Una delle quartine più difficili da interpretare è senz’altro la 913 inserita nel Ramo V del 2000.
Una prima e parziale ipotesi interpretativa l’ho data il 7 Agosto 2013 in “Berlusconi e il Fuoco del Burancois” dove ho parlato del tema “rivoluzione” in Italia sotto diverse angolature.
La quartina è la seguente:
Dal Ramo V del 2000 “La Guerra investe l’Europa”
913
Les exilez autour de la Soulongne
Conduits de nuict pour marcher en Lauxois,
Deux de Modenne truculent de Bolongne,
Mis decouuerts par feu de Burancois.
Conduits de nuict pour marcher en Lauxois,
Deux de Modenne truculent de Bolongne,
Mis decouuerts par feu de Burancois.
913
Gli esiliati attorno alla Sologne
Condotti di notte per marciar in Auxois
I due di Modena, il truculento di Bologna,
Portati allo scoperto per il fuoco di Burancois.
In quell’articolo partivo da quella che può essere definita un’interpretazione tradizionale che vede nel terzo verso alcuni personaggi “rossi” o rivoluzionari italiani. Qualcuno aveva ipotizzato che il truculento di Bologna potesse essere Prodi e che tali personaggi sarebbero stati collaborazionisti dei russi (Burancois) al tempo dell’invasione dell’Italia.
La parola misteriosa Burancois veniva dunque accostata alla Russia.
Nell’articolo del 2013 proponevo invece l’anagramma di “de Burancois” che diventa “da Berusconi”. Leggendo la parte finale del verso in italiano, immaginando di riferirci ad un personaggio, questo diventava: del Burancois, da cui l’anagramma completo “da Berlusconi”.
In questa interpretazione Berlusconi diveniva dunque un soggetto politicamente ancora attivo al tempo della rivoluzione nel nostro paese.
In questo articolo vorrei invece affrontare la decifrazione della quartina, senz’altro complessa, partendo da un inquadramento storico della stessa cercando le probabili fonti d’ispirazione.
Si vede subito che per come è costruita i nomi delle regioni francesi citate sono modificati al fine di renderli utili alla composizione dei versi. In casi simili a questo i nomi di città o regioni non indicano luoghi, ma vanno presi per la loro somiglianza fonetica con altre parole o nomi che costituiscono l’argomento vero e proprio della quartina. Si tratta di veri e propri rebus che devono essere risolti.
Un esempio può essere quando vengono riportate una dopo l’altra le città di Suze e Sienne. Suze, Sienne diventa così “suzesienne” ovvero “successione”.
Questo della 913 potrebbe essere un caso simile. Vediamo i luoghi:
la Soulongne = la Sologne, regione del centro della Francia
Lauxois = corruzione de “l’Auxois”, regione nel centro della Francia ad est rispetto la Sologne
Dal mio punto di vista anche Burancois è una corruzione di un luogo francese:
Burancois = Buzancais, cittadina nel centro della Francia ad ovest de la Sologne
Partendo da questi dati possiamo vedere che l’unico verso apparentemente fuori contesto è il terzo che cita località italiane. Gli altre tre versi potrebbero infatti leggersi così:
“gli esiliati intorno a la Sologne,
condotti di notte per marciare verso l’Auxois,
messi allo scoperto dal fuoco di Buzancais.”
In questi termini la ricostruzione etimologica parrebbe suggerire un’imboscata di Buzancais contro gli esiliati che viaggiano da la Sologne verso l’Auxois. Probabilmente potrebbe trattarsi di un episodio della storia francese medievale, considerate le regioni citate, forse della guerra civile che investì la Francia al tempo della Guerra dei Cent’anni.
Nostradamus però cita questi luoghi storpiandone il nome facendo volontariamente intendere che il significato è un altro.
E’ assai probabile infatti che il senso della quartina sia comprensibile dividendola nel modo classico a metà: una prima parte composta dai primi due versi e una seconda composta dagli ultimi due.
In questo caso un’ipotesi è che i primi due versi abbiano a che fare con disordini in Francia e la seconda con disordini in Italia. Per quanto riguarda l’Italia bisognerebbe dunque raccordare le città di Modena e Bologna con la strana parola Burancois. Un primo modo per farlo è quello dell’anagramma con Berlusconi. Ma chi sarebbero allora i personaggi del terzo verso?
