domenica 10 ottobre 2021

NOTA SUL "BILDERBERG CLUB". L'ABBRACCIO TRA SUPERCAPITALISMO E COMUNISMO

SE I ROCKEFELLER, LA FAMIGLIA AGNELLI E LA DIRIGENZA DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO SONO ACCOMUNATI FRA DI LORO DALLO STESSO OBIETTIVO SI PUO' PARLARE ANCORA DI COMUNISMO A DIFESA DELLA CLASSE LAVORATRICE? NEL DOCUMENTO SOTTO IN INGLESE SI LEGGE CHE LA "SVENDITA" DELLA CLASSE LAVORATRICE ITALIANA DI GIAN CARLO PAJETTA DEL PCI FACEVA PARTE DEL PROGETTO DI GIORGIO AMENDOLA....




L'abbraccio tra supercapitalismo e comunismo
Articolo apparso sul n. 16 di Cristianità del marzo-aprile 1975

La stampa italiana, già due anni orsono, informava che l'amministratore delegato della Fiat Umberto Agnelli, appoggiato da un gruppo di giovani manager educati alle business schools americane, aveva concordato con il fratello Giovanni "la apertura di un dialogo sempre più ristretto con il PCI, la sola forza politica che può disciplinare il sindacato" (1). Questi propositi hanno trovato recente conferma nelle dichiarazioni con cui lo stesso Umberto Agnelli ha ripetutamente manifestato la propria disponibilità all'incontro con il Partito Comunista. "Se il PCI è pronto a dare il suo contributo ad un programma realistico, perché rifiutarlo? Da che posizione poi il PCI dia questo contributo, se dall'opposizione o dalla maggioranza, poco importa" (2). Umberto Agnelli è giovane - ha commentato Vittorino Chiusano, consigliere politico della famiglia e direttore della Fiat per le relazioni estere - "e come tutti i giovani, vuole, come dire, vivere la vita, credere al suo tempo e alle sue occasioni" (3). "Certo per luì i comunisti non sono la stessa cosa che per noi, non sono la storia, sono delle persone con cui oggi si può lavorare" (4).

Se è vero che "negli ultimi due anni i fratelli Agnelli si sono oculatamente divisi i compiti [...]" così che Umberto "ha portato avanti la difficile strategia aziendale", mentre Giovanni, dedicandosi ai mercati internazionali, "ha condotto la strategia multinazionale" (5), appare chiaro come il peso di queste dichiarazioni sia ben maggiore di quello che si può attribuire alle imprudenti affermazioni di un industriale preoccupato della produttività della sua azienda. Gli Agnelli vanno infatti legittimamente considerati come una dinastia, in quell'orizzonte supercapitalista legato, nei vari stadi del suo sviluppo, alla crescita e al consolidamento di "nuclei di famiglie" e di veri e propri "clan" finanziari. Questi gruppi formano l'establishment, l'esclusivo "sistema" del supercapitalismo, "una sorta di confraternita, una catena in grado di attraversare tranquillamente nazioni diverse, talvolta in guerra fra loro, partiti e ideologie avverse, situazioni storiche in apparente contraddizione una con l'altra, sulla falsariga di quanto riuscivano a fare i Rotschild nel secolo scorso, quando la famiglia cominciava a trafficare in valuta anche nei periodi in cui l'intera Europa era sconvolta dalla guerra" (6).

Gli insiders, gli "iniziati" dell'olimpo supercapitalista studiano negli stessi colleges, frequentano le stesse università - preferibilmente Harvard od Oxford - intrecciano alleanze economiche e dinastiche, e hanno naturalmente i loro "club", dove discretamente si incontrano, discutono, decidono. Tra questi, luogo di incontro privilegiato dagli Agnelli è il Bilderberg Club, "una organizzazione internazionale di uomini politici, economisti, alti ufficiali, finanzieri, diplomatici" alla quale la rivista l'Europeo ha recentemente dedicato uno sconcertante servizio (7).

Il "club" prende il nome dall'Hotel Bilderberg, presso Oosterbeek, in Olanda, dove si riunirono per la prima volta nel 1954, sotto la presidenza del principe Bernardo d'Olanda, un centinaio tra i maggiori esponenti del supercapitalismo mondiale. Da allora, su convocazione di un ristretto comitato privato internazionale, presieduto dallo stesso principe Bernardo, "ogni dodici mesi, sessanta-ottanta personalità europee e americane si riuniscono per discutere "i problemi del momento". E se diamo un'occhiata ai nomi di coloro che hanno fatto o fanno parte del club vediamo come queste riunioni possano assumere l'aspetto di sessioni segrete di un "governo ombra" mondiale, al di sopra e certamente più potente dei governi nazionali" (8). L'Europeo ricorda tra l'altro due significativi avvenimenti successivi alla riunione svoltasi dal 19 al 21 aprile 1974 a Megève, presso il lussuoso albergo Mont d'Arbois, di proprietà del barone Edmond de Rotschild: il colpo di stato di Spínola in Portogallo e la caduta di Willy Brandt in Germania, sostituito da Helmut Schmidt presente alla riunione di Megève.

Affermazioni eccessive? Non sembra, solo che si scorra l'elenco dei partecipanti abituali. Uomini politici come Henry Kissinger, il vicepresidente del MEC Sicco Mansholt, il primo ministro svedese Olof Palme, l'ex-cancelliere laburista dello Scacchiere Denis Healey, il nostro Ugo La Malfa; giornalisti come i direttori del New York Times Cyrus Sulzberger, di Le Monde André Fontaine, di Die Zeit, Theo Sommer, del Corriere della sera Piero Ottone, di La Stampa Arrigo Levi; ricercatori come il prof. Ernest van der Beugel, dell'Università di Leida, Max Kohnstamm, presidente dell'Università europea di Firenze, l'italiano Giorgio La Malfa: ma soprattutto esponenti dell'alta finanza internazionale, a cominciare dallo stesso Bernardo d'Olanda, di cui sono noti gli interessi nelle due maggiori compagnie petrolifere del mondo, la Exxon (già Standard Oil) e la Royal Dutch Petroleum; e poi David Rockfeller, presidente della Chase Manhattan Bank, George Ball, direttore anziano della Lehman Brothers di New York, Edmond de Rotschild, presidente della Compagnia Financière Holding, Marcus Wallenberg, presidente della Stockholm Enskilda Bank, Léon Lambert, presidente della banca belga Lambert, Pierre Dreyfus, presidente della Renault, Otto Wolff von Amerongen, presidente della Otto Wolff, Johno Loudon, presidente della Royal Durch Petroleum, Emilio Collado, vicepresidente della Exxon.

I problemi che si dibattono nelle sessioni segrete di questa "potentissima fraternità internazionale" (9), "nuova massoneria dei potenti d'Europa, che costituisce uno dei gruppi di potere più influenti del mondo occidentale" (10) sono economici, politici, strategici, tecnologici e convergono verso quello che è il fine ultimo dell'establishment supercapitalista: il completo controllo politico ed economico dell'umanità, attraverso gli strumenti dell'alta finanza, per arrivare al governo mondiale di un'élite "illuminata". Per Giovanni Agnelli, notoriamente "affascinato dalle teorie di un totalitarismo illuminato" (11), "le grandi società multinazionali, la Chiesa cattolica e i partiti comunisti dimostrano che il sovrannazionalismo non è un mito, ma è una realtà" (12).

