martedì 8 giugno 2021

AUMENTO DI CASI DI LEUCEMIA FULMINANTE E 5G. L'ITALIA FRA LE PIU' IRRADIATE.

ALLORA... VEDIAMO SE UNENDO I PUNTINI RIUSCIAMO A CAPIRE COSA STA ACCADENDO, E NON SOLO IN ITALIA, DOVE SI STANNO VERIFICANDO SEMPRE PIU' FREQUENTI DECESSI PER LEUCEMIA FULMINANTE. UN ALTRO EFFETTO COLLATERALE DEI VACCINI O C'E' DELL'ALTRO? IL 5G AD ESEMPIO. IL GIOVANE CANTANTE MICHELE MERLO ERA VENETO DI VICENZA, UN RAGAZZO DI 28 ANNI SANO E FORTE. ERA ORIGINARIO DEL VENETO ANCHE UN ALTRO CASO RECENTE DI LEUCEMIA FULMINANTE: IL CULTURISTA E SPORTIVO SANDRO BROCCA. IN QUESTO ARTICOLO ANALIZZEREMO COME IL VENETO SIA TRA LE REGIONI PIU' IRRADIATE DAL 5G.   L'INTERO PIANETA VIENE "BOMBARDATO" CONTINUAMENTE DAI 20.000 SATELLITI NELLO SPAZIO DEL MILIARDARIO, ALTRO FINTO FILANTROPO ALLA SOROS, ELON MUSK. RECENTEMENTE ANONYMOUS HA INDIRIZZATO A MUSK UN MESSAGGIO DI AVVERTIMENTO MOLTO CHIARO CHE POTETE VEDERE QUI:


Michele Merlo
Il body builder di Marghera

Il giovane cantante Michele Merlo era veneto del vicentino. Michele si sentiva male da giorni e mercoledì si era recato presso il pronto soccorso di un ospedale del bolognese che, probabilmente, scambiando i sintomi descritti per una diversa, banale forma virale, lo aveva rispedito a casa. Dopo aver accusato i primi sintomi della malattia che l'ha stroncato, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico d'urgenza all'ospedale Maggiore di Bologna. In seguito alla denuncia dei genitori del cantante, già concorrente di X Factor e di Amici, morto a causa di un'emorragia cerebrale scatenata da una leucemia fulminante, la Procura di Bologna ha aperto un fascicolo contro ignoti per il reato di omicidio colposo. A farlo sapere è la stessa autorità giudiziaria, che spiega inoltre che l'apertura del fascicolo servirà per il "necessario svolgimento dell'autopsia e delle attività investigative connesse". I genitori di Michele Merlo hanno deciso di "chiedere alla magistratura di svolgere le necessarie indagini al fine di verificare se vi siano stati errori e/o omissioni antecedenti al ricovero al Maggiore che abbiano determinato irreversibilmente la sorte del proprio figlio". Michele Merlo era un ragazzo sano e forte di 28 anni. Quando si è sentito male Michele si trovava nel bolognese. Bologna è un'altra tra le città maggiormente irradiate dalle antenne 5G.

Anche il culturista di Mestre era originario del Veneto. Un “ragazzo” sano di 50 anni che aveva dedicato tutta la vita allo sport. Conosciuto e stimato da moltissime persone, all’interno della sua disciplina sportiva e non, nell’arco di tre settimane è scomparso. Sandro Brocca, residente a Marghera, se n’è andato in pochi giorni a causa di una malattia fulminante e spietata diagnosticata solo poco prima. Domenica l’atleta aveva partecipato ad una manifestazione accompagnando altri sportivi e chi gli è stato vicino dice che era quello di sempre, senza che nessun sintomo facesse pensare ad un problema di salute. Lunedì, però, si è sentito male ed è stato accompagnato in ospedale. In quell’ospedale da cui non è più uscito e da cui mercoledì ha lasciato questo mondo. Sandro Brocca era conosciuto e stimato da tutto il mondo della cultura fisica italiano. Campione riconosciuto ad alti livelli di questa disciplina, era stato anche campione del mondo. Lunedì il tracollo. Un malore, la corsa in ospedale, il ricovero in rianimazione. Mercoledì il decesso per un caso di leucemia fulminante.

Rete 5G a Bologna

A Bologna, dal 2019, sono già sei le antenne attive a Bologna. Il quadro di partenza è quello che vede la presenza sul territorio di 256 siti per un totale di 392 impianti di telefonia attivi: 132 di WindTre, 122 di Vodafone, 112 di Tim, 26 di Iliad. Le 28 richieste di parere (provenienti da due gestori) sono tutte riguardanti la riconfigurazione di impianti esistenti, attraverso l'inserimento di antenne 5G a 3.700 Mhz. per affrontare l'avvento del 5G il Comune ha aperto un tavolo permanente per coinvolgere operatori telefonici, comunità scientifica, mondo accademico e comitati dei cittadini: l'obiettivo è "prevenire da un lato la circolazione di informazioni non corrette che provocano nella cittadinanza un allarmismo non giustificato e, dall'altro, la minimizzazione dei possibili rischi connessi all'avvento della nuova tecnologia", sottolineano gli assessori Giuliano Barigazzi e Marco Lombardo, in una comunicazione scritta inviata alla commissione. La linea è quella della "concertazione con gestori e parti sociali", conferma il responsabile dell'area Salute e Tutela ambientale di Palazzo D'Accursio, Marco Farina. Questo sapendo che, di fronte ai due possibili approcci, uno "regolatorio" e l'altro "liberista", secondo Farina la normativa sta andando nella seconda direzione". Secondo Farina la situazione tecnologica è così in evoluzione che risulta impegnativo pensare ad un regolamentazione rigida, è necessaria una certa flessibilità per avere elementi di trattativa. Il messaggio per gli attivisti anti 5G è chiaro: arrangiatevi. La morte di qualche migliaio di persone è sacrificabile rispetto all'evoluzione tecnologica che avanza.

Rete 5G in Veneto

Il sindaco di Vicenza (Michele Merlo era vicentino), sentiti alcuni sindaci della provincia che hanno preso la stessa decisione, ha revocato l'ordinanza, firmata a maggio 2020, che stabiliva la sospensione della sperimentazione o attivazione di impianti 5G. Il provvedimento, nato allo scopo di comprendere se tali dispositivi potessero danneggiare la salute, è stato reso inefficace a seguito della pubblicazione del decreto legge numero 76 del 16 luglio 2020 ("Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale") con cui si stabilisce che i sindaci non possono vietare l'installazione di reti 5G sul proprio Comune. "Questa novità legislativa, afferma il sindaco, espone i comuni a sicuri contenziosi da parte delle compagnie telefoniche. Abbiamo solo la possibilità di intervenire, attraverso il Piano antenne già adottato da questa amministrazione, in merito ai luoghi in cui potrà essere previsto il posizionamento di antenne e ripetitori. In ogni caso proseguiremo il confronto con Arpav e Ulss per avere effettiva certezza che il 5G non provochi danni alla salute pubblica.

Rete 5G a Venezia

A Venezia hanno scelto di applicare tutta la tecnologia disponibile, dal 5G all’intelligenza artificiale, a una delle città più complesse da gestire. Gli ingegneri e i tecnici di Tim hanno lavorato per mesi fianco a fianco con i colleghi del consorzio Venis per trasformare Venezia nella prima smart city «5G ready». Per monitorare oltre 700.000 persone che utilizzano ogni giorno sistemi di trasporto su gomma, ferro e acqua, la città lagunare si è dotata di un’infrastruttura intelligente e di una Smart control room, ospitata all’Isola del Tronchetto, che permette di tenere sotto controllo l’intera città. Grazie all’adozione di intelligenza artificiale, sensori per l’Internet of Things, cloud computing, piattaforme per l’analisi dei dati e connettività 5G, i dati e i video raccolti da telecamere e sensori dislocati in città, vengono analizzati ed elaborati dai sistemi operativi della Smart control room e le informazioni trasmesse a chi deve prendere le decisioni. Che si tratti di interventi relativi alla sicurezza, o di deviare il traffico in seguito a un incidente, oppure variare i limiti di velocità per i mezzi in transito sui canali, può essere fatto tutto in tempo reale. In epoca di restrizioni anti-Covid, dalla Smart control room si possono anche individuare assembramenti in luoghi pubblici e chiedere ai vigili di intervenire. Venezia è il primo esempio di come la tecnologia potrà cambiare la città e la vita dei cittadini. La Smart control room sull’Isola del Tronchetto è la più moderna centrale operativa d’Europa.

