sabato 16 febbraio 2019

Scoperta anche italiana: molecola blocca il cancro dei bimbi sotto i 5 anni


Cancro, creato farmaco che “frena” il neuroblastoma, il tumore più diffuso nei bambini – di Andrea Centini

Un team di ricerca internazionale ha creato una nuova molecola in grado di frenare la crescita e la proliferazione delle cellule malate del neuroblastoma, il cancro più comune tra i bimbi sotto i 5 anni.

Al suo sviluppo ha dato un contributo fondamentale un gruppo di studiosi dell’Università di Bologna.

Creato un nuovo, promettente farmaco in grado di bloccare crescita e proliferazione delle cellule del neuroblastoma, il tumore maligno (cancro) più diffuso tra i bambini con età inferiore ai 5 anni.

La molecola, chiamata AMXT 1501, è risultata talmente efficace – in combinazione con un altro farmaco chiamato DFMO – che negli Stati Uniti è stata già avviata la sperimentazione mirata su un gruppo di pazienti adulti con specifiche criticità.

Orgoglio nazionale. Il farmaco, tecnicamente un inibitore, è stato realizzato da un team di ricerca internazionale coordinato da tre gruppi di studiosi, tra i quali vi è quello del Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Università di Bologna, composto da Simone Di Giacomo, Federico M. Giorgi, Stefania Purgato, Giorgio Milazzo e Giovanni Perini.



Tra gli altri istituti coinvolti il Dana-Farber/Boston Children’s Cancer and Blood Disorders Center dell’Università di Harvard, il Children’s Cancer Institute dell’UNSW e numerosi altri centri australiani.

Neuroblastoma: la ricerca

Alla base dello sviluppo del neuroblastoma vi è un oncogene chiamato MYCN, che è responsabile anche di altri tumori.

Per comprendere l’importanza del suo ruolo, basti pensare che in una cellula sana si trovano soltanto due coppie del gene, mentre in una malata fino a 500.



Purtroppo ad oggi non esistono farmaci in grado di bloccare la sua azione diretta, ma ne sono stati sviluppati alcuni in grado di colpire i geni regolati da MYCN.

Tra le molecole alla base della crescita e della proliferazione delle cellule vi sono le cosiddette poliammine, che aumentano sensibilmente nelle cellule malate: il loro numero cresce sensibilmente proprio sotto l’azione del MYCN.

Gli scienziati avevano già messo a punto un farmaco in grado di bloccare la produzione delle poliammine (il DFMO), tuttavia il cancro è così subdolo che quando viene “bloccato” riesce a procurarsi le poliammine richiamandole dall’esterno.

Nella nuova ricerca gli scienziati hanno compreso questo meccanismo e individuato il gene (chiamato SCL3A2) che permette il trasporto dall’esterno delle poliammine.

Hanno così subito sviluppato un altro farmaco – il già citato AMXT 1501 – che in combinazione con il DFMO blocca la ‘raccolta’ di queste molecole e di conseguenza la crescita e la proliferazione del cancro.

Risultati promettenti. Nei test condotti in provetta e su topi geneticamente modificati per sviluppare il neuroblastoma, l’uso sinergico del DFMO e dell’AMXT 1501 ha dato risultati così incoraggianti che è subito partita la sperimentazione su alcuni pazienti adulti.

La speranza è quella di mettere a punto una terapia altamente efficace e sicura in grado di bloccare la malattia nei bambini e non solo.

I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sull’autorevole rivista scientifica Science Translational Medicine. 

Fonte Fanpage

LA PERLA DI OGGI

“L’essenziale è rimanere fedeli al proprio scopo” 

(Hegel)

LITURGIA E PROPONIMENTO DELLA DOMENICA


LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -




 PRIMA LETTURA 

Ger 17,5-8
Dal libro del profeta Geremìa

Così dice il Signore:
«Maledetto l’uomo che confida nell’uomo,
e pone nella carne il suo sostegno,
allontanando il suo cuore dal Signore.
Sarà come un tamarisco nella steppa;
non vedrà venire il bene,
dimorerà in luoghi aridi nel deserto,
in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere.
Benedetto l’uomo che confida nel Signore
e il Signore è la sua fiducia.
È come un albero piantato lungo un corso d’acqua,
verso la corrente stende le radici;
non teme quando viene il caldo,
le sue foglie rimangono verdi,
nell’anno della siccità non si dà pena,
non smette di produrre frutti».

