mercoledì 3 aprile 2019

PASSA LA LEGGE SUL REVENGE PORN

PASSA LA LEGGE SULL'ODIOSA "VENDETTA PORNOGRAFICA" IN RETE, MA SULL'EDUCAZIONE AI SENTIMENTI E AL RISPETTO DELLE DONNE LA STRADA E' ANCORA LUNGA. UNA QUESTIONE CHE INTERROGA SEMPRE PIU' FAMIGLIE E SCUOLE


Con 461 sì e nessun voto contrario, l'Aula della Camera ha approvato all'unanimità l'emendamento al disegno di legge sul codice rosso che istituisce il reato di revenge porn, la pratica di condividere pubblicamente immagini fotografiche o video intimi attraverso Internet senza il consenso della, o del, protagonista dei video. Chi mette in pratica il "revenge porn" quindi potrà essere accusato di molestia, violazione della privacy, diffamazione. Ma anche di istigazione al suicidio, qualora dalla pubblicazione dei video o delle immagini dovessero derivare atti tragici. 

Cosa prevede il testo del revenge porn

Il testo prevede che "chiunque invii, consegni, ceda, pubblichi o diffonda immagini o video di organi sessuali o a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate, è punito con la reclusione da uno a sei anni e multa da 5.000 a 15.000 euro. La stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o comunque acquisito le immagini o il video, li invia, consegna, cede, pubblica o diffonde senza il consenso delle persone rappresentate al fine di recare loro nocumento". 


La stessa pena viene applicata anche a "chi ha ricevuto il materiale in questione, per poi pubblicarlo e diffonderlo, con l’obiettivo di recare un danno a colei o a colui che si vede nelle foto o nei filmati. Viene inoltre stabilito che la pena aumenta nel caso in cui la diffusione di materiale “compromettente” avviene per mano del coniuge, anche separato o divorziato, o da una persona legata o che è stata legata a quella offesa. Stessa cosa se la distribuzione del materiale avviene attraverso gli strumenti informatici o telematici". 

Rinviata la legge sulla castrazione chimica

Intano si placa una delle più accese polemiche tra i partiti di maggioranza di questi giorni. La Lega ha ritirato l'emendamento sulla castrazione chimica per chi compie violenze sessuali. Lo ha annunciato il ministro dell Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno. Che poi però aggiunge: "Non vogliamo che si blocchi il codice rosso. La castrazione chimica è un trattamento farmacologico, volontario, reversibile, come già previsto in altri Paesi ma sarà in un altro disegno di legge (ddl) che presenteremo. La nostra è una scelta d'amore nei confronti delle donne. Vogliamo che il ddl sul codice rosso venga approvato. E' una svolta epocale nella battaglia contro la violenza nei confronti delle donne".


Ieri, alla vigilia del voto in Aula della Camera sul reato di revenge porn, era proprio questo il punto al centro di aspre polemiche interne ai giallo-verdi. L'emendamento sulla castrazione chimica era a prima firma del leghista Turri, 'cavalcato' dalla ministra Giulia Bongiorno. Avrebbe dovuto essere, e presumibilmente sarà, su scelta volontaria del condannato per reati di violenza sessuale, qualora voglia accedere alla sospensione condizionale della pena. "La Lega si dimostra responsabile. Così approviamo la legge sul codice rosso e mandiamo avanti il governo", ha commentato il capogruppo del partito di via Bellerio, Riccardo Molinari, commentando la decisione di ritirare l'emendamento.


Web, quali sono i pericoli e come evitarli

pericoli-web


La rete può rivelarsi un luogo ricco di insidie, soprattutto per i più giovani, che in alcuni casi possono avere delle conseguenze drammatiche.

Internet è sicuramente uno degli strumenti più belli che siano mai stati inventati. Pensare di rinunciarci oggi sarebbe impossibile. Allo stesso tempo sono tanti i pericoli che si annidano sul web e che rischiano di travolgere chiunque. Alcuni di questi inganni sono figli proprio di internet.

La rete può rivelarsi, infatti, un luogo ricco di insidie che in alcuni casi possono avere delle conseguenze drammatiche. Pensiamo al cyberbullismo, fenomeno nato con la Rete. Un click e in pochi secondi la vita di un ragazzo va in frantumi. Internet, purtroppo, è il mezzo che ha creato il revenge porn e la sextortion. Il primo consiste nella condivisione di immagini dell’ex per vendetta. Il secondo, invece, è una tecnica con cui i cybercriminali adescano una persona sul web, si fanno mandare una foto osé e minacciano di pubblicarla se la vittima non paga.Spesso le figure più colpite sono quelle più fragili, come i giovani e i bambini.

