sabato 22 agosto 2020

LITURGIA DEL GIORNO: BEATA MARIA VERGINE REGINA

La Liturgia di Sabato 22 Agosto 2020
Beata Vergine Maria Regina

Immagine pezzo principale

Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco 

Antifona d'ingresso
Alla tua destra è assisa la Regina 
splendente di oro e di gemme. (Sal 45,10) 

Colletta
O Padre, che ci hai dato come nostra madre e regina 
la Vergine Maria, 
dalla quale nacque il Cristo, tuo Figlio, 
per sua intercessione 
donaci la gloria promessa ai tuoi figli nel regno dei cieli. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo... 

PRIMA LETTURA (Ez 43,1-7)
La gloria del Signore entrò nel tempio.

Dal libro del profeta Ezechièle

[Quell’uomo] mi condusse verso la porta che guarda a oriente ed ecco che la gloria del Dio d’Israele giungeva dalla via orientale e il suo rumore era come il rumore delle grandi acque e la terra risplendeva della sua gloria. 
La visione che io vidi era simile a quella che avevo visto quando andai per distruggere la città e simile a quella che avevo visto presso il fiume Chebar. Io caddi con la faccia a terra. La gloria del Signore entrò nel tempio per la porta che guarda a oriente.
Lo spirito mi prese e mi condusse nel cortile interno: ecco, la gloria del Signore riempiva il tempio. Mentre quell’uomo stava in piedi accanto a me, sentii che qualcuno entro il tempio mi parlava e mi diceva: «Figlio dell’uomo, questo è il luogo del mio trono e il luogo dove posano i miei piedi, dove io abiterò in mezzo ai figli d’Israele, per sempre».

Parola di Dio 

SALMO RESPONSORIALE (Sal 84)
Rit: La gloria del Signore abiti la nostra terra. 

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra. 

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo. 

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino. 

Canto al Vangelo (Mt 23,9) 
Alleluia, alleluia.
Uno solo è il Padre vostro, quello celeste
e uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Alleluia. 

VANGELO (Mt 23,1-12
Dicono e non fanno. 

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: 
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. 
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente. 
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. 
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».

Parola del Signore 

Preghiera dei fedeli
Preghiamo con fiducia il Padre, incoraggiati da Gesù che è venuto a portare il peso di tutte le nostre sofferenze, e diciamo: 
Signore nostro Padre, ascoltaci. 

Per la santa Chiesa, perché si mostri veramente madre che conosce e comprende la debolezza dei suoi figli. Preghiamo: 
Per il Papa, i vescovi e i sacerdoti, perché siano i primi a vivere i contenuti del loro messaggio e si confrontino continuamente con il vangelo. Preghiamo: 
Per coloro che possiedono cultura e titoli accademici, perché non li usino per progetti di ambizione o per sopraffare i meno colti, ma si mettano a servizio dei fratelli. Preghiamo: 
Per i predicatori, perché si sforzino continuamente di ridurre la distanza tra l'ideale che annunciano e la loro vita cristiana. Preghiamo: 
Per tutti noi, perché la fede in Gesù ci aiuti a condividere umilmente le fatiche e le speranze di tutti gli uomini. Preghiamo: 
Perché nella nostra comunità venga valutato ogni carisma. 
Perché i rapporti umani siano vissuti nella verità. 

O Dio, unico padre e unico maestro, ascolta le invocazioni che tu stesso ci hai insegnato, e fà che ci lasciamo sempre guidare dal vangelo del tuo Figlio, Gesù Cristo nostro Signore, che vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen. 

Preghiera sulle offerte
Accogli, o Padre, i doni che ti offriamo 
nel gioioso ricordo della Vergine Madre 
ed esaudisci la nostra preghiera; 
ci aiuti e ci soccorra il Cristo, uomo Dio, 
che si offrì per noi Agnello senza macchia sulla croce. 
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. 

Prefazio della beata Vergine Maria. 

Antifona di comunione
Beata sei tu, Vergine Maria, perché hai creduto 
al compimento delle parole del Signore. (Lc 1,45) 

Preghiera dopo la comunione
Signore nostro Dio, che ci hai nutriti alla tua mensa 
nel ricordo della beata Vergine Maria, 
nostra madre e regina, 
concedi anche a noi di partecipare all’eterno convito, 
che ci hai fatto pregustare in questo sacramento. 
Per Cristo nostro Signore. 

