mercoledì 22 gennaio 2020

Bergoglio contro Giovanni il Battista: “Era proprio nel momento del buio…, nel buio del cuore”


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Così parla Dio, il SIGNORE,
che ha creato i cieli e li ha spiegati,
che ha disteso la terra con tutto quello che essa produce,
che dà il respiro al popolo che c'è sopra
e lo spirito a quelli che vi camminano.

 «Io, il SIGNORE, ti ho chiamato secondo giustizia
e ti prenderò per la mano;
ti custodirò e farò di te l'alleanza del popolo,
la luce delle nazioni,

 per aprire gli occhi dei ciechi,
per far uscire dal carcere i prigionieri
e dalle prigioni quelli che abitano nelle tenebre.

Io sono il SIGNORE; questo è il mio nome;
io non darò la mia gloria a un altro,
né la lode che mi spetta agli idoli.

Ecco, le cose di prima sono avvenute
e io ve ne annuncio delle nuove;
prima che germoglino, ve le rendo note».

Cantate al SIGNORE un cantico nuovo,
cantate le sue lodi all'estremità della terra,
o voi che scendete sul mare, e anche gli esseri che esso contiene,
le isole e i loro abitanti!

 Il deserto e le sue città alzino la voce!
Alzino la voce i villaggi occupati da Chedar!
Esultino gli abitanti di Sela,
prorompano in grida di gioia dalla vetta dei monti!

 Diano gloria al SIGNORE,
proclamino la sua lode nelle isole!


Gr 50:1, ecc. (2Co 10:4-5; Ap 6:2)

 Il SIGNORE avanzerà come un eroe,
ecciterà il suo ardore come un guerriero;
manderà un grido, un grido tremendo,
trionferà sui suoi nemici.

 «Per lungo tempo ho taciuto,
me ne sono stato tranquillo, mi sono trattenuto;
ora griderò come una che sta per partorire,
respirerò affannosamente e sbufferò a un tempo.

(ISAIA 42:5-17)  

A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:

“Abbiamo ascoltato un brano del Vangelo di Matteo (11,2-6). L’intento dell’evangelista è quello di farci entrare più profondamente nel mistero di Gesù, per cogliere la sua bontà e la sua misericordia. L’episodio è il seguente: Giovanni Battista manda i suoi discepoli da Gesù – Giovanni era in carcere – per fargli una domanda molto chiara: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?» (v. 3). Era proprio nel momento del buio … Il Battista attendeva con ansia il Messia e nella sua predicazione lo aveva descritto a tinte forti, come un giudice che finalmente avrebbe instaurato il regno di Dio e purificato il suo popolo, premiando i buoni e castigando i cattivi. Egli predicava così: «Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco» (Mt 3,10). Ora che Gesù ha iniziato la sua missione pubblica con uno stile diverso; Giovanni soffre perché si trova in un doppio buio: nel buio del carcere e di una cella, e nel buio del cuore. Non capisce questo stile di Gesù e vuole sapere se è proprio Lui il Messia, oppure se si deve aspettare un altro.
(…) La giustizia che il Battista poneva al centro della sua predicazione, in Gesù si manifesta in primo luogo come misericordia. E i dubbi del Precursore non fanno che anticipare lo sconcerto che Gesù susciterà in seguito con le sue azioni e con le sue parole. Si comprende, allora, la conclusione della risposta di Gesù. Dice: «Beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!» (v. 6). Scandalo significa “ostacolo”. Gesù perciò ammonisce su un particolare pericolo: se l’ostacolo a credere sono soprattutto le sue azioni di misericordia, ciò significa che si ha una falsa immagine del Messia. Beati invece coloro che, di fronte ai gesti e alle parole di Gesù, rendono gloria al Padre che è nei cieli” (Udienza Generale, Piazza San Pietro, 7 settembre 2016)

B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:

“In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista” (Mt 11,11a)

“È venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: Ha un demonio” (Lc 7,33)

C) Commento:

L’eresia di Bergoglio è senza limiti e senza confini. Bergoglio insegna una nuova dottrina che di cristiano non ha più nulla ma che volutamente tende a demolire le fondamenta dell’insegnamento cristiano.

