lunedì 21 gennaio 2019

Controllo e schiavitù globale passeranno dal Chip “Tatuaggio”

Un microchip tatuabile con funzionalità RFid

SIAMO PROSSIMI?

Come ben sanno i nostri affezionati lettori, abbiamo più volte parlato della tecnologia “RFid” (Radio Frequency Identification) e dei pericoli che si nascondono dietro di essa.
In rete continua incalzante l’attività di manipolazione dell’informazione legata a questo argomento da parte dei principali media i quali, essendo al servizio di chi possiede questa tecnologia, manipolano le menti dei più instillando gocce di falsa informazione affinché gli individui possano al più presto accettare questa tecnologia e tutto ciò che ne deriva, meglio ancora se inconsciamente.
In questi ultimi 20 anni la moda del tatuaggio ha preso sempre più piede, soprattutto fra i giovanissimi che spesso vedono in un disegno impresso sulla pelle, l’icona della persona adulta, emancipata, ribelle e libera di esprimersi anche attraverso la propria pelle, con un marchio da mostrare a tutti con orgoglio.
Le alte sfere dei governi, che hanno in mente folli piani di controllo totale degli individui attraverso l’impianto di microchip RFid sotto la pelle dei cittadini, devono aver pensato che questo fosse un’ ottima leva psicologica al fine di indirizzare la mente dei giovani verso la futura e prossima accettazione se non addirittura alla volontaria richiesta di “installazione” di un chip.
Sì perché in questa fase si sta pensando di proporre, come alternativa al posizionamento del chip sottopelle, un “Tatoo Chip” ossia un microchip RFid talmente sottile (molto più sottile di un capello) da poter essere stampato con inchiostri conduttivi e poi integrato perfettamente sulla superficie della pelle, in bella mostra come se si trattasse di un vero e proprio tatuaggio che rischierebbe di rendere l’individuo che lo “indossa” completamente controllabile.
La propaganda messa in atto dalle lobbies che vogliono diffondere tale tecnologia si appoggia, oltre che su leve psicologiche come quella appena citata, anche sulla scelta mediatica diretta a mostrare solo i vantaggi teorici che potrebbe portare questa tecnologia se utilizzata sull’uomo.
Quello che però si prospetta nella realtà ha un suono inquietante dai toni drammatici: addio alla tessera sanitaria, alla vostra cartella clinica, al denaro contenuto nei vostri portafogli e persino a quello contenuto nelle vostre carte di credito, addio al documento di identità, al nuovo e già vecchio Passaporto Elettronico ed ai visti con i timbri dei paesi visitati oggetto di piacevoli conversazioni con gli amici, addio alla vostra privacy che già vendete ogni volta che firmate l’informativa sulla stessa, addio anche alla libertà di parola e pensiero.
E se non siete d’accordo? Attenzione in tal caso potrebbero sempre spegnere il vostro Chip, cancellandovi agli occhi dello stato, vi farebbero cessare d'esistere fisicamente!

Risale al 2014 l’articolo di Repubblica che parlando del chip elettronico tatuato mette in evidenza quanto sarà facile per esempio monitorare in tempo reale le funzioni vitali dei pazienti che lo indossano, dimenticandosi però di evidenziare aspetti ben più inquietanti quali il fatto che molte delle persone che hanno accettato in via sperimentale l’utilizzo dei chip RFid sulla loro persona hanno poi sviluppato nella zona d'impianto delle formazioni tumorali dovute al continuo passaggio di radiofrequenze che giungono al tag (chip) per interrogarlo in tempo reale.
Tali interrogazioni arriverebbero da una sorta di server centrale che invierebbe delle query tramite radio frequenze anche da distanze elevate nel caso di impiego di chip rfid attivi ovverosia alimentati da batterie o da altre fonti.
Sembrerebbe proprio quest’ultimo aspetto della comunicazioni a grande distanza tra la “centrale operativa” e il Tag che avrebbe indotto i ricercatori dell’università dell’Illinois, i quali stanno sviluppando continuamente la tecnologia RFid, a optare per un chip esterno, “tatuato” sulla pelle dell’individuo, che potrebbe presto risolvere il problema dell’alimentazione grazie all’impiego di micro celle fotovoltaiche che alimentando il chip consentiranno nel prossimo futuro di farlo comunicare a grande distanza.

