Giorno della Candelora. Sarà un post frivolo quello che sto per scrivere, ma se c'è una cosa insopportabile è che durante e dopo le festività di Natale fino a tutto gennaio, attaccano con il tam-tam pubblicitario su Sanremo. Devono creare l'evento e perciò creano anche grandi aspettative. Great expectations, oh yeah! Ai vari personaggi citati nella canzone "Nun te reggae più" di Rino Gaetano ci aggiungerei anche Claudio Baglioni, che i cattivisti come A. Ricci chiamano "la Baccante siliconata", a causa della sua faccia bella liscia e stirata dal Botox e del fisichino palestrato. Claudio Baglioni/nun te reggae più!
Il Festival dell'Unità si è trasferito, armi e bagagli, al teatro Ariston già da un bel pezzo: conduttori de sinistra, ospiti de sinistra, frecciatine velenose ai governi solo quando non sono di sinistra e viceversa, appelli ammiccanti e servili quando c'erano Renzi e Gentiloni; comici di sinistra, ospiti d'onore di sinistra, messaggi subliminali e palesi di sinistra come le quote gay, le politiche gender LGBT e pure Q, coppie omo che parlano di quant'è bello adottare bimbi con uteri in affitto di madri pescate in Indonesia, grandi omaggi floreali di bouquet e corbeille dalla Città dei Fiori non più diretti a belle donne con abiti in grande spolvero, ma a uomini, magari vestiti e fasciati in lamé come donne sexy, ma che mantengono tanto di baffi e barba caprina da Bafometto. Cantanti queer (?) che fischiano come carrettieri e tanto altro caravanserraglio mondialista: tutto in vetrina e tutto in promozione per vendite all'ingrosso nel gran mercato eurovisione di Sanscemo.
Con l'invadente dittatura mediocratica è impossibile ignorare Sanscemo anche se lo si vuole. Eppoi in 5 serate (dico, cinque!) va sempre a finire che magari una o due te le devi beccare lo stesso, perché ci hai la zia che lo guarda, o la nonna, o lo zio canzonettaro che magari lo guarda solo per il gusto di criticare, ma intanto lo guarda. O perché la contro-programmazione televisiva si comporta in modo assai ruffiano: agevola la Rai e l'evento canoro, invece di fare concorrenza.
Ma più che altro, perché anche il webbete rifà il verso ai Media mainstream e ti piazza lì qualche video-civetta, qualche spezzoncino di polemica, di gaffe, di situazioni del tipo "guardate cosa vi siete persi", eccetera.
Sanscemo ha la stessa ingiustizia beffarda della vita, per questo non mi è mai piaciuto: non vince mai la canzone migliore. E' addirittura assai facile che arrivino ultimi quelli che poi venderanno più dischi nella vita, realizzando per caso, la vecchia parabola evangelica del "Beati gli ultimi!". E' capitato a Vasco Rossi, a Zucchero, a Carmen Consoli: tutti ultimi di Sanscemo che poi si arricchirono con le vendite discografiche. Ma intanto, ultimi o primi, da lì bisogna passare. Ed è questa, la sua forza: una specie di casello autostradale ineludibile.
Vengo alla "Baccante siliconata" e alle sue polemiche con Salvini sugli immigrati. Intanto, come ben detto da Jacopo, nemmeno io posso sopportare le sue canzoni con "magliette fini-fini", con "piccoli grandi amori" a base di ugola spiegata con quel suo "vibrato caprino". Poi non sopporto il suo immigrazionismo che raggiunge perfino il masochismo. Ai tempi degli sbarchi di Lampedusa dove aveva una villa, subì furti con atti di vandalismo da parte dei suoi "protetti" che gli lasciarono perfino deiezioni sul letto in segno di sfregio. Per tutta risposta, lui canta in concerti di beneficenza per loro. Quando si dice la coerenza fino a tagliarsi i cosiddetti!
Ora con grande lungimiranza ha escluso dal premio alla carriera Peppino Di Capri, per darlo a chi? Ad un morto: Pino Daniele. Non potevano darlo lo stesso alla memoria del caro estinto, e confermarlo al buon Peppino, voce simbolo del miracolo economico italiano?
Il Sindaco di Saint Tropez, gli conferì astutamente una cittadinanza onoraria per aver promosso la sua località turistica che, grazie alle note del suo twist A St. Tropez/ la luna si veglia con te/...,è diventata celeberrima. Così St. Tropez è famosa certamente grazie a BB, ma anche grazie al nostro PdC, creando un gemellaggio ideale con Capri.
Pare, però, che sia scattata la Vendetta della Baccante perché il buon Peppino che ama la sua Capri (e chi non l'ama?) si è mostrato preoccupato dalle cattive intenzioni di usare le isole più pittoresche della nostra Penisola per gli "sbarchi". Ci mancherebbe solo questo! Su come è andata che il cantante e compositore caprese è stato escluso dal Premio alla carriera (e la sua è più che longeva), ne dà conto Imola Oggi.
Peppino Di Capri e Salvini |
Una decisione, quella di Baglioni, che ha spiazzato molti, tra cui Al Bano. “Condivido il pensiero di Peppino Di Capri. Peppino ha dato molto alla musica lasciando una traccia forte in Italia e non solo. Un trattamento del genere mi sembra ingeneroso e squalificante” dice il cantante all’AdnKronos -. Peppino merita non uno ma molti premi alla carriera. Alle volte in Italia accadono cose sconcertanti”, conclude Al Bano. Già. "Cose sconcertanti" da parte dei soliti noti che hanno messo artigli acuminati anche sull'industria dell'Effimero. Militarizzare l'Effimero rendendolo Permanente, è il loro motto.
Questo sopra, è un video di una cover di Peppino di Capri che interpreta un vecchio successo di Ben E King (Don't play that song), inserito nella colonna sonora de "Il Sorpasso", film gioiello di Dino Risi, con Gassman e J.L. Trintignant (scene del ballo sulla spiaggia). Beh, devo dire che senza nulla togliere al grande Ben E King, questa sua interpretazione è diventata per sempre il simbolo di quell'Italia spensierata e allegramente bighellona che non è più. Grazie a Peppino che da vero signore qual è, stempera già i toni della polemica sanremese. Abbasso Sanscemo e la sua prevedibile banalità politicamente corrotta!