martedì 26 febbraio 2019

MACRON (anche) CONTRO GERMANIA – NO AL NORD STREAM 2

IL GAS DEL NORD STREAM 2 CHE METTE IN BILICO IL PATTO DI AQUISGRANA TRA FRANCIA E GERMANIA. TROPPI GLI INTERESSI CONTRASTANTI  

Macron  non ha solo “richiamato l’ambasciatore” contro l’Italia.  Ha anche fatto sapere alla Germania che intende votare contro il Nord Stream 2  in un voto previsto nella UE venerdì. Il che  metterà in pericolo il  discusso progetto a cui tanto Berlino tiene, perché la Germania non può contare su una maggioranza di stati favorevoli. Dati i rapporti tesi degli europei con  Mosca, sostiene Parigi, il  progetto sostenuto da Berlino con Gazprom crea “problemi strategici” . “Non vogliamo aumentare la nostra dipendenza dalla Russia e quindi danneggiare gli interessi di paesi dell’UE come la Polonia e la Slovacchia”, ha affermato a Parigi.
Solo pochi giorni dopo lo “storico” accordo di  Aquisgrana, che   doveva sancire una sostanziale “fusione-acquisizione” della Francia con la Germania,  sembra uno sgarbo paradossale.  Ma è probabilmente una mossa giusta in un paese che ha (diversamente da noi) una chiara visione dell’interesse nazionale:  Parigi ha concesso tutto, troppo, dalla condivisione al seggio nel consiglio di sicurezza ONU fino alla ventilata disponibilità atomica – e Berlino non ha dato né concesso niente in cambio.  Adesso il Quai d’Orsay fa capire a Berlino che il tempo dei regali è finito, Berlino deve  pagare  per avere Parigi a fianco in Europa.   Fare le riforme in senso europeista.  E se è così, fa benissimo.

“La decisione di Macron di non partecipare alla   conferenza sulla sicurezza di Monaco  può essere dovuta a vari motivi.  Ma  l’annullamento della comparsa di   Merkel  a fianco di Macron è sempre un segnale simbolico che sarà attentamente monitorato nel resto dell’UE”, scrive preoccupato Henrik Henderlein, un politologo tedesco super-europeista (dirige il Delors Institute). Ed enumera:
Parigi e Berlino sono attualmente in disaccordo su NordStream, l’approfondimento dell’Unione Monetaria,  sulla  la politica commerciale, la sicurezza/difesa dell’UE, sull’Arabia Saudita, per citarne solo alcuni. Su questi temi entrambe le parti giocano giochi tattici, invece di definire obiettivi strategici congiunti.   Una vera amicizia richiede molto di più. Su NordStream, la Francia  ha ora messo in rilievo la posizione intrinsecamente contraddittoria del   governo tedesco.  Berlino ha fatto sempre finta di niente sul progetto con Gazprom, non  rispondendo alle critiche e andando avanti; era un segnale implicito al resto dell’UE. Una Germania davvero più europeista sarebbe stata più attenta   riguardo a NordStream. Parigi sta facendo le domande giuste.   Il 2019 continuerà a far mostrare pubblicamente  la nuova divergenza fra Berlino e Parigi, e ciò mi preoccupa: se Francia e Germania non riescono ad accordarsi su questioni strategiche fondamentali, chi può farlo nella UE? Entro i prossimi pochi mesi  dovranno essere prese  decisioni cruciali sulle più alte poltrone  della UE, sul bilancio dell’Unione, sul bilancio dell’eurozona. Non possiamo permetterci un  legame debole fra Berlino e Parigi.  Putin, Orbàn, Salvini faranno  scorta di popcorn”.
In un’altra batosta per le nuove ambizioni tedesche, la Kommissaria europea alla concorrenza, Marghret Vestager (danese) ha vietato la fusione tra Alstom e Siemns, che avrebbe creato un supermonopolio   di treni e ferrovie, sotto guida Siemens e con Alstom in posizione subordinata.  Immediatamente il governo tedesco ha strillato su questo divieto che gli impedisce di creare il primo “campione nazionale” del progetto  Altmaier, e promesso che cambierà – cancellerà le leggi eurpee anti-trust che impediscono tali fusioni  strategiche. Commento  dell’economista  tedesco Marcel Fratszcher (Humboldt  University): Ecco un tipico  doppio standard germanico. Noi tedeschi siamo bravi a lamentarci degli altri Stati membri che infrangono le norme europee, ma   diventiamo  furiosi se le norme europee sono applicate agli interessi tedeschi.