 SALMO 

Sal 1
Beato l’uomo che confida nel Signore.

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.

È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.

Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina.


 SECONDA LETTURA 

1Cor 15,12.16-20
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è risurrezione dei morti?
Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. Perciò anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti.
Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini.
Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti.


 VANGELO 

Lc 6,17.20-26
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne.
Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».


Oggi prometto di impegnarmi ad essere sempre sorridente, anche nei momenti difficili, perchè il cristiano non perde mai la speranza e sa di non essere mai solo.
  

LITURGIA E PROPONIMENTO DEL GIORNO



LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -






 PRIMA LETTURA 

Gen 3,9-24
Dal libro della Gènesi

Il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
Alla donna disse:
«Moltiplicherò i tuoi dolori
e le tue gravidanze,
con dolore partorirai figli.
Verso tuo marito sarà il tuo istinto,
ed egli ti dominerà».
All’uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato: “Non devi mangiarne”,
maledetto il suolo per causa tua!
Con dolore ne trarrai il cibo
per tutti i giorni della tua vita.
Spine e cardi produrrà per te
e mangerai l’erba dei campi.
Con il sudore del tuo volto mangerai il pane,
finché non ritornerai alla terra,
perché da essa sei stato tratto:
polvere tu sei e in polvere ritornerai!».
L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.
Il Signore Dio fece all’uomo e a sua moglie tuniche di pelli e li vestì.
Poi il Signore Dio disse: «Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi quanto alla conoscenza del bene e del male. Che ora egli non stenda la mano e non prenda anche dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre!».
Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da cui era stato tratto. Scacciò l’uomo e pose a oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada guizzante, per custodire la via all’albero della vita.


 SALMO 

Sal 89
Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.

Prima che nascessero i monti
e la terra e il mondo fossero generati,
da sempre e per sempre tu sei, o Dio.

Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.

Tu li sommergi:
sono come un sogno al mattino,
come l’erba che germoglia;
al mattino fiorisce e germoglia,
alla sera è falciata e secca.

Insegnaci a contare i nostri giorni
E acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!


 VANGELO 

Mc 8,1-10
Dal Vangelo secondo Marco

In quei giorni, poiché vi era di nuovo molta folla e non avevano da mangiare, Gesù chiamò a sé i discepoli e disse loro: «Sento compassione per la folla; ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle loro case, verranno meno lungo il cammino; e alcuni di loro sono venuti da lontano».
Gli risposero i suoi discepoli: «Come riuscire a sfamarli di pane qui, in un deserto?». Domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette».
Ordinò alla folla di sedersi per terra. Prese i sette pani, rese grazie, li spezzò e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. Avevano anche pochi pesciolini; recitò la benedizione su di essi e fece distribuire anche quelli.
Mangiarono a sazietà e portarono via i pezzi avanzati: sette sporte. Erano circa quattromila. E li congedò.
Poi salì sulla barca con i suoi discepoli e subito andò dalle parti di Dalmanutà.



Oggi prendo l'impegno di vestirmi con sobrietà: come donna mi vestirò senza mancare in nulla alla virtù della purezza; come uomo se incontrerò una donna poco vestita ne allontanerò subito lo sguardo.


 


venerdì 15 febbraio 2019

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BUONANOTTE BIMBI

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BUONANOTTE

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Si vogliono prendere l'oro del nostro Paese custodito nei forzieri della Banca d'Italia

UN ARTICOLO DEL 2013 SI STA RIVELANDO PROFETICO SUL DESTINO DELLE RISERVE AUREE DEL NOSTRO PAESE? 


Dopo averci impoverito e riempito di tasse i 'predoni' dell'unione europea sono passati a una nuova fase: derubare le nostre riserve auree. Il 'boccone e' grosso, perche' la nostra nazione possiede la terza riserva aurea del mondo dopo Stati Uniti d'America e Germania. Da qui una verità: "oggi i piu' grandi criminali scrivono le leggi che rendono i loro crimini legali"



DOPO AVERCI IMPOVERITO E RIEMPITO DI TASSE I 'PREDONI' DELL'UNIONE EUROPEA SONO PASSATI A UNA NUOVA FASE: DERUBARE LE NOSTRE RISERVE AUREE. IL 'BOCCONE E' GROSSO, PERCHE' LA NOSTRA NAZIONE POSSIEDE LA TERZA RISERVA AUREA DEL MONDO DOPO STATI UNITI D'AMERICA E GERMANIA. DA QUI UNA VERITA: "OGGI I PIU' GRANDI CRIMINALI SCRIVONO LE LEGGI CHE RENDONO I LORO CRIMINI LEGALI"

Dopo aver impoverito il nostro Paese e dopo averci riempito di tasse si stanno preparando a prendersi anche l'oro custodito dalla Banca d'Italia? Sembra proprio di sì. Proviamo a descrivere come ci deruberanno. 

