venerdì 15 marzo 2019

"Satana colpirà al cuore la società..." – del tutto sconosciute, le straordinarie profezie di Papa Pio XII!...



L'avverarsi di alcune rivelazioni di papa Pacelli (1876-1958), come il crollo dell'Unione Sovietica e l'elezione di un pontefice polacco, rende credibili e talora allarmanti le "ispirazioni profetiche" che riguardano il nostro futuro. La liberazione del popolo cinese, il crollo del capitalismo, l'ingovernabilità dell'Italia, l'invasione dei popoli provenienti dall'est e dai Paesi africani diverranno realtà?

ALCUNE DELLE PIÙ RILEVANTI PROFEZIE DEL "PASTOR ANGELICUS"

1. IL GRANDE PROBLEMA SARÀ LA CINA

«La Cina è una bomba demografica e quando finirà per esplodere, metterà in crisi il mondo intero».

«Quando cadranno gli idoli di Mosca, inizieranno a scricchiolare anche gli idoli di Pechino… All'esaltazione subentrerà l'anarchia e milioni di cinesi cercheranno rifugio in tutto il mondo, aggravando spesso la situazione già precaria di altri Paesi…».

«Il primo, grave pericolo del terzo Millennio sarà la Cina… E sarà coinvolta anche l'Europa, anche l'Italia…».

«Quando si presenterà il problema cinese, non ci sarà più al mondo una potenza in grado di fronteggiarlo; e non ci sarà un Paese in grado di costituire una catena di solidarietà… Sarà un quadro estremamente preoccupante».

«Un numero sempre maggiore di asiatici, soprattutto di cinesi, premerà alle frontiere dei Paesi industrializzati, soprattutto europei, mettendo in crisi economie che un tempo erano fiorenti».

«Le grandi emigrazioni della fine del Millennio turberanno il mondo. La maggior parte dei Paesi non sarà preparata ad ospitare un numero sempre maggiore di persone… La civiltà orientale conviverà con la civiltà occidentale».

«Sarà la fine di un tempo, sarà la fine degli isolamenti tradizionali della civiltà occidentale…».

Sono frasi che Pio XII ha pronunciato tra il 1946 e il 1952. Sono visioni profetiche, sulla Cina e sull'emigrazione dei popoli poveri verso i Paesi industrializzati. Questa preveggenza si sta già avverando, seppur in modo lento. Quando crollerà anche il regime cinese – come profetizzato dal Pontefice – emergerà il problema, in tutta la sua drammaticità.

2. LE DIFFICOLTÀ DELLA NUOVA GENERAZIONE SARANNO MOLTE

«Il pericolo che corre la prossima generazione sarà quello di crescere senza i due supporti fondamentali: la fede e l'umiltà… Se mancano questi due cardini, la vita sarà difficile; e alle prime difficoltà, l'uomo si fletterà su se stesso, rinunciando a lottare…».

Sono parole pronunciate da Pio XII nel 1950. Si tratta di una visione profetica. E la conferma la troviamo nelle recenti dichiarazioni di un noto educatore che, analizzando «il problema droga», arriva a questa preoccupante conclusione: «… abbiamo una generazione fragile; una generazione con poche speranze, perché priva di fede… Una generazione con mille problemi, coinvolta in una competizione frenetica, devastante, nella quale non ha alcun posto l'umiltà…».

Parlando a un gruppo di madri cattoliche, nel 1950, il Pontefice ricordava anche: «… che i giovani vanno educati a vivere una vita interiore; vanno educati alla preghiera e alla meditazione, perché l'uomo che nei momenti difficili non riesce a rifugiarsi nella preghiera, vive male e non riesce a donare la pace alle persone che gli sono vicine…».

Anche qui Pio XII aveva «visto» giusto. La conferma ci viene data anche da Giovanni Paolo II, che rivolgendosi soprattutto ai giovani, ha ripetutamente dichiarato che: «… oggi si vive male, perché non si è più capaci di vivere una vita interiore». Tutto è all'insegna dell'esteriorità. Nel mondo serpeggia una specie di culto blasfemo per le cose materiali, per i piaceri della carne. Manca la fede, manca la spiritualità, manca l'umiltà: ecco la tragedia della nuova generazione. Una tragedia che Pio XII aveva profetizzato. Una tragedia che coinvolgerà, purtroppo, un numero sempre maggiore di giovani, spingendoli spesso sulla strada disperata della droga.

3. LA SCIENZA NON PUÒ SOSTITUIRSI A DIO

«Ci sono dei limiti che la scienza non può valicare… Alcune premesse lasciano scorgere inquietanti ricerche scientifiche… Si cercherà di sostituire Dio con le equazioni matematiche».

Pio XII sapeva vedere lontano, difatti in queste parole profetiche, pronunciate all’inizio degli anni Cinquanta, si riflettono le ricerche scientifiche, soprattutto nel campo della biologia e della fisica, dei nostri giorni.

