sabato 3 luglio 2021

La Liturgia di Sabato 3 Luglio 2021 SAN TOMMASO



Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Rosso

Antifona d'ingresso
Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, sei il mio Dio e ti esalto;
ti rendo grazie perché sei stato la mia salvezza. (Sal 117,28.21)

Si dice il Gloria.

Colletta
Esulti la tua Chiesa, Dio onnipotente,
nella festa del santo apostolo Tommaso;
ci sostenga la sua protezione
perché, credendo, abbiamo vita nel nome di Gesù Cristo,
tuo Figlio, che egli riconobbe come suo Signore e suo Dio.
Egli vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Ef 2,19-22)
Edificati sopra il fondamento degli apostoli.


Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli, voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù.
In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 116)
Rit: Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode.

Perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura per sempre.

Canto al Vangelo (Gv 20,29)
Alleluia, alleluia.
Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto;
beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!
Alleluia.

VANGELO (Gv 20,24-29)
Mio Signore e mio Dio!


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Dio si mostra a coloro che lo cercano. Desiderosi di comprendere il mistero di Cristo, per renderci disponibili alla sua signoria che salva, supplichiamo dicendo:
Rinnova la fede del tuo popolo, Signore.

Quando vediamo la Chiesa ferita e incompresa nel suo ministero, o non del tutto splendente in santità come vorremmo, noi ti preghiamo:
Quando tocchiamo da vicino le piaghe dell'umanità inferte dal vizio, dall'egoismo, e sperimentiamo la precarietà dell'esistenza, noi ti preghiamo:
Quando ti mostri nel dolore, nella rinuncia, o ti nascondi dietro una cortina di dubbio e di silenzio, noi ti preghiamo:
Quando ci sembrano più affidabili i nostri progetti e più attraenti le nostre scelte, noi ti preghiamo:
Quando ti fai toccare nel crocifisso, mentre vorremmo contemplarti solo nella gloria, noi ti preghiamo:
Per gli uomini di scienza e di pensiero.
Per tutti coloro a cui la vita sembra un assurdo.

Padre, tu conosci la fragilità del nostro cuore. Mentre attendiamo in silenzio la tua luce, parli per noi colui che hai mandato e con le sue piaghe ci ha redento: Cristo nostro Signore, che vive con te nella gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Ti presentiamo, o Signore,
l’offerta del nostro servizio sacerdotale
nel ricordo del martirio del santo apostolo Tommaso
e ti preghiamo di custodire i tuoi doni in noi
che ti offriamo il sacrificio di lode.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DEGLI APOSTOLI I
Gli apostoli, pastori del popolo di Dio

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Pastore eterno,
tu non abbandoni il tuo gregge,
ma lo custodisci e proteggi sempre
per mezzo dei santi apostoli,
e lo conduci attraverso i tempi
sotto la guida di coloro
che tu stesso hai eletto vicari del tuo Figlio
e hai costituito pastori.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine delle schiere celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo, ...

Oppure:

PREFAZIO DEGLI APOSTOLI II
La Chiesa fondata sugli apostoli e sulla loro testimonianza

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Tu hai stabilito la tua Chiesa
sul fondamento degli apostoli,
perché sulla terra sia segno visibile
della tua santità nei secoli
e trasmetta a tutti gli uomini
gli insegnamenti che sono via al cielo.
Per questo mistero di salvezza,
uniti a tutte le schiere degli angeli,
ora e sempre, con cuore riconoscente,
proclamiamo nel canto la tua lode: Santo, ...


Antifona di comunione
Metti la tua mano nel segno dei chiodi
e non essere incredulo, ma credente. (Cf. Gv 20,27)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, che in questo sacramento
ci fai comunicare realmente
al Corpo e al Sangue del tuo Figlio unigenito,
concedi a noi di testimoniare con le opere e con la vita
colui che, insieme all’apostolo Tommaso,
riconosciamo nella fede nostro Signore e nostro Dio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

(Si può utilizzare la formula della benedizione solenne)

Dio, che ha fondato la nostra fede
sulla testimonianza apostolica,
per i meriti del santo apostolo N.
vi colmi della sua benedizione. R. Amen.

Dio, che ci ha arricchito
con gli insegnamenti e gli esempi degli apostoli,
vi renda dinanzi a tutti
testimoni della verità. R. Amen.

L’intercessione dei santi apostoli,
che ci hanno insegnato a rimanere saldi nella fede,
vi ottenga di giungere all’eredità
della patria eterna. R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.



Commento
Vorrei raccontarvi una storia. Parla di un ragazzo. Aveva una decina di anni e non sapeva ancora cosa volesse dire essere malato. Sulla strada aveva improvvisamente notato qualcosa che non andava. Sentiva un dolore acuto, aveva freddo e non sapeva cosa fare. Al dolore si aggiungeva il fatto che nessuno si occupava di lui, che nessuno lo notava. Le persone passavano senza prestargli attenzione. Finì col rientrare a casa. Tremava, e sperava che qualcuno lo sentisse. In quel momento arrivò sua madre e se ne accorse. Gli disse: “Non stai bene. Sei malato”. E nello stesso istante, il peggio passò. Il ragazzo pensò: “Qualcuno sa e vede come sto”. Certamente è avvenuta la stessa cosa per i discepoli quando improvvisamente è apparso Gesù in mezzo a loro e hanno detto: “Vedete, sono io”. Nell’istante stesso in cui si è mostrato a loro, la loro paura si è trasformata. Capisco che Tommaso si sia mostrato tanto riluttante quando gli hanno detto: “Abbiamo visto il Signore”. Probabilmente non era così poco credente come sembra a prima vista. Forse aveva vagato per la strada senza sapere cosa fare, con una grande tristezza in fondo al cuore a causa degli avvenimenti recenti. Ed ecco che gli altri gli dicono: “Abbiamo visto il Signore e mangiato con lui”. Sentiamo che Tommaso vorrebbe vedere di persona cose ancora più grandi. Gesù avvicina Tommaso con molta tenerezza. Tommaso può mettere la mano sulle sue ferite. Potrebbe capitare anche a noi, che abbiamo tutti un Tommaso in noi. Perché non siamo forse Tommaso quando diciamo: “Se non vediamo, non crediamo”?
Gesù dice a Tommaso: “Vieni, puoi toccarmi”. E poiché Gesù è così vicino a Tommaso e gli manifesta una tale tenerezza, egli non può che gridare, sconvolto: “Mio Signore e mio Dio!”.
Se capitasse a qualcuno tra noi di sentire il tenero amore e la presenza di Gesù, allora anche noi potremmo incontrarlo.

