto verso questo sacramento esso non viene toccato da nessuna cosa che non sia consacrata: e quindi sono consacrati il corporale, il calice e così pure le mani del sacerdote per poter toccare questo sacramento. A nessun altro quindi è permesso toccarlo fuori di un caso di necessità: se, p. es., stesse per cadere a terra, o in altre contingenze simili.”
Santo Tomas rende chiaro in questi paragrafi, che le mani dei battezzati non possono toccare l’Eucaristia, perché è un privilegio dato solo ai sacerdoti.
Uno dei frutti della comunione nella mano, è quello di eliminare la differenza tra il sacerdozio ministeriale e il comune di tutti i battezzati ed è ciò che cerco Lutero, quando nelle sue “liturgie” chiese ai suoi “ministri” di dare la comunione in mano per due cose “per rimuovere la superstizione della Presenza Reale e la differenza tra il sacerdote ei fedeli”.
Questa dottrina Tomista è stata confermata dalla Chiesa, evidenziando la divisione tra i fedeli e il sacerdote, il Vaticano II chiarisce questa differenza:
“Il sacerdozio comune dei fedeli e il sacerdozio ministeriale o gerarchico, quantunque differiscano essenzialmente e non solo di grado, sono tuttavia ordinati l’uno all’altro, poiché l’uno e l’altro, ognuno a suo proprio modo, partecipano dell’unico sacerdozio di Cristo. Il sacerdote ministeriale, con la potestà sacra di cui è investito, forma e regge il popolo sacerdotale, compie il sacrificio eucaristico nel ruolo di Cristo e lo offre a Dio a nome di tutto il popolo; i fedeli, in virtù del loro regale sacerdozio, concorrono all’offerta dell’Eucaristia , ed esercitano il loro sacerdozio col ricevere i sacramenti, con la preghiera e il ringraziamento, con la testimonianza di una vita santa, con l’abnegazione e la carità operosa.” (LUMEN GENTIUM )
Coloro che appoggiano la comunione nella mano nel nome del Concilio Vaticano II, introducono abusi nella liturgia e dottrine moderniste.
Il Concilio Ecumenico approvato dalla Santa Sede, rende chiaro che tra i laici e sacerdoti esiste una gran linea di demarcazione e una dignità più alta con una chiamata speciale del Signore.
Le Opioni dei Santi, Padri e Dottori della Chiesa
San Sisto I ( a.115): “I Santi Misteri non devono essere manipolati da altri che non sono consacrati al Signore.” (Liber Pontificalis)
Tertulliano (160-220): “Vigiliamo scrupolosamente che qualcosa dei calici o del pane possa cadere a terra.” (Da Corona, 3 PL 2, 99)
San Ippolito (170-235): “Stia attento ciascuno…che qualche frammento non abbia cadere e perdersi, perché è il corpo di Cristo che deve essere mangiato dai fedeli e non si deve disprezzare.” (Trad. Ap. 32.)
Origine (185-254): “Voi che siete soliti prendere parte ai divini misteri quando ricevete il corpo del Signore lo conservate con ogni cautela e ogni venerazione perché nemmeno una briciola cada a terra, perché nulla si perda del dono consacrato. Siete convinti, giustamente, che sia una colpa lasciarne cadere dei frammenti per trascuratezza. Se per conservare il suo corpo siete tanto cauti – ed è giusto che lo siate –, sappiate che trascurare la parola di Dio non è colpa minore che trascurare il suo corpo”. (In Exod. Hom., hom. XIII, 3, Migne, PG 12, 391).
Papa San Eutichiano (275-283): “Nessuno osi consegnare la comunione ad un laico o ad una donna per portarla ad un infermo.” (P.L. V,coll.163-168).
San Efren (306-373): “Mangiare questo pane e non calpestate le sue briciole, una particella delle sue briciole può santificare migliaia e migliaia ed è sufficiente per dare vita a tutti quelli che lo mangiano.” (Serm. in hebd. s., 4, 4)
San Cirillo (315-387): “Sii vigilante affinchè tu non perda niente del corpo del Signore. Se tu lasciassi cadere qualcosa, devi considerarlo come se tu avessi tagliato uno dei membri del tuo proprio corpo. Dimmi, ti prego, se qualcuno ti desse granelli d’oro, tu per caso non li terresti con la massima cautela e diligenza, intento a non perdere niente? Non dovresti tu curare con cautela e vigilanza ancora maggiore, affinchè niente e nemmeno una briciola del corpo del Signore possa cadere a terra, perchè è di gran lunga più prezioso dell’oro o delle gemme?” ( S.Cyrillus Hier., Catech. Myst., 5, 21)
San Basilio (330-379): “Il diritto di ricevere la Santa Comunione nella mano è consentito solo in tempi di persecuzione, o come nel caso dei monaci nel deserto, quando erano assenti un diacono o un sacerdote che potesse distribuirle.” (Ep. 93)
San Agustino (354-430): “Sarebbe una follia insolente discutere che fare quando tutta la Chiesa universale ha già una pratica stabilita.” (Carta 54,6; a Denaro)
Papa San León (440-461): “Si riceve nella bocca quello che si crede per la fede” (Patrologia Latina, 54, 1385).
San Francisco de Asís (1182-1226): “Solo loro (i Sacerdoti) devono amministrarlo, e non altri”. (Carta 2° a tutti i fedeli,35).
Papa San Pio X: “Nell’atto di ricevere la santa Comunione bisogna essere inginocchiati, tenere la testa mediocremente alzata, gli occhi modesti e rivolti alla sacra particola, la bocca sufficientemente aperta e la lingua un poco avanzata sulle labbra”. E rispondendo a chi gli chiedeva il permesso di ricevere la comunione in piedi sulla base del fatto che: gli Israeliti mangiavano in piedi l’agnello pasquale, ha dichiarato: “L’agnello Pasquale era tipo (simbolo, figura o promessa) dell’Eucaristia. Pertanto, i simboli e le promesse si ricevono in piedi, la realtà si riceve in ginocchia e con amore “. (Catechismo Maggiore)
Papa San Pio XII:“Non possiamo fare a meno, però, per Nostro dovere di coscienza, di deplorare e riprovare quelle immagini e forme da alcuni recentemente introdotte, che sembrano essere depravazione e deformazione della vera arte, e che talvolta ripugnano apertamente al decoro, alla modestia ed alla pietà cristiana, e offendono miserevolmente il genuino sentimento religioso; esse si devono assolutamente tener lontane e metter fuori dalle nostre chiese come in generale, tutto ciò che non è in armonia con la santità del luogo”. (Mediator Dei)
Papa Giovanni Paolo II: “Toccare la Sacra Specie, la sua distribuzione con le proprie mani, è un privilegio degli Ordinati”. (Carta Domenicae Cenae)
Madre Teresa di Calcutta: “Il peggior male del Mondo è il rito della Comunione nella mano (”The Wanderer”, 23-3-89)

MESSAGGIO DI SAN MICHELE ARCANGELO A LUZ DE MARIA 16 FEBBRAIO 2020

ATTENZIONE AL COMUNISMO: IL CIELO CI AVVERTE....