Vi diranno qualsiasi cosa per convincervi ad essere i fortunati possessori dell’ultimo ritrovato della tecnologia, vi diranno persino che se qualcuno dovesse rapirvi la polizia potrà trovarvi e liberarvi in breve tempo, cosa che viene già ampiamente propagandata in Messico, dove è vero che i rapimenti sono all’ordine del giorno, ma dove purtroppo, con questo ed altri espedienti, diverse centinaia di migliaia di persone sono state indotte ad integrare un chip alla loro persona.

Gli articoli correlati a questo che avete appena letto possono essere un ottimo spunto di approfondimento per comprendere la portata e i pericoli di una tale tecnologia che già oggi si trova, purtroppo, in mani sbagliate, e non ci riferiamo ovviamente ai ricercatori dell’Università dell’illinois, ma a chi li sta finanziando con lo scopo di monitorare e controllare molto presto ogni aspetto della vita di una persona, persino quello finanziario.
Una sorta di Grande Fratello nel quale i concorrenti sono purtroppo i normali cittadini che rischieranno di perdere la propria individualità di esseri umani diventando burattini comandati a distanza dalle lobbies che tirano le fila nel teatrino del mondo globale.


Glossario della Bestia :


Apocalisse 13:16 (KJV)
16 Ed egli faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, ricevessero un marchio nella loro mano destra o sulla fronte


Apocalisse 14:9-11 (KJV)
9 E il terzo angelo li seguì gridando a gran voce: Se qualcuno adora la bestia e la sua immagine, e ne prende il marchio sulla fronte o sulla mano, 10 Lo stesso deve bere il vino della collera di Dio , che è versato fuori senza mistura nella tazza della sua indignazione, e sarà tormentato con fuoco e zolfo al cospetto degli angeli santi, e in presenza dell'Agnello: 11 E il fumo del loro tormento ascende per sempre e sempre: e non avranno riposo né giorno né notte quelli che adorano la bestia e la sua immagine e chiunque riceve il marchio del suo nome


Apocalisse 16:02 (KJV)
2 E il primo andò e versò la sua coppa sulla terra, e cadde una piaga maligna e dolorosa che colpì gli uomini che avevano il marchio della bestia, e su quelli che adoravano la sua immagine


Apocalisse 19:20 (KJV)
20 E la bestia fu presa, e con lui il falso profeta che aveva fatto prodigi davanti a lui, con i quali aveva sedotto quelli che avevano ricevuto il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine. Tutti e due furono gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo


Esodo 13:09 (NR)
9 E sarà per te come segno sulla tua mano, e come promemoria sulla tua fronte, affinché la legge del Signore sia sulla tua bocca, perché con mano potente il Signore ti ha fatto uscire dall'Egitto


Esodo 13:16 (NRSV)
16 Ciò sarà come un segno sulla tua mano e come emblema sulla fronte, poiché con braccio potente il Signore ci ha fatto uscire dall'Egitto


Deuteronomio 6:08 (NRSV)
8 Te li legherai come un segno sulla tua mano, li fisserai come emblema sulla fronte


Deuteronomio 11:18 (NRSV)
18 Vi metterete queste mie parole nel vostro cuore e nella vostra anima, ve le legherete come un segno sulla vostra mano, e li fisserete come emblema sulla vostra fronte