Commento
Quando un popolo è oppresso, o quando un paese è invaso da un altro, esso è per così dire nelle tenebre. L’angoscia di un individuo è una specie di oscurità. Ogni volta che un popolo o un individuo è nel buio, cerca la luce della liberazione spera ardentemente che un giorno verrà la luce. 
Quando un popolo cammina nelle tenebre, è portato di solito a dedurre che Dio lo ha abbandonato. È una conclusione sbagliata, perché è stato, invece, il popolo ad abbandonare Dio. Quando il popolo si pente, comincia a ritrovare la retta via: può camminare nella luce e avere speranza. 
Qualche volta, questa speranza di luce si localizza su un bambino la cui nascita può dare corpo e vita alla speranza. Per gli abitanti della Palestina settentrionale, l’invasione degli Assiri era stata oscurità e tristezza, ma la profezia di Isaia sulla nascita di un bambino era capace di infondere speranza. 
L’annuncio della nascita di questo fanciullo si riferiva ad un futuro re, dotato di una notevole saggezza e prudenza, un guerriero che sarebbe stato ritenuto un eroe dal suo popolo. Con la sua potenza avrebbe riportato la pace e così l’oscurità si sarebbe cambiata in luce. 
La cristianità primitiva ha visto in questo bambino portatore di speranza Gesù di Nazaret. Avendo Maria dato alla luce la speranza fatta carne, è onorata come Regina del cielo. 
Gesù non fu un guerriero né un eroe. Però, insegnò la sapienza. Si dedicò al popolo. Proclamò una pace che il mondo non può dare. Non fu il tipo di re che il popolo si era immaginato, ma trasformò le tenebre in luce.

venerdì 21 agosto 2020

NOVENA ALLA REGINA E MADRE DEGLI ULTIMI TEMPI E MESSAGGIO

In preparazione alla Festività del 28 di Agosto.


Data di inizio: 20 agosto

Data conclusiva: 28 agosto


La seguente Novena è stata dettata a Luz de Maria dalla Nostra Madre Santissima. Ogni giorno della Novena, la Madonna desidera che, uniti a Lei, facciamo la preghiera iniziale, poi la preghiera del giorno e che mettiamo in pratica con amore l’offerta che Lei ci indica. Inoltre ci ricorda:



“Come tutti i Miei figli sanno, durante una Novena è necessario assistere alla Santa Eucaristia.”



Fratelli:



IL 20 AGOSTO HA INIZIO LA NOVENA DELLA NOSTRA REGINA E MADRE DEGLI ULTIMI TEMPI. (devozione)



In un momento come quello che stiamo vivendo, è necessario guardare in dettaglio l’immagine della nostra Regina e Madre e per poter entrare in unione con il Suo Cuore, dobbiamo tenerla per mano.

È necessario che ciascuno di noi si nutra della preghiera, stando al riparo della Parola Divina, che ci assicura che le preghiere non vanno perdute, ma arrivano fin dove nemmeno immaginiamo.

Come umanità ci troviamo di fronte ad una quotidianità che sta evidenziando l’avanzare di una serie di eventi preannunciati da tempo, dei quali questa generazione sarà testimone e considerando il livello di disumanizzazione nel quale stiamo ormai vivendo, la purificazione che è stata annunciata dal Cielo, è imminente.

Di fronte all'aumento dell'avidità, della superbia, dell'irascibilità, dell'egoismo e dell'ignoranza riguardo a quello su cui il Cielo ci sta avvertendo, di fronte a un essere umano che riesce solo a vedere a pochi centimetri di distanza e rifiuta e ridicolizza tutto quello che è stato comunicato dal Cielo, ci rendiamo conto che l'umanità sarà duramente provata.

Dedichiamo ogni giorno di questa novena alla riparazione, preghiamo con il cuore, nella consapevolezza di quanta responsabilità abbia l’umanità in quello che stiamo vivendo.

Preghiamo ed imploriamo che le nostre preghiere siano accolte dalla Divina Volontà, grazie all’intercessione della Madonna.



Luz de Maria








MESAGGIO DI SAN MICHELE ARCANGELO
A LUZ DE MARIA
19 AGOSTO 2020





Popolo di Dio:



RICEVETE LA PACE DIVINA NECESSARIA IN OGNI PERSONA.


Nel momento in cui nel mondo, nella maggioranza dei paesi, il furore dell’umanità si scatenerà e gli uomini si scaglieranno contro i loro fratelli e la pace sarà anelata e desiderata, perché la discordia avrà preso piede sulla terra, chiedetevi:


IN CHE MOMENTO DELL’APOCALISSE VI TROVERETE?