GEORG LOKAY

venerdì 2 luglio 2021

Venerdì della XIII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

La Liturgia di Venerdi 2 Luglio 2021


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia. (Sal 46,2)

Colletta
O Dio, che ci hai reso figli della luce
con il tuo Spirito di adozione,
fa' che non ricadiamo nelle tenebre dell'errore,
ma restiamo sempre luminosi
nello splendore della verità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Isacco amò Rebecca e trovò conforto dopo la morte della madre.


Dal libro della Gènesi

Gli anni della vita di Sara furono centoventisette: questi furono gli anni della vita di Sara. Sara morì a Kiriat Arbà, cioè Ebron, nella terra di Canaan, e Abramo venne a fare il lamento per Sara e a piangerla.
Poi Abramo si staccò dalla salma e parlò agli Ittiti: «Io sono forestiero e di passaggio in mezzo a voi. Datemi la proprietà di un sepolcro in mezzo a voi, perché io possa portar via il morto e seppellirlo». Abramo seppellì Sara, sua moglie, nella caverna del campo di Macpela di fronte a Mamre, cioè Ebron, nella terra di Canaan.
Abramo era ormai vecchio, avanti negli anni, e il Signore lo aveva benedetto in tutto. Allora Abramo disse al suo servo, il più anziano della sua casa, che aveva potere su tutti i suoi beni: «Metti la mano sotto la mia coscia e ti farò giurare per il Signore, Dio del cielo e Dio della terra, che non prenderai per mio figlio una moglie tra le figlie dei Cananei, in mezzo ai quali abito, ma che andrai nella mia terra, tra la mia parentela, a scegliere una moglie per mio figlio Isacco».
Gli disse il servo: «Se la donna non mi vuol seguire in questa terra, dovrò forse ricondurre tuo figlio alla terra da cui tu sei uscito?». Gli rispose Abramo: «Guàrdati dal ricondurre là mio figlio! Il Signore, Dio del cielo e Dio della terra, che mi ha preso dalla casa di mio padre e dalla mia terra natia, che mi ha parlato e mi ha giurato: “Alla tua discendenza darò questa terra”, egli stesso manderà il suo angelo davanti a te, perché tu possa prendere di là una moglie per mio figlio. Se la donna non vorrà seguirti, allora sarai libero dal giuramento a me fatto; ma non devi ricondurre là mio figlio».
[Dopo molto tempo] Isacco rientrava dal pozzo di Lacai Roì; abitava infatti nella regione del Negheb. Isacco uscì sul far della sera per svagarsi in campagna e, alzando gli occhi, vide venire i cammelli. Alzò gli occhi anche Rebecca, vide Isacco e scese subito dal cammello. E disse al servo: «Chi è quell’uomo che viene attraverso la campagna incontro a noi?». Il servo rispose: «È il mio padrone». Allora ella prese il velo e si coprì. Il servo raccontò a Isacco tutte le cose che aveva fatto. Isacco introdusse Rebecca nella tenda che era stata di sua madre Sara; si prese in moglie Rebecca e l’amò. Isacco trovò conforto dopo la morte della madre.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 105)
Rit: Rendete grazie al Signore, perché è buono.

Rendete grazie al Signore, perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Chi può narrare le prodezze del Signore,
far risuonare tutta la sua lode?

Beati coloro che osservano il diritto
e agiscono con giustizia in ogni tempo.
Ricòrdati di me, Signore, per amore del tuo popolo.

Visitami con la tua salvezza,
perché io veda il bene dei tuoi eletti,
gioisca della gioia del tuo popolo,
mi vanti della tua eredità.

Canto al Vangelo (Mt 11,28)
Alleluia, alleluia.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro, dice il Signore.
Alleluia.

VANGELO (Mt 9,9-13)
Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Misericordia io voglio e non sacrifici.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Gesù siede volentieri alla mensa dei peccatori, perché ama infinitamente l'uomo, e con il suo perdono lo rinnova e lo guarisce. Per la mediazione di Cristo redentore, rivolgiamoci al Padre, dicendo:
Per la tua misericordia, ascoltaci, o Signore.

Per il Papa, i vescovi, i presbiteri: sull'esempio di Cristo siano misericordiosi con i peccatori, vadano alla ricerca dei lontani, diventino missionari degli ultimi e degli abbandonati. Preghiamo:
Per chi è spaventato della gravità delle proprie colpe: sappia guardare con fiducia al Cristo che ha già sconfitto il peccato e la morte. Preghiamo:
Per chi si scandalizza della bontà e della misericordia di Dio: superi l'orgoglio di considerarsi senza peccato e gioisca della gratuità dell'amore. Preghiamo:
Per i coniugi che non riescono a vivere il perdono reciproco: riscoprano la profondità dell'amore che è paziente, benigno, accogliente e misericordioso. Preghiamo:
Per i nostri defunti: sperimentino la grandezza della bontà del Signore e vivano eternamente nella sua pace. Preghiamo:
Per chi abitualmente trae profitto dall'incompetenza altrui.
Perché la nostra comunità sia sempre distaccata dal denaro.

