giovedì 29 novembre 2018

Ecco cosa sta accadendo ad Aleppo: gli italiani ancora si fidano dei giornali

attacco chimico
Perché nessuno parla dell’attacco chimico ad Aleppo? «Perché sono stati i ribelli» – di Leone Grotti
Un presunto attacco chimico al cloro ha colpito la città di Aleppo sabato: 107 intossicati, tra cui donne e bambini. Micalessin: «Questa volta però nessuno si indigna e difende i civili, perché questi non sono quelli “giusti”». 
Sabato 24 novembre sono stati sparati dalla provincia di Idlib, nel nord della Siria controllato dai terroristi islamici, diversi mortai da 120 mm verso la città di Aleppo, che è in pace da due anni. I missili contenevano cloro e 107 civili, tra cui donne e bambini, sono rimasti intossicati, 41 invece i contaminati, di cui due gravi.
La notizia, diffusa dall’agenzia di Stato siriana e confermata dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, vicino ai ribelli, è stata pressoché ignorata da media e governi occidentali.
PERCHÉ NON FA NOTIZIA? Perché l’attacco non ha fatto notizia come quello a Ghouta del 2013 o quello a Khan Shaykun del 2017 o quello di Douma dell’aprile 2018?
Non solo perché non ci sono state vittime. Perché in questo caso nessuno si indigna né si scandalizza per l’utilizzo di armi chimiche?
«Perché l’attacco è provenuto da un territorio controllato esclusivamente dai ribelli», spiega a tempi.it l’inviato di guerra Gian Micalessin.
«E i ribelli sono stati alleati dell’Occidente, armati dall’Occidente e infine dimenticati. Non interessa nulla a nessuno se dei civili cadono sotto i loro colpi. Perché l’obiettivo politico dell’Occidente è sempre stato far cadere il regime di Bashar al-Assad e loro sono funzionali a questo scopo».

Attacco chimico, tutto il main stream tace

Europa e Stati Uniti hanno sempre tuonato contro le armi chimiche dal punto di vista dei diritti umani e della difesa dei civili.
Ma quando i civili non sono quelli “giusti”, improvvisamente cala il silenzio. «Il silenzio su questo attacco è la perfetta dimostrazione che dei diritti umani e dei civili non è mai importato niente a nessuno», continua la firma del Giornale.
«Sono morte in questa guerra già 400 mila persone. Se avessimo voluto portare la democrazia in Siria, avremmo trattato con Assad, non appoggiato bande estremiste e jihadisti, che poi hanno portato il terrore anche in Europa».
GUERRA SIRIANA IN STALLO. La guerra siriana si trova ora in un momento di «stallo»: «Diecimila jihadisti e ribelli si trovano a Idlib.
Turchia e Russia hanno raggiunto un accordo il 17 settembre per evitare una strage, ma l’accordo non funziona perché alla Turchia non interessa davvero convincere i militanti estremisti a deporre le armi.
La Russia, del resto, non vuole rompere i rapporti con Recep Erdogan perché gli serve in chiave anti-Trump», spiega Micalessin. «I giornali siriani però cominciano a rilanciare l’idea di un’offensiva militare e io temo che sia inevitabile prima o poi l’uso della forza».
Tornando all’attacco ignorato di Aleppo, l’inviato di guerra punta il dito anche contro l’informazione: «I giornali si sono disinteressati della notizia perché sono sempre stati allineati politicamente con le cancellerie occidentali», conclude.
«Dopo il presunto attacco chimico di Douma si è parlato di prove certe, ma nessuno le ha ancora viste e i giornali ne hanno parlato senza verificare e senza porsi il problema. Il fallimento della guerra in Siria non è solo il fallimento dell’Occidente, che ha finito per appoggiare i propri nemici, ma anche quello dell’informazione, che ha scelto di combattere a fianco dei jihadisti». 
Fonte Tempi

PROFUGO ARRESTATO: IL PIANO ISIS PER AVVELENARE GLI ACQUEDOTTI

L’arresto di ieri del terrorista islamico con sussidio e casa popolare in Sardegna, pronto ad avvelenare gli italiani con utilizzo di armi chimiche – secondo gli inquirenti voleva avvelenare pozzi con l’Antrace e colpire una caserma militare -, riporta all’attenzione i piani già di recente denunciati di ISIS: avvelenare le riserve d’acqua, come gli acquedotti, utilizzando gli immigrati presenti in Italia.
Tempo fa i Servizi di diversi Paesi lanciarono l’allarme: ISIS stava pianificando di avvelenare le fonti idriche. Lo sostenne, ad esempio, un rapporto “confidenziale” dell’intelligence turca.


