mercoledì 5 agosto 2020

L'ALBA DI UN NUOVO TEMPO


Negli articoli dedicati alla timeline degli eventi ho provato a tracciare a grandi linee gli anni in cui dovrebbero verificarsi i maggiori accadimenti che porteranno il mondo a vivere in un tempo di pace dopo una grande tribolazione. La timeline è stata impostata principalmente sulle indicazioni cronologiche della veggente Marie Julie Jahenny che vede nella sequenza di anni da 80 a 84 il periodo di massima crisi.
L'ipotesi tracciata per la prima volta dal sito “conflitmondial” considera che tali anni debbano sommarsi all'anno di morte della veggente e dunque al 1941 portando l'inizio del tempo della massima crisi al 2021.
In diversi articoli ho provato a sottolineare come tale anno sia effettivamente da considerarsi centrale anche in considerazione di ciò che è stato annunciato da altri veggenti. L'incalzare degli eventi geopolitici e l'arrivo della pandemia sembrano confermare questa ipotesi.


Ho provato a spiegare come dal mio punto di vista gli anni indicati dalla Jahenny potevano inizialmente riferirsi al periodo 1980-1984, ovvero alla seconda metà del XX secolo, ma che siano poi stati rinviati a seguito di una risposta dell'uomo agli inviti del Cielo.
Tale dilazione temporale potrebbe essere di 40 anni, un numero biblico molto importante che segna profondamente il significato della Pasqua e della Purificazione prima della Liberazione e Resurrezione.


L'humus geopolitico di fine anni '70 aveva le caratteristiche descritte dalla Jahenny.
In Europa c'era caos politico; si usciva dalla crisi petrolifera del'74 ed imperversava il terrorismo. Soprattutto in Italia e in Francia, ma non solo. Il 1978 fu l'anno dei tre papi con la morte causata da profonde sofferenze di Paolo VI in seguito al rapimento e uccisione da parte delle brigate rosse dell'amico Aldo Moro e della morte improvvisa e misteriosa di Giovanni Paolo I. La Chiesa era investita da gravi scandali finanziari ed alle prese con le confusioni del dopo Concilio.
In Medioriente la guerra in Libano rischiava di tramutarsi da conflitto regionale in una guerra su più vasta scala. La rivoluzione islamica in Iran riportava invece in auge le istanze dell'islamismo esacerbando ancora di più le tensioni nell'area.
La guerra fredda fra USA e URSS aveva raggiunto il suo apice e le due potenze si sfidavano apertamente in tutte le sedi geopolitiche. Ricordiamo che la versione diplomatica del terzo segreto di Fatima annunciava clamorosamente un terribile castigo universale per la seconda metà del XX secolo; tale versione uscì dagli ambienti della Segreteria di Stato con l'intento di mescolare, in un messaggio apocrifo, elementi presenti nel terzo segreto: il castigo del mondo e la crisi della Chiesa.
Ma perchè dare un termine cronologico?
Non è impossibile pensare che un simile orizzonte temporale fosse profeticamente suggerito da alcune fonti.


Basti ricordare ad esempio il segreto di Massimino di La Salette, che allora era sconosciuto al mondo, dove gli eventi erano annunciati condizionatamente o per il XX secolo o per gli anni del 2000 evidenziando già la possibilità di una dilazione temporale.
Cosa accadde allora in un periodo così caotico per il mondo da rinviare le terribili punizioni annunciate per un'umanità ribelle?


Nel 1978 fu eletto al soglio di Pietro Giovanni Paolo II un pontefice del tutto mariano e la storia cambiò. Il papa si offrì alla Madonna come strumento speciale per la salvezza del mondo, oggi lo sappiamo bene da varie testimonianze. E tale condizione non tardò a manifestarsi in modo del tutto imprevedibile anche per lo stesso papa. Il 13 Maggio del 1981 in Piazza San Pietro Ali Agca, assassino dei Lupi Grigi turchi, sparò al papa da distanza ravvicinata. Ma non riuscì ad ucciderlo.
Il proiettile attraversò il corpo del papa zigzagando ed evitò di colpire organi vitali.
Un miracolo avvenne per salvare il papa, un miracolo attribuito all'intercessione della Madonna di Fatima, colei che quasi un secolo prima annunciò i pericoli che avrebbe corso il mondo intero.
Dal mio punto di vista il sacrificio del papa e lo shock che provocò a livello mondiale fu l'offerta che servì (insieme ad altre sconosciute ovviamente) a dilazionare il tempo della prova.


Poche settimane dopo l'attentato, in una nazione comunista, in uno sperduto paese della Bosnia, la Madonna appare e si presenta come Regina della Pace, venuta per completare la missione iniziata a Fatima. Ecco dunque mostrato l'anello di congiunzione che dilata i tempi spostandoli dal XX secolo a quelli del 2000 scanditi dalla presenza mariana a Madjugorie.
Nel 1984 il papa consacrerà il mondo alla Madonna compiendo in parte la richiesta di Fatima.
Pochi anni dopo crolla il comunismo in Europa in modo quasi del tutto pacifico, miracoloso, secondo la testimonianza di vari storici e politologi. Nessuno poteva prevederlo.
E' la logica di Dio che compie miracoli laddove agli occhi umani la soluzione è impossibile.


Anche oggi agli occhi degli uomini gli enormi problemi che avviluppano il mondo semplicemente non hanno soluzione. Aumentano sempre più senza che nulla si risolva. E la cosa curiosa è che ciò avviene mentre l'uomo sempre più si affida a se stesso e al nuovo umanismo, alla scienza, alla tecnica e a tutti quei falsi profeti sociologici con cui pensa di migliorare se stesso e il mondo in cui vive.
E invece i problemi incalzano e divengono sempre più gravi senza che vi sia alcuna ammissione di colpa. Siamo cioè ancora al punto in cui solo un miracolo può invertire le sorti di un'umanità condannata all'autodistruzione.