Quando vedrete quelli che andavano a Messa ogni giorno e ricevevano l’Eucaristia….
Quando vedrete quelli che pregavano in ogni momento e in ogni luogo, quelli che non lasciavano dubbi riguardo alla loro religiosità…
Quando vedrete quelli che si vestivano in modo esageratamente pudico, rintanarsi per paura della persecuzione e negare il Nostro Re e Signore Gesù Cristo come “Loro Signore e loro Dio”, per salvarsi la vita…

STATE CERTI CHE LA PERSECUZIONE CONTRO IL VERO POPOLO DI NOSTRO SIGNORE E RE, GESÙ CRISTO NON STARÀ DIMINUENDO, ma si starà invece intensificando.



Ci sarà una chiara e definitiva divisione tra coloro che rimarranno in unione al Vero Magistero della Chiesa del Nostro Signore e Re Gesù Cristo e quelli che hanno vissuto da farisei all’interno della Chiesa e sono stati già da tempo i persecutori del Popolo Fedele. Si accorrerà in luoghi isolati, negli scantinati di vecchie chiese o in luoghi improvvisati e forse i più impensati. per ascoltare la Santa Messa e per ricevere Cristo, presente nella Sacra Eucaristia, dalle mani di sacerdoti fedeli, adoratori di Cristo Eucaristia, amanti della Nostra Regina e Madre dei Cieli e della Terra.



Popolo di Dio:


NON COMPORTATEVI COME I FARISEI (Mt. 23), AGITE COME FIGLI FEDELI AL NOSTRO RE E SIGNORE GESÙ CRISTO, CONVERTITEVI DI FRONTE ALL’IMMINENTE PURIFICAZIONE CHE STA PER ARRIVARE SULLA TERRA DAL CIELO E ALL’IMMINENTE SEQUENZA DI EVENTI CHE VI SONO GIÀ STATI ANNUNCIATI PRECEDENTEMENTE AFFINCHÈ PREGHIATE, OFFRIATE DIGIUNI E PRIVAZIONI, AIUTIATE I BISOGNOSI E I DISPERATI, OFFRIATE LORO IL PANE DELLA TESTIMONIANZA DEL VIVERE NELLA VOLONTÀ DIVINA.



L’uomo ha il libero arbitrio, che deve utilizzare per adorare, per comportarsi ed agire come un vero figlio di Dio, per essere umile e non superbo ed orgoglioso.
L’altezzoso finirà per stancarsi lungo il cammino.


Pregate in ogni momento, sta per arrivare il grande tremore, il tempo ormai non è più tempo! È contemporaneamente l’atteso e il temuto presente.
Senza fermarvi con quelli che vogliono farvi perdere, voi continuate sul cammino che è stato indicato, senza allontanarvi, senza dimenticarvi che il demonio si aggira come un leone ruggente in cerca di chi divorare.


Siate cauti nell’operare e nell’agire, non confondetevi con i confusi, siate cauti, voi siete il Popolo di Dio e non i figli del male.


LA CHIESA DEL NOSTRO RE E SIGNORE GESÙ CRISTO PATIRÀ IN MODO TERRIBILE. GLI ERRORI PORTERANNO ALLA PERDITA DELLA FEDE ED È PER QUESTO CHE È COSÌ NECESSARIA UNA FEDE INCROLLABILE, LA FEDE NELLA PRESENZA DEL NOSTRO RE E SIGNNORE GESÙ CRISTO IN CIASCUNO DEI SUOI FIGLI.



Pregate figli di Dio, pregate per la conversione di tutti.



Pregate figli di Dio, pregate perché continuiate ad essere fedeli.



Pregate, pregate per i paesi che patiranno il tremore inatteso e non desiderato.



Pregate, pregate per quelli che dominati dalla superbia, saranno la causa della perdizione dei loro fratelli.



Pregate per coloro che soffrono la fame, per i tribolati, per la verità nei governanti della terra.



Amato Popolo di Dio, il prossimo momento sarà di inganno, non andate fuori strada, per questo è importane la preghiera fatta con il cuore, che vi prepariate per il GRANDE AVVERTIMENTO (*) e che siate nella pace.



Pregate per il Cile e per la Colombia. I progetti del male non si fermeranno.



Alla fine il Cuore Immacolato della Nostra Regina e Madre dei Cieli e della Terra, trionferà ed il male non toccherà l’uomo.



Popolo di Dio:


NON FERMATEVI!