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Secondo gli 007 turchi, lo Stato islamico, che avrebbe già compiuto attacchi simili in Siria e Iraq, avrebbe puntato a diffondere diversi batteri, tra cui quelli che causano la tularemia, la cosiddetta “febbre dei conigli”.

La tularemia, detta anche febbre dei conigli, è una patologia (zoonosi batterica) trasmessa all’uomo da roditori e lagomorfi (conigli e lepri) attraverso la puntura di parassiti quali zanzare e zecche (Ixodes ricinus), inalazione o ingestione ed è dovuta al batterio Francisella tularensis.

Nel caso in cui la trasmissione avvenga tramite inalazione o ingestione la patologia sarà polmonare e tifo-simile, rispettivamente. Si tratta di un’infezione acuta che tende spesso a cronicizzare perché la Francisella può nascondersi nei monociti e permanere in questi moltiplicandosi. Potremmo, quindi, avere già subito un attacco non mortale, ma subirne le conseguenze nel tempo.

Vox ha lanciato l’allarme diverso volte. Se l’ipotesi del batterio nell’acquedotto dovesse confermarsi nel caso dell’epidemia polmonare nel Bresciano, anche l’atto terroristico islamico dovrebbe essere tra le possibilità prese in considerazione. Ripetiamo: non stiamo dicendo che è un atto terroristico, ma che la cosa andrebbe presa in considerazione.
Il sistema idrico è uno dei sistemi più sensibili: ed è anche il modo più semplice e meno costoso di fare una strage, e diffondere il panico.

Avvenne qualcosa di strano in Kosovo, quando alcuni anni fa le autorità della provincia bloccarono la fornitura di acqua a decine di migliaia di persone nella capitale dopo che la polizia arrestò cinque sospetti legati allo Stato islamico, che avevano in programma di avvelenare un serbatoio.
Una prova generale in un territorio non ostile, per studiare la fattibilità e gli effetti e poi riproporre l’azione nelle città europee?
Non lo si è mai saputo.
Si seppe solo che la polizia che pattugliava il serbatoio di Badovac individuò gli uomini, le cui identità non vennero rivelate.
Funzionari della sicurezza dicono che centinaia di persone provenienti dal Kosovo sono andate a combattere in Siria e Iraq.
E possono arrivare in Italia senza visto. E passare una fialetta al cugino albanese che lavora come operaio all’acquedotto di…
L’impatto di azioni del genere sarebbe devastante. E relativamente più semplice – molto meno costoso – di azioni militari in grande stile.

TRAPELATO! RAPPORTO SEGRETO DELLE NAZIONI UNITE SUI MIGRANTI CHE DISTRUGGERÀ TUTTI I CONFINI


L'ESERCITO DELL'UE MINACCIA LA NUOVA GUERRA MONDIALE

I globalisti sono disperati mentre perdono il controllo in tutto il mondo

David Knight | Infowars.com - 27 NOVEMBRE 2018


https://www.infowars.com/eu-army-threatens-new-world-war/


Il presidente francese Emmanuel Macron vuole formare un esercito europeo per difendersi da Cina, Russia e Stati Uniti.

Le origini naziste della NATO



Potete trovare facilmente sul web la storia delle ratline (sentieri dei ratti) e di come il Vaticano partecipò alla sua logistica. Consisteva in una serie di vie, punti di transizione e di destinazione, per alcuni personaggi nazisti che il governo degli Stati Uniti assunse, che facilitarono il loro reclutamento attraverso la clandestinità. Da qui il riferimento ai ratti.

Questa conversione dal nazismo alla parte occidentale contro il comunismo è stata solo formale, dal momento che il Reich cercò nella seconda guerra mondiale di sconfiggere l'Unione Sovietica. Come sappiamo, non ci riuscì. Ma alti comandanti militari nazisti furono riciclati nella struttura della principale coalizione transatlantica guidata dagli Stati Uniti contro il blocco sovietico.
Di seguito sono riportati brevi profili dei seguenti ufficiali che sono passati da essere nazisti a diventare importanti ufficiali militari dell'Organizzazione Nord Atlantica (NATO).