Ma - ecco un punto che merita tutta la nostra attenzione - qual'è la posizione di questo club supercapitalista nei confronti della setta comunista? Già una maggiore attenzione ai nomi dei partecipanti alle riunioni è foriera di legittimi sospetti. Se infatti la presenza del prof. Giangiacomo Migone, esponente di punta del PDUP, all'incontro svoltosi dal 23 al 25 aprile 1971 nella residenza dei Rockefeller a Woodstock Inn (13) può essere stata occasionale, tale certamente non potrà definirsi la carica di membro onorario affidata al presidente del Carnegie Endowment for International Peace Joseph E. Johnson, già sotto inchiesta negli Stati Uniti per attività filo-comunista (14). Ma perché ogni dubbio sia chiarito, mi sembra necessario lasciare la parola a un portavoce ufficiale del Bilderberg Club. Nessuno, in questo senso, più autorevole del prof. Zbigniew Brzezinski, "uno dei più agili e aggiornati interpreti della situazione mondiale" (15), "il massimo politologo americano, l'uomo che molti considerano il prossimo segretario di Stato in un'amministrazione democratica" (16).

"Sono disposto a credere - dichiarò Brzezinski dopo aver incontrato Sergio Segre, "ministro degli Esteri" del PCI - che i comunisti italiani siano moderati e revisionisti. Infatti lo sono" (17). "Una politica estera intelligente - confermava allo stesso giornalista in una successiva intervista - non può ignorare l'esistenza di un partito che raccoglie i consensi di un terzo dell'elettorato" (18). Più recentemente, Brzezinski, già direttore dell'Istituto di Ricerche sugli Affari comunisti dell'Università di Colombia, ha messo in dubbio non solo l'anima stalinista, ma addirittura l'essenza leninista dei partiti comunisti europei dicendosi favorevole a "un dialogo che accerti se i comunisti possano essere oppure no dei partecipatiti in buona fede nel gioco politico democratico" (19).

Brzezinski è autorevole membro, tra l'altro, del Council on Foreign Relations e direttore della Commissione trilaterale, "un organismo privato per il miglioramento dei rapporti tra i paesi industrializzati [...] sorto nel 1973 su iniziativa di David Rockefeller" (20), di cui tutti i maggiori esponenti sono associati al Bilderberg Club. Cominciamo allora a comprendere cosa intenda l'Espresso affermando che "La Commissione trilaterale di Brzezinski e Rockefeller [...] è l'unico gruppo che cerchi di sviluppare un'indagine coerente sui temi più scollanti del momento" (21). Comprendiamo come non sia casuale che la Exxon, la multinazionale sotto inchiesta negli Stati Uniti per aver finanziato i partiti di centro-sinistra e lo stesso Partito Comunista, sia controllata da David Rockefeller, membro del Bilderberg, fondatore della Commissione trilaterale, presidente del Council on Foreign Relations. Comprendiamo cosa intenda affermare Eugenio Scalfari, intimo di Giovanni Agnelli, quando afferma che per il presidente della Fiat che "per tutta la vita si è basato come appoggio mondiale sulla potenza del supercapitalismo internazionale: le banche dell'Est degli Stati Uniti, Rockefeller, Rotschild [...]" (22) - "è più importante essere in buoni rapporti con David Rockefeller che con Andreotti [...]" (21). Comprendiamo il senso del disegno "concordato" tra Giovanni Agnelli e il fratello Umberto, le cui dichiarazioni perdono le possibili connotazioni di improvvisazione e provvisorietà per trovare il loro spazio coerente nel disegno ultimo (establishment): l'incontro tra la setta comunista e il supercapitalismo per l'instaurazione di un governo mondiale dell'umanità da attuarsi attraverso la centralizzazione politica e organizzativa, la concentrazione monopolistica delle industrie, il controllo dei mezzi di comunicazione, la massificazione forzata, la completa socializzazione della vita umana. Una prospettiva non più misteriosa, ma che ha ancora bisogno, per realizzarsi, del velo del silenzio.

ROBERTO DE MATTEI

NOTE

(1) Panorama, 21-3-1974.

(2) Il Tempo, 17-1-1976.

(3) la Repubblica, 21-1-1976.

(4) Ibidem.

(5) L'Europeo, 19-12-1975.

(6) STEFANIA PIGA, Vogliono sovietizzare il mondo, in Il Giornale d'Italia, 10/11-2-1975.

(7) L'Europeo, 17-10-1975. Le rivelazioni de L'Europeo non sono tali per chi abbia dimestichezza con la più aggiornata pubblicistica anticomunista, soprattutto francese e americana. Cfr. tra l'altro, per un inquadramento specificamente cattolico, PIERRE VIRION, Bientót un gouvernement mondial, Editions Saint-Michel, Rennes 1967.

(8) Ibidem.

(9) Ibid., 5-2-1976.

(10) Ibidem.

(11) Ibid., 5-9-1974.

(12) Panorama, 20-6-1974.

(13) Cfr. l'elenco dei partecipanti riportato, tra l'altro, in Cruzado Español, 15-1 a 1-3-1973.

(14) Cfr. JACQUES BORDIOT, Une main cachée dirige..., La Librairie Française, Parigi 1974, pp. 143-144.

(15) Il Mondo, 28-6-1973.

(16) il Giornale nuovo, 7-2-1976,

(17) L'Espresso, 22-12-1974,

(18) Ibid., 16-10-1975,

(19) il Giornale nuovo, 7-2-1976.

(20) Il Sole-24 ore, 15-10-1975, in cui sotto il titolo Niente fantapolitica alla Fondazione Agnelli, dà un resoconto della riunione, svoltasi a Torino, del comitato esecutivo europeo della Commissione trilaterale; cfr. anche The crisis of Democracy, Report on the governability of democracies to the trilateral commission, by Michael Crozier, Samuel P. Huntington, Joji Wataumki, New York University Press 1975, con un elenco in appendice dei membri dell'organismo, tra cui gli italiani Giovanni Agnelli, Francesco Compagna, Cesare Merlini, Piero Bassetti, Franco Bobba, Umberto Colombo, Guido Colonna di Paliano, Francesco Forte, Giuseppe Glisenti, Arrigo Levi. Il saggio di Crozier è stato tradotto in Biblioteca della libertà, luglio-ottobre 1975, pp. 25-49.

(21) L'Espresso, 18-1-1976.

(22) L'Europeo, 9-1-1975.

(23) la Repubblica, 15-1-1976.


sabato 9 ottobre 2021

La Liturgia di Sabato 9 Ottobre 2021 della XXVII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)




Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde


Antifona d'ingresso
Tutte le cose sono in tuo potere
e nessuno può opporsi alla tua volontà.
Tu hai fatto il cielo e la terra
e tutte le meraviglie che si trovano sotto il firmamento:
tu sei il Signore di tutte le cose. (Cf. Est 4,17b-c)




Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che esaudisci le preghiere del tuo popolo
oltre ogni desiderio e ogni merito,
effondi su di noi la tua misericordia:
perdona ciò che la coscienza teme
e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.




PRIMA LETTURA (Gl 4,12-21)
Date mano alla falce, perché la messe è matura.