La tua gloria, o Signore, è l'uomo vivente; la parola che abbiamo ascoltato fruttifichi dentro di noi e purifichi il nostro cuore perché possiamo, con il Cristo tuo Figlio, rendere gloria a te che sei benedetto nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
O Dio, che per mezzo dei segni sacramentali
compi l'opera della redenzione,
fa' che il nostro servizio sacerdotale
sia degno del sacrificio che celebriamo.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome. (Sal 102,1)

Oppure:
«Padre, prego perché tutti siano una cosa sola,
perché il mondo creda che tu mi hai mandato»,
dice il Signore. (Gv 17,20-21)


Preghiera dopo la comunione
Il santo sacrificio che abbiamo offerto e ricevuto, o Signore,
sia per noi principio di vita nuova,
perché, uniti a te nell'amore,
portiamo frutti che rimangano per sempre.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Oggi in modo particolare risplende nel Vangelo l'amore di Gesù per i peccatori. Egli chiama a seguirlo un uomo che proviene dalla cerchia dei pubblicani, odiati e disprezzati come asserviti ai pagani dominatori. E già uno scandalo per i farisei, che considerano inderogabile, se si vuol essere "giusti", la separazione dei peccatori. Ma lo scandalo giunge al colmo quando Gesù non lo allontana dai compagni della sua risma, anzi si mette a tavola a casa sua, in un banchetto che vede riuniti, con Gesù e i suoi discepoli, "molti pubblicani e peccatori". "Perché domandano ai suoi discepoli il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?". Ma la risposta di Gesù è decisa: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati... Non sono venuto a chiamare i giusti ma i peccatori".
Bisogna mettersi tra i peccatori, per ottenere misericordia. Su questo punto ci può essere una deviazione nella devozione al sacro cuore, cioè la possibilità di una riparazione che diventa farisaica: "Noi santi, noi giusti ripariamo per i peccatori!". No. Riparare vuol dire mettersi tra i peccatori, in mezzo a loro da peccatori quali siamo, e pregare per noi e per gli altri per ottenere perdono e salvezza, che è sempre un dono gratuito. Chi si fa forte della propria presunta giutizia, si chiude alla misericordia di Dio.

giovedì 1 luglio 2021

MESSAGGIO DELLA SANTISSIMA VERGINE MARIA ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA 25 GIUGNO 2021



Amati figli del Mio Cuore Immacolato:


VI BENEDICO CON IL MIO AMORE, VI BENEDICO
CON LA MIA MATERNITÀ.



Amati figli del Mio Cuore Immacolato:



Mantenetevi costanti, non prendete decisioni precipitose, dovete stare attenti perché il demonio ha riversato sull’umanità la sua ira, la stoltezza, la vessazione, l’incostanza, la disobbedienza, la superbia, la cattiveria e l’invidia, affinché si annidino in ogni persona che lo permetterà; ha inviato le sue legioni perché facciano cadere in tentazione il Popolo di Mio Figlio.



IL MALE STA AGENDO CON FURIA CONTRO I MIEI FIGLI.
È IN ATTO UNA BATTAGLIA ACCANITA E REALE PER LE ANIME (1), IL MIO AMATO SAN MICHELE ARCANGELO È AL COMANDO CON LE SUE LEGIONI CONTRO SATANA E LE SUE LEGIONI MALIGNE, CHE STANNO VAGANDO PER RUBARE ANIME.



Il Popolo di Mio Figlio sta accogliendo novità che feriscono il Cuore Divino di Mio Figlio.
Il demonio e i suoi seguaci non smettono di attaccarvi per portarsi via il bottino delle anime, perché i Miei figli stanno cadendo nelle reti del male.
È NECESSARIA LA CRESCITA NELLA FEDE, L’AMORE FRATERNO È IMPRESCINDIBILE, COSÌ COME IL SÌ, SÌ, O IL NO, NO! (Mt 5, 37)



In questi momenti tutto l’universo è in subbuglio.


L’umanità sta vivendo in una continua turbolenza spirituale, nella quale alcuni dei Miei stanno tradendo gli altri. MIO FIGLIO SA TUTTO.



Amati, il serpente del male sta strisciando e in questo modo si insinua nella mente, nel pensiero delle persone e riesce ad addentrarsi nella Chiesa di Mio Figlio, tra le alte cariche della Gerarchia, si insinua nella politica, nel sociale, tramite ordini fatti circolare dall’élite mondiale.



L'élite mantiene il potere sull'umanità, in ogni aspetto, con uno schema ben definito a livello globale: la pandemia, le mutazioni e le morti, non sono casuali, ma stanno realizzando, a poco a poco, il piano della riduzione della popolazione mondiale, che fa parte della strategia dell’Anticristo.



Figli amatissimi:



DOVETE RIMANERE SALDI NELLA FEDE, DOVETE FORTIFICARLA, NON CEDETE ALLA TENTAZIONE CHE VI TRASCINERÀ LONTANO DA MIO FIGLIO E CHE VI PORTERÀ A NEGARE MIO FIGLIO, CHE TUTTO VEDE…



Questo è un momento arduo per i fedeli, è un momento di confusione, durante il quale sto versando lacrime di dolore per i Miei figli che stanno cadendo nella morsa delle tentazioni e si separeranno dalla retta via che vi porta alla Vita Eterna.



Quelli che si sono dimenticati della prossimità dell’Avvertimento (2), stanno andando avanti come se tutto andasse bene, comportandosi come degli ipocriti, che non si preoccupano di crescere momento dopo momento e di non decrescere a causa delle seduzioni del demonio.



Pregate figli Miei, la chiesa di Mio Figlio patirà, tremerà.



Pregate figli Miei, la terra continuerà a tremare con forza, più di
quanto l’uomo si aspetti.



Pregate figli Miei, le aggressioni tra i paesi, li porteranno a conflitti più gravi.



Pregate figli Miei, pregate, gli elementi mostreranno il loro potere e l’umanità avrà timore.



Amatissimi figli del Mio Cuore Immacolato:



SIATE PERSONE CHE FANNO LA DIFFERENZA, SIATE FEDELI A MIO FIGLIO, NON TEMETE…



Le Legioni Celesti comandate dal Mio amatissimo e fedele San Michele Arcangelo, stanno costantemente al vostro fianco, custodendovi.
Voi siete il Popolo di Mio Figlio e questa Madre intercede quale Regina e Madre della Misericordia.



Siate Amore e il resto lo riceverete in sovrappiù.



Vi benedico.



Mamma Maria



AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO








COMMENTO DI LUZ DE MARIA



Fratelli:



Terminato questo Appello d’Amore Materno, mi è stata permessa la seguente Visione:



Mente stavo guardando moltissime persone sparse su tutta la terra, ho visto apparire demoni dappertutto.