Cellulari, 15 motivi per essere preoccupati

Dopo conferme e smentite e decine di studi, sembra ormai certa l’influenza negativa dei cellulari sulla nostra salute. A sostenerlo è ora un autorevole documento che raccoglie l’adesione di ricercatori e medici indipendenti di 12 stati. Il documento, dal titolo che lascia poco spazio a dubbi, “Cellulari e tumori cerebrali: 15 motivi per essere preoccupati”, anticipa le conclusioni di uno studio internazionale, Interphone, in cui è coinvolta anche l’Italia e che promette di dire una parola definitiva sull’argomento. Il documento firmato dai ricercatori di mezzo mondo fa le pulci a decine di studi apparsi sulle riviste scientifiche nel corso degli anni e dalle conclusioni opposte, dando vita a una sorta di meta-ricerca che conclude sostenendo che i tumori al cervello sono collegabili all’utilizzo del cellulare, in una misura quantificabile. Il danno maggiore riguarda le persone che hanno cominciato a utilizzare il telefonino fin dall’adolescenza. Le onde elettromagnetiche prodotte dai cellulari hanno effetti sul DNA e sulla fertilità maschile. Negli anni fra il 1986 e il 2005 si è registrato un aumento dei casi totali di tumori cerebrali collegabili all’uso dei telefonini come il glioma o il meningioma. Il panel indipendente intende quindi dimostrare la pericolosità dei cellulari al di là degli esiti dello studio Interphone, su cui pure l’Oms punta molto, ma che ha anche suscitato perplessità per non aver inserito fra le categorie analizzate i più giovani, proprio quelli che gli specialisti indicano come i soggetti maggiormente a rischio.
I ricercatori hanno tuttavia voluto suggerire alcune precauzioni per limitare gli eventuali danni. Sono dieci regole di buon senso utili a conservare la salute senza rinunciare alla tecnologia:

1) Preferire l’uso di un telefono con base fissa piuttosto che di un telefono dotato di bluetooth;
2) Tenere il cellulare lontano dal corpo, evitando di metterlo in tasca, o in alternativa acquistare una delle custodie schermanti disponibili sul mercato;
3) Limitare l’uso del telefono in assenza o con poco segnale; la sua ricerca provoca una maggior quantità di radiazioni;
4) Non usare il cellulare negli edifici, specialmente quelli costruiti con molto acciaio;
5) Spegnere il cellulare quando non necessario;
6) Quando possibile preferire l’uso del telefono fisso;
7) Ritardare quanto più possibile l’uso del cellulare per i più giovani. Molti paesi hanno già emanato norme a tal riguardo;
8) Non dormire con il cellulare sotto il cuscino o vicino al letto;
9) Verificare la sicurezza dei dispositivi wireless che si utilizzano;
10) Adottare il principio di precauzione per ridurre il rischio.

5G: saremo irradiati (anche) da onde elettromagnetiche provenienti da 20.000 satelliti. I governi ci imbrogliano?

Nel novembre del 2018, la Federal Communications Commission (FCC) degli Stati Uniti ha autorizzato la compagnia spaziale SpaceX, di proprietà dell'imprenditore Elon Musk, a lanciare una flotta di 7.518 satelliti per completare l'ambizioso programma di SpaceX di fornire servizi globali di banda larga satellitare in ogni angolo del Terra.

I satelliti opereranno ad un'altezza di circa 210 miglia e irradieranno la Terra con frequenze estremamente alte; tra 37,5 GHz e 42 GHz. Questa flotta si aggiungerà a una flotta SpaceX più piccola di 4.425 satelliti, già autorizzata all'inizio dell'anno dalla FCC, che orbiterà attorno alla Terra ad un'altezza di circa 750 miglia e che è destinata a irrorarci con frequenze tra 12 GHz e 30 GHz. Si prevede quindi che il totale complessivo dei satelliti SpaceX sarà di poco meno di 12.000.

Le nuove flotte SpaceX costituiranno un massiccio aumento del numero di satelliti nei cieli sopra di noi e un corrispondente aumento delle radiazioni che raggiungono la Terra. La flotta satellitare di SpaceX è, tuttavia, solo una delle tante che verranno lanciate nei prossimi anni, tutte allo stesso scopo: fornire servizi globali a banda larga. Altre società, tra cui Boeing, One Web e Spire Global, lanceranno ciascuna le proprie flotte più piccole, portando il numero totale di nuovi satelliti a banda larga proiettati nello spazio a circa 20.000, ognuno dedicato all'irradiazione della Terra con alte frequenze elettromagnetiche.




Ciò verso cui ci stanno dirigendo è la creazione delle condizioni entro le quali l'intelligenza elettronica o "artificiale" sarà in grado di assumere una presenza sempre maggiore nelle nostre vite. Perché c'è questa improvvisa raffica di attività? Le nuove flotte satellitari stanno contribuendo a uno sforzo globale concertato per "potenziare l'ambiente elettromagnetico della Terra”. Questo “aggiornamento” viene comunemente chiamato 5G o rete wireless di quinta generazione. Infatti è diventata consuetudine nei circoli tecnologici parlare dell'introduzione del 5G come la creazione di un nuovo "ecosistema elettronico" globale. Si tratta in effetti di geoingegneria su una scala mai tentata prima. Mentre questo viene venduto al pubblico come, ad esempio: un miglioramento della qualità dello streaming video per media e intrattenimento; per operazioni chirurgiche a distanza; per l’IOT; per le auto a guida autonoma; per Industry 4.0; ciò verso cui ci stanno dirigendo è, nella realtà, la creazione di condizioni in cui l'intelligenza elettronica o "artificiale" sarà in grado di assumere una presenza sempre maggiore nelle nostre vite.

Sarà un bene? Non lo sappiamo esattamente (anche perché di molte cose non ne sentiamo la mancanza…); ma ci sono alcuni che da anni si preoccupano, abbastanza inascoltati, del danno fisico da radiazioni.


Sappiamo già che l'introduzione del 5G richiederà centinaia di migliaia di nuove torri per telefoni cellulari (indicate anche come "stazioni base") nei centri urbani ed axtraurbani di tutta Italia e letteralmente milioni di nuove torri nelle città di tutto il resto del mondo. I 20.000 satelliti saranno un complemento necessario a questo sforzo terrestre, poiché garantiranno che anche le aree rurali, i laghi, le montagne, le foreste, gli oceani e le terre selvagge, saranno tutte zone incorporate nella nuova infrastruttura elettronica. Non un centimetro quadrato del globo sarà privo di radiazioni del 5G. Nulla e nessuno deve sfuggire a queste radiazioni; e per proteggerci non servirà l’auricolare.


Data la portata del progetto, è sorprendente come poche persone siano consapevoli dell'enormità di ciò che sta iniziando a svolgersi intorno a noi. Pochissime persone hanno persino sentito parlare dei 20.000 nuovi satelliti che dovrebbero trasformare il pianeta in un cosiddetto "pianeta intelligente", irradiandoci giorno e notte. Nei media nazionali non sentiamo voci che mettono in discussione la saggezza, per non parlare dell'etica, della geoingegneria di un nuovo ambiente elettromagnetico globale.

Ci sarà pericolo per la salute?

Ma la domanda che dovremmo porci è se vogliamo un'esposizione sempre più intensa dell'ambiente naturale e di tutte le creature viventi, inclusi noi stessi, a radiazioni elettromagnetiche sempre più numerose e a frequenze sempre più elevate. Cosa succede quando queste radiazioni incontrano i nostri corpi? Lo sappiamo con certezza? La risposta è “no” !

Allo stato attuale, telefoni cellulari, smartphone, tablet, la maggior parte dei Wi-Fi e così via funzionano tutti a meno di 3 GHz, in quella che viene chiamata la regione “a microonde” dello spettro elettromagnetico. Le loro lunghezze d’onda sono di vari centimetri. Uno smartphone che funziona a 800 MHz, ad esempio, invia e riceve segnali con lunghezze d'onda di 37,5 centimetri. Operando a 1,9 GHz, le lunghezze d'onda sono di 16 centimetri. 

