venerdì 2 novembre 2018

Gli Stati Uniti sono sull’orlo di una guerra civile?



A seguito di un precedente sondaggio del 2017, il blog “Best Defense” di politica estera negli USA ha aperto un sondaggio sulla probabilità di una seconda guerra civile americana.
Tuttavia, inquadrarla come una seconda guerra civile include numerose ipotesi sulla guerra sul suolo americano che si basano più sulla storia dell’attuale realtà di come la Elite di potere USA agisce nel mondo. La distinzione è fondamentale per contrastare efficacemente l’emergere della violenza in America.
La guerra attualmente procede spesso da comunità marginalizzate ideologicamente ed economicamente la cui sofferenza e paura sono manipolate da astuti attori globali. Gli insorti diventano guerriglieri, fazioni ribelli, procure e insurrezioni.
A volte assomigliano più a conflitti tribali composti lungo linee razziali, religiose, familiari o economiche, spesso in cima a crisi di risorse che spingono la violenza a diventare una soluzione necessaria.
Per quanto previsto negli Stati Uniti, la forma dei futuri conflitti interni sarà asimmetrica, distribuita ed eterogenea.


I leader neri organizzano la marcia sulla Casa Bianca per chiedere la fine delle guerre USA all’Africa
Si deve citare l’ultimo comunicato recitato dalla organizzazione “The Black is Back Coalition for Social Justice Peace and Reparations” ha lanciato un appello affinché i neri scendano a Washington DC questo fine settimana per una mobilitazione di 2 giorni in cui chiedono la fine delle aggressioni militari ed economiche statunitensi in Africa e nelle comunità africane di tutto il mondo.
Il 3 novembre i manifestanti si raduneranno a Malcolm X Park a mezzogiorno e marciano verso la Casa Bianca per una manifestazione alle 16:00. Poi, il 4 novembre, una conferenza organizzativa si terrà presso lo Stuart Centre, 821 Varnum Street NE.
La Coalizione cita alcune questioni chiave che verranno affrontate nella mobilitazione di novembre, tra cui:
L’avvenuto sequestro di quasi 100 acri di terra nella comunità nera di St. Louis per costruire la “National Geo-spazial Intelligence Station”, una stazione di spionaggio internazionale da $ 2 miliardi.
Inasprimento delle uccisioni da parte della polizia di persone di colore nelle città degli Stati Uniti
Attacchi di cittadini bianchi su chiese nere, campus, ristoranti e trasporti pubblici
Incarcerazione di massa di persone di colore e sforzi per organizzarsi all’interno delle prigioni
Guerre statunitensi di aggressione in Africa, Asia e Sud America
La Coalizione è stata costituita nel 2009 per affrontare le terribili condizioni di esistenza per i neri che non venivano affrontati una volta che Barack Obama si era insediato alla Casa Bianca e molti attivisti neri avevano evitato di criticare il primo presidente nero.
L’ampia coalizione è composta da organizzazioni che rappresentano una serie di questioni e filosofie, unite nella loro visione che la lotta dei neri in America è una lotta per l’autodeterminazione. Chiedono il controllo da parte della comunità nera della polizia e delle scuole, la liberazione di prigionieri politici neri, le riparazioni agli africani, la fine dell’oppressione speciale delle donne africane e la fine delle guerre USA in Africa, così come la fine delle guerre militari americane che cercano la destabilizzazione politica di altri paesi come la Repubblica popolare democratica di Corea, la Siria, l’Iran, il Venezuela, Nicaragua, Cina e Russia.

Il Comitato Direttivo della Coalizione, molti dei quali interverranno alla Conferenza, include:

Omali Yeshitela, Chair of Black è Back Coalition
Lisa Davis, vicepresidente e presidente della Coalition Healthcare Working Group
Glen Ford, co-fondatore della Coalition e Senior Editor del rapporto Black Agenda
Nellie Bailey, Consiglio degli inquilini di Harlem
Zaki Baruti, Universal People People Organization
Betty Davis, New Abolitionist Movement
Kamm Howard, Coalizione nazionale dei neri per le riparazioni in America, presidente del gruppo di lavoro sulle riparazioni della coalizione
Ajamu Baraka, Black Alliance for Peace
Reverendo Edward Pinkney, Black Community Autonomy Network Community Organization
Khalid Raheem, New Afrikan Independence Party
Ralph Poynter, gruppo di lavoro dei prigionieri politici
Diop Olugbala, presidente della Coalition Black Community Control del gruppo di lavoro della polizia
Ikemba Ojore, Ubuntu
Secondo il presidente della coalizione Omali Yeshitela ,

“L’escalation di attacchi da parte degli Stati Uniti sull’Africa e sul popolo africano in tutto il mondo è la prova della crescente crisi del potere bianco imperialista. The Black is Back Coalition invita tutti gli africani e gli amici di pace ad unirsi a noi in una grande celebrazione di resistenza. Dobbiamo organizzarci per difenderci dalla guerra contro il nostro popolo in un processo che costruirà un nuovo mondo senza oppressione nera e sfruttamento umano “.

Nota: Questo è uno dei proclami della minoranza nera ma negli USA ci sono altri gruppi che si stanno organizzando fra i quali numerosi sono quelli che comprendono i “latinos”, composti da persone di origine sud Americana che sono una fetta importante della popolazione del paese.

Molti osservatori hanno dichiarato che il rischio di una sanguinosa guerra civile in America è divenuto molto alto, con la crescita delle disuguaglianze e della emarginazione. Il sangue potrebbe scorrere abbondante sul territorio degli States.