Pedofilia e pedopornografia

La rete ha inoltre contribuito ad esasperare altri pericoli. Ad esempio, con internet è cresciuta la pedofilia e pedopornografia. Molti esperti consigliano da anni ai genitori di non pubblicare mai foto dei propri figli sui social. Il rischio è che finiscano in mano a queste persone malate e senza scrupoli.

Con internet privacy a rischio

Internet è pericolosa anche per la privacy. Con l’avvento degli smartphone, soprattutto, siamo continuamente tracciati. Noi rappresentiamo dei dati e i dati sono il nuovo petrolio per i giganti del web. La rete è anche il regno delle truffe informatiche, come dimostrano i casi che quotidianamente vengono portati all’attenzione.

Pericolo fake news

Il cyberspace è anche un luogo dove una notizia falsa può aprire ampi dibattiti politici e influenzare l’esito di una tornata elettorale, o creare una sommossa popolare. Una fake news, a volte, è in grado di disintegrare la reputazione di una persona.

Virus e malware

Internet è anche lo strumento che ha creato i virus e contribuito a mettere a repentaglio non solo i sistemi informatici ma anche la vita delle stesse persone. Oggi tutto è connesso, anche i dispositivi che abbiamo in casa.

Cosa fare

Internet non è, però, il mostro da abbattere. Tutt’altro. Quello che si dovrebbe fare è educare le persone, soprattutto quelle più giovani, ad usare il web con la giusta consapevolezza. E la scuola rappresenta il punto di partenza.

È bene ricordare anche ai “grandi”, in maniera particolare alle persone che hanno poca dimestichezza con il mondo digitale, quali sono i pericoli del web. È fondamentale che gli utenti siano in grado di distinguere una notizia falsa da una vera, oppure che siano altrettanto capaci di bloccare una truffa informatica. Ed è molto importante che i giganti del web facciano la loro parte, contribuendo a rendere il web uno spazio più sicuro.

PROPONIMENTO DEL GIORNO


Oggi voglio imitare la pazienza di Gesu' (dal Gestsemani al Calvario) che sopporta tutto in silenzio, senza un lamento, un rimprovero, una mormorazione e voglio meditare sull'eroico silenzio di Maria.


LITURGIA DEL GIORNO


LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -
  




 PRIMA LETTURA 

Is 49,8-15
Dal libro del profeta Isaìa

Così dice il Signore:
«Al tempo della benevolenza ti ho risposto,
nel giorno della salvezza ti ho aiutato.
Ti ho formato e ti ho stabilito
come alleanza del popolo,
per far risorgere la terra,
per farti rioccupare l’eredità devastata,
per dire ai prigionieri: “Uscite”,
e a quelli che sono nelle tenebre: “Venite fuori”.
Essi pascoleranno lungo tutte le strade,
e su ogni altura troveranno pascoli.
Non avranno né fame né sete
e non li colpirà né l’arsura né il sole,
perché colui che ha misericordia di loro li guiderà,
li condurrà alle sorgenti d’acqua.
Io trasformerò i miei monti in strade
e le mie vie saranno elevate.
Ecco, questi vengono da lontano,
ed ecco, quelli vengono da settentrione e da occidente
e altri dalla regione di Sinìm».
Giubilate, o cieli,
rallégrati, o terra,
gridate di gioia, o monti,
perché il Signore consola il suo popolo
e ha misericordia dei suoi poveri.
Sion ha detto: «Il Signore mi ha abbandonato,
il Signore mi ha dimenticato».
Si dimentica forse una donna del suo bambino,
così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?
Anche se costoro si dimenticassero,
io invece non ti dimenticherò mai.


  SALMO  

Sal 144
Misericordioso e pietoso è il Signore.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Fedele è il Signore in tutte le sue parole
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.


 VANGELO 

Gv 5,17-30
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco». Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati.
Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno.
Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.
Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

