lunedì 26 novembre 2018

DONNE E COSTITUZIONE, COME (E SE) LO STATO LE TUTELA

donne

Il principale documento legislativo della Repubblica Italiana come si pone nei confronti delle donne? Esiste davvero la parità di genere? 

1948: nasce la Costituzione Italiana. Elenco di leggi e diritti del popolo italiano, uomini e donne appena usciti dalla sanguinosa Seconda Guerra Mondiale ed ancora incerti sul proprio futuro.
La nostra Costituzione si presenta con ben 139 articoli, suddivisi in titoli e comma (poi, quanto più la macchina burocratica possa aggiungere è sempre ben accetto) ma i principi base furono chiari e semplici, l’ABC di ogni Stato democratico che si rispetti: libertà e uguaglianza.
A tal proposito, di fondamentale importanza furono, e lo sono tuttora, gli Art. 2 e 3.
ART. 2: “La Repubblica garantisce e riconosce i diritti inviolabili dell’uomo come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”.
Con tale Articolo si riconobbero a tutti gli esseri umani, senza nessun tipo di distinzione, una serie di diritti inviolabili e infatti questo Articolo viene tuttora definito anche principio personalistico.
ART. 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
L’Art. 3 proclamò l’uguaglianza di tutti i cittadini “davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua e religione” e si presenta suddiviso in 2 comma: il primo parla di eguaglianza formale e il secondo di eguaglianza sostanziale. Il principio di eguaglianza sancito dall’ Art. 3 della nostra Carta Costituzionale, quale fondamento ultimo della legislazione volta a proteggere i lavoratori dalle disparità di trattamento ingiustificate e a promuovere le condizioni necessarie al superamento degli ostacoli che si frappongono alla loro piena realizzazione, ha giocato nello sviluppo del diritto del lavoro un ruolo ampio e pervasivo, certo non comprimibile entro i confini ove si collocano divieti di discriminazione e azioni positive.
Quando si parla di lavoro però, la situazione si complica. Nella nostra Costituzionetroviamo infatti un titolo apposito dedicato ai “rapporti economici” e tra essi ne spicca uno in particolare.
ART. 37: “La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione. La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato. La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione”.
Perché se già negli Art. 2 e 3 si garantivano una serie di diritti inviolabili e si parlava di uguaglianza fra tutti i cittadini, senza alcun tipo di distinzione, fu stilato un apposito Articolo dedicato alla figura della donna lavoratrice? Perché contrassegnare il genere femminile come un qualcosa da estrapolare dalla normale visione del mondo del lavoro?
La risposta è semplice: il mondo non era ancora a misura di donna. (E per certi versi non lo è ancora)
Sorge quindi spontaneo chiedersi se la Costituzione, la magna carta del nostro Stato, tuteli davvero le donne. Il gender gap in alcuni settori è inarrestabile, i soffitti di vetro invalicabilie nonostante gli evidenti progressi della società negli ultimi anni, centinaia di donne continuano a ricevere una retribuzione inferiore rispetto ai propri colleghi uomini, a parità di merito.
E allora “la donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore” che fine ha fatto? La Costituzione dov’è quando durante i colloqui di lavoro le donne vengono escluse solo perché hanno figli o, nel peggiore dei casi, un giorno avranno dei figli?
In un mondo dove donne come Angela Merkel e Hilary Clinton potrebbero decretare le sorti future dell’intero pianeta, l’Italia si presenta ancora impreparata.
Ovviamente i progressi ci sono stati anche qui, nel lontano ’46 le donne poterono votare per la prima volta ed oggi invece molte ricoprono cariche pubbliche ed istituzionali di grande importanza. Ma non basta.
Attacchi di carattere sessista e altri tipi di discriminazioni dovrebbero cessare all’istante poiché le donne rappresentano, oggi come non mai, una forza lavoro basilare per la nostra economia, ma ancor di più una forza per la nostra società. La Costituzione dovrebbe quindi riconoscere ciò ed adeguarsi all’avvento del genere femminile.

CAUSA UFO Cieli sempre Velati e Osservatori Chiusi




Sebirblu, 23 novembre 2018

Come ho promesso QUI, nella prefazione dell'articolo ripubblicato prima di questo, eccone le strabilianti attinenze, tanto da far pensare che si tratti della stessa "visita" sotto un altro aspetto.

Alla stregua della "cometa" Ison* che fece molto scalpore tempo fa, così il "corpo celeste" Oumuamua* definito "cometa" in un primo tempo e "asteroide" poi (ved. QUI), il 12 novembre scorso è stato ufficialmente considerato come oggetto alieno di fatturazione extraterrestre dal prestigioso "Astrophysical Journal Letters":

"In alternativa, uno scenario più esotico è quello che Oumuamua può essere una sonda del tutto operativa inviata intenzionalmente in prossimità della Terra da una civiltà aliena." (Ved. QUI).




