lunedì 7 ottobre 2019

[Sinodo Amazzonia] La danza delle streghe nei Giardini Vaticani



Ieri mattina nei Giardini Vaticani è stato piantato un leccio di Assisi. La piantumazione è avvenuta per chiudere “il Tempo del Creato, un periodo di più intensa orazione e azione a beneficio della Casa comune” (vaticannews 4/10/2019) e per inaugurare il Sinodo dei vescovi per la regione Panamazzonica che si celebrerà in Roma dal 6 al 27 ottobre prossimi e che proprio oggi è stato consacrato a San Francesco (quello falso della religione ecologista non quello vero della storia e della religione cattolica!). 
La cerimonia possiamo definirla interreligiosa e panteista. 
Interreligiosa perché alle preghiere cristiane sono seguiti rituali pagani. 
Panteista sia perché il panteismo (tappa finale del modernismo) è la perversa dottrina che presiede al Sinodo Amazzonico e ciò lo abbiamo dimostrato in vari articoli qui su Radio Spada; sia perché le preghiere sono stare rivolte alla Natura, alla Terra che sempre più spudoratamente vengono presentate come un qualcosa di divino, contrariamente al loro stato creatura che il bistrattato San Francesco cantava nel suo Cantico delle Creature. 
Ciascuno può vedere nel video diffuso dagli organi della Santa Sede le danze in cerchio fatte dalla delegazione amazzonica, sono parole del cronista, “per rendere omaggio e poi piantare [il] leccio, un segno di amore verso la madre terra“; e ancora le braccia alzate al cielo dagli indigeni, e le prostrazioni rivolte ad un plastico raffigurante la terra amazzonica, fra suoni di maracas agitate da una sacerdotessa (?) … tutto ovviamente alla presenza di papa Bergoglio. 
Dal blog amico Chiesaepostconcilio apprediamo che “che si trattava di un rituale pagano della fertilità“. 

Certamente uno scandalo, ma uno scandalo in linea con la tradizione conciliare. I modernisti infatti non sono nuovi al culto pagano e ad insultare con esso la santità del Serafico Francesco. Ad Assisi durante il raduno di preghiera interreligioso del 1986 da Giovanni Paolo II di culto pagano ve ne fu più d’uno. 
Nella chiesa di San Pietro, i bonzi resero i loro omaggi al Dalai Lama, incarnazione del Budda ed alla stesso Budda un cui idolo troneggiava sul tabernacolo (cfr. Avvenire e Il Mattino, 28 ottobre 1986). Sull’altare della chiesa di San Gregorio gli indiani pellerossa preparano il calumet della pace (La Repubblica, 28 ottobre 1986) . Nella chiesa di santa Maria Maggiore gli induisti invocarono i loro falsi dèi, che in verità sono demoni (Il Corriere della Sera, 28 ottobre 1986).

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