L'introduzione del 5G comporterà l'uso di frequenze considerevolmente più elevate di queste, con lunghezze d'onda corrispondenti più brevi. Al di sopra di 20 GHz, le lunghezze d'onda sono lunghe solo millimetri anziché centimetri. La banda d'onda millimetrica (da 30 GHz a 300 GHz) viene definita frequenza estremamente alta e le sue lunghezze d'onda sono comprese tra 10 mm e 1 millimetro. Fino ad oggi, la radiazione elettromagnetica ad altissima frequenza non è stata ampiamente propagata (viene usata per lo più nei radar) e la sua introduzione segna un cambiamento significativo nel tipo di energia elettromagnetica che diventerà presente nell'ambiente naturale.

Uno dei vantaggi dell’uso di queste frequenze è che viene ridotta ciò che viene chiamata "latenza", o ritardo, nel tempo di trasmissione/ricezione. Ma, poiché le onde che trasportano i dati sono così piccole, lunghe appunto solo pochi millimetri, sono meno in grado di attraversare barriere fisiche rispetto alle onde più lunghe di frequenze più basse. Questo è il motivo per cui è necessario disporre di tante altre nuove "stazioni di terra". Esse dovranno ad esempio essere distanziate a non più di 100 metri l’una dall’altra, nelle città.

Poiché le lunghezze d'onda sono molto più piccole, anche le antenne che le trasmettono e le ricevono saranno molto più piccole di quelle degli attuali telefoni e dispositivi elettronici. Un singolo trasmettitore / ricevitore 5G avrà un gran numero di piccole antenne, raggruppate in un'unica unità. Una serie di poco più di mille di tali antenne misura solo circa otto cm quadrati, quindi si adatterà facilmente in una piccola stazione base su un lampione, mentre lo smartphone in tasca ne avrà probabilmente sedici.




Fig 2. Il modulo-antenna 5G di Qualcom; ogni modulo ha 4 antenne, e ogni smartphone avrà 4 di queste antenne.

Sia i satelliti 5G che le torri terrestri 5G utilizzeranno sistemi di antenne disposte a gruppi disposti in "phased array"; questi gruppi sono coordinati per irradiare impulsi in varie direzioni e in una sequenza temporale specificata da un computer che le pilota. Ciò consente a fasci concentrati di onde radio di essere puntati contemporaneamente su vari obiettivi designati; il computer può, se richiesto, rapidamente cambiare orientamento del fascio.



Ciò significa anche che qualsiasi creatura vivente che si frapponga sul percorso di un raggio così concentrato sarà soggetta a una potente dose di radiazioni ad altissima frequenza. Uno studio ha dimostrato che alcuni insetti, a causa delle loro piccole dimensioni corporee, sono particolarmente vulnerabili alle onde millimetriche, alle frequenze più alte. Altri studi hanno dimostrato che anche i batteri e le piante sono vulnerabili.

Oltre alla sua capacità di concentrare la potenza in raggi focalizzati, la tecnologia phased array ha un ulteriore fattore complicante. Su entrambi i lati del raggio principale, gli intervalli di tempo tra gli impulsi sono diversi dagli intervalli di tempo tra quelli del raggio principale, ma possono sovrapporsi in modo tale da produrre cambiamenti estremamente rapidi nel campo elettromagnetico. Ciò può avere un effetto particolarmente dannoso sugli organismi viventi, perché le cariche in movimento che fluiscono nel corpo diventano effettivamente antenne che irradiano nuovamente il campo elettromagnetico e lo inviano più in profondità nell'organismo. Queste onde irradiate sono note come precursori di Brillouin, che prendono il nome dal fisico francese Leon Brillouin, che le descrisse per la prima volta nel 1914. Ricerche suggeriscono che possono avere un impatto significativo e altamente dannoso sulle cellule viventi.

C’è da fidarsi delle rassicuranti parole dei governi e dell'industria? Il caso inglese.

Un articolo di Repubblica del marzo 2019 afferma: "Ci si può chiedere poi se il 5G, usando nuove frequenze (vicine alle cosiddette "onde millimetriche") possa esporre a rischi diversi e maggiori per la salute". È appunto questo l'allarme lanciato da chi adesso chiede lo stop della tecnologia (già lanciata negli Stati Uniti e in arrivo in tutta Europa). Le nuove frequenze sono più elevate rispetto a quelle usate ora dai cellulari e serviranno tra l’altro a creare celle molto piccole e numerose nelle nostre città, per esempio per i servizi dell'internet delle cose (Iot). Il segnale su frequenze elevate penetra e si diffonde meno bene, ecco perché le celle devono essere più piccole e più capillari. Ma questo vuol dire anche, notano dall’Istituto Superiore della Sanità (ISS), che le potenze utilizzate saranno più basse e le onde si fermeranno a livello molto superficiale (della pelle). Questo è ciò che afferma l’ISS; sarà vero? Facciamo un salto nel Regno Unito.

L'ente governativo incaricato di proteggere la salute pubblica, il Public Health England, nel Regno Unito, informò tempo fa che non ci sono prove convincenti che le radiazioni di radiofrequenze (radio, televisione, telefoni cellulari, smartphone, 5G…) abbiano effetti negativi sulla salute di adulti o bambini.

Questo parere si basava sulle raccomandazioni di un organismo apparentemente indipendente chiamato AGNIR (gruppo consultivo sulle radiazioni non ionizzanti), che nel 2012 produsse un rapporto sulla sicurezza delle radiazioni in radiofrequenza. Il rapporto affermava che mancavano prove "convincenti" e "conclusive" per eventuali effetti negativi sulla salute. Era quindi come dare un assegno in bianco al settore delle telecomunicazioni per passare alle frequenze più alte, senza tener conto delle conseguenze.

Si scoprì poi, nel 2017 che, lungi dall'essere indipendente, AGNIR aveva un'alta percentuale di membri con palesi conflitti di interesse, e che il loro rapporto aveva distorto o semplicemente tralasciato prove che avrebbero dovuto costringerlo a giungere alla conclusione opposta a quella a cui era arrivato. In un'analisi forense del rapporto, la ricercatrice per la salute ambientale, Sarah Starkey, chiarì che solo un volontario disprezzo delle prove scientifiche disponibili avrebbe potuto spiegare le contraddizioni interne e l'apparente incompetenza che traspariva dal rapporto.

Nonostante ciò, l'attuale politica del governo del Regno Unito consente a quest’ultimo di realizzare il 5G senza nemmeno un cenno alla necessità di una precedente profonda valutazione della salute e della sicurezza. La salute e la sicurezza semplicemente non figurano nel pensiero del governo, nonostante una vera e propria montagna di letteralmente migliaia di articoli di ricerca che dimostrano effetti negativi sulla salute: il numero di questi articoli e rapporti continua a crescere al ritmo di circa 350 all'anno, in media praticamente uno ogni giorno.

Uno dei motivi per ignorare queste prove circa i possibili danni causati dall'ecosistema elettronico 5G, è la convinzione negli ambienti governativi che, a meno che il 5G non venga introdotto al più presto, il Regno Unito verrà "lasciato indietro"; e la sua crescita economica e competitività sarà messa a rischio. Semplicemente non c'è tempo per considerare le possibili conseguenze sulla salute.

La National Infrastructure Commission, il cui rapporto del 2016, Connected Future, costituisce la base dell'attuale politica del governo inglese, ha spinto in avanti questa visione “terroristica” del Regno Unito (in ritardo rispetto ad altre nazioni), e ha esortato il governo a garantire che la nuova infrastruttura digitale sia pienamente operativa entro il 2025.  Il rapporto della NIC sottolinea ripetutamente che i benefici del "futuro connesso" devono essere misurati in miliardi di sterline di entrate.

Infatti, parliamoci chiaro: il reale motivo che fa ignorare questi pericoli è relativo agli elevati interessi economici in ballo. Gli importi da capogiro coinvolti sono ben esemplificati in una recente stima secondo cui solo l'industria dei media globale guadagnerà $ 1,3 trilioni di dollari dal 5G entro il 2025, anche perché il 5G “sbloccherà il potenziale della realtà aumentata (AR) e della realtà virtuale (VR)”. Senza parlare dei ricavi dalla vendita delle frequenze e dagli interessi dei produttori e operatori relativi alla vendita di hardware, di software e di nuovi servizi.
Le somme in questione sono forse sufficienti per rendere plausibile il perché l'industria delle telecomunicazioni negli ultimi venticinque anni abbia fatto del suo meglio per garantire che la ricerca sugli effetti sulla salute delle tecnologie wireless produca risultati negativi o inconcludenti. Dal 1993, l'industria ha finanziato un gran numero di studi, risparmiando ai governi una grande spesa e allo stesso tempo preservando la comoda illusione che il giudizio sia ancora incerto sul fatto che l'esposizione alle radiazioni di radiofrequenza causi danni alla salute o meno.