Dal libro del profeta Gioèle


Così dice il Signore:
Si affrettino e salgano le nazioni
alla valle di Giòsafat,
poiché lì sederò per giudicare
tutte le nazioni dei dintorni.
Date mano alla falce,
perché la messe è matura;
venite, pigiate,
perché il torchio è pieno
e i tini traboccano,
poiché grande è la loro malvagità!
Folle immense
nella valle della Decisione,
poiché il giorno del Signore è vicino
nella valle della Decisione.
Il sole e la luna si oscurano
e le stelle cessano di brillare.
Il Signore ruggirà da Sion,
e da Gerusalemme farà udire la sua voce;
tremeranno i cieli e la terra.
Ma il Signore è un rifugio per il suo popolo,
una fortezza per gli Israeliti.
Allora voi saprete che io sono il Signore, vostro Dio,
che abito in Sion, mio monte santo,
e luogo santo sarà Gerusalemme;
per essa non passeranno più gli stranieri.
In quel giorno
le montagne stilleranno vino nuovo
e latte scorrerà per le colline;
in tutti i ruscelli di Giuda
scorreranno le acque.
Una fonte zampillerà dalla casa del Signore
e irrigherà la valle di Sittìm.
L’Egitto diventerà una desolazione
ed Edom un arido deserto,
per la violenza contro i figli di Giuda,
per il sangue innocente sparso nel loro paese,
mentre Giuda sarà sempre abitata
e Gerusalemme di generazione in generazione.
Non lascerò impunito il loro sangue,
e il Signore dimorerà in Sion.


Parola di Dio




SALMO RESPONSORIALE (Sal 96)
Rit: Gioite, giusti, nel Signore.




Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sostengono il suo trono.


I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.
Annunciano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria.


Una luce è spuntata per il giusto,
una gioia per i retti di cuore.
Gioite, giusti, nel Signore,
della sua santità celebrate il ricordo.




Canto al Vangelo (Lc 11,28)
Alleluia, alleluia.
Beati coloro che ascoltano la parola di Dio
e la osservano.
Alleluia.




VANGELO (Lc 11,27-28)
Beato il grembo che ti ha portato! Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio.




+ Dal Vangelo secondo Luca


In quel tempo, mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!».
Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».


Parola del Signore




Preghiera dei fedeli
Il Signore esalta Maria sua madre, perché ha ascoltato e osservato la parola di Dio, prestando ad essa l'obbedienza della fede.
Ripetiamo insieme con la Vergine:
Si faccia di noi, Signore, secondo la tua parola.


- Perché la Chiesa, nel suo pensare e nel suo agire, sia docile allo Spirito Santo e si conformi sempre più a Cristo e alla sua parola, fonte della vera beatitudine. Preghiamo:
- Perché gli uomini conoscano il Signore, accogliendo le parole e gli avvenimenti nei quali si è rivelato. Preghiamo:
- Perché coloro che sono attirati dall'applauso e dal successo, comprendano che la vera approvazione viene da Dio e dalla propria coscienza. Preghiamo:
- Perché la nostra comunità legga i propri avvenimenti e quelli del mondo alla luce del vangelo, e veda in essi la presenza di Dio, costruttore della storia. Preghiamo:
- Perché la Vergine santissima sia amata e venerata come madre della Chiesa e imitata come modello di ogni autentico cammino di fede. Preghiamo:
- Perché i cristiani testimonino ciò che hanno contemplato nella parola di Dio.
- Per tutte le donne che hanno dato alla luce dei figli.


O Dio, che ti sei rivelato al mondo illuminando con la tua presenza e trasformandolo con la morte e risurrezione del tuo Figlio, fà che riconosciamo in Cristo la tua parola incarnata e lo accogliamo con gioia nella nostra vita. Egli è Dio e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.




Preghiera sulle offerte
Accogli, o Signore, il sacrificio
che tu stesso ci hai comandato di offrirti
e per questi misteri che celebriamo
con il nostro servizio sacerdotale
porta a compimento la tua opera di santificazione.
Per Cristo nostro Signore.







Antifona di comunione
Buono è il Signore con chi spera in lui,
con colui che lo cerca. (Lam 3, 25)


Oppure:
Uno solo è il pane,
e noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo:
tutti partecipiamo all'unico pane
e all'unico calice. (Cf. 1Cor 10,17)




Preghiera dopo la comunione
Concedi a noi, Padre onnipotente,
che, inebriati e nutriti da questi sacramenti,
veniamo trasformati in Cristo
che abbiamo ricevuto come cibo e bevanda di vita.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.






Commento
Il Signore ci mostra sempre la via della gioia vera, profonda e ci aiuta a distinguere tra felicità e felicità. Nel Vangelo troviamo una cosa meravigliosa: Gesù, mentre apparentemente esprime un certo rifiuto, proclama la beatitudine di sua madre. "Beato il grembo che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte! " esclama una donna tra la folla, e Gesù risponde: "Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!". Non nega che per la Madonna fu una grande gioia essere sua madre, ma dice che nella sua gioia c e un elemento più profondo. Sappiamo che Maria aveva rinunciato alla maternità, che non era per lei essenziale; essenziale era essere la serva del Signore, ascoltare la parola di Dio e custodirla. Due volte nella sua vita Dio le domandò la rinuncia alla maternità: prima dell'annuncio dell'Angelo e sul Calvario, quando Maria, in un certo senso, rinnovò la sua rinuncia accettando il sacrificio del Figlio, accettando di non essere più madre di un figlio vivo. Ma domandandole questo sacrificio così grande Dio le diede molto di più: la unì a se, le rivelò i suoi disegni e fece di lei la collaboratrice a questi divini disegni, a un livello profondissimo.``In ogni chiamata di Dio ci sono molti aspetti ed è importante attaccarsi al più autentico, al più profondo. Questo si verifica anche in ogni situazione, che presenta vantaggi umani e vantaggi spirituali. C'è il rischio di attaccarsi agli aspetti più umani e di entrare in casi terribili quando questi vengono meno. Se invece guardiamo all'aspetto più profondo siamo al sicuro, perché se è necessario farne sacrificio sappiamo comunque che non viene meno il rapporto con Dio, la nostra vita segreta con lui.``Faccio un esempio concreto. Molte volte mi sento dire: "Come è fortunato di essere a Roma, nel centro della cristianità, in una città così interessante, e vicino al santo Padre!". Ed è vero: è un dono di Dio di cui devo essere riconoscente. Però, se mi attaccassi a questa situazione per i vantaggi che presenta, dimenticherei l'aspetto essenziale, al quale invece devo tenere assolutamente, ed è che sono qui per il servizio di Dio, per obbedire a lui, perché è lui che l'ha voluto.``Se abbiamo queste disposizioni, siamo sicuri che non ci mancherà mai la gioia vera, anche quando il Signore ci chiedesse il sacrificio di una situazione che ci dà gioia.``"Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano", la parola di Dio che ci rivela il suo mistero e il suo disegno d'amore, la parola che è anche la sua volontà, che è nutrimento della nostra anima, come era il cibo di Gesù. Domandiamo per noi e per le persone che amiamo la grazia di essere attaccati a ciò che davvero è essenziale, per essere liberi di fare gioioso sacrificio al Signore di tutto quanto egli vorrà chiederci per farci crescere nel suo amore.


venerdì 8 ottobre 2021

La Liturgia di Venerdì della XXVII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)




Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Tutte le cose sono in tuo potere
e nessuno può opporsi alla tua volontà.
Tu hai fatto il cielo e la terra
e tutte le meraviglie che si trovano sotto il firmamento:
tu sei il Signore di tutte le cose. (Cf. Est 4,17b-c)

Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che esaudisci le preghiere del tuo popolo
oltre ogni desiderio e ogni merito,
effondi su di noi la tua misericordia:
perdona ciò che la coscienza teme
e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Gl 1,13-15; 2,1-2)
Il giorno del Signore, giorno di tenebra e di caligine.