Il fenomeno mariano di Medjugorie accompagna e scandisce gli ultimi 40 anni del deserto che ci portano ai confini della terra promessa, la pace, dove ci attendono le ultime e definitive battaglie.
Dieci anni dopo l'inizio delle apparizioni, nel 1991, crolla definitivamente l'URSS e allo stesso tempo comincia la guerra nella ex Jugoslavia, la prima in Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. In particolare è la Bosnia ad essere martoriata da una guerra etnico-religiosa. Questa guerra civile, suggerisce la Madonna, sarà il modello di ciò che verrà su scala planetaria se gli uomini non si convertiranno.
Il 1991 è anche l'anno della Guerra del Golfo che comincia la serie di tragedie legate ai conflitti in Medioriente e al terrorismo islamico.
Alla fine del secolo, nel 1999, in concomitanza con l'ultima eclissi totale di sole, entra in scena Vladimir Putin, l'uomo fino a quel momento nascosto che riporterà la Russia stabilmente sulla scena internazionale facendola rinascere come potenza geopolitica mondiale.


Nel 2000 il papa Giovanni Paolo II celebra il Grande Giubileo di fine secolo ed inizio nuovo millennio affidando il mondo a Maria. E' l'evento religioso più grande della storia dell'umanità, quello in assoluto più seguito e partecipato dove milioni di fedeli e pellegrini potranno ricevere l'indulgenza per i propri peccati, profeticamente proiettati e preparati per gli anni a venire.
Passa un solo anno, siamo alla fine del secondo decennio dall'inizio delle apparizioni di Medjugorie, ed ecco che avviene l'attentato dell'11 Settembre 2001 che cambierà la geopolitica mondiale facendo cominciare la cosiddetta guerra al terrore che dura ancora oggi con guerre sparse in ogni parte del globo. Parallelamente il mondo entra in una nuova fase economica chiamata globalizzazione con un poderoso trasferimento di ricchezza fra nazioni e una ancor più poderosa concentrazione di ricchezza in poche mani private che trasforma il pianeta in una specie di immenso regno feudatario.


Passano ancora dieci anni e al terzo anniversario di Medjugorie, nel 2011, cominciano le guerre civili arabe, le cosiddette primavere. In particolare la guerra in Libia e quella in Siria che durano ancora oggi e che da un momento all'altro, avendo coinvolto anche le grandi potenze regionali ed internazionali, rischiano di trasformarsi in conflitti molto più grandi.
Un immenso fiume di profughi si trasferisce verso l'Europa andando a compromettere la già fragile coesione sociale e l'equilibrio economico delle nazioni. L'ideologia globalista spinge per abbattere ogni barriera e suscita una risposta patriottica che andrà a consolidarsi nel corso degli anni successivi.
Nel 2013 anche la pace apparente nella Chiesa, determinata dal lungo pontificato di Giovanni Paolo II, viene a cessare. Improvvisamente ed inaspettatamente il papa Benedetto XVI annuncia al mondo le proprie particolari dimissioni. Il giorno stesso un fulmine si abbatte sulla cupola di S.Pietro e da quel giorno la Chiesa comincerà a cambiare i proprio orientamenti. Con l'elezione di Francesco progressivamente la Chiesa abbraccia il mondo interessandosi ai problemi sociali della globalizzazione ed abbandonando i cosiddetti valori non negoziabili annunciati dai predecessori. Non più denunciata la dittatura del relativismo, ma annunciata una nuova stagione di “teologia del dubbio”. Immigrazionismo, ecologismo, movimentismo popolare diventano i nuovi campi d'azione della Chiesa.


Nel 2014 comincia la guerra civile in Ucraina e la Russia si riprende con la forza la Crimea. Da quel momento il mondo viene nuovamente precipitato in un clima di guerra fredda. La Russia entra nuovamente in scena come potenza militare di fatto ed interviene in vari scenari geopolitici, ormai anche direttamente. Gli USA di Obama-Clinton, globalisti, tentano in ogni modo di screditare Putin e di abbatterlo per via interna. Ma la sorpresa è dietro l'angolo.
Nel 2017 ancora una volta in modo del tutto inaspettato per il mondo ovattato del pensiero unico Donald Trump diventa presidente degli Stati Uniti. Comincia una guerra politica interna senza esclusione di colpi, ma il nuovo presidente è molto deciso e chiaro: il tempo dei globalisti è finito.
La politica di Trump porta il fronte patriottico in collisione frontale e diretta con quello globalista sia in patria che all'estero e l'esito dello scontro appare subito titanico per le conseguenze che porterà al mondo.
Così arriviamo al 2020.
La pandemia investe il pianeta, del tutto inattesa ed imprevista. Le conseguenze piene le dovremo ancora vedere, ma si può già anticipare un crollo epocale dell'economia mondiale con conseguente crisi sociale e proteste di massa. I governi traballano, anzi... traballano le nazioni e gli ordinamenti. Il caos non sembra poter essere gestito. Gli uomini si affidano alla scienza, ma la scienza non potrà salvare alcunchè.
Il 18 Marzo 2020 Mirjana, la veggente di Medjugorie che dovrà comunicare al mondo i famosi 10 segreti, annuncia che quello del 2 Aprile sarà l'ultimo messaggio pubblico che riceverà dalla Madonna. E' il segno che molti aspettavano che sembra annunciare l'inizio del tempo dei segreti. Con la fine dei messaggi del 2 del mese finisce il tempo di preparazione dell'esercito di Maria, proprio allo scadere dei 40 anni. Proprio in mezzo alla crisi provocata dalla pandemia.
Il mondo è quindi chiamato a riflettere profondamente sulle direzioni intraprese, ma al momento non sembra avere orecchie ben aperte per sentire.
Con la scienza e con accordi politici ed economici gli uomini cercano i sistemi per poter tornare a come era prima, ma il tornare a prima è proprio ciò che non sarà concesso perchè ci si appresta ad entrare in un tempo nuovo completamente e radicalmente diverso, in tutti i sensi, dal precedente.
Siamo quasi giunti al confine della terra promessa, laddove salendo su un colle la si può osservare in lontananza. Manca quella parte di cammino che, con le ultime battaglie, porterà l'umanità a prenderne possesso come dono di Dio. Questo è il tempo degli ultimi eventi annunciati dalla Jahenny e dai segreti di Medjugorie.
Questo è quel tempo di grande prova dove agli occhi umani sarà impossibile qualunque soluzione e sarà allora che Dio si manifesterà con un grande miracolo.
Allora saranno manifestati i suoi disegni e gli strumenti prescelti per portarlo a termine e consegnare agli uomini finalmente un tempo di vera pace.