Quale Europa dopo maggio. Cofederale?

di Franco Cardini - 20/02/2019

Quale Europa dopo maggio. Cofederale?
Fonte: electoradio
Se persino il sultano di Arcore si è accorto che l’Unione europea va completamente riformata, significa che il modello degli euroburocrati al servizio delle lobby, delle multinazionali e degli speculatori è davvero arrivato a fine corsa.
Con buona pace di Tajani e di chi, come lui, ha sguazzato in queste acque malsane.
Difficile ipotizzare che a maggio il voto degli europei possa mandare a casa i colpevoli della crisi del sogno alla base della creazione di un’Unione politica, sociale, culturale. I sondaggi pubblicati dalla stessa Ue confermano un boom della Lega, una buona tenuta dei 5 Stelle, un calo di Forza Botulino e del Pd.
Ma non c’è solo l’Italia. Così, nel complesso, i conservatori si indeboliranno sensibilmente per l’uscita di scena degli inglesi, i socialisti subiranno un tracollo perché nessuno li sopporta più, i popolari caleranno ma di poco. Popolari e socialisti non avrebbero più la maggioranza dell’assemblea ma si dà per certo che i liberali si aggregherebbero pur di bloccare i populisti comunque in crescita.
Una prospettiva, dunque, molto lontana dai sogni, o dalle illusioni, di un vero cambiamento. Andranno a casa i servitori spremuti dalle lobby che imporranno personaggi nuovi ma sempre al proprio servizio. Gli oligarchi sempre e comunque contro i popoli europei.
Esistono alternative? Anche lo storico Franco Cardini, per nulla vicino al populismo leghista, ritiene che sia indispensabile un cambiamento radicale per salvare l’Europa.

“È necessario in Europa – afferma – un sovranismo globale, che si eserciti soprattutto e anzitutto nell’àmbito dell’etica e della politica imponendo agli europei di riprendere in mano le redini del loro destino. Per questo sono forse necessari partiti che si strutturino su una base europea battendo le difficoltà localistiche e linguistiche e mirando a una costituzione confederale – preferibile alla federale al fine di garantire maggiormente lo sviluppo delle preziose diversità culturali dell’Arcipelago Europa – appoggiata a un parlamento bicamerale in cui la Camera Bassa sia la voce proporzionale delle varie comunità etno-storico-culturali scomponendo e ricomponendo la geografia continentale sconvolta negli ultimi due secoli circa dalle pretese dei fautori dello “stato nazionale” mentre la Camera Alta sia garante della continuità rispetto al cammino storico-politico degli stati nazionali quali si sono andati configurando nel secolo XIX e che non può venire sconvolto e azzerato”.

Dunque una nuova realtà politica continentale che possa dar voce ai popoli che compongono i vari Stati, ma senza distruggere ciò che già esiste all’interno. Ma con un indispensabile cambiamento anche sul fronte esterno.

“È necessario – prosegue Cardini – che l’Europa miri a una sua effettiva unità politica riprendendo il cammino di libertà e d’indipendenza dai blocchi che ormai non sono più soltanto quelli politici. Per affrancarci dal potere dei “signori sconosciuti” (ma non troppo) che ci dominano con le loro lobbies è necessario affrancarci dalla sudditanza rispetto agli Stati Uniti d’America: e, dal momento che non è detto per nulla che Mister Trump ci liberi dalla sua presenza nella NATO, i legami della quale con il mondo statunitense restano stretti e molteplici, liberarci da una pastoia politico-militare divenuta a più livelli insostenibile per i costi che comporta e i rischi che rappresenta è divenuto vitale. La nuova Europa non deve ereditare nemici già precostituiti: dev’esse libera di trattare con tutti, anche con gli stati della Shangai Cooperation Organization (SCO) che vede unite Russia, Cina, India e altri partners e che, attraverso la One Road, One Belt, la “Nuova Via della Seta”, si appresta a strettamente collegare mondo estasiatico e mondo mediterraneo”.
Difficile, però, che gli oligarchi che malgovernano l’Europa accettino questi cambiamenti che andrebbero in direzione di una maggior libertà dalle pastoie imposte dalle multinazionali e dagli speculatori.