Dal libro del profeta Gioèle

Cingete il cilicio e piangete, o sacerdoti,
urlate, ministri dell’altare,
venite, vegliate vestiti di sacco,
ministri del mio Dio,
perché priva d’offerta e libagione
è la casa del vostro Dio.
Proclamate un solenne digiuno,
convocate una riunione sacra,
radunate gli anziani
e tutti gli abitanti della regione
nella casa del Signore, vostro Dio,
e gridate al Signore:
«Ahimè, quel giorno!
È infatti vicino il giorno del Signore
e viene come una devastazione dall’Onnipotente».
Suonate il corno in Sion
e date l’allarme sul mio santo monte!
Tremino tutti gli abitanti della regione
perché viene il giorno del Signore,
perché è vicino,
giorno di tenebra e di oscurità,
giorno di nube e di caligine.
Come l’aurora,
un popolo grande e forte
si spande sui monti:
come questo non ce n’è stato mai
e non ce ne sarà dopo,
per gli anni futuri, di età in età.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 9)
Rit: Il Signore governerà il mondo con giustizia.

Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
annuncerò tutte le tue meraviglie.
Gioirò ed esulterò in te,
canterò inni al tuo nome, o Altissimo.

Hai minacciato le nazioni, hai sterminato il malvagio,
il loro nome hai cancellato in eterno, per sempre.
Sono sprofondate le genti nella fossa che hanno scavato,
nella rete che hanno nascosto si è impigliato il loro piede.

Ma il Signore siede in eterno,
stabilisce il suo trono per il giudizio:
governerà il mondo con giustizia,
giudicherà i popoli con rettitudine.

Canto al Vangelo (Gv 12,31-32)
Alleluia, alleluia.
Ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori.
E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me.
Alleluia.

VANGELO (Lc 11,15-26)
Se io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, [dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.
Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Con parole e opere Gesù annuncia il regno di Dio ove abitano soltanto la giustizia, la pace e l'amore. Preghiamo insieme e diciamo:
Venga il tuo regno, Signore.

O Signore, rafforza la fede della tua Chiesa nel mistero dell'incarnazione di Cristo, perché resti sempre aperta ai valori del cielo e presente nelle realtà della terra. Preghiamo:
O Signore, aiutaci a comprendere che la fede in te non consiste principalmente nell'osservare un codice di leggi, ma nel vivere con Cristo, morto e risorto per noi. Preghiamo:
O Signore, purifica la nostra fede da ogni paura o falso timore di te. Facci comprendere che il tuo è il regno della vera libertà, nel quale ritroviamo la nostra purezza originaria. Preghiamo:
O Signore, rendici consapevoli dell'importanza della preghiera e del digiuno, per rafforzare lo spirito e non soccombere alla tentazione del Maligno. Preghiamo:
O Signore, con il battesimo siamo diventati figli della luce e nuove creature; fà che, gioiosamente consapevoli di questa realtà, respingiamo ogni suggestione del male. Preghiamo:
Per chi è scoraggiato dal dilagare del male nel mondo.
Perché l'eucaristia sia la nostra forza nella lotta contro il male.

O Dio, che in Abramo ci hai scelti a vivere secondo la fede, e in Cristo ci hai liberati dalla schiavitù della legge, mantienici sempre fedeli alla tua alleanza, e non permettere che le forze del male prevalgano su di noi. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, o Signore, il sacrificio
che tu stesso ci hai comandato di offrirti
e per questi misteri che celebriamo
con il nostro servizio sacerdotale
porta a compimento la tua opera di santificazione.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Buono è il Signore con chi spera in lui,
con colui che lo cerca. (Lam 3, 25)

Oppure:
Uno solo è il pane,
e noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo:
tutti partecipiamo all'unico pane
e all'unico calice. (Cf. 1Cor 10,17)


Preghiera dopo la comunione
Concedi a noi, Padre onnipotente,
che, inebriati e nutriti da questi sacramenti,
veniamo trasformati in Cristo
che abbiamo ricevuto come cibo e bevanda di vita.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.



Commento
Il Vangelo odierno parla della lotta tra Gesù e il demonio, una lotta che avviene nell'anima dell'uomo. Noi sappiamo di essere stati liberati dal peccato e dal demonio per la grazia di Dio e il Battesimo e poi, nel corso della vita, attraverso il sacramento della Riconciliazione. In questo brano evangelico, che contiene alcuni passaggi un po' difficili, ci fermiamo a riflettere su quello che il Signore dice alla fine: "Quando lo spirito immondo esce dall'uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui sono uscito. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano e la condizione finale di quell'uomo diventa peggiore della prima".
Quando il demonio è stato scacciato "da uno più forte di lui", cioè dal Signore Gesù, la "casa" è spazzata e adorna, ma c'è il pericolo che rimanga vuota. Se questo succede, il demonio può tornare e la condizione finale può diventare peggiore della prima. Che cosa vuol dire questa casa vuota? Spontaneamente noi desideriamo di essere liberati dal male e specialmente dal peccato che pesa sulla nostra coscienza; lo desideriamo e siamo contenti e riconoscenti al Signore quando egli ci libera: allora la nostra casa è pulita e ben arredata. Ma nella vita spirituale c'è un'altra tappa necessaria, che spontaneamente ci piace meno, perché in questa bella casa noi vogliamo starcene tranquilli, da padroni, senza nessuno che ci comandi. Eppure bisogna che il padrone sia un altro, sia il Signore, e questo non sempre ci piace. Quando egli ci disturba, preferiamo rimanere soli nella nostra casa, e lui ci disturba in molte maniere: con le circostanze, servendosi degli altri, con le sue richieste, mentre per noi non è spontaneo fare quello che egli vuole. Eppure, se vogliamo essere noi padroni della nostra vita, ci mettiamo in una condizione molto pericolosa: l'egoismo che si manifesta così è peggiore del peccato che prima sporcava la nostra casa, perché ci fa vivere in modo contrario all0 spirito di Dio. Si vive senza voler essere disturbati, né da Dio né dal prossimo, facendo le cose come ci pare e a comodo nostro, e può venirne una specie di sottile, profonda perversione, che fa il gioco del demonio.
Rinnoviamo oggi il proposito di lasciare che il Signore diventi il padrone della nostra casa, di lasciar cadere i nostri pensieri, le nostre preferenze, i nostri capricci, per accogliere in ogni momento i desideri suoi.

mercoledì 6 ottobre 2021

VI TROVATE VICINISSIMI AL CAOS GLOBALE… E VI PENTIRETE DI NON AVER OBBEDITO, COME AI TEMPI DI NOÈ…



Popolo di Dio, faccio appello a voi, in unione con i Sacri Cuori.



Come Principe delle Legioni Celesti, nel nome dei Sacri Cuori:



CONVOCO IL POPOLO DI DIO A UNIRSI IN UNA SOLA VOCE, IN UNA SOLA FEDE, SOTTO LA PAROLA DEL NOSTRO RE E SIGNORE GESÙ CRISTO, GIÀ RESA NOTA NELLA SACRA SCRITTURA.



Fortificatevi, ricevendo il Corpo e il Sangue del Nostro Re e Signore Gesù Cristo e ad ogni Comunione, invitate la Nostra Regina e Madre perché sia Lei a ricevere con voi il Suo Divin Figlio.



La nostra Regina e Madre dei Cieli e della Terra, vi protegge, vi esorta a rimanere con il Suo Divin Figlio, cosicché non finiate nelle mani del male.