QUESTI SONO MOMENTI IN CUI SI DEVE RIMANERE IN GUARDIA. NON DIMENTICATEVI CHE ARRIVERÀ L’AVVERTIMENTO E COLPIRÀ L’UOMO COME UN FULMINE.



CHI È COME DIO?
NESSUNO È COME DIO!



San Michele Arcangelo



AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO


LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Venerdi 21 Agosto 2020
San Pio X

San Pio X

Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Il Signore lo ha scelto come sommo sacerdote,
gli ha aperto i suoi tesori,
lo ha colmato di ogni benedizione.

Colletta
O Dio, che per difendere la fede cattolica
e unificare ogni cosa nel Cristo
hai animato del tuo Spirito di sapienza e di fortezza
il papa san Pio X, fa’ che, alla luce dei suoi insegnamenti
e del suo esempio,
giungiamo al premio della vita eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ez 37,1-14)
Ossa inaridite, udite la parola del Signore. Aprirò le vostre tombe e vi farò uscire dai vostri sepolcri, o popolo mio.


Dal libro del profeta Ezechièle

In quei giorni, la mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi depose nella pianura che era piena di ossa; mi fece passare accanto a esse da ogni parte. Vidi che erano in grandissima quantità nella distesa della valle e tutte inaridite.
Mi disse: «Figlio dell’uomo, potranno queste ossa rivivere?». Io risposi: «Signore Dio, tu lo sai». Egli mi replicò: «Profetizza su queste ossa e annuncia loro: “Ossa inaridite, udite la parola del Signore. Così dice il Signore Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete. Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, su di voi stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito e rivivrete. Saprete che io sono il Signore”». Io profetizzai come mi era stato ordinato; mentre profetizzavo, sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che si accostavano l’uno all’altro, ciascuno al suo corrispondente. Guardai, ed ecco apparire sopra di esse i nervi; la carne cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c’era spirito in loro.
Egli aggiunse: «Profetizza allo spirito, profetizza, figlio dell’uomo, e annuncia allo spirito: “Così dice il Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano”». Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, sterminato.
Mi disse: «Figlio dell’uomo, queste ossa sono tutta la casa d’Israele. Ecco, essi vanno dicendo: “Le nostre ossa sono inaridite, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti”. Perciò profetizza e annuncia loro: “Così dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio uscire dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nella terra d’Israele. Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi farò uscire dai vostri sepolcri, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nella vostra terra. Saprete che io sono il Signore. L’ho detto e lo farò”». Oracolo del Signore Dio.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 106)
Rit: Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre.

Lo dicano quelli che il Signore ha riscattato,
che ha riscattato dalla mano dell’oppressore
e ha radunato da terre diverse,
dall’oriente e dall’occidente,
dal settentrione e dal mezzogiorno.

Alcuni vagavano nel deserto su strade perdute,
senza trovare una città in cui abitare.
Erano affamati e assetati,
veniva meno la loro vita.

Nell’angustia gridarono al Signore
ed egli li liberò dalle loro angosce.
Li guidò per una strada sicura,
perché andassero verso una città in cui abitare.

Ringrazino il Signore per il suo amore,
per le sue meraviglie a favore degli uomini,
perché ha saziato un animo assetato,
un animo affamato ha ricolmato di bene.

Canto al Vangelo (Sal 24,4)
Alleluia, alleluia.
Insegnami, Signore, i tuoi sentieri,
guidami nella tua fedeltà e istruiscimi.
Alleluia.

VANGELO (Mt 22,34-40)
Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».
Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, dall'esperienza della nostra insufficiente capacità di amare, innalziamo la nostra preghiera a Dio Padre, fonte di ogni amore, dicendo:
O Signore, donaci un cuore capace di amare.

Per la santa Chiesa, perché presenti a tutti gli uomini l'amore filiale verso Dio, con la carità operosa verso il prossimo. Preghiamo.
Per i responsabili della società, perché non si limitino a garantire la giustizia, ma promuovono anche opere di carità suscitate dall'amore fraterno. Preghiamo:
Per chi si sente solo e non è mai stato amato, perché scopra l'amore del Padre celeste e trovi nei fratelli amicizia e comprensione. Preghiamo:

Per coloro che sono impegnati nel volontariato, perché la fede in Dio li sostenga anche quando manca la riconoscenza umana. Preghiamo:

Preghiera sulle offerte
Accetta con bontà, Signore,
le offerte che ti presentiamo
e fa’ che, sull’esempio di san Pio X,
con devozione sincera e con viva fede
partecipiamo a questi santi misteri.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
“Signore, tu sai tutto: tu sai che io ti amo” (Gv 21,17)