Gesù nella Sua Vita terrena portò l’esempio di Giovanni il Battista come l’Uomo da imitare per la Sua Santità, in quanto “tra i nati di donna” nessuno era santo quanto Giovanni. Giovanni è indicato da Gesù come esempio. Il migliore. Colui che tutti sono chiamati ad imitare.

E Bergoglio cosa fa? Persevera nell’errore, divenendo diabolico. Bergoglio continua a demolire la figura di Giovanni il Battista. Ogni volta che incontra nei Vangeli la Figura di Giovanni il Battista, Bergoglio si scatena. Lo spirito che è in Bergoglio si scatena e si dimena, non sopportando la santità eccelsa di Giovanni. Lo spirito di Bergoglio attacca e si contrappone allo Spirito Santo che è in Giovanni il Battista. I due spiriti sono opposti: lo Spirito Santo che era in Giovanni e che procede nella storia contro lo spirito anticristico che è in Bergoglio. Già in precedenza lo spirito che è in Bergoglio attaccò il Battista e disse: Giovanni Battista ha vissuto “il buio dello sbaglio, il buio di una vita bruciata nell’errore”; “Gesù è diverso anche da Giovanni Battista“; Giovanni Battista e la sua “tortura interiore del dubbio”.

Giovanni il Battista riconobbe Gesù quale Messia da subito. Il Vangelo racconta chiaramente questo episodio durante il Battesimo di Gesù nel fiume Giordano, tant’è che i discepoli di Giovanni, sentendo il loro maestro parlare di Gesù come il Messia, non seguirono più Giovanni ma seguirono Gesù. «Dove abiti?», gli chiesero. Gesù disse: «Vieni e vedi». E i discepoli del Battista seguirono Gesù. Questo episodio è antecedente all’episodio della carcerazione del Battista di cui parla Bergoglio.

Giovanni non ha mai avuto dubbi sul fatto che Gesù fosse il Messia. Quindi affermare che Giovanni era nel buio del dubbio, dell’errore è un’affermazione diabolica, che non trova fondamento nella Sacra Scrittura. Così come è diabolico affermare ora che Giovanni soffriva il buio del cuore. Mai nei Vangeli si parla di ciò. Questa è una menzogna che proviene da un cuore menzognero, che parla perché animato da uno spirito menzognero. Lo spirito che è in Bergoglio è menzognero.

Bergoglio si comporta con Giovanni il Battista come fecero a quel tempo i farisei che attaccarono il Battista dicendo che era posseduto da un demonio (Lc 7,33). Bergoglio ora cerca con l’inganno di demolire la Persona di Giovanni il Battista servendosi di Gesù, dicendo che Giovanni era per la giustizia mentre Gesù era per la misericordia. Questo giochino subdolo è caro a Bergoglio, che già altre volte ha parlato della misericordia contrapponendola alla giustizia (si veda: La falsa relazione tra misericordia e giustizia nell’ambito familiare; L’incoerenza di Bergoglio su misericordia e giustizia). L’azione di Bergoglio ha il solo scopo di favorire il dilagare del peccato, nascondendosi dietro all’ingannevole ritornello che “Gesù è misericordia”.

In realtà non vi è giustizia senza misericordia e non vi è misericordia senza giustizia. Così come non si può disunire ciò che lo Spirito ha unito: Gesù e Giovanni il Battista uniti dallo stesso Spirito, lo Spirito Santo.

Ma a Bergoglio piace disunire ciò che Gesù e lo Spirito Santo uniscono. Con il suo motu proprio Bergoglio ha già demolito l’indissolubilità del matrimonio cristiano. Ora Bergoglio sta demolendo la sacralità della Vita, (si veda: Un nuovo “motu proprio” per distruggere la vita e la famiglia). Lo spirito che è in Bergoglio è uno spirito separatore, uno spirito che disunisce e che separa dai veri insegnamenti di Cristo.

Chi si vuole salvare e chi vuole mantenere la vera fede non può pregare in comunione con lo spirito che anima Bergoglio. Ecco perché tutti coloro che pregano in comunione con il suo spirito sono destinati, loro sì, a rimanere nel buio, nel buio del cuore, nel buio eterno delle tenebre.

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