Fonte: Global Research

Traduzione e note: Luciano Lago

11 novembre 2018: il mondo sull’orlo della Terza Guerra Mondiale

L’11 novembre 2018 si terrà a Parigi un incontro molto particolare tra Putin e Trump, il presidente russo recapiterà un messaggio capace di sconvolgere il pianeta stesso.

Circa tre giorni fa il consigliere per la sicurezza nazionale americana John Bolton ha incontrato Putin. Il meeting non è andato bene, per nulla. Così raccontano i siti cospirazionisti americani sul possibile scontro USA-RUSSIA dell’11 novembre. Vediamo i dettagli:
Durante il colloquio Putin ha detto personalmente a Bolton che se gli USA non smetteranno di effettuare operazioni “clandestine” in Siria sarà la volta della Russia di iniziare a compiere “operazioni”.
Putin ha specificato che questo avvertimento verrà dato un'ultima volta da lui stesso, direttamente al Presidente Trump l’11 di novembre a Parigi. Il leader russo vuole essere sicuro che il messaggio arrivi forte e chiaro a Trump, e sarà l’ultimo avvertimento.


L’incontro tra Putin e Bolt

America regina di sotterfugi?

Bolton ha replicato che qualsiasi azione di guerra contro l’esercito americano sfocerà in un conflitto aperto. Putin ha ricordato agli Stati Uniti d’America quello che hanno fatto di recente:”Voi avete costruito basi missilistiche tutto intorno alla Russia anche se avevate promesso di non muovervi di un passo verso Est quando è crollata l’Unione Sovietica. State giocando a fare esercitazioni di guerra in Finlandia lungo i nostri confini proprio in questi giorni. Avete rovesciato il governo Ucraino perchè Yanukovich (l’ex presidente) aveva scelto di rimanere vicino alla Russia piuttosto che all’Unione Europea, continuate a rifornire gli Ucraini con armi e munizioni per esasperare ancora di più la situazione. Voi avete causato tutti i problemi siriani a causa del gasdotto che collega il Qatar all’Europa. Avete inserito sistemi missilistici in Romania e Polonia per difendervi dagli stati “canaglia” come Iran e Nord Corea anche se tutti i radar di quei complessi puntano unicamente verso la Russia. Tutto quello che gli USA e la NATO hanno fatto negli ultimi 20 anni punta direttamente allo scontro con noi. Se è la guerra che volete, l’avrete”.
Quando i due leader si incontreranno l’11 di novembre a Parigi le cose potrebbero cambiare in modo drammatico, non ci resta che aspettare e verificare se queste informazioni sono l’ennesima bufala o hanno un fondamento di verità.


FRANCIA, EUROPA, MONDO... COME TRA LE DUE GUERRE!

(di Alessandro Rugolo)
01/11/18 


I francesi questa mattina si sono svegliati con le parole tranquillizzanti del loro presidente: "Il momento che stiamo vivendo assomiglia a quello tra le due Guerre", riferendosi alle guerre mondiali del secolo scorso.
Le dichiarazioni del presidente francese, comparse in una intervista pubblicata su Ouest France, il quotidiano più letto in Francia (considerato di posizione centrista), il più letto al mondo nella comunità francofona, evocano spettri che fanno ancora parte dell'inconscio collettivo, ma a quale scopo?
La frase in effetti riassume bene la situazione politica in Europa, soprattutto se si legge il resto della sua dichiarazione: "l'Europa affronta un rischio: quello di essere smembrata dai nazionalismi e di finire sotto l'influenza di potenze esterne..." e quindi insiste sulla similitudine tra l'Europa dei nostri giorni e quella degli anni '30, in entrambi i casi l'Europa era divisa dalla paura, dalla ripresa dei nazionalismi, dalle conseguenze della crisi economica. Per il presidente Macron l'Europa sta rivivendo quel periodo...
Le dichiarazioni arrivano in un momento storico molto particolare, la celebrazione del centenario della fine della prima guerra mondiale, celebrazioni che si concluderanno con la cerimonia dell'11 novembre presso l'Arc de Triomphe, alla presenza di un centinaio di dirigenti di tutto il mondo.
Ma non solo, sullo sfondo, poco più distanti, le elezioni Europee del maggio 2019 e la campagna elettorale già cominciata.
Nell'intervista, il presidente Macron va oltre affermando che l'Europa rischia di perdere la propria sovranità. Ovvero la sicurezza europea dipendente dalle scelte americane, avere la Cina sempre più presente nel campo delle infrastrutture essenziali e la Russia sempre più influente sui mercati finanziari che oltrepassano i confini nazionali.
La soluzione, per il presidente francese, è una Europa forte e più indipendente ma unita, in questo senso si capiscono anche altre iniziative come la European Intervention Initiative, solo a titolo d'esempio.
Quanto poi le sue parole siano state influenzate da alcuni avvenimenti recenti in campo industriale, come la scelta del Belgio di acquisire gli F35 dal colosso americano Lockheed Martin - invece che i Rafale - o dalle perdite della Total a seguito della politica estera USA che questa estate hanno spinto la prima società petrolifera francese ad abbandonare i progetti di investimenti in Iran, questo è tutto da accertare...
(foto: ouest france)

LITURGIA DEL GIORNO

LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -







 PRIMA LETTURA 

Gb 19,1.23-27
Dal libro di Giobbe

Rispondendo Giobbe prese a dire:
«Oh, se le mie parole si scrivessero,
se si fissassero in un libro,
fossero impresse con stilo di ferro e con piombo,
per sempre s’incidessero sulla roccia!
Io so che il mio redentore è vivo
e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!
Dopo che questa mia pelle sarà strappata via,
senza la mia carne, vedrò Dio.
Io lo vedrò, io stesso,
i miei occhi lo contempleranno e non un altro».


