venerdì 28 maggio 2021

LA LOGGIA UNGHERIA E FRATER KRONOS GEORGE SOROS

frater kronos


L'AVVOCATO PIERO AMARA HA RILASCIATO UNA SERIE DI TESTIMONIANZE E PROVE DETTAGLIATE CIRCA L'ESISTENZA DELLA LOGGIA MASSONICA "UNGHERIA" DELLA QUALE AVREBBE FATTO PARTE LUI STESSO INSIEME AD ALTRI PERSONAGGI DI SPICCO DELLA MAGISTRATURA E DELLA POLITICA, TRA CUI L'AMICO DI RENZI LUCA LOTTI. SUL NOME DELLA LOGGIA, AMARA NON SI E' PRONUNCIATO IN MODO CHIARO MA SI SUPPONE CHE A CAPO DI QUESTA VI SIA PROPRIO GEORGE SOROS DI NOTE ORIGINI UNGHERESI. ANCHE LA FONDAZIONE OPEN DI MATTEO RENZI, SOTTO INCHIESTA PER ILLECITO FINANZIAMENTO AI PARTITI, HA UN SOLIDO LEGAME CON IL MILIARDARIO MAGIARO. FONDAZIONE OPEN E OPEN SOCIETY SONO FINANZIATE DA SOROS. MA ANCHE L'ASSOCIAZIONE "MAGISTRATURA DEMOCRATICA" E' FINANZIATA, QUINDI CONTROLLATA DA SOROS. LO PSEUDONIMO DI GEORGE SOROS NELLA MASSONERIA INTERNAZIONALE E' "FRATER KRONOS". LA STIRPE DEL SERPENTE CONSIDERA L'UOMO UN ESSERE "SEMIBESTIALE" DA CONTROLLARE E GUIDARE....


Io credo nel diritto-dovere, da parte di chi sia un iniziato sostanziale e non soltanto virtuale alla libera muratoria, di autocostituirsi in élite di governo, per il bene stesso del cosiddetto “popolo”. Ma credo anche che tutto ciò, nel mondo contemporaneo, debba avvenire salvaguardando le forme esteriori della democrazia e della sovranità popolare. Potreste definirmi un neoaristocratico, come fa Frater Jahoel, oppure un demo-aristocratico, come preferisco io stesso.

Ovvio che siano sempre state le oligarchie a dominare il resto della popolazione. Però, è bene che queste oligarchie siano composte non da ceti nobiliari inetti, ignoranti, bigotti e pelandroni, bensì da iniziati alle “philosophiae occultae”, da superuomini temprati in modo non superficiale sul piano spirituale, da saggi che si sappiano elevare, nietzschianamente, «al di là del bene e del male», curando e alimentando quanto va curato e alimentato del corpo sociale e amputando senza remore quello che va amputato.

La maggior parte dei troppi miliardi di individui che abitano il pianeta, anche in Occidente, vive un’esistenza bestiale, anonima e senza senso. È importante che questi esseri semibestiali siano guidati da menti salde e mani energiche, anche se spesso devono rimanere invisibili, lasciando il “front office” a politicanti spaventapasseri e parafulmini.

Tutto ciò deve avvenire secondo regole ben precise. Pena il caos e l’anarchia distruttiva a danno di coloro che meritano davvero l’appellativo di donne e uomini, che hanno un’anima e uno spirito, che non riducono il proprio orizzonte esistenziale al solo aspetto materiale. È giusto considerarmi un aristocratico, ma appunto “neo”.

Nel senso che, al di là del mio retaggio familiare, considero positiva la distruzione dell’Ancien Régime da parte dei liberi muratori del Sette-Ottocento. E reputo apprezzabile e necessaria anche la distruzione del potere temporale diretto delle Chiese, di quella cattolica in primo luogo. Sarebbe stato assurdo, in un mondo progredito sul piano scientifico e tecnologico come quello occidentale, perpetuare un controllo teocratico invasivo sulla società e la convivenza civile.

Lo sbaglio, semmai, è consistito nella pretesa di edificare delle società troppo democratiche, anarcoidi e massificanti, puntando in modo eccessivo sui diritti e poco sui doveri dell’uomo e del cittadino. Sarebbe stato più giusto sostituire le aristocrazie del lignaggio con demoaristocrazie dello spirito, calibrate sul grado di elevatezza iniziatica degli aspiranti governanti. L’errore storico gravissimo dei massoni progressisti è stato quello di pensare che fosse giusto e opportuno estendere la libertà, la fratellanza e l’uguaglianza a tutti gli esseri umani, anche a quelli indegni sul piano morale, intellettuale e spirituale.
(Estratto di un intervento del misterioso “Frater Kronos”, presente con altre tre eminenze grigie della supermassoneria internazionale nell’appendice conclusiva dell’esplosivo volume “Massoni, società a responsabilità illimitata – La scoperta delle Ur-Lodges”, firmato da Gioele Magaldi e pubblicato nel 2014 da Chiarelettere, con prefazione di Laura Maragnani, redattrice di “Panorama”).

Nel sito “Isola di Avalon”, Seyan Nagur ipotizza che “Frater Kronos” sia il miliardario super-speculatore George Soros, promotore di Open Society e finanziatore delle “rivoluzioni colorate” che hanno scosso l’Europa, inclusa la crisi ucraina.