Oggi, con la Theory of Everything, «la teoria del tutto», si ha la presunzione di svelare il mistero dell’universo, per arrivare a sostituire Dio con una formula matematica.

In altre parole, non più «Dio Redentore», ma «Massimo Matematico». Questa ricerca scientifica, priva di etica, la troviamo anche in altri vaticini. Un messaggio della fine Ottocento, attribuito a una suora di clausura, dice che:

«Alla fine del Millennio, l’uomo si sentirà potente, al punto tale da violare i grandi misteri dell’Eterno… Ma l’uomo che si sentirà potente sarà più fragile di sempre perché questo sarà il tempo in cui le forze della natura si scateneranno per riportare il Creato alla sua bellezza originale… Perché alla fine del Millennio… la terra sarà avvelenata e l’uomo si dibatterà in una ragnatela di difficoltà e di dolori. Alla fine, risorgerà l’umiltà. E l’uomo, nella disperazione dei cieli fumosi, ritornerà a rivolgersi a Dio… Perché i disastri provocati dall’uomo potranno essere sanati solamente con un intervento divino…».



4. A PROPOSITO DI COSTITUZIONE ITALIANA: "DI CRISTIANO HA SOLO L'INVOLUCRO"

«È una Costituzione che non diventerà longeva. Di cristiano ha solamente l'involucro… ».

Nel 1943 un gruppo di laureati cattolici elaborava a Camaldoli un codice di etica sociale ispirato al messaggio evangelico che, in un secondo tempo, verrà considerato dai «padri della Costituzione».

I primi appunti di questo codice etico d'ispirazione evangelica vennero sottoposti al Pontefice, il quale fece un commento molto significativo: «L'amore per il prossimo e la giustizia devono essere i cardini di una Costituzione degna di essere ispirata ai principi cristiani…».

E quando, quattro anni dopo, la Costituzione venne approvata, alcuni giornali attribuirono a Pio XII un giudizio che provocò alcune polemiche: «Di cristiano ha solamente l'involucro…».

Sull'onda di questo giudizio, scaturì un vaticinio, sempre attribuito a Pio XII: «È una Carta Costituzionale che non diventerà longeva… cinquant'anni, un po' meno o un po' più».

Quarantanove anni dopo — la Costituzione è stata approvata il 27 dicembre 1947 — s'inizia a parlare di un nuova Costituente, perché la Costituzione «non corrisponde più alle esigenze politiche del nostro tempo».

Sono parole che farebbero rabbrividire l'onorevole Terracini, già presidente dell'Assemblea Costituente, il quale, in una intervista del 1947 dichiarava che: «La nuova Costituzione è quanto di meglio possa essere dato a un popolo civile, moderno e democratico… È una Costituzione che coinvolgerà certamente più generazioni». Pio XII non era dello stesso parere, perché sentiva che, nella migliore delle ipotesi, la Costituzione del 1947 avrebbe coinvolto una generazione.

5. LA MINACCIA DELLE ACQUE

«La catastrofe del Polesine dovrebbe rappresentare un campanello d’allarme… invece la minaccia delle acque diventerà sempre più preoccupante».

Nel novembre 1951 il Po ruppe gli argini allagando oltre centomila ettari di terreno. Molte furono le vittime, mentre i danni vennero valutati intorno a ventisette miliardi, che per quel tempo era una cifra da capogiro.

Pio XII volle che la Chiesa si applicasse in ogni modo per aiutare le persone che erano rimaste senza casa, senza mezzi. E soprattutto per la ricostruzione.
In quelle giornate di dolore, Pio XII invitò più volte a pregare, «… affinchè il flagello delle acque non ritorni a minacciare l’uomo».

Sempre in quel periodo, Pio XII dichiarò che: «La catastrofe del Polesine dovrebbe essere un insegnamento… dovrebbe rappresentare un campanello d’allarme… invece la minaccia delle acque diventerà sempre più preoccupante».

Sono parole dal contenuto profetico, che vennero ricordate dodici anni dopo, quando nel 1963, si registrò la tragedia del Vajont. Un paese intero – Longarone – venne cancellato dalle acque. Duemilacinquecento furono i morti. E anche questa volta la Chiesa si mise al servizio delle persone maggiormente colpite dalla tragedia.

La minaccia delle acque, in seguito anche all’irresponsabile abbandono delle campagne e al disboscamento, continuò negli anni futuri. Alcuni ecologisti sostengono, a questo proposito, che il vero «flagello delle acque» deve ancora venire. E, forse, si tratta di quel «flagello» per il quale Pio XII aveva invitato a pregare già nel 1951.

6. QUANDO IL PONTEFICE SARÀ ITINERANTE

«Arriverà un giorno in cui il Pontefice sarà itinerante… raggiungerà le terre più lontane e più abbandonate…».

La tradizione esigeva che il Segretario di Stato rimanesse costantemente a fianco del Pontefice. Ma quando il cardinale Pacelli divenne Segretario di Stato, questa tradizione radicata nel tempo cambiò completamente.

