Le misure anti covid prese dagli Stati sembrano non aver calcolato il danno ingente arrecato a bambini ed adolescenti. E la violenza continua con l'imposizione di sieri sperimentali che potrebbero avere effetti disastrosi di medio lungo termine sulla salute dei minori. In Gran Bretagna la lettera di 40 scienziati esprime dubbi sulle vaccinazioni ai bambini ed esorta a non ripetere gli errori del passato. Per esempio, il vaccino per l’influenza suina Pandemrix, lanciato dopo la pandemia del 2010, ha provocato oltre mille casi di narcolessia, in bambini e adolescenti, prima di essere ritirato. Anche Dengvaxia, un vaccino contro la dengue, è stato distribuito ai bambini prima dei risultati completi della sperimentazione, e 19 bambini sono morti per un possibile potenziamento anticorpo-dipendente (ADE) prima che il vaccino fosse ritirato. Non dobbiamo rischiare il ripetersi di questi eventi con i vaccini Covid-19, che potrebbero avere un impatto enormemente dannoso sulla vaccinazione in generale.
Il Comitato ONU sui diritti dell'infanzia e dell’adolescenza mette in guardia contro i gravi effetti fisici, emotivi e psicologici della pandemia COVID-19 sui minorenni e invita gli Stati a proteggere i diritti delle persone di minore età.
1 Il Comitato esprime preoccupazione per la situazione di bambini e adolescenti in tutto il mondo, in particolare quelli in situazioni di vulnerabilità, a causa degli effetti della pandemia COVID-19. Molti minorenni sono gravemente colpiti fisicamente, emotivamente e psicologicamente, specialmente nei Paesi che hanno dichiarato stati di emergenza e lockdown obbligatorio. Oltre alla dichiarazione di dieci organi previsti dai trattati sui diritti umani, il Comitato esorta gli Stati a rispettare i diritti dei minorenni nell'adottare misure per contrastare la minaccia alla salute pubblica rappresentata dalla pandemia di COVID-19. In particolare, il Comitato invita gli Stati a:
1. considerare gli impatti sanitari, sociali, educativi, economici e ricreativi della pandemia sui diritti delle persone di minore età. Sebbene inizialmente dichiarate per breve durata, risulta chiaro che le dichiarazioni di stato di emergenza e/o disastro possono essere mantenute per periodi più lunghi, portando a periodi più lunghi di restrizioni al godimento dei diritti umani. Il Comitato riconosce che in situazioni di crisi, il diritto internazionale dei diritti umani consente eccezionalmente misure che possono limitare il godimento di alcuni diritti umani, al fine di proteggere la salute pubblica. Tuttavia, tali restrizioni devono essere imposte solo quando necessario, essere proporzionate e mantenute al minimo assoluto. Inoltre, pur riconoscendo che la pandemia di COVID19 può avere un impatto significativo e negativo sulla disponibilità di risorse finanziarie, tali difficoltà non dovrebbero essere considerate un impedimento all'attuazione della Convenzione. Gli Stati dovrebbero, pertanto, garantire che le risposte alla pandemia, comprese restrizioni e decisioni sull'allocazione di risorse, riflettano il principio dell'interesse superiore del minorenne.
2. esplorare soluzioni alternative e creative affinché i bambini e gli adolescenti possano godere dei loro diritti al riposo, al tempo libero, allo svago e alle attività culturali e artistiche. Tali soluzioni dovrebbero includere attività all'aperto sotto supervisione, almeno una volta al giorno, nel rispetto di protocolli di distanza fisica e di altre norme igieniche, nonché attività culturali e artistiche a misura di bambino, in TV, alla radio e online.
3. garantire che la didattica a distanza non aumenti le disparità esistenti o non sostituisca l'interazione studente-insegnante. L'apprendimento online è un'alternativa creativa all’apprendimento in classe, ma costituisce una sfida per i bambini e i ragazzi che hanno un accesso limitato o nullo alla tecnologia o a Internet, o che non beneficiano di adeguato supporto dei genitori. Per tali bambini e ragazzi dovrebbero essere disponibili soluzioni alternative affinché possano beneficiare della guida e del supporto degli insegnanti.
4. attivare misure immediate per garantire che i bambini e i ragazzi abbiano accesso a cibi sani durante il periodo di emergenza, disastro o lockdown, poiché molti minorenni ricevono il loro unico pasto nutriente nell’ambito delle mense scolastiche.
