QUANDO NEL 1983 SCOMPARVERO MIRELLA GREGORI E EMANUELA ORLANDI JEFFREY EPSTEIN ERA UN GIOVANE UOMO D'AFFARI DI 30 ANNI GIA' MILIONARIO E CON POTENTI AGGANCI NEL MONDO "CHE CONTA"....
Jeffrey Epstein è stato accusato di aver abusato sessualmente di Michelle Licata e sospettato di aver abusato di decine di altre ragazze delle scuole medie e superiori nella sua casa sul lungomare di Palm Beach.
Michelle Licata è tra le 36 donne che sono state identificate ufficialmente dall'FBI e dalla Procura degli Stati Uniti come vittime di Epstein, allora 65 enne. Ma dopo la chiusura del caso dell'FBI nel 2008, testimoni e presunte vittime hanno testimoniato in tribunale civile che c'erano centinaia di ragazze che furono portate nelle case di Epstein, tra cui ragazze provenienti da Europa, America Latina e paesi dell'ex Repubblica Sovietica.
Anche Michelle Licata fu avvicinata da "un'amica" con la promessa di un guadagno extra, proprio come Emanuela Orlandi.
Durante gli anni '80, Epstein possedeva un passaporto austriaco con un nome falso. Il passaporto indicava il suo luogo di residenza in Arabia Saudita. La giornalista investigativa Vicky Ward ha dichiarato di essere stata informata nel 2017 da "un ex alto funzionario della Casa Bianca" che il procuratore distrettuale della Florida Alexander Acosta, nel 2008 incaricato di gestire il caso criminale di Epstein, ha detto agli intervistatori della struttura che gestì la transizione di Trump (formalmente Planning for the Presidential Transition): "Mi è stato detto che Epstein apparteneva all'intelligence", di lasciarlo solo "e che Epstein era al di sopra delle sue competenze".
Durante questo periodo, uno dei clienti di Epstein fu l'uomo d'affari dell'Arabia Saudita Adnan Khashoggi, che fu l'intermediario nel trasferimento di armi americane da Israele all'Iran, come parte della vicenda Iran-Contra negli anni ottanta. Khashoggi era uno dei numerosi appaltatori della difesa che conosceva. A metà degli anni ottanta, Epstein viaggiò più volte tra gli Stati Uniti, l'Europa e il sud-ovest asiatico. Mentre era a Londra, Epstein conobbe Steven Hoffenberg. Erano stati introdotti attraverso Douglas Leese, un appaltatore della difesa, e John Mitchell, l'ex procuratore generale degli Stati Uniti.
Il verminaio del "sistema" Epstein sta per crollare insieme al Partito Democratico americano
Il caso Epstein, in particolare, ha rivelato questo: che in un paradiso off shore, nelle Isole Vergini, con voli privati, centinaia di uomini potenti, banchieri, politici, gente dello star system, si dedicavamo allegramente al turismo sessuale violentando bambini e bambine; il tutto veniva filmato e schedato dalla CIA e dall’FBI, oltre che dal Mossad, in modo da incastrare il maggior numero possibile di quei signori. Tra i nomi eccellenti ci sarebbero quelli di Bill Clinton, del principe Andrea d’Inghilterra, di Henry Kissinger, per non parlare dell’aristocrazia “nera”, cioè dei Rotschild. E che se ne facevano, i servizi segreti americani e israeliani, di tutto quel materiale top secret?
Il putrido verminaio del sistema “Epstein” sta per crollare: la piramide pedo-satanista, che è un vero e proprio “governo-ombra” negli Stati Uniti, ma anche la politica interna ed estera della superpotenza americana conoscerà dei grossi cambiamenti?
Piano, piano, comincia a venir fuori tutto il putrido verminaio. Più volte la magistratura era giunta alle soglie della porta di Jeffrey Epstein, ma non aveva mai potuto varcarla, anzi nemmeno bussare, perché sempre si erano messi di traverso gli uomini dei servizi segreti, dicendo: Costui non si tocca; ne va della sicurezza dello Stato. Ma ora, appunto con l’elezione (imprevista) di Trump, qualcosa è cambiato. Certe protezioni sono venute meno, ed è proprio l’FBI che ha preso in mano l’inchiesta sul disinvolto personaggio. Il quale, davanti alla prospettiva di farsi quarant’anni di prigione (sono decine o forse centinaia le bambine e i bambini che ha violentato o dato in affitto perché venissero violentati dai suoi facoltosi amici e clienti), pare che sia disposto a spifferare i nomi dei visitatori del suo perverso paradiso alle Isole Vergini. Clinton, il principe Andrea e molti altri cominciano a tremare. Evidentemente è in atto una guerra all’interno degli stessi servizi segreti, con una parte dell’FBI che, fino a ieri, si regolava in un certo modo, e un’altra parte che, ora, sta agendo in tutt’altra maniera. Epstein non è più un tabù; ha perso lo statuto d’intoccabile; e, con lui, rischiano di finire nell’inchiesta decine di pezzi grossi, grossissimi, della finanza, della politica e del sistema hollywoodiano.