Il cardinale Pacelli, dopo le sue esperienze di Nunzio Apostolico in Germania, era fermamente convinto dell’efficacia del «contatto diretto» con le persone che affrontavano i grandi problemi della politica e con il popolo, con la gente, con i fedeli sparsi nel mondo, che mai avrebbero avuto la possibilità d’incontrare il Pontefice.
Così, il cardinale Pacelli, avviò quella che negli ambienti vaticani veniva chiamata «la rivoluzione itinerante».

Quale Delegato Pontificio, rappresentò il Pontefice in Francia, in Brasile, negli Stati Uniti d’America. E in tante altre parti del mondo. Pio XI aveva ben accolto «questo nuovo modo di gestire i rapporti con l’estero», anche alla luce degli ottimi risultati che si raccoglievano ovunque.

Rientrando dal Congresso Eucaristico Internazionale di Buenos Aires il cardinale Pacelli, che Pio XI chiamava bonariamente «l’oratore di Pentecoste», nell’entusiasmo del momento, disse che: «… arriverà un giorno nel quale il Pontefice sarà itinerante, raggiungerà le terre più lontane e più abbandonate, incontrerà i fedeli e i capi di Stato… e questa semina finirà per dare frutti abbondanti e preziosi».

E così è avvenuto, soprattutto per il pontificato di Giovanni Paolo II, durante il quale il Pontefice ha visitato, come aveva profetizzato Pio XII, «le terre più lontane e più abbandonate».

7. LA DISOCCUPAZIONE ESPLODERÀ ALLA FINE DEL MILLENNIO

«II grave problema della disoccupazione ricomparirà in tutta la sua drammaticità, alla fine del Millennio…».

In tutti i discorsi elettorali del dopoguerra, il complicato, grave problema della disoccupazione veniva posto al primo piano. I sindacati parlavano di «mina vagante», i politici parlavano di «problema centrale». Ma gli indici della disoccupazione, soprattutto giovanile, continuavano a crescere, soprattutto al sud, dove si considerava che almeno la metà dei giovani si trovasse senza un lavoro.

Le cose migliorarono sensibilmente al nord, con l'opera di ricostruzione. E si iniziò a parlare di benessere. Alcuni politici, con una visione limitata della realtà italiana, iniziarono allora a parlare della disoccupazione come di «un problema che ci si sta lasciando alle spalle… un problema superato».

Ma Pio XII non era dello stesso parere. Il Pontefice «era capace di vedere molto lontano», e dichiarava: «La disoccupazione è un problema tutt'altro che risolto… anzi riemergerà drammaticamente alla fine del Millennio, quando le macchine sempre più sofisticate sostituiranno l'uomo e il benessere sarà all'ultima frontiera…».

Questa preveggenza si sta avverando ai nostri giorni. I dati statistici presentano difatti percentuali di disoccupati in continuo aumento. Un terzo dei giovani è senza lavoro. Mentre il lavoro nero è una piaga che sta dilagando. In alcune località del Meridione, si supera abbondantemente la percentuale del 50 per cento dei disoccupati. II benessere, come aveva profetizzato il Santo Padre, non ha sconfitto la disoccupazione, che riemerge «in tutta la sua drammaticità».

8. IL TEMPO DEI FALSI PROFETI

«II tempo dei falsi profeti è vicino… Saranno vestiti da politici o da scienziati… e lasceranno alle spalle la desolazione».

Anche nel Vangelo di Matteo si profetizza l'evento dei «falsi profeti». «Guardatevi… perché verranno a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci». C'è quindi l'inganno, perché gli uomini «saranno presi con false parole di amore e di giustizia, per poi essere condannati a vivere nell'odio e nell'ingiustizia».

Pio XII, analizzando i tempi in cui sta vivendo l'umanità, «vede» i falsi profeti nei politici corrotti o negli scienziati che stravolgono le leggi naturali. C'è in proposito una frase significativa, pronunciata da Pio XII nel 1952: «Si sta avvicinando il tempo dei falsi profeti… inganneranno facilmente i puri di cuore, perché si presenteranno nella veste di uomini di grandi capacità e di grande cuore, invece saranno politici corrotti e scienziati senza scrupoli…».

Nel giorno dei falsi profeti siamo già entrati. Arriverà un momento in cui tutti coloro che si avvicinano alla politica saranno dei ««falsi profeti», in quanto il loro scopo non sarà quello di servire la società, ma di utilizzare la società, per scopi più o meno leciti. Ai politici corrotti e corruttori si aggiungono gli scienziati che mirano unicamente a strabiliare il mondo con le loro ricerche. E qui troviamo al primo posto i ricercatori nel campo della genetica, con gli uteri in affitto e le inseminazioni ibride. E le ricerche sono appena iniziate.



9. L'ISLAM SARÀ SEMPRE PIÙ PRESENTE IN EUROPA

«Sarà costruito un grande tempio islamico nella culla del cattolicesimo…».