5. mantenere la fornitura dei servizi fondamentali per i bambini e gli adolescenti, compresi assistenza sanitaria, acqua, servizi igienici e registrazione delle nascite. Nonostante la crescente pressione sui sistemi sanitari e la scarsità di risorse, ai minorenni non dovrebbe essere negato l’accesso all’assistenza sanitaria, incluso l’accesso ai test e al possibile vaccino futuro, alle cure mediche correlate e non correlate al COVID-19, ai servizi di salute mentale e alle cure mediche per patologie preesistenti. Bambini e adolescenti dovrebbero inoltre avere accesso all'acqua potabile e alle strutture sanitarie durante il periodo di emergenza, disastro o lockdown. I servizi di registrazione delle nascite non dovrebbero essere sospesi.
6. considerare essenziali i servizi di base di protezione di bambini e adolescenti, assicurando che rimangano operativi e disponibili, comprese le visite a domicilio se necessario, e fornire servizi professionali di salute mentale per i bambini che vivono in situazione di lockdown. Il confinamento può esporre le persone di minore età a una maggiore violenza fisica e psicologica a casa, o costringerli a stare in case sovraffollate e prive delle condizioni minime di abitabilità. Bambini e adolescenti con disabilità e problemi comportamentali, così come le loro famiglie, potrebbero dover affrontare ulteriori difficoltà a porte chiuse. Gli Stati dovrebbero rafforzare i sistemi di segnalazione e di riferimento telefonici e online, nonché attività di sensibilizzazione attraverso canali TV, radio e online. Le strategie per mitigare l'impatto economico e sociale della pandemia COVID-19 dovrebbero includere anche misure specifiche per proteggere i minorenni, in particolare quelli che vivono in condizioni di povertà e che non hanno accesso a un alloggio adeguato.
7. proteggere i bambini e gli adolescenti la cui vulnerabilità è ulteriormente aumentata dalle circostanze eccezionali causate dalla pandemia. Si tratta, in particolare, di minorenni con disabilità; minorenni che vivono in condizioni di povertà; bambini in situazioni di strada; minorenni migranti, richiedenti asilo, rifugiati e sfollati; minorenni appartenenti a minoranze e minorenni indigeni; minorenni con condizioni di salute sottostanti tra cui HIV / AIDS; minorenni privati della libertà o confinati in strutture di polizia, carceri, centri di assistenza sicura, centri di detenzione per migranti o campi; e i minorenni che vivono in istituti. Gli Stati dovrebbero rispettare il diritto di ogni bambino alla non discriminazione nelle misure per affrontare la pandemia di COVID-19 e dovrebbero altresì adottare misure mirate per proteggere i minorenni in situazioni vulnerabili.
8. porre fine, per quanto possibile, a tutte le forme di privazione della libertà e fornire ai minorenni che non possono essere liberati i mezzi per mantenere un contatto regolare con le loro famiglie. Molti Stati hanno adottato misure per limitare le visite e le opportunità di contatto per i minorenni che vivono in istituti o privati della libertà, compresi i bambini confinati in strutture di polizia, carceri, centri di sicurezza, centri di detenzione per migranti o campi. Mentre queste misure restrittive possono essere viste come necessarie nel breve periodo, nel lungo periodo avranno un marcato effetto negativo su bambini e adolescenti. Ai minorenni dovrebbe essere sempre permesso di mantenere contatti regolari con le loro famiglie, e se non di persona, attraverso la comunicazione elettronica o telefono. Se si prolunga il periodo di emergenza, calamità o di lockdown ordinato dallo Stato, si dovrebbe prendere in considerazione la rivalutazione delle misure che vietano tali visite. I minorenni in situazioni di migrazione non dovrebbero essere detenuti né separati dai loro genitori, se accompagnati. 9. evitare l'arresto o la detenzione di minorenni per violazione di linee guida e direttive statali relative a COVID-19 e garantire che ogni minorenne che sia stato arrestato o trattenuto venga immediatamente restituito alla sua famiglia.
10. diffondere informazioni accurate su COVID-19 e su come prevenire l’infezione in linguaggi e formati a misura di minorenne e accessibili a tutti i bambini e gli adolescenti, inclusi minorenni con disabilità, minorenni migranti e bambini e adolescenti con accesso limitato a Internet.
11. offrire l’opportunità che le opinioni di bambini e adolescenti siano ascoltate e prese in considerazione nei processi decisionali sulla pandemia. I bambini dovrebbero comprendere cosa sta succedendo e sentirsi parte delle decisioni che vengono assunte in risposta alla pandemia.
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