* (Ison o Xanterexx è un'astronave galattica; ved. QUIQUI e QUI).

* (Oumuamua – tecnicamente A/2017 U1 – significa "Messaggero venuto da lontano"perché è stato individuato inizialmente dal telescopio Pan-STARRS1 nelle Hawaii).

Gli  scienziati  Shmuel  Bialy e Abraham  Loeb,  autori  della  ricerca,  sono arrivati a tale conclusione dopo un'approfondita quanto corposa analisi dello strano "sigaro" entrato misteriosamente nel nostro sistema solare con un'inconsueta quanto fulminea traiettoria proveniente dallo spazio interstellare e avvistato il 19 ottobre 2017.

La sbalorditiva velocità di Oumuamua (315.431 km/h) si configura, infatti, in una eccessiva accelerazione che può essere giustificata solo da una forza sconosciuta.

Ad avvalorare questa deduzione hanno contribuito i parametri anomali rilevati dagli studiosi, come per esempio l'assenza della coda cometaria e gli improvvisi guizzi di rotazione. È lungo circa 400 metri e largo 40.




Come  si  rileva  dall'immagine,  Oumuamua,  contrassegnato  dal  dischetto  verde, ha seguito un tracciato iperbolico arrivando dalla costellazione della Lyra e più precisamente dalla zona di Vega* da cui provengono tutte le razze umane (cfr. QUI e QUI). Billy Meier è stato uno dei primi a parlarne (ved. QUI).

* Tale stella lucentissima ci ricorda anche il film "Contact" in cui Ellie (l'attrice Jodie Foster) venne proiettata su una spiaggia di Vega, appunto, e lì incontrò suo padre.

Ma v'è di più, la sua orbita, la torsione su di sé, e il nome "Messaggero", concordano con quanto è stato predetto sull'«Evento» futuro nel post precedente, che riporto di seguito (cfr. anche QUI):

«... ho notato altresì che la sua forma somigliava ad un boomerang ed ho compreso che la sua rotazione intorno al proprio asse faceva in modo che la forma stessa creasse tre campi magnetici specifici con una frequenza ben determinata.

Quando essa arriverà ad un angolo di 90° in rapporto alla direzione Terra-Sole, tali campi introdurranno una coda nel campo magnetico terrestre che fungerà da decodificatore specifico dell'energia proveniente dalle 200 stelle della galassia (o via Lattea, facenti capo ad Alcione) tramite il nostro Sole.

Allorché il flusso energetico straordinariamente potente sarà emesso verso la Terra, questo lettore, già predisposto, sarà in grado di ricevere l'intera informazione energetica inviata dall'impulso summenzionato.»



Naturalmente c'è stata una grande alzata di scudi per la "versione aliena" nel mondo scientifico, ma antecedente alla particolareggiata pubblicazione ufficiale di una settimana fa da parte dei due insigni ricercatori, ed ora staremo a vedere quali effetti avrà il loro rapporto...



Nel frattempo, altre notizie inerenti ad Oumuamua sono apparse sul web di tutt'altra natura... Provengono infatti dal blog di David Wilcock che insieme a Corey Goode (leggere QUI e QUI) ne presenta l'aspetto esoterico. Eccone alcuni passi:

[...] "Il momento esatto dell'ingresso di Oumuamua nel nostro sistema solare non sembra essere un incidente, alla luce di ciò che Corey ha visto nel dicembre 2017. Questo «oggetto» viene chiamato così dalla NASA, e potrebbe presto divenire lo strumento più significativo per la "Divulgazione Piena" di quanto il mondo non abbia mai avuto." [...]

Altri frammenti presi dalla seconda parte:

[...] "La persona che dirigeva l'incontro ha poi portato la nostra attenzione su un grande monitor tipo ipad di vetro che si stava abbassando dal soffitto: «Ho una sorpresa per tutti e due», poi vi si avvicinò e, guardandolo, disse che stavano riprendendo quello che sembrava un «vascello spaziale» diretto verso il nostro Sistema Solare.

Questo, si sarebbe rivelato essere il medesimo «asteroide» a forma di sigaro che la NASA e i media mainstream avevano soprannominato Oumuamua e che era stato ampiamente divulgato in quello stesso periodo di tempo.


Corey Goode

La «struttura» fu monitorata mentre si avvicinava all'area in cui la «Barriera Esterna» era stata eretta dall'Alleanza degli Esseri delle Sfere*.  (Cfr. QUI e QUI).

* Nota in fondo all'articolo

L'SSP (l'Alleanza dei Programmi Spaziali Segreti) si aspettava che la «nave-asteroide» si schiantasse contro l'ostacolo. Tutti rimasero scioccati quando invece passò direttamente attraverso quella zona senza riportare alcun effetto negativo su di sé.