martedì 2 aprile 2019

LA MANIPOLAZIONE DEL CLIMA PER SCOPI MILITARI

 Argomenti esclusi dall’agenda di Copenhagen: le tecniche di modificazioni ambientali (ENMOD) e le variazioni climatiche
Michel CHOSSUDOVSKY
Con il termine “tecniche di modificazioni ambientali” si fa riferimento a qualsiasi tecnica per modificare – attraverso la manipolazione deliberata dei processi naturali – le dinamiche, la composizione o la struttura della Terra, della sua litosfera, idrosfera, ed atmosfera, o dello spazio esterno. (Convenzione sulla proibizione dell’uso militare o di altra ostile natura di tecniche di modificazioni ambientali, Nazioni Unite, Ginevra: 18 maggio 1977)
“La guerra ambientale viene definita come la premeditata modificazione o manipolazione dei sistemi naturali ecologici, come quello climatico e meteorologico, della terra, della ionosfera, della magnetosfera, del sistema tettonico a placche, e/o lo scatenamento di eventi sismici (terremoti) per causare intenzionalmente distruzioni fisiche, economiche e psico-sociali su prefissati obiettivi geofisici o su ambienti popolati, come parte di azioni belliche di natura strategica o tattica.” (Eco News)
“[La modificazione meteorologica] offre al combattente bellico una larga serie di possibili opzioni per sconfiggere o reprimere un avversario…La modificazione meteorologica diventerà parte della sicurezza domestica ed internazionale e potrà essere messa in atto unilateralmente…Potrà avere applicazioni offensive e difensive e anche essere usata per scopi di deterrenza. La capacità di generare precipitazioni, nebbie e tempeste sulla terra o per modificare le condizioni meteorologiche dello spazio…e la produzione di condizioni meteorologiche artificiali, tutto fa parte di un pacchetto integrato di tecnologie [militari].” (Documento AF 2025 del Rapporto Conclusivo AF 2025 dell’Aviazione Militare degli Stati Uniti)
L’opinione generale di base è che le emissioni di gas serra costituiscono l’unica causa dell’instabilità climatica. Nessun governo o gruppo di azione ambientalista ha sollevato il problema della “guerra ambientale” o delle “tecniche di modificazioni ambientali (ENMOD)” a scopi militari.
Malgrado un vasto corpo di conoscenze scientifiche, il problema delle manipolazioni del clima per scopi militari è stato escluso dall’agenda delle Nazioni Unite sulle variazioni climatiche.
John von Neumann, al culmine della Guerra Fredda (1955), sottolineava con tremenda preveggenza che : “Interventi in materia atmosferica e climatica…si apriranno ai nostri occhi con una dimensione difficile da immaginare al presente…Questo amalgamerà gli interessi di ogni nazione con quelli di tutte le altre, in modo totale, più di quello che la minaccia nucleare o una qualche altra guerra abbiano fatto fino ad ora.” (Citazione da Spencer Weart, Guerra Ambientale: Schemi di modificazioni climatiche, Global Research, 5 dicembre 2009)
Nel 1977, una Convenzione internazionale, ratificata dall’Assemblea Generale dell’ONU, metteva al bando “l’uso militare, o di altra ostile natura, di tecniche di modificazioni ambientali con effetti a larga diffusione, di lunga durata o di violenta intensità.” (AP, 18 maggio1977).
Sia gli Stati Uniti d’America che l’Unione Sovietica risultarono firmatari della Convenzione.
“Guidati dall’interesse di consolidare la pace,…e di salvare l’umanità dai pericoli derivati dall’uso di nuovi strumenti di guerra, (…) Riconoscendo che l’uso militare di tali tecniche di modificazioni ambientali  possa procurare effetti estremamente dannosi al benessere dell’uomo, (…) Desiderando proibire efficacemente l’uso militare di tecniche di modificazioni ambientali in modo da eliminare i pericoli all’umanità…e affermando la volontà di lavorare per il conseguimento di questo obiettivo, (…) ogni Stato Parte Contraente di questa Convenzione si impegna a non dedicarsi all’uso militare di tecniche di modificazioni ambientali con effetti a larga diffusione, di lunga durata e di violenta intensità, come mezzi di distruzione, di danneggiamento o di lesioni nei confronti di ogni altro Stato Contraente.”(Convenzione sulla proibizione dell’uso militare o di altra ostile natura di tecniche di modificazioni ambientali, Nazioni Unite, Ginevra: 18 maggio 1977. Entrata in vigore il 5 ottobre 1978).
La Convenzione definiva le “‘tecniche di modificazioni ambientali’, facendo riferimento a qualsiasi tecnica per il cambiamento, mediante la deliberata manipolazione di processi naturali, delle dinamiche biochimiche, della composizione o della struttura della terra, della sua litosfera, dell’idrosfera o dello spazio esterno.” (Gli Stati Contraenti dichiarano l’Interdizione delle Modificazioni Ambientali formalmente osservata, UN Chronicle, luglio 1984, Vol. 21, pag. 27)
La sostanza della Convenzione del 1977 veniva riaffermata in termini veramente generali attraverso la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sulle Variazioni Climatiche (UNFCCC), sottoscritta nel 1992 al Summit sulla Terra di Rio de Janeiro:
“ Gli Stati hanno…in accordo con la Carta delle Nazioni Unite e i principi del diritto internazionale, la (…) responsabilità di assicurare che le attività nell’ambito della loro giurisdizione o controllo non procurino danni all’ambiente di altri Stati o di aree oltre i limiti della loro giurisdizione nazionale.” (Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sulle Variazioni Climatiche, New York, 1992)
Dopo il Summit sulla Terra del 1992, il problema delle Variazioni Climatiche a Scopo Militare non è stato mai sollevato nei successivi summit e convegni sulle variazioni climatiche sotto gli auspici dell’UNFCCC. Il problema è stato cancellato, rimosso. Non fa parte del dibattito sulla variazione del clima.
Tuttavia, nel febbraio 1998, la Commissione per gli Affari Esteri, la Sicurezza e le Politiche di Difesa del Parlamento Europeo ha tenuto sedute pubbliche a  Brussels sulle capacità di guerra meteorologica espresse dagli Stati Uniti e sviluppate secondo il programma HAARP, con base in Alaska.
[N.del tr.: il Programma HAARP è costituito da un’installazione civile e militare in Alaska (Stati Uniti) per la ricerca scientifica sugli strati alti dell’atmosfera e della ionosfera. Un altro scopo è la ricerca sulle comunicazioni radio per uso militare. L’impianto HAARP è costituito da un trasmettitore capace di trasmettere onde elettromagnetiche sulle onde corte, quindi ad alta frequenza].
La “mozione ordine del giorno” della Commissione rimessa al Parlamento Europeo “considera l’HAARP [The High Frequency Active Auroral Research Program  installato in Alaska]…, in virtù del suo impatto ambientale a largo raggio, essere un problema di preoccupazione generale e richiede che siano esaminate le sue implicazioni legali, ecologiche ed etiche da una struttura internazionale indipendente…; [la Commissione] si rammarica per il reiterato rifiuto dell’Amministrazione degli Stati Uniti…di dare assicurazioni alla pubblica opinione…relativamente ai rischi pubblici ed ambientali del programma HAARP.”
(Parlamento Europeo, Commissione per gli Affari Esteri, la Sicurezza e le Politiche di Difesa , Brussels, doc. no. A4-0005/99, 14 gennaio 1999).
Però, la richiesta della Commissione di redigere una “Carta Verde” sugli “impatti ambientali delle attività militari” veniva fortuitamente accantonata sulla base che la Commissione Europea mancava della giurisdizione opportuna a mettere sotto inchiesta “i collegamenti fra ambiente e difesa”. Brussels era ansiosa di evitare uno scontro con Washington. (vedi European Report, 3 febbraio 1999).
Nel 2007, “The Daily Express” – in seguito alla desecretazione e alla declassificazione di documenti del governo Britannico dagli Archivi Nazionali – riferiva che: “I documenti declassificati rivelano che sia gli USA, al primo posto, che l’Unione Sovietica possedevano programmi militari segreti con l’obiettivo di controllare il clima del mondo.”
Uno scienziato ha dichiarato con vanto: “Dal 2025 gli Stati Uniti governeranno il tempo atmosferico”.
Queste rivendicazioni sono respinte dagli scettici come teorie di complotto fuori controllo e materia per film alla James Bond, ma esistono sempre più evidenze che i confini fra fantascienza e realtà stanno diventando sempre più indistinti.
Gli USAmericani ora ammettono di avere investito durante la guerra del Vietnam sulla “inseminazione di nuvole” 112 milioni di dollari nel corso di cinque anni – deliberatamente creando fortissime precipitazioni per spazzare via con la pioggia i raccolti del nemico e distruggere le vie di rifornimento del sentiero di Ho Chi Minh, in un’operazione nominata in codice “Project Popeye”.
Veniva confermato che le precipitazioni erano aumentate di un terzo nelle aree prese come obiettivo, conseguendo successi con queste armi di manipolazione climatica. All’epoca, funzionari governativi asserivano che la regione era stata messa in ginocchio da intense precipitazioni piovose. (Weather War? – Guerra Meteorologica?, Daily Express, 16 luglio 2007)
La possibilità di manipolazioni climatiche e ambientali come parte di una agenda militare, ammessa anche formalmente da documenti ufficiali del governo e dell’esercito USA, non è stata mai considerata rilevante nel dibattito sul Clima.
Gli analisti di cose militari al riguardo sono muti. I meteorologi non fanno inchieste sull’argomento, e gli ambientalisti sono invischiati sul riscaldamento globale e sul Protocollo di Kyoto.
Il Programma HAARP
Il Programma HAARP (High-Frequency Active Auroral Research Program) di base a Gokona, Alaska, è apparso dal 1992. Il Programma fa parte di una nuova generazione di sofisticati sistemi d’arma sotto il controllo della SDI, la Strategic Defense Iniziative – Iniziativa di Difesa Strategica (“scudo spaziale”) degli Stati Uniti.