 SALMO 

Sal 26
Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.

Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. 


 SECONDA LETTURA 

Rm 5,5-11
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui. Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.


 VANGELO 

Gv 6,37-40
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.
Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

 

SANTI E FESTE

02 NOVEMBRE



COMMEMORAZIONE 
di TUTTI i FEDELI DEFUNTI


INDULGENZE PER LE ANIME DEL PURGATORIO NEL GIORNO DEI MORTI
I fedeli possono lucrare un’Indulgenza Plenaria 
applicabile solo alle anime del Purgatorio alle seguenti condizioni:

-visita di una chiesa (tutte le chiese o oratori)
-recita del Pater e del Credo
-confessione (negli 8 giorni precedenti o successivi)
-comunione
-preghiera secondo le intenzioni del Papa (Pater, Ave e Gloria)

DAL 1° all’8 NOVEMBRE
Alle solite condizioni, i fedeli possono lucrare (una volta al giorno) 
una Indulgenza Plenaria applicabile alle anime del Purgatorio:

-visitando il cimitero
-pregando per i defunti

PREGHIERE per TUTTI I DEFUNTI
O Dio, onnipotente ed eterno, Signore dei vivi e dei morti, pieno di misericordia verso tutte le tue creature, concedi il perdono e la pace a tutti i nostri fratelli defunti, perché immersi nella tua beatitudine ti lodino senza fine. Per Cristo nostro Signore. Amen. 


 Ti preghiamo, Signore, per tutti i parenti, amici, conoscenti che nel corso di questi anni ci hanno lasciati. Per coloro che in vita hanno avuto fede in te, che in te hanno riposto ogni speranza, che ti hanno amato, ma anche per coloro che di te non hanno capito nulla e che ti hanno cercato in modo sbagliato e ai quali infine ti sei svelato come veramente sei: misericordia e amore senza limiti. Fa' o Signore che veniamo un giorno tutti insieme a fare festa con te in Paradiso. Amen. 


PREGHIERA per LIBERARE LE ANIME del PURGATORIO

La presente preghiera va recitata davanti al crocifisso.
Recitata 33 volte il Venerdì Santo libera 33 Anime del Purgatorio, mentre
recitata 50 volte ogni venerdì libera 5 Anime del Purgatorio.
Essa venne confermata dai Papi Adriano VI, Gregorio XIII e Paolo VI.

Ti adoro o Croce Santa, 
che fosti ornata del Corpo Sacratissimo di Gesù Cristo,
 coperta e tinta del Suo Preziosissimo Sangue.
Adoro Te mio Dio, posto in croce per me.
Ti adoro, o Croce Santa, 
per amore di Colui che è il mio Signore.

Amen


PREGHIERE per LE ANIME del PURGATORIO

Anime sante del Purgatorio, noi ci ricordiamo di voi per alleggerire la vostra purificazione con i nostri suffragi; voi ricordatevi di noi per aiutarci, perché è vero che per voi stesse non potete far nulla, ma per gli altri potete moltissimo. Le vostre preghiere sono molto potenti e giungono presto al trono di Dio. Otteneteci la liberazione da tutte le disgrazie, le miserie, le malattie, le angosce e i travagli. Otteneteci la pace dello spirito, assisteteci in tutte le azioni, soccorreteci prontamente nei nostri bisogni spirituali e temporali, consolateci e difendeteci nei pericoli. Pregate per il Santo Padre, per la glorificazione della Santa Chiesa, per la pace delle nazioni, perché i principi cristiani siano amati e rispettati da tutti i popoli e fate che un giorno possiamo venire con voi nella Pace e nella Gioia del Paradiso. 
Tre Gloria al Padre, Tre L'eterno riposo. 


Offerta della giornata per le anime del purgatorio 

Mio Dio eterno ed amabile, prostrato in adorazione della tua immensa Maestà umilmente Ti offro i pensieri, le parole, le opere, le sofferenze che ho patito e quelle che patirò in questo giorno. Mi propongo di compiere ogni cosa per tuo amore, per la tua gloria, per adempiere alla tua divina volontà, così da suffragare le Anime sante del Purgatorio e supplicare la grazia di una vera conversione di tutti i peccatori. Intendo operare ogni cosa in unione alle purissime intenzioni che nella loro vita ebbero Gesù, Maria, tutti i Santi che sono in Cielo ed i giusti che sono sulla terra. Ricevi, mio Dio, questo mio cuore, e dammi la tua santa benedizione insieme alla grazia di non commettere peccati mortali durante la vita, e di unirmi spiritualmente alle Sante Messe che oggi si celebrano nel mondo, applicandole in suffragio delle Anime sante del Purgatorio e specialmente di (nome) affinché siano purificate e finalmente libere dalle sofferenze. Mi propongo di offrire i sacrifici, le contrarietà e ogni sofferenza che la tua Provvidenza ha stabilito oggi per me, per aiutare le Anime del Purgatorio e ottenere loro sollievo e pace. Amen. 