Scoprirono che la suddetta barriera era già stata eliminata, ma quella era la prima volta che l'Alleanza realizzava appieno ciò che era accaduto. [...]

[...] "All'improvviso iniziarono a formarsi vari generi di letture e telemetrie sul monitor. Si poteva anche udire una specie di trasmissione radio della NASA.

C'erano segnali acustici e, tra questi, un pilota che trasmetteva la sua posizione insieme a quella della «nave» (Oumuamua) a cui si stava approssimando.

Egli cercava di sincronizzarsi con la sua rotazione e già poteva scorgere il suo lungo "scafo" a sigaro con chiazze lucenti simili a ghiaccio sul lato esterno. Sembrava fatto di roccia, ed appariva pieno di buchi e ammaccature come se fosse stato colpito da nugoli di meteoriti lungo la sua corsa." [...]

E qui continua la descrizione incredibile, che potremmo definire "fantascientifica" se non fosse riportata come realtà da David Wilcock attraverso insider infiltratisi nei "Programmi spaziali segreti" dello "Stato Profondo o Cabala", per il quale egli stesso e i suoi collaboratori hanno più volte rischiato la vita.




Ma lasciamo per il momento il tema di Oumuamua per rivolgere la nostra attenzionea ciò che è accaduto nella prima quindicina di settembre. Uno dopo l'altro sono stati chiusi improvvisamente sette osservatori solari nel mondo senza che nessuno dei media ne abbia fornito spiegazioni plausibili.

La sequenza è iniziata con l'Istituto di Ricerca Sunspot in Nuovo Messico, costretto ad evacuare all'istante il personale e gli studiosi presenti, a causa del drastico quanto fulmineo intervento dell'FBI che vi ha fatto irruzione con un elicottero Blackhawk.

Nessuna spiegazione è stata data, nemmeno alla polizia locale, se non quella molto vaga di un'inderogabile questione di massima sicurezza. La misura ha coinvolto anche l'ufficio postale situato ad un centinaio di metri.

Dopo questo centro, altri sei hanno subìto la stessa sorte: in Australia il "Network Dome Camera" di Sydney, in Cile il "SOAR Observatory", in Spagna il "BRT Tenerife Telescope", alle Hawaii "l'Observatory at the University of Hawaii Hilo" e il "Canada-France-Hawaii Telescope Observatory", in Pennsylvania il "JAT Observatory".

Proprio in quel periodo, "guarda caso", c'è stata un'imponente attività intorno al Sole,ampiamente registrata e vista da fonti diverse, come quella della ricercatrice Gina Maria Colvin Hill il cui video straordinario è stato oscurato su youtube ma da lei prontamente ripubblicato il 4 novembre scorso.

È in lingua inglese, tuttavia comprensibilissimo per l'evidenza delle immagini che parlano da sole mostrando una pletora di navi in maggioranza di enormi proporzioni seguite da flottiglie più piccole.




E non appena gli astrofisici sono stati costretti ad allontanarsi dai loro posti di ricercanegli osservatori chiusi, ecco comparire intorno alla corona solare (il 15 settembre) numerose immagini di immense astronavi anch'esse a forma di sigaro, registrate nel corso del monitoraggio compiuto dal telescopio spaziale SOHO della NASA e della Unione Europea...




Inoltre, come se tutto ciò non bastasse, il 9 settembre 2018 lo SDO, il Solar Dynamics Observatory della NASA, ha ripreso un corpo celeste che più volte ha coperto il Sole,passandovi davanti in vari modi e direzioni.

Per giustificare l'evento, che malgrado la censura ha fatto il giro del web, i dirigenti dell'istituto americano hanno detto trattarsi della Luna... ma è chiaro che tale asserto non convince dal momento che il nostro satellite non può essere così tanto ballerino!

Ecco il video:



Chiosa finale

È indubbio che tutti questi accadimenti riuniti formino un puzzle molto interessante,soprattutto per coloro che ormai da anni attendono la fatidica "svolta" che metta fine al "cover up" arbitrario e continuato di questa Élite schiava del Maligno e governante il mondo.

Nota

Di recente, alla SSP Alliance [Alleanza dei Programmi Spaziali Segreti] si è aggiunto un gruppo di Esseri mediamente evoluti (tra la sesta e la nona densità) che nessuno aveva mai incontrato prima, indicati come "Alleanza delle Sfere".

Queste nuove Entità non solo hanno creato un "blocco energetico" circondante la Terra, ma anche tutt'intorno al nostro Sistema Solare. È un gruppo benevolo di Esseri che ci ha porto assistenza principalmente con un comunicato.

Esso consiglia di incrementare il servizio agli altri, di essere più amorevoli con tutto e tutti al fine di aumentare il proprio livello di frequenza vibratoria e di consapevolezza.Invita a perdonare il prossimo e sé stessi (rilasciando così il karma personale).