In quanto figli di Dio:



Mantenetevi attenti alle Istruzioni del Cielo.



Rendetevi conto dell’urgenza di mettere da parte cereali ed altri alimenti, in base all’età dei membri delle famiglie, senza dimenticarvi dell’ausilio per alcuni dei vostri fratelli.



Fate scorta delle medicine di cui avete bisogno, senza dimenticarvi dell’acqua, che è imprescindibile per la vita.



VI TROVATE VICINISSIMI AL CAOS GLOBALE…



E VI PENTIRETE DI NON AVER OBBEDITO, COME AI TEMPI DI NOÈ…
COME AI TEMPI DELLA COSTRUZIONE DELLA TORRE DI BABELE… (Gen. 11, 1-8)



Questa generazione di “tecnologie” arriverà a vivere senza queste “tecnologie” e tornerà ad una vita rudimentale, senza economia, senza tralasciare che gran parte dell’umanità morirà.



Cosa sta succedendo? Vi chiederete quando vi impediranno di uscire di casa. Chi sarà in viaggio non riuscirà a ritornare a casa propria.
In mezzo al caos mondiale, senza leggi, si ergerà furtivamente quell’élite che si imporrà sull’umanità.



Gli uomini cadranno vittime delle loro stesse “tecnologie”, preparate in anticipo per il momento in cui la neve coprirà l’Europa ed altri paesi si troveranno in inverno.



SVEGLIATEVI, FIGLI DI DIO, SVEGLIATEVI!
CONVERTITEVI, PRIMA CHE ARRIVI QUESTO MOMENTO.



Le Mie Legioni Angeliche hanno l’ordine di proteggere i fedeli del Nostro Re e Signore Gesù Cristo e i figli della Nostra Regina e Madre del Cielo e della Terra.



Pregate figli, pregate con determinazione, in obbedienza, con dedizione e con Fede.

Pregate per tutta l’umanità.

Pregate per La Palma (Spagna), anticipa quello che sarà il patimento di tutta l’umanità.



Convertitevi, prima che sulla terra giunga il silenzio totale.



Parte dell’umanità si sta consegnando alla mercè degli spiriti immondi.



Le Miei Legioni hanno l’incarico speciale di proteggere gli innocenti.



Chi ha paura, che si converta e cambi vita. Io non vengo a infondervi paura, ma faccio appello alla coscienza dell’umanità davanti a quello che succederà.



CONVERTITEVI, UNITEVI, PREPARATEVI, LA DIVISIONE VI
PORTERÀ AL CAOS.



Chi benedice è benedetto (1Pt 3,9), chi disubbidisce soffrirà, quindi figli del Nostro Re e Signore Gesù Cristo, ubbidite SUBITO!



VI PROTEGGIAMO, VI PROTEGGEREMO, PER INCARICO DIVINO.



Siate fedeli alla Trinità Sacrosanta, figli amanti della Regina e Madre, siate portatori di bene nei confronti dei vostri simili.



VI PROTEGGIAMO IN OGNI MOMENTO E DI FRONTE AD OGNI ATTACCO DEL MALE.
TENENDO LA MIA SPADA IN ALTO, VI DIFENDO, VI GUIDO, VI ILLUMINO IL SENTIERO.



Vi benedico, Popolo fedele.



San Michele Arcangelo



AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO



COMMENTO DI LUZ DE MARIA



Fratelli:



San Michele Arcangelo mi ha dato spiegazioni sulle sue messe in guardia…



Dobbiamo andare a fondo della Parola contenuta in questo Appello del Cielo, andare alla sua essenza e non trattarla con superficialità.



Nella realtà, verremo portati a un caos come non ne abbiamo mai visti prima. Per questo il Cielo, da anni ormai, ci ha messo in guardia su ogni aspetto: sociale, politico, religioso, economico.



Tutta l’umanità, da un momento all’altro, sarà immersa nel caos.


Amen.

La Liturgia di Mercoledi 6 Ottobre 2021 Mercoledì della XXVII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)



Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Tutte le cose sono in tuo potere
e nessuno può opporsi alla tua volontà.
Tu hai fatto il cielo e la terra
e tutte le meraviglie che si trovano sotto il firmamento:
tu sei il Signore di tutte le cose. (Cf. Est 4,17b-c)

Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che esaudisci le preghiere del tuo popolo
oltre ogni desiderio e ogni merito,
effondi su di noi la tua misericordia:
perdona ciò che la coscienza teme
e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Gio 4,1-11)
Tu hai pietà per una pianta di ricino, e io non dovrei avere pietà di Nìnive, la grande città?


Dal libro del profeta Giona

Giona provò grande dispiacere e fu sdegnato. Pregò il Signore: «Signore, non era forse questo che dicevo quand’ero nel mio paese? Per questo motivo mi affrettai a fuggire a Tarsis; perché so che tu sei un Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira, di grande amore e che ti ravvedi riguardo al male minacciato. Or dunque, Signore, toglimi la vita, perché meglio è per me morire che vivere!». Ma il Signore gli rispose: «Ti sembra giusto essere sdegnato così?».
Giona allora uscì dalla città e sostò a oriente di essa. Si fece lì una capanna e vi si sedette dentro, all’ombra, in attesa di vedere ciò che sarebbe avvenuto nella città. Allora il Signore Dio fece crescere una pianta di ricino al di sopra di Giona, per fare ombra sulla sua testa e liberarlo dal suo male. Giona provò una grande gioia per quel ricino.
Ma il giorno dopo, allo spuntare dell’alba, Dio mandò un verme a rodere la pianta e questa si seccò. Quando il sole si fu alzato, Dio fece soffiare un vento d’oriente, afoso. Il sole colpì la testa di Giona, che si sentì venire meno e chiese di morire, dicendo: «Meglio per me morire che vivere».
Dio disse a Giona: «Ti sembra giusto essere così sdegnato per questa pianta di ricino?». Egli rispose: «Sì, è giusto; ne sono sdegnato da morire!». Ma il Signore gli rispose: «Tu hai pietà per quella pianta di ricino per cui non hai fatto nessuna fatica e che tu non hai fatto spuntare, che in una notte è cresciuta e in una notte è perita! E io non dovrei avere pietà di Nìnive, quella grande città, nella quale vi sono più di centoventimila persone, che non sanno distinguere fra la mano destra e la sinistra, e una grande quantità di animali?».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 85)
Rit: Signore, tu sei misericordioso e pietoso.

Pietà di me, Signore,
a te grido tutto il giorno.
Rallegra la vita del tuo servo,
perché a te, Signore, rivolgo l’anima mia.

Tu sei buono, Signore, e perdoni,
sei pieno di misericordia con chi t’invoca.
Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera
e sii attento alla voce delle mie suppliche.

Tutte le genti che hai creato verranno
e si prostreranno davanti a te, Signore,
per dare gloria al tuo nome.
Grande tu sei e compi meraviglie:
tu solo sei Dio.

Canto al Vangelo (Rom 8,15)
Alleluia, alleluia.
Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi,
per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».
Alleluia.

VANGELO (Lc 11,1-4)
Signore, insegnaci a pregare.


+ Dal Vangelo secondo Luca

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».
Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il nostro cuore desidera incontrarsi con Dio, ma non sempre conosciamo quello che gli è gradito. Chiediamogli perciò di ispirarci le parole e gli atteggiamenti per metterci in verità e trasparenza dinanzi a lui, dicendo:
Signore, insegnaci a pregare.