Amati figli del Nostro Re e Signore Gesù Cristo:

QUALE PRINCIPE DELLE LEGIONI CELESTI, VENGO INVIATO DALLA TRINITÀ SACROSANTA A CHIAMARVI, PERCHÉ SIETE
IL POPOLO DI DIO, AFFINCHÈ VI UNIATE, NON SOLO NELLA PREGHIERA, MA NELLA RIPARAZIONE E NELLA PENITENZA, IN QUANTO L’UMANITÀ HA SOTTOVALUTATO, HA RIFIUTATO E HA NEGATO I MESSAGGI CHE STATE RICEVENDO ATTRAVERSO
QUESTO STRUMENTO.

Come Popolo di Dio, dovete considerare, per mezzo dello spirito, le cose sulle quali il Cielo vi ha messo in guardia e vi ha avvertito e che vi aveva assicurato sarebbero successe all’umanità, se non aveste esaudito gli appelli della Nostra Regina e Madre dei Cieli e della Terra… e voi non li avete esauditi, per mancanza di rispetto e per ribellione e tuttora non state obbedendo, pur sapendo che la causa di tutti i mali è la superbia che si è impossessata dell’uomo. (Cfr. Prov 8,13; Ger 50,31)



State guardando con preoccupazione quello che sta minacciando l’umanità, UNA MALATTIA CHE HA SUBITO UNA MUTAZIONE E CHE PRESTO DIMENTICHERETE SENZA DARLE IMPORTANZA, ma dimenticando le prevenzioni, la malattia si propagherà ovunque.

La maggioranza dei figli del Nostro Re e Signore Gesù Cristo, vive di attimi, non sono perseveranti, dimenticano in fretta ed è questo che vi fa cadere nelle grinfie del male. 

È in questo modo che le orde di satana si sono infiltrate nella società, nell’educazione, nella religione, nella politica, nell’alimentazione, nella salute e nell’identità di ogni persona, sfidando tutto e tutti, allo scopo di creare la generazione che darà il benvenuto all’anticristo e che si consegnerà al demonio.


DOVETE STARE ATTENTI E RIMANERE IN UNITÀ, PER POTER LOTTARE CONTRO LE FORZE DEL MALE CHE HANNO INVASO LA CASA DI DIO E QUELLI CHE NON VI AMANO VI STANNO PORTANDO NELL’ABISSO.

Questa generazione verrà provata fino a non poterne più, molti cadranno lungo la via, a destra e a sinistra, ma voi rimanete fedeli!

Il male non si riposa ed i figli del Nostro Re e Signore Gesù Cristo non stanno vedendo la verità che si nasconde sotto il manto del male.

Il Popolo di Dio sta dormendo, compreso nel proprio ego che lo acceca, cosicché non veda gli inganni ai quali vi hanno portato, nel profanare la Casa di Dio.

Saprete di visite sotto mentite spoglie nella culla del comunismo, non vi rallegrate, non fatelo! Il comunismo come leone ruggente (Cfr 1 Pt 5,8-9) si scaglierà sulla terra portando grande dolore e vi invaderà e… ci sarà la guerra.

State attenti! La partenza del Difensore del vero Magistero della Casa di Dio, causerà grande dolore al Popolo di Dio, mentre la festeggeranno quelli che lo considerano un ostacolo al poter portare il Popolo di Dio nella Religione Unica.

ATTENTI! NON CEDETE, VOI SIETE SULLA RETTA VIA, NON TRAVIATEVI!

NOI, LE LEGIONI CELESTI, VI ACCOMPAGNIAMO IN OGNI ISTANTE.
NON TEMETE, AL CONTRARIO, SIATE PERSONE D’AZIONE,
NON VENITE MENO NEMMENO PER UN ISTANTE, COSICCHÈ POSSIATE PROCEDERE CON SICUREZZA.


NON TEMETE, IL TRIONFO FINALE È DEL POPOLO DI DIO!


NON TEMETE, LA VOSTRA REGINA E MADRE DEI CIELI E DELLA TERRA NON VI ABBANDONERÀ, LEI CONTINUA A STARE DAVANTI A VOI, LEI È LA MADRE DELL’UMANITÀ, LEI È LA “PORTA DEL CIELO”.

VIVETE CON CRISTO EUCARISTIA!

CHI È COME DIO?
NESSUNO È COME DIO!

San Michele Arcangelo

AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO



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«Ora la Chiesa cattolica cinese è guidata da un Partito comunista ateo»

LA SCUSA DI VATICANO E CINA COMUNISTA PER "ANNIENTARE" IL CATTOLICESIMO CON LA SCUSA DEL CORONAVIRUS. SARA' LA STELLA ROSSA A DETTARE LEGGE ANCHE IN EUROPA IN MATERIA DI RELIGIONE? ECCO IL TEMPO DELLA PROVA: LA FEDE AUTENTICA E CORAGGIOSA DI SACERDOTI E FEDELI VERRA' MESSA AL VAGLIO DA DIO....  

E' di questi giorni l’invito che per voce del vicario generale monsignor Franco Agnesi, l’arcidiocesi di Milano rivolge ai fedeli. «In considerazione delle circostanze che si stanno creando e in evoluzione, dovute al contagio da COVID-19 (Coronavirus) presente anche nel nostro territorio – recita il comunicato – si suggerisce che la Comunione eucaristica possa essere distribuita sulla mano, secondo le norme liturgiche vigenti». Questo per evitare che la saliva, come potrebbe accadere nel caso della particola ricevuta in bocca diventi strumento di diffusione dell’infezione.

Sulla stessa linea ma più ferme le misure del vescovo di Piacenza-Bobbio monsignor Gianni Ambrosio che ha disposto «la sospensione delle attività di catechismo, di gruppo e altre occasioni aggregative (attività di oratorio, feste …)», aggiungendo, per la Messa, che «la Comunione sia distribuita solo sulla mano e si eviti lo scambio di pace». Misura, quest’ultima, presa per evitare la diffusione del virus tramite il sudore.

Dall’Emilia al Veneto dove il pastore di Vicenza monsignor Beniamino Pizziol d’intesa con il prefetto e l’Ulss berica, ha deciso di sospendere l’amministrazione delle Cresima prevista oggi in Duomo mentre il patriarcato di Venezia, nell’attesa «di eventuali indicazioni dalla prefettura» suggerisce di lavarsi accuratamente le mani evitando contatti inutili, come lo scambio della pace. Gesto che, si ricorda, è facoltativo.