Potrebbero essere due: il secondo di Modena e il truculento di Bologna
Potrebbero essere tre: due di Modena e il truculento di Bologna
In ogni caso dovrebbe trattarsi di un avversario di Berlusconi.
Recentemente la stampa berlusconiana ha attaccato Matteo Salvini affibiandogli un curioso soprannome:il Truce, parafrasando il Duce per evidenziare la parodia di Mussolini che come sappiamo veniva dall’Emilia Romagna (Modena e Bologna).
Il "Truce"
Potrebbe essere Matteo Salvini, il Truce, l’insospettabile avversario di Berlusconi indicato nel terzo verso? Prendiamola come eventualità considerato il fatto che il terzo verso è stato costruito partendo dall’identità di un singolo personaggio e non di due o tre.
Ho trovato infatti che Nostradamus ha descritto in quel verso il papa Giulio II, pontefice mecenate per eccellenza nel Rinascimento italiano. Tutti lo conoscono per l’amore verso l’arte e le opere commissionate a Raffaello e Michelangelo, molto meno per altre caratteristiche che lo fecero soprannominare “il Terribile”. Fra cui quelle di essere uno spregiudicato politico in grado di creare e disfare alleanze con le principali potenze dell’epoca al solo scopo di accrescere il prestigio personale e dei suoi possedimenti. In particolare amava organizzare e partecipare anche a spedizioni militari di conquista fra cui quelle che gli permisero di conquistare Modena, Mirandola e Bologna approfittando dei dissidi fra Francia, Sacro Impero e Venezia.
Il terzo verso è così costruito:
il SECONDO (deux, Giulio II), truculento di Modena e Bologna
un personaggio dunque scorrelato dagli altri versi, ma che per forza di cose deve avere un significato. Trattandosi di un politico spregiudicato può forse riferirsi a Salvini? Oppure magari si riferisce ad un altro “papa politico” dei nostri tempi?
Onestamente dal momento in cui ho capito chi aveva ispirato il verso a Nostradamus ho avuto subito il dubbio che potesse parlare per analogia di un nostro papa e al momento il miglior candidato è papa Francesco. Non solo perché è oggettivamente forse il più “politico” fra tutti gli ultimi che abbiamo avuto, ma anche proprio per la quartina in se stessa.
In questo caso infatti il terzo verso si unirebbe al quarto per formare l’identità di un singolo personaggio e non più due fra loro in contrasto.
Cosa succede infatti se alla parola Burancois sostituiamo “Bu” con “F”? Otteniamo Francois, ovvero Francesco. Ma perché dovremmo optare per questa sostituzione? Perché forse è lo stesso quarto verso a suggerirlo: par feu de Burancois. “Feu” in francese si pronuncia proprio come la “f” di Francois: “da “f” di Burancois” o “per “f” di Burancois” sarebbe dunque un rebus per ottenere la parola Francesco. Ecco forse spiegato il motivo della corruzione del nome Buzancais: renderlo adatto ad indicare il nome di Francesco.
Il terzo e il quarto verso uniti in questo caso identificherebbero “Francesco, un papa “terribile” come Giulio II”.
Rimarrebbe a questo punto da capire, per entrambe le ipotesi di interpretazione suggerite, il significato dei primi due versi: se riferiti a questioni politiche oppure religiose interne alla Chiesa. Oppure ancora a questioni religiose-politiche.
Come disse la Madonna ad Amsterdam sarà una guerra politico religiosa, politico ecclesiastica.
AGGIORNAMENTO DEL 19 OTTOBRE 2018
In poche righe vorrei provare a suggerire una possibile decifrazione dei primi due versi della quartina il cui significato sarebbe occultato da una tecnica steganografica. Se il terzo verso identifica il ruolo del personaggio e il quarto il suo nome i primi due descrivono quello che fa.
Un primo indizio è nelle parole scelte dall’autore: esiliati (cioè allontanati), costretti a marciare (forzati in una direzione), messi allo scoperto (lasciati senza riparo).
Se il tema della quartina è realmente il pontificato di papa Francesco allora con questi termini si possono descrivere i non allineati al nuovo corso che verranno colpiti da sanzioni canoniche, emarginati, costretti magari a fare qualcosa come un giuramento e “buttati fuori”, per usare un’espressione di Anguera.