Questi demoni hanno una sola consegna: infangare la mente degli uomini.

Alcune persone che si trovavano dentro le chiese, se ne uscivano allontanandosi dal bene e seguivano false ideologie, proclamavano ingiurie a gran voce contro la Chiesa di Cristo, mentre la Madonna piangeva ininterrottamente e le lacrime scendevano dal Suo Cuore Immacolato.



Ho visto i demoni festeggiare con grande frenesia la morte di un amato vescovo, vestito di bianco.



La Chiesa, rappresentata da un grande edificio, tremava da un lato all’altro e a causa di quel tremore, alcune persone cadevano dall’edificio ed erano attese dal maligno e dalle sue legioni, che poi li portavano all’incontro con il demonio.



La Madonna piangeva per il grande numero di persone che si perdevano.



Un Angelo che attraversava il Cielo diceva:



Affrettatevi, non perdete tempo, “uomini di poca fede” (Mt 14,31).



Amen.

Giovedì della XIII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

La Liturgia di Giovedi 1 Luglio 2021


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia. (Sal 46,2)

Colletta
O Dio, che ci hai reso figli della luce
con il tuo Spirito di adozione,
fa' che non ricadiamo nelle tenebre dell'errore,
ma restiamo sempre luminosi
nello splendore della verità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Gen 22,1-19)
Il sacrificio di Abramo, nostro padre nella fede.


Dal libro della Gènesi

In quei giorni, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unigenito che ami, Isacco, va’ nel territorio di Moria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò».
Abramo si alzò di buon mattino, sellò l’asino, prese con sé due servi e il figlio Isacco, spaccò la legna per l’olocausto e si mise in viaggio verso il luogo che Dio gli aveva indicato. Il terzo giorno Abramo alzò gli occhi e da lontano vide quel luogo. Allora Abramo disse ai suoi servi: «Fermatevi qui con l’asino; io e il ragazzo andremo fin lassù, ci prostreremo e poi ritorneremo da voi». Abramo prese la legna dell’olocausto e la caricò sul figlio Isacco, prese in mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutti e due insieme.
Isacco si rivolse al padre Abramo e disse: «Padre mio!». Rispose: «Eccomi, figlio mio». Riprese: «Ecco qui il fuoco e la legna, ma dov’è l’agnello per l’olocausto?». Abramo rispose: «Dio stesso si provvederà l’agnello per l’olocausto, figlio mio!». Proseguirono tutti e due insieme.
Così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l’altare, collocò la legna, legò suo figlio Isacco e lo depose sull’altare, sopra la legna. Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio.
Ma l’angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!». L’angelo disse: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli niente! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unigenito».
Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete, impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l’ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio.
Abramo chiamò quel luogo “Il Signore vede”; perciò oggi si dice: «Sul monte il Signore si fa vedere».
L’angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, il tuo unigenito, io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Si diranno benedette nella tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce».
Abramo tornò dai suoi servi; insieme si misero in cammino verso Bersabea e Abramo abitò a Bersabea.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 114)
Rit: Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi.

Amo il Signore, perché ascolta
il grido della mia preghiera.
Verso di me ha teso l’orecchio
nel giorno in cui lo invocavo.

Mi stringevano funi di morte,
ero preso nei lacci degli inferi,
ero preso da tristezza e angoscia.
Allora ho invocato il nome del Signore:
«Ti prego, liberami, Signore».

Pietoso e giusto è il Signore,
il nostro Dio è misericordioso.
Il Signore protegge i piccoli:
ero misero ed egli mi ha salvato.

Sì, hai liberato la mia vita dalla morte,
i miei occhi dalle lacrime,
i miei piedi dalla caduta.
Io camminerò alla presenza del Signore
nella terra dei viventi.

Canto al Vangelo (2Cor 5,19)
Alleluia, alleluia.
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,
affidando a noi la parola della riconciliazione.
Alleluia.

VANGELO (Mt 9,1-8)
Resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati».
Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua.
Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Dio tre volte santo, che sacrifica suo Figlio sulla croce per il perdono dei peccati, accoglie ora le preghiere del suo popolo. Chiediamo insieme:
Ascolta, Signore, la nostra preghiera.

Perché la Chiesa, nata dalla croce di Cristo, viva nel mondo annunciando e testimoniando il vangelo della riconciliazione. Preghiamo:
Perché ogni cittadino, illuminato dallo Spirito, divenga profeta in parole e in opere, messaggero di Dio per la salvezza dei fratelli. Preghiamo:
Perché l'umanità non si stanchi mai di guardare al sacrificio di Cristo come unica fonte di salvezza e di perdono. Preghiamo:
Perché le nostre comunità siano il luogo privilegiato del perdono, nel quale tutti sentano la gioia di essere amati e accolti come dono meraviglioso di Dio. Preghiamo:
Perché l'eucaristia, il segno più alto del perdono, sia la nostra azione di grazie al Padre per la fedeltà del suo amore. Preghiamo:
Perché riscopriamo il sacramento della riconciliazione.
Perché perdoniamo le offese ricevute.

Signore Dio, che nel sacrificio di Isacco hai prefigurato la morte redentrice del tuo Figlio, accogli le preghiere di questa comunità continuamente rinnovata dal tuo amore e rendila capace di annunciare a tutto il mondo la tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
O Dio, che per mezzo dei segni sacramentali
compi l'opera della redenzione,
fa' che il nostro servizio sacerdotale
sia degno del sacrificio che celebriamo.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome. (Sal 102,1)

Oppure:
«Padre, prego perché tutti siano una cosa sola,
perché il mondo creda che tu mi hai mandato»,
dice il Signore. (Gv 17,20-21)