Gestito dal Consiglio di Amministrazione dei Veicoli Spaziali del Laboratorio di Ricerca dell’Aviazione Militare degli Stati Uniti, l’HAARP costituisce un sistema di potenti antenne in grado di “controllare modificazioni locali della ionosfera” [strato più alto dell’atmosfera].
L’HAARP è stato presentato alla pubblica opinione come un programma di ricerca scientifica ed accademica.
I documenti militari USAmericani sembrano suggerire, tuttavia, che l’obiettivo principale dell’ HAARP è di “sfruttare la ionosfera per scopi del Ministero della Difesa.”
(Vedi Michel Chossudovsky, The Ultimate Weapon of Mass Destruction: “Owning the Weather” for Military Use – L’ultima arma di distruzione di massa: “Possedere il tempo atmosferico” a scopo militare, Global Research, 27 settembre 2004)
Senza far riferimento esplicito al programma, uno studio HAARP dell’Aviazione Militare degli Stati Uniti fa il punto sull’uso delle “modificazioni ionosferiche indotte” come mezzo per alterare configurazioni atmosferiche, e per disattivare le comunicazioni del nemico e i suoi sistemi radar.  (Ibid)
Inoltre, l’HAARP ha la capacità di provocare interruzioni di energia elettrica e di mettere fuori uso sistemi di energia elettrica di intere regioni.
Rosalie Bertell, presidente dell’Istituto Internazionale di Interesse alla Salute Pubblica, afferma che l’HAARP agisce come “un gigantesco riscaldatore che può causare sconvolgimenti nella ionosfera, producendo non solo buchi, ma lunghe incisioni nello strato protettivo che impedisce a radiazioni mortali di bombardare il pianeta.”
Il fisico Dr. Bernard Eastlund ha definito l’HAARP come “il più esteso riscaldatore ionosferico mai costruito”.
Secondo un documento della Duma di Stato della Russia, “gli Stati Uniti stanno pianificando l’esecuzione di esperimenti su larga scala, secondo il programma HAARP, per creare sistemi d’arma in grado di interrompere le linee di comunicazioni radio e di mettere fuori uso la strumentazione installata su navicelle e razzi spaziali, per provocare seri infortuni alle reti di elettricità e agli oleodotti e gasdotti, e per scatenare impatti negativi sulla salute mentale di intere regioni.”
“La manipolazione del tempo atmosferico è un’arma preventiva per eccellenza. Può essere diretta contro paesi nemici o “nazioni amiche” senza che se ne rendano conto, può essere usata per destabilizzare sistemi economici, ecosistemi e agricolture. Inoltre può sconvolgere i mercati finanziari e delle materie prime. Lo sconvolgimento in agricoltura induce una più grande dipendenza dagli aiuti alimentari e dai prodotti cerealicoli importati dagli USA e da altri paesi occidentali.”
(Michel Chossudovsky, Weather Warfare: Beware the US military’s experiments with climatic warfare – Guerra meteorologica: attenti agli esperimenti dell’esercito USAmericano con sistemi d’arma climatici!, The Ecologist, dicembre 2007)
Un’analisi della documentazione emanata dall’Aviazione Militare degli Stati Uniti mette in evidenza l’impensabile: la manipolazione segreta di configurazioni atmosferiche, dei sistemi di comunicazioni e dell’energia elettrica, come arma in una condizione di guerra globale, che consente agli Stati Uniti di danneggiare e dominare intere regioni del Mondo.
Secondo un documento ufficiale dell’Aviazione Militare degli Stati Uniti, “La modificazione del tempo atmosferico offre al combattente bellico un’ampia serie di possibili opzioni per sconfiggere o reprimere un nemico…Negli Stati Uniti, la modificazione del tempo atmosferico verosimilmente diverrà parte di una politica di sicurezza nazionale con applicazioni sia domestiche che internazionali. Il nostro governo perseguirà tale politica, subordinando a questa i suoi interessi, a vari livelli.” (Aviazione Militare degli Stati Uniti. Università dell’Aria dell’Aviazione Militare degli Stati Uniti, AF 2025, Rapporto Conclusivo, http://www.au.af.mil/au/2025/)
Copenhagen:  COP 15
[N.del tr.: la dicitura completa è Conference of the Parties to the United Nations Framework Convention on Climate Change, ovvero COP, COP 15 =  Conferenza delle Parti alla 15.esima Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici]
La manipolazione del clima per scopi militari è potenzialmente una minaccia più grave nei confronti dell’umanità rispetto alle emissioni di CO2.
Perché questa questione è stata esclusa dal dibattito alla COP 15, quando la Convenzione delle Nazioni Unite del 1977 stabilisce del tutto esplicitamente che “l’uso militare o di altra ostile natura di tali tecniche potrebbe avere effetti estremamente pericolosi per il benessere dell’umanità”? (Convention on the Prohibition of Military or Any Other Hostile Use of Environmental Modification Techniques – Convenzione sulla proibizione dell’uso militare o di altra ostile natura di tecniche di modificazione ambientale, Nazioni Unite, Ginevra, 1977)Perché questa copertura?
Perché le tecniche di modificazione ambientale (ENMOD) non sono state discusse dalla società civile e dalle organizzazioni ambientaliste sotto gli auspici del Forum Alternativo sul Clima?
Traduzione Curzio Bettio