Deuteronomio 11:18-28 (NR)
18 Pertanto vi metterete queste mie parole nel vostro cuore e nella vostra anima, e ve le legherete come un segno sulla vostra mano, ed esse saranno come un pendaglio tra gli occhi. (significato alternativo di "sulla fronte")
19 Tu le ripeterai ai tuoi figli, parlandone quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai.
20 E le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte, (Dio, la Torah - insegnamenti - devono essere al centro della vostra vita)
21 che i vostri giorni ei giorni dei vostri figli possono essere numerosi nel paese di cui il Signore ha giurato ai tuoi padri di dare loro, come i giorni dei cieli sopra la terra.
22 Poiché se vi curate di mantenere tutti questi comandamenti che oggi vi ordino di fare - di amare il Signore tuo Dio, di camminare in tutte le sue vie (l'obbedienza è la prova del vero amore per Dio), e di tenervi stretti a lui -
23 Allora il Signore scaccerà tutte quelle nazioni dinanzi a voi, e voi esproprierete nazioni più grandi e più potenti di voi
24 Ogni luogo che la pianta del vostro piede calcherà sarà vostro: dal deserto e dal Libano, dal fiume, il fiume Eufrate, fino al mare occidentale, sarà il vostro territorio.
25 Nessun uomo sarà in grado di resistere contro di voi, il Signore tuo Dio porrà il terrore di voi e la paura di voi su tutta la terra dove camminerete, proprio come ha detto a voi.

UNGHERIA ORA LIBERA --- EMETTE MONETA CREDITO - COME E QUANDO SERVE AGLI UNGHERESI


L’Ungheria fa boom, caccia i cabalisti del FMI e banksters dalla nazione ed ora emette moneta senza debito, è SOVRANA DI SE STESSA, Lì non comanda la sinistra ....…

Dopo che è stato ordinato all’FMI di abbandonare il paese, la nazione adesso stampa moneta senza debito.
L’Ungheria sta facendo la storia!!!!!!

Teniamo a precisare che l’U€ si permette ancora di calcolare il debito ungherese anche se ora la nazione è sovrana fuori dal FMI e da tutti i vincoli europei debito pubblico compreso, considerandolo il più alto d’Europa, semplicemente perchè l’Ungheria non fa nulla per ridurlo, non da un soldo all FMI, banche e U€, perchè pensa ai cittadini, e quindi il “debito fantasma” cresce, ma nulla possono contro una nazione che li ha rifiutati a priori, possono solo conquistarla militarmente violando i trattati internazionali.
Quindi anche se rifiuti l’€uropa lei ti costringe comunque a pagare …….. gli italiani ci cascano, gli ungheresi, svizzeri, islandesi, inglesi etc. no .....…. 
Mai più dagli anni ’30, con il caso della Germania, un paese europeo aveva osato sfuggire alle grinfie dei cartelli bancari internazionali controllati dai Rothschilds.
Questa è una notizia stupenda che dovrebbe incoraggiare i patrioti nazionalisti del mondo intero ad intensificare la lotta per la libertà dalla dittatura finanziaria.
Già nel 2011 il primo ministro ungherese, Viktor Orbán promise di ristabilire la giustizia sui predecessori socialisti che avevano venduto il popolo della nazione alla schiavitù di un debito infinito con i vincoli del FMI (IMF) e lo stato terrorista d’Israele.
Queste amministrazioni precedenti erano infiltrate da sionisti nelle alte cariche, in mezzo al furore delle masse che alla fine, in reazione, hanno votato il partito Fidesz di Orban.