A tal proposito, corre l'obbligo di ricordare che durante l'epidemia di SARS nel 2003, nessuna misura estrema era stata adottata dalla Chiesa benché fu un virus assai più letale del coronavirus. Del resto, nel 2003 il papa in carica era Giovanni Paolo II, il papa santo che non aveva ritenuto opportuno porre limitazioni alla liturgia cattolica essendo la sua Fede autentica e fervente. Giovanni Paolo II si spense due anni dopo nel 2005 (ma non a causa della SARS).  

Miracolo eucaristico davanti a Papa Giovanni Paolo II


«POSSIAMO ANCORA CHIAMARCI CHIESA CATTOLICA?»


L’1 febbraio sono entrati in vigore i nuovi regolamenti: prevedono che la Chiesa locale sia guidata da un’assemblea nominata dallo Stato e indipendente dal Vaticano.


L’1 febbraio sono entrati in vigore in Cina nuovi regolamenti cui tutte le religioni dovranno attenersi per non diventare fuorilegge. Come già scritto, si tratta di un ulteriore inasprimento del controllo che lo Stato eserciterà su tutte le organizzazioni religiose. Queste non potranno più fare nulla (celebrazioni, raduni, progetti) senza l’esplicita approvazione del dipartimento per gli Affari religiosi del governo e saranno costrette ad «aderire alla leadership del Partito comunista cinese, aderire al principio di indipendenza e di auto-governo», che per la Chiesa cattolica significa obbedire a Pechino invece che al Papa, e «attuare i valori del socialismo».

C’è però anche un’altra norma che rischia di minare alla base l’identità della Chiesa cattolica. Ogni religione, infatti, dovrà essere guidata al massimo vertice da un’assemblea nominata dallo Stato. Il principio è chiaramente in contraddizione con la dottrina cattolica, come nota padre Li, sacerdote dell’Hebei intervistato da Ucanews: «Così non si abolisce forse il tradizionale modello della Chiesa guidata dai vescovi? Se la Chiesa non ha una guida cattolica, si può ancora chiamare Chiesa cattolica?».

L’obiettivo del Partito comunista è «chiaro», continua il sacerdote: «Trasformare la Chiesa cattolica in un gruppo che appartiene al Partito. Questi nuovi regolamenti mettono in serio pericolo la Chiesa cinese e da quando sono stati introdotti non abbiamo avuto che persecuzione, chiese demolite, il divieto di vendere Bibbie online, oltre all’arresto di centinaia di cristiani per incitamento alla sovversione del potere statale».

«SIAMO SUORE, NON SEGUIREMO QUESTE REGOLE»

Hau Baolu, che gestisce una parrocchia nello Shaanxi, reagisce allo stesso modo: «Ora sono gli atei a gestire la Chiesa. Mi chiedo come il governo possa pretendere di essere più importante di Dio e del Vaticano in materia di fede e morale». Secondo Wang Baoen, cristiano dello Shaanxi, «i nuovi regolamenti intendono privare i vescovi e i preti della loro autorità e portare la Chiesa sotto il controllo totale dello Stato, che non esiterà a sopprimerla».

Una suora cattolica, che guida un convento nell’Hebei, ha dichiarato sempre ad Ucanews che non rispetterà le norme appena entrate in vigore: «Noi abbiamo le nostre regole e la nostra gestione del convento. Se seguissimo quelle del governo, non saremmo più un gruppo di suore cattoliche. Non possiamo cambiare la nostra natura».

IGNORATO L’ACCORDO CINA-VATICANO

I nuovi regolamenti sono in netto contrasto anche con l’accordo provvisorio tra Cina e Vaticano firmato nel settembre 2018. Per quanto il testo sia segreto, la Santa Sede ha più volte ribadito che il governo comunista ha riconosciuto il ruolo di papa Francesco come capo della Chiesa cattolica in Cina. Come si concilia questo riconoscimento con la nascita di un’assemblea nominata dallo Stato, e che sicuramente non includerà i vescovi ancora non riconosciuti dal governo, che avrà il compito di decidere tutto riguardo alla vita e agli insegnamenti della Chiesa? Come stanno insieme l’autorità del Papa e il riconoscimento del «principio di indipendenza e di auto-governo» della Chiesa cinese? Queste domande, per ora, rimangono senza risposta.

Cina, il "miracolo" del vescovo di 98 anni guarito dal coronavirus

ALTRO CHE MISURE DELLA CHIESA PER LE FUNZIONI RELIGIOSE COME PRENDERE L'OSTIA IN MANO O ALTRE AMENITA' SIMILI, LA STORIA DI QUESTO VESCOVO CINESE INSEGNA CHE I VERI DISCEPOLI DI CRISTO SONO CORAGGIOSI E FIDUCIOSI IN DIO, IL RESTO E' GENTE CHE LA DOMENICA VA SOLO A PASSARE DEL TEMPO IN CHIESA....


Un vescovo cinese novantottenne è guarito dal coronavirus dopo dieci giorni. Nella sua esistenza, il monsignore ha subito una "rieducazione"




Mons. Joseph Zhu Baoyu, novantottenne, cinese, vescovo e cattolico, lo sa bene. Per quanto il prelato ora risulti essere, con lo stupore dei più, fuori pericolo.


E per quanto più di qualcuno già gridi al "miracolo". La vicenda dell'alto ecclesiastico asiatico sta facendo il giro del mondo. E non è un caso che il contagio di alcuni faccia più notizia rispetto ad altri casi. Le comunità cristiano-cattoliche presenti nella Repubblica popolare, del resto, stanno combattendo in modo particolare contro la diffusione del nuovo ceppo virale. Non che gli altri stiano facendo meno - capiamoci - , ma le imprese dei cattolici, forse anche per via del "momentum" storico-politico, stanno balzando agli onori delle cronache con costanza. Basta citare una delle tante altre storie raccontate in queste settimane dai media interazionali: Li Wenliang, un medico che, prima di altri, si era accorto della pericolosità del quadro, adesso è deceduto. La pavidità non fa parte delle caratteristiche di questi uomini.

Papa Francesco ha plaudito pubblicamente all'impegno che il governo sta mettendo in campo per debellare il virus. Il fatto che ad essersi ammalato, in questo periodo denso di dialettica su come dovrebbero essere gestiti i rapporti tra il cattolicesimo e l'ideologia maoista, sia stato pure un vescovo che - stando a quanto riportato dall'edizione odierna di Libero - risulta essere stato "rieducato" in vita dagli ideologi del maoismo comunista, non può che coinvolgere gli animi di tanti.

