Uno stregone e alcuni feticci per il woodoo
Berlino, 26 feb – Il problema della mafia nigeriana sta diventando sempre più grave. E non solo in Italia. Anche la Germania sta cominciando a soffrire il radicamento di questa temibile rete criminale. A denunciarlo è nientemeno che il Bundesnachrichtendienst (Bnd), ossia i servizi segreti di Berlino. Secondo un rapporto stilato dagli 007 tedeschi e ripreso dallo Spiegel e da Die Welt, infatti, l’espansione della mafia nigeriana all’interno dei confini della Repubblica federale è pericolosamente cresciuta nell’ultimo anno. E – precisano – si tratta di un’organizzazione «estremamente brutale».
L’immigrazione è la causa
Senza troppi giri di parole, l’intelligence tedesca individua nell’immigrazione la causa di questa espansione. Nel 2018 ben 10mila nigeriani hanno presentato la loro richiesta d’asilo in Germania: si tratta di una crescita del 30% rispetto all’anno precedente. Questi numeri sono la diretta conseguenza dell’aumento della cosiddetta «seconda migrazione», ossia di coloro che, già sbarcati in Europa, si installano poi in un’altra nazione del Vecchio continente. La maggior parte di questi nigeriani proviene in particolare dall’Italia, come purtroppo ben sappiamo. Il rapporto specifica infatti che, nel nostro Paese, sono attualmente registrati circa 100mila nigeriani. E molti di loro finiscono appunto nella rete criminale dei loro connazionali, i quali trattano ormai da pari con la mafia autoctona.
Le mancate espulsioni
Com’è noto e come non mancano di rimarcare gli 007 tedeschi, la mafia nigeriana si occupa in particolare di spaccio di droga e sfruttamento della prostituzione. È stato infatti calcolato che circa l’80% delle immigrate nigeriane sono costrette a prostituirsi, spesso attraverso la violenza psicologica che i loro aguzzini esercitano attraverso riti vudù. Inoltre, nonostante non vi sia alcuna guerra in corso, la Nigeria rappresenta comunque la terza nazione africana per numero di immigrati che rivendicano in Europa il diritto alla protezione umanitaria. Per questo motivo, la maggior parte delle domande presentate dai richiedenti asilo nigeriani viene rifiutata. E tuttavia solo il 2% di coloro che hanno visto respinta la propria richiesta di asilo viene poi effettivamente espulso. Un problema che, a quanto pare, non viene affrontato dai nostri governanti con un’attenzione pari alla pericolosità del fenomeno. Al contrario, si preferisce prendere in giro quelli che, come Alessandro Meluzzi, sono mesi che denunciano una situazione che sta, ormai, degenerando.
Valerio Benedetti
Nessun commento:
Posta un commento