Supplica a Gesù per le anime del Purgatorio 

Gesù amabilissimo, oggi Ti presentiamo le necessità delle Anime del Purgatorio. Esse soffrono tanto e desiderano ardentemente venire a Te, loro Creatore e Salvatore, per restare con Te in eterno. Ti raccomandiamo, o Gesù, tutte le Anime del Purgatorio, ma specialmente quelle che sono morte improvvisamente per incidenti, infortuni o malattie, senza poter preparare la loro anima ed eventualmente liberare la loro coscienza. Ti preghiamo anche per le Anime più abbandonate e per quelle che sono più vicine alla gloria. Ti scongiuriamo in modo particolare di aver pietà delle Anime dei nostri parenti, amici, conoscenti ed anche dei nostri nemici. Per tutti intendiamo applicare le indulgenze che ci sarà possibile acquistare. Accogli, o pietosissimo Gesù, queste nostre umili preghiere. Te le presentiamo per le mani di Maria Santissima, tua Madre Immacolata, del glorioso Patriarca San Giuseppe, tuo Padre putativo, e di tutti i Santi del Paradiso. Amen. 

giovedì 1 novembre 2018

L’istituto finanziario europeo ha appena dichiarato guerra all’Italia

L'ITALIA E' IN GUERRA?...


L’establishment finanziario europeo è pronto a distruggere il sistema bancario e a  far implodere l’economia italiana. Come un boss della mafia, Dijsselbloem ha avvertito che l’Italia potrebbe trovarsi nei guai se non rientrerà entro le norme delle direttive di Bruxelles. Chiaramente, la sua affermazione era ammantata di linguaggio diplomatico:
“Se la crisi italiana diventerà una crisi più importante, imploderà principalmente nella stessa economia italiana … e non si diffonderà in Europa”, ha affermato.
“E’ per il modo in cui sono finanziate l’economia italiana e le banche italiane, che sarà un’implosione piuttosto che un’esplosione”.
Per un uomo della sua caratura è insolito sentire parlare pubblicamente dell’Italia come di un paese in posizione negoziale debole o con espressioni allarmiste. Non abbiamo mai visto niente del genere, nemmeno lontanamente, per cui possiamo solo pensare che la sua enunciazione abbia avuto il solo scopo di dare il via libera ai mercati finanziari per orchestrare un attacco contro le obbligazioni italiane e spingere così  il rendimento italiano verso l’alto.
I mercati avranno un loro ruolo, voglio dire, se guardiamo a quanto denaro avrà bisogno l’Italia per finanziare solo l’anno prossimo, parliamo di oltre 250 miliardi di euro, per rifinanziare parte del capitale del suo debito e anche, ovviamente, per i suoi nuovi piani di spesa. Quindi i mercati dovranno davvero guardare all’Italia in modo molto critico “.
Ha ricordato anche al governo italiano che le banche italiane sono un obiettivo sotto osservazione per le autorità finanziarie europee. Per destabilizzare l’economia di un paese, si devono prima rompere le ossa della sua spina dorsale, cioè delle banche.
“Ci sarà anche un ruolo per le autorità bancarie che, nel loro ruolo da supervisore,  faranno vedere cosa può succedere alle banche italiane. Abbiamo già visto scendere le loro valutazioni azionarie” ha detto Dijsselbloem con un sorrisetto.
Sotto la guida di Jeroen Dijsselbleom, la Grecia è stata tagliata fuori dal TARGET 2, il sistema di pagamento europeo, facendo in modo che nemmeno un singolo euro potesse essere trasferito all’estero per parecchio tempo, ma l’Italia non è paragonabile alla Grecia. Lo stato italiano da anni ha un avanzo commerciale ed ha performance migliori della Francia, perché le esportazioni italiane superano le importazioni e il paese non dipende da finanziamenti esteri per le sue esigenze. Ma l’ex presidente dell’Eurogruppo non vuole che i suoi colleghi di Bruxelles abbiano qualche ripensamento e , per questo motivo,  ha usato la sua intervista alla CBNC per far sapere loro come devono procedere.
“Guardando a quello che ( i governanti italiani) hanno messo sul tavolo, la commissione non ha davvero nessun’altra scelta che rimandarla indietro, cosa che – comunque – non è la fine del processo, ma solo l’inizio”.
“È piuttosto preoccupante, pensare che questo scontro ci sarà e, penso, che la commissione non avrà altra scelta che  prenderne atto  e accettare il confronto”.
Questa dichiarazione di guerra è stata innescata dalla proposta di questo bilancio italiano. Il deficit del bilancio italiano è strutturale e il debito pubblico ammonta al 130% del PIL. L’economia italiana è paragonabile a quella del Giappone. Entrambi i paesi sono caratterizzati da una contrazione del consumo interno e da un surplus delle esportazioni. Proprio come il Giappone, l’Italia ha una popolazione in declino. La domanda di beni immobili e beni di consumo sta diminuendo, quindi la produzione industriale dovrà alla fine decelerare.
Il governo italiano, appoggiato dalla sua popolazione, si rifiuta di sottomettersi alla finanza europea. Il fatto che la popolazione sia in calo e che il debito pubblico aumenti sono fattori inevitabili e questi fatti non devono essere un problema fino a quando il paese produce abbastanza per pagare le sue importazioni. E questo avviene solo perché gli italiani non hanno una  valuta propria e sono costretti a obbedire ai loro padroni di Bruxelles e ai banchieri di Francoforte. L’introduzione di una moneta parallela e il ritiro dall’euro sembrano una soluzione logica e storicamente non sarebbe originale. La Repubblica ceca e la Slovacchia, le repubbliche, che prima erano russa e iugoslava, precedentemente facevano parte di una unione monetaria, e quando si sono staccate ed hanno preso la loro strada, anche le loro valute si sono separate ed hanno sostituito quelle vecchie.
Jeroen Dijsselbloem ha detto alla CNBC che l’unica soluzione concepibile per l’Italia è chiedere denaro al Fondo Europeo di sostegno, benché sia chiaro che questo fondo non può risolvere tutti i suoi problemi. Alla fine, Jeroen Dijsselbloem ha azzardato la previsione che non ci sarà nessun bail-out per l’Italia perché “politicamente e finanziariamente” questo non accadrà.
“Non vedo sostegno, diciamo, nella eurozona  “Questi ragazzi sono completamente fuori strada – aiutiamoli” ha detto, aggiungendo che un salvataggio dell’Italia  “spazzerebbe via”  l’ European Stability Mechanism fund entro un paio di anni.”
Menzionando solo una possibile soluzione, il banchiere europeo invia a Roma il segnale che non verrà messa in discussione nessuna alternativa, che preveda un ritorno alla lira.
La dichiarazione fatta da Dijsselbloem alla CNBC è un ultimatum consegnato ai suoi Colleghi italiani. A Cipro, centinaia di piccoli investitori persero tutti i loro soldi quando  Dijselbloem era il capo dell’Eurogruppo.  Ora la cosa sembra ripetersi, più o meno allo stesso modo. La BCE vuole che Roma utilizzi il denaro di piccoli investitori, come i pensionati,  per salvare le banche italiane. Jeroen Dijselbloem è conosciuto per questi suoi modelli di bail-in ed ha anche  il coraggio di ammonire gli italiani:
“L’unico modo per uscire da questo  (la distruzione dell’economia italiana) è che l’Italia si renda conto e che i consumatori italiani e gli elettori lo comprendano (il crollo delle banche), e speriamo che con queste misure, la correzione dell’economia, cominci dall’interno. “