A fare da sfondo alla narrativa sul presule non è tanto l'episodio dello "schiaffetto" dato dal pontefice alla fedele cinese alla fine dello scorso anno - quella, semmai è una nota di colore, peraltro poi declinatasi con delle scuse ed un incontro formale tra i due protagonisti - . Il focus di base, al limite, è costituito sulla persistenza di quel progetto di "sicinizzazione", ossia di adattamento del culto cristiano-cattolico al comunismo che gli appartenenti alla Chiesa cinese sono costretti ancora oggi a mettere in conto. Sì, nonostante l'accordo provvisorio firmato tra Vaticano e Cina un anno e mezzo fa. Questo, almeno, raccontano le cronache. La caparbietà di un quasi centenario, dinanzi ad una patologia che pare inarrestabile, finisce col condire un dibattito - quello su cosa dovrebbe fare la Chiesa cattolica in Cina - che è in continua evoluzione. La spiritualità, invece, è una costante che non può né essere debellata né messa in discussione, mentre quella di Monsignor Joseph Zhu Baoyu è già una storia simbolo.

Poi c'è la straordinarietà del decorso: il vescovo cinese è stato attaccato dal coronavirus, ma solo per una decina di giorni. Ai miracoli si può non credere, ma la vicissitudine del presule asiatico è di sicuro singolare. Così com'è singolare la fede, sommersa o meno, del popolo cattolico cinese.


CORONAVIRUS E 5G: LE RELAZIONI PERICOLOSE

LA CINA CI VUOLE TUTTI MORTI?.....ASCOLTATE IL VIDEO E LEGGETE QUESTO INTERESSANTE ARTICOLO. BISOGNA REAGIRE CON FORZA E IN FRETTA ALTRIMENTI SIAMO FRITTI!....


Coronavirus e 5G: c'è correlazione? Lo studio dei Dottori P.R.Doyon e O.Johansson lo confermerebbe



OLLE JOHANSSON: “I CAMPI ELETTROMAGNETICI INDEBOLISCONO IL SISTEMA IMMUNITARIO E AUMENTANO IL RISCHIO INFEZIONI”

di Miriam Alborghetti


Le smart city rappresentano la piattaforma chiave per dispiegare il wireless di quinta generazione in tutta la sua potenza. Chiunque – animale, vegetale, batterio o virus che sia – abbia la ‘fortuna’ di vivere in una di esse, sarà immerso in un brodo elettromagnetico di cui nessuno conosce esattamente gli effetti, non essendo mai stata condotta una ricerca in merito. Pertanto, volente o nolente, sarà cavia di una sperimentazione.

WUHAN, UN GIOIELLO DI SMART CITY 

Orbene, nel fiume di parole che sono state spese per allertarci sulla novella pandemia cinese, a tutti i media è sfuggito un particolare non di poco conto ossia che Wuhan, la città da cui è partito il contagio, è, guarda caso, una smart city, anzi un gioiello di smart city, un vero fiore all’occhiello della tecnologia 5g con tutte le delizie ad essa connesse: internet delle cose, auto e autobus a guida autonoma, intelligenza artificiale etc.

Come scrive Maurizio Martucci in oasisana.com, nel capoluogo della provincia di Hubei, “è stato avviato il 5G attraverso l’installazione di 30.000 nuove antenne wireless di quinta generazione, cioè la più massiccia concentrazione al mondo pensata per pontificare nel futuro digitale e nell’Intelligenza Artificiale in occasione dei VII Giochi Mondiali Militari tenuti proprio a Wuhan nell’Ottobre 2019”.WUHAN E CORONAVIRUS

Casualmente il Coronavirus è nato a Wuhan. Lì ha avuto la forza di modificarsi passando dai rettili e dai pipistrelli all’uomo. E sempre lì, a poche settimane dalle istallazione delle antenne 5g, casualmente si è diffuso a dismisura e lì, sempre casualmente, ha mietuto la quasi totalità delle sue vittime. Quando esce dai confini di quell’area, sembra acquietarsi. Almeno per ora.

ROBOT 5G AL POSTO DI INFERMIERI E MEDICI

E come se non bastasse gli ospedali di Wuhan sono stati dotati di robot 5g per sostituire medici ed infermieri. Il che vuol dire – a parte le gravi implicazione etiche – che i ricoverati sono irradiati da microonde 5g, 24 ore su 24 e che, verosimilmente, gli elettrosensibili hanno ben poche speranze di salvarsi, a meno che vengano portati via da quell’inferno. Cosa improbabile dal momento che i casi di elettrosensibilità sono molto sottostimati e la patologia non è ancora sufficientemente riconosciuta, né esiste personale sanitario preparato in merito. Ma anche tutti gli altri pazienti, in quel contesto ad altissimo inquinamento elettromagnetico, sono comunque sottoposti ad uno stress notevole così da essere indeboliti e disarmati contro il virus.
Primo medico robot

EPIDEMIE E CAMPI ELETTROMAGNETICI 

Studi autorevoli hanno dimostrato come le elettro-frequenze siano in grado di modificare batteri, creare antibiotico resistenza, causare alterazioni del genoma umano e soprattutto indebolimento del sistema immunitario. Secondo il Prof .Olle Johansson “i campi ellettromagnetici possono agire attraverso l’inibizione della calcineurina (proteina che attiva le cellule del sistema immunitario) per sopprimere l’immunità, aumentando così il rischio di infezione”.

Lo scienziato e giornalista Arthur Firstenberg già nel 2017 in The Invisible Rainbow, sosteneva che le grandi epidemie sono spesso concomitanti a importanti mutamenti artificiali dell’ambiente elettromagnetico. La documentazione sugli effetti biologici delle radiazioni microonde è molto vasta, raggiunge quasi i diecimila documenti. E gli organi più suscettibili includono cervello, polmoni, sistema nervoso, cuore, occhi e tiroide.

Alla luce di tali considerazioni e delle troppe casualità succitate, alcune domande corrono d’obbligo: è verosimile che la letalità del Coronavirus sia in qualche modo correlata con il wireless di quinta generazione? E possiamo forse sperare che su questo tema, l’OMS, una organizzazione che riceve donazioni consistenti dalle società di telemedicina e di biotecnologia (le quali stanno investendo pesantemente sull’intelligenza artificiale), possa avviare ricerche scientifiche indipendenti ed imparziali?

CONTAGIO NELLA DIAMOND PRINCESS E LA GABBIA DI FARADAY

Quanto al contagio sulla nave da crociera Diamond Princess a largo del Giappone, in cui pochi casi iniziali si sono centuplicati, una riflessione sorge spontanea: chiudere delle persone in cabine di ferro iperconesse, non equivale forse a metterle in una gabbia faraday, in cui le radiazioni emesse dai cellulari e tablet vengono trattenute all’interno della cabina stessa, creando così una condizione più che favorevole alla propagazione del virus anche attraverso le condotte dei condizionatori?


SANTA MARINELLA: I CITTADINI USATI COME CAVIE?