Secondo una relazione sui siti germanofoni del “National Journal”, Orbán si è accinto a scalzare gli usurai dal trono. Il popolare e nazionalista primo ministro ha detto all’FMI che l’Ungheria non vuole né richiede “assistenza” ulteriore dal delegato della Federal Reserve di proprietà dei Rothschild.
Gli ungheresi non saranno più costretti a pagare esosi interessi a banche centrali private e irresponsabili. Anzi, il governo ungherese ha assunto la sovranità sulla sua moneta e adesso emana moneta senza debito e tanta quanto ne ha bisogno. I risultati sono stati nientemeno che eccezionali. 
L’economia nazionale, che vacillava per via di un pesante debito, ha recuperato rapidamente e con strumenti inediti da Germania nazionalsocialista.
Il ministro per l’Economia ungherese ha annunciato che grazie a “una politica di bilancio disciplinato” ha ripagato il 12 agosto 2013 il saldo dei 2,2 bilioni di debito all’FMI, prima della scadenza ufficiale del marzo 2014.
Orbàn ha dichiarato: “L’Ungheria gode della fiducia degli investitori” che non vuol dire né l’FMI né la Fed o altri tentacoli dell’impero finanziario dei Rothschild. Piuttosto si riferiva agli investitori che producono in Ungheria per gli ungheresi, creando crescita economica vera, e non già la “crescita di carta” dei pirati plutocratici, bensì quel tipo di produzione che assume realmente le persone e ne migliora la vita. Con l’Ungheria libera dalla gabbia della servitù agli schiavisti del debito non c’è da meravigliarsi che il presidente della banca centrale ungherese gestita dal governo per il bene pubblico e non per l’arricchimento privato abbia chiesto all’FMI di chiudere i battenti da uno dei paesi più antichi d’Europa.
Inoltre, il procuratore generale, ripetendo le gesta dell’Islanda, ha accusato i tre precedenti primi ministri del debito criminale in cui hanno precipitato la nazione.
L’unico passo che rimane da fare per distruggere completamente il potere dei bancksters in Ungheria, è di attuare un sistema di baratto per lo scambio con l’estero come esisteva in Germania con i nazional socialisti e come esiste oggi in Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, i cosiddetti BRICS, una coalizione economica internazionale. 
E se gli USA seguissero la guida dell’Ungheria, gli americani potrebbero liberarsi dalla tirannia degli usurai e sperare in un ritorno a una pacifica prosperità.




Evo Morales denuncia la “ingiusta condanna” a Milagro Sala

PAPA FRANCESCO NON SI PRONUNCIA SU UNA SUA CONNAZIONALE CHE SI BATTE PER I POVERI COME LUI?
Tra le numerose voci che si sono levate a lvello internazionale  oggi quando è stata resa nota la condanna di Milagro Sala per la causa “Pibe Villeros” spicca quella di Evo Morales, Presidente della Bolivia che in un tweet dal suo account personale dice:
La nostra solidarietà a Milagro Sala, ingiustamente condannata a 13 anni di carcere per aver lottato per una vita migliore per i poveri e gli indigeni del suo paese. Speriamo che questa situazione si inverta e le auguriamo molta forza in questi tempi difficili.
Evo Morales era già stato vicino alla causa della dirigente della Tupac Amaru con cui condivide la linea generale di rivendicazione dell’Abya Yala cioé del nome che alcuni popoli indigeni davano e danno all’america nel senso del recuperare e rendere vive le tradizioni dei popoli originari.
CHI E' MILAGRO SALA. UNA DONNA CORAGGIOSA DA TRE ANNI PRIVATA DELLA LIBERTA'
Milagro Sala è stata privata della libertà il 16 gennaio 2016 per aver organizzato una protesta pacifica in Plaza Belgrano, a San Salvador de Jujuy, Argentina.
Dal 13 dicembre 2015 l’organizzazione Tupac Amaru, di cui Milagro è dirigente e fondatrice, insieme alla rete delle organizzazioni sociali della provincia, ha organizzato un sit-in davanti alla sede dell’esecutivo della provincia di Jujuy per chiedere al governatore di concedere loro un colloquio. A ciò si è risposto con una denuncia contro Milagro Sala per “istigazione a delinquere e agitazione”; l’arresto della dirigente è stato immediato.
Dalla documentazione che ci è stata fornita risulta che Milagro Sala sia una dirigente, una benefattrice e una persona molto stimata a Jujuy, dove lotta da decenni per migliorare le condizioni sociali, educative e sanitarie di una delle zone più povere dell’Argentina.
La Tupac Amaru è un’organizzazione sociale sorta durante la protesta contro la crisi del 2000 ed è formata da moltissime cooperative, che si sono costituite durante gli anni dei governi Kirchner.
Grazie ai sussidi del governo e a una gestione comunitaria e intelligente delle risorse la Tupac Amaru ha costruito decine di quartieri in tutta l’Argentina, con oltre 10.000 abitazioni. Al contrario delle imprese private che hanno costruito case con gli stessi fondi del governo, la Tupac Amaru ha reinvestito i guadagni costruendo centri sanitari, un sistema scolastico che va dall’asilo all’università, centri sportivi e culturali. L’opera della Tupac Amaru è stata riconosciuta a livello internazionale, è oggetto di studi universitari e attestata da libri e documentari.
In considerazione di queste notizie chiediamo l’immediata scarcerazione di Milagro Sala e l’inizio del costruttivo dialogo che Milagro e i suoi militanti chiedono.
Certi che i nuovi governi insediatisi a livello nazionale e locale in Argentina vogliano continuare nel solco della democrazia e del rispetto delle garanzie costituzionali assicurate all’opposizione, porgiamo i più cordiali saluti e attendiamo una risposta a questo appello. 