Iran, situazione drammatica dopo l’arrivo di nuove inondazioni: 400 città allagate, 25.000 case distrutte e almeno 44 morti [FOTO e VIDEO]

GUERRA CLIMATICA IN ATTO IN IRAN, IRAQ E SIRIA

Terzo grande evento di inondazioni nelle ultime 2 settimane in Iran, il Paese è al collasso: decine di migliaia di famiglie sfollate a causa delle devastanti piogge torrenziali. Vittime e danni anche in Afghanistan, Iraq e Siria

  • image: http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/timthumb.php?src=http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2019/04/inondazioni-iran-13.jpg&q=100&w=759&h=536&zc=2&cc=FFFFFF&a=t
  • image: http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/timthumb.php?src=http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2019/04/inondazioni-iran-1.jpg&q=100&w=759&h=536&zc=2&cc=FFFFFF&a=t
  • image: http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/timthumb.php?src=http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2019/04/inondazioni-iran-7.jpg&q=100&w=759&h=536&zc=2&cc=FFFFFF&a=t
  • image: http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/timthumb.php?src=http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2019/04/inondazioni-iran-17.jpg&q=100&w=759&h=536&zc=2&cc=FFFFFF&a=t
  • image: http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/timthumb.php?src=http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2019/04/inondazioni-iran-10.jpg&q=100&w=759&h=536&zc=2&cc=FFFFFF&a=t
  • image: http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/timthumb.php?src=http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2019/04/inondazioni-iran-8.jpg&q=100&w=759&h=536&zc=2&cc=FFFFFF&a=t
  • image: http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/timthumb.php?src=http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2019/04/inondazioni-iran-20.jpg&q=100&w=759&h=536&zc=2&cc=FFFFFF&a=t
  • image: http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/timthumb.php?src=http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2019/04/inondazioni-iran-2.jpg&q=100&w=759&h=536&zc=2&cc=FFFFFF&a=t
  • image: http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/timthumb.php?src=http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2019/04/inondazioni-iran-18.jpg&q=100&w=759&h=536&zc=2&cc=FFFFFF&a=t
  • image: http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/timthumb.php?src=http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2019/04/inondazioni-iran-15.jpg&q=100&w=759&h=536&zc=2&cc=FFFFFF&a=t
  • image: http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/timthumb.php?src=http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2019/04/inondazioni-iran-16.jpg&q=100&w=759&h=536&zc=2&cc=FFFFFF&a=t
  • image: http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/timthumb.php?src=http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2019/04/inondazioni-iran-12.jpg&q=100&w=759&h=536&zc=2&cc=FFFFFF&a=t
  • image: http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/timthumb.php?src=http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2019/04/inondazioni-iran-4.jpg&q=100&w=759&h=536&zc=2&cc=FFFFFF&a=t
  • image: http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/timthumb.php?src=http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2019/04/inondazioni-iran-5.jpg&q=100&w=759&h=536&zc=2&cc=FFFFFF&a=t
  • image: http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/timthumb.php?src=http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2019/04/inondazioni-iran-3.jpg&q=100&w=759&h=536&zc=2&cc=FFFFFF&a=t
  • image: http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/timthumb.php?src=http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2019/04/inondazioni-iran-6.jpg&q=100&w=759&h=536&zc=2&cc=FFFFFF&a=t
  • image: http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/timthumb.php?src=http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2019/04/inondazioni-iran-14.jpg&q=100&w=759&h=536&zc=2&cc=FFFFFF&a=t
1 / 18
Le inondazioni e le forti piogge che hanno colpito 4 Paesi tra Medio Oriente e Asia hanno lasciato almeno 86 morti, decine di migliaia di sfollati e aggiunto miseria alle persone delle povere aree rurali che avevano sofferto a lungo a causa della siccità. Le piogge eccezionalmente intense si sono mescolate allo scioglimento della neve sulle montagne e hanno colpito le terre aride incapaci di assorbire l’acqua, con effetti disastrosi in AfghanistanIraqSiria e soprattutto Iran. Circa 400 città in 15 province iraniane sono state inondate dopo settimane di piogge torrenziali, ha dichiarato il ministro dell’interno iraniano Abdolreza Rahmani-Fazli, mentre per i prossimi due giorni sono previste ancora ulteriori piogge.