Una nota è doverosa a proposito del delirio tecnologico di taluni politici di Santa Marinella che, nei giorni scorsi, hanno propagandato a mezzo stampa le magnifiche sorti progressive che apporterebbe il 5g alla località marina.

Tralasciando le questioni ambientali di una cittadina già martoriata dal cemento e dai fumi della centrale a carbone di Civitavecchia, a costoro vorrei ricordare che lo spiegamento del 5G costituisce un esperimento sull’umanità e sull’ambiente e dunque un CRIMINE secondo il diritto internazionale.

I nazisti, in nome del progresso scientifico, condussero esperimenti sugli esseri umani in quanto la legge lo consentiva, supportata da teorie farneticanti sottoscritte da intellettuali, scienziati e politici.

Non è che se una cosa è legale, allora non è criminale. Teniamolo bene a mente.

PS: Per chi volesse avere informazioni più complete dal punto di vista scientifico, consiglio di leggere l’articolo su citato di Maurizio Martucci a questo link:


sabato 22 febbraio 2020

La guerra del futuro è già cominciata: tossine biotech e sciami di droni-killer



Guerra fredda 2.0. L’allarme dell’ultimo rapporto Bio Plus X del Sipri: nuove minacce da un possibile mix bellico di AI, stampa3D con bioink e robotica

Guerra fredda 2.0. L’allarme dell’ultimo rapporto Bio Plus X del Sipri: nuove minacce da un possibile mix bellico di AI, stampa3D con bioink e robotica 

Piccoli e silenziosi, il nemico non deve sentirli arrivare: i mini droni interattivi sono la nuova ossessione degli alti papaveri degli eserciti. Per il momento fanno «volare» nuvole di soldi: 99 milioni di dollari per introdurli nel vecchio programma Shadow del Pentagono e 75 milioni di sterline per integrarli nella Royal Navy britannica – con o senza Brexit – solo per parlare degli ultimi stanziamenti di questo inizio aprile.
E intanto si sperimentano sempre più autonomi e precisi, nell’individuare mine e sottomarini, nel pattugliare territori di confine, deserti e giungle, nel riconoscere bersagli, nel trasportare munizioni e riparare armi tramite la tecnologia della «stampa3D». Ma soprattutto – per il momento – sono un fiore all’occhiello nei «giochi di guerra», cioè nelle esercitazioni tattiche che tanto piacciono ai militari e che fanno parte di questa epoca di «Fase-zero» (o Zero Phase) nella tassonomia della guerra.

È così che si chiama in gergo militare americano la nuova versione della guerra fredda, comprensiva del cyberspazio.

Un’epoca caratterizzata anche e soprattutto di spionaggio online, disinformazione di massa organizzata attraverso fake news e social media com’è stato durante la campagna elettorale di Donald Trump, cyber-attacchi per mandare in panne i sistemi informatici governativi com’è successo non più tardi di un mese fa in Spagna (è stato a metà marzo e il ministero della Difesa iberico ha attribuito la responsabilità a una non meglio identificata «potenza straniera»), diffusione di allarmi tipo l’antrace, o eliminazione di agenti segreti con cocktail, tisane e profumi infettati da radioisotopi di potenza letale .

Del resto torri robotiche di sorveglianza sono state studiate tra Stati uniti e Messico come «muro digitale» per un certo tempo preferito dal presidente Trump. Si trattava del progetto «Anduril» ideato – e realizzato in esperimento lungo la frontiera del Rio Grande – dal più celebre giovane supporter del presidente: il 26enne Palmer Luckey.

E del resto una barriera dello stesso genere sarebbe stata proposta, e poi scartata dalla Ue, anche tra Turchia e Siria, sempre in funzione «anti-invasione» di migranti, proprio come «anti-invasione» sono le torri realizzate dalla Samsung per monitorare la fascia di territorio tra le due Coree – unico esempio realizzato di Killer robots in funzione –, letali per qualsiasi essere umano si trovi ad attraversare la terra di nessuno tra le due barriere di confine.

Lo scenario successivo a questa «Fase-zero» è però molto, molto più inquietante. L’ultimo rapporto del Sipri (Stockholm International Peace Research Institute), autorevole organizzazione di analisi delle spese militari e politiche della sicurezza nel mondo, lancia un allarme sui possibili esiti bellici di alcuni recenti sviluppi tecnologici. Un allarme che comprende i Killer robots, sistemi d’arma integralmente automatici, capaci cioè di decidere quando e se colpire indipendentemente da qualsiasi decisione umana, ma va oltre.

Il rapporto, uscito a fine marzo – Bio Plus X: Arms control and the convergente of biology and emerging technologies – del Sipri, sostiene che i progressi della biotecnologia (la manipolazione genetica degli organismi, dai batteri ai tessuti umani) potrebbero essere messi a servizio della proliferazione di armi biologiche e avere un effetto disruptive esponenziale se unite alle altre tre tecnologie “emergenti”: l’intelligenza artificiale (in sigla Ai, comprensiva del machine learning), la robotica e la additive manufacturing (in sigla Am, più comunemente nota come stampa3D).

Attualmente la convergenza di queste tecnologie innovative in ambito bellico è non solo possibile ma difficilmente controllabile anche attraverso la diffusione delle informazioni e la creazione di laboratori-cloud, dove gli esperimenti possono essere compiuti anche in remoto, da piccoli gruppi disarticolati e informali di sviluppatori. Non si tratta certo di fermare i progressi scientifici, da cui dipendono gli straordinari avanzamenti in ambito civile e soprattutto sanitario sia diagnostico, sia per le cure personalizzate del cancro e delle malattie rare e persino sui modelli predittivi di nuove epidemie.

Per il Sipri però l’unico strumento di controllo esistente, la Convenzione contro la proliferazione delle armi biologiche e tossiche del 1972, si dimostra insufficiente e deve essere quanto meno riformato e adeguato alle nuove minacce biotecnologiche.

Sipri propone un comitato consultivo scientifico di monitoraggio permanente che affianchi le istituzioni di controllo legate al trattato del 1972, standard di sicurezza per i dati genomici e di privacy, codici di condotta per gli scienziati, corsi obbligatori sull’etica della ricerca e la biosicurezza negli istituti di ricerca e nelle università e altro ancora. Nel frattempo la commissione delle Nazioni unite sul monitoraggio delle nuove armi che si è riunita a Ginevra a fine marzo, non ha preso nessuna decisione. Neanche per rispondere alle sollecitazioni della campagna Stop Killer robots che si sta diffondendo in oltre 28 Paesi. Francesco Vignarca, coordinatore della campagna in Italia e portavoce della Rete Disarmo, sostiene che per superare le resistenze russe, cinesi e statunitensi alla messa al bando delle armi interamente autonome dal controllo umano «adesso non si può che sensibilizzare l’opinione pubblica, i parlamenti e i governi, per attivare un percorso negoziato verso un nuovo trattato».