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Mercoledi 5 Agosto 2020
Mercoledì della XVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

20° ord A GRANDE È LA TUA FEDE MATTEO. - ppt scaricare


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Sei tu il mio soccorso, la mia salvezza:
Signore, non tardare. (Sal 70,2.6)

Colletta
Mostraci la tua continua benevolenza, o Padre,
e assisti il tuo popolo,
che ti riconosce suo pastore e guida;
rinnova l’opera della tua creazione
e custodisci ciò che hai rinnovato.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ger 31,1-7)
Ti ho amato di amore eterno.


Dal libro del profeta Geremìa

«In quel tempo – oracolo del Signore –
io sarò Dio per tutte le famiglie d’Israele
ed esse saranno il mio popolo.
Così dice il Signore:
Ha trovato grazia nel deserto
un popolo scampato alla spada;
Israele si avvia a una dimora di pace».
Da lontano mi è apparso il Signore:
«Ti ho amato di amore eterno,
per questo continuo a esserti fedele.
Ti edificherò di nuovo e tu sarai riedificata,
vergine d’Israele.
Di nuovo prenderai i tuoi tamburelli
e avanzerai danzando tra gente in festa.
Di nuovo pianterai vigne sulle colline di Samarìa;
dopo aver piantato, i piantatori raccoglieranno.
Verrà il giorno in cui le sentinelle grideranno
sulla montagna di Èfraim:
“Su, saliamo a Sion,
andiamo dal Signore, nostro Dio”.
Poiché dice il Signore:
Innalzate canti di gioia per Giacobbe,
esultate per la prima delle nazioni,
fate udire la vostra lode e dite:
“Il Signore ha salvato il suo popolo,
il resto d’Israele”».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Ger 31,10-13)
Rit: Il Signore ci custodisce come un pastore il suo gregge.

Ascoltate, genti, la parola del Signore,
annunciatela alle isole più lontane e dite:
«Chi ha disperso Israele lo raduna
e lo custodisce come un pastore il suo gregge».

Perché il Signore ha riscattato Giacobbe,
lo ha liberato dalle mani di uno più forte di lui.
Verranno e canteranno inni sull’altura di Sion,
andranno insieme verso i beni del Signore.

La vergine allora gioirà danzando
e insieme i giovani e i vecchi.
«Cambierò il loro lutto in gioia,
li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni».

Canto al Vangelo (Lc 7,16)
Alleluia, alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi,
e Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.

VANGELO (Mt 15,21-28)
Donna, grande è la tua fede!


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore, – disse la donna – eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
La nostra preghiera si innalzi piena di speranza al Padre, mediante la voce e lo spirito di Cristo, nostro mediatore e nostra guida. Preghiamo insieme e diciamo:
Salvaci, o Signore.

Per la Chiesa, perché rinnovi la sua fede nella potenza della preghiera umile e incessante, come il Signore ha insegnato ai suoi discepoli. Preghiamo:
Per i nostri fratelli che gemono nel pianto e nel dolore, perché trovino persone che sappiano ascoltare e comprendere, amare e soccorrere. Preghiamo:
Per i fedeli delle religioni non cristiane, perché la pratica della virtù e il desiderio di salvezza aprano la via a Cristo, salvatore di tutti gli uomini. Preghiamo:
Per le nostre celebrazioni eucaristiche, perché lontane dallo spirito intimistico, divengano segno di carità e di amore universali. Preghiamo:
Per noi, perché invochiamo il Signore non solo nei momenti di necessità, ma lo ringraziamo dei benefici che quotidianamente ci elargisce. Preghiamo:
Perché chi compie il bene, non guardi a chi è diretto.
Perché conserviamo la fede durante la prova.

Padre degli orfani e avvocato degli umili, ascolta le nostre preghiere: le presentiamo a te, perché sei la nostra salvezza nel presente e la nostra speranza per il futuro. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Santifica, o Dio, i doni che ti presentiamo
e trasforma in offerta perenne tutta la nostra vita
in unione alla vittima spirituale,
il tuo servo Gesù,
unico sacrificio a te gradito.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.



Antifona di comunione
Ci hai mandato, Signore, un pane dal cielo,
un pane che porta in sé ogni dolcezza e soddisfa ogni desiderio. (Sap 16,20)


Preghiera dopo la comunione
Accompagna con la tua continua protezione, Signore,
il popolo che hai nutrito con il pane del cielo,
e rendilo degno dell’eredità eterna.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Nel Vangelo di oggi vediamo Gesù costretto dai suoi nemici a lasciare la Galilea, la terra della sua infanzia, e a trovare rifugio nelle regioni pagane attorno a Tiro e Sidone, dove regnavano il materialismo e il vizio. Una donna cananea, pagana, discendente da un popolo odiato dagli Ebrei, avendo sentito parlare di Gesù e dei suoi poteri miracolosi, voleva convincerlo a guarire sua figlia, posseduta da uno spirito maligno. Raggiunse dunque Gesù e i discepoli sulla strada, gridando e implorando, in modo inopportuno, la clemenza di Gesù. Ma Gesù non le prestò la minima attenzione. La donna non volle lasciar perdere: lo seguì, si prostrò davanti a lui supplicandolo con ostinazione. Gesù allora le disse con dolcezza, ma con fermezza: “Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini”, ricordandole la sua non appartenenza al popolo eletto. Egli le parlò in questo modo per spingerla ad un atto di fede più grande. La risposta della donna fu infatti coraggiosa e spirituale: “È vero, Signore, ...ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni”. Con queste parole, la donna fece cadere ogni resistenza, perché Gesù poté allora vedere in lei una figlia di Israele, che aveva fede nel suo potere e nella sua autorità. Ne guarì subito la figlia dicendo: “Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri”.

martedì 4 agosto 2020

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Martedi 4 Agosto 2020
San Giovanni Maria Vianney

Chi è più soggetto alla tentazione - San Giovanni Maria Vianney ...

Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione,
mi ha mandato per annunziare ai poveri il lieto
messaggio, e a risanare chi ha il cuore affranto.

Colletta
Dio onnipotente e misericordioso,
che in san Giovanni Maria Vianney
ci hai offerto un mirabile pastore,
pienamente consacrato al servizio del tuo popolo,
per la sua intercessione e il suo esempio
fa’ che dedichiamo la nostra vita
per guadagnare a Cristo i fratelli
e godere insieme con loro la gioia senza fine.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ger 30,1-2.12-15.18-22)
Ti ho trattato così per la tua grande iniquità. Cambierò la sorte delle tende di Giacobbe.


Dal libro del profeta Geremìa

Parola rivolta a Geremìa da parte del Signore:
«Così dice il Signore, Dio d’Israele: Scriviti in un libro tutte le cose che ti ho detto.
Così dice il Signore:
La tua ferita è incurabile,
la tua piaga è molto grave.
Nessuno ti fa giustizia;
per un’ulcera vi sono rimedi,
ma non c’è guarigione per te.
Ti hanno dimenticato tutti i tuoi amanti,
non ti cercano più;
poiché ti ho colpito come colpisce un nemico,
con un castigo spietato,
per la tua grande iniquità,
perché sono cresciuti i tuoi peccati.
Perché gridi per la tua ferita?
Incurabile è la tua piaga.
Ti ho trattato così
per la tua grande iniquità,
perché sono cresciuti i tuoi peccati.
Così dice il Signore:
Ecco, cambierò la sorte delle tende di Giacobbe
e avrò compassione delle sue dimore.
Sulle sue rovine sarà ricostruita la città
e il palazzo sorgerà al suo giusto posto.
Vi risuoneranno inni di lode,
voci di gente in festa.
Li farò crescere e non diminuiranno,
li onorerò e non saranno disprezzati;
i loro figli saranno come un tempo,
la loro assemblea sarà stabile dinanzi a me,
mentre punirò tutti i loro oppressori.
Avranno come capo uno di loro,
un sovrano uscito dal loro popolo;
io lo farò avvicinare a me ed egli si accosterà.
Altrimenti chi rischierebbe la vita
per avvicinarsi a me?
Oracolo del Signore.
Voi sarete il mio popolo
e io sarò il vostro Dio».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 101)
Rit: Il Signore ha ricostruito Sion ed è apparso in tutto il suo splendore.

Le genti temeranno il nome del Signore
e tutti i re della terra la tua gloria,
quando il Signore avrà ricostruito Sion
e sarà apparso in tutto il suo splendore.
Egli si volge alla preghiera dei derelitti,
non disprezza la loro preghiera.

Questo si scriva per la generazione futura
e un popolo, da lui creato, darà lode al Signore:
«Il Signore si è affacciato dall’alto del suo santuario,
dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il sospiro del prigioniero,
per liberare i condannati a morte.

I figli dei tuoi servi avranno una dimora,
la loro stirpe vivrà sicura alla tua presenza.
Perché si proclami in Sion il nome del Signore
e la sua lode in Gerusalemme,
quando si raduneranno insieme i popoli
e i regni per servire il Signore.

Canto al Vangelo (At 16,14)
Alleluia, alleluia.
Apri, Signore, il nostro cuore
e comprenderemo le parole del Figlio tuo.
Alleluia.

VANGELO (Mt 15,1-2.10-14)
Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!».
Riunita la folla, Gesù disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! Non ciò che entra nella bocca rende impuro l’uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l’uomo!».
Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?».
Ed egli rispose: «Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata. Lasciateli stare! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore viene in soccorso alla nostra debolezza e alla nostra stanchezza. Sostenuti dallo Spirito, preghiamo insieme:
Fortifica la nostra fede, Signore.

Quando non riusciamo a riconoscerti nei segni dei tempi:
Quando non comprendiamo la speranza che ci doni:
Quando abbiamo la pretesa di farcela con le sole nostre forze:
Quando il male sembra prevalere sulla tua Chiesa:
Quando non abbiamo desiderio e voglia di pregare:
Quando ci mettiamo alla ricerca del tuo volto:
Quando, sostenuti dalla grazia, affrontiamo le difficoltà:
Quando dubitiamo della tua vittoria finale:
Quando ti chiediamo le cose di cui abbiamo bisogno:
Quando saremo prossimi all'incontro definitivo con te:

Signore, ci hai creati per te e il nostro cuore è inquieto finché in te non riposa; fà che, nella ricerca del tuo volto, possiamo percorrere nella pace il nostro cammino verso il regno. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, i nostri doni
nel ricordo di san Giovanni Maria Vianney,
e fa' che il sacrificio eucaristico che proclama la tua gloria
ci ottenga la salvezza eterna. Per Cristo ...


Antifona di comunione
«Io sono con voi tutti i giorni,
sino alla fine del mondo», dice il Signore.


Preghiera dopo la comunione
O Dio, nostro Padre, che ci hai nutriti con il pane della vita,
fa' che seguendo l'esempio di san Giovanni Maria Vianney
ti onoriamo con fedele servizio, e ci prodighiamo con carità
instancabile per il bene dei fratelli. Per Cristo ...



Commento
Giovanni (Lione, Francia, 1786 – Ars 4 agosto 1859), «curato» di Ars per un quarantennio, attirò moltitudini di persone di ogni estrazione sociale con le sue catechesi e con il ministero della riconciliazione. Uomo di austera penitenza, unì alla profonda vita interiore, incentrata nell’Eucaristia, un generoso impulso caritativo. E’ modello della cura d’anime nella dimensione parrocchiale attraverso l'esempio della sua bontà e carità anche se lui fu sempre tormentato dal pensiero di non essere degno del suo compito. Trascorreva le giornate dedicandosi a celebrare la Messa e a confessare, senza risparmiarsi. Morì nel 1859.
Papa Pio XI lo proclamerà santo nel 1925. Verrà indicato patrono del clero parrocchiale.

lunedì 3 agosto 2020

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Lunedi 3 Agosto 2020
Lunedì della XVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno A pari)

Commento al Vangelo del giorno: 13 Agosto 2017 – Nelle Tempeste ...