Solo in Iran, sono almeno 44 le persone uccise dalle devastanti piogge e inondazioni e il numero potrebbe ancora tragicamente salire a causa del livello dell’acqua che continua ad aumentare in alcune località del Paese, mentre decine di migliaia di famiglie sono sfollate. Altre 41 persone hanno perso la vita nell’Afghanistan occidentale, dove quasi 13.000 case sono state parzialmente o completamente distrutte in 4 province. “Milioni di persone hanno bisogno di immediata assistenza umanitaria e di una via d’uscita da questa crisi prolungata. Le inondazioni sono l’ultimo disastro a testare duramente la resistenza delle persone già arrivata al collasso dopo la siccità”, ha dichiarato Nilab Mobarez, segretario generale di Afghan Red Crescent. Le piogge e le inondazioni hanno anche costretto i cittadini ad evacuare le loro case nell’Iraq sudorientale e colpito i campi profughi della Siria settentrionale, dove almeno una persona ha perso la vita.
In Iran, le inondazioni in corso sono state aggravate negli ultimi giorni dall’arrivo di un altro sistema di tempesta che ha portato ancora altre piogge intense. Precipitazioni di 50-100mm sono state comuni su tutto l’Iran occidentale, con quantitativi fino a 150mm. Anche Teheran ha subito inondazioni localizzate, con la quantità di oltre un mese di pioggia caduta solo durante la scorsa settimana. Nella provincia di Lorestan, nell’Iran sudoccidentale, diverse grandi dighe sono a rischio tracimazione e il governatore ha avvisato sull’imminente evacuazione delle famiglie. Centinaia di ponti sono stati spazzati via e migliaia di strade sono bloccate dalle inondazioni e dalle frane, ostacolando i tentativi di soccorso e recupero. Oltre 140 fiumi nel Paese hanno rotto gli argini e sono esondati. Anche la principale linea ferroviaria che connette Teheran al sud del Paese è stata bloccata dalle inondazioni. Le autorità stimano che siano almeno 25.000 le case distrutte in tutto il Paese e altre 60.000 quelle danneggiate.
Khorramabad, città capoluogo di Lorestan, “l’acqua ha raggiunto i 3 metri in alcune zone”, riportano i media locali, mentre altre aree sono “completamente sommerse con i residenti bloccati sui tetti”. Il direttore provinciale della Red Crescent, Sarem Rezaee, ha dichiarato di aver perso i contatti con gran parte dell’area: “I telefoni non funzionano, le nostre radiocomunicazioni sono interrotte. In questo momento non abbiamo notizie di altre città. Abbiamo richiesto aiuto alle province vicine ma in questo momento nessuno può fare niente”. Infatti, i velivoli che avrebbero potuto essere impiegati per aiutare le aree colpite dal maltempo non sono in grado di decollare a causa delle pessime condizioni meteo. L’aeroporto di Khorramabad è allagato, con l’acqua che ha sommerso la pista, mettendo fuori gioco il principale collegamento aereo con il resto del Paese. Le autorità di Lorestan hanno ordinato le evacuazioni in molte regioni, portando le forze armate ad allontanare con la forza coloro che non intendevano seguire le direttive.
Le inondazioni e quello che molti hanno criticato come la lenta e inefficace risposta del governo durante le settimane seguenti alle festività del Capodanno Persiano hanno già innescato la lotta politica, con i sostenitori del governo del Presidente Hassan Rouhani e la Guardia Rivoluzionaria che si punzecchiano l’un l’altro. Nel frattempo, il capo dell’Iranian Red Crescent Society, Ali Asghar Peyvandi, ha avvisato che le sanzioni statunitensi sul settore bancario del Paese stanno ostacolando l’arrivo di donazioni internazionali, sostenendo che “non c’è la possibilità di trasferimenti di denaro da altri Paesi”.
Si tratta del terzo grande evento di inondazioni nelle ultime 2 settimane in Iran e non c’è stata tregua dalle inondazioni precedenti. Il primo evento si è verificato nel nord-est del Paese il 19 marzo e il secondo ha colpito le parti occidentali e sudoccidentali il 25 marzo.
http://www.meteoweb.eu/foto/inondazioni-iran-citta-allagate-case-distrutte-morti/id/1244793/

Sarà un 2019 nefasto nelle profezie della mistica Baba Vanga: “Attentato a Putin, Trump diventerà sordo, crollo economico in Europa, nuovo devastante tsunami e violento meteorite sulla Terra”