Come dicevamo nel precedente articolo, il problema connesso con la scarsa attenzione dedicata dal Parlamento europeo all'intervento del presidente della Banca Centrale Europea (BCE), Mario Draghi, non è secondario. E non sarebbe dovuto passare quasi inosservato (come invece è avvenuto). Perché le decisioni prese dalla BCE - che, è bene ricordarlo, non è gestita e organizzata sulla base di elezioni o selezioni democratiche, ma in ben altro modo - interessano direttamente tutti i cittadini. Quanto è avvenuto è ancora più rilevante in considerazione di altri due eventi, quasi contemporanei, anche questi, casualmente, passati quasi inosservati.

Innanzitutto il già preannunciato aumento di capitale della Banca d'Italia. L'operazione stabilita unilateralmente e in modo, a dir poco, anomalo ha fatto sì che gli azionisti detentori del capitale della Banca d'Italia (che, è bene ricordarlo per l'ennesima volta, non è un ente pubblico, ma una società per azioni il cui capitale è suddiviso tra i maggiori istituti bancari italiani) vedessero aumentare il proprio capitale di alcune migliaia di volte. Non solo. Ma, visto che molte delle banche italiane (ed estere), nonostante gli interminabili aiuti ricevuti negli scorsi anni dal Parlamento italiano e dalla BCE, si trovano in una situazione di grave crisi, sarà loro concesso di vendere le azioni della Banca d'Italia a soggetti terzi.
Ciò avrà due conseguenze. In primo luogo il controllo dell'ente che fino ad oggi ha gestito buona parte dell'economia italiana potrà passare nelle mani di soggetti stranieri e quindi completamente al di fuori di ogni possibile controllo da parte dello Stato (ammesso che oggi il Parlamento, così come è fatto, ne abbia ancora).
Ancora: ciò permetterà alle banche che, alieneranno questo titolo, (un eufemismo tecnicista per dire che svenderanno parte dell'Italia regalata loro da chi non ne aveva il diritto) di fare grandi guadagni e profitti, e pure senza aver mosso un dito. Solo grazie ad una firma apposta dal Governo e dal Parlamento. In questo modo con poche gocce d'inchiostro i bilanci delle maggiori banche italiane saranno modificati (positivamente) in modo assolutamente rilevante.
Ciò che avrebbe dovuto scatenare l'indignazione degli italiani: italiani che, invece, non hanno distolto l'attenzione dalla corsa all'acquisto degli ingredienti per la preparazione del cenone della vigilia di Natale. E dire che la Banca d'Italia conserva nei propri caveau buona parte della riserva aurea dell'Italia!

Ora, se si considera che già oggi è difficile per gli italiani sapere qual è realmente lo stato di tale patrimonio (lo dimostra l'interrogazione all'allora capo del governo Monti e al Tesoro di due parlamentari proprio a proposito della quantità e dell’allocazione delle riserve auree del Paese), immaginate cosa potrebbe avvenire nel momento in cui questa enorme quantità d'oro (l'Italia possiede la terza riserva aurea del mondo dopo USA e Germania) potesse essere gestita da soggetti esteri.
Chi potrebbe garantire la corretta gestione di questo patrimonio (che di certo fa gola a molti)? Già da tempo la Germania ha chiesto (non senza incontrare grandi difficoltà) di riavere la parte del proprio patrimonio aureo depositato all'estero e così hanno fatto molti altri Paesi. E loro avevano ancora il pieno controllo degli enti preposti alla gestione di queste riserve.
Possibile che in Italia nessuno dei parlamentari o degli uomini al Governo o dei neoeletti capi di partito si sia chiesto cosa potrebbe accadere autorizzando gli istituti bancari a cedere la gestione delle riserve auree nazionali a soggetti terzi?
Possibile che per nessuna delle teste di quegli esemplari di HOMO POLITICUS è balenato il sospetto che, al di là del regalo in termini di capitale azionario che si sta facendo (e che casualmente nessuno della BCE o del Parlamento europeo ha obiettato), si sta di fatto regalando a soggetti "incontrollabili" la gestione dell'unica vera ricchezza rimasta al nostro Paese?
Come mai nessuno si è chiesto se era legittimo aumentare la ricchezza delle maggiori banche nazionali ricorrendo ad un trucchetto finanziario da quattro soldi proprio alla vigilia dell'invio da parte della BCE degli ispettori per valutare il loro patrimonio e la loro solidità e solvibilità?
Eppure in molti hanno visto dietro questa manovra una sorta di aiuto di stato camuffato e quindi come tale passibile di sanzioni da parte dell'UE (sarebbe come dire che, in vista di un'indagine del Fisco, si permettesse ad un'azienda di modificare i propri bilanci e di farlo legalmente).