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Sei tu il mio soccorso, la mia salvezza:
Signore, non tardare. (Sal 70,2.6)

Colletta
Mostraci la tua continua benevolenza, o Padre,
e assisti il tuo popolo,
che ti riconosce suo pastore e guida;
rinnova l’opera della tua creazione
e custodisci ciò che hai rinnovato.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ger 28,1-17)
Ananìa, il Signore non ti ha mandato e tu induci questo popolo a confidare nella menzogna.


Dal libro del profeta Geremìa

In quell’anno, all’inizio del regno di Sedecìa, re di Giuda, nell’anno quarto, nel quinto mese, Ananìa, figlio di Azzur, il profeta di Gàbaon, mi riferì nel tempio del Signore sotto gli occhi dei sacerdoti e di tutto il popolo: «Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Io romperò il giogo del re di Babilonia! Entro due anni farò ritornare in questo luogo tutti gli arredi del tempio del Signore che Nabucodònosor, re di Babilonia, prese da questo luogo e portò in Babilonia. Farò ritornare in questo luogo – oracolo del Signore – Ieconìa, figlio di Ioiakìm, re di Giuda, con tutti i deportati di Giuda che andarono a Babilonia, poiché romperò il giogo del re di Babilonia».
Il profeta Geremìa rispose al profeta Ananìa, sotto gli occhi dei sacerdoti e di tutto il popolo, che stavano nel tempio del Signore. Il profeta Geremìa disse: «Così sia! Così faccia il Signore! Voglia il Signore realizzare le cose che hai profetizzato, facendo ritornare gli arredi nel tempio e da Babilonia tutti i deportati. Tuttavia ascolta ora la parola che sto per dire a te e a tutto il popolo. I profeti che furono prima di me e di te dai tempi antichissimi profetizzarono guerra, fame e peste contro molti paesi e regni potenti. Il profeta invece che profetizza la pace sarà riconosciuto come profeta mandato veramente dal Signore soltanto quando la sua parola si realizzerà».
Allora il profeta Ananìa strappò il giogo dal collo del profeta Geremìa, lo ruppe e disse a tutto il popolo: «Così dice il Signore: A questo modo io romperò il giogo di Nabucodònosor, re di Babilonia, entro due anni, sul collo di tutte le nazioni». Il profeta Geremìa se ne andò per la sua strada.
Dopo che il profeta Ananìa ebbe rotto il giogo che il profeta Geremìa portava sul collo, fu rivolta a Geremìa questa parola del Signore: «Va’ e riferisci ad Ananìa: Così dice il Signore: Tu hai rotto un giogo di legno, ma io, al suo posto, ne farò uno di ferro. Infatti, dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Pongo un giogo di ferro sul collo di tutte queste nazioni perché siano soggette a Nabucodònosor, re di Babilonia, e lo servano; persino le bestie selvatiche gli consegno».
Allora il profeta Geremìa disse al profeta Ananìa: «Ascolta, Ananìa! Il Signore non ti ha mandato e tu induci questo popolo a confidare nella menzogna; perciò dice il Signore: Ecco, ti faccio sparire dalla faccia della terra; quest’anno tu morirai, perché hai predicato la ribellione al Signore». In quello stesso anno, nel settimo mese, il profeta Ananìa morì.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 118)
Rit: Insegnami, Signore, i tuoi decreti.

Tieni lontana da me la via della menzogna,
donami la grazia della tua legge.
Non togliere dalla mia bocca la parola vera,
perché spero nei tuoi giudizi.

Si volgano a me quelli che ti temono
e che conoscono i tuoi insegnamenti.
Sia integro il mio cuore nei tuoi decreti,
perché non debba vergognarmi.

I malvagi sperano di rovinarmi;
io presto attenzione ai tuoi insegnamenti.
Non mi allontano dai tuoi giudizi,
perché sei tu a istruirmi.

Canto al Vangelo (Gv 1,49)
Alleluia, alleluia.
Rabbì, tu sei il Figlio di Dio,
tu sei il re d’Israele!
Alleluia.

VANGELO (Mt 14,22-36)
Comandami di venire verso di te sulle acque.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret. E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo toccarono furono guariti.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore ci convoca alla sua mensa. Nostro cibo è Cristo, pane di vita eterna. Sostenuti da questo nutrimento spirituale, eleviamo la nostra fiduciosa preghiera.
Alimenta la nostra fede, Signore.

Per la Chiesa, perché celebrando il mistero della morte e risurrezione di Gesù, creda fermamente alla sua presenza fino alla fine dei tempi. Preghiamo:
Per i sacerdoti, ministri dell'altare, perché come i discepoli, donino il corpo e il sangue di Cristo, insieme alla testimonianza di una vita fedele alla vocazione ricevuta. Preghiamo:
Per i popoli della terra, perché venga riconosciuto a tutti il diritto di proprietà dei beni e delle ricchezze naturali del mondo. Preghiamo:
Per coloro che hanno il compito e la capacità di studiare le leggi della natura e della scienza, perché i loro sforzi siano indirizzati a migliorare la qualità della vita di tutti gli uomini. Preghiamo:
Per noi qui presenti, perché impariamo da Cristo ad accorgerci delle situazioni di indigenza e di sofferenza dei nostri fratelli, pronti a dare loro quanto è nelle nostre possibilità. Preghiamo:
Per la riscoperta delle opere di misericordia corporali.
Perché la giustizia sia via alla pace.

O Signore, che ci hai dato un cibo per la vita presente e un pane per la vita eterna, fà che la partecipazione e la condivisione di questi tuoi doni, ci uniscano in un solo corpo e in un solo spirito, a gloria del tuo nome. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Santifica, o Dio, i doni che ti presentiamo
e trasforma in offerta perenne tutta la nostra vita
in unione alla vittima spirituale,
il tuo servo Gesù,
unico sacrificio a te gradito.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.




