lunedì 1 luglio 2019

L'ITALIA E LA SPAGNA UNITE CONTRO IL BLUFF DEI SALVATAGGI IN MARE

Come tanti di voi avranno notato, ogni volta che si parla di quello che fanno in mare le Ong si sente dire che "salvano vite in pericolo". Occorre fare chiarezza. Di certo prendere a bordo delle persone che rischierebbero di morire in mare è prima di tutto il dovere di ogni buon cristiano, ma è stato appurato da indagini accurate e da solerti inchieste giornalistiche condotte in Italia, che le Ong sono conniventi con gli scafisti che caricano i migranti sui barconi e poi li lasciano in balìa delle onde, succeda quel che succeda, in attesa che la prima Ong (complice) che passa se li carichi a bordo con la scusa troppo facile che ha dovuto salvare delle vite compiendo la sua naturale missione. Ma quando le stesse Ong si rendono complici di traffici di carne umana che fanno capo agli stessi "signori del turbocapitalismo mondialista", usando una felice definizione di Diego Fusaro, allora la situazione non è così semplice come appare. Le Ong sono finanziate da George Soros, il "filantropo" ebreo-ungherese, che con la sua Open Society foraggia non solo le Ong, ma tutte quelle associazioni "filantropiche" in giro per il mondo che portano tutte il suo marchio. Nel 2016, ignoti hackers hanno messo in linea 2500 e-mail riservate fra Georges Soros, i dipendenti delle sue fondazioni – capeggiate dalla casa-madre, la Open Society Foundation e i riceventi dei suoi doni. Se una cosa risalta in queste mail, è la megalomania di questo gran burattinaio. Non c’è area del mondo dove non finanzi attività (sovversive, o ‘filantropiche’); non una politica pubblica che non si proponga di ‘riformare’ in ogni parte del pianeta, sganciando soldi ai locali ‘riformatori’, che hanno sempre un carattere sinistroide e libertario. Megalomane e insieme, micro-gestore di tutta la realtà. Soros finanzia  anche Arcigay in Italia, e Planned Parenthood (in Usa (l’ente pro-aborto che l’hanno scorso s’è scoperto faceva commercio di organi di feti); ha pagato rivoluzioni colorate e l’opposizione ad Orban in Ungheria; istiga la giunta di Kiev a fare la guerra alla Russia; gestisce (attraverso apposite ONG) l’inondazione di immigrati in Europa, e nello stesso tempo ha eccitato organizzazioni di minoranze etniche latinos in Usa, allo scopo di far cambiare la demografia dei collegi elettorali in modo da favorire Hillary contro Trump. Per lo stesso scopo, paga organizzazioni razziali come Black Lives Matter (650 mila dollari) perché interrompano i comizi di Donald Trump. Ha finanziato ripetuti tentativi di manifestazioni LGBT a Mosca, pagando le trasferte di celebri travestiti e sodomiti; in Europa, ha ‘gestito’ certe elezioni, facendo eleggere candidati favorevoli all’immigrazione senza limiti, e finanzia gruppuscoli che in Usa si battono non solo per il “diritto delle donne” e LGBT di entrare nelle unità combattenti. Tutto in nome di un evidente scopo finale: la dissoluzione di ogni ordine, gerarchia e stabilità nelle società umane. Poteva tal miliardario mancare di estendere le sue cure lobbistiche al Vaticano, dal momento della elezione di un “Francesco” così attivo nella dissoluzione? Dai documenti rivelati si scopre che Soros ha progettato subito di influenzare il Vaticano “impegnando il Papa sui temi della giustizia economica e razziale”. Nel maggio 2015, il consiglio direttivo in Usa della Open Society di Soros prende un’iniziativa che viene così riferita: Pope Francis Visit – $650,000 (USP) – vengono cioè stanziati alla bisogna 650 mila dollari. La Open Society Foundations di George Soros ha speso 650.000 dollari nel tentativo di influenzare Papa Francesco, durante la sua visita negli Stati Uniti nel 2015. Lo rilevano i documenti diffusi da DCLeaks http://soros.dcleaks.com/ (inutile cercarli perché li hanno già fatti sparire dal web, ma sotto l'articolo troverete comunque alcuni di questi leaks con la fonte di riferimento). Il documento è un ordine del giorno ad uso interno del maggio 2015, della divisione USA della Open Society Foundations. Nel documento riservato, la OSF afferma di aver stanziato 650.000 $ per influenzare Papa Francesco durante la visita del settembre 2015 negli Stati Uniti. DCLeaks ha diffuso oltre 2.000 documenti di gruppi associati a Soros. Si legge nel documento: “Al fine di cogliere questo momento, sosterremo le attività dell’organizzazione PICO, (l’ente percettore dei soldi "People Improving Communities through Organizing" è una organizzazione fondata da un gesuita, John Baumann, nel 1972. Baumann faceva parte di una organizzazione creata nella Grande Depressione da un agitatore ebreo, Saul Alinsky, che intendeva scatenare la rivoluzione socialista; svanito il progetto, la PICO resta un movimento di estrema sinistra che unisce comunità su base ‘religiosa’ che si propone la redistribuzione della ricchezza, fra l’altro "mettendo leader religiosi nei consigli di amministrazione delle banche"), impegnata a coinvolgere il Papa in questioni razziali, tra cui utilizzare l’influenza del cardinale Rodriguez, consulente senior del Papa. Secondo il sito web di PICO: “PICO è una rete nazionale di organizzazioni di comunità basate sulla fede che lavorano per creare soluzioni innovative ai problemi che affliggono le comunità urbane, suburbane e rurali”. Il cardinale Rodriguez, che proviene dall’Honduras, è stato descritto come il miglior amico di Papa Francesco. E corrompendo lui, puoi arrivare a Bergoglio. Nel documento si fa anche riferimento a FPL, un network mediatico ‘cattolico’ impegnato a diffondere tra i cattolici l’ideologia progressista: agire dall’interno. E sempre nel documento si legge che “Pico e FPL lavoreranno per spostare i paradigmi e le priorità nazionali nel periodo che precede la campagna presidenziale 2016” (non ci sono riusciti). Bergoglio e Soros appartengono alla stessa cloaca mondialista. Entrambi lavorano per portare più ‘profughi’ possibile in Europa. Così da indebolire la nostra civiltà. Soros è una delle 30 persone più ricche del mondo, nota per aver sostenuto le organizzazioni marxiste culturali di tutto il mondo, usando la sua ricchezza di miliardi di dollari per esercitare un'influenza enorme sulla società. Ecco una citazione schiacciante dai file trapelati della Open Society Foundation di Soros:

"La nostra inclinazione è quella di impegnarsi in attività che ... contrastino il sostegno russo ai movimenti che difendono i valori tradizionali". La lingua nella comunicazione interna di Soros diceva che la sua Fondazione si considera un vero guerriero in un conflitto globale, "la posta in gioco è alta" e "dovremmo evitare di entrare direttamente nella guerra geo-strategica ..." (vedi doculeaks sotto).
Dato il coinvolgimento diretto del Vaticano nelle oscure attività di Soros in favore dell'immigrazione clandestina, non appare più così "caritatevole" l'appello che Bergoglio non manca mai di rivolgere al mondo, ogni volta che apre bocca, in favore dell'accoglienza (indiscriminata) dei migranti. Così può anche accadere di sentire il parroco di paese pronunciare quelle che sembrano più rampogne che omelie domenicali, quando invita i fedeli ad essere più generosi perché Gesù diceva: "Ama il prossimo tuo come te stesso", omettendo colpevolmente di ricordare che il "prossimo" che Gesù intendeva non è affatto il povero dall'altro capo del mondo o del continente, ma il vicino di casa in difficoltà economiche disoccupato che vive in auto, o l'anziano solo che rischia di morire tra l'indifferenza generale, o magari il parente che non se la passa bene. E soprattutto, Gesù non ha mai confuso la carità con l'opportunismo e lo sfruttamento economico! A quanto pare, papa Bergoglio ha dispiegato la sua "task force" in giro per le parrocchie d'Italia, e del mondo.
Nonostante ciò, è notizia recente che anche la Spagna, oltre all'Italia, si è mossa contro le Ong responsabili di trafficare in carne umana. Ebbene, proprio l'Italia e la Spagna, due paesi con una forte e solida tradizione cattolica, hanno deciso di andare oltre le ingannevoli apparenze del "buonismo" vomitevole della sinistra neolibertista che appare sempre più in forma di tritacarne alla corte delle élite globaliste. Questa la notizia: 
La Spagna dichiara guerra alle Ong: multe tra 200mila e 900mila euro per chi fa traffico di clandestini. Lo ha comunicato su Twitter, con una certa dose di rabbia, proprio Oscar Camps, il fondatore della Ong Open Arms, che si ritiene un salvatore di vite umane. “Salvini non è il solo; anche la Spagna si mette contro coloro che salvano vite umane, con multe molto superiori a quelle dell’ Italia che vanno da 10.000 € a 50.000 €, mentre quelle spagnole vanno da 200.000 € a 901.000 € “, ha scritto Camps su Twitter.



Salvini no está solo, también en España multan a quienes salvan vidas humanas, y mucho más que en Italia: de 10.000€ a 50.000€ es la amenaza italiana, y de 200.000€ a 901.000€ la española.











Fonti:


Cinzia Palmacci

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