Già da tempo molti dei marchi nazionali di maggior prestigio sono stati svenduti a investitori stranieri (nella maggior parte dei casi senza sapere chi c'era dietro di loro). Anche le squadre di calcio hanno cominciato ad essere svendute a imprenditori esteri. E gli ultimi governi hanno dimostrato una grande maestria nel cercare di risolvere i problemi economici del Paese non riducendo gli sprechi e chiedendo a chi non pagava le tasse di farlo (come la Chiesa, i gestori di videogiochi e chi aveva portato i propri capitali all'estero), ma aumentando le imposte sui pochi che ancora le pagavano e vendendo parti del patrimonio storico culturale dell'Italia.

Ora stanno cercando di far sparire anche le riserve auree (da tempo bottino ambito di molti Paesi che le utilizzano come garanzie per scambi azionari borsistici e non).
Possibile che nessuno di loro si sia chiesto cosa potranno fare i nostri figli e i figli dei nostri figli nei prossimi anni quando avranno bisogno di attingere al proprio patrimonio nazionale e non potranno utilizzare le ricchezze accumulate nel corso dei millenni dai nostri avi? Possibile che nessuno di loro comprenda che allora l'unica possibilità sarà elemosinare l'aiuto di soggetti come l'Unione Europea e degli Stati che la controllano (si pensi a ciò che è avvenuto in Grecia)?

In una recente intervista, il direttore del team investigativo del giornale La Nación in Costa Rica, Giannina Segnini, ha detto qualcosa che mai come in questi giorni gli italiani possono leggere tra le righe di ciò che sta avvenendo sotto i loro occhi: "Oggi i più grandi criminali scrivono le leggi che rendono i loro crimini legali. La maggior parte degli italiani non se n'è ancora accorta, ma forse è proprio quello che sta avvenendo in Italia e ormai da molti anni...".



George Soros voleva la Troika anche in Italia. Ma l’Europa gli ha risposto di no

Il magnate americano, a novembre scorso, aveva incontrato l'olandese Timmermans, candidato alla presidenza del Parlamento europeo alle prossime elezioni, chiedendogli di attivare la Troika anche in Italia. Secca la risposta del leader democratico: "No"




George Soros da tempo ha messo l’Italia nel mirino; lo ha fatto anche recentemente, incontrando l’olandese Frans Timmermans, subito dopo che i partiti socialisti europei lo avevano designato quale candidato alla presidenza della Commissione Ue in caso di vittoria della sinistra democratica alle elezioni per il Parlamento europeo.

A novembre scorso, infatti, Soros e Timmermans si sono visti a Bruxelles durante un meeting. Nell’incontro, i due hanno parlato anche della manovra italiana, che tante perplessità ha sollevato in Europa. In quella occasione, Soros aveva chiesto a Timmermans di attivarsi perché la Commissione Ue bocciasse la manovra italiana e aprisse la strada alla Troika.
Il fallimento di Soros

La Troika in Italia è da anni un pallino fisso di Soros. Già nel 2012, durante il governo Monti, l’ideologo della cosiddetta “Società aperta” aveva infatti contattato il premier italiano chiedendogli di decretare la Troika a Roma, cosa che Monti rifiutò di fare per non smentire il decreto «Salva Italia» che lui stesso aveva appena varato.

La stessa risposta Soros l’ha ricevuta adesso anche da Timmermans. Per Timmermans, infatti, bocciare la manovra italiana aprirebbe la via a una pericolosa crisi finanziaria che dall’Italia rimbalzerebbe in Europa, travolgendo anche Germania e Francia. Un rischio che nessun capo di governo intende attualmente correre.