Ma possiamo immaginare uno scaldalo che arrivi a coinvolger direttamente gente come quella? Forse sì; ma è probabile che, in tal caso, comincerebbero a scricchiolare i pilastri del potere mondiale. Né sono coinvolti, nelle orge sessuali organizzate da Epstein e documentate da CIA e FBI, solo personalità individuali, per quanto illustri; sono coinvolti anche i massimi organi delle Nazioni Unite, e specialmente quelli legati all’infanzia, all’educazione, eccetera. Come mai? È semplice: dove ci sono i bambini, e dove ci sono gli operatori sociali che si occupano dei bambini, lì si creano delle potenzialità per i pedofili, specie se si tratta non di singoli individui, ma di reti diffuse a livello mondiale. E tale è il caso di cui stiamo parlando. Il tutto con la protezione e la copertura di magistratura e polizia, oltre che del mondo della politica.
Per capire come funzionava un tale sistema, si pensi a come funzionava, su una scala molto più piccola, il “sistema” della Val d’Enza, del quale, a quanto sembra, nessuno s’era accorto fino all’altro ieri. Eppure centinaia di bambini erano stati sottratti alle loro famiglie e dati in affido agli amici degli operatori dei servizi sociali, senza che nessuno, o quasi nessuno, se ne fosse accorto. E stiamo parlando di Bibbiano, di paesi con poche migliaia di abitanti. Ma il “sistema” Epstein, o meglio il sistema più vasto di cui Epstein era una pedina, funziona a livello mondiale. Dispone perciò di un giro di clienti e un giro di protezioni addirittura impensabili. E nessuno s’era accorto di nulla; se qualcuno se n’era accorto, non aveva potuto far nulla. Segreto di Stato, fine del discorso. Non è curioso che il fetido pentolone della Val d’Enza sia stato scoperchiato negli stessi giorni in cui veniva scoperchiato, sull’altra riva dell’Atlantico, il fetido pentolone di Jeffrey Epstein? E non è curioso che a coprire il sistema Epstein fosse il Partito Democratico, così come a far da ombrello ai sociologi e agli assistenti sociali della Val d’Enza c’era, sia pur indirettamente, il suo equivalente italiano, il partito dei progressisti, dei più nobili, dei più buoni, quello che si oppone ai razzisti, ai populisti e ai fascisti, in nome dei più alti ideali dell’umanità, della solidarietà e della pace?
Perfino la Chiesa cattolica, di fatto, è diventata un enorme ricettacolo per cardinali e vescovi pedofili e sodomiti. Si pensi solo all’impunità di cui ha potuto godere, per anni e per decenni, il cardinale McCarrick, un predatore sessuale di tipo seriale, mantenuto dal signor Bergoglio ai vertici della Chiesa cattolica statunitense, anche dopo essere stato informato da monsignor Viganò della vera natura di quel personaggio; e questo fin dal 2013! Proprio come non si doveva saper nulla del sistema Bibbiano, né si deve sapere delle altre dieci, cento, mille Bibbiano sparse per l’Italia, col loro giro vorticoso di denaro e le inconfessabili implicazioni di perversione, e forse di peggio? È possibile che dei bambini, staccati dai loro genitori naturali, finiscano per “sparire”, magari allo scopo di alimentare il mercato clandestino degli organi da trapianto? Ed è possibile che dei bambini siano utilizzati come sacrifici umani nel corso delle messe nere dei satanisti altolocati? E forse anche la povera Emanuela Orlandi ha fatto quella fine?
https://www.controinformazione.info/il-caso-epstein-svela-la-piramide-dei-pedo-satanisti/
https://it.wikipedia.org/wiki/Jeffrey_Epstein
https://it.wikipedia.org/wiki/Jeffrey_Epstein
Riferimenti importanti per approfondire le indagini qui:
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