- Nella preghiera il dubbio si fa chiarezza, la paura diventa fiducia, l'ansia si trasforma in abbandono. Aiuta tutti gli uomini, Signore, a sperimentare la forza rinnovatrice e benefica della preghiera. Preghiamo:
- La Chiesa ha il compito di rivolgere al Padre l'incessante preghiera di Cristo per gli uomini. Aiuta, o Signore, le comunità cristiane a celebrare con fede sempre viva e attuale la liturgia di ogni giorno. Preghiamo:
- Quando le forze vengono meno è facile lasciarsi prendere dalla tentazione dell'inutilità. Aiuta, o Signore, gli anziani e i malati a comprendere che la vocazione alla preghiera li rende utili a tutto il mondo. Preghiamo:
- La domenica per tanti cristiani è diventata soltanto una possibilità di evasione. Aiutaci, o Signore, a riscoprire il valore della festa come incontro con te nell'eucaristia e nel volto dei fratelli. Preghiamo:
- Per coloro che nella Chiesa hanno il coraggio di dire e di ascoltare la verità. Preghiamo:
- Per i laici che costruiscono e animano la Chiesa. Preghiamo:

O Dio onnipotente, che ci hai dato in Gesù Cristo un modello e un maestro di preghiera, fa' che seguendo la sua parola e il suo esempio anche noi possiamo entrare in un dialogo filiale con te che sei la sorgente e il fine della nostra vita.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, o Signore, il sacrificio
che tu stesso ci hai comandato di offrirti
e per questi misteri che celebriamo
con il nostro servizio sacerdotale
porta a compimento la tua opera di santificazione.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Buono è il Signore con chi spera in lui,
con colui che lo cerca. (Lam 3, 25)

Oppure:
Uno solo è il pane,
e noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo:
tutti partecipiamo all'unico pane
e all'unico calice. (Cf. 1Cor 10,17)


Preghiera dopo la comunione
Concedi a noi, Padre onnipotente,
che, inebriati e nutriti da questi sacramenti,
veniamo trasformati in Cristo
che abbiamo ricevuto come cibo e bevanda di vita.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.



Commento
"Signore, insegnaci a pregare! " è la richiesta dei discepoli rivolta a Gesù, e la leggiamo nel Vangelo di oggi. Oggi dunque cercheremo di capire un po' meglio quanto grande è il nostro bisogno di imparare a pregare; soprattutto con l'aiuto della prima lettura.
L'attitudine di Giona è esattamente il contrario della prima domanda del Padre Nostro: "Padre, sia santificato il tuo nome". Giona si oppose a questa richiesta, non vuole che il nome di Dio sia manifestato. Egli lo conosce, il nome di Dio, e gli rincresce che Dio si manifesti come egli è. Infatti dice a Dio: "Io sapevo che tu sei un Dio misericordioso e clemente, longanime, di grande amore e che ti lasci impietosire riguardo al male minacciato!". Ecco qual è il "nome" di Dio, che vuol manifestarsi, e che Giona conosce da tutta la rivelazione biblica. Eppure non vuole che esso si manifesti nella sua vita: è una cosa che va contro i suoi gusti, contro la sua volontà di vivere. Egli è stato mandato a Ninive per profetizzare: "Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta! " e adesso pretende che questa profezia si realizzi, perché ne va della sua reputazione di profeta. Ma la misericordia di Dio non può mettere in atto comunque questa predizione. Dio ha inviato il suo profeta per chiamare a conversione e la sua minaccia era condizionata: "Se non vi convertite, perirete", ed ora Dio è contento che la gente di Ninive si sia convertita e di poter manifestare "il suo nome": il suo amore, la sua tenerezza, la sua misericordia. Giona invece è in collera, non vuole che il nome di Dio si manifesti. E Dio allora gli dà una lezione, perché capisca quanto profondamente egli abbia ragione di aver compassione di coloro che ha creato, come sia logico per lui perdonare, chiamare alla vita e non alla morte.
Forse non ce ne accorgiamo, ma tante volte succede anche a noi di desiderare che il nome di Dio non si manifesti come è: un Dio pieno di mitezza e di pazienza, un Dio che non interviene con violenza ma aspetta che gli uomini si convertano, un Dio che lascia sussistere il male per trarne il bene. Quante volte ci lamentiamo di Dio perché le cose non vanno come a noi sembrerebbe giusto! Noi vogliamo riuscire in quel che facciamo; noi vogliamo aver rapporti facili e tranquilli con tutti; noi vogliamo che il nostro punto di vista prevalga; noi vogliamo che i criminali siano eliminati... E Dio ci lascia sbagliare, ci lascia nelle difficoltà di rapporti, lascia che gli altri non tengano conto delle nostre opinioni, fa splendere il suo sole sui buoni e sui malvagi. Le nostre reazioni spontanee sono in contraddizione con la prima domanda del Padre Nostro:
"Sia santificato il tuo nome", perché invece diciamo: "Si realizzino le mie idee, si compiano i miei desideri, trionfi il mio modo di vedere...". E le nostre idee, i nostri desideri, le nostre prospettive sono diverse da quelle di Dio. Abbiamo dunque bisogno che il Signore ci insegni a pregare, che metta in noi un desiderio profondo della sua manifestazione.

martedì 5 ottobre 2021

Tsunami, clima e potere: dalle Canarie alle Tre Gole. Dopo il virus scateneranno le forze della natura



Pandemie, eruzioni vulcaniche, tsunami e catastrofi ambientali in ossequio alle teorie di Malthus sulla depopolazione mondiale. E poi in Italia ci vengono ancora a dire che il depopolamento drastico è causato dalla denatalità. L'agente della Cabala Mario Draghi a capo del piano di sterminio di massa.... 

Ipotesi mega-tsunami: uno in America, l’altro in Cina. E’ singolare, la simmetria incarnata da due eventi lontanissimi nello spazio, ma contemporanei: alla preoccupante, anomala eruzione del vulcano Cumbre Vieja alle Canarie fa eco l’ennesima alluvione che sta mettendo sotto pressione la mastodontica Diga delle Tre Gole situata nell’Hubei, la provincia di Wuhan. Coincidenze? Qualcuno sarebbe tentato di pensare che, in tempi di fanta-climatologia (con 50.000 giovani in piazza a Milano al seguito di Greta Thunberg), eventuali malintenzionati potrebbero anche approfittare della situazione, calcando la mano su eventi naturali, al punto da forzarne gli effetti. Un’ipotesi estrema, vagliata da Tom Bosco a “L’Orizzonte degli Eventi”, il 28 settembre, insieme a Nicola Bizzi e Matt Martini. Tema: le catastrofiche conseguenze che i geologi attribuiscono virtualmente all’eruzione delle Canarie, nel caso l’isola occidentale di La Palma smottasse nel mare. In parallelo, si evoca l’altrettanto spaventosa ondata che si abbatterebbe sul territorio cinese se dovesse cedere l’immenso impianto delle Tre Gole, il più imponente che sia mai stato costruito dall’uomo.