Antifona di comunione
Ci hai mandato, Signore, un pane dal cielo,
un pane che porta in sé ogni dolcezza e soddisfa ogni desiderio. (Sap 16,20)


Preghiera dopo la comunione
Accompagna con la tua continua protezione, Signore,
il popolo che hai nutrito con il pane del cielo,
e rendilo degno dell’eredità eterna.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Gesù ritornò dalla Giudea in Galilea non appena seppe che il suo precursore, Giovanni Battista, era stato arrestato e imprigionato dal re Erode Antipa, nella sua fortezza di Macheronte, sulla costa orientale del Mar Morto. Giovanni vi rimase per alcuni mesi: la sua sorte era incerta e dipendeva dal capriccio del suo persecutore, ma egli esultava per il successo incontrato da Gesù nel suo ministero.
Alla notizia della sua improvvisa esecuzione, Gesù si ritirò in un luogo isolato al di fuori della giurisdizione di Erode, non solo per piangere la sua morte, ma anche per evitare la minaccia che incombeva su di lui. Le folle, però, richiedevano con tanto entusiasmo la guarigione e l’insegnamento di Gesù, che egli, così come i dodici, non poteva trovare pace alcuna neppure nel luogo di ritiro. Infatti alcuni avevano già intuito dove era diretto e lo aspettavano con ansia. Come sempre, Gesù considerò i bisogni degli uomini più importanti della propria sicurezza e rispose senza esitazione alle loro richieste, concedendo guarigioni ed insegnando alle migliaia di uomini che gli correvano incontro.
Venuta la sera, gli apostoli lo supplicarono di rimandare a casa la folla, perché potessero almeno preparare la cena. Ma Gesù, “principe” nel vero senso della parola, doveva rendere quella giornata indimenticabile, concedendo in dono alle folle un lauto pasto che fece distribuire dagli apostoli.
Anche oggi ci tratta così... se solo avessimo occhi per vedere!

domenica 2 agosto 2020

Il padrone del mondo



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Se pensate che Bill e Melinda Gates non influiscano anche sulle vostre vite, vi sbagliate di grosso. Il simpatico miliardario decide, senza nessun controllo pubblico, le sorti del mondo applicando programmi dannosi e legati ad interessi corporativi multinazionali a spese della giustizia sociale ed economica.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità è l’autorità globale più importante per quanto concerne la salute pubblica. Un’istituzione così importante dovrebbe promuovere una visione della sanità capace di rispondere all’interesse collettivo e, soprattutto, di trovare soluzioni nel rispetto massimo del principio della trasparenza, ma questa trasparenza sembra non albergare nell’Oms.

Nel biennio 2016-2017 ha utilizzato un budget da quasi 4 miliardi e mezzo di dollari di cui l’87% è stato finanziato da contributi privati che hanno coperto la graduale ritirata dei finanziamenti degli Stati. Questi finanziamenti sono in larga misura vincolati alla realizzazione di progetti commissionati dagli stessi donatori. Si parla di finanziamenti earmarked, ovvero condizionati al rispetto di una precisa agenda e come si evince dai dati del British Medical Journal, “nel 2017 l’80% dei fondi ricevuti dall’agenzia era earmarked“. La cosa preoccupante è che non sempre questi progetti collimano con la pianificazione dell’Oms, né con le esigenze prioritarie dell’agenda internazionale della salute e la progressiva privatizzazione dell’agenzia, con progetti commissionati dai donatori stessi, sta portando la stessa ad essere di fatto un service provider di aziende o fondazioni private. Ma c’è di più.

Qualche giorno fa la trasmissione Report di Rai 3 ha svelato un interessante particolare: Bill Gates ha fatto nel 2018 rilevanti investimenti per oltre 320 milioni di dollari nel settore sanitario attraverso un trust collegato alla sua fondazione. Parliamo di una cifra considerevole se si pensa che lui finanzia l’Oms per 500 milioni di dollari ogni biennio. Secondo German Velasquez, un ex membro dell’Oms intervistato da Report, l’importanza del contributo erogato all’agenzia Onu da Bill, lo avrebbe reso di fatto “il padrone dell’Oms”. Alfonso Scarano, analista indipendente intervistato sempre da Report, in riferimento ai rapporti economici che gravitano attorno alla Bill & Melinda Gates Foundation, dichiara che “il Trust investe e genera la massa di soldi che poi passa alla fondazione e si tratta di cifre importanti, oltre i 5 miliardi di dollari, e la fondazione a questo punto elargisce questi soldi”.

Non da meno, visto ciò che Report ha rilevato, vanno qui ricordate le dichiarazioni di James Love, direttore dell’ong Knowledge Ecology International, dove accusava Bill Gates di aver “fatto fortuna difendendo la proprietà intellettuale” dei farmaci brevettati, penalizzando fortemente i paesi poveri grazie al fatto che “la sua fondazione favorisce lo sviluppo di farmaci e di vaccini brevettati a scapito dei prodotti generici” che hanno un costo nettamente inferiore. Sul ruolo non limpido di Bill Gates hanno avuto modo di esprimersi anche importanti personalità e istituzioni legate al mondo della sanità. Nel 2013, Medici senza Frontiere, ha accusato Gavi, l’emanazione della fondazione di Bill Gates dedicata alle campagne di immunizzazione, di imporre ai Paesi destinatari degli aiuti, prezzi artificiosamente gonfiati per i vaccini, che finivano per alimentare regalie a multinazionali come Bayer e Novartis.

Visto così il quadro sarebbe preoccupante: se Gates, l’uomo più ricco del mondo, con capacità di decidere le strategie sanitarie planetarie attraverso l’influenza esercitata sull’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha la capacità di veicolare i progetti per fronteggiare quelle malattie più redditizie per talune aziende farmaceutiche, anche in virtù di una “protezione” dei brevetti farmaceutici di queste ultime, il conflitto di interessi sarebbe enorme.