Adolf Heusinger salì alle più alte gerarchie militari del Terzo Reich. Divenuto capo di stato maggiore nel 1944 per un breve periodo, fu poi declassato al comando della divisione cartografica per una possibile collaborazione con l'attentato contro Hitler. Fu coinvolto nei piani nazisti di invasione della Polonia, della Norvegia, della Danimarca e della Francia. La sua storia è la più interessante di questa lista di ufficiali, dal momento che dopo la guerra divenne una spia per la CIA, è stato militare durante il governo di Konrad Adenauer tra il 1957 e il 1961 nella Repubblica Federale di Germania, poi ha assunto la presidenza del Comitato Militare della NATO, la carica più alta nell'organizzazione fino al 1964.


 


Hans Speidel era un ex luogotenente generale nazista e il capo di stato maggiore di uno dei più importanti marescialli di campo, Erwin Rommel. In seguito si è unito all'esercito tedesco di Adenauer come consigliere e ha curato il consolidamento dell'integrazione della Bundeswehr (forze armate tedesche) nella NATO. Successivamente è stato nominato comandante supremo delle forze di terra alleate della NATO nell'Europa centrale tra il 1957 e il 1963.

 


Johannes Steinhoff uno dei piloti più audaci dell'aviazione militare nazista. Il suo record di 176 aerei nemici abbattuti, la sua esperienza di 993 missioni durante la sua carriera come pilota di caccia, colpito solo 12 volte e salvato una sola volta, gli valse la decorazione più importante del Terzo Reich durante la guerra: la Croce del Cavaliere della Croce di Ferro. Steinhoff è stato capo di Stato maggiore e comandante delle forze aeree alleate dell'Europa centrale (1965-1966), capo di Stato maggiore della Luftwaffe Bundeswehr [1] (1966-1970) e successivamente presidente del Comitato militare della NATO (1971-1974).

 


Johann von Kielmansegg (a sinistra nella prima foto) era un ufficiale del Gabinetto Generale del Comando Supremo dell'esercito nazista, attraverso il quale divenne colonnello e comandò diversi reggimenti sul campo. Dopo la guerra, fu incorporato nella marina tedesca e promosso a Generale di brigata, prima di salire ai più alti incarichi NATO come comandante in capo delle forze speciali in Europa centrale nel 1967.

 

Jürgen Bennecke faceva parte dello stato maggiore del gruppo centrale nazista dell'esercito. Fu promosso generale durante la formazione dell'esercito tedesco dopo la guerra e dal 1968 al 1973 fu comandante in capo del Comando delle Forze Alleate della NATO nell'Europa Centrale.



Ernst Ferber divenne tenente colonnello dello Stato Maggiore della Wehrmacht e fu decorato con la Croce di Ferro di prima classe. Col tempo, dopo il suo reclutamento nel dopoguerra, è diventato comandante in capo delle forze alleate dell'Europa centrale della NATO tra il 1973 e il 1975.


Karl Schnell (General) fu maggiore e primo ufficiale dello Stato Maggiore di importanti corpi e divisioni sul campo e ricevette la Croce di Ferro di seconda classe. Ha poi studiato amministrazione aziendale ed è diventato luogotenente generale, prima di sostituire il generale Ferber come comandante in capo delle forze alleate dell'Europa centrale della NATO tra il 1975 e il 1977.



Franz-Joseph Schulze era un tenente che servì l'aviazione nazista come capo reggimento e ricevette la Croce di Cavaliere della Croce di Ferro per i suoi sforzi. Nella Germania del dopoguerra, è salito al rango di generale e più tardi è stato comandante in capo delle forze alleate dell'Europa centrale della NATO dal 1977 al 1979.



Ferdinando von Senger und Etterlin combatté come tenente durante l'invasione nazista dell'Unione Sovietica (Operazione Barbarossa) e partecipò anche alla battaglia di Stalingrado, una delle più importanti durante la Seconda Guerra Mondiale ed una delle più difficili per gli Alleati. Tra le tre decorazioni più importanti c'è la Croce Tedesca in Oro. Alla fine della guerra servì come complemento all'Alto Comando della Marina del Terzo Reich. In seguito ha comandato diversi battaglioni di carri armati e nel corso degli anni è diventato generale e comandante in capo delle forze alleate centro europee della NATO tra il 1979 e il 1983.