Ci chiediamo quali correzioni abbia in mente. La democrazia ha fatto il suo corso, gli elettori hanno già deciso, e secondo i sondaggi sono perfettamente d’accordo con il vice ministro italiano Matteo Salvini, la cui popolarità sta aumentando.

L’ex ministro olandese ha detto che le autorità europee non avrebbero nulla in contrario se avvenisse un colpo di stato a Roma? O ha solo dato un consiglio a qualcuno per farla finita con Matteo Salvini?
http://www.altrainformazione.it/wp/2018/10/26/listituto-finanziario-europeo-ha-appena-dichiarato-guerra-allitalia/#

C’E’ QUALCUNO CHE GIOCA CON I NUMERI?

“Un improvviso sconvolgimento climatico portera’ ad una catastrofe globale di monumentali proporzioni, …portando intere nazioni a scomparire sotto il mare ed i pochi sopravvissuti a combattere per le scarseggianti risorse di cibo, acqua ed energia”. (Da un rapporto “segreto” del Pentagono).



Forse le date – 26 Dicembre 2002 (Ciclone Zoe in Polinesia), 26 Dicembre 2003 (terremoto in Iran), 26 Dicembre 2004, onda tsunami nelll’Oceano Indiano – sono solo una coincidenza.  Forse non è vero – al di là delle date –  che lo tsunami del Dicembre 2004, come suggeriscono alcuni siti di “cospirazionismo”,  è stato provocato da un esperimento tecnologico segreto (altri dicono addirittura “voluto”), ma questo non basta certo a scartare del tutto l’idea che con il controllo dell’atmosfera gli uomini non abbiano mai pensato di giocare. Anzi. Gli stessi sospetti dei “paranoici” riguardo al recente tsunami probabilmente non sarebbero mai potuti nascere, se le premesse, almeno generiche, per una tale follia non fossero esistite in primo luogo (la fantasia ha sempre bisogno di un appiglio reale, per poter dare i suoi frutti migliori).

IL PROGETTO H.A.A.R.P.

Nel corso dei secoli, i mutamenti climatici hanno rappresentato uno dei più potenti catalizzatori dei pensieri dell’uomo, influenzandone le credenze e le azioni, gli umori e le decisioni, sempre in un modo apparentemente casuale, ma in realtà guidati dalla ferrea logica della natura.
Tuttavia dalla rivoluzione industriale ad oggi qualche ferita abbiamo incominciato ad infliggergliela, e la Terra oggi non è certo più quella dei giorni antichi, dove tutto era in perfetto equilibrio bio-ambientale.
Ma mentre i più visibili sembrerebbero gli allarmi della comunità scientifica sul surriscaldamento globale, il rischio maggiore è forse quello, praticamente ignorato dai mass-media, di un mutamento climatico a scopi militari.
Esiste infatti dal 1992 un progetto del Dipartimento della Difesa Statunitense, coordinato dalla Marina e dall’Aviazione, denominato HAARP (High-Frequency Active Auroral Research Program). E’ il cuore vero e proprio del più vasto – e ben più noto – programma di “Guerre Stellari”, avviato nei primi anni Ottanta sotto le amministrazioni Reagan-Bush, che ora sta accelerando la sua corsa drogato da una spesa militare mai vista in precedenza, giustificata dal solito bipensiero orwelliano: “La guerra è pace”.