I sospetti sui conflitti di interesse si fanno più precisi grazie anche a Antoine Flahault, direttore dell'Istituto di Sanità Globale della facoltà di medicina dell'Università di Ginevra, che ha dichiarato che tra il 2016 e il 2017 l’Oms ha destinato alla lotta alla polio, malattia oramai resa inoffensiva, “ben 894,5 milioni di dollari, 10 volte di più che alla prevenzione dell’Aids che è la quarta causa di mortalità nei paesi poveri”. "Ormai l'OMS è costretta a tenere conto di quello che Gates ritiene prioritario, come nel caso della polio", ha proseguito il professor Flahault. Se nel 1970 l'80% del bilancio dell'Oms era costituito dai contributi degli Stati membri e il 20% da quelli di privati, come vi abbiamo detto, oggi il rapporto è l'esatto contrario, con il risultato che interi dipartimenti dell'organizzazione sono finanziati per intero dalla fondazione Bill & Melinda Gates. "Questo ha, inevitabilmente, un impatto. Non tanto su quello che l'OMS dice ma, piuttosto, su quello che omette di dire", ha dichiarato, alla TV pubblica elvetica, Nicoletta Dentico, direttrice della ONG di Ginevra, Health innovation in practice.

Jean-Marie Kindermans, presidente dell’Agenzia Europea per lo Sviluppo e la Sanità, ha affermato che “se c’è un vero problema, all’Oms, riguarda il modo in cui vengono destinate le risorse”, oramai vincolate e costrette a dipendere dalle logiche del complesso della “filantropia capitalista”, come l’ha definita Peter Buffett, figlio del ricchissimo finanziere Warren. 

Come ha dichiarato Buffett, la filantropia sta diventando un business enorme, ma le disuguaglianze globali continuano a crescere, “e altre vite e comunità vengono distrutte dal sistema che crea immense quantità di ricchezza per i pochi”, mentre l’operato di organizzazioni come l’Oms è vincolato ai desideri di pochi privati. E il lato oscuro del “complesso benefico-industriale” si manifesta nel contesto di campagne come quella per le vaccinazioni, che vengono deviate a favore di una concentrazione ristretta di imprese e vedono i fondi ad essi dedicati eterodiretti senza alcun principio di efficienza ed efficacia. Mentre la capacità d’azione dell’Oms viene sacrificata in nome del “lavaggio di coscienza” di Bill Gates e della moglie.

Proprio a questo proposito, ci viene alla mente quando nel 2016 simili accuse arrivarono dalla Ong britannica Global Justice Nowche al termine del Forum economico di Davos quando era stato diffuso un report dal titolo inequivocabile: “Gated Development - is the Gates Foundation always a force for good?”. La GJN aveva rilevato che i programmi di Bill e Melinda Gates Foundation non erano soggetti a valutazione indipendente o pubblica e non solo, nel rapporto si sosteneva che i programmi della fondazione dei Gates erano - nel complesso - dannosi nel promuovere lo sviluppo economico e globale, legati ad interessi corporativi multinazionali a spese della giustizia sociale ed economica. Una strategia incentrata sulla cooperazione con le stesse multinazionali spesso responsabili di gran parte della povertà e ingiustizia che già affliggono il sud del mondo.

Se pensate che tutto questo non influisce anche sulle vostre vite, vi sbagliate di grosso. Il simpatico miliardario globalista sta facendo una montagna di soldi grazie al Covid-19. La Bill & Melinda Gates Foundation Trust ha investito nel The Mexico Fund, un fondo che concentra gli investimenti in quel paese. Nelle ultime settimane questo fondo aveva subito un tracollo del 42% alla Borsa di New York a causa della pandemia e Gates ha così potuto acquistare, scontata, una quota del 5% dell’intero fondo così da diventare il quarto investitore. Sia chiaro, questo non è illegale, è solo l’atteggiamento capitalistico promosso da quel piccolo numero di persone, meno dell’1%, che detiene oltre la metà delle ricchezze planetarie, artefice di fatto di quello squilibrio che tanto cercano di rimediare. Però le due cose faticano a coesistere poiché Gates è sia imprenditore/speculatore che uno dei maggiori finanziatori dell'Organizzazione mondiale della sanità, capace di consigliare i governi di tutto il mondo su questioni relative a epidemie e pandemie e se guardiamo da vicino la questioni della pandemia dichiarata, ci accorgiamo che subentra un altro fattore che ha influito sulle nostre vite in maniera più che diretta. L'Oms non ha sempre visto il coronavirus come una pandemia, anzi, fino a metà gennaio addirittura negava il passaggio del virus tra uomo e uomo ed è un dato di fatto che l’annuncio ufficiale di pandemia sia arrivato il giorno dopo che Gates ha elargito una grande somma di denaro all’agenzia. Ma diamo un'occhiata alla sequenza temporale: il 10 marzo, Business Insider ha scritto: "Bill Gates ha lanciato l'allarme sul coronavirus COVID-19, definendolo una "pandemia", sebbene l'Organizzazione mondiale della sanità debba ancora dargli quella definizione." L’articolo annunciava però anche altro, cioè che la Gates Foundation, Wellcome e Mastercard stavano impegnando 125 milioni di dollari in finanziamenti per quelle aziende che sviluppano trattamenti per il nuovo coronavirus, ed è solo una coincidenza che a livello mondiale siano stati attaccati tutti quei trattamenti già brevettati o non brevettabili, a favore dei nuovi farmaci e vaccini.

L'11 marzo, un giorno dopo che Business Insider ha riferito di come Gates aveva spinto per una dichiarazione dell'Oms sulla pandemia e un giorno dopo che Gates aveva annunciato l'infusione di milioni di dollari in un'impresa partner dell'Oms, durante una conferenza stampa sul coronavirus Tedros Adhanom Ghebreyesus ha dichiarato: "Abbiamo quindi valutato che COVID-19 può essere definito come una pandemia".