A colpire i vulcanologi, sottolinea Bizzi, è il carattere estremamente superficiale del cosiddetto “ipocentro” dei terremoti innescati dall’eruzione alle Canarie: appena 500 metri di profondità, quando invece il centro sotterraneo del sisma è normalmente collocato a decine o più spesso centinaia di chilometri, nel sottosuolo. Si può sospettare che l’evento possa non essere di origine naturale – dice Bizzi – se l’ipocentro è situato anche solo a 5 chilometri sotto la superficie terrestre: e in questo caso si parla addirittura di poche centinaia di metri. Tom Bosco ricorda i dossier illustrati dal generale Fabio Mini in materia di geoingegneria: secondo i dati presentati dall’ex comandante della Nato nei Balcani, infatti, attraverso specifiche emissioni d’onda (come quelle alla portata del sistema Haarp, in Alaska) sarebbe possibile anche provocare terremoti e altri eventi traumatici, incluse gigantesche “bombe d’acqua” capaci di originare alluvioni. Che la Terra sia letteralmente in subbuglio, da qualche anno, non è un mistero: l’attività sismica è in costante crescita, così come quella vulcanica. Si tratta di fenomeni di origine naturale, che documenterebbero un “grande riassetto” del pianeta, i cui poli magnetici sono in rapidissimo movimento.

Per contro, di Grande Reset si parla ormai ininterrottamente, dopo gli annunci di Davos e la manipolazione mondiale dell’epidemia influenzale ribattezzata Sars-Cov-2, utilizzata per cambiare lo stile di vita dell’Occidente, assottigliando ulteriormente la democrazia e abolendo parecchie libertà personali, proprio in ossequio al recente modello cinese varato da Deng Xiaoping in accordo con le élite neoliberiste occidentali allora incarnate da Kissinger. Quanto ha funzionato, l’Operazione Corona? La partita non è chiusa: vasti settori dell’Occidente si stanno ribellando allo schema di dominio 2.0 inaugurato con l’alibi della presunta emergenza sanitaria “infinita”. Un caso di scuola sembra essere rappresentato dall’Italia di Mario Draghi, che ha vincolato l’eventuale “ripartenza” economica alla campagna di digitalizzazione di massa introdotta in modo surrettizio con il Green Pass, previo inoculo (sostanzialmente obbligatorio) di terapie geniche sperimentali. Alle Nazioni Unite, lo stesso Draghi ha disegnato il cambio di scenario in arrivo: dall’emergenza Covid si passerebbe direttamente all’emergenza climatica, la nuova “clava” da impugnare per “resettare” la società.

Avverte Bizzi: c’è già chi evoca la possibilità di “lockdown climatici”, dopo aver incassato, anche in questo caso, il risultato di una colossale falsificazione, almeno secondo illustri esponenti della comunità scientifica (tra cui Premi Nobel come Carlo Rubbia). Denunciano l’invenzione dell’origine antropica dei cambiamenti climatici, anche repentini e traumatici: in realtà sono sempre avvenuti, nella lunga storia della Terra, per effetto dell’azione solare. La vera emergenza – questa sì, drammatica – riguarda invece la tenuta dell’ecosistema, sottoposto a un inquinamento senza precedenti. La soluzione imbracciata come arma di persuasione di massa – ridurre le emissioni, quindi le attività e anche il bilancio demografico – risuona in modo un po’ sinistro con la teoria scolpita nel granito delle Georgia Guidestones: «Mantieni l’Umanità sotto i 500.000.000 in perenne equilibrio con la natura». In altre parole: 7 miliardi di persone sarebbero di troppo? Secondo alcuni studiosi, il nostro pianeta potrebbe ospitare stabilmente una popolazione di 15 miliardi di individui, a patto però di “ripulire” le modalità di produzione. Si calcola che la sola riduzione della filiera della carne (monoculture per mangimi ad altissimo consumo di terreni e di acqua) garantirebbe un effetto dalla portata virtualmente risolutiva.
L’ambientalismo ha un cuore nobile: in molte sue declinazioni non è solo sinonimo di saggezza, ma esprime anche una visione nonviolenta dell’esistenza, basata sulla ricerca di una maggiore armonia. Non stupisce che, da svariati decenni, se ne siano impossessate determinate élite di potere, che abbracciano cenacoli come la Fabian Society e il Club di Roma, pronti a colpevolizzare invariabilmente la popolazione mondiale. In questo c’è chi individua radici lontanissime, come il pensiero del pastore anglicano Thomas Robert Malthus, nato nella seconda metà del Settecento: ossessionato dalla crescita demografica percepita come calamità, Malthus è considerato il precursore della moderna sociologia. Sono dunque i nipotini di Malthus a maneggiare l’ecologismo in termini apocalittico-catastrofistici, per poi puntare – come avviene oggi – a nuovi modelli di business finanziario, progettati per una società orwelliana e popolata di individui iper-controllati, proprio come i sudditi di Xi Jinping? Di certo è ancora la Cina, a giganteggiare all’orizzonte, nonostante i regolamenti di conti che le tante oligarchie mondiali, in guerra tra loro, hanno avviato a margine dell’affare-Covid.

Colpisce, in proposito, anche l’acquiescenza del Vaticano: il silenzio di Bergoglio sulla “dittatura sanitaria” sembra speculare rispetto all’altro grande silenzio del suo controverso pontificato: la cessione al regime di Pechino del potere di nomina dei vescovi cattolici in Cina. Un accordo rinnovato nel 2020 nonostante il clamoroso altolà pronunciato a Roma da Mike Pompeo, segretario di Stato di Donald Trump. I fatti sono noti: con un pretesto diplomatico, il Pontefice rifiutò di ricevere Pompeo (quasi sapesse già come sarebbero finite, le presidenziali che avrebbero determinato la “vittoria” di Biden grazie al voto postale e agli algoritmi di Dominion). Pompeo, peraltro, è l’uomo che all’inizio del fatidico 2020 – appena prima dell’esplosione dell’infodemia di Wuhan – aveva precipitosamente rivendicato la stranissima uccisione illegale, a Baghdad, del generale Qasem Soleimani: un atto di pirateria internazionale concepito per assassinare l’eroe nazionale iraniano, protagonista (con i siriani, i russi e i libanesi di Hezbollah) della liberazione della Siria dal terrore scatenato dalle milizie dell’Isis, cresciute come funghi sotto la presidenza Obama.

Il brutale omicidio di Soleimani – ucciso da chi, realmente? – può aver dato la sensazione di una sorta di sacrificio umano, rituale, se lo si mette in relazione con quanto sarebbe avvenuto, nel mondo, di lì a poco. A questo filone di gesti apparentemente incomprensibili, forse, può appartenere anche la recente decisione degli Usa di lasciare di colpo l’Afghanistan nelle mani dei Talebani. L’importante, nel frattempo, è che la popolazione occidentale “sappia” che, come ha detto Draghi, «se non ti vaccini, muori», e che – come sostiene l’eminente climatologa Greta – le variazioni climatiche sono apocalittiche nonché assolutamente causate da noi. Ergo: faremo bene ad accettare, senza protestare, qualunque misura “green” ci venisse imposta, dai grandi reggenti del pianeta (o almeno, del suo emisfero occidentale). Qualche catastrofe altamente spettacolare potrebbe rafforzare il concetto? Alcuni studiosi calcolano che l’eventuale, malaugurato smottamento di una parte dell’isola di La Palma, alle Canarie, potrebbe anche provocare uno tsunami devastante, capace di colpire le coste britanniche e persino quelle della Florida.