La famosa mistica bulgara, che aveva “previsto” gli attentati dell’11 settembre, la Brexit e l’ascesa dell’ISIS, ha lasciato previsioni funeste per l'anno che verrà

La famosa mistica bulgara, Baba Vanga, che aveva “previsto” gli attentati dell’11 settembre, la Brexit e l’ascesa dell’ISIS, ha lasciato le sue previsioni anche per il 2019, ormai imminente. Secondo Baba, 2 dei più importanti leader mondiali si ritroveranno nei guai con il nuovo anno: il presidente russo Vladimir Putin affronterà un tentativo di omicidio da qualcuno all’interno della sua scorta mentre il presidente statunitense Donald Trump perderà l’udito a causa di una misteriosa malattia. Baba ha anche previsto che un grande terremoto con conseguente tsunami spazzerà via ampie zone dell’Asia e che l’Europa sarà messa in ginocchio da una disastrosa crisi economica.

E dopo tutte queste belle e incoraggianti notizie per l’anno che verrà, una domanda sorge spontanea: qualcuna di queste predizioni potrebbe diventare realtà?



Putin è già sopravvissuto ad un almeno un tentativo di omicidio, che è stato sventato nella corsa alle elezioni presidenziali del 2012. Ora il presidente russo si è circondato di una scorta altamente specializzata il cui unico obiettivo è quello di proteggere la sua vita. Quindi la previsione di Baba su un altro tentativo di omicidio potrebbe trovarlo d’accordo. Inoltre, per la mistica bulgara, Putin dovrebbe prepararsi anche all’impatto di un meteorite gigante sulla Russia.

Per quanto riguarda Donald Trump, invece, Baba ha previsto un 2019 disastroso, in cui non solo soccomberà ad una misteriosa malattia che gli provocherà nausea, acufene, traumi cerebrali e perdita dell’udito, ma un membro della sua famiglia verrà coinvolto in un incidente stradale. Secondo quanto riportato, nel 2018 i diplomatici americani a Cuba e in Cina hanno sofferto di misteriose perdite dell’udito e acufene, che si ritiene siano stati causati da un’esposizione eccessiva alla radiazione elettromagnetica da microspie o sorveglianza. Se anche Trump cadrà vittima della stessa malattia, tuttavia, è ancora tutto da vedere.


Per l’Europa, Baba ha previsto un grande crollo economico, che alcuni potranno facilmente associare alla Brexit il 29 marzo 2019. E la mistica aveva previsto anche un altro devastante tsunami nel 2019, uno che potrebbe spazzare parti di diversi Paesi asiatici, come Pakistan, India, Cina, Giappone e Indonesia. Già il 2018 è stato un anno terribile dal punto di vista degli tsunami per l’Indonesia, che ha subito il bilancio più grave per le vittime create da disastri naturali in un solo anno in oltre un decennio. A settembre, uno tsunami innescato da un terremoto di magnitudo 7.5 ha reso al suolo l’isola di Sulawesi, uccidendo 2.100 persone. E la scorsa settimana, poco prima delle festività natalizie, enormi onde si sono abbattute sulle città costiere delle isole di Sumatra e Java, provocando almeno 426 vittime e 23 dispersi, secondo gli ultimi aggiornamenti.

Baba, deceduta all’età di 85 anni nel 1996, era anche conosciuta come la “Nostradamus dei Balcani”. Perse misteriosamente la vista all’età di 12 anni durante una potente tempesta. La famiglia la ritrovò diversi giorni dopo in punto di morte, con gli occhi sigillati e coperti di sporco. Successivamente sostenne di aver avuto la sua prima visione quando era dispersa e credette di aver ricevuto il potere di prevedere il futuro e guarire gli altri. Si ritiene che Baba, che avrebbe l’85% di tasso di successo nelle sue previsioni, abbia previsto anche la Brexit, dicendo che l’Europa così come la conosciamo “smetterà di esistere” entro la fine del 2016 e che un esercito estremista invaderà l’Europa, ritenuto la diffusione dell’ISIS in Siria e Iraq.

Coloro che credono alle sue predizioni sostengono che Baba avesse persino previsto gli attacchi dell’11 settembre del 2001, dicendo: “Orrore! Orrore! I fratelli americani cadranno dopo essere stati attaccati da uccelli di acciaio. I lupi ululeranno dietro un cespuglio e scorrerà sangue innocente”. Tra gli altri eventi su cui la mistica avrebbe avvisato, la fine della fame nel mondo entro il 2028, le colonie di Marte con armi nucleari entro il 2256 e l’inabitabilità della Terra entro il 2341.