La base principale di HAARP occupa un’estesa area a Gakona, in Alaska, sul cui terreno è installata una serie di 180 piloni d’alluminio alti 23 metri, su ognuno dei quali si trovano una coppia di antenne per la banda bassa ed una per la banda alta, in grado di trasmettere onde ad alta frequenza fino ad una distanza di 350 km. Queste onde sarebbero indirizzabili verso zone strategiche del pianeta, sia terrestri che atmosferiche.
Come spesso succede, la facciata dell’operazione ha nobili scopi: lo studio accademico della ionosfera e lo sviluppo di nuove tecniche radar, che permettano agevoli comunicazioni con i sottomarini e rendano possibili radiografie di terreni, in modo da rilevare armi od attrezzature a decine di km di profondità; a conferma di ciò, è online il sito del progetto, che dipinge l’immagine di un’innocua stazione scientifica, con tanto di webcam. (1)
La realtà, come sempre, va cercata oltre la superficie.
DA TESTLA A EASTLUND
Negli anni Ottanta Bernard J. Eastlund, fisico texano del MIT di Boston, ispirandosi alle scoperte di Nikola Tesla, registrò negli Stati Uniti il brevetto n° 4.686.605 denominato “Metodo ed attrezzatura per modificare una regione dell’atmosfera, magnetosfera e ionosfera terrestre”, a cui ne fece seguire altri undici. In uno di questi era descritta la proprietà riflessiva della ionosfera per utilizzi come “sistemi di raggi energetici”, “esplosioni nucleari graduali senza radiazioni”, “sistemi di rilevamento e distruzione di missili nucleari” e “sistemi radar spaziali”.
Alcune di queste invenzioni furono acquisite dalla ARCO, proprietaria di ampie riserve di gas naturale in Alaska, le quali potevano in questo modo essere riconvertite in energia elettrica redistribuibile tramite la ionosfera ai propri clienti in tutto il mondo: la visione di Tesla di distribuire energia senza fili e gratis nelle case di tutto il mondo stava in parte per realizzarsi, seppur concettualmente distorta da forti interessi economici. (Su Nikola Tesla, un genio tanto ignoto alla storia quanto è grande il debito dell’umanità nei suoi confronti, è in preparazione una apposita scheda).

Inoltre, queste invenzioni rendevano possibile manipolare il clima, quindi creare pioggia quando necessario per favorire l’agricoltura o neutralizzare fenomeni distruttivi quali tornado ed uragani.
A questo punto entrò in scena il governo, e la storia si fece più complicata.
Tutti i brevetti di Eastlund vennero dapprima sigillati sotto un ordine di massima segretezza, per poi passare alla E-Systems, una delle maggiori fornitrici di tecnologie avanzate ai servizi segreti di molte potenze mondiali, assorbita poi dalla Raytheon, una delle quattro maggiori fornitrici della difesa Usa, produttrice dei missili Tomahawk, Stinger (questi spesso finiti nelle mani di paesi “canaglia” e gruppi terroristici”), e dei famigerati Bunker Buster. Le connessioni con il potere sono riassumibili nella figura di Richard Armitage, oggi Vicesegretario di Stato e Viceministro degli Esteri nell’amministrazione Bush. Armitage, già consulente, membro del consiglio d’amministrazione, firmatario e convinto sostenitore del PNAC, risulta anche implicato in molte operazioni segrete della CIA dal Vietnam ad oggi.
Secondo le scoperte di Eastlund, dirigere la potenza di HAARP verso uno specifico punto della ionosfera la farebbe riscaldare al punto da innalzarla fisicamente, in modo da creare un rigonfiamento altamente riflettente, definito da lui “effetto lente”, in grado di convogliare i raggi sulla terra con effetti devastanti: la potenza di tali onde sarebbe tale da provocare modificazioni molecolari dell’atmosfera, causando – a seconda delle diverse frequenze – cambiamenti climatici, la possibile disgregazione di processi mentali umani, e forse anche, appunto, effetti sui movimenti tettonici di magnitudine imprecisata.
STRATEGIE GLOBALI
Gli avvenimenti geopolitici attuali potevano essere intuiti già anni fa, leggendo profetici libri come la Grande Scacchiera di Zbygniew Brzezinsky, del 1997, o i testi programmatici del PNAC, Project for a New American Century, dello stesso anno.
lo stesso possiamo fare ora analizzando scritti e dichiarazioni di influenti pensatori ed alti vertici militari, rispetto ad un futuro relativamente vicino.
Lo stesso Brzezinsky, consigliere della Sicurezza ai tempi di Carter, già nel 1970 scriveva nel suo libro “Tra due Età'”: ” La tecnologia renderà disponibile, ai leader delle principali nazioni, tecniche per condurre operazioni di guerra segrete, che richiederanno l’impiego di un esiguo numero di forze di sicurezza […] Tecniche di modificazione climatica potranno essere impiegate per produrre prolungati periodi di siccità o tempesta”. Risalgono infatti a quei tempi, seppur in forma rudimentale, i primi studi relativi alla guerra climatica, come il Progetto Popeye per estendere la stagione dei monsoni in Vietnam.