C’è una profezia del XVII secolo che prevede «La grande moschea, nel cuore del cattolicesimo». «… L’ombra dell’Islam», dice il messaggio «segnerà le gradinate di San Pietro… nel tempo in cui sarà prossimo un grande evento».

Anche Pio XII aveva previsto la costruzione del «grande tempio islamico, nella culla del cattolicesimo». E, se analizziamo alcune sue parole, riportate dai biografi del Pontefice, dobbiamo dire che si può scorgere un vaticinio «sul rinnovarsi delle guerre di religione». Perché sarà soprattutto «l’islamismo che cercherà d’invadere l’Europa, per genuflettere la civiltà cristiana».

La prima parte di questi vaticini si è già avverata. Mercoledì 21 giugno 1995 è stata difatti inaugurata la grande moschea di Roma. E, com’era profetizzato, si tratta di «un grande tempio». Vennero impiegati difatti quasi vent’anni per costruirla. E oggi, con la sua possibilità di contenere oltre duemila persone, è considerata la più grande moschea d’Europa. Va messo poi in risalto il fatto che non si tratta della prima moschea in Italia, perché ne esistono già una cinquantina, con oltre duecento posti di aggregazione.

È il primo passo verso la conquista islamica dell’Europa? I messaggi profetici sembrano rispondere positivamente. Anche se una parte del mondo cattolico è convinta della pacifica convivenza tra cristianesimo e islamismo. L’infiltrazione islamica sarà, forse, facilitata da questa spaccatura tra coloro che considerano possibile la convivenza tra cristiani e islamici e coloro che la rigettano completamente.

10. L'UOMO SARÀ RIDOTTO A PURO OGGETTO DELLA SOCIETÀ

«I pericoli della spersonalizzazione dell'uomo moderno cresceranno inevitabilmente nel tempo…».

Nel radiomessaggio natalizio del 1952, Pio XII esternava le sue preoccupazioni per la spersonalizzazione dell'uomo moderno «che la società riduce a puro oggetto; vittima di una meccanizzazione delle coscienze». Su questa strada, proseguiva il messaggio, «… non troveranno posto che l'ingiustizia e il disagio, con tutte le immaginabili sciagure provocate dalla fame e dalla disoccupazione».

Questo grave problema era motivo di costante preoccupazione, da parte del Pontefice. Un giorno, parlando con un gruppo di collaboratori dichiarò: «… i pericoli della spersonalizzazione dell'uomo moderno sono ancora allo stato embrionale… ma cresceranno inevitabilmente nel tempo. E, quando l'uomo sarà spersonalizzato, sarà considerato come un oggetto… E sarà acquistato e usato, come si usa un oggetto».

E ancora: «La società dei consumi non accetta l'uomo con una sua idea… l'uomo capace di difendere le sue convinzioni; perché l'uomo dev'essere solamente uno strumento di lavoro, di produzione, di profitto…».

In alcuni discorsi, pronunciati dal Pontefice nel 1954 e 1955, emerge ancora questa sua preoccupazione per «l'uomo spersonalizzato», per «l'uomo oggetto»: «Il costo che l'uomo dovrà pagare per un illusorio benessere materiale è troppo alto, perché dovrà spesso sacrificare la sua personalità e la sua dignità… Il consumismo farà dell'uomo un oggetto. Ma le conseguenze non si vedranno a breve distanza di tempo… Sarà necessario almeno mezzo secolo prima che l'uomo si renda conto dell'inganno… O meglio, che alcuni uomini si rendano conto dell'inganno, perché la massa, formata dall'uomo-oggetto, non si renderà conto di questa tragica realtà».

E c'è una frase ancora più significativa, pronunciata dal pontefice in occasione del radiomessaggio natalizio del 1955: «La politica consumistica è un mezzo per ridurre in schiavitù l'uomo».

11. LA FAMIGLIA IN CRISI

«Satana colpirà nel cuore la società, distruggendo la famiglia… E quando si distrugge la famiglia, si distrugge l'uomo…».

Queste parole vennero pronunciate dal Pontefice nel 1951. Pio XII aveva esternato in più occasioni le sue preoccupazioni «per i pericoli ai quali andava incontro la famiglia».

Un giorno, parlando a un gruppo di genitori disse: «Diffidate di coloro che parlano molto della famiglia e del tempo in cui s'inventeranno nuovi sostegni per la famiglia, perché sarà questo il tempo in cui la cellula della società entrerà in crisi… in agonia».

E qui è significativo ricordare un recente «Studio sulla famiglia italiana», condotto dal CSS (Centro Studi Sociali): «La parola famiglia entra con sempre maggiore frequenza nelle pagine dei giornali. I progetti di legge a sostegno della famiglia sono stati triplicati nel giro di cinque anni, mentre il numero delle famiglie che si sciolgono continua ad aumentare…».