Questo commuterà il ritmo del Pianeta, eleverà la coscienza unificata dell'umanitàcambiandola totalmente anche se riguardasse una sola persona.

Il messaggio esorta pure a trattare il corpo fisico come un Tempio (sede della Scintilla divina; ved. QUI e QUI) e a nutrirlo convenientemente per alleggerirlo dalle scorie pesanti in modo da agevolare il percorso ascensionale.

I "Blue Avians" o Aviari Blu (questo è il loro nome), che in passato avevano cercato per ben tre volte di trasmettere lo stesso ammaestramento poi distorto dall'umanità, hanno ammonito affinché queste notizie NON diventino un culto o una tendenza religiosa, e che il "Portavoce" non si innalzi allo stato di guru.

Chiunque lo faccia, deve essere evitato e ritenuto responsabile, incluso Corey Goode.




L'Alleanza delle Sfere sta combattendo l'attuale Élite al controllo, nota come Cabala o Illuminati, che domina il Pianeta in questo momento.

Sono accaduti e sono in corso eventi e scontri che si verificano al di là della nostra atmosfera e coinvolgono i "Programmi Spaziali Segreti" e le Civiltà interplanetarie.

La gente della Terra è stata resa schiava dal debito, controllata mentalmente, fatta ammalare, e ingannata al fine di controllare i popoli. Sono state soppresse molte tecnologie che avrebbero cambiato la nostra vita. L'Alleanza è qui per aiutare i Terrestri ad evolversi e ad uscire da questa bassa frequenza.

È il momento di conoscere i nostri diritti, chi siamo veramente, e cosa dobbiamo fare.Tali tecnologie, se svelate, causerebbero all'istante il crollo delle economie mondiali e renderebbero nullo il "Sistema Babilonese Schiavista" della magia monetaria.

Tutto ciò porterebbe, finalmente, alla perdita totale del "controllo" dello 0,1%  della Élite sulle masse e ad un cambio completo di paradigma.

Conclusione

Chiudo con questo video che sintetizza molto bene il contenuto dell'articolo, tenendo presente che, nonostante i pericoli paventati per l'umanità, non siamo soli né allo sbaraglio.

Il Buon Dio, attraverso l'Amore che permea l'Universo e l'azione fattiva dei nostri Fratelli dello spazio, farà in modo di mitigare, per quanto è possibile, la "ricaduta" delle conseguenze prodotte dalla mano dell'uomo, distruttore del suo stesso pianeta.

Il Cielo e la Terra hanno le loro leggi inderogabili e se è pur vero che da millenni per questo fine ciclo è stato decretato il "cambio dimensionale", è altrettanto vero che con il suo comportamento irresponsabile l'essere umano ha contribuito all'accelerazione del processo trasformativo violentando la natura nei suoi componenti essenziali (aria, acqua, terra e fuoco) che ora gli si rivoltano contro.




Relazione e traduzione, quando è stato necessario, a cura di  Sebirblu.blogspot.it

Per gli appassionati dei rapporti di Corey Goode e David Wilcock: QUI e QUI.

INCONTRI ORIENTATIVI GRATUITI E TEST ONLINE ANONIMO PER PREVENIRE LA VIOLENZA SULLE DONNE

Sei vittima di violenza? Il test per scoprirlo

SE NON VOLETE DENUNCIARE PER TIMORE, FATELO ALMENO PER SENSO DI RESPONSABILITA' VERSO TANTE ALTRE DONNE CHE SI SENTIREBBERO INCORAGGIATE E MOTIVATE DAL VOSTRO GESTO. POTETE FARLO AL NUMERO VERDE 1522 MESSO A DISPOSIZIONE DAL MINISTERO PER LE PARI OPPORTUNITA'. IL SITO E': https://www.1522.eu/ DOVE POTETE SAPERE TUTTO QUELLO CHE C'E' DA SAPERE PER "COMBATTERE CON LE DONNE E PER LE DONNE". NON SENTITEVI SOLE! NON LO SIETE. IL NUMERO E' ATTIVO ANCHE PER CASI DI MALTRATTAMENTI VERSO GLI UOMINI E I PADRI, MENO NUMEROSI.  

DDiritto e il web magazine PourFemme insieme contro la violenza di genere: Venerdì 24 novembre dalle 15.00 alle 18.00 colloqui orientativi e gratuiti con gli avvocati di DDiritto presso la sede di PourFemme – Via Ripamonti 101, Milano – e pubblicazione online sul web magazine del test per individuare un primo livello di rischio.

