TRUMP HA ACCUSATO PUTIN DI AVER SPONSORIZZATO BIDEN ANCHE PER VIA DEGLI AFFARI DEL FIGLIO HUNTER CON LA MOGLIE DELL'EX SINDACO DI MOSCA. MA ANCHE PUTIN, COME TRUMP, HA I SUOI "NEMICI INTERNI". IL DEEP STATE NON E' SOLO AMERICANO.....
Il presidente russo Vladimir Putin ha rifiutato di commentare le affermazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump secondo cui la Russia avrebbe sponsorizzato il suo rivale nella corsa presidenziale degli Stati Uniti, Joe Biden.
"No comment", ha detto Putin, per l'occasione trasmesso dall'emittente Rossiya 1.
Durante il dibattito finale prima del voto del 3 novembre, Trump ha affermato che Biden aveva ricevuto 3,5 milioni di dollari dalla Russia attraverso Putin. Il candidato democratico ha risposto di non aver preso "un centesimo" da fonti straniere e ha anche espresso la convinzione che la Russia non vuole che vinca.
Trump ha anche affermato durante il dibattito che il figlio di Biden, Hunter, presumibilmente mantiene rapporti d'affari con Elena Baturina, moglie dell'ex sindaco di Mosca Yuri Luzhkov.
"Si sa che Elena Baturina era nel mondo degli affari o forse - non lo so nemmeno - ci sta ancora. Probabilmente, aveva numerosi contatti di lavoro, relazioni di affari con i suoi partner stranieri. Ci sono americani in questa lista? Non ne so niente", ha detto Putin quando gli è stato chiesto di commentare le accuse.
Venerdì il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, commentando i dibattiti, ha detto che i contendenti alla presidenza americana "fanno a gara a chi non ama di più la Russia". Intanto il Cremlino ha ripetutamente negato qualsiasi tentativo di intromettersi negli affari interni degli Stati Uniti.
Questa non è la prima volta che i politici e i media statunitensi hanno rilanciato la cosiddetta narrativa della 'Russian Meddling' ('Ingerenza russa'): l'FBI e la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) degli Stati Uniti hanno infatti recentemente affermato che un gruppo di hacker finanziato da Mosca si era infiltrato nei server del governo.
I media americani hanno affermato che anche lo scandalo sulle e-mail trapelate di Hunter Biden è stato frutto di un'operazione dell'intelligence russa; tuttavia, l'FBI ha smentito queste illazioni.
Negli ultimi anni il Cremlino ha ripetutamente negato le accuse nei media statunitensi di intromettersi nelle elezioni americane, sottolineando che non poggiano su alcuna prova e che fanno solo parte dello scontro politico interno negli Stati Uniti.
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