martedì 19 marzo 2019

Euro-federalisti finanziati dai capi di spionaggio degli Stati Uniti

DECLASSIFICATO I documenti del governo americano mostrano che la comunità dei servizi segreti degli Stati Uniti ha condotto una campagna negli anni Cinquanta e Sessanta per dare slancio a un'Europa unita. Ha finanziato e diretto il movimento federalista europeo.
I documenti confermano i sospetti espressi nel momento in cui l'America stava lavorando in modo aggressivo dietro le quinte per spingere la Gran Bretagna in uno stato europeo. Un memorandum, datato 26 luglio 1950, dà le istruzioni per una campagna per promuovere un parlamento europeo a pieno titolo. È firmato da Gen William J Donovan, capo dell'ufficio di servizi strategici americani in tempo di guerra, precursore della CIA.
I documenti sono stati trovati da Joshua Paul, ricercatore alla Georgetown University di Washington. Includono i file pubblicati dagli Archivi nazionali degli Stati Uniti. Lo strumento principale di Washington per plasmare l'agenda europea era il Comitato americano per l'Europa unita, creato nel 1948. Il presidente era Donovan, apparentemente un avvocato privato a quel tempo. 
Il vicepresidente era Allen Dulles, il direttore della CIA negli anni Cinquanta. Il consiglio includeva Walter Bedell Smith, il primo direttore della CIA, e un elenco di ex-personaggi dell'OSS e funzionari che si sono trasferiti dentro e fuori dalla CIA. I documenti mostrano che ACUE ha finanziato il Movimento europeo, la più importante organizzazione federalista degli anni del dopoguerra. Nel 1958, ad esempio, fornì il 53,5% dei fondi del movimento.
La European Youth Campaign, un braccio del Movimento europeo, è stata interamente finanziata e controllata da Washington. Il direttore belga, il barone Boel, ha ricevuto pagamenti mensili su un conto speciale. Quando il capo del Movimento europeo, Joseph Retinger, nato in Polonia, ha imbrigliato a questo livello di controllo americano e ha cercato di raccogliere fondi in Europa, è stato rapidamente rimproverato.
I leader del Movimento europeo - Retinger, il visionario Robert Schuman e l'ex primo ministro belga Paul-Henri Spaak - sono stati tutti trattati come sponsor dai loro sponsor americani. Il ruolo degli Stati Uniti è stato gestito come un'operazione segreta. I fondi di ACUE provenivano dalle fondazioni Ford e Rockefeller e da gruppi commerciali con stretti legami con il governo degli Stati Uniti.
Il capo della Fondazione Ford, l'ex ufficiale dell'OSS Paul Hoffman, è diventato il capo dell'ACUE alla fine degli anni '50. Anche il Dipartimento di Stato ha svolto un ruolo. Un memo della sezione europea, datato 11 giugno 1965, consiglia al vicepresidente della Comunità economica europea, Robert Marjolin, di perseguire l'unione monetaria con la segretezza.
Raccomanda di sopprimere il dibattito fino al punto in cui "l'adozione di tali proposte diventerebbe praticamente inevitabile".

“Ce lo chiede l’Europa”. Quante volte abbiamo sentito questa giustificazione davanti a richieste quasi sempre legate a tagli e sacrifici, conseguenza delle politiche di austerity imposte da Bruxelles dopo la crisi dei debiti sovrani; ebbene, da ora si potrebbe tranquillamente dire “ce lo chiede l’America”. perchè l’Unione Europea, come dimostrano alcuni documenti de-secretati del National Archives Usa, è innanzitutto un progetto di matrice americana e della Cia.

I documenti emersi 16 anni fa negli Archivi nazionali degli Stati Uniti grazie al ricercatore della Georgetown University Joshua Paul, riesumati in Gran Bretagna durante la campagna elettorale del referendum sulla Brexit e in Italia da Maria Antonietta Calabrò per il sito formiche.net, parlano chiaro: l’Europa è un’invenzione della Cia, e la Brexit è solo l’ultima conseguenza di una serie di mosse politiche partite da molto lontano, dal secondo dopoguerra, quando il mondo aveva altre logiche e ogni singolo stato europeo altro non era che una pedina della partita a scacchi giocata tra America e Unione Sovietica.

LA STORIA – Le carte dimostrano che furono il segretario di Stato di Eisenhower, John Foster Dulles, e la Cia (Central Intelligence Agency), all’epoca diretta da suo fratello Allen, a “creare” l’Europa e a spingere la Gran Bretagna a farsi carico del disegno europeo, per giocare un ruolo antisovietico negli anni Cinquanta e Sessanta, cruciali per la Guerra Fredda. In quell’ottica i servizi segreti americani organizzarono una campagna, negli anni Cinquanta e Sessanta, per porre le basi di un’Europa unita, fondando e dirigendo in prima personail Movimento federalista europeo.

Un memorandum del 26 luglio 1950 (firmato dal generale Donovan, capo dell’Oss, precursore della Cia) dava istruzioni per mettere in atto una campagna per promuovere la creazione del Parlamento europeo. Il principale strumento di influenza americana fu l’Acue (il Comitato americano per l’Europa unita) che finanziò il Movimento europeo, l’organizzazione federalista più importante negli anni del Dopoguerra che contava tra i suoi “presidenti onorari” personaggi del calibro di Winston Churchill, Konrad Adenauer, Léon Blum e Alcide de Gasperi.

Particolare attenzione, da parte Usa, fu dedicata alla Gran Bretagna, l’alleato più fedele. I documenti provano i finanziamenti al Centro studi del francese Jean Monnet, che giocò un ruolo fondamentale per far entrare nella Cee la Gran Bretagna.

I PADRI FONDATORI – Ne esce pesantemente ridimensionata l’immagine di alcuni di quelli che ancora oggi vengono considerati ‘padri nobili’ del progetto europeo. I leader del Movimento europeo – il polacco cattolico Józef Retinger, Schuman e l’ex primo ministro Paul-Henri Spaak – erano tutti finanziati dagli sponsor istituzionali americani, padri di un’Europa succube di Washington.

L’EURO – L’Acue a sua volta era finanziato ufficialmente dalle Fondazioni Rockefeller e Ford e da altri gruppi economici che facevano capo al governo Usa nella fase in cui prese corpo la Comunità economica europea e successivamente la Comunità europea. Ma anche il Dipartimento di Stato giocò un ruolo diretto. Un memo della sezione Europea, datato 11 giugno 1965, consigliò il vicepresidente della Comunità europea, Robert Marjolin, di perseguire l’Unione monetaria. E così via, fino agli anni più recenti e all’istituzione della moneta unica, l’euro.




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