venerdì 12 giugno 2020

Elettromagnetismo e salute: guarda dove sono ubicate le antenne di telefonia nel tuo comune ed impara a realizzare una mappa fai-da-te partendo dagli Open Data in formato testuale

DOPO QUESTO ARTICOLO SFIDO CHIUNQUE A DARE ANCORA DEL "COMPLOTTISTA" A CHI SI OSTINA AD ASSOCIARE LE ONDE ELETTROMAGNETICHE AI DANNI ALLA SALUTE....


Tecnologia, l'esperto: Il 5g non è sicuro per la salute. Ecco perchè


In ogni città le antenne di telefonia nascono come