Coincidenza? Forse. Ma ci sono molti soldi, potere e influenze enormi e c’è il fatto che l’acquisto delle azioni della Mexico Trust, al prezzo ribassato, sia avvenuto il 31 marzo, dopo le dichiarazioni del Direttore Generale dell’Oms.

Non siamo così puritani da non accorgerci che le pandemie sono un affare per molti, “mors tua vita mea”, e se pur legale a noi non sembra comunque etico e ancor meno tollerabile è l’essere al contempo affarista e salvatore nella stessa pandemia. Essere affarista, salvatore e addirittura “padrone” di quell’ente che gestisce “la cosa pubblica” e nel farlo avvantaggiando solo gli interessi privati di corporazioni multinazionali. Noi a questo diciamo no!

Fonti:

LITURGIA DELLA DOMENICA

La Liturgia di Domenica 2 Agosto 2020
XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

La moltiplicazione dei pani e dei pesci | NetSlash2010


Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Sei tu il mio soccorso, la mia salvezza:
Signore, non tardare. (Sal 70,2.6)

Colletta
Mostraci la tua continua benevolenza, o Padre,
e assisti il tuo popolo,
che ti riconosce suo pastore e guida;
rinnova l’opera della tua creazione
e custodisci ciò che hai rinnovato.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Oppure:
O Dio, che nella compassione del tuo Figlio
verso i poveri e i sofferenti
manifesti la tua bontà paterna,
fa’ che il pane moltiplicato dalla tua provvidenza
sia spezzato nella carità,
e la comunione ai tuoi santi misteri
ci apra al dialogo e al servizio verso tutti gli uomini.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Is 55,1-3)
Venite e mangiate.


Dal libro del profeta Isaìa

Così dice il Signore:
«O voi tutti assetati, venite all’acqua,
voi che non avete denaro, venite;
comprate e mangiate; venite, comprate
senza denaro, senza pagare, vino e latte.
Perché spendete denaro per ciò che non è pane,
il vostro guadagno per ciò che non sazia?
Su, ascoltatemi e mangerete cose buone
e gusterete cibi succulenti.
Porgete l’orecchio e venite a me,
ascoltate e vivrete.
Io stabilirò per voi un’alleanza eterna,
i favori assicurati a Davide».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 144)
Rit: Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa
e tu dai loro il cibo a tempo opportuno.
Tu apri la tua mano
e sazi il desiderio di ogni vivente.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.

SECONDA LETTURA (Rm 8,35.37-39)
Nessuna creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo.


Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?
Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati.
Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 4,4b)
Alleluia, alleluia.
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.

VANGELO (Mt 14,13-21)
Tutti mangiarono e furono saziati.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, avendo udito [della morte di Giovanni Battista], Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte.
Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui».
E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, anche se siamo consapevoli dei nostri limiti e della nostra fragilità, rivolgiamoci al Padre, fonte di ogni gioia e consolazione, con la certezza che egli ascolta le nostre suppliche.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa, fortificata dal pane eucaristico, senta compassione per le folle che cercano di placare la sete di senso della loro esistenza, donando ad esse Gesù, il pane di vita. Preghiamo.
2. Perché si risvegli e rimanga viva in ogni uomo che possiede beni la tensione a condividere le sue ricchezze, facendone parte a chi è povero e bisognoso. Preghiamo.
3. Per coloro che fanno parte di organizzazioni che combattono la fame nel mondo, affinché la loro azione sia ispirata da una fede sincera che li porta a prolungare il gesto di Cristo che sfamava le folle. Preghiamo.
4. Perché coloro che hanno dissipato la loro vita si convertano e sperimentino la misericordia gratuita di Dio. Preghiamo.
5. Perché la mensa eucaristica ci renda veramente fratelli in Cristo, uniti nella fede e nell’impegno per la giustizia e la condivisione dei beni. Preghiamo.

O Padre, buono verso tutti, tu che provvedi ai bisogni di coloro che sono rivolti a te in attesa, esaudisci le preghiere del tuo popolo, che ha fame del tuo amore e della tua tenerezza. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Santifica, o Dio, i doni che ti presentiamo
e trasforma in offerta perenne tutta la nostra vita
in unione alla vittima spirituale,
il tuo servo Gesù,
unico sacrificio a te gradito.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.




Antifona di comunione
Ci hai mandato, Signore, un pane dal cielo,
un pane che porta in sé ogni dolcezza
e soddisfa ogni desiderio. (Sap 16,20)

Oppure:
Gesù prese i cinque pani e i due pesci,
li diede ai suoi discepoli
e questi li distribuirono alla folla. (cf. Mt 14,19)


Preghiera dopo la comunione
Accompagna con la tua continua protezione, Signore,
il popolo che hai nutrito con il pane del cielo,
e rendilo degno dell’eredità eterna.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Molti domandano: “Chi è Gesù? Come vive colui che è il solo ad essere amato totalmente da Dio? Cosa si prova quando si è vicini a lui? Il Vangelo istruisce quelli che non hanno dimenticato come ascoltare. Gesù apprende la notizia della morte terribile di Giovanni Battista (Mt 14,3-12). Ne è colpito, e desidera rimanere solo. È questo il motivo per cui prende una barca per andare sul lago. Ma la folla non lo lascia. Quando egli accosta sull’altra riva, essa è già là: malati e sofferenti, tutti quelli che hanno bisogno di un Salvatore. E Gesù non si sottrae.
Le ore passano e gli apostoli si preoccupano. Essi vogliono che Gesù mandi via la folla. Tuttavia Gesù assume la propria responsabilità. Non vuole lasciare partire nessuno a pancia vuota. Egli dà senza fare conti, generosamente. Solo Dio può dare senza diventare povero. Gesù - incarnazione del Dio infinito nella nostra finitezza - dà come lui. Egli dona se stesso, ed esige da coloro che vogliono essere dei suoi: “Date loro da mangiare”; dividete il poco che avete, cinque pani, due pesci. “Date tutto”, e gli apostoli fanno la loro distribuzione. È Gesù che offre, i suoi apostoli che offrono, una Chiesa che offre se stessa: ecco il segno e il marchio della generosità di Dio.