Migranti, Brignone (Possibile): Libia riceve milioni per far morire persone?

Migranti, Brignone (Possibile): Libia riceve milioni per far morire persone?
(Foto di Camera dei Deputati)
“Sono 338 milioni di fondi europei spesi con il risultato di lasciare morire persone in mare, come è accaduto nelle ultime ore. Si potevano, si dovevano salvare: le motovedette libiche erano a un’ora dal gommone e Sea Watch era pronta ad aiutare. Ma per tutto il giorno il telefono ha squillato a vuoto. I libici, finanziati dall’Unione europea, non rispondevano: lo raccontano le cronache di oggi, ma è una scena già nota. Un drammatico déjà vu”. Lo dichiara la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone, parlando della strage di persone avvenuta in mare.
“Solo alcune ore più tardi – aggiunge Brignone – qualcuno ha risposto, ma non parlava né inglese, né francese, né italiano, né arabo. Alla fine, nella notte, è arrivata una motovedetta che è riuscita a portare in salvo i tre superstiti. Gli altri, sfiniti, sono stati inghiottiti dal mare in attesa che qualcuno rispondesse al telefono. L’Italia, con l’Europa, finanzia copiosamente questa vergogna. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, inizi a lavorare su questo tema visto il ruolo che ricopre: poi, in futuro, da avvocato faccia quel che vuole, contrastando i trafficanti. Ma ora è necessario un impegno sui finanziamenti alla Libia. Quei soldi non possono essere spesi a lasciar morire persone”.



Il FMI ammette che il Neoliberismo ha fallito

Il FMI ammette che il Neoliberismo ha fallito

UN ARTICOLO MOLTO INTERESSANTE DEL 2016 SULL'AMMISSIONE DEL FALLIMENTO DEL NEOLIBERISMO DA PARTE DELL'FMI. MA COME MAI IN EUROPA NON CE NE SIAMO ANCORA ACCORTI?..... 