Milano,  (informazione.it – comunicati stampa – società) In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, DDiritto e il web magazine PourFemme rinnovano la loro partnership con nuovi progetti e iniziative per una corretta informazione sul tema della violenza di genere: venerdì 24 novembre 2017, dalle 15.00 alle 18.00, gli avvocati di DDiritto sono disponibili gratuitamente per colloqui orientativi presso la redazione milanese di Pourfemme in via Ripamonti 101, senza necessità di prenotazione; inoltre, su Pourfemme, è disponibile un test online anonimo che può essere utile per una prima valutazione di rischio della propria relazione.
Semplice, libero e anonimo, il test – online all’indirizzo https://www.pourfemme.it/articolo/sei-vittima-di-violenza-il-test-per-scoprirlo/69181/ – è composto da 32 domande sul rapporto col proprio partner per orientarsi nel capire se si vive una relazione serena, pericolosa o da monitorare e se occorre contattare per una consulenza più approfondita gli esperti di DDiritto. Il test è stato sviluppato insieme ad alcuni esperti da DDiritto, il programma formativo per la prevenzione della violenza di genere cui partecipano avvocati, giornalisti e operatori del terzo settore. Il test è inoltre mutuato da un gioco di carte che DDiritto ha realizzato e proposto alle donne durante alcuni eventi pubblici e che Pourfemme ha deciso di rendere disponibile anche online per raggiungere il maggior numero di persone possibili, incrementando così la conoscenza e la consapevolezza di chi cerca un consiglio o un orientamento. A corollario del test, la redazione di Pourfemme.it pubblicherà in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne anche una serie di interviste a esperti che affronteranno il tema da diversi punti di vista.
L’appuntamento di venerdì 24 novembre presso la redazione di Pourfemme fa parte invece del ciclo di incontri gratuiti a cura di DDiritto, che hanno come obiettivo informare chi è vittima o spettatore di violenze contrastando il fenomeno con gli strumenti di tutela messi a disposizione dalle ultime novità legislative.
La maggior parte dei casi di violenza si verifica nell’ambiente domestico, ma molto spesso le donne non si rendono conto in tempo che la loro relazione sentimentale può trasformarsi in una situazione pericolosa per la loro incolumità.
Proprio per creare maggiore consapevolezza sull’argomento e prevenire con la corretta informazione e assistenza questo fenomeno è nata la collaborazione fra PourFemme.it, testata da sempre attenta a questa tematica, e DDiritto, con i suoi i programmi formativi e con uno sportello per un primo aiuto alle donne in difficoltà, sia fisico che online (al link: https://www.pourfemme.it/s/ddiritto-si-vive/).

La tutela degli orfani di femminicidio è legge

IERI E' STATA LA GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, CRIMINE ODIOSO. I PARENTI DELLE VITTIME RIMASTE ORFANE DI UN GENITORE O DI ENTRAMBI POSSONO FAR RIFERIMENTO A QUESTA LEGGE CHE LE TUTELA.

Commento a cura di avv. Francesca Passerini e avv. Maria Battaglini – DDiritto.it



Apportando modifiche profonde all'ordinamento processuale, per certi aspetti di dubbia legittimità costituzionale, la legge dà piena rilevanza all'unione civile, parificandola al matrimonio (anche sciolto per effetto di separazione), con ogni conseguenza sulla tutela dei figli.

Dal 16 febbraio 2018, è in vigore per legge, la garantita giustizia economica "ai figli minori o ai figli maggiorenni non economicamente autosufficienti, rimasti senza un genitore a seguito di un omicidio commesso dall'altro coniuge, anche se legalmente separato o divorziato."

La fattispecie, è prevista anche in caso delle unioni civili, anche se cessate, e in caso di convivenza stabile.

Esaminiamo i punti presi in considerazione dalla legge a tutela degli orfani:


Ammissione alla difesa a spese dello stato (Gratuito Patrocinio)


A sensi dell'art. 1 ,tutti gli orfani di crimini domestici, con meno di 26 anni, avranno diritto all'ammissione al patrocinio a spese dello Stato, in deroga ai limiti di reddito previsti.
La disposizione è valida sia per i procedimenti penali che civili, ivi compresi quelli di esecuzione forzata.


Sequestro conservativo dei beni dell'omicida e riconoscimento della provvisionale


Agli artt. 3 e 4, la legge prevede che il Pubblico Ministero che procede per omicidio contro il coniuge, il convivente, o il partner, ha l'obbligo di richiedere il sequestro conservativo dei beni dell'omicida, così che questi possa risarcire i figli, qualora venga condannato con sentenza divenuta irrevocabile quanto all'affermazione delle penale responsabilità; inoltre, qualora venga pronunciata sentenza di condanna in primo grado, il Giudice è tenuto a condannare l'imputato al pagamento della provvisionale pari al 50% del danno ipotizzabile. Nei limiti della provvisionale così disposta, qualora il p.m. abbia eseguito il sequestro conservativo previsto dall'art. 3, questo si tramuta di diritto in pignoramento.