Nel luglio 2018, The Guardian ha pubblicato un articolo che cita una ricerca che mostra che, mentre il 67% degli studi finanziati in modo indipendente ha riscontrato un effetto biologico dell'esposizione alle radiazioni di radiofrequenza, solo il 28% degli studi finanziati dall'industria ha trovato gli stessi riscontri. Gli studi finanziati dall'industria hanno una probabilità quasi due volte e mezza inferiore rispetto agli studi indipendenti di trovare effetti sulla salute. Gli autori dell'articolo del Guardian spiegano come l'industria delle telecomunicazioni non abbia bisogno di vincere l'argomentazione scientifica sulla sicurezza, ma semplicemente di continuare l'argomento a tempo indeterminato, producendo studi con risultati che non si possono verificare, o meglio contraddire, circa gli effetti negativi sulla salute.

Uno degli studi più noti è il gigantesco "Interphone Study" finanziato dall'industria, che è riuscito a concludere che tenere un telefono cellulare in testa protegge effettivamente l'utente dai tumori del cervello! Questo studio, che è pieno di contraddizioni e soffre di gravi difetti di progettazione, è spesso citato come il più autorevole fino ad oggi, mentre in realtà pare sia stato completamente screditato.

Nonostante tutto ciò, si ritiene che non vi sia consenso scientifico e quindi che non vi siano motivi sufficienti per intraprendere azioni. Inutile dire che questo faccia comodo sia al governo inglese che all'industria coinvolta.

Ovviamente questo vale per il Regno Unito. In Italia il nostro Istituto Superiore per la Sanità, come visto sopra, ci assicura che non ci sono pericoli.

Un commento finale: i governi si sperticano a condannare il riscaldamento globale, cercando di provare che è generato dall’Uomo e che bisogna combatterlo; e pochi politici (e attivisti al seguito) si premurano a cercare di capire come, e se è giusto, fermare l’inquinamento elettromagnetico. Che è generato, senza alcun dubbio, in questo caso, dall’Uomo. Non è strano? L'Uomo ha deciso di autodistruggersi oppure esiste una "forza" ostile che sta inducendo l'umanità avida ed egoista verso l'autoannientamento?

Cinzia Palmacci











La Liturgia di Martedi 8 Giugno 2021

Martedì della X settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò paura?
Gli avversari e i nemici, sono essi a cadere. (Cf. 26,1-2)

Colletta
O Dio, sorgente di ogni bene,
ispiraci propositi giusti e santi
e donaci il tuo aiuto,
perché possiamo attuarli nella nostra vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (2Cor 1,18-22)
Gesù Cristo non fu sì e no, ma in lui vi fu il sì.


Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, Dio è testimone che la nostra parola verso di voi non è «sì» e «no». Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che abbiamo annunciato tra voi, io, Silvano e Timòteo, non fu «sì» e «no», ma in lui vi fu il «sì».
Infatti tutte le promesse di Dio in lui sono «sì». Per questo attraverso di lui sale a Dio il nostro «Amen» per la sua gloria.
È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo e ci ha conferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 118)
Rit: Risplenda su di noi la luce del tuo volto, Signore.

Meravigliosi sono i tuoi insegnamenti:
per questo li custodisco.
La rivelazione delle tue parole illumina,
dona intelligenza ai semplici.

Apro anelante la mia bocca,
perché ho sete dei tuoi comandi.
Volgiti a me e abbi pietà,
con il giudizio che riservi a chi ama il tuo nome.

Rendi saldi i miei passi secondo la tua promessa
e non permettere che mi domini alcun male.
Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo
e insegnami i tuoi decreti.

Canto al Vangelo (Mt 5,16)
Alleluia, alleluia.
Risplenda la vostra luce davanti agli uomini,
perché vedano le vostre opere buone
e rendano gloria al Padre vostro.
Alleluia.

VANGELO (Mt 5,13-16)
Voi siete la luce del mondo.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Al Dio della bontà rivolgiamo le nostre invocazioni, perché la nostra vita sia un canto di lode perenne alla sua bontà. Diciamo insieme:
Donaci la tua vita, Signore.

Per la Chiesa di Dio: la sua presenza nella storia sia manifestazione della bontà e dell'azione del Padre. Preghiamo:
Per i governanti: il loro impegno promuova condizioni di vita più umane e favorisca lo sviluppo della coscienza. Preghiamo:
Per coloro che vivono nella sofferenza: il loro dolore illumini e dia senso alla vita di molti. Preghiamo:
Per tutti gli uomini: di fronte alla responsabilità non si lascino prendere dall'indifferenza, ma vivano ogni impegno con serietà e dedizione. Preghiamo:
Per la nostra comunità: risvegli nel quartiere la luce della fede e il calore della carità. Preghiamo:
Per chi risponde con prontezza alla chiamata di Dio.
Per chi teme la provvidenza di Dio.

Padre, che ci hai chiamati alla fede perché fossimo sale della terra e luce del mondo, aiutaci a non tradire mai le attese del tuo Figlio Gesù, perché tutti gli uomini rendano gloria a te che sei benedetto nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Volgi il tuo sguardo, o Signore,
al nostro servizio sacerdotale,
perché questa offerta ti sia gradita
e accresca il nostro amore per te.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore,
mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio. (Sal 17,3)

Oppure:
Dio è amore; chi rimane nell'amore,
rimane in Dio e Dio rimane in lui. (1Gv 4,16)


Preghiera dopo la comunione
O Signore, la tua forza risanatrice,
operante in questo sacramento,
ci guarisca dal male e ci guidi sulla via del bene.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Ieri la liturgia ci ha presentato il tema della consolazione, oggi troviamo quello della fedeltà.
"Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore...": il sale non deve diventare insipido, deve conservare le sue proprietà, deve cioè essere fedele a se stesso. Così noi dobbiamo essere fedeli al nostro essere figli di Dio, per impedire al mondo, che è pieno di corruzione, che tende alla corruzione, di imputridire.
"Voi siete la luce del mondo", una luce che si accende e non deve spegnersi, "per far luce a tutti quelli che sono nella casa".
San Paolo nella seconda lettera ai Corinzi risponde alle critiche e ai giudizi di incostanza che erano stati fatti contro di lui, difendendo la propria fedeltà: "Dio è testimone che la nostra parola verso di voi non e si e "no"", e si appella alla fedeltà di Dio. Realmente "la fedeltà del Signore rimane in eterno". Tutto ciò che Dio fa è costante, Dio non rinuncia a nessun suo progetto, non si scoraggia per quanti ostacoli possa incontrare la sua azione, sempre cerca il bene che ha concepito, ama con fedeltà assoluta: Dio è fedele, Dio non è"sì" e "no". E in Gesù c'è stato il "sì".
Quello che Gesù ci chiede: "Risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli", egli lo ha già attuato. Figlio del Padre, lo ha glorificato con l'essere il "si" di Dio. E una definizione splendida. Gesù ha posto il "sì" a tutte le promesse di Dio, che in lui sono diventate beni attuali; Gesù è stato il "si" compiendo sempre la volontà del Padre: "Faccio sempre quello che gli piace". Possiamo dunque appoggiarci su di lui con sicurezza, anzi dobbiamo appoggiarci su di lui. Noi uomini siamo incostanti e troviamo sempre pretesti per giustificare la nostra infedeltà; il "si" di Dio in Gesù invece è per sempre. Per sempre Dio ci ama, per sempre Dio ci usa misericordia, per sempre Dio ci sostiene nelle prove.
Apriamoci ad accogliere la fedeltà divina, il cui pensiero ci riempie di gioia e chiediamo al Signore la grazia di fortificare la nostra fedeltà a lui, perché gli uomini vedano le nostre opere buone e gli diano gloria.


domenica 6 giugno 2021

SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO (ANNO B)

ANDARE ALLA SANTA MESSA PROTEGGE L'ANIMA E IL CORPO. LA SANTISSIMA EUCARISTIA E' FARMACO D'IMMORTALITA'. BUON CORPUS DOMINI A TUTTI

La Liturgia di Domenica 6 Giugno 2021

SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO (ANNO B)

Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Il Signore ha nutrito il suo popolo con fiore di frumento
e lo ha saziato con miele dalla roccia. (Cf. Sal 80, 17)

Si dice il Gloria.

