La Liturgia di Sabato 5 Settembre 2020
Sabato della XXII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
Antifona d'ingresso
Abbi pietà di me, Signore,
perché ti invoco tutto il giorno:
tu sei buono e pronto al perdono,
sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 86,3.5)
Colletta
O Dio, nostro Padre,
unica fonte di ogni dono perfetto,
suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede,
perché si sviluppi in noi il germe del bene
e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (1Cor 4,6-15)
Soffriamo la fame, la sete, la nudità.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, imparate [da me e da Apollo] a stare a ciò che è scritto, e non vi gonfiate d’orgoglio favorendo uno a scapito di un altro. Chi dunque ti dà questo privilegio? Che cosa possiedi che tu non l’abbia ricevuto? E se l’hai ricevuto, perché te ne vanti come se non l’avessi ricevuto?
Voi siete già sazi, siete già diventati ricchi; senza di noi, siete già diventati re. Magari foste diventati re! Così anche noi potremmo regnare con voi. Ritengo infatti che Dio abbia messo noi, gli apostoli, all’ultimo posto, come condannati a morte, poiché siamo dati in spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini.
Noi stolti a causa di Cristo, voi sapienti in Cristo; noi deboli, voi forti; voi onorati, noi disprezzati. Fino a questo momento soffriamo la fame, la sete, la nudità, veniamo percossi, andiamo vagando di luogo in luogo, ci affatichiamo lavorando con le nostre mani. Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; calunniati, confortiamo; siamo diventati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti, fino ad oggi.
Non per farvi vergognare vi scrivo queste cose, ma per ammonirvi, come figli miei carissimi. Potreste infatti avere anche diecimila pedagoghi in Cristo, ma non certo molti padri: sono io che vi ho generato in Cristo Gesù mediante il Vangelo.
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 144)
Rit: Il Signore è vicino a chiunque lo invoca.
Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.
Appaga il desiderio di quelli che lo temono,
ascolta il loro grido e li salva.
Il Signore custodisce tutti quelli che lo amano,
ma distrugge tutti i malvagi.
Canti la mia bocca la lode del Signore
e benedica ogni vivente il suo santo nome,
in eterno e per sempre.
Canto al Vangelo (Gv 14,6)
Alleluia, alleluia.
Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Alleluia.
VANGELO (Lc 6,1-5)
Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?
+ Dal Vangelo secondo Luca
Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani.
Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?».
Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».
E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, presentiamo al Signore la preghiera per la Chiesa e per il mondo, certi che lui tutto può, e sa offrire al suo popolo anche quello che noi non sappiamo domandare. Preghiamo insieme e diciamo:
Assisti il tuo popolo, Signore.
Per la Chiesa, perché con le scelte pastorali, confermi che tutto il suo interesse è rivolto al bene e alla salvezza degli uomini. Preghiamo:
Per i nostri governanti, perché promuovono leggi che non deturpino la dignità e la sacralità della vita. Preghiamo:
Per i paesi ricchi, perché riconoscano che la carità e la parità tra gli uomini precedono sempre il diritto e la giustizia. Preghiamo:
Per gli scienziati e i ricercatori, perché rispettino la signoria di Dio sulle cose create e sull'uomo. Preghiamo:
Per chi, per il bene comune, deve lavorare anche nei giorni festivi, perché santifichi la festa con l'offerta della propria fatica. Preghiamo:
Perché lavoriamo per la libertà di ogni uomo.
Perché ringraziamo Dio dei frutti della terra.
Dio onnipotente, che hai creato ogni cosa per la felicità dell'uomo, assisti il tuo popolo riunito nell'attesa della festa che tu prepari nel mondo rinnovato, e ricolmalo delle tue benedizioni. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Preghiera sulle offerte
Santifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo,
e compi in noi con la potenza del tuo Spirito
la redenzione che si attua nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona di comunione
Quant’è grande la tua bontà, Signore! La riservi per quelli che ti temono. (Sal 31,20)
Oppure:
Beati gli operatori di pace: saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia: di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,9-10)
Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa,
fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore
e ci spinga a servirti nei nostri fratelli.
Per Cristo nostro Signore.
Commento
“Il Figlio dell’uomo è Signore del sabato” e ha il potere di perdonare i peccati sulla terra. In quanto pienamente dipendente dalla volontà del Padre, Cristo è pienamente indipendente da ogni istituzione, sia pure divina come il sabato, da ogni male, compreso il peccato.
Nella sua adesione alla volontà del Padre, suo “cibo”, Gesù trova la fonte della perfezione e della libertà, prerogativa essenziale dell’uomo.
Perché la vera ragione di ogni asservimento, di ogni schiavitù si situa nel cuore dell’uomo piuttosto che nel contesto della sua esistenza. Egli è venuto a liberare proprio il cuore dell’uomo. L’uomo trova la sua libertà solo se aderisce, come Gesù, alla volontà del Padre, perché aderire alla volontà del Padre significa amare Dio, gli altri e se stessi con il cuore libero di Dio.
Libertà, amore e volontà del Padre sono complementari e sono per l’uomo la sola fonte di vera gioia, così come lo furono per Gesù, che non esitò a lasciare che i suoi discepoli cogliessero e sfregassero le spighe di grano nonostante fosse sabato, sapendo che il loro cuore era fisso in Dio. È la sola cosa che conti, è il solo comandamento che libera perché è il comandamento dell’amore.
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