Già nelle prossime settimane è stata chiesta dalla campagna Stop Killer robots una audizione sia al Senato sia alla Camera e a maggio sarà organizzato un evento seminariale all’interno del Festival dei diritti umani.

I droni e le epidemie cinesi: tra il coronavirus e la peste suina



DRONI: NUOVI VETTORI TECNOLOGICI DI EPIDEMIA?....

Droni utilizzati dal governo per avvertire la popolazione con le direttive sul coronavirus e droni sfruttati dalle bande criminali per veicolare la peste suina: in Cina oggi vanno in scena due emergenze sanitarie in cui il ruolo dei droni va studiato per capire quali possono essere i prossimi sviluppi in materia di guerra batteriologica e di sfruttamento di questo strumento per una pronta risposta ai disastri.

Ai già noti coronavirus che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la (MERS) Sindrome Respiratoria Mediorientale e la (SARS) Sindrome Respiratoria Acuta grave, in questi primi mesi dell’anno alla ribalta delle cronache c’è il coronavirus identificato in Cina (2019-nCoV), un nuovo ceppo che non è stato precedentemente mai identificato nell’uomo. Il rischio è considerato alto a livello globale, tant’è che nel momento in cui scriviamo ) le vittime sono passate a oltre 2.000, concentrate principalmente nella regione dell’Hubei, epicentro del virus.

Sebbene se ne parli meno, altre malattie sono presenti da tempo, tra queste la peste suina africana. Si tratta di una malattia virale dei suini e dei cinghiali selvatici, solitamente letale. Non esistono vaccini né cure. Secondo il Ministero cinese dell’Agricoltura e della FAO, la Cina ha perso 130 milioni di suini (40% della mandria totale) dallo scoppio di una violenta epidemia di peste suina africana nell’estate / autunno del 2019. La perdita equivale a due volte la produzione americana, terzo paese produttore dietro la Cina e l’Unione europea.

Massacri massicci di suini sono stati effettuati per limitare la diffusione dell’epidemia. La scarsità consecutiva di suini ha immediatamente fatto salire il prezzo della loro carne: da 32 yuan / kg (4 euro) a 60 yuan / kg (7,6 euro). In Cina, il maiale rappresenta il 70% della carne consumata e un cinese consuma in media 20 kg all’anno. In alcune aree urbane e rurali, alcuni ristoranti che servivano solo carne di maiale offrono anche carne di cane, che è molto più conveniente per i loro clienti.
Effetti collaterali

Il coronavirus è un dramma umano ma anche un grande Challenge tecnologico per i governi e le aziende che devono trovare nuove modalità per contenere i danni.

Il controllo delle persone che sono state nella zona di Hubei sfiora i confini della fantascienza. Un abitante di Nanchino – che era stato a Wehan senza dirlo a nessuno – ha ricevuto a casa una visita della polizia che lo invitava a misurarsi la febbre e quindi ad essere sottoposto alla quarantena. Un cocktail tecnologico fatto di gestione dati, intelligenza artificiale e geolocalizzazione ha individuato il “trasgressore” e lo ha punito.

Nella regione del Guandong, invece, sono spuntati robot nelle strade che “sgridano” i passanti che non indossano le mascherine, dopo averli individuati attraverso le videocamere.

Intanto nel cielo di Pechino e Shanghai volano da giorni dei Droni che usando i loro speaker urlano le “direttive” ai passanti: messaggi cortesi ma fermi su come comportarsi di fronte all’inedita epidemia, mentre altri Droni si stanno occupando nell’area di Wuhan, quella con il maggior numero di malati, della distribuzione dei farmaci e delle mascherine, che purtroppo non sono sufficienti per il grande numero di malati.

Parallelamente un aeroporto cinese si è trovato coinvolto nel fuoco incrociato di una bizzarra battaglia tra allevatori di suini e bande criminali. A dicembre, i sistemi di navigazione hanno iniziato a fallire sui voli in entrata e in uscita dall’aeroporto di Harbin mentre sorvolavano la contea di Zhaozhou. Le autorità in seguito hanno rintracciato la causa del disturbo al dispositivo anti-drone non autorizzato di una fattoria, che aveva iniziato a utilizzare nel tentativo di impedire ai criminali di usare i droni per far cadere oggetti infetti da influenza suina sui suoi maiali.

Il crollo della popolazione suina cinese ha portato a un aumento considerevole del prezzo della carne di maiale. Per sfruttare la situazione, secondo quanto riferito, bande criminali hanno utilizzato droni (in maniera analoga a quanto fatto dalla ‘ndrangheta in Italia, ndr) per far cadere oggetti infetti dall’influenza su maiali sani. Le bande quindi acquistano a buon mercato i maiali infetti dagli agricoltori e vendono il loro maiale in modo sano – con un significativo aumento.

Secondo quanto riferito, Heilongjiang Dabeinong Agriculture & Pastoral Foods, il proprietario / operatore della fattoria di maiali che maneggiava il dispositivo anti-drone, si è trovato vittima di tali attacchi, ma ha affermato che non intendeva che le sue misure difensive violassero le regole dell’aviazione. I funzionari del governo hanno sequestrato il dispositivo anti-drone una volta identificato come la fonte dell’interferenza, quindi gli allevatori di suini dovranno pensare a un altro modo per proteggersi dagli attacchi criminali.

Riflessioni conclusive

Alibaba avrebbe registrato ordini sospetti di droni? Cosa fa Gongabu?

Come difesa antiaerea, diversi allevatori di suini hanno utilizzato sistemi di disturbo che interrompono la navigazione dei Droni nelle loro fattorie.

Quando il drone commerciale diventa un vettore low-tech di epidemia (per fini lucrativi), la letteratura e il cinema cyberpunk devono solo comportarsi bene. I registi di Black Mirror probabilmente terranno la loro prossima sceneggiatura. Servizi di sicurezza, aziende agricole e mercati agricoli?

Il futuro delle armi biologiche / chimiche sarà “dronizzato”?

Nuovo Coronavirus: già nel 2017 si prevedeva che il virus avrebbe attaccato Wuhan


Ricercando e citando qui di seguito più fonti, ho cercato di evidenziare alcuni elementi della vicenda della diffusione del coronavirus, non ancora trattati pubblicamente dai media. L’ evidenza più interessante che ho trovato è che pericolo di un nuovo coronavirus era già noto da anni e che già nel 2017 si prevedeva che l’epidemia sarebbe esplosa da dove poi è effettivamente esplosa, ovvero dalla città di Wuhan, in Cina. Ci sono poi altri elementi, che cito solo per informazione e motivo di approfondimento e di studio. Li propongo di seguito ‘a ruota libera’, non avendo avuto il tempo di rivedere i vari appunti. 