Colletta
Signore Gesù Cristo,
che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia
ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua,
fa’ che adoriamo con viva fede
il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue,
per sentire sempre in noi i benefici della redenzione.
Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Oppure (Anno B):
Signore, che ci hai radunati intorno al tuo altare
per offrirti il sacrificio della nuova alleanza,
purifica i nostri cuori,
perché alla cena dell’Agnello
possiamo pregustare la Pasqua eterna
della Gerusalemme del cielo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Es 24,3-8)
Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi.


Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni, Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose a una sola voce dicendo: «Tutti i comandamenti che il Signore ha dato, noi li eseguiremo!».
Mosè scrisse tutte le parole del Signore. Si alzò di buon mattino ed eresse un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d’Israele. Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore.
Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l’altra metà sull’altare. Quindi prese il libro dell’alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: «Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto».
Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 115)
Rit: Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore.

Che cosa renderò al Signore,
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.

Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.
Io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.

A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo.

SECONDA LETTURA (Eb 9,11-15)
Il sangue di Cristo purificherà la nostra coscienza.


Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, Cristo è venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso una tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano d’uomo, cioè non appartenente a questa creazione. Egli entrò una volta per sempre nel santuario, non mediante il sangue di capri e di vitelli, ma in virtù del proprio sangue, ottenendo così una redenzione eterna.
Infatti, se il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una giovenca, sparsa su quelli che sono contaminati, li santificano purificandoli nella carne, quanto più il sangue di Cristo – il quale, mosso dallo Spirito eterno, offrì se stesso senza macchia a Dio – purificherà la nostra coscienza dalle opere di morte, perché serviamo al Dio vivente?
Per questo egli è mediatore di un’alleanza nuova, perché, essendo intervenuta la sua morte in riscatto delle trasgressioni commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l’eredità eterna che era stata promessa.

Parola di Dio

SEQUENZA
[Sion, loda il Salvatore,
la tua guida, il tuo pastore
con inni e cantici.

Impegna tutto il tuo fervore:
egli supera ogni lode,
non vi è canto che sia degno.

Pane vivo, che dà vita:
questo è tema del tuo canto,
oggetto della lode.

Veramente fu donato
agli apostoli riuniti
in fraterna e sacra cena.

Lode piena e risonante,
gioia nobile e serena
sgorghi oggi dallo spirito.

Questa è la festa solenne
nella quale celebriamo
la prima sacra cena.

È il banchetto del nuovo Re,
nuova Pasqua, nuova legge;
e l'antico è giunto a termine.

Cede al nuovo il rito antico,
la realtà disperde l'ombra:
luce, non più tenebra.

Cristo lascia in sua memoria
ciò che ha fatto nella cena:
noi lo rinnoviamo.

Obbedienti al suo comando,
consacriamo il pane e il vino,
ostia di salvezza.

È certezza a noi cristiani:
si trasforma il pane in carne,
si fa sangue il vino.

Tu non vedi, non comprendi,
ma la fede ti conferma,
oltre la natura.

È un segno ciò che appare:
nasconde nel mistero
realtà sublimi.

Mangi carne, bevi sangue;
ma rimane Cristo intero
in ciascuna specie.

Chi ne mangia non lo spezza,
né separa, né divide:
intatto lo riceve.

Siano uno, siano mille,
ugualmente lo ricevono:
mai è consumato.

Vanno i buoni, vanno gli empi;
ma diversa ne è la sorte:
vita o morte provoca.

Vita ai buoni, morte agli empi:
nella stessa comunione
ben diverso è l’esito!

Quando spezzi il sacramento
non temere, ma ricorda:
Cristo è tanto in ogni parte,
quanto nell’intero.

È diviso solo il segno
non si tocca la sostanza;
nulla è diminuito
della sua persona.]

Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev’essere gettato.

Con i simboli è annunziato,
in Isacco dato a morte,
nell'agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.

Buon pastore, vero pane,
o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.

Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli
alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi santi.

Canto al Vangelo (Gv 6,51)
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.

Questo è il mio corpo. Questo è il mio sangue.


+ Dal Vangelo secondo Marco

Il primo giorno degli Àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?».
Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi».
I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio».
Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Al Padre, che nell'Eucaristia ci ha lasciato il memoriale vivo dell'alleanza compiuta nel corpo e nel sangue di Cristo, rivolgiamo con fiducia la nostra preghiera.
Lo invochiamo dicendo: Salvaci, o Signore.

1. Perché la Chiesa continui a essere costruttrice di comunione e spinga gli uomini a vivere in uno spirito di solidarietà, preghiamo.
2. Perché nell'Eucaristia ogni cristiano possa incontrare il sostegno per il cammino di ogni giorno e la forza per lottare contro il male, preghiamo.
3. Per tutti coloro che scoprono il dono dell'Eucaristia, soprattutto per chi lo riceve per la prima volta, perché trovi nella Chiesa una famiglia che fa dell'Eucaristia la vera sorgente di vita, preghiamo.
4. Perché gli ammalati e gli anziani trovino nell'Eucaristia sostegno alle loro sofferenze, e le sappiano offrire, insieme a quelle di Cristo, per la salvezza del mondo, preghiamo.
5. Perché ogni celebrazione apra lo sguardo al termine ultimo del nostro cammino, e doni la consapevolezza che questo cammino sfocia nell'incontro pieno e gioioso con Dio nella vita eterna, preghiamo.

O Dio nostro Padre, che in Cristo morto e risorto ci hai lasciato il segno meraviglioso del tuo amore, e in lui hai concluso la tua alleanza definitiva con gli uomini, fa' che viviamo sempre con intensità e riconoscenza questo grande dono, in comunione con tutti i nostri fratelli. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Preghiera sulle offerte
Concedi benigno alla tua Chiesa, o Signore,
i doni dell’unità e della pace,
misticamente significati nelle offerte che ti presentiamo.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DELLA SANTISSIMA EUCARISTIA I
L’Eucaristia memoriale del sacrificio di Cristo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Sacerdote vero ed eterno,
egli istituì il rito del sacrificio perenne;
a te per primo si offrì vittima di salvezza,
e comandò a noi di compiere l’offerta in sua memoria.
Il suo Corpo per noi immolato
è nostro cibo e ci dà forza,
il suo Sangue per noi versato
è la bevanda che ci redime da ogni colpa.
Per questo mistero di salvezza,
il cielo e la terra si uniscono in un cantico nuovo
di adorazione e di lode,
e noi, con tutti gli angeli del cielo,
proclamiamo senza fine la tua gloria: Santo, ...

Oppure:
PREFAZIO DELLA SANTISSIMA EUCARISTIA II
I frutti della Santissima Eucaristia

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Nell’ultima Cena con i suoi apostoli,
egli volle perpetuare nei secoli
il memoriale di salvezza della sua croce,
e si offrì a te, Agnello senza macchia,
lode perfetta e sacrificio a te gradito.
In questo grande mistero
tu nutri e santifichi i tuoi fedeli,
perché l’umanità, diffusa su tutta la terra,
sia illuminata dall’unica fede
e riunita dall’unico amore.
E noi ci accostiamo a questo santo convito,
perché l’effusione del tuo Spirito
ci trasformi a immagine della tua gloria.
Per questo mistero di salvezza,
il cielo e la terra si uniscono in un cantico nuovo
di adorazione e di lode;
e noi, con tutte le schiere degli angeli,
proclamiamo senza fine la tua gloria: Santo, ...


Antifona di comunione
«Prendete, questo è il mio corpo.
Questo è il mio sangue dell’alleanza»,
dice il Signore. Alleluia. (Mc 14,22.24)


Preghiera dopo la comunione
Donaci, o Signore,
di godere pienamente della tua vita divina nel convito eterno,
che ci hai fatto pregustare
in questo sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.