Tutti questi ufficiali nazisti hanno diverse cose in comune, tra cui aver scritto e pubblicato alcuni libri sulle loro esperienze dalla parte nazista durante la seconda guerra mondiale, essere stati catturati (la maggior parte di loro) da personale militare statunitense e successivamente avere offerto i propri servizi militari per l'ordine della struttura più importante che ha affrontato i sovietici e la loro sfera d'influenza sul suolo europeo durante gli anni della guerra fredda.

L'obiettivo principale della Germania nazista era quello di distruggere il progetto sovietico, come ha fatto la NATO fino alla caduta del muro di Berlino. Per questo ufficiali nazisti con esperienza sul campo di battaglia europeo e conoscenza delle successive tattiche di combattimento che la NATO avrebbe usato contro la Jugoslavia e la Libia, per citare due casi, furono reclutati dalle élite statunitense e tedesca per svolgere ancora una volta l'operazione Barbarossa attraverso canali più sottili e con la stessa foga ideologica.

Così come l'Organizzazione di Gehlen [2] fu attivata dagli Stati Uniti e dalla Germania Federale nel dopoguerra attraverso le reti di intelligence e spionaggio dei nazisti nell'Europa dell'Est, gli stessi funzionari che ebbero successo durante le campagne militari furono riattivati per svolgere un ruolo commisurato ai loro tempi e interessi.

La ricapitolazione delle origini naziste di questa organizzazione transatlantica spiega ciò che molti altri analisti militari hanno a lungo pensato: che il nazismo in Europa è ormai storicamente manifesto nell'attuale struttura della NATO. Il sogno di Hitler si realizza oggi e punta direttamente alla Russia ed al progetto eurasiatico.

NOTE

[1] aeronautica militare tedesca
[2] Reinhard Gehlen fu a capo dei servizi segreti nazisti sul fronte orientale durante la seconda guerra mondiale

LITURGIA E PREGHIERE DEL GIORNO


PREGHIERE DEL GIORNO
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Giovedì 29 Novembre 2018




    

 NOVENA ALL'IMMACOLATA 1giorno 

DEVOZIONI DEL GIORNO






 Mese di Novembre dedicato alle ANIME dei DEFUNTI

  SANTO ROSARIO  da recitare on-line 


  VANGELI 








LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -
  





 PRIMA LETTURA 

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Io, Giovanni, vidi un altro angelo discendere dal cielo con grande potere, e la terra fu illuminata dal suo splendore.
Gridò a gran voce:
«È caduta, è caduta Babilonia la grande,
ed è diventata covo di demòni,
rifugio di ogni spirito impuro,
rifugio di ogni uccello impuro
e rifugio di ogni bestia impura e orrenda».
Un angelo possente prese allora una pietra, grande come una màcina, e la gettò nel mare esclamando:
«Con questa violenza sarà distrutta
Babilonia, la grande città,
e nessuno più la troverà.
Il suono dei musicisti,
dei suonatori di cetra, di flauto e di tromba,
non si udrà più in te;
ogni artigiano di qualsiasi mestiere
non si troverà più in te;
il rumore della macina
non si udrà più in te;
la luce della lampada
non brillerà più in te;
la voce dello sposo e della sposa
non si udrà più in te.
Perché i tuoi mercanti erano i grandi della terra
e tutte le nazioni dalle tue droghe furono sedotte».
Dopo questo, udii come una voce potente di folla immensa nel cielo che diceva:
«Alleluia!
Salvezza, gloria e potenza
sono del nostro Dio,
perché veri e giusti sono i suoi giudizi.
Egli ha condannato la grande prostituta
che corrompeva la terra con la sua prostituzione,
vendicando su di lei
il sangue dei suoi servi!».
E per la seconda volta dissero:
«Alleluia!
Il suo fumo sale nei secoli dei secoli!».
Allora l’angelo mi disse: «Scrivi: Beati gli invitati al banchetto di nozze dell’Agnello!».


  SALMO  

Sal 99
Beati gli invitati al banchetto di nozze dell’Agnello!

Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.

Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.

Varcate le sue porte con inni di grazie,
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome.

Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione.


 VANGELO 

Lc 21,20-28
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».