Invece di creare crescita, il Neoliberismo ha aumentato la disuguaglianza, minando le basi della crescita. I politici dovrebbero essere più aperti alla redistribuzione.
La scorsa settimana un settore di ricerca del Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato un rapporto con l’ammissione che il neoliberismo è stato un fallimento. Il rapporto, intitolato “Neoliberalismo: Ipervenduto?” è, auspicabilmente, un sintomo di morte di quella ideologia. Solo che sono in ritardo di circa 40 anni. Come Naomi Klein ha tweettato sul rapporto: “Allora tutti i miliardari che il FMI ha creato stanno per restituire i loro soldi, giusto?”.
Molti fra i risultati del rapporto che colpiscono al cuore l’ideologia, molti riecheggiano ciò che i critici e le vittime del neoliberismo hanno ripetuto per decenni.
Il rapporto spiega che le politiche neoliberiste di austerità e di ridotti controlli sui movimenti di capitale “Invece di creare crescita” in realtà hanno “aumentato la disuguaglianza”. Questa disuguaglianza “potrebbe essa stessa minare le basi della crescita…”. Di conseguenza, il rapporto afferma che “chi determina le scelte politiche dovrebbe essere più aperto alla redistribuzione di quanto non sia ora”.
Tuttavia, il rapporto ignora alcuni elementi degni di nota sulla storia e sull’impatto del neoliberismo.
Il FMI suggerisce che il neoliberismo è stato un fallimento. Ma ha funzionato molto bene per l’1% globale, cosa che è sempre stata nelle intenzioni del FMI e della Banca Mondiale. Come l’Oxfam ha riportato all’inizio di quest’anno, l’1% più ricco del pianeta ora possiede tanta ricchezza quanta il restante 99%. (Analogamente, la giornalista investigativa Dawn Paley nel suo libro Drug War Capitalism ha dimostrato che, lungi dall’essere un fallimento, la guerra alla droga è stato un enorme successo per Washington e le multinazionali).
Il rapporto del FMI cita il Cile come un caso di studio per il neoliberismo, ma non cita mai che quella ideologia economica è stata applicata tramite la dittatura di Augusto Pinochet spalleggiato dagli Stati Uniti – omissione importante da parte dei ricercatori, certamente non attribuibile a distrazione occasionale. In tutta l’America Latina, neoliberismo terrorismo di stato in genere sono andati a braccetto.
Nel 1977 l’impavido giornalista argentino Rodolfo Walsh, in una Lettera Aperta alla Giunta Militare Argentina, ha denunciato l’oppressione di quel regime, una dittatura che ha orchestrato l’assassinio e la scomparsa di oltre 30.000 persone.

“Questi eventi, che agitano la coscienza del mondo civile, non sono tuttavia la più grande sofferenza inflitta al popolo argentino, né la peggiore violazione dei diritti umani che avete commesso”, scrisse Walsh a proposito delle torture e degli assassinii. “E’ nella politica economica di questo governo che si scopre non solo la spiegazione per quei crimini, ma una maggiore atrocità che affligge milioni di esseri umani attraverso la miseria pianificata. . .  Basta camminare per la grande Buenos Aires per un paio d’ore per constatare la velocità con cui una tale politica trasforma la città in una bidonville da dieci milioni di persone”.

Questa ‘miseria pianificata’, come dimostra vividamente “Shock Doctrine” di Naomi Klein, era l’agenda neoliberista che il FMI ha imposto per decenni.
Il giorno dopo aver inviato la lettera alla giunta Walsh fu sequestrato dal regime, ucciso, bruciato, e scaricato in un fiume, uno dei milioni di vittime del neoliberismo.

Traduzione di Leopoldo Salmaso dall’inglese (Toward Freedom, 31/05/2016 )
Questo articolo è stato ripreso anche da Counterpunch

Microchip sotto pelle (RFID): controllati dal totalitarismo della biopolitica - Diego Fusaro


CON IL GOVERNO "DIGITALIZZATO" DEI 5 STELLE SIAMO PROSSIMI ALL'IMPIANTO DEL MICROCHIP SOTTOPELLE?



 Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo.
Johann Wolfgang von Goethe


Microchip sotto pelle (RFID): controllati dal totalitarismo della biopolitica - Diego Fusaro

Vedi anche:


Ucraina/L’ordine è: ripulire il territorio dalla popolazione in nome del gas


Proprio dove sono più duri i bombardamenti e i combattimenti dovrebbero sorgere decine di migliaia di pozzi per l’estrazione del gas scisto, del valore di dieci miliardi l’anno. I contratti con le multinazionali sono stati già firmati e per quest’ultime gli insediamenti umani intralciano il lavoro