Ma in che modo unire a questa visione delle cose le parole Soulongne e Lauxois?
L’idea che mi è venuta è che non debbano essere considerati luoghi (il nome è infatti modificato) ma parole “veicolo” da trasformare mediante l’applicazione di apposite istruzioni.
L’idea mi è venuta constatando che le prime quattro lettere di Soulongne sotto tutte contenute in Lauxois.
Se leggiamo il primo verso senza pensare ad un luogo specifico ma ad una parola da elaborare come un’insieme di lettere allora lo possiamo leggere come un’istruzione a procedere:
Les exilez autour de la Soulongne – le (lettere) esiliate (tolte) alla parola Soulongne o intorno alla parola Soulongne
Se infatti togliamo le ultime tre lettere otteniamo SOULON che è un nome preciso. Il luogo si trasforma in un nome.
Allo stesso modo possiamo procedere col secondo verso:
Conduits de nuict pour marcher en Lauxois – (le altre lettere) condotte a marciare (da unire) a Lauxois, di notte (oscurate)
Se uniamo o sovrapponiamo SOULON a LAUXOIS ed eliminiamo le prime quattro lettere di Soulon che si ritrovano in Lauxois, se cioè le oscuriamo, otteniamo AXION.
La parola Lauxois viene dunque trasformata in A XION ovvero “verso Sion” il monte santo di Gerusalemme, che a volte è usato come sinonimo del Vaticano, il colle dove risiede il papa.
Il nome Soulon è quello del famoso giurista ateniese Solone; egli è famoso e celebre per la cosiddetta Riforma di Solone, un tentativo di riformare la gestione del potere politico in Atene che, tuttavia, generò scontento e portò all’instaurazione della dittatura.
Ora se c’è una cosa che si dice spesso nei riguardi di papa Francesco è proprio che egli sia un riformatore se non “il riformatore” tanto che molti titoli di stampa sono incentrati appunto sulla “riforma di papa Francesco”.
Ora se tanto mi da tanto, considerato anche ciò che è annunciato ad Anguera come una triste dittatura religiosa, l’esito della tanto attesa riforma potrebbe essere appunto una dittatura contro i fedeli alla dottrina di sempre.
Il senso, un po’ forte, della quartina potrebbe dunque essere questo:
Gli esiliati per la riforma di Solone
Costretti a marciare verso il Vaticano
Per esser scomunicati (o sanzionati) da Francesco, papa terribile.
La decrittazione della parola Lauxois offre tra l’altro anche una curiosa coincidenza: AXION può essere anagrammato in A XINO, la parola usata ad Anguera per indicare papa Francesco. Queste particolari coincidenze fra il linguaggio di Anguera e quello di Nostradamus le ho già evidenziate altre volte e nel caso specifico citando il brano del Pronostico del 1562 edito a Parigi:
“[…] molti templi dedicati e consacrati al servizio divino, al culto e alla venerazione di Dio saranno depredati, spogliati e macchiati di sangue umano, molte sette e diverse confessioni monastiche, che avranno abbandonato le prime vie e confessioni di fede, che avranno conciliato segretamente, congiurato sull’Onyx e sporcato i loro templi facendo segreto consiglio con ladri e furfanti, da qualche ingresso vedranno (ladri e furfanti) entrare furtivi per la spoliazione e la profanazione degli stessi templi […]”
L’espressione esatta usata da Nostradamus è “de Onyx coniuratione”, costruito su uno schema latino che può essere letta come la congiura dell’Onice, la pietra nera o xino citato ad Anguera.
In questa variante gli esiliati sono costretti ad andare dallo xino per essere scomunicati. Il senso non cambia, ma forse potrebbe essere esagerato cercare una simile correlazione anche se le parole esistono e sono lì ben verificabili. Lo stesso brano del pronostico è piuttosto chiaro evidenziando la spoliazione e la profanazione derivanti da consacrati che avranno abbandonato le loro prime vie e confessioni di fede.Si parla di apostasia legata a questa congiura della pietra nera.
A ben vedere il contenuto della quartina 913 potrebbe essere direttamente collegato all’estratto di questo Pronostico di Nostradamus.