Modifiche all'art.577 del codice penale (aggravanti del reato di omicidio)


La pena dell'ergastolo prevista quando la vittima sia un ascendente o discendete, è prevista anche nel caso in cui si tratti del coniuge, anche eventualmente separato, ovvero del convivente o di persona con la quale il condannato abbia, in costanza del delitto, avuto una relazione affettiva; qualora la vittima sia il coniuge divorziato, ovvero il partner di un'unione civile cessata, la pena è aggravata dai 24 ai 30 anni di reclusione.


Indegnità a succedere


Sin dal rinvio a giudizio del coniuge indagato, lo stesso è sospeso dalla successione, fino al decreto di archiviazione o alla sentenza definitiva di proscioglimento.
In caso di condanna o patteggiamento, il responsabile è escluso definitivamente dalla successione.
Tale fattispecie si estende anche agli indagati per omicidio volontario o tentato, nei confronti dei genitori, fratelli e sorelle.


Pensione di reversibilità


Nei confronti dell'indagato rinviato a giudizio per omicidio volontario del coniuge o partner , è prevista la sospensione del diritto alla pensione di reversibilità, fino a sentenza definitiva.
Durante tale periodo, la pensione verrà corrisposta ai figli, senza obbligo di restituzione, mentre in caso di archiviazione o proscioglimento, lo Stato dovrà corrispondere gli arretrati.
Affidamento degli orfani minori
I minori, rimasti privi di ambiente familiare idoneo a causa della morte del genitore cagionata volontariamente dall'altro, possono essere affidati a parenti sino al terzo grado, privilegiando la continuità affettiva tra fratelli e sorelle.


Cambiamento del cognome


I figli della vittima di crimine domestico, possono modificare il proprio cognome, quando coincidente con quello del genitore condannato in via definitiva.


Perdita di alloggio popolare


Gli autori dei reati di violenza domestica, sia consumati che tentati, anche non sfociati in omicidio, comprese lesioni, violenza, incesto ,violenza sessuale ecc., decadono dall'assegnazione dell'alloggio di edilizia residenziale pubblica, indipendentemente dalla coabitazione con la vittima.
In tal caso, i terzi conviventi, non perdono il diritto di abitazione ma subentrano nella titolarità del contratto.


Esteso agli orfani il fondo vittime di reati mafiosi


Sin dal 2017, il fondo per le vittime di mafia, usura e reati internazionali violenti, viene esteso agli orfani di crimini domestici con una dotazione aggiuntiva di 2 milioni di euro all'anno.
Ai figli delle vittime viene poi assicurata assistenza gratuita medico-psicologica ed attribuita la quota di riserva prevista per le categorie protette.