Pio XII «vedeva» pertanto bene. E «vedeva» bene anche quando dichiarava che: «… Le nostre maggiori preoccupazioni riguardano la famiglia fondata su leggi naturali, cristiane… Perché si cercherà un surrogato della famiglia tradizionale, tanto da trasformare il focolare domestico in una comunità d'interessi, priva d'amore…».

Ed è proprio la famiglia tradizionale che si sta disgregando. Al suo posto si cercano di legittimare «fantasiose unioni di persone», che possono anche avere interessi comuni, ma non sono vincolate dall'amore. Tutto questo Pio XII lo aveva profetizzato. E le amare conseguenze si vedranno nei prossimi anni.

12. E NON AVRETE PIÙ LA DEMOCRAZIA MA LA CORRUZIONE

«Quando il Millennio sarà alla fine, l'uomo onesto diventerà sempre più raro, perché la corruzione finirà per abbracciare il mondo intero…».

Nei messaggi di Pio XII, come in questo caso, si scorge la preoccupazione maggiore per i tempi che riguardano «la prossima generazione», cioè per un tempo che va collocato appunto tra la fine e l'inizio del Millennio. «Anche l'Italia», disse un giorno il Pontefice «sarà presa nel vortice della corruzione… La democrazia finirà per diventare un paravento… per nascondere malefatte di ogni genere. Uomini disonesti, guidati da Satana, saliranno nei posti più alti della politica. Inganneranno il popolo e rovineranno l'economia…».

E ancora: «Arriverà un tempo in cui non esisterà Paese senza scandali; senza una storia vergognosa… Il decadimento politico porterà inevitabilmente al decadimento morale… Arriverà un tempo in cui la corruzione sarà legge di vita».

Questa preoccupante, tragica premonizione, la troviamo anche in altri messaggi profetici. Si potrebbe parlare di un mosaico che si sta componendo. E ormai mancano poche tesserine per avere il quadro completo. Nei vaticini del Monaco Olivetano si dice a questo proposito che: «… Il Millennio finirà nella corruzione e nell'odio, ladri e impostori occuperanno i posti di comando… E gli ordini saranno impartiti da Satana; perché questo sarà il tempo di Satana».

In altri vaticini del XVII secolo si dice ancora che: «Quando morirà il Millennio, moriranno l'onestà e la giustizia… E sarà necessaria almeno una generazione prima che le piante velenose possano essere completamente sradicate».



13. IN ITALIA ASSISTERETE AL DISFACIMENTO DI UNA CLASSE POLITICA

«La classe politica di domani farà una fine ingloriosa, lasciando ampi margini al ritorno di una dittatura. .. ».

Alla fine degli anni Quaranta, iniziarono a delinearsi delle «incomprensioni» tra la Democrazia Cristiana e la Chiesa. Mentre De Gasperi, nei suoi discorsi, continuava a ribadire che la Democrazia Cristiana non costituiva una emanazione dell'autorità ecclesiastica, Pio XII sosteneva che la Chiesa aveva il diritto-dovere d'intervenire «per garantire il giusto equilibrio tra dovere e obbligo, da una parte, tra diritto e libertà dall'altra».

Con la morte di De Gasperi, avvenuta nel 1954, le preoccupazioni di Pio XII aumentarono. «Finisce un tempo…», esclamò un giorno Pio XII «e non vediamo un futuro roseo… soprattutto la classe politica di domani avrà molti problemi. Porterà il Paese alla rovina… E farà una fine ingloriosa, lasciando ampi margini per il ritorno di una dittatura…».

Sono parole profetiche che si riferiscono al nostro tempo. La Democrazia Cristiana, a quarant'anni dalla morte di De Gasperi, si è «sciolta come neve al sole». Il Partito Socialista è finito proprio miseramente. E parecchi parlamentari sono passati dal banco di Montecitorio al banco degli accusati. L'Italia, con i suoi debiti che superano il milione di miliardi, è sull'orlo della bancarotta.

Questo quadro estremamente preoccupante, così profeticamente descritto da Pio XII, lascia ampi margini per il ritorno di una dittatura. E sarà la dittatura «di chi sciupa il pane… che finirà per razionare il pane a chi ne ha sempre avuto poco».
Ma anche questo è necessario che avvenga, per preparare le coscienze al grande rinnovamento.

14. DALLA CIVILTÀ DEL MATERIALISMO ALLA CIVILTA’ DELLO SPIRITO

«Un giorno l’uomo conoscerà la civiltà dello spirito. E imparerà a vivere in una dimensione di pace…».

«La politica del grande consumismo finirà per disorientare l’uomo, che si aggrapperà ancora di più ai beni materiali e ai piaceri della vita, trascurando i contenuti profondi della vita stessa… Assistiamo all’attuazione di un progetto inquietante, perché si tende a condizionare l’uomo a un tipo di vita superficiale, rivolta esclusivamente all’esterno».

Sono parole pronunciate dal Pontefice nel 1952. Parole che meritano una riflessione. E la stessa cosa si può dire per altre «considerazioni», questa volta dal contenuto profetico, che risalgono allo stesso periodo: «Si vuole orientare l’uomo a vivere un’esistenza materialistica… dove contano solamente i beni materiali. Su questa strada, la vita finirà per diventare un’angoscia senza fine».