di Franco Fracassi



«La questione principale è ottenere una brusca riduzione del numero della popolazione locale, e lasciare sul territorio dei giacimenti solo le persone necessarie per i lavori di estrazione del gas». È scritto nero su bianco su un documento riservato redatto dal colosso energetico Burisma, con sede in Ucraina e dirigenza a Washington.
Il territorio a cui si riferisce la multinazionale è l’Ucraina orientale. In particolare, la zona intorno a Slavyansk, dove i combattimenti e i bombardamenti sono stati più duri. Credere che tutto quello che è accaduto in Ucraina e che la guerra civile in corso siano frutto della mente di un gruppo di multinazionali che vogliono appropriarsi di giacimenti di gas è fuori luogo.
Però, in questa vicenda ci sono alcuni dati di fatto su cui è meglio riflettere. A partire dal valore dei giacimenti in questione: dieci miliardi di dollari l’anno. 
Torniamo indietro di un anno e mezzo.
Gennaio 2013.
Sotto la presidenza del rimosso Viktor Yanukovich, la società Royal Dutch Shell ha firmato con il governo ucraino un accordo di cinquant’anni, a condizioni agevolate, per la spartizione della produzione derivante dallo sfruttamento e dall’estrazione del gas di scisto dei giacimenti di Yuzosk, situati al confine delle regioni di Donetsk e Kharkiv, nella zona petrolifera del Dnepr-Donets.
Nel giugno 2014 la direzione della Shell ha confermato che i piani della società sono rimasti immutati: l’inizio dello sfruttamento del giacimento è previsto dopo la conclusione del conflitto e la stabilizzazione della situazione.


In base all’accordo, le clausole rimarranno strettamente riservate per tutta la durata del contratto. Alla scadenza di questo termine, il governo ucraino non potrà avanzare il diritto di rifiutare la proroga dell’accordo, in cui sono indicate le coordinate esatte dell’area stanziata per l’estrazione del gas. Un territorio che si espande su 7.886 chilometri quadrati, che comprende la città di Slavyansk (situata al centro del giacimento), Izyum, una grossa parte di Kramatorsk, così come centinaia di piccoli insediamenti: Krasnyj Liman, Seversk, Yasnogorka, Kamyševka e così via. Ai sensi dell’articolo trentasette comma due del contratto, gli abitanti che risiedono su questo territorio devono vendere la proprietà della loro terra. In caso di rifiuto i terreni gli verranno tolti con la forza a favore di Shell.
Tutte le spese della società per «l’appropriazione del territorio», verranno risarcite dallo Stato ucraino con il ricavato dell’estrazione del gas.
Per questo, lo Stato è tenuto a garantire l’accettazione di tutte le necessarie risoluzioni da parte delle autorità locali. 
Altre aziende coinvolte nello sfruttamento del gas di scisto in Ucraina sono: Eurogas Ucraina, che fa parte delle azioni nelle mani della società britannica Mc Callan Oil & Gas Ltd, di proprietà, a sua volta, dell’americana Euro Gas;
 Burisma Holdings, nella quale Hunter Biden, figlio del vicepresidente americano, è da poco diventato uno dei membri del consiglio direttivo.


Dove le multinazionali estraggono energia in Ucraina. Eni, Chevron e Cossack Energy a ovest, Vitol a nord, ExxonMobil a sud, Shell e Burisma (che sulla mappa non è indicata) a est. 
Le società energetiche hanno fatto sapere al governo di Kiev che desidererebbero procedere senza intoppi il lavoro di estrazione del gas di scisto. Sul territorio, ripulito dalla popolazione, è prevista l’installazione da ottantamila a centoquarantamila pozzi. Ciò significa distruzione della terra seminabile, demolizione di impianti industriali, di edifici residenziali, di luoghi di culto, tutto per il mantenimento delle infrastrutture del gas. Per quanto riguarda le “terre nere” locali (l’Ucraina ha il ventisette per cento delle “terre nere” di tutto il mondo), si prevede di venderle all’estero.
E quindi starebbero in piedi le tesi dei cosiddetti centinaia di volontari che pagherebbero per uccidere???, semmai sono pagati profumatamente su conti esteri per velocizzare il genocidio che, altrimenti, normali persone come i soldati ucraini, non riuscirebbero a compiere velocemente a cuor leggero.

(http://decamentelibera.blogspot.it/2014/08/don-francesco-fontana-stan-paga-x.html)