Preghiera dopo la comunione
Il santo sacrificio che abbiamo offerto e ricevuto, o Signore,
sia per noi principio di vita nuova,
perché, uniti a te nell'amore,
portiamo frutti che rimangano per sempre.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Siamo di fronte alla pagina densissima del sacrificio di Abramo. Dio gli domanda una cosa terribile: "Prendi tuo figlio, il tuo unico figlio che ami, Isacco, va ... e offrilo in olocausto". Abramo non rifiuta, non risparmia il proprio figlio. Egli ha il vero senso del sacrificio, sa che è un atto di unione a Dio, sa che è un atto più di Dio che dell'uomo, perché solo Dio può santificare e ciò che è offerto in sacrificio è santificato. E parte. Non capisce, non sa come Dio farà, ma ha fiducia in lui, "cammina nella fede", come dice san Paolo: "Egli pensava infatti che Dio è capace di far risorgere dai morti" (Eb 11,19). Un sacrificio è sempre una risurrezione, perché è azione divina; se fosse un'azione umana sarebbe semplice distruzione, ma è azione di Dio.
È bellissimo, nel racconto biblico di Gn 22, il dialogo fra Abramo e Isacco. "Isacco si rivolse al padre Abramo e disse: Padre mio! Rispose: Eccomi, figlio mio. Riprese: Ecco qui il fuoco e la legna, ma dov'è l'agnello per l'olocausto?". Il racconto dice che l'agnello è lui, Isacco, ma egli non lo sa e chiede dove sia l'agnello. "Abramo rispose: Dio stesso provvederà l'agnello per l'olocausto, figlio mio!". Non è un modo per sfuggire alla domanda: veramente egli stesso non sa dove sia l'agnello. Egli fa quello che pensa di dover fare per adempiere il comando di Dio, ma intuisce che qualcosa dovrà succedere, che Dio procurerà la vittima per l'olocausto. E la fiducia, la fede di Abramo sono ricompensate. Al momento estremo, Dio interviene:
"Abramo, Abramo! Non stendere la mano contro il ragazzo... Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio". Non Isacco viene sacrificato, ma un ariete che Abramo vede con le corna impigliate in un cespuglio. "Poi l'Angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse: Perché tu hai fatto questo... io ti benedirò con ogni benedizione... Saranno benedette per la tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce".
Adesso noi sappiamo che questa pagina è profezia del sacrificio di Gesù, che realmente Dio ha provveduto l'agnello per l'olocausto. L'agnello non è Isacco, non è l'ariete, è l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo di cui parla il Vangelo. Quando vediamo Isacco caricato della legna per il sacrificio, è Gesù che vediamo, caricato della croce, Gesù che sale al Calvario, offerto da Dio stesso. "Dio scrive san Paolo non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi". L'unico sacrificio gradito al Padre è quello di Gesù, il grande dono del Padre agli uomini. Noi dobbiamo inserirci in questo sacrificio, per crescere nell'unione con Dio. Chiediamo la grazia di capire il vero significato del sacrificio nella nostra vita e di riconoscere, con la fede e la fiducia di Abramo che è Dio stesso che lo realizza: "Sul monte Dio provvede". Noi offriamo, Dio santifica. Quando Dio ci chiama ad un sacrificio, sovente non vediamo bene, ci sembra che la strada non abbia sbocchi. Allora è il momento della massima fiducia: "Dio provvederà". Dio provvede l'agnello per l'olocausto e Dio realizza in noi il sacrificio alla sua maniera divina, sempre positiva.

mercoledì 30 giugno 2021

Mercoledì della XIII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)



Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia. (Sal 46,2)

Colletta
O Dio, che ci hai reso figli della luce
con il tuo Spirito di adozione,
fa' che non ricadiamo nelle tenebre dell'errore,
ma restiamo sempre luminosi
nello splendore della verità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Gen 21,5.8-20)
Il figlio di questa schiava non deve essere erede con mio figlio Isacco.


Dal libro della Gènesi

Abramo aveva cento anni quando gli nacque il figlio Isacco. Il bambino crebbe e fu svezzato e Abramo fece un grande banchetto quando Isacco fu svezzato.
Ma Sara vide che il figlio di Agar l’Egiziana, quello che lei aveva partorito ad Abramo, scherzava con il figlio Isacco. Disse allora ad Abramo: «Scaccia questa schiava e suo figlio, perché il figlio di questa schiava non deve essere erede con mio figlio Isacco». La cosa sembrò un gran male agli occhi di Abramo a motivo di suo figlio.
Ma Dio disse ad Abramo: «Non sembri male ai tuoi occhi questo, riguardo al fanciullo e alla tua schiava: ascolta la voce di Sara in tutto quello che ti dice, perché attraverso Isacco da te prenderà nome una stirpe. Ma io farò diventare una nazione anche il figlio della schiava, perché è tua discendenza».
Abramo si alzò di buon mattino, prese il pane e un otre d’acqua e li diede ad Agar, caricandoli sulle sue spalle; le consegnò il fanciullo e la mandò via. Ella se ne andò e si smarrì per il deserto di Bersabea. Tutta l’acqua dell’otre era venuta a mancare. Allora depose il fanciullo sotto un cespuglio e andò a sedersi di fronte, alla distanza di un tiro d’arco, perché diceva: «Non voglio veder morire il fanciullo!». Sedutasi di fronte, alzò la voce e pianse.
Dio udì la voce del fanciullo e un angelo di Dio chiamò Agar dal cielo e le disse: «Che hai, Agar? Non temere, perché Dio ha udito la voce del fanciullo là dove si trova. Àlzati, prendi il fanciullo e tienilo per mano, perché io ne farò una grande nazione». Dio le aprì gli occhi ed ella vide un pozzo d’acqua. Allora andò a riempire l’otre e diede da bere al fanciullo. E Dio fu con il fanciullo, che crebbe e abitò nel deserto e divenne un tiratore d’arco.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 33)
Rit: Ascolta, Signore, il grido del povero.

Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.
L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.

Temete il Signore, suoi santi:
nulla manca a coloro che lo temono.
I leoni sono miseri e affamati,
ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene.

Venite, figli, ascoltatemi:
vi insegnerò il timore del Signore.
Chi è l’uomo che desidera la vita
e ama i giorni in cui vedere il bene?

Canto al Vangelo (Gc 1,18)
Alleluia, alleluia.
Per sua volontà il Padre ci ha generati
per mezzo della parola di verità,
per essere una primizia delle sue creature.
Alleluia.