Nelle «visioni» del Santo Padre c’è però, probabilmente, «qualcosa» che invita alla speranza. E questo traspare in alcune «considerazioni»: «Un giorno l’uomo conoscerà la civiltà dello spirito. E imparerà a vivere in una dimensione diversa… Sarà in quel tempo che nuovi valori saranno considerati… Sarà in quel tempo che s’impareranno ad apprezzare le cose che non si vedono, perché sono eterne».

Ma prima di approdare «alla spiaggia dello spirito» dovranno certamente passare alcune generazioni. Questo si può capire, leggendo altri messaggi profetici. Nelle lettere profetiche della Monaca di Dresda si dice, a questo proposito, che: «…Giungerà un tempo in cui lo spirito guiderà il mondo… E grandi saranno gli uomini, se sapranno vivere di umiltà e di fede». Per arrivare alla civiltà dello spirito sarà necessario però distruggere la civiltà della materia: la civiltà che ha prodotto l’angoscia collettiva.

15. GLI UOMINI PARLERANNO CON GLI ANGELI

«Arriverà un giorno in cui l’uomo parlerà con gli angeli… E in quel giorno proverà una gioia tale che nessuna parola al mondo può descriverla».

Nel 1956, dopo il soggiorno estivo a Castelgandolfo, Pio XII parlò a un gruppo di seminaristi francesi: «I tempi», disse il Pontefice «tendono ad allontanare l’uomo dalla spiritualità, per renderlo schiavo delle cose terrene… Il vostro compito sarà pertanto quello di riavvicinare l’uomo alle cose eterne, alle cose che non si vedono, ma che esistono, ed esisteranno in eterno… Bisogna allargare gli orizzonti dell’uomo… Bisogna far capire all’uomo che non è solo, perché legioni di angeli sono sulla terra. E verrà giorno in cui gli uomini parleranno con gli angeli…».

Era il tempo in cui il Pontefice aveva avuto «visioni celesti». E, probabilmente, si sentiva avvolto in un’atmosfera soprannaturale: «Gli angeli», disse un giorno «sono così vicini a noi che, nei momenti di pace profonda, riusciamo a sentire la loro presenza…».

Il Pontefice viveva in una dimensione mistica, che solamente i grandi spiriti riescono a «sentire». Molti vaticini parlano delle «presenze angeliche sulla terra», soprattutto nel tempo in cui «la terra sarà aperta per essere lavata e purificata». In un vaticinio del XVI secolo, ritrovato in una chiesa della Lorena dopo la rivoluzione francese, si dice che «alla fine del Millennio, legioni di angeli scenderanno sulla terra, per contrastare la strada ai demoni…».

E gli uomini «sentiranno» la battaglia tra le forze del bene e le forze del male. «Sentiranno», ma non «vedranno» la battaglia finale. Saranno gli angeli a vincere. E, da quel momento in poi, l’uomo imparerà a parlare con gli angeli. Perché le distanze tra il cielo e la terra saranno accorciate.



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PARLAMENTO EUROPEO: LA BAYER-MONSANTO FINANZIA IL PARTITO ALDE. ECCO QUALI SONO I VERI “BURATTINI”


Alle 20 ore dell’11 marzo, la emittente France 2 ha confermato l’informazione di Marine Le Pen secondo cui Bayer-Monsanto finanzia l’ALDE, alleata del futuro partito di Emmanuel Macron al Parlamento europeo.
Il 7 marzo, la RTL, Le Pen aveva assicurato che le lobby finanziano i partiti al Parlamento europeo, prendendo l’esempio della Monsanto, che finanzia il gruppo liberale ALDE. “Le lobby finanziano i partiti politici europei e finanziano l’ALDE, il partito di Emmanuel Macron al Parlamento europeo.
Il partito politico dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa (ALDE) è finanziato dalla Bayer Monsanto ” , ha affermato il presidente del Rassemblement National . Nella sua edizione dell’11 marzo, anche alle 20 ore di France 2, hanno condotto le sue indagini sull’argomento. Come ricorda successivamente, sarebbe impossibile per una società in Francia finanziare i partiti politici. Nel Parlamento europeo, d’altra parte, tale procedura è consentita.