Guardando al nuovo allarme che investe la Diga delle Tre Gole, Tom Bosco si spinge a ipotizzare la possibilità – teorica – di una sorta di guerra clandestina, geologico-climatica: da una parte si farebbe “esplodere” un vulcano per provocare un’ondata oceanica, dall’altra si scatenerebbe un maxi-nubifrago per far collassare lo sbarramento dello Yangtze, a valle del quale vivono milioni di cinesi. Fantasie? Riguardo al caso-Canarie, Bizzi non esclude neppure la possibilità (del tutto virtuale, ovviamente) che quella strana attività vulcanica – con terremoti clamorosamente superficiali – possa testimoniare il tentativo di provocare una sorta di “eruzione controllata”, destinata a sventare il peggio, cioè a disinnescare gradualmente il potenziale distruttivo del Cumbre Vieja, notoriamente temuto dai vulcanologi. Domande destinate a restare senza risposta, per ora, in un mondo in cui le spiegazioni non sono più di casa. Emblematico, il nuovo “whatever it takes” dell’ex drago della Bce: “Se non ti vaccini, muori” sembra una sintesi perfetta della Neolingua corrente, basata sul capovolgimento geometrico della verità.

Immancabilmente, c’è anche chi si lamenta dei cosiddetti complottisti, i cui deliri – molto spesso – sono preziosissimi, per gettare discredito su chiunque si ponga domande. Per contro, anche le fantasie più iperboliche sono sistematicamente innescate dalla reticenza plumbea di un potere apolide, senza volto, che utilizza le sue pedine – Greta e Bill Gates, lo stesso Zuckerberg, l’immaginifico Elon Musk – per disegnare paradisi artificiali da coniugare con il contrappasso di uno stravagante inferno domestico, ipertecnologico e bio-cibernetico, in un pianeta irto di antenne 5G e trattato quotidianamente con l’aerosol rilasciato dai voli di linea. Chissà, magari esiste pure la possibilità di ricavare un’equazione matematica che leghi i peggiori incubi del cospirazionismo al tasso di inattendibilità delle fonti ufficiali. La prova del nove, comunque, è piuttosto intuitiva: se gli eventi controversi venissero spiegati in modo esauriente, le relative dietrologie si ridurrebbero a fenomeno residuale, fisiologicamente patologico e del tutto trascurabile. Se poi è l’Istat ad annunciare che, in base a proiezioni statistiche, la popolazione italiana si dimezzerà fino a ridursi ad appena 32 milioni di persone, è perfettamente inutile aspettarsi che qualcuno spieghi quali potrebbero essere, le ragioni di un depopolamento così drastico, fondato sulla denatalità.

Leggi anche:

La Liturgia di Martedi 5 Ottobre 2021 Martedì della XXVII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)




Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Tutte le cose sono in tuo potere
e nessuno può opporsi alla tua volontà.
Tu hai fatto il cielo e la terra
e tutte le meraviglie che si trovano sotto il firmamento:
tu sei il Signore di tutte le cose. (Cf. Est 4,17b-c)

Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che esaudisci le preghiere del tuo popolo
oltre ogni desiderio e ogni merito,
effondi su di noi la tua misericordia:
perdona ciò che la coscienza teme
e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Gio 3,1-10)
I Niniviti si convertirono dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro.


Dal libro del profeta Giona

In quei giorni, fu rivolta a Giona una seconda volta questa parola del Signore: «Àlzati, va’ a Nìnive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la parola del Signore.
Nìnive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta».
I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. Giunta la notizia fino al re di Nìnive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere.
Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi proclamato a Nìnive questo decreto: «Uomini e animali, armenti e greggi non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. Uomini e animali si coprano di sacco, e Dio sia invocato con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. Chi sa che Dio non cambi, si ravveda, deponga il suo ardente sdegno e noi non abbiamo a perire!».
Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 129)
Rit: Se consideri le colpe, Signore, chi ti può resistere?

Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.

Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore.

Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.
Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe.

Canto al Vangelo (Lc 11,28)
Alleluia, alleluia.
Beati coloro che ascoltano la parola di Dio
e la osservano.
Alleluia.

VANGELO (Lc 10,38-42)
Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Gesù è l'amico per eccellenza che dà la vita per coloro che ama. Confortati da queste verità, rivolgiamo la nostra preghiera al Padre, dicendo insieme:
Donaci, o Signore, la tua amicizia.

O Signore, tu ami chi dona con gioia: aiuta la tua Chiesa a vincere resistenze, dubbi e paure nel dare il suo indispensabile contributo per la crescita dei nostri fratelli. Preghiamo:
O Signore, tu conosci il nostro bisogno di amare e di essere amati: aiutaci a maturare le nostre relazioni umane per alimentare in noi e negli altri la gioia della vita. Preghiamo:
O Signore, la tua parola vivifica, risana e consola: aiuta la nostra comunità ad ascoltarla con cuore generoso e fedele, dandole il giusto spazio in mezzo ai pur importanti impegni della vita quotidiana. Preghiamo:
O Signore, tu infondi in tutti gli uomini il desiderio profondo di te: sostieni quanti hai chiamato alla vita contemplativa ad essere nel mondo i testimoni silenziosi della tua presenza. Preghiamo:
O Signore, hai creato l'uomo e la donna a tua immagine: aiuta gli sposi cristiani a vivere nella tenerezza e nella fedeltà l'amore che si sono promessi, perché ogni famiglia sia una piccola chiesa. Preghiamo:
Per le casalinghe che lavorano con umiltà e amore.
Per chi vive solo, abbandonato.

Preghiera sulle offerte
Accogli, o Signore, il sacrificio
che tu stesso ci hai comandato di offrirti
e per questi misteri che celebriamo
con il nostro servizio sacerdotale
porta a compimento la tua opera di santificazione.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Buono è il Signore con chi spera in lui,
con colui che lo cerca. (Lam 3, 25)

Oppure:
Uno solo è il pane,
e noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo:
tutti partecipiamo all'unico pane
e all'unico calice. (Cf. 1Cor 10,17)


Preghiera dopo la comunione
Concedi a noi, Padre onnipotente,
che, inebriati e nutriti da questi sacramenti,
veniamo trasformati in Cristo
che abbiamo ricevuto come cibo e bevanda di vita.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.



Commento
Forse il Vangelo di oggi suscita in noi un po' di nostalgia, se preferiamo essere Maria, seduta ai piedi di Gesù ad ascoltare la sua parola, e invece dobbiamo necessariamente essere l'indaffarata Marta. Ma con molta probabilità non è una nostalgia totalmente pura. Se riflettiamo un po' ci rendiamo conto che quando avremmo tutto il tempo per assumere il ruolo di Maria preferiamo prendere quello di Marta e viceversa. Vuol dire che in realtà cerchiamo sempre di accontentare Il nostro egoismo, e il ruolo di Maria in fondo ci piace non per ascoltare la parola di Gesù, ma per starcene tranquilli, che è un'altra cosa.
Chi è veramente fedele al Signore approfitta di tutti i momenti per tentare di essere Maria, ascoltando davvero la parola del Signore, cercando la gioia vicino a lui. Allora, anche in mezzo a molte occupazioni, si riesce a continuare ad essere Maria. Ci sono persone attivissime, che devono continuamente passare da un 'occupazione all'altra, e internamente sono in profonda pace, in una segreta contemplazione, perché davvero rimangono con il cuore vicino a lui. Fanno tutto quello che devono fare, non in un artificioso distacco dalle cose, ma con piena tranquillità, perché così servono il Signore e l'amore per lui e per il prossimo mette nel loro cuore una tranquillità straordinaria.
Domandiamo al Signore che ci aiuti ad essere fedeli alla sua voce e a non cercare noi stessi, sia nel riposo che nell'attività, perché possiamo avere la vera tranquillità nell'unione con lui, in ogni azione e in tutte le nazioni