VANGELO (Mt 8,28-34)
Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, giunto Gesù all’altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli andarono incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella strada. Ed ecco, si misero a gridare: «Che vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?».
A qualche distanza da loro c’era una numerosa mandria di porci al pascolo; e i demòni lo scongiuravano dicendo: «Se ci scacci, mandaci nella mandria dei porci». Egli disse loro: «Andate!». Ed essi uscirono, ed entrarono nei porci: ed ecco, tutta la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare e morirono nelle acque.
I mandriani allora fuggirono e, entrati in città, raccontarono ogni cosa e anche il fatto degli indemoniati. Tutta la città allora uscì incontro a Gesù: quando lo videro, lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, l'acqua del battesimo ha inghiottito i nostri peccati e ci ha ridonato la vita nuova dello Spirito Santo. Siamo infatti chiamati a vincere il male e a diffondere il regno di Dio. Preghiamo quindi dicendo:
Signore, liberaci da ogni male.

- Dio della vita, la Pasqua di Cristo ha sconfitto definitivamente il peccato: libera la Chiesa da ogni tentazione e compromesso con il male, perché annunci con fedeltà e purezza il tuo regno. Preghiamo:
- Signore della storia, il tuo Spirito è operante fino alla fine dei tempi: aiuta i governanti a perseguire una politica di pace e di collaborazione tra i popoli. Preghiamo:
- Signore misericordioso, la tua bontà supera i cieli: converti i cuori di chi favorisce la diffusione del male nel mondo, perché il tuo popolo viva sereno alla tua presenza. Preghiamo:
- Signore, Dio dell'uomo, il tuo amore avvolge ogni persona: sostieni con la tua forza chi è colpito dalla malattia e da ogni dolore e sofferenza, perché anche la loro croce redima il mondo. Preghiamo:
- Dio della Pasqua, ogni giorno il tuo popolo fa memoria della morte e risurrezione di Cristo: confortalo con il cibo della salvezza, perché non si stanchi mai di riprendere il cammino verso la perfezione. Preghiamo:
- Per i bambini che in questi giorni riceveranno il battesimo.
- Per chi non ha ancora il coraggio di denunciare il male.

Le nostre invocazioni sono povere, Signore, ma il tuo Spirito conceda a noi il coraggio di compiere, in ogni circostanza, la tua volontà. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
O Dio, che per mezzo dei segni sacramentali
compi l'opera della redenzione,
fa' che il nostro servizio sacerdotale
sia degno del sacrificio che celebriamo.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome. (Sal 102,1)

Oppure:
«Padre, prego perché tutti siano una cosa sola,
perché il mondo creda che tu mi hai mandato»,
dice il Signore. (Gv 17,20-21)


Preghiera dopo la comunione
Il santo sacrificio che abbiamo offerto e ricevuto, o Signore,
sia per noi principio di vita nuova,
perché, uniti a te nell'amore,
portiamo frutti che rimangano per sempre.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
E' molto commovente la storia di Agar disperata nel deserto, con il suo bambino che sembra destinato ormai a morire di sete. "Non voglio vederlo morire!". Agar non pensa a pregare, ma Dio ode il pianto del bambino "e un Angelo di Dio chiamò Agar dal cielo: Che hai Agar? Non temere... Alzati, prendi il fanciullo e tienilo per mano...". La situazione è umanamente disperata, ma Dio è fedele e interviene. E qui vengono le parole a cui dobbiamo fare attenzione: "Dio le aprì gli occhi ed essa vide un pozzo d'acqua". C'era un pozzo, ma la disperazione l'aveva come accecata e non lo vedeva: l'intervento divino le fa vedere la salvezza.
Dobbiamo sempre chiedere al Signore che ci apra gli occhi per vedere, chiederglielo nella preghiera. Se Dio ci dà la sua luce riusciamo a vedere le cose nella loro realtà e a trovare soluzioni positive nella perplessità e nell'incertezza.
E dobbiamo pregare che il Signore apra gli occhi ai responsabili del mondo, perché trovino soluzioni giuste e umane ai tanfi conflitti, alle tante ingiustizie, perché sappiano fare leggi eque e rispettose della dignità di ogni persona. Pregare perché gli uomini accecati dall'egoismo o dalla disperazione aprano finalmente gli occhi e vedano la strada della vera salvezza. Siamo vicini al Salvatore e non lo vediamo. Anzi, facciamo sovente come la gente di Gadara dopo la guarigione dei due indemoniati. "Tutta la città uscì allora incontro a Gesù e, vistolo, lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio". Loro lo hanno visto, ma con occhi carnali, resi ciechi dall'egoismo. Non hanno visto in lui il liberatore potente contro il demonio, ma colui che aveva causato la perdita della mandria di porci e non capiscono che stanno allontanando da sé la salvezza.

venerdì 25 giugno 2021

Venerdì della XII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

La Liturgia di Venerdi 25 Giugno 2021

Venerdì della XII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Il Signore è la forza del suo popolo,
rifugio di salvezza per il suo consacrato.
Salva il tuo popolo, o Signore,
e benedici la tua eredità,
sii loro pastore e sostegno per sempre. (Cf. Sal 27,8-9)

Colletta
Donaci, o Signore,
di vivere sempre nel timore e nell'amore per il tuo santo nome,
poiché tu non privi mai della tua guida
coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Gen 17,1.9-10.15-22)
Sia circonciso ogni maschio in segno di alleanza. Sara ti partorirà un figlio.