Preghiera dopo la comunione
Signore nostro Dio,
la mensa eucaristica alla quale ci siamo accostati
nel ricordo del papa san Pio X,
ci renda forti nella fede e concordi nella carità.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Giuseppe Sarto (Treviso 1835 – Roma 20 agosto 1914), vescovo di Mantova (1884) e patriarca di Venezia (1893), sale alla cattedra di Pietro con il nome di Pio X. E’ il pontefice che nel Motu proprio «Tra le sollecitudini» (1903) affermò che la partecipazione ai santi misteri è la fonte prima e indispensabile della vita cristiana. Difese l’integrità della dottrina della fede, promosse la comunione eucaristica anche dei fanciulli, avviò la riforma della legislazione ecclesiastica, si occupò positivamente della questione romana e dell’Azione Cattolica, curò la formazione dei sacerdoti, fece elaborare un nuovo catechismo, favorì il movimento biblico, promosse la riforma liturgica e il canto sacro.
Pio XII lo beatificò nel 1951 e lo canonizzò nel 1954. Il suo corpo è venerato nella basilica Vaticana.

giovedì 20 agosto 2020

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Giovedi 20 Agosto 2020
San Bernardo

Vangelo Mt 22, ppt video online scaricare

San Bernardo di Chiaravalle


Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Il giusto si allieterà nel Signore,
riporrà in lui la sua speranza;
tutti i retti di cuore ne gioiranno. (Sal 64,11)

Colletta
O Dio, che hai suscitato nella tua Chiesa
san Bernardo abate,
come lampada che arde e risplende,
fa’ che per sua intercessione
camminiamo sempre con lo stesso fervore di spirito,
come figli della luce.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ez 36,23-28)
Vi darò un cuore nuovo. Porrò il mio spirito dentro di voi.


Dal libro del profeta Ezechièle

Così dice il Signore Dio: «Santificherò il mio nome grande, profanato fra le nazioni, profanato da voi in mezzo a loro. Allora le nazioni sapranno che io sono il Signore – oracolo del Signore Dio –, quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi.
Vi prenderò dalle nazioni, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.
Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme. Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 50)
Rit: Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Insegnerò ai ribelli le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.

Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocausti, tu non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.

Canto al Vangelo (Sal 94,8)
Alleluia, alleluia.
Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Alleluia.

VANGELO (Mt 22,1-14)
Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:
«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, consapevoli che quando accettiamo un invito a festa, rafforziamo il nostro legame di amicizia con chi ci invita, preghiamo il Signore perché siamo generosi nel rispondere alla sua chiamata:
Accogli al tuo banchetto, o Signore.

Per la santa Chiesa, perché offra a tutti gli uomini la possibilità di conoscere e amare il Signore. Preghiamo:
Per i cristiani assenti e non praticanti, perché riscoprano la gioia e la bellezza dell'impegno cristiano. Preghiamo:
Per i giovani, perché non abbiano paura di accettare l'invito al banchetto del Signore, anche se questo comporta ideali grandi e ardui. Preghiamo:
Per le nostre comunità parrocchiali, perché riscoprano il valore della domenica come giorno del Signore. Preghiamo:
Per noi qui presenti, perché nella nostra partecipazione al banchetto eucaristico, non ci manchi l'abito nuziale di una adeguata disposizione. Preghiamo:
Perché gli interessi della vita non impediscano la pratica della fede.
Perché tutti gli uomini si salvino.

Accogli, o Padre, la preghiera che ti rivolgiamo prima di partecipare con fede alla mensa eucaristica. Fà che il contatto con tuo Figlio Gesù generi in noi la vita nuova. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Ti offriamo, Signore, questo sacrificio,
fonte di unità e di pace,
nel ricordo del santo abate Bernardo,
che con la parola e con l’azione
operò instancabile per la concordia nella Chiesa.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Gustate e vedete quanto è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia. (Sal 34,9)


Preghiera dopo la comunione
Il pane di vita eterna che abbiamo ricevuto
nella festa di san Bernardo,
ci rinnovi, Signore, nel corpo e nello spirito,
perché, illuminati dalle sue parole e dal suo esempio,
anche noi siamo afferrati
dall’amore del tuo Verbo fatto uomo.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.