Grande sostenitore di Barack Obama, Soros è attualmente presidente del Soros Fund Management, dopo aver rivestito un ruolo di vertice nel Council on Foreign Relations, cuore del vero potere statunitense. Il suo appoggio al movimento sindacale polacco Solidarnosc, nonché il supporto all’organizzazione cecoslovacca per la tutela dei diritti umani Saturno Goya “Charta 77”, ricorda il sito, contribuirono al crollo dell’Unione Sovietica. Gli si attribuisce un ruolo decisivo anche nella “Rivoluzione delle Rose”, costata poi alla Georgia la perdita dell’Ossezia del Sud, abitata da ossetini filo-russi.

Fortemente avversato dall’Ungheria, suo paese d’origine, oggi Soros è considerato tra i massimi finanziatori della “tratta dei migranti”, che nel Mediterraneo utilizza l’opaca rete delle Ong. Nel brano del libro di Magaldi (ove compare l’autore stesso, con lo pseudonimo di “Frater Jahoel”) emerge la visione apertamente sinarchica di “Frater Kronos”: secondo la “sinarchia d’impero”, dottrina ottocentesca del marchese Alexandre St-Yves d’Alveydre, medico francese e massone, le élite sarebbero chiamate addirittura sul piano morale a governare le masse, ritenendo il popolo incapace di autogovernarsi. Da qui la diffidenza verso il sistema democratico promosso già nel Settecento dalla massoneria progressista attraverso i valori civili dell’Illuminismo.

Diffidenza emersa in storici saggi come “La crisi della democrazia” che le superlogge reazionarie – guidate dalla “Three Eyes” di Kissinger, Brzezinski e Rockefeller – nel 1975 affidarono, per tramite della Commissione Trilaterale, a intellettuali come Michel Crozier, Samuel Huntington e Joji Watanuki. Una pietra miliare, che spiega l’involuzione oligarchica del potere finanziario globalista, neoliberista e privatizzatore, con il quale oggi l’umanità è costretta a fare i conti.

Per contro, anche attraverso le rivelazioni contenute nel libro di Magaldi – cui seguirà nel 2019 un secondo volume, “Globalizzazione e massoneria” – si fa sempre più diffusa la percezione della vera natura del tornante storico che stiamo vivendo, con i suoi club esclusivi e i suoi inaccessibili protagonisti. Dunque, il “Frater Kronos” che parla in modo così apertamente franco e sconcertante, nel libro di Magaldi, è davvero George Soros, bestia nera di tutti i movimenti sovranisti che, per reazione, stanno sorgendo in Europa?

Proprio Soros, scrive “Isola di Avalon”, è il tipico rappresentante di quella sedicente “sinistra” mondiale «che ha come unico scopo la destrutturazione degli Stati sociali e democratici per imporre il suo Totaler Staat Mondiale, quello degli autoreferenziali àristoi. Tra questi “neomalthusiani” ricordiamo Tony Blair, Bill Clinton, François Mitterrand, Jacques Attali, Gerhard Schröder, Christine Lagarde, François Hollande, non dimenticando il Pd italiano»).

LA LONGA MANUS DI SOROS NEGLI AFFARI ITALIANI

Nel 2020 il leader di Italia Viva Matteo Renzi viene indagato per finanziamento illecito ai partiti, la procura di Firenze si è attivata, l'accusa riguarda il finanziamento dalla fondazione sorosiana Open legata alla matrice ordoliberista con partiti come +Europa, PD e la stessa Italia Viva. Infatti Soros è il magnate della finanza con forti conflitti d'interesse in relazione alla UE, ONG e all'adozione dell'Italia come moneta per l'Euro. Con l’ex segretario del Pd sono stati iscritti nel registro degli indagati dai sostituti procuratori Luca Turco e Antonino Nastasi anche la deputata Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia Viva alla Camera, e il deputato Pd Luca Lotti. Con le iscrizioni di Renzi, Boschi e Lotti salgono a 5 gli indagati dell’inchiesta su Open, la Fondazione attiva tra il 2012 e il 2018 per sostenere finanziariamente l’ascesa e l’attività politica dell’ex sindaco di Firenze.

Erano già indagati fin dall’inizio dell’inchiesta l’avvocato Alberto Bianchi, presidente della Fondazione Open fino al suo scioglimento, e il manager Marco Carrai (nel consiglio direttivo della stessa Fondazione con Boschi e Lotti). Gli indagati, come riportato oggi da “La Verità” e confermato da alcuni legali, hanno ricevuto un invito a comparire in Procura per il prossimo 24 novembre, “per rispondere ad interrogatorio con l’assistenza del difensore di fiducia già nominato”.

Open è una fondazione legata a Soros, magnate della finanza internazionale ordoliberista con interessi sia relativi alla UE che alle ONG. Infatti il plutocrate americano d’origine ungherese pare sia dietro non solo il processo si svalutazione della Lira e al principio della sostituzione etnica (legato al cosiddetto Piano Kalergi) ma anche al finanziamento attraverso questa sua fondazione di partiti dell’area ordoliberista come il PD, Italia Viva e +Europa.

Open funge da organo di comunicazione per l’estremismo globalista, demandando come fake news ogni notizia proveniente da chi ha una visione politica diametralmente opposta o tiene ai valori identitari e d’interesse nazionale in antitesi con il neoliberismo.



Nel 2018 anche l'ex ministro del governo Renzi Luca Lotti viene indagato per il caso Consip che coinvolse anche Tiziano Renzi padre di Matteo.

LE MANI DI SOROS SU MAGISTRATURA DEMOCRATICA



Appare fin troppo evidente, dai legami su riportati, che la loggia "Ungheria" fa diretto riferimento al miliardario ungherese George Soros.    



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