Nel 2015, The Pirbright Institute ha depositato un brevetto per il coronavirus vivo e attenuato. L’Istituto afferma che il nuovo virus potrebbe essere utilizzato per creare un vaccino per il trattamento o la prevenzione dei virus respiratori. Il brevetto è stato assegnato nel 2018.
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Il Pirbright Institute è attualmente finanziato dal Dipartimento per l’ambiente, l’alimentazione e gli affari rurali del Regno Unito, dall’OMS e dalla Fondazione Bill e Melinda Gates.

Nel novembre del 2019, collaborando con il World Economic Forum, la Bill & Melinda Gates Foundation ha ospitato “Event 201”, dove è stata eseguita una simulazione di una pandemia di coronavirus.
Nella simulazione si immaginava che una infezione iniziata a Wuhan in Cina sfugga al controllo. (Vedi qui: https://www.nature.com/news/inside-the-chinese-lab-poised-to-study-world-s-most-dangerous-pathogens-1.21487 ). Ciò che si ipotizzava è che siccome “Un laboratorio a Wuhan è in procinto di essere autorizzato a lavorare con i patogeni più pericolosi del mondo”, un virus potesse sfuggire dal laboratorio.

Poi, come sappiamo il resto è cronaca: a gennaio la pandemia è effettivamente iniziata a Wuhan e si presuppone avrà una grande diffusione. La notizia sui mezzi di comunicazione è trapelata settimane prima, quando c’erano solo 40 casi sospetti, quando non si era verificato un solo decesso e quando ancora la Cina non aveva isolato e sequenziato il gene del virus e spiegato di cosa si trattasse.

Ma torniamo all”esercitazione: Event 201 è una esercitazione che è stata organizzata a il 18 ottobre 2019, a New York che ha illustrato gli sforzi necessari per ridurre le conseguenze economiche e sociali su larga scala di una grave pandemia. La simulazione è stata ospitata dal Johns Hopkins Center for Health Security in collaborazione con il World Economic Forum e la Bill and Melinda Gates Foundation. Quest’ultima ha contribuito in modo determinante all’organizzazione che ha eseguito la simulazione “Event 201” secondo cui questo nuovo virus sarebbe stato virale come la pesete ed avrebbe causato 63 milioni di morti. Tuttavia nella simulazione sono stati usato criteri che consideravano un virus molto più pericoloso della SARS quando nella peggiore delle ipotesi, quello è virulento di un quarto rispetto alla SARS. 

Circa la Johns Hopkins Center for Health Security che ha eseguito la simulazione è utile sapere che è un think tank (non affiliato al centro medico) che fa ricerche politiche e fornisce raccomandazioni politiche al governo degli Stati Uniti, all’Organizzazione mondiale della sanità e alla Convenzione delle Nazioni Unite sulle armi biologiche. Mentre Gates è anche collegato all’organizzazione a cui è stato assegnato un recente brevetto su “un nuovo Coronavirus”. Gates è un sostenitore dei vaccini per tutti, ma ha rifiutato di somministrare un singolo vaccino ai suoi figli o ai membri della sua famiglia.

Qui troverete menzione del brevetto per il coronavirus, depositato nel 2015 e assegnato nel 2018 ( brevents.justia.com/patent/10130701 ). L’ assegnatario di questo brevetto è il Pirbright Institute finanziato dal governo al di fuori del Regno Unito, alcuni dei loro principali finanziatori sono l’Organizzazione mondiale della sanità e la Fondazione Bill & Melinda Gates. 


È vero anche che la Cina è il più posto più suscettibile alle epidemie perché ha più persone e più animali, quindi più mutazioni casuali su virus e batteri.

La SARS, ad esempio, è avvenuta perché il virus proveniva dall’anatra e mutava per poter infettare il pollo, dall’anatra poi il virus è mutato ulteriormente per infettare l’uomo. Dal momento che la Cina ha molte anatre (sono endemiche della Cina), un sacco di polli e una grande densità di popolazione, ciò spiega che la pandemia sia nata lì , dove è nata la SARS, e non da qualche altra parte.

La situazione in Cina è particolarmente allarmante soprattutto per la forte densità di popolazione: quando la densità della popolazione è alta, un virus può uccidere rapidamente e comunque diffondersi rapidamente.

In proposito, su questo sito la situazione è monitorata continuamente in tempo reale e viene registrata la diffusione della malattia, il numero di casi e decessi : 


E’ possibile che il virus possa essere stato diffuso appositamente da bio-terroristi posizionando con cura il loro ultimo patogeno “pandemico” in una posizione specifica? Potenzialmente sì. Ma scelte culturali, come mangiare pipistrelli o serpenti, hanno maggiori probabilità di essere potenzialmente usati per sviluppare naturalmente un nuovo ceppo. Come l’Ebola, Zika, l’ultima influenza “suina” e persino l’influenza aviaria, spuntano dove la popolazione locale è più esposta alle specie interessate rispetto alle popolazioni occidentali.

Poi c’è l’altra ipotesi. Anche se meno probabile come ipotesi, questa variante del coronavirus – come ipotizzato nella simulazione nel 2019 Event 201 – potrebbe essere “sfuggita” alla struttura di bioricerca di Wuhan (Wuhan ha un laboratorio di microbiologia ad alta sicurezza) o ci potrebbero essere varie spiegazioni di diffusione artificiale. In ogni modo, almeno fino a quando non sarà fatta una analisi genetica completa e definitiva, il giudizio pubblico su dove ha avuto origine questa varietà di virus deve rimanere ragionevolmente sospeso.

A latere, ovviamente senza avanzare alcuna ipotesi reale, ma solo per dare maggiori elementi di una migliore informazione ipotizzando vari scenari, è inutile negare che le case farmaceutiche hanno un enorme profitto da pandemie potenziali. Ricorderemo infatti la pandemia di influenza suina H1N1 del 2009:


Ribadisco che comunque non esiste ancora motivo di considerare ipotesi terze – rispetto a quelle divulgate comunemente più probabili del motivo plausibile più trattato che è quello delle abitudini alimentari e culturali dei cinesi o della fatalità. Nello stesso tempo, è innegabile che l’occasione è ghiotta – per i cinici – per infliggere un duro colpo alla Cina.

L’OMS ha comunque detto che la Cina deve essere elogiata per la sua collaborazione, apertura e pronta attuazione delle misure di quarantena estreme. Il presidente cinese XI ha detto pubblicamente alla nazione che le informazioni su questa vicenda dovranno essere pubbliche, senza alcuna censura o limitazione. Ha inoltre assicurato che saranno prese tutte le misure per contenere il contagio. Inoltre ha ordinato ai funzionari pubblici che dovranno impegnarsi totalmente per fronteggiare questa battaglia che la Cina si trova ad intraprendere. Nella città di Wuhan focolaio dell’infezione sono stati mandati centinaia di medici dell’esercito che si erano già impegnati ed avevano acquisito esperienza con la precedente epidemia di SARS.