Commento
Bernardo (Digione, Francia, 1090 – Chiaravalle-Clairvaux 20 agosto 1153), dopo Roberto, Alberico e Stefano, fu padre dell’Ordine Cistercense. L’obbedienza e il bene della Chiesa lo spinsero spesso a lasciare la quiete monastica per dedicarsi alle più gravi questioni politico-religiose del suo tempo. Maestro di guida spirituale ed educatore di generazioni di santi, lascia nei suoi sermoni di commento alla Bibbia e alla liturgia un eccezionale documento di teologia monastica tendente, più che alla scienza, all’esperienza del mistero. Ispirò un devoto affetto all’umanità di Cristo e alla Vergine Madre.

LE CONDIZIONI DELLA DEMOCRAZIA E IL CASO ITALIANO

Il senso dell'Italia per la democrazia: lo stato incompiuto e il ...

PRIMA DI VOTARE "SI" AL REFERENDUM SUL TAGLIO DEI PARLAMENTARI DOVRESTE CHIARIRVI BENE IL CONCETTO DI "DEMOCRAZIA" E CHIEDERVI SE IN ITALIA ANCORA SI POSSA PARLARE DI "POTERE DEL POPOLO".....   




Forse in termini quantitativi ha ragione Edgar Morin, secondo cui “la democrazia è nata in modo marginale nella storia, al fianco di imperi dispotici, teocrazie, aristocrazie, sistemi di caste. Resta marginale, nonostante l’universalizzazione dell’aspirazione democratica”[1]. Ma in termini qualitativi no, come egli stesso riconosce, la democrazia resta “il sistema politico più civilizzato”[2]. In termini qualitativi ovunque la democrazia si è affermata, è stata egemonica. 


La democrazia ha sempre risolto al suo interno i problemi, non deve ricorrere a nessuno. Risolve i problemi al suo interno, da sola con i propri meccanismi. Non esiste un regime post-democratico. Oltre la democrazia non può esserci un’altra democrazia. Ci sarà una diversa forma di governo, che potrà essere in mille modi ma non potrà essere democratica. La democrazia è autopoietica o non è. 


Non è un caso allora che, in tutti i regimi democratici la crisi economica è stata salvata da decisione politiche; che, di fronte alla esigenza di rinnovare la democrazia, i partiti politici occidentali abbiano pensato di ricorrere alla democrazia; non è un caso che tutti, per cambiare un governo hanno deciso di rivolgersi al corpo elettorale. 


Tutti, tranne l’Italia. Solo l’Italia ha pensato di risolvere i problemi della sua democrazia sospendendo la democrazia. Solo in Italia, un parlamento di nominati nomina da sempre al Governo un suo rappresentante, talvolta ha appositamente nominato un senatore per far in modo che fosse nominato presidente del Consiglio. Solo in Italia, una crisi prevalentemente politica, anni fa è stata gestita da un tecnico dell’economia. Solo in Italia, i partiti popolari lasciano il potere alla tecnostruttura scientifico-burocratica che in gran parte ha prodotto e contrastato, nell’ambiguità radicale dell’era moderna, la crisi economica che imperversa, irrefrenabile. 


Eppure, uno degli elementi della degenerazione delle democrazie moderne, denunciato più volte da John Kennett Galbraith, e rimarcato ancora nel 1996 da Edgar Morin è proprio il potere degli econocrati, “capacissimi di adattare le persone al progresso tecnico, ma incapaci di adattare il progresso tecnico alle persone”[3]


Nati dentro meccanismi consolidati e conservativi delle economie moderne produttive e finanziare, privi della spinta dell’azione politica, “non possono immaginare nuove soluzioni di riorganizzazione del lavoro e di ripartizione della ricchezza”[4]. Tutto questo produce una regressione della democrazia, l’instaurarsi di “una società duale”[5], nella quale “i grandi problemi della civiltà restano concepiti come problemi privati invece di manifestarsi alla coscienza politica e al dibattito pubblico”[6]; “una società duale”[7] che determina “l’accentuazione della competizione economica fra le nazioni, soprattutto in una congiuntura di depressione economica, favorisca la riduzione della politica all’economia, e l’economia diventa il problema politico permanente”[8]; una regressione democratica che genera una società duale e, contemporaneamente una società duale che genera regressione democratica, in modo che, “qualora persistesse il deficit democratico, diverrà società normale”[9]. Morin ha dipinto, sedici anni prima, la situazione italiana di oggi. Un quadro ben descritto anche da Pasolini e dalla sua denuncia sui processi di omologazione della società capitalista che più di tutti ha svuotato le strutture di significato del sistema sociale e relazionale. Uno scenario di verità, molto più modestamente, indicato anche da me come condizione moderna dell’epipower, il potere epistemologico della società della comunicazione[10]


Il problema centrale resta comunque quello della regressione democratica che non permette la soluzione dei problemi che richiederebbe una progressione democratica, appunto perché “la democrazia dipende dalle condizioni che dipendono dal suo esercizio”[11]; ovvero “la democrazia dipende dalla civiltà che a sua volta dipende dalla democrazia”[12]


Che cosa ci insegna questa opera d’arte, questo profilo puntuale e previsionale sul destini politici dell’Occidente che, come ogni opera d’arte, racchiude e rappresenta tante elaborazioni di tanti? 