Il documento più interessante è lo studio redatto da sette ufficiali dell’esercito Usa nell’Agosto del 1996, intitolato: ” Il clima come moltiplicatore di potenza: averne il controllo nel 2025″, nato da una direttiva del Comandante delle forze aeree statunitensi, tesa a stimolare un dibattito intellettuale tra i membri dell’esercito, in cui si afferma: “Nel 2025 le forze aereospaziali Usa potranno avere il controllo del clima se avranno capitalizzato le nuove tecnologie sviluppandole nella chiave delle applicazioni di guerra. […] Dal miglioramento delle operazioni degli alleati e dall’annullamento di quelle del nemico tramite scenari climatici “su misura”, alla completa dominazione globale delle comunicazioni e dello spazio, la modificazione climatica offre al chi combatte una guerra un’ampia gamma di possibili modi per sconfiggere o sottomettere l’avversario”. (2)
Questi propositi sono confermati da un successivo studio del 2003, intitolato “Padroneggiare l’ultimo campo di battaglia: i prossimi avanzamenti nell’uso militare dello spazio” ad opera del Project Air Force della Rand Corporation, un think-thank legato alle lobbies del petrolio e delle armi che ha avuto come amministratore Donald Rumsfeld, e nel cui consiglio di amministrazione figura Lewis Libbey, socio fondatore del PNAC ed attuale direttore del personale di Dick Cheney.
Il concetto alla base di questo rapporto è la “Full Spectrum Dominance”, vale a dire una politica di eccezionali investimenti militari mirati alla conquista ed al mantenimento di una posizione di superiorità nello spazio, se non addirittura di un suo controllo assoluto.
Il che obbligherebbe chi volesse contrastare l’impero a farlo esclusivamente via terra e mare.
Al riguardo, sono particolarmente significative le parole del Comandante in Capo del comando spaziale Usa, Joseph W. Ashy: “Alcune persone non vogliono sentirne parlare. ma assolutamente siamo prossimi a combattere nello spazio. Combatteremo dallo spazio e nello spazio. Un giorno o l’altro colpiremo obiettivi terrestri – navi, aeroplani e obiettivi sulla terraferma – dallo spazio.”
Il 22 Febbraio del 2004, l’Observer ha pubblicato un rapporto “segreto”, commissionato da Andrew Marshall, influente consigliere di Rumsfeld, che sarebbe sfuggito al Pentagono, e che conclude: “Un improvviso sconvolgimento climatico porterà ad una catastrofe globale di monumentali proporzioni, che comprende una guerra nucleare e disastri naturali, portando intere nazioni a scomparire sotto il mare ed i pochi sopravvissuti a combattere per le scarseggianti risorse di cibo, acqua ed energia”.
Può sembrare la descrizione di un futuro remoto da film Hollywoodiano, ma già nel 2006 avverrà il lancio dimostrativo nella stratosfera del Falcon, un drone armato di testate nucleari in grado di volare all’altezza di 100.000 piedi, alla velocita’ di 12 volte quella del suono, virtualmente inattaccabile, i cui futuri sviluppi lo renderanno in grado di colpire ovunque partendo dal territorio degli Stati Uniti.
Il 2006 è anche l’anno in cui HAARP verrà dotato dei restanti trasmettitori, portandolo alla massima potenza. Sempre per aiutare l’agricoltura?
LA COMUNITA’ SCIENTIFICA
Sono molte le voci di protesta riguardanti questi folli e distruttivi progetti. Fra queste, la scienziata di fama mondiale Rosalie Bertell denuncia che “gli scienziati militari degli Stati Uniti stanno lavorando sui sistemi climatici come potenziale arma. I metodi includono l’accrescimento delle tempeste e la deviazione dei fiumi di vapore dell’atmosfera terrestre per produrre siccità o inondazioni mirate”. Richard Williams, fisico e consulente dell’Università di Princeton, dice che “i test di surriscaldamento della ionosfera sono un atto irresponsabile di vandalismo globale […] HAARP potrebbe essere un serio pericolo per l’atmosfera terrestre. Con esperimenti di questo tipo, potrebbero essere fatti danni irreparabili in poco tempo”.
Alcuni ricercatori già oggi sospettano dei collegamenti con i recenti sconvolgimenti climatici, terremoti, uragani, maremoti, diffuse siccità. (3)

LA RUSSIA

Il Parlamento Russo, la Duma, ha rilasciato nel 2002 il seguente comunicato, firmato da 188 deputati: “Sotto il programma HAARP, gli Stati Uniti stanno creando nuove armi geofisiche integrali, che possono influenzare gli elementi naturali con onde radio ad alta frequenza. Il significato di questo salto è comparabile al passaggio dall’arma bianca alle armi da fuoco, o dalle armi convenzionali a quelle nucleari”. Alcuni scienziati temono che la ionosfera possa collassare per squilibrio elettrico, concludendo: “Possiamo davvero rischiare di manomettere qualcosa che ancora non comprendiamo del tutto, e che appartiene ad ogni forma di vita (non solo umana) su questo pianeta?”
Recentemente il presidente russo Putin ha annunciato di aver sviluppato un nuovo tipo di missile balistico telecomandato, in grado di mutare tragitto durante il viaggio e rendendo dunque virtualmente inutile la difesa dello scudo spaziale: che sia un bluff o no, è certo che i progetti militari Statunitensi degli ultimi anni hanno generato una corsa agli armamenti senza precedenti che andrebbe decisamente ridimensionata e regolamentata; purtroppo, ciò viene ostacolato dal fatto che l’unica superpotenza rimasta si sia arrogata il diritto di giudicarli a seconda dei propri interessi come malvagi o meno, venendo così di fatto a creare le premesse per una nuova guerra fredda di dimensioni globali.
La Russia stessa ha portato avanti alcuni progetti basati sulle scoperte di Tesla fin dagli anni Cinquanta, in parallelo alle sperimentazioni degli Stati Uniti, salvo poi rallentarli anche a causa del collasso economico. Chissà se un certo Emmanuel Todd, il ricercatore francese che predisse la fine dell’ impero sovietico nel 1976 (“Il crollo finale”), non abbia ragione ancora questa volta: analizzando gli stessi indicatori, nel suo ultimo lavoro “Dopo l’impero”, del 2003, ha preannunciato la dissoluzione dell’ultima restante superpotenza.
Per ora, la Cina tace.
Come affermò Brecht: “La scienza, al servizio del potere, crea solo danni all’intera Umanità”.
Scritto da Roberto Toso per www.luogocomune.net
Fonti: The New York Times, Heart Island Journal, BBC, Canadian Working TV, Earthpulse Press, altre.
LINKS:
(1) Sito ufficiale del progetto HAARP: www.haarp.alaska.edu
(2) L’intera analisi e’ visionabile all’indirizzo http://www.au.af.mil/au/2025/
(3) A questo proposito si leggano le analisi di Michel Chossudovksy, www.globalresearch.ca