Commento
Gesù ci ha promesso di stare con noi fino alla fine del mondo (Mt 28,20). Egli ha mantenuto la sua parola in molti modi. Egli è con noi nella sua parola, che è sempre una parola viva e santa, che conduce al Padre chi ad essa si affida. Egli è presente, ancora di più, nel sacramento del suo corpo e del suo sangue. E ciò merita certo una festa. Questo sacramento ci colma, innanzi tutto perché fa arrivare fino a noi l’“incarnazione” del Verbo divino: Dio continua a venire per restare. Non ci abbandonerà più. In secondo luogo, questo sacramento ci nutre: alimenta in noi quella vita divina che è la nostra vera vita, poiché è eterna. Questo sacramento, infine, ci fa vedere, sotto forma di pane e di vino, colui che gli apostoli hanno visto, ma, proprio come Gesù di Nazaret non era visto da tutti come il Messia, il sacramento del suo corpo e del suo sangue non convince tutti. Per chi si ferma alle apparenze, tale sacramento non costituisce una prova, poiché ciò che si vede non basta. Infatti si vede solo ciò che si lascia vedere. Per il credente invece, cioè per chi si lascia raggiungere dall’amore di Dio, questo sacramento è il più grande fra i segni, il segno che mette in comunione con Gesù stesso. Il credente è da esso trasfigurato, il suo peccato è purificato, grazie ad esso pregusta il banchetto promesso: quello delle nozze del Figlio.

sabato 5 giugno 2021

Soldati vittime del "super vaccino" e cavie di tecniche di potenziamento umano


Se un virus può essere letale, a maggior ragione lo può essere l’uomo.

(da Neuroscienze e utilizzazione militare delle tecniche di potenziamento umano
di Salvatore Amato Università di Catania)

Quando si pensava che la morte di tanti militari fosse dovuta all'uranio impoverito invece erano le "ipervaccinazioni" cui da anni sottopongono i militari....  

Il caporale malato di leucemia si era visto negare per quattro anni la causa di servizio. Nel 2011, a 29 anni, gli è stata diagnosticata una leucemia acuta linfoblastica. E anche lui, caporale maggiore originario della Sicilia, è entrato a far parte dell'esercito di militari italiani affetti da gravissime patologie neoplastiche. Anche lui, come migliaia di altri compagni malati o deceduti, alle spalle aveva delle missioni all'estero (tra cui una in Iraq) e, come racconta il suo avvocato Santi Delia, «una massiccia somministrazione di vaccini subita fin dall'arruolamento: 6 in solo mese nel 2005, 8 in 40 giorni nel 2009, addirittura 11 nel 2000». Ad inizio 2016, in fondo a una battaglia legale durata oltre 4 anni, è arrivata la svolta: dopo l'iniziale rifiuto, ribaltato dal Tar, il ministero della Difesa lo ha infine riconosciuto come vittima del dovere.

È una delibera dai risvolti importanti quella assunta dal «Comitato di verifica» incaricato di valutare le richieste di indennizzo dei militari che sostengono di essersi ammalati per cause legate al servizio svolto. L'organismo infatti, che trasmette i propri pareri vincolanti al ministero della Difesa, si è dimostrato impenetrabile alla tesi secondo cui dietro tumori e leucemie - accanto o anche a prescindere dall'esposizione a uranio impoverito e nanoparticelle - possano celarsi i vaccini somministrati senza rispettare i protocolli e capaci di minare il sistema immunitario dei soldati.

Basti pensare al caso di Erasmo Savino, caporale maggiore di Nola morto esattamente tre anni fa per un tumore. Davanti alla penultima Commissione di inchiesta sull'uranio impoverito, qualche mese prima di morire, aveva denunciato di aver sviluppato la malattia a causa di un mix di vaccini fatti in poco tempo e della successiva esposizione all'uranio impoverito in Kosovo.

La sua richiesta al Comitato di verifica però era stata respinta, e il ragazzo a 31 anni si era spento senza risarcimento e senza vedersi riconosciuto vittima del dovere. Stesso destino di molti altri, come Andrea Rinaldelli, padre dell'alpino Francesco morto nel 2008 a 26 anni di tumore. Anche lui da anni sostiene che suo figlio si sia ammalato a causa di vaccini fatti senza anamnesi e totalmente inutili, ma per quattro volte la richiesta è stata respinta dal Comitato.

Il caporale maggiore siciliano affetto da leucemia, come nei casi succitati, si era visto negare in primo momento la causa di servizio a febbraio 2014. Insieme all'avvocato Delia si era rivolto a quel punto al Tar del Friuli Venezia Giulia, che aveva accolto il ricorso.

L'organo tecnico, spiegava il giudice amministrativo nella sentenza del novembre 2014, non ha chiarito «perché abbia ritenuto le vaccinazioni plurime e ravvicinate non causa o concausa della malattia, se abbia valutato l’incidenza dei due fattori (esposizione all’uranio impoverito e vaccinazioni) ove combinati, e perché - in caso positivo - li abbia ritenuti non concausa della malattia». Il soldato si è così rivolto nuovamente al Comitato che, in diversa composizione, ha capovolto il suo orientamento «alla luce della nuova documentazione pervenuta». Il parere è stato acquisito dalla terza Commissione di inchiesta sull'uranio impoverito insediata alla Camera.

I militari come cavie di progetti per la creazione di super soldati 

Nuotare come i delfini, arrampicarsi come un geco, correre come un leopardo, dormire solo due ore come una giraffa, restare a lungo a digiuno come i cani da slitta dell’Alaska. Sono alcune delle ipotesi che colpiscono maggiormente la fantasia tra le diverse prospettive aperte dall’utilizzazione militare delle tecnologie di potenziamento. In realtà, non c’è aspetto del corpo umano che non sia preso in esame in qualche progetto di ricerca dello statunitense Defence Advanced Research Projects Agency (DARPA), per limitarsi agli studi resi pubblici e descritti in maniera trasparente, quelli insomma che non restano nascosti nelle pieghe del segreto di Stato. Del resto lo slogan del programma di reclutamento del DARPA proclama: “Be all that you can be, and a lot more” (Sii tutto quello che puoi essere, e molto di più).

Se diamo una rapida scorsa agli studi in corso o già in fase di avanzata attuazione, ci rendiamo conto che è previsto il potenziamento di tutti gli organi del nostro corpo dalla vista all’udito, dall’olfatto al gusto e al tatto, offrendo anche forme assolutamente nuove di collegamento tra questi organi. Ad esempio la creazione di una “lingua elettronica” che potrebbe essere usata come un sonar per esaminare l’ambiente circostante. 

Da una parte c’è la meccanica: l’utilizzazione di un esoscheletro dovrebbe consentire ai soldati di trasportare un carico di 100 chili e di correre per 10-15 chilometri l’ora. Dall’altra la farmacologia cellulare e molecolare: esperimenti avvenuti con successo sui topi, lasciano ipotizzare che sia possibile intervenire sul metabolismo per aumentare la resistenza e la velocità. Nuovi vaccini dovrebbero sviluppare le difese immunitarie, nuovi stimolanti biochimici dovrebbero migliorare le capacità fisiche e mentali. Ha già un nome, “nutraceutical”, la pillola con straordinari valori nutrizionali in fase di sperimentazione nel Metabolic Dominance Program. Sono previste sostanze che bloccano in pochi secondi i dolori acuti, mentre l’uso della “fotobiomodulazione” servirà ad accelerare la guarigione delle ferite e a produrre una “cascata chimica” per arrestare in pochi minuti le emorragie. Nel campo delle neuroscienze sono allo studio sostanze per ridurre la sensazione di fame, di stanchezza, di dolore, di paura e, in generale, per condizionare le emozioni, eliminando le inibizioni, cancellando i ricordi dolorosi (e gli scrupoli etici?), aumentando le capacità mnemoniche. In questo campo, attraverso l’interfaccia con i computer, non aumenterà solo la sensibilità per tutti quei particolari che in genere sfuggono alla percezione sensoriale e che invece verranno segnalati da particolari sensori, ma la connessione wireless consentirà di creare una memoria estesa per mantenere attiva l’attenzione, per evitare dimenticanze, per controllare le emozioni, per favorire e verificare i processi decisionali, per trasmettere e ricevere informazioni in una sorta di “telepatia sintetica”. Si sperimentano fasci di microonde per trasmettere e catturare i flussi mentali, influenzare e controllare il comportamento. L’aumento delle capacità cognitive dovrebbe consentire, qualora fosse necessario e in casi estremi, ai soldati di restare operativi per 18-20 ore al giorno, sette giorni a settimana, per periodi ininterrotti di 12-15 mesi, mantenendo sempre la lucidità e la prontezza di spirito. Significativamente un programma del DARPA si chiama Persistence in Combat e immagina soldati "unstoppable because pain, wounds, and bleeding”. Un accurato progetto del NRC, Opportunities in Neuroscience for Future Army Applications, suggerisce, inoltre, di impiegare sistematicamente i risultati delle neuroscienze alla selezione dei militari, all’affidamento delle funzioni, all’addestramento, all’assunzione delle decisioni. Ancora le neuroscienze stanno alla base di armi che non colpiscono il corpo, ma la mente, alterando i sensi e inibendo i centri nervosi dei soldati nemici. 
I militari sono sempre stati costretti a pagare il prezzo di una tragica diversità. Non credo sia accettabile che divengano le cavie, spesso inconsapevoli, di un progetto di trasformazione i cui esiti ultimi sono largamente indecifrabili. Neppure è accettabile il progressivo sovvertimento di molti parametri sociali, per realizzare l’ineluttabile esigenza di “uccidere bene”. Alla mobilitazione tecnologica della necroetica dovremo essere in grado di rispondere con la mobilitazione bioetica di una diversa sensibilità. 