Ci insegna che la democrazia attuale è la soluzione finale di tutti i sistemi politici che l’hanno preceduta. Nella filosofia politica classica le forme di governo possibili sono 3 (se si considera la natura dei governi: monocratico, aristocratico, democratico). Sono 6 se si considerano anche le tre deviazioni possibili (tirannico, oligarchico, populista). Nella filosofia politica successiva alla teoria dell’azione di Hannah Arendt, sono due: il totalitarimo e la democrazia. 


Non esiste la postdemocrazia. La democrazia può essere soltanto regressiva o progressiva. 


Il termine, ideato nel 2003 da Colin Crouch[13], è fuorviante perché diffonde l’idea di un regime altro, esterno ed estraneo al nostro; quando invece la crisi è dentro di noi, in qualche modo siamo noi la crisi, siamo noi che svuotiamo di significato le procedure e le istituzioni della democrazia liberale: “ [...]anche se le elezioni continuano a svolgersi e condizionare i governi, il dibattito elettorale è uno spettacolo saldamente controllato, condotto da gruppi rivali di professionisti esperti nelle tecniche di persuasione e si esercita su un numero ristretto di questioni selezionate da questi gruppi. La massa dei cittadini svolge un ruolo passivo, acquiescente, persino apatico, limitandosi a reagire ai segnali che riceve. A parte lo spettacolo della lotta elettorale, la politica viene decisa in privato dall'integrazione tra i governi eletti e le élite che rappresentano quasi esclusivamente interessi economici”[14]. E invece la sindrome di Crouch che attanaglia le democrazie moderne è tutta dentro la democrazia e non produce un sistema nuovo ed altro, non crea uno stato postdemocratico. Se i regimi rappresentativi affrontano una profonda parabola discendente o regressiva, non vuol dire che noi stiamo entrando in un nuovo regime. 


E non è solo una questione di denominazione. 


È una questione concettuale. La crisi finanziaria contemporanea non permette la raffigurazione marxista di Crouch in cui la sovrastruttura politica è condizionata e condotta dall’azienda globale “istituzione chiave del mondo postdemocratico”[15]


Cambiano i contenuti, ma la logica è sempre la stessa. 


L’azienda non è più pesante ma leggera, il processo non è più internazionale ma globale, l’organizzazione non è più tayloristica ma decostruita[16], non è più rigida ma flessibile, non più invasiva ma “fantasma”[17]


La logica, però, è sempre la stessa, è sempre il sistema economico a conformare il sistema politico. Il modello istituzionale prevalente non è politico, come per la democrazia liberale di Crouch, ma aziendale, anche per il settore pubblico, come per la democrazia liberale di Marx. Quelle che erano classi dominanti tornano ad essere lobby al potere, sempre più sottoposte al rapporto mortale e asfissiante del potere economico sugli organi pubblici[18]. La tecnostruttura al potere, funzionale agli interessi assordanti degli apparati economici finanziari, diffonde la sua verità con una retorica globale e ossessionante, con l’obiettivo di ristrutturare gli enti pubblici e renderli più attraenti ai finanziatori privati. 


Non è che questa visione sia totalmente sbagliata. È soltanto parziale. Vede solo alcuni effetti della quarta cosmogonia, dell’avvento dell’epipower, il potere epistemologico della verità sulla realtà. 


La nuova condizione politica non ha bisogno di cambiare regime. Non ha bisogno di passare da uno stato di democrazia ad uno stato di post-democrazia. Può semplicemente modificare la morfologia del sistema in cui vive sia esso democratico, totalitario, tirannico, oligarchico o, con terminologia indefinita, postdemocratico. In qualsiasi sistema politico ciò che si afferma e che cambia, ciò che cambia e fa cambiare le cose è la connotazione del potere, nelle sue prevalenti espressioni economiche, politiche e/o sociali. In ogni sistema la connotazione del potere si definisce in base a 3 addensatori di energia: il meccanismo fiscale (potere economico), il meccanismo elettorale (potere politico), il meccanismo della comunicazione (potere sociale). La democrazia è progressiva o regressiva in funzione della struttura di questi 3 addensatori di energia: se sono semplici, comprensibili ed controllabili, allora possono essere riformati, e la democrazia diventa progressiva; viceversa, quando sono incomprensibili, complicati e incontrollabili, si determinano dei vuoti politici, degli autentici buchi neri che assorbono l’intera energia sociale e determinano una regressione involontaria della democrazia. 