Oltre al pericolo del virus in sé, ora un altro pericolo sembra essere rappresentato da individui che risultano asintomatici ma sono portatori sani della malattia. Questo naturalmente sotto un profilo locale del problema. Ma data l’epoca di globalizzazione con i continui spostamenti di persone e merci è possibile spostare il contagio da locale a globale letteralmente in una notte.

@vietatoparlare


DRONI, AEREI E AEROSOL VIRULENTI

Al protocollo sul coronavirus CoV19, aggiornato alla sua sesta edizione, è stata recentemente aggiunta anche la trasmissione via aerosol. Questa si riferisce alla presenza nell’aria del virus, che forma un aerosol con le minuscole gocce disperse nei gas atmosferici, capaci di percorrere, fluttuando, lunghe distanze e in grado di trasmettere l’infezione a seguito dell’inalazione. E se ci fossero dei dispositivi militari ad agevolare la fluttuazione dei virus nell'aria? Tipo aerei civili? O droni? I fluidi biologici prelevati da persone infette e liberate nell'aria è un'ipotesi plausibile? E non ci si venga più a parlare di complottismo perché la parola giusta è GENOCIDIO!


Aerei di linea: guerra biologica sulle nostre città


climate engineering "fuselage diarrhea" over stuttgart the Pollution capital 20151228


Coronavirus, chi è più a rischio e qual è il tasso di mortalità di COVID-19




I SOGGETTI DI SESSO MASCHILE E ANZIANI RISULTANO PIU' VULNERABILI AL CORONAVIRUS A CAUSA DI PATOLOGIE PREGRESSE. IL COVID 19 E' UN VIRUS CHE ATTACCA I POLMONI TROVANDO I FUMATORI PIU' ESPOSTI AL RISCHIO DI CONTAGIO....

Il Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie (CCDC) ha pubblicato il più ampio e approfondito studio epidemiologico sul nuovo coronavirus emerso in Cina (SARS-CoV-2), che ha coinvolto oltre 44mila pazienti. Dall’analisi dei dati è emerso che gli uomini, anziani e malati sono i più esposti alle conseguenze gravi dell’infezione. Il tasso di mortalità si attesta in media sul 2,3 percento. Non ci sono bambini tra le vittime.

Il Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie (CCDC) ha pubblicato il più ampio e approfondito studio epidemiologico sul nuovo coronavirus emerso in Cina (SARS-CoV-2), che ha coinvolto oltre 44mila pazienti. Dall’analisi dei dati è emerso che gli uomini, anziani e malati sono i più esposti alle conseguenze gravi dell’infezione. Il tasso di mortalità si attesta in media sul 2,3 percento. Non ci sono bambini tra le vittime.


COVID-19, l'infezione innescata dal nuovo coronavirus emerso in Cina (SARS-CoV-2), nell'80 percento dei pazienti si manifesta in forma lieve, e ha maggiori probabilità di avere conseguenze gravi nei soggetti anziani, malati e di sesso maschile, come già ipotizzato nella fase iniziale dell'epidemia. Sono soltanto alcuni dei dati significativi emersi dall'indagine epidemiologica più ampia e approfondita condotta sul coronavirus da quando il patogeno ha iniziato a diffondersi da Wuhan, nella provincia di Hubei. Sono stati infatti inclusi oltre 44mila pazienti. A condurre lo studio gli scienziati del “The Novel Coronavirus Pneumonia Emergency Response Epidemiology Team”, gruppo creato appositamente dal Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie (CCDC).

Gli scienziati hanno rilevato che il tasso di mortalità del virus, al momento, si attesta in media sul 2,3 percento; è dunque sensibilmente inferiore rispetto al 10 percento della SARS (Severe acute respiratory syndrome) e al 30 percento della MERS (Middle East Respiratory Syndrome), pur essendo tutti e tre betacoronavirus caratterizzati da una somiglianza genetica piuttosto elevata. Il motivo per cui il nuovo coronavirus ha fatto un numero sensibilmente superiore di vittime rispetto alle altre due patologie (nel momento in cui stiamo scrivendo sono 1.875 morti e 73.337 infettati, sulla base della mappa del contagio) è legata al fatto che si trasmette molto più facilmente, come una comune influenza stagionale, benché non siano ancora del tutto chiare le modalità di trasmissione. La mortalità nella provincia dello Hubei è risultata più elevata rispetto al resto della Cina: 2,9 percento contro 0,4 percento.

Ad oggi, sulla base dello studio pubblicato sul Chinese Journal of Epidemiology, non risultano esserci bambini fra le vittime di SARS-CoV-2, che come indicato manifesta i sintomi più gravi negli uomini anziani. Gli uomini hanno maggiori probabilità di morire delle donne (2,8 percento contro 1,7 percento); i più esposti al rischio letale sono i pazienti con patologie preesistenti, in particolar modo quelle cardiovascolari, il diabete, le malattie respiratorie croniche e l'ipertensione. Come indicato, nell'80,9 percento dei casi l'infezione si presenta come lieve; nel 13,8 percento COVID-19 si manifesta come grave, mentre risulta critica per il 4,7 percento dei casi. Questo dato aumenta per gli uomini che hanno un'età superiore agli 80 anni.

Gli scienziati cinesi si sono soffermati anche sul rischio di contagio per il personale sanitario, che è particolarmente esposto. Si ritiene che oltre 3mila tra medici e infermieri siano stati contagiati da SARS-CoV-2 fino ad oggi, dei quali 1.716 sono stati ufficialmente confermati. Si registrano anche diverse vittime, tra le quali figurano il dottor Liu Zhiming di 51 anni, direttore dell'ospedale Wuchang di Wuhan, e il 34enne oculista Li Wenliang, medico eroe che per primo provò ad allertare colleghi, parenti e amici della diffusione del virus. L'uomo fu messo a tacere dalle autorità, ma quando l'epidemia è esplosa in tutta la sua violenza è stato riabilitato dalla magistratura ed è tornato al proprio lavoro; purtroppo è rimasto contagiato è a causa dell'aggravamento delle sue condizioni è deceduto.
Lo studio rivela anche che le misure draconiane messe in atto da Pechino per contenere il virus – come l'isolamento di intere città – starebbero dando i primi frutti; il picco della "curva epidemica dell'insorgenza dei sintomi" sarebbe infatti stato raggiunto tra il 23 e il 26 gennaio, manifestando segni di diminuzione a partire dall'11 febbraio. Nonostante questo segnale positivo, i ricercatori indicano che a causa dell'elevata contagiosità della patologia potrebbero sorgere dei nuovi focolai con ulteriori picchi. Per questa ragione è fondamentale tenere altissima l'attenzione sul coronavirus.