ALDE finanziato da Microsoft, Google, Bayer …
In questo contesto, ci si chiede, sono possibili conflitti di interesse? Nel mese di novembre 2018, ALDE ha organizzato un congresso a Madrid (Spagna). Un congresso finanziato in parte da grandi aziende come Microsoft, Google e persino Bayer, il creatore del glifosato dall’acquisizione di Monsanto. Un prodotto al centro delle polemiche per i suoi effetti nocivi e cancerogeni testati da varie inchieste indipendenti ma diffuso anche in Europa grazie alla potente lobby di interesse che ne promuove l’utilizzo.
Secondo il Parlamento europeo, dalle ultime elezioni del 2014, le aziende hanno donato oltre 425.000 euro ad ALDE. France 2 specifica che questi finanziamenti sono legali fino a 18 000 euro all’anno e per azienda. ” Questo finanziamento è un’altra possibilità per loro di influenzare la politica. Può sviare la democrazia ” , spiega Margarida Silva, responsabile della campagna presso l’Osservatorio Corporate Europe. (Fonte: valeursactuelles.com )

Guy Verhofstadt dell’ALDE

Nota: Uno degli europarlamentari più autorevoli dell’ALDE è il signor Guy Verhofstadt, il quale è molto conosciuto anche in Italia per aver lanciato accuse, poco tempo fa, contro il premier italiano Giuseppe Conte. In particolare, nel corso di un suo intervento, parlando in italiano, il leader dell’Alde Verhofstadt sostenne che il politico italiano fosse un ‘burattino’ dei vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio.
Adesso diventa notevole la rivelazione di quanto i parlamentari dell’ALDE siano a tutti gli effetti finanziati da potenti lobby quali Bayer /Monsanto, Microsoft, Google e si intuisce quindi a quali interessi facciano riferimento, certamente non a quelli dei popoli europei che dovrebbero rappresentare. Queste rivelazioni spiegano il funzionamento del Parlamento Europeo e le oscure lobby di interessi che ne promuovono le decisioni.
A questo punto il premier Conte potrebbe ritorcere le accuse ricevute dall’ineffabile mr. Verhofstadt e chiedergli chi è il vero burattino, certamente lui ed i suoi compari di merende che siedono al Parlamento Europeo.

Nota di Luciano Lago

🔴🔴ENORME - IMPORTANTISSIMO - PLANETARIO!🔴🔴

STATO FEDERALE DI WASHINGTON
Non solo OGGI il SENATO dello stato federale ha RESPINTO LA PROPOSTA DI LEGGE che intendeva rendere OBBLIGATORI TUTTI I VACCINI
(rileggete BENE 12volte!)
MA è in discussione una PROPOSTA DI LEGGE, sotto forma di PETIZIONE INDIRIZZATA DIRETTAMENTE AL PRESIDENTE DONALD J.TRUMP (che ricordo essere plenipotenziario allo stato attuale, poichè vige lo STATO DI EMERGENZA NAZIONALE!), a firma dei senatori Randall , Lovelett , Nguyen , Short , Rolfes , Palumbo , Cleveland , Saldaña , Billig, Keizer, con il numero di protocollo SJM 8012 - 2019-20.
Tale proposta di legge reca nel titolo la dicitura
SOLLECITAZIONE AL CONGRESSO AFFINCHE' CONSENTA L'INOLTRO DI RECLAMI RELATIVI A DIFETTI DI PRODUZIONE, NEI CONFRONTI DEI PRODUTTORI DI VACCINI, DA PARTE DI INDIVIDUI DANNEGGIATI IN CONSEGUENZA DELLE VACCINAZIONI.