Dal libro della Gènesi

Quando Abram ebbe novantanove anni, il Signore gli apparve e gli disse:
«Io sono Dio l’Onnipotente:
cammina davanti a me
e sii integro».
Disse [di nuovo] Dio ad Abramo: «Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione. Questa è la mia alleanza che dovete osservare, alleanza tra me e voi e la tua discendenza dopo di te: sia circonciso tra voi ogni maschio».
Dio aggiunse ad Abramo: «Quanto a Sarài tua moglie, non la chiamerai più Sarài, ma Sara. Io la benedirò e anche da lei ti darò un figlio; la benedirò e diventerà nazioni, e re di popoli nasceranno da lei».
Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e rise e pensò: «A uno di cento anni può nascere un figlio? E Sara all’età di novant’anni potrà partorire?». Abramo disse a Dio: «Se almeno Ismaele potesse vivere davanti a te!». E Dio disse: «No, Sara, tua moglie, ti partorirà un figlio e lo chiamerai Isacco. Io stabilirò la mia alleanza con lui come alleanza perenne, per essere il Dio suo e della sua discendenza dopo di lui. Anche riguardo a Ismaele io ti ho esaudito: ecco, io lo benedico e lo renderò fecondo e molto, molto numeroso: dodici prìncipi egli genererà e di lui farò una grande nazione. Ma stabilirò la mia alleanza con Isacco, che Sara ti partorirà a questa data l’anno venturo».
Dio terminò così di parlare con lui e lasciò Abramo, levandosi in alto.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 127)
Rit: Benedetto l’uomo che teme il Signore.

Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.

La tua sposa come vite feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa.

Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!

Canto al Vangelo (Mt 8,17)
Alleluia, alleluia.
Cristo ha preso le nostre infermità
e si è caricato delle nostre malattie.
Alleluia.

VANGELO (Mt 8,1-4)
Se vuoi, puoi purificarmi.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

Quando Gesù scese dal monte, molta folla lo seguì.
Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi».
Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!». E subito la sua lebbra fu guarita.
Poi Gesù gli disse: «Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno; va’ invece a mostrarti al sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, il Signore è venuto particolarmente per soccorrere i peccatori. coscienti della nostra debolezza, presentiamogli le necessità del nostro tempo e della nostra vita. Preghiamo insieme e diciamo:
Risana, o Padre, le nostre ferite.

La Chiesa ha ricevuto dal Signore il compito di essere madre e maestra: preghiamo affinché sia sempre pronta a medicare le ferite dell'uomo, per guarirlo dal peccato e guidarlo al bene.
I popoli del terzomondo sono ancora afflitti dalla piaga della lebbra: preghiamo affinché la giustizia e la carità costruiscano l'uguaglianza effettiva tra gli uomini.
il mondo della medicina è in continuo progresso. preghiamo affinché la crescita della preparazione tecnica sia accompagnata dal rispetto e dall'amore verso gli ammalati.
Molti nostri fratelli soffrono di malattie incurabili: preghiamo affinché la benevolenza di Dio e le carità degli uomini ricolmi i loro cuori e li ripaghi di ogni sofferenza.
Spesso il peccato ci toglie pace e serenità: preghiamo affinché impariamo ad avvicinarci con più fiducia al Signore, fonte di perdono e di vita nuova.
Per gli ammalati della nostra comunità.
Per i poveri e gli emarginati del nostro quartiere.

O Signore, che ci hai dato l'eucaristia per farci vivere in comunione con te, guida e assisti il tuo popolo affinché testimoni sempre la vita nuova che gli hai donato. Per cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Questo sacrificio di espiazione e di lode
ci purifichi e ci rinnovi, o Signore,
perché i nostri pensieri e le nostre azioni
siano conformi alla tua volontà.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Gli occhi di tutti sono rivolti a te in attesa e
tu dai loro il cibo a tempo opportuno. (Sal 144,15)

Oppure:
«Io sono il buon pastore e do la mia vita per le pecore»,
dice il Signore. (Cf. Gv 10,115.15)


Preghiera dopo la comunione
O Padre, che ci hai rinnovati
con il santo Corpo e il prezioso Sangue del tuo Figlio,
fa' che l'assidua celebrazione dei divini misteri
ci ottenga la pienezza della redenzione.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Tutta la Sacra Scrittura parla del mistero di Cristo, della sua passione e risurrezione. "Dio afferma la Dei Verbum al n. 16 ha sapientemente disposto che il Nuovo Testamento fosse nascosto nell'Antico e l'Antico diventasse chiaro nel Nuovo... I Libri dell'Antico Testamento, integralmente assunti nella predicazione evangelica, acquistano e manifestano il loro pieno significato nel Nuovo, che essi illuminano e spiegano".
Così la prima lettura di oggi parla della risurrezione. Paolo nella lettera ai Romani spiega che Abramo, credendo all'annuncio della nascita di Isacco, credette senza saperlo nella risurrezione di Cristo, perché lui e Sara erano vecchi, "quasi morti", eppure egli credette che Dio, da due esseri così avanzati in età, poteva suscitare un figlio, Isacco, che è profezia e promessa della risurrezione.
Anche il Vangelo è un annuncio di risurrezione. Gesù tocca un lebbroso e lo guarisce: "Gesù stese la mano e lo toccò... e subito la lebbra scomparve". Quel toccare il lebbroso, considerato peccatore, impuro, tanto da rendere impuro chi venisse inavvertitamente in contatto con lui, è simbolo della passione di Cristo. Gesù, facendosi uomo, ha toccato veramente la nostra lebbra; si è presentato nella sua passione come "leprosum", peccatore per noi e in cambio, con la sua morte e risurrezione, sorgente di vita, ci ha dato la guarigione.
Avviciniamoci fiduciosamente all'Eucaristia con le nostre lebbre, con la nostra morte, perché Gesù ci vivifichi. Ogni Messa ci deve "rimettere in piedi", pronti al servizio dei fratelli, grazie alla risurrezione di Gesù.

giovedì 24 giugno 2021

NATIVITA' DI SAN GIOVANNI BATTISTA (Messa del Giorno)

La Liturgia di Giovedi 24 Giugno 2021

NATIVITA' DI SAN GIOVANNI BATTISTA (Messa del Giorno)


Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce e preparare al Signore un popolo ben disposto.

Si dice il Gloria.

Colletta
O Dio, che hai suscitato san Giovanni Battista per preparare a Cristo Signore un popolo ben disposto, concedi alla tua Chiesa la gioia dello Spirito, e guida tutti i credenti sulla via della salvezza e della pace.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Is 49,1-6)
Ti renderò luce delle nazioni.