In Italia abbiamo sempre avuto un tutti e tre gli addensatori di energia sempre incontrollabili, incomprensibili e complicati. In che cosa potevamo sperare? Si sono prodotti dei buchi neri in cui sono crollati tutti i tentativi di riforma. Se non riusciremo a rendere semplici, controllabili e comprensibili il meccanismo fiscale, quello elettorale e quello comunicativo, dalla crisi non usciremo. Ma guarda caso gli intenti riformatori del ceto politico nostrano non sono mai stati indirizzati verso questi tre connotati, in grado di rafforzare il consenso e la partecipazione di tutti i cittadini che devono essere sempre messi nella condizione di comprendere e controllare il meccanismo della tassazione, quello della elezione e quello della comunicazione. Ogni riforma tentata ha complicato, reso sempre meno comprensibile e certamente incontrollabile i meccanismi di reclutamento delle risorse, delle persone e delle idee. Come funzionano davvero nessuno lo sa, tranne un piccolo apparato di tecnici a cui dobbiamo credere per fede. Tutta la regressione democratica che in Italia (e fors’anche in Europa) stiamo vivendo, che ha per emblema un governo nominato da nominati, è tutta in questi buchi neri che assorbono la nostra energia, sorti a causa della complicazione (che produce burocrazia), della incomprensione (che produce delegittimazione) e della incontrollabilità (che produce corruzione) dei nostri tre addensatori di energia. Tutta la progressione democratica che l’America sta vivendo, nonostante la dirompenza della crisi, è tutta il prodotto del semplice, controllabile e comprensibile funzionamento del meccanismo fiscale, di quello elettorale e di quello della comunicazione. Il resto sono orpelli, faticose rincorse, decisioni inutili, stress quotidiano e privilegio individuale; comprese le insignificanti categorie postdemocratiche della filosofia politica. 


Ma il parlamento italiano, da anni, va in ferie senza aver fatto né proposto una riforma del meccanismo fiscale, o di quello politico o della comunicazione. Svendiamo i gioielli di famiglia e tiriamo a campare carichi di retorica pubblica sui mercati finanziari e sullo spread. Il fatto è che i tecnici mettono le mani sulle riforme che aiutano la retorica pubblica per aumentare la loro (e forse anche la nostra) credibilità internazionale. Sarà pure una operazione encomiabile, ma senza riforme vere resta soltanto una attività estetica per rendere più elegante la nostra dizione pubblica. 


[1] Morin Edgar, LA MIA SINISTRA, Erikson, Trento 2011 




[2] Morin E., cit., 2011 




[3] Morin E., cit., 2011 




[4] Morin E., cit., 2011 




[5] Morin E., cit., 2011 




[6] Morin E., cit., 2011 




[7] Morin E., cit., 2011 




[8] Morin E., cit., 2011 




[9] Morin E., cit., 2011 




[10] Ceci Alessandro, COSMOGONIE DEL POTERE, Ibiskos, Empoli 2012 




[11] Morin E., cit., 2011 




[12] Morin E., cit., 2011 




[13] Crouch Colin, Postdemocrazia, Laterza, Bari 2003, 




[14] Crouch C., cit., 2003 




[15] Crouch C., cit., 2003 




[16] La “capacità di decostruzione è la forma più estrema assunta dal predominio dell'azienda nella società contemporanea” , Crouch C., cit., 2003. 



[17] Crouch C., cit., 2003 



[18] “Oggi [...] a causa della crescente dipendenza dei governi dalle competenze e dai pareri di dirigenti delle multinazionali e grandi imprenditori e della dipendenza dei partiti dai loro finanziamenti, andiamo verso la formazione di una nuova classe dominante, politica ed economica, i cui componenti hanno non solo potere e ricchezza in aumento per loro conto via via che le società diventano sempre più diseguali, ma hanno anche acquisito il ruolo politico privilegiato che ha sempre contraddistinto l'autentica classe dominante. Questo è il fattore centrale di crisi della democrazia all'alba del XXI secolo”, Crouch C., cit., 2003.