Testo:
"All'Onorevole Presidente degli Stati Uniti, Donald J: Trump,
Al Presidente del Senato Americano e al portavoce della Camera dei Rappresentanti, a tutti i Senatori e i Deputati degli Stati Uniti, a congresso e in assemblea riuniti e al Segretario del Dipartimento di Stato degli Sati Uniti per la Salute e i Servizi Umani.
Noi, vostri Memorialisti, il Senato e la Camera dei Rappresentanti dello Stato di Washington, nella sessione legislativa riunita e plenaria, rappresentiamo e presentiamo rispettosamente la nostra petizione, come segue:
PREMESSO CHE 
il Congresso ha approvato la campagna vaccinale per l'Infanzia, con atto lesivo nel 1986, laddove si afferma che 
"nessun produttore di vaccini è responsabile in un'azione civile per danni derivanti da una patologia o un danno, correlati all'inoculazione del vaccino, associata alla somministrazione del vaccino, a decorre dal 1 ottobre 1988, in caso di danno permanente o morte o effetti collaterali, che erano inevitabili, poichè il vaccino è adeguatamente preparato ed è stato accompagnato da indicazioni appropriate e
avvertenze esaustive", e
CONSIDERATO CHE 
nel 2011, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che - sentenza Brueswitz vs Wyeth - la legge nazionale relativa ai danni da vaccino sui minori rende nullo ogni e tutti i ricorsi riguardanti i difetti di produzione, nelle responsabilità dei produttori di sieri vaccinali, mossi da querelanti aventi diritto al risarcimento per lesioni transitorie e/o permanenti e/o morte, 
causati da effetti collaterali del vaccino; e
PREMESSO CHE 
i Diritti Umani Individuali dovrebbero essere superiori in diritto ai profitti delle case farmaceutiche e che gli Individui dovrebbero avere il diritto di ritenere i produttori di vaccini responsabili per difetti di produzione, che sono la causa degli effetti collaterali negativi da vaccini; e
CONSIDERATO CHE 
già l'Unione Europea ha motivato una sentenza, che consente l'esibizione di prove peritali, mantenendo debitamente responsabili, sia dal punto civile che penale, i produttori di vaccini, evitando di destabilizzare il sistema sanitario europeo
ORA, QUINDI
I vostri Memoriali, con rispetto, inoltrano al Congresso degli Stati Uniti e al Presidente degli Stati Uniti una proposta di legislazione che rimuove 42 U.S.C. Sez. 300aa-22 (b) (1) dalla legge, al fine di consentire la presentazione di istanze relative a difetti di produzione avverso i produttori di vaccini, da parte di soggetti che abbiano patito effetti collaterali e danni permanenti, causati da vaccini
CHE SI PROCEDA A CHE
copie di questo Memoriale siano immediatamente trasmesse all'Onorevole Donald J. Trump, Presidente degli Stati Uniti d'America, al Segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti, al Presidente del Senato degli Stati Uniti, al Presidente della Camera dei Rappresentati e a ciascun Membro del Congresso dello Sstato di Washington.
--- FINE ---
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E' GRANDIOSO!
Con questa legge, sulla quale deciderà, CON DIRITTO PRELATORIO, per primo, il presidente degli USA, si infligge UNA BORDATA MORTALE alla precedente norma che HA SEMPRE MESSO AL RIPARO PHARMAFIA DAI PROPRI CRIMINI GENOCIDI!
IN AMERICA questa legge, conosciuta come VACCINE INJURY PROTECTION ACT del 1986, numero HB1638, ha sempre RESO IMMUNI TUTTE LA GRANDI MULTINAZIONALI DEL FARMACO, lasciando che gli stati svenassero i contribuenti per pagare LE MIGLIAIA DI VITTIME DA CONSEGUENZE NEFASTE DA VACCINAZIONE.
ORA PAGHERANNO LE CASE FARMACEUTICHE!
SARANNO DI NUOVO RITENUTE RESPONSABILI IN PRIMA ISTANZA!
Se questa LEGGE paserà nello stato di Washington con l'approvazione del PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, OGNI STATO POTRA' CONFORMARSI AD ESSA
MA ANCHE SE NON LO FACESSE, SARA' POSSIBILE AD UN CITTADINO AMERICANO, PRESENTARE ISTANZA PER L'OTTENIMENTO DEL "REMEDY", OVVERO L'INDENNIZZO, NELLO STATO DI WASHINGTON STESSO, poichè trattasi di MULTINAZIONALI, quindi senza un foro competente specifico.
E' UNA GRANDIOSA VITTORIA!
E' UN SEGNALE PAZZESCO....
VE L'HO SEMPRE DETTO CHE L'USCITA DA QUESTO INCUBO NON SAREBBE STATA QUI, MA NEGLI STATI UNITI.
Siamo stati i primi a darvi questa lieta novella, 
così come i primi a parlare di DNA RICOMBINANTE UMANO E ANIMALE NEI VACCINI.
Non chiediamo soldi
Non facciamo tessere
Non scendiamo in piazza.
Non facciamo campagne elettorali
Anzi, non votiamo
Non facciamo spettacoli teatrali
Non facciamo collette per acquisti vari
MA ESIGIAMO RISPETTO.
ORA E PER SEMPRE.
(e vediamo che altri spettacolino si prepara, dopo questo post)
Testo e iter di legge qui:
Testo originale:



PROPONIMENTO DEL GIORNO

  
Mi fermerò alcuni istanti a pensare alla passione di Gesù Cristo, di poi dirò: Santa Madre, deh! voi fate che le piaghe del Signore, siano impresse nel mio cuore.


LITURGIA DI OGGI


LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -
  





 PRIMA LETTURA 

Ez 18,21-28
Dal libro del profeta Ezechièle

Così dice il Signore Dio:
«Se il malvagio si allontana da tutti i peccati che ha commesso e osserva tutte le mie leggi e agisce con giustizia e rettitudine, egli vivrà, non morirà. Nessuna delle colpe commesse sarà più ricordata, ma vivrà per la giustizia che ha praticato. Forse che io ho piacere della morte del malvagio – oracolo del Signore – o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva?
Ma se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male, imitando tutte le azioni abominevoli che l’empio commette, potrà egli vivere? Tutte le opere giuste da lui fatte saranno dimenticate; a causa della prevaricazione in cui è caduto e del peccato che ha commesso, egli morirà.
Voi dite: “Non è retto il modo di agire del Signore”. Ascolta dunque, casa d’Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra? Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso. E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà».


 SALMO 

Sal 129
Se consideri le colpe, Signore, chi ti può resistere?

Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.

Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore.

Io spero, Signore.
Spera l’anima mia,
attendo la sua parola.
L’anima mia è rivolta al Signore
più che le sentinelle all’aurora.

Più che le sentinelle all’aurora,
Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.
Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe.


 VANGELO 

Mt 5,20-26
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».