Dal libro del profeta Isaìa

Ascoltatemi, o isole,
udite attentamente, nazioni lontane;
il Signore dal seno materno mi ha chiamato,
fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome.
Ha reso la mia bocca come spada affilata,
mi ha nascosto all’ombra della sua mano,
mi ha reso freccia appuntita,
mi ha riposto nella sua faretra.
Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele,
sul quale manifesterò la mia gloria».
Io ho risposto: «Invano ho faticato,
per nulla e invano ho consumato le mie forze.
Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore,
la mia ricompensa presso il mio Dio».
Ora ha parlato il Signore,
che mi ha plasmato suo servo dal seno materno
per ricondurre a lui Giacobbe
e a lui riunire Israele
– poiché ero stato onorato dal Signore
e Dio era stato la mia forza –
e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio servo
per restaurare le tribù di Giacobbe
e ricondurre i superstiti d’Israele.
Io ti renderò luce delle nazioni,
perché porti la mia salvezza
fino all’estremità della terra».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 138)
Rit: Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda.

Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.

Sei tu che hai formato i miei reni
e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.
Io ti rendo grazie:
hai fatto di me una meraviglia stupenda.

Meravigliose sono le tue opere,
le riconosce pienamente l’anima mia.
Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
ricamato nelle profondità della terra.

SECONDA LETTURA (At 13,22-26)
Giovanni aveva preparato la venuta di Cristo.


Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, [nella sinagoga di Antiochia di Pisìdia,] Paolo diceva:
«Dio suscitò per i nostri padri Davide come re, al quale rese questa testimonianza: “Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirà tutti i miei voleri”.
Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio inviò, come salvatore per Israele, Gesù. Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di conversione a tutto il popolo d’Israele.
Diceva Giovanni sul finire della sua missione: “Io non sono quello che voi pensate! Ma ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di slacciare i sandali”.
Fratelli, figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi è stata mandata la parola di questa salvezza».

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 1,76)
Alleluia, alleluia.
Tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade.
Alleluia.

VANGELO (Lc 1,57-66.80)
Giovanni è il suo nome.


+ Dal Vangelo secondo Luca

Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.
Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Si dice il Credo.

(Dall'Orazionale CEI 2020)
Fratelli e sorelle, nel ricordo glorioso di san Giovanni Battista, ultimo tra i profeti e primo tra i testimoni del Cristo salvatore, rivolgiamo al Padre la nostra preghiera.
Preghiamo insieme e diciamo: Rinnova, o Padre, i prodigi del tuo Spirito.

1. Per la santa Chiesa: sull’esempio di Giovanni Battista, indichi agli uomini del nostro tempo Gesù, Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. Preghiamo.
2. Per i consacrati nella vita ascetica, monastica e apostolica: lasciata ogni cosa che appartiene alla terra, seguano senza compromessi Cristo, casto, povero, obbediente. Preghiamo.
3. Per i perseguitati a causa della giustizia: con la medesima forza che animò il Battista, proclamino coraggiosamente Gesù via, verità e vita. Preghiamo.
4. Per i profeti del nostro tempo: rifiutando la violenza e la menzogna, tolgano ogni ostacolo davanti a Cristo, portatore di salvezza e di pace. Preghiamo.
5. Per noi qui riuniti in assemblea: riscoprendo la grazia e gli impegni del Battesimo, ci sia dato di vivere in modo limpido il Vangelo di Cristo, nostro Maestro e Signore. Preghiamo.

Accogli, Padre santo, la nostra preghiera e per intercessione di san Giovanni Battista, amico dello Sposo e suo precursore nel martirio, donaci un cuore attento ai segni della tua presenza, per essere trasformati dalla tua parola di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Deponiamo sul tuo altare, o Signore, i nostri doni
nel gioioso ricordo della nascita di san Giovanni Battista,
che annunciò la venuta
e indicò la presenza del Salvatore del mondo.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

PREFAZIO
La missione del Precursore

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Noi ti lodiamo
per le meraviglie operate in san Giovanni Battista,
che fra tutti i nati di donna
hai eletto e consacrato a preparare la via a Cristo Signore.
Fin dal grembo materno esultò per la venuta del Redentore,
nella sua nascita preannunciò i prodigi dei tempi messianici
e, solo fra tutti i profeti,
indicò al mondo l’Agnello del nostro riscatto.
Egli battezzò nelle acque del Giordano
lo stesso tuo Figlio, autore del Battesimo,
e rese a lui la testimonianza suprema
con l’effusione del sangue.
E noi, uniti agli angeli e ai santi,
a te innalziamo sulla terra il nostro canto
e proclamiamo senza fine
la tua gloria: Santo, ...


Antifona di comunione
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
verrà a visitarci un sole che sorge dall’alto. (Cf. Lc 1,78)


Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai nutriti alla cena dell’Agnello,
concedi alla tua Chiesa,
in festa per la nascita di san Giovanni Battista,
di riconoscere come autore della propria rinascita il Messia,
di cui egli annunciò la venuta nel mondo.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Per bocca del profeta Dio annunciò: “Per voi... cultori del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia e voi uscirete saltellanti come vitelli di stalla” (Ml 3,20). L’inno di Zaccaria è il mirabile sviluppo di questa profezia. Quando, obbedendo all’ingiunzione dell’angelo, diede a suo figlio il nome di Giovanni (che significa: Dio è misericordioso), avendo fornito la prova di una fede senza indugi e senza riserve, la sua pena finì. E, avendo ritrovato la parola, Zaccaria cantò un inno di riconoscenza contenente tutta la speranza del popolo eletto. La prima parte, in forma di salmo, è una lode a Dio per le opere da lui compiute per la salvezza. La seconda parte è un canto in onore della nascita di Giovanni e una profezia sulla sua futura missione di profeta dell’Altissimo. Giovanni sarà l’annunciatore della misericordia divina, che si manifesta nel perdono concesso da Dio ai peccatori. La prova più meravigliosa di questa pietà divina sarà il Messia che apparirà sulla terra come il sole nascente. Un sole che strapperà alle tenebre i pagani immersi nelle eresie e nella depravazione morale, rivelando loro la vera fede, mentre, al popolo eletto, che conosceva già il vero Dio, concederà la pace. L’inno di Zaccaria sulla misericordia divina può diventare la nostra preghiera quotidiana.