Il direttore dell’intelligence nazionale degli Stati Uniti, John Ratcliffe, ha affermato che la Cina sta utilizzando lo strumento di editing dei geni CRISPR (brevi ripetizioni palindromiche raggruppate e regolarmente distanziate) per cambiare embrioni umani per creare una nuova generazione di "super soldati" in grado di combattere più duramente, più a lungo e in modo più efficace:

"Vogliono che siano i più alti e vogliono anche che siano i più forti, motivo per cui sono impegnati nell’editing genetico – cercando letteralmente di modificare il DNA per creare soldati, marinai e aviatori più forti e potenti. (…) L’informazione è chiara: Pechino intende dominare gli Stati Uniti e il resto del pianeta economicamente, militarmente e tecnologicamente. (…) Non ci sono confini etici nella ricerca del potere a Pechino. (…) La Cina rappresenta la più grande minaccia per l’America e il resto del mondo libero dalla seconda guerra mondiale". 


Cinzia Palmacci

Riferimenti









La Liturgia di Sabato 5 Giugno 2021

San Bonifacio


Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso

Antifona d'ingresso
Questo santo lottò fino alla morte per la legge di Dio,
non temette le minacce degli empi;
la sua casa era fondata sulla roccia.

Oppure:
Il Signore gli diede vittoria nella lotta,
perché sapesse che più potente di tutto
è la fedeltà di Dio. (Cf. Sap 10,12)

Colletta
Interceda per noi, o Signore, il santo martire Bonifacio,
perché custodiamo con fermezza e professiamo con coraggio
la fede che egli ha insegnato con la parola
e testimoniato con il sangue.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Tb 12,1.5-15.20)
Ora benedite il Signore; ecco, io ritorno a colui che mi ha mandato.


Dal libro di Tobìa

In quei giorni, terminate le feste nuziali, Tobi chiamò suo figlio Tobìa e gli disse: «Figlio mio, pensa a dare la ricompensa dovuta a colui che ti ha accompagnato e ad aggiungere qualcos’altro alla somma pattuita». Fece dunque venire l’angelo e gli disse: «Prendi come tuo compenso la metà di tutti i beni che hai riportato e va’ in pace».
Allora Raffaele li chiamò tutti e due in disparte e disse loro: «Benedite Dio e proclamate davanti a tutti i viventi il bene che vi ha fatto, perché sia benedetto e celebrato il suo nome. Fate conoscere a tutti gli uomini le opere di Dio, come è giusto, e non esitate a ringraziarlo. È bene tenere nascosto il segreto del re, ma è motivo di onore manifestare e lodare le opere di Dio.
Fate ciò che è bene e non vi colpirà alcun male. È meglio la preghiera con il digiuno e l’elemosina con la giustizia, che la ricchezza con l’ingiustizia. Meglio praticare l’elemosina che accumulare oro. L’elemosina salva dalla morte e purifica da ogni peccato. Coloro che fanno l’elemosina godranno lunga vita. Coloro che commettono il peccato e l’ingiustizia sono nemici di se stessi.
Voglio dirvi tutta la verità, senza nulla nascondervi: vi ho già insegnato che è bene nascondere il segreto del re, mentre è motivo d’onore manifestare le opere di Dio. Ebbene, quando tu e Sara eravate in preghiera, io presentavo l’attestato della vostra preghiera davanti alla gloria del Signore. Così anche quando tu seppellivi i morti. Quando poi tu non hai esitato ad alzarti e ad abbandonare il tuo pranzo e sei andato a seppellire quel morto, allora io sono stato inviato per metterti alla prova. Ma, al tempo stesso, Dio mi ha inviato per guarire te e Sara, tua nuora.
Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che sono sempre pronti a entrare alla presenza della gloria del Signore. Ora benedite il Signore sulla terra e rendete grazie a Dio. Ecco, io ritorno a colui che mi ha mandato. Scrivete tutte queste cose che vi sono accadute». E salì in alto.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Tb 13)
Rit: Benedetto Dio che vive in eterno.

Benedetto Dio che vive in eterno,
benedetto il suo regno;
egli castiga e ha compassione,
fa scendere agli inferi, nelle profondità della terra,
e fa risalire dalla grande perdizione:
nessuno sfugge alla sua mano.

Quando vi sarete convertiti a lui
con tutto il cuore e con tutta l’anima
per fare ciò che è giusto davanti a lui,
allora egli ritornerà a voi
e non vi nasconderà più il suo volto.

Ora guardate quello che ha fatto per voi
e ringraziatelo con tutta la voce;
benedite il Signore che è giusto
e date gloria al re dei secoli.

Io gli do lode nel paese del mio esilio
e manifesto la sua forza e la sua grandezza
a un popolo di peccatori.
Convertitevi, o peccatori,
e fate ciò che è giusto davanti a lui;
chissà che non torni ad amarvi
e ad avere compassione di voi.

Canto al Vangelo (Mt 5,3)
Alleluia, alleluia.
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.

VANGELO (Mc 12,38-44)
Questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Al Dio di infinita bontà rivolgiamo la nostra supplica, perché ci renda generosi nel dare tutto ciò che abbiamo avuto da lui. Diciamo insieme:
Rendici poveri in spirito, Signore.

Per la Chiesa, perché abbandoni ogni forma di ostentazione e potere, e si rivesta di semplicità evangelica. Preghiamo:
Per i responsabili della vita pubblica, perché con verità perseguano il bene e si adoperino per le reali necessità degli uomini. Preghiamo:
Per coloro che soffrono l'indigenza e la povertà, perché diventino il momento di incontro e di collaborazione tra l'istituzione e la solidarietà dei cristiani. Preghiamo:
Per tutte le persone che operano nel volontariato, perché la loro gratuità costruisca una società basata sull'amore. Preghiamo:
Per la nostra comunità, perché nel nome di Gesù offra sempre il meglio di sè e con gratuità di cuore. Preghiamo:
Perché i cristiani non offrano soltanto il superfluo.
Perché sappiamo ascoltare i semplici e i poveri.

O Signore, tu che non pesi il dono tra le mani, ma guardi alla sincerità del cuore, insegnaci a donare tutto ciò che siamo, imparando da te che hai dato la tua vita per noi e ora vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Santifica con la tua benedizione, o Signore,
i doni che ti presentiamo:
questa offerta accenda in noi la stessa fiamma del tuo amore
che sostenne san Bonifacio nel superare i tormenti del martirio.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
Accogli, o Signore, i doni che ti offriamo
nella memoria del santo martire Bonifacio
e fa’ che ti siano graditi,
come fu preziosa ai tuoi occhi
l’effusione del suo sangue.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
«Se qualcuno vuol venire dietro a me,
rinneghi se stesso, prenda la sua croce
e mi segua», dice il Signore. (Mt 16,24)

Oppure:
«Chi avrà perduto la propria vita per causa mia,
la troverà in eterno», dice il Signore. (Mt 10,39)


Preghiera dopo la comunione
La partecipazione ai tuoi santi misteri
ci comunichi, o Signore,
lo spirito di fortezza che rese il tuo santo martire Bonifacio
fedele nel servizio e vittorioso nella passione.
Per Cristo nostro Signore.