150 anni di unità d'Italia: furono i livornesi i primi ladri di Stato

BastogiMentre il Sindaco Alessandro Cosimi ed il fido Mario Tredici stanno verificando che i ristoratori livornesi rispondano positivamente all’appello patriottico di colorare di tricolore i piatti serviti il 17 marzo, la nostra redazione è andata a curiosare nelle vicende della nuova Italia nata nel 1861. Sorpresa delle sorprese, apprendiamo (ma come siamo ignoranti) che non sono stati Ciano e Matteoli i primi livornesi a ricoprire incarichi di governo. Il primo in assoluto è stato un banchiere (non bancario) diventato Ministro delle Finanze il 23 marzo del 1861, Pietro Bastogi, costretto poi a dimettersi per un intrigo tra interessi privati e soldi dello stato. Altrettanto sorprendente è stato apprendere delle “fortunate” circostanze per le quali il Bastogi (o meglio la Società italiana per le strade ferrate meridionali di cui era Presidente) divenne concessionario delle ferrovie meridionali. Ma andiamo con ordine. Tutto ha inizio in quegli anni in cui si tramava per fare l’Italia. I mazziniani erano sparpagliati per ogni dove e tra questi c’era un giovane livornese, Adriano Lemmi, nato a Livorno nel 1822, divenuto poi famoso per essere stato Gran Maestro dell’Ordine massonico dal 1885 al 1896. Il livornese, conosciuto  come il “banchiere della rivoluzione”, aveva iniziato la sua carriera con un furto ai danni di una signora di Marsiglia. A quei tempi Lemmi aveva solo 22 anni, ma prometteva bene, Falsificando una lettera di credito della ditta Falconet & C. di Napoli, il livornese diventò amico del medico Boubagne e frequentatore della sua casa. Il 3 febbraio del 1844, mentre era in casa del medico e si trovava da solo con la moglie, Adriano Lemmi finse di avere un malessere. La signora, premurosa, andò in cucina per preparare una tisana e fu in quel preciso istante che, il futuro Gran Maestro, rubò una borsa di perle e 300 franchi d’oro. I maligni sostengono che fosse il compenso dovuto per alcune prestazioni, una sorta di Ruby alla rovescia, fatto sta che Adriano Lemmi venne pizzicato dalla polizia in una taverna con ancora addosso la refurtiva. Il 22 marzo 1844 Lemmi venne condannato ad 1 anno e un giorno di reclusione e 5 anni di alta sorveglianza. Sorveglianza che non impedì al Lemmi di arrivare a Costantinopoli dove conobbe un rabbino polacco che lo ammaliò al punto che, per ingraziarselo, Lemmi decise di aderire alla religione di Mosè, abbandonare il cristianesimo e farsi circoncidere. Tutto questo avvenne il 14 gennaio del 1846. Due anni dopo, a Londra, Lemmi si iscrive alla massoneria presentato da un inglese amico di Mazzini. L’anno successivo conobbe Kossuth (una sorta di Mazzini ungherese)di cui divenne il segretario.
lemmiRientrato in Italia dall’America nel 1851, Lemmi si dette un gran da fare. Erano gli anni di morti ammazzati eccellenti tra duchi, granduchi e cardinali, e tutti vedevano in qualche modo parteciparvi il livornese ormai nelle grazie di Mazzini. Tant’è che dopo le varie rivolte più o meno spontanee (a Livorno, presente il Lemmi, il 30 giugno 1857) Mazzini scrive una lettera a Crispi e Garibaldi, di cui si conserva l’autografo, e nella quale riferendosi al livornese dice:«lo soltanto vi dico che mentre altri farebbe suo prò di ogni impresa, egli mira a fondare la Cassa del partito e non la sua». Come dire, signori miei se anche Lemmi guadagnerà qualcosa lo farà per il bene della causa repubblicana. Tutto questo accadeva mentre Garibaldi stava completando la sua spedizione al sud e si stava delineando un business di grande portata, la costruzione delle ferrovie, che attrasse l’interesse dello stesso mitico barone Rothschild (sinonimo per anni di ricchezza sfrenata - da qui il detto livornesissimo . Nella corsa ad accaparrarsi quella commessa il più lesto di tutti fu un altro banchiere livornese, Pietro Augusto Adami, che si fece ricevere da Garibaldi a Napoli, mentre il Lemmi con tanto di lettera di presentazione di Mazzini, si presentò da Crispi. Alla fine, per non far torto a nessuno il “Generale Dittatore, Giuseppe Garibaldi”, firma a Caserta, il 25 settembre 1860, un decreto con cui affida la costruzione delle ferrovie alla società Adami e Lemmi. Un affare che, paragonato ai giorni nostri,  vale 5/6 miliardi di euro. In contropartita i politici del partito d’azione ottengono la possibilità di assumere i tecnici e la mano d’opera che vogliono, oltre all’apertura di numerose testate giornalistiche finanziate dai due livornesi. L’affare era talmente grosso che subito si mossero critiche all’operato di Garibaldi, definito disinvolto, e sulla stampa si scatena il putiferio. Intervengono Carlo Poerio e Carlo Cattaneo (tutti nomi noti a Livorno che hanno strade e scuole dedicate)e lo stesso Cavour, in procinto dell’unificazione dell’Italia, si sente in dovere di attaccare i cosidetti “rossi livornesi”. La questione morale viene sollevata dalla destra e sul giornale torinese (non La Stampa, ma L’Espero)viene accusato Agostino Bertani (segretario e braccio destro di Garibaldi) di aver intascato una tangente da parte dei livornesi di 4 milioni di lire (60 milioni di euro oggi). Querele e controquerele, fino a che, sotto la mediazione del Cattaneo, il parlamento ratificò il nuovo mandato alla società Adami e Lemmi. Fu allora che intervenne il giornale napoletano “Il Nazionale” (potenza dei media!!! e senza intercettazioni telefoniche) che pubblicò i capitolati del progetto mettendo