Controllo del clima: Trayon White Sr. accusa la famiglia Rothschild

Venerdì c’è stata una breve nevicata che ha spinto Trayon White Sr. un membro del Consiglio della DC ( District of Columbia), a fare un post sulla sua pagina Facebook. Ha girato un video mentre guidava la sua auto lungo la Interstate 695 a Washington, che mostrava la neve che cadeva ed ha raccontato che erano i Rothschild a controllare il clima per creare disastri naturali.
White dice nel video che è “ha appena iniziato a nevicare dal nulla”. Ha continuato dicendo che “le persone dovrebbero prestare attenzione al controllo del clima. White ha detto che “la famiglia Rothschild ha voluto creare questa tempesta di neve in modo che potesse ‘possedere’ le città“.

La famiglia Rothschild è citata in molte teorie cospirative

La famiglia Rothschild è stata accusata di molte cose. Sono una dinastia europea che discende da un banchiere ebreo del XVIII secolo. La famiglia è stata collegata a teorie cospirative antisemite che affermano che loro e altri ebrei manipolano eventi che si verificano in tutto il mondo a loro vantaggio.
Il rabbino Daniel Zemel del tempio Michea, situato nel nord-ovest di Washington, ha ripreso ciò che White ha detto, giudicando inaccettabile che un pubblico ufficiale parlasse in quel modo.
Zemel ha detto che le persone devono essere migliori. I funzionari pubblici non dovrebbero gridare la prima cosa che gli viene in mente…
Lo scorso mese è stato riferito dalla lega anti-diffamazione che gli incidenti antisemiti erano raddoppiati a Washington nel 2017 rispetto al 2015 e un’analoga escalation si sta verificando a livello nazionale.

Alla fine White ha scritto un messaggio di scuse

White ha rifiutato di fare commenti quando gli è stato chiesto, confermando comunque che la voce nel video postata su Facebook era la sua. Tuttavia ha detto di essere rimasto sorpreso sul fatto che le sue osservazioni, potessero essere interpretate come antisemite. Gli è stato chiesto di dare dei chiarimenti su cosa intendesse nel video e ha detto che il video dice quello che dice. Quattro ore dopo dalla pubblicazione di un articolo sull’accaduto sul Washington Post, White ha rilasciato una dichiarazione di scuse, sempre attraverso un messaggio di testo.
LAVORO DURAMENTE OGNI GIORNO PER COMBATTERE IL RAZZISMO E I PREGIUDIZI DI OGNI TIPO. VOGLIO SCUSARMI CON LA COMUNITÀ EBRAICA E CON CHIUNQUE ABBIA OFFESO “, HA DETTO. “LA COMUNITÀ EBRAICA È STATA ALLEATA CON ME NEL MIO VIAGGIO PER AIUTARE LE PERSONE. NON INTENDEVO ESSERE ANTISEMITA“.
Brianne K. Nadeau, un membro del Consiglio della DC che è ebreo, ha rilasciato una dichiarazione in cui affermava che White aveva fatto le sue scuse esprimendo il suo rammarico per quello che aveva detto nel video e per aver offeso i membri ebrei della comunità. Ha continuato dicendo che sperava che il suo collega avesse imparato una lezione da questa esperienza.
In rete gira comunque voce che anche la Fondazione Rockefeller faccia parte di uno schema segreto per ridurre la popolazione del Nord America.

I teorici della cospirazione credono che la famiglia Rothschild e Rockefeller lavorino insieme

Molti teorici della cospirazione ritengono che la famiglia Rockefeller ed i Rothschild stiano agendo insieme e dispongano di una tecnologia in grado di manipolare il tempo provocando tempeste anomale. Un video di YouTube è stato caricato con il titolo di “Kill Cities – Designed by Rothschild e Rockefeller: resilient cities are human death Zones”.
Un residente della California del Nord, Deborah Tavares, sostiene che i cambiamenti climatici insieme ai contatori elettrici wireless sono solo due strumenti nella trama per il dominio globale. Ha definito il programma Resilient Cities nient’altro che uno sforzo diabolico per cercare di manipolare le persone ed è un programma di genocidio. Ha continuato dicendo che le persone vengono trasferite in città resilienti ed è un piano delle famiglie Rothschild e Rockefeller.
Tavares crede che le persone vengano classificate come lunatiche; tuttavia, queste persone sanno che il clima è completamente e massicciamente controllato artificialmente. Molte teorie cospirative sono stateriportate in superficie negli ultimi anni nella politica americana.