Lo ha confermato anche la Commissione Ue tramite Valdis Dombrovskis, leader dei commissari più duri con l’Italia, che pur avendo giudicato insufficiente l’apertura del premier Giuseppe Conte a ridurre il deficit, aveva dovuto cedere alle pressioni di Angela Merkel ed Emmanuele Macron, timorosi di tirare troppo la corda con il nostro Paese.

Per George Soros, noto per le sue speculazioni finanziarie in mezzo mondo, si è trattata quindi non solo di una sonora sconfitta politica. Non solo, poiché lui punta da tempo sulla Troika in Italia e sugli inevitabili effetti devastanti sul sistema bancario e finanziario, da cui trarre profitto, la sconfitta è stata doppia.

Scuole francesi per cambiare "madre e padre" in "genitore 1 e 2" secondo la nuova legge

UN MOTIVO IN PIU' PER PROTESTARE PER I GILET GIALLI

Scuole francesi per cambiare "madre e padre" in "genitore 1 e 2" secondo la nuova legge
Le scuole francesi sostituiranno le parole "madre" e "padre" con "Genitore 1" e "Genitore 2" a seguito di una modifica di una legge approvata dal Parlamento francese questa settimana.
La nuova convenzione di denominazione è apparentemente finalizzata a porre fine alla discriminazione nei confronti dei genitori dello stesso sesso, ma i critici sostengono che "disumanizza" la genitorialità e può portare a file su chi viene classificato come "Genitore 1."
L'emendamento, approvato martedì come parte di un piano più ampio per la costruzione di una cosiddetta "scuola di fiducia" , imporrà anche l'obbligo di frequenza scolastica per tutti i bambini di tre anni.
ANCHE SU RT.COMil mandato della bandiera francese per le scuole alimenta la furia

"Questo emendamento mira a radicare la diversità familiare dei bambini nelle forme amministrative presentate a scuola", ha detto Valérie Petit, deputato per il partito REM di maggioranza del presidente Emmanuel Macron.
"Abbiamo famiglie che si trovano di fronte a caselle di spunta bloccate in modelli sociali e familiari piuttosto antiquati. Per noi, questo articolo è una misura dell'uguaglianza sociale ".
"Ho già scritto che sono particolarmente scioccato e sorpreso dalla" controversia "attorno alle forme padre / madre / padre" , ha scritto su Twitter l' ex giornalista franco-israeliano Julien Bahloul, stesso genitore dello stesso sesso "La madre e il padre sono genitori, nulla di offensivo. In #TelAviv le forme sono state modificate molto tempo fa senza alcuna preoccupazione. "
La proposta di eliminare i termini "madre" e "padre" a favore di un linguaggio più inclusivo e di genere non specifico è in circolazione dai dibattiti del 2013 tenutisi prima della legalizzazione del matrimonio omosessuale.
ANCHE SU RT.COM"L'umanità non è il genere umano": il Parlamento europeo esorta i deputati ad adottare un linguaggio "neutrale rispetto al genere"

"Quando sento che la gente dice che questo è un modello vecchio stile, vorrei ricordare alla gente che oggi tra i sindacati celebrati, civili o coniugali, circa il 95 per cento sono coppie uomo-donna", ha detto il deputato conservatore Xavier Breton dell'ultimo emendamento, il collega conservatore Fabien Di Filippo ha denunciato la mossa come una "ideologia terrificante".
Tuttavia, non sono solo i conservatori a mettere in dubbio l'efficacia della nuova legislazione. Alexandre Urwicz, presidente dell'AFDH, l'associazione francese per genitori dello stesso sesso, si preoccupa che la legislazione possa creare una "gerarchia genitoriale".
"Chi è il" genitore numero 1 "e chi è" genitore numero 2 "? Chiede, aggiungendo che forse il meno controverso" padre, madre e rappresentante legale " è invece usato.
L'emendamento può ancora essere respinto dal Senato della maggioranza, ma poi tornerà all'Assemblea nazionale francese per ulteriori considerazioni.
Il dibattito infuria su Twitter, anche se molti hanno sfruttato l'opportunità di mettere in ridicolo la percezione di una reazione eccessiva da entrambe le parti.
"Io e mio marito stiamo cercando di decidere chi è il genitore 1 e chi è il genitore 2", ha  scherzato un utente di Twitter.