in mostra che la società dei livornesi, oltre ad aver lucrato un centinaio di milioni di ducati, avrebbe fatto spendere allo stato di più di quanto non previsto dalle cordate francesi interpellate dai Borboni. Per rispondere allo scandalo i due livornesi finanziarono e fondarono giornali a loro partigiani a Palermo, Napoli, Genova, Firenze e Milano. Ma lo scandalo era tale che costrinse i due livornesi a cedere alla società francese Delahante le linee pugliesi e calabresi mentre la società livornese confluirà nella nuova compagnia “Vittorio Emanuele” di Charles Lafitte, in qualche modo legato con i Rothschild, per le linee ferroviarie calabro-sicule. L’insurrezione delle popolazioni siciliane contro il governo di Torino, spaventò i francesi che si ritirarono dall’impresa e tornarono a galla i livornesi ai quali venne concesso di occuparsi della costruzione di 900 km di ferrovia. Solo Lemmi, però, riuscì a resistere alle varie bufere, Adami dovette cedere le quote societarie e ritirarsi a lavorare presso la Regia manifattura tabacchi, il cui appalto (ma guarda un pò) venne dato in regime di monopolio proprio al Lemmi.
Pur in presenza di una accelerazione imposta dal nuovo regno, la vicenda delle ferrovie  stava annaspando, malgrado si spendessero milioni per consulenze, studi e progettazioni di massima. Un ritorno di interesse dei Rothschild stimolò il nascente capitalismo targato Italia e, con una mossa a dir poco priva di scrupoli, il nostro concittadino Pietro Bastogi si assicurò la concessione delle ferrovie del sud dopo aver costituito la Società italiana per le strade ferrate meridionali con capitale 100 milioni di lire. La proposta dei Rotschild, arrivata ai responsabili dei Lavori pubblici, avrebbe dovuto essere illustrata in parlamento per essere esaminata e approvata, ma all’ultimo momento, venne tolta dall’ordine del giorno. Era successo che l’allora Ministro delle Finanze, (Bastogi appunto), pur di non far guadagnare il banchiere straniero (e di mettersi in tasca un pò di soldi n.d.r.)si dette da fare per costituire una società della quale facevano parte numerosi parlamentari scelti accuratamente per non dover restare impallinati nella discussione in aula. In questo modo la destra italiana era riuscita a trovare forme di finanziamento illecito. La sinistra radicale di allora protestò vivacemente e venne deciso di nominare una commissione d’inchiesta. Alla fine tutti concordarono (ma guarda un pò) che “Qualunque voce o sospetto di corruzione esercitata verso uno o più deputati nell'occasione della discussione e votazioni della legge sulle ferrovie meridionali è rimasta pienamente smentita.Egualmente è eliminato ogni sospetto a carico di quei deputati che pur avendo ingerenza in lavori parlamentari nella stessa occasione accettano di far parte dell'amministrazione della società italiana per le strade ferrate del meridione". Nessuno andò in galera o venne salvato da leggi ad personam anche se Bastogi e altri parlamentari furono costretti a dimettersi. 20 anni dopo le vicende Crispi scriveva : “Per le ferrovie meridionali si tratta di costruire 3.982 km,spesa preventiva nel 1878,non per tre ma per 6.000 km 1.200 milioni,spesa preventiva nel 1888 non per 6 ma per 3.000 km 1.121 milioni cioè 404.319 Lire a kilometro,ma le ferrovie costruite prima, senza economie erano costate 282.703 lire a km ciò vuol dire mezzo miliardo pagato a Bastogi Balduino e Bombrini... “ Insomma lo stato non ci aveva fatto un bel guadagno ma qualche altro si.
Niente di nuovo sotto il sole, direte voi, ma di questi personaggi (purtroppo livornesi), in questi giorni, stiamo per celebrare il ricordo che a leggere la storiografia ufficiale non si direbbe abbiano fatto male. Ma la storia, quella vera, è altra cosa da quella che scrivono i vincitori, così, tanto per chiudere, vi regaliamo due chicche dei nostri amici. La prima riguarda Bastogi che come ministro delle finanze ebbe l’incarico di predisporre il “Gran libro del debito pubblico” nel quale far confluire le voci in passivo dei bilanci dei vari stati prima dell’unificazione. Ebbene il  Ministro si imbatté nel debito contratto dal Granduca di Toscana nei confronti di Bastogi banchiere quando quest’ultimo gli prestò dei soldi per finanziare la repressione dei moti carbonari del 1849. La morale è che il Bastogi, uomo di governo, firmò gli atti che permisero al Bastogi, banchiere, di recuperare quei soldi che erano serviti per combattere la nascita proprio di quel governo in cui sedeva (veramente un genio !!!!). Invece del Lemmi, di cui si può vedere l’effige in una statua esposta nella Villa Fabbricotti, si dice che fu il primo a intuire l’importanza di avere a disposizione una loggia segreta tant’è che riunì il fior fiore dell’Italia di allora, politici, banchieri, giornalisti, nella loggia Propaganda 2(ogni riferimento a cose e persone dei tempi nostri non è per niente casuale). Il suo credo pare che fosse “Chi è al governo degli stati o è nostro fratello o deve perdere il posto”. Malgrado la sua capacità di intrallazzare ebbe un forte ridimensionamento dallo scandalo della banca di Roma. Insomma, Livorno non solo è capace di dare vita alla tre giorni di festa per l’unità d’Italia, ma è capace anche di dimenticare gli oscuri personaggi che si sono agitati in quel periodo, anzi, se possibile, li celebra affidandone la memoria a strade, scuole e monumenti.
Nella foto in alto Bastogi, al centro Lemmi
Per Senza Soste, Gino lo storico
15 marzo 2011