Commento
MESSAGGERO DELLA BUONA NOVELLA . Un monaco viene mandato e si affretta ad annunciare la Buona Novella; un contemplativo viene trasformato in uomo d'azione, incaricato di fondare la Chiesa. Ciò che Gregorio Magno aveva fatto mandando Agostino in Inghilterra, Gregorio lo ripete mandando Bonifacio in Germania. Il cristiano deve imparare a unire azione e contemplazione, a diventare contemplativo nell'azione.
ANNUNCIARE IL VANGELO. Sec. VIII, epoca particolarmente dura: le invasioni barbariche hanno disgregato totalmente l'impero romano; l'eresia ariana ha fatto vacillare la fede. Diventa urgente ridare nuova vita alle Chiese, metterle in comunione fra loro e con Roma. Sarà l'opera di Bonifacio come missionario del Vangelo. In ogni epoca la Chiesa può vivere soltanto accogliendo lo Spirito che le comunica il suo slancio missionario.

venerdì 4 giugno 2021

Venerdì della IX settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

La Liturgia di Venerdi 4 Giugno 2021


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Volgiti a me e abbi pietà,
perché sono povero e solo.
Vedi la mia povertà e la mia fatica
e perdona tutti i miei peccati. (Sal 24,16.18)

Colletta
O Dio, che nella tua provvidenza
tutto disponi secondo il tuo disegno di salvezza,
ascolta la nostra umile preghiera:
allontana da noi ogni male
e dona ciò che giova al nostro vero bene.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Tb 11,5-17)
Dio mi ha colpito, ma ora io contemplo mio figlio.


Dal libro di Tobìa

In quei giorni, Anna sedeva scrutando la strada per la quale era partito il figlio. Quando si accorse che stava arrivando, disse al padre di lui: «Ecco, sta tornando tuo figlio con l’uomo che l’accompagnava».
Raffaele disse a Tobìa, prima che si avvicinasse al padre: «Io so che i suoi occhi si apriranno. Spalma il fiele del pesce sui suoi occhi; il farmaco intaccherà e asporterà come scaglie le macchie bianche dai suoi occhi. Così tuo padre riavrà la vista e vedrà la luce». Anna corse avanti e si gettò al collo di suo figlio dicendogli: «Ti rivedo, o figlio. Ora posso morire!». E si mise a piangere.
Tobi si alzò e, incespicando, uscì dalla porta del cortile. Tobìa gli andò incontro, tenendo in mano il fiele del pesce. Soffiò sui suoi occhi e lo trasse vicino, dicendo: «Coraggio, padre!». Gli applicò il farmaco e lo lasciò agire, poi distaccò con le mani le scaglie bianche dai margini degli occhi.
Tobi gli si buttò al collo e pianse, dicendo: «Ti vedo, figlio, luce dei miei occhi!». E aggiunse: «Benedetto Dio! Benedetto il suo grande nome! Benedetti tutti i suoi angeli santi! Sia il suo santo nome su di noi e siano benedetti i suoi angeli per tutti i secoli. Perché egli mi ha colpito, ma ora io contemplo mio figlio Tobìa».
Tobia entrò in casa lieto, benedicendo Dio con tutta la voce che aveva. Poi Tobìa informò suo padre del viaggio che aveva compiuto felicemente, del denaro che aveva riportato, di Sara, figlia di Raguèle, che aveva preso in moglie e che stava venendo e si trovava ormai vicina alla porta di Nìnive.
Allora Tobi uscì verso la porta di Nìnive incontro alla sposa di lui, lieto e benedicendo Dio. La gente di Nìnive, vedendolo passare e camminare con tutto il vigore di un tempo, senza che alcuno lo conducesse per mano, fu presa da meraviglia. Tobi proclamava davanti a loro che Dio aveva avuto pietà di lui e che gli aveva aperto gli occhi.
Tobi si avvicinò poi a Sara, la sposa di suo figlio Tobìa, e la benedisse dicendole: «Sii la benvenuta, figlia! Benedetto sia il tuo Dio, che ti ha condotto da noi, figlia! Benedetto sia tuo padre, benedetto mio figlio Tobìa e benedetta tu, o figlia! Entra nella casa, che è tua, sana e salva, nella benedizione e nella gioia; entra, o figlia!».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 145)
Rit: Loda il Signore, anima mia.

Loda il Signore, anima mia:
loderò il Signore finché ho vita,
canterò inni al mio Dio finché esisto.

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.

Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.

Canto al Vangelo (Gv 14,23)
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.

VANGELO (Mc 12,35-37)
Come mai dicono che il Cristo è figlio di Davide?


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, insegnando nel tempio, Gesù diceva: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è figlio di Davide? Disse infatti Davide stesso, mosso dallo Spirito Santo:
“Disse il Signore al mio Signore:
Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici
sotto i tuoi piedi”.
Davide stesso lo chiama Signore: da dove risulta che è suo figlio?».
E la folla numerosa lo ascoltava volentieri.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Rivolgiamo al Dio della verità la nostra invocazione, perché tra le vicende umane sappiamo sempre riconoscere la sua presenza. Diciamo insieme:
Ascoltaci, o Signore.

Per la Chiesa, sacramento di salvezza per tutti gli uomini, perché non chiuda mai le porte al dialogo e alla misericordia. Preghiamo:
Per i responsabili della vita pubblica, perché affrontando i problemi, conducano gli uomini alla pace, al benessere e alla maturità civile. Preghiamo:
Per coloro che soffrono, perché l'esperienza che stanno vivendo li porti ad una maggiore conoscenza del Signore della vita. Preghiamo:
Per tutti coloro che non sanno dare un senso alla vita, perché guidati dallo Spirito incontrino il Cristo, significato ultimo di ogni cosa. Preghiamo:
Per la nostra comunità, perché i momenti di incontro e di comunione rafforzino la nostra fede nel Signore della storia. Preghiamo:
Per chi cerca di comprendere la sacra Scrittura.
Per il dialogo ecumenico con il popolo ebreo.

Signore Gesù, tu sei per noi un mistero e una certezza. Fà che non ci stanchiamo mai di entrare nella profondità della tua vita per essere sempre attratti da te. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Fiduciosi nella tua misericordia, o Signore,
veniamo con doni al tuo santo altare,
perché, purificati dalla tua grazia,
siamo rinnovati dai misteri che celebriamo.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Io t'invoco, o Dio, perché tu mi rispondi;
tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole. (Sal 16,6)

Oppure:
«In verità io vi dico:
tutto quello che chiederete nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato»,
dice il Signore. (Cf. Mc 11,24)


Preghiera dopo la comunione
O Padre, che ci nutri con il Corpo e il Sangue del tuo Figlio,
guidaci con il tuo Spirito,
perché, confessandoti non solo a parole e con la lingua,
ma con i fatti e nella verità,
possiamo entrare nel regno dei cieli.
Per Cristo nostro Signore.




Commento
La liturgia suggerisce molti confronti tra i due testi che leggiamo oggi. Nella prima lettura assistiamo alla prodigiosa guarigione di un padre cieco; nel Vangelo Gesù fa capire ai Giudei che essi sono ciechi, poiché si fermano alla visione della sua umanità e la profondità della sua dottrina non li muove a vedere oltre. Egli fa notare che il figlio di Davide è chiamato Signore: "Come mai gli scribi dicono che il Messia è figlio di Davide? Davide stesso infatti ha detto, mosso dallo Spirito Santo: "Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra...". Davide stesso lo chiama Signore: come dunque può essere suo figlio?". Bisogna essere educati dallo Spirito Santo, illuminati da lui per penetrare nel mistero di Gesù.
Nell'Antico Testamento Dio si è rivelato in modo misterioso ad Abramo, a Mosè... Ma nel Nuovo Testamento si rivela in una persona, nel Figlio incarnato. A Mosè ha rivelato di essere ricco di misericordia e di perdono, nel Figlio si rivela come amore. Un altro parallelo. La vista vera ce la dà il "pesce", che nella tradizione cristiana è simbolo di Cristo. Anche il fiele entra nella vita di Cristo: "Gli diedero da bere vino mescolato con fiele" (Mt 27,34) e può rappresentare tutta l'amarezza che egli assaporò nella passione perché i nostri occhi si aprissero alla bellezza della vita nuova.
Ringraziamo il Signore che ogni giorno nella sua parola ci fa trovare aiuti e sollecitazioni ad aprirci alla sua luce, al suo amore perché abbiamo la forza di accettare tutto dalla sua mano, anche le prove che appartengono al suo disegno su di noi e perciò devono essere sostenute con fede e fiducioso abbandono.