Augusto Grandi


LITURGIA E PROPONIMENTO DI OGGI


LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -




 PRIMA LETTURA 

Sir 2,1-13
Dal libro del Siràcide

Figlio, se ti presenti per servire il Signore,
resta saldo nella giustizia e nel timore,
prepàrati alla tentazione.
Abbi un cuore retto e sii costante,
tendi l’orecchio e accogli parole sagge,
non ti smarrire nel tempo della prova.
Stai unito a lui senza separartene,
perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni.
Accetta quanto ti capita
e sii paziente nelle vicende dolorose,
perché l’oro si prova con il fuoco
e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore.
Affìdati a lui ed egli ti aiuterà,
raddrizza le tue vie e spera in lui,
persisti nel suo timore e invecchia in esso.
Voi che temete il Signore, aspettate la sua misericordia
e non deviate, per non cadere.
Voi che temete il Signore, confidate in lui,
e la vostra ricompensa non verrà meno.
Voi che temete il Signore, sperate nei suoi benefici,
nella felicità eterna e nella misericordia.
Voi che temete il Signore, amatelo,
e i vostri cuori saranno ricolmi di luce.
Considerate le generazioni passate e riflettete:
chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso?
O chi ha perseverato nel suo timore e fu abbandonato?
O chi lo ha invocato e da lui è stato trascurato?
Perché il Signore è clemente e misericordioso,
perdona i peccati e salva al momento della tribolazione,
protegge coloro che lo ricercano sinceramente.


  SALMO  

Sal 36
Affida al Signore la tua vita.

Confida nel Signore e fa’ il bene:
abiterai la terra e vi pascolerai con sicurezza.
Cerca la gioia nel Signore:
esaudirà i desideri del tuo cuore.

Il Signore conosce i giorni degli uomini integri:
la loro eredità durerà per sempre.
Non si vergogneranno nel tempo della sventura
e nei giorni di carestia saranno saziati.

Sta’ lontano dal male e fa’ il bene
e avrai sempre una casa.
Perché il Signore ama il diritto
e non abbandona i suoi fedeli.

La salvezza dei giusti viene dal Signore:
nel tempo dell’angoscia è loro fortezza.
Il Signore li aiuta e li libera,
li libera dai malvagi e li salva,
perché in lui si sono rifugiati.


 VANGELO 

Mc 9,30-37
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».


Penserò spesso a S.Giuseppe, trovando in Lui serenità e coraggio per adempiere i miei doveri quotidiani.

lunedì 25 febbraio 2019

PRESENZE ANGELICHE

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BUONANOTTE

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Moncalvo: in Banca d'Italia mancano 2,8 tonnellate d'oro!






Iran pronto a esportare medicine e attrezzature mediche in Venezuela

Nell’ennesimo attacco imperialista che il governo statunitense sta portando avanti contro il legittimo governo venezuelano, la Repubblica Islamica dell’Iran si è schierata al fianco del governo di Maduro.
iran-venezuelaIl capo della Food and Drug Administration della Repubblica islamica dell’Iran, Mehdi Pirsalehi ha annunciato che l’Iran è pronto per esportare medicina e attrezzature mediche in Venezuela.
Il funzionario iraniano ha fatto queste osservazioni sabato scorso durante una visita alla delegazione venezuelana guidata dal vice ministro degli Esteri per l’Asia, il Medio Oriente e l’Oceania, Ruben Dario Molina, insieme all’ambasciatore venezuelano a Teheran.
L’incontro si è svolto in linea con il Memorandum d’intesa firmato tra Iran e Venezuela all’inizio dell’anno scorso per esportare medicine e attrezzature mediche da Teheran a Caracas.
Durante l’incontro, il dott. Pirsalehi ha espresso la volontà dell’Iran di esportare medicine, attrezzature mediche e trasferire conoscenze e tecnologia in Venezuela nell’ambito del protocollo d’intesa precedentemente concordato.
Quello che sta succedendo in Venezuela non è una rivoluzione colorata, ma un tentativo di colpo di stato promosso dagli Stati Uniti usando elite comprador locali, installando come “presidente ad interim” uno sconosciuto, Juan Guaido. Tutti ricordano “Assad deve andare”. Il primo stadio della “rivoluzione siriana” fu l’istigazione alla guerra civile, seguita da una guerra per procura attraverso mercenari stranieri. Cambiano i nomi e personaggi ma la situazione non cambia: “Maduro deve andare”.
di Redazione

L'Unica Vera Lettera di N. S. Gesù Cristo

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Delle Gocce di Sangue che N. S. Gesù Cristo sparse mentre andava al Calvario
Copia di una lettera di Orazione, trovata nel Santo Sepolcro di Nostro Signore Gesù Cristo in Gerusalemme, conservata in una scatola d'argento da sua Santità e dagli Imperatori e Imperatrici della Fede Cristiana. Santa Elisabetta, regina d'Ungheria, S. Matilde e S. Brigida, volendo sapere qualche cosa su la Passione di Gesù Cristo, offrirono ferventi preghiere, per le quali apparve. E Gesù Cristo parlò nel modo seguente:
Sappiate che i soldati armati furono 150; quelli che mi condussero legato furono 23; gli esecutori di giustizia 83; i calci nelle spalle 80; fui trascinato con corde e per i capelli 24 volte; gli sputi nella faccia furono 180; le battiture nel corpo 6666; nel capo 110;
Mi urtarono rozzamente ed alle ore 24 fui sollevato in aria per i capelli; fui tirato e trascinato per la barba 23 volte; le piaghe della testa furono 20; le spine di giunchi marini 22; punture di spine alla testa 110; spine mortali della fronte 3; fui vestito per scherzo da re e fui flagellato; le piaghe del corpo furono 1000; i soldati che mi condussero al Calvario furono 608; quelli che mi guardarono furono 3; quelli che mi derisero furono 1008; le gocce di sangue che sparsi furono 28430.
Io sono disceso dal Cielo sulla terra per convertirvi.
Anticamente i popoli erano religiosi ed i raccolti erano ricchi ed abbondanti; ora al contrario sono scarsi. Se volete avere un abbondante raccolto, non dovete lavorare di Domenica. Perché alla Domenica dovete andare in Chiesa a pregare il Signore perché perdoni i vostri peccati. Iddio vi ha dato sei giorni per lavorare ed uno per riposare e pregare; fate elemosina ai poveri ed aiutate la Chiesa.
Coloro che parleranno male della mia religione e metteranno in ridicolo questa Santa Lettera, saranno abbandonati da me.
Al contrario, quelli che porteranno una copia di questa lettera addosso, non morranno né annegati, né di morte improvvisa. Saranno liberati dalle malattie contagiose e saranno salvati dal fulmine; saranno altresì liberati dai loro nemici. Dai falsi testimoni e dalle mani della Giustizia; essi non morranno senza confessione.
Le donne in pericolo per parto, tenendo una copia di questa Lettera vicino, saranno immediatamente liberate da ogni pericolo. Nelle case dove è tenuta questa Orazione, questa, uomo o donna, avrà l'apparizione della Beata Vergine, come dice San Gregorio.
A tutti i fedeli che reciteranno per tre anni, ogni giorno, 2 Pater, Ave e Gloria, che formano il numero di gocce di sangue che Io ho sparso, concederò le seguenti 5 grazie:
1. Indulgenza Plenaria e remissione di tutti i loro peccati.
2. Se moriranno prima che siano passati i tre anni, sarà come se li avessero compiuti.
3. Saranno liberati dalle Pene del Purgatorio.
4. La loro morte sarà come se avessero sparso tutto il loro sangue per la Santa Fede.
5. Io discenderò dal Cielo per raccogliere l'anima loro e quella dei loro parenti, sino alla quarta generazione.

MIRACOLI COMPIUTI DALLA SANTA LETTERA DI N.S. GESU'CRISTO Altra simile copia della suddetta Lettera è stata trovata in una località chiamata "Pursit", a tre leghe da Marsiglia, scritta in lettere d'oro, e per opera divina, portata da un fanciullo di sette anni, della stessa località di Pursit; con una appendice ad una dichiarazione del 2 Gennaio 1750 che dice: "Tutti colo che lavoreranno la Domenica saranno da me maledetti, poiché nel giorno sacro dovete riposare, andare in Chiesa, attendere ai Divini Servizi, così che voi e la vostra generazione sarete benedetti. Se, al contrario, voi non crederete a questo, sarete castigati, ed ai vostri figli manderò peste, fame e guerra, spasimi e pene di cuore; vi mostrerò la mia collera con segni nel cielo, con tuoni e terremoti.
Coloro che non credono che questa Lettera sia scritta per opera divina e dettata dalla Sacra Bocca di Cristo, e la terranno nascosta alle altre persone, saranno maledetti da Dio e condannati nel giorno del Giudizio: e coloro che la pubblicheranno, anche se hanno peccato molto ed ingiuriato il prossimo, purché siano realmente pentiti di avermi offeso e mi chiedano perdono, avranno da me cancellati i loro peccati: coloro che copieranno questa Lettera, o la leggeranno, od indurranno altri a leggerla, saranno liberi da ogni tentazione".
Un Capitano Spagnuolo, viaggiando vicino a Barcellona, vide per terra una testa recisa dal busto, che gli parlò così: "Giacché vi portate a Barcellona, o viaggiatore, mandatemi un Prete, acciocché mi possa confessare. Sono già 3 giorni che sono stato assalito fai ladri e non posso morire senza prima essermi confessato". Il Capitano condusse il Confessore sul posto; la testa vivente si confessò e quindi spirò. Sul corpo, dal quale il capo era stato staccato, fu trovata la presente Orazione, che in quell'occasione fu approvata da parecchi tribunali dell'Inquisizione e dalla Regina di Spagna. I suddetti Pater, Ave e Gloria possono essere recitati a beneficio di qualsiasi anima.
Quando avvenne il terremoto dell'Alta Italia ed in Francia, una fanciulla di nome Natalina, rimase per tre giorni sepolta sotto le macerie. Quando la liberarono, essa dormiva, con una copia di questa lettera addosso, non ostante non sapesse né leggere né scrivere.
Il 12 Marzo 1821, molti emigranti da San Giovanni Incarico, provincia di Caserta, partirono per l'America in cerca di lavoro. Durante il viaggio la nave fu sorpresa da un violento temporale e fu sommersa. Questo avvenne il giorno 19 festa di San Giuseppe. Su 667 persone che erano a bordo, soltanto 9 si salvarono ed ognuna di loro era in possesso di questa lettera di Gesù Cristo! I superstiti furono trovati quasi nudi, col solo gilet addosso, nella tasca del quale fu trovata la Lettera, asciutta e per nulla sciupata. Due dei sopravvissuti, Luigi Ceccaccio e Francesco Nero, della medesima città, fornirono ampie prove dell'avvenuto miracolo.
Un altro miracolo della Santa Lettera di Gesù Cristo, avvenne nell'isola Liri, pure in Italia. Un uomo dormiva pacificamente nel suo letto, quando una mano misteriosa lo scosse improvvisamente ed una voce tuonò: "Alzati e corri a ripararti in un angolo della casa!" Prontamente l'uomo ubbidì, giusto in tempo per vedere il pavimento precipitare in un abisso.
Miracolo fatto dalla Vergine Addolorata: -A tre miglia da Castelpetroso, in provincia di Campobasso, la tredicenne Maria Grazia Estasia Bibiana, stava guardando le pecore, in compagnia della madre, vicino ad un vecchio convento, quando improvvisamente apparve loro la Vergine Addolorata che gli disse: " Venite con me nella vecchia Chiesa, dove mio figlio deve celebrare la Messa ed io la debbo servire". Andarono le due donne, e finito il Divino Servizio, la Vergine così parlò: "Mio Figlio è disgustato con la gente del mondo, poiché si commettono troppi peccati, il vizio trionfa ovunque e la religione è trascurata; terribili terremoti, peste , fame e guerra, metteranno l'umanità a dolorose prove. Va in Chiesa, non peccare, confessati regolarmente e fa la Comunione almeno una volta all'anno, così Egli perdonerà i tuoi peccati". E così detto, la Vergine scomparve.
Un miracolo più recente avvenne il 30 Giugno 1889. Alla stazione di Ancona quando il treno per Roma stava per partire, apparve una Signora, in lutto, che, non avendo il denaro necessario al viaggio, dovette rimanere a terra. Il treno partì, ma poco dopo si fermò e, nonostante vi fossero aggiunte 5 altre macchine, non vi fu modo di farlo muovere. Un certo Cavaliere Morelli, che alla stazione aveva notato la dama in lutto, tornò indietro e si offerse di pagarle il biglietto, offerta che fu accettata, a condizione che Essa potesse viaggiare sola. Il gentiluomo pagò 47 lire per un biglietto di prima classe e, non appena la Signora mise piede sul treno, questo partì come per incanto, tra lo stupore e la meraviglia di tutti. Arrivati a Roma, volendo il Cavaliere Morelli salutare la Signora, si recò nel vagone ove essa aveva preso posto, ma lo scompartimento era vuoto; sul sedile egli trovò 2000 lire in moneta, ed un biglietto, scritto il lettere d'oro, che diceva: "Io sono la Vergine Addolorata, e desidero dire ai peccatori del mondo che si devono convertire, credere in Dio e servirlo, altrimenti una grande calamità cadrà presto sulla Cristianità."
Sua Santità il Papa, il 2 Ottobre del 1889, ricevete una lettera in cui era scritto che, se per il futuro, il popolo non avesse rinunciato al demonio ed al mal fare e non avesse fatto promessa solenne di vivere bene, secondo la legge di Dio, sarebbe stato distrutto. Questa Lettera, mandata al Papa da Nostro signore Gesù Cristo, confermava il miracolo della Vergine Addolorata di Ancona e diceva che nel Venerdì Santo, nessun visitatore si era recato al Santo Sepolcro; diceva inoltre che il popolo deve ricordare il Giorno del Giudizio, quando i Fedeli saranno premiati con la gloria del Paradiso ed i cattivi saranno cacciati in un tormento di fuoco e di indicibili sofferenze.
Il 2 Luglio 1889, quando una terribile inondazione distrusse ogni cosa, fece un numero innumerevole di vittime, i pochi superstiti, furono nella maggior parte dei casi, trovati in possesso di questa Lettera.
Durante il terribile terremoto, avvenuto nel Sud della Francia, che causò così grandi disastri e costò un numero incalcolabile di vite umane, un certo Giovanni Saltarello, fu sepolto vivo sotto i detriti di una casa crollata. Salvato dopo quattro giorni e quattro notti di quella terribile agonia, fu trovato in possesso di una copia di questa Santa Lettera.
Quando avvenne il miracolo della Vergine Addolorata di Ancona, la popolazione di Castelpetroso, provincia di Campobasso, fu così scossa dalla grazia divina, che riprese con fervore le pratiche religiose e pellegrinaggi e, d'accordo con le autorità, sia civili che religiose, decisero di costruire un grande Tempio, in onore della Beata Vergine.
Al 9 di Settembre, data stabilita per la posa della Prima Pietra, il Vescovo di Bojano, con l'arciprete don Achille Ferrari, accompagnati da dignitari ecclesiastici, autorità civili e da un numero immenso di fedeli, si recarono sul posto stabilito ove alcune centinaia di operai erano pronti per dare inizio ai lavori. Ma quando gli operai vollero dare principio agli scavi, in un lampo, gli strumenti sparirono di mano ai lavoratori ed agli occhi degli spettatori esterrefatti apparve la Vergine Addolorata che così parlò: "Perché scavate questa terra? Qui vicino, tra questi bellissimi boschi, voi troverete il Santuario che cercate". Confusa e senza parola la folla vide la figura della Vergine svanire, ascendendo verso il Cielo. Alcuni giorni dopo, a tre miglia di distanza, nelle vicinanze di un convento, fu trovata una cappella, di fiori e di stelle di oro, con tre magnifiche fontane, costruita da mano divina.
Nella solenne occasione dell'ultimo Giubileo Papale, Nostro Signore Gesù Cristo, apparve al Papa, che in quel momento sedeva sul Trono, circondato da Cardinali, Vescovi e Grandi Dignitari della Chiesa. Ed il Santo Spirito così parlò: "Popoli del mondo, abbandonate i vostri peccati, o la fine di esso sarà vicina!" E così detto scomparve. Allora tutti i presenti si gettarono ai piedi del Papa, implorando perdono e clemenza.
Crediamo dunque alla Santa Lettera di Nostro Signore Gesù Cristo, che ci può ottenere tante grazie e fare tanti miracoli!

LITURGIA E PROPONIMENTO DI OGGI



LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -
  






  PRIMA LETTURA 

Sir 1,1-10
Dal libro del Siràcide

Ogni sapienza viene dal Signore
e con lui rimane per sempre.
La sabbia del mare, le gocce della pioggia
e i giorni dei secoli chi li potrà contare?
L’altezza del cielo, la distesa della terra
e le profondità dell’abisso chi le potrà esplorare?
Chi ha scrutato la sapienza di Dio,
che è prima di ogni cosa?
Prima d’ogni cosa fu creata la sapienza
e l’intelligenza prudente è da sempre.
Fonte della sapienza è la parola di Dio nei cieli,
le sue vie sono i comandamenti eterni.
La radice della sapienza a chi fu rivelata?
E le sue sottigliezze chi le conosce?
Ciò che insegna la sapienza a chi fu manifestato?
La sua grande esperienza chi la comprende?
Uno solo è il sapiente e incute timore,
seduto sopra il suo trono.
Il Signore stesso ha creato la sapienza,
l’ha vista e l’ha misurata,
l’ha effusa su tutte le sue opere,
a ogni mortale l’ha donata con generosità,
l’ha elargita a quelli che lo amano.


  SALMO  

Sal 92
Il Signore regna, si riveste di maestà.

Il Signore regna, si riveste di maestà:
si riveste il Signore, si cinge di forza.

È stabile il mondo, non potrà vacillare.
Stabile è il tuo trono da sempre,
dall’eternità tu sei.

Davvero degni di fede i tuoi insegnamenti!
La santità si addice alla tua casa
per la durata dei giorni, Signore.


 VANGELO 

Mc 9,14-29
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, [Gesù, Pietro, Giacomo e Giovanni, scesero dal monte] e arrivando presso i discepoli, videro attorno a loro molta folla e alcuni scribi che discutevano con loro.
E subito tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?». E dalla folla uno gli rispose: «Maestro, ho portato da te mio figlio, che ha uno spirito muto. Dovunque lo afferri, lo getta a terra ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». Egli allora disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me». E glielo portarono.
Alla vista di Gesù, subito lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava schiumando. Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall’infanzia; anzi, spesso lo ha buttato anche nel fuoco e nell’acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». Il padre del fanciullo rispose subito ad alta voce: «Credo; aiuta la mia incredulità!».
Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito impuro dicendogli: «Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci da lui e non vi rientrare più». Gridando, e scuotendolo fortemente, uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «È morto». Ma Gesù lo prese per mano, lo fece alzare ed egli stette in piedi.
Entrato in casa, i suoi discepoli gli domandavano in privato: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera». 

Mi fermerò alcuni istanti a pensare al frutto ricavato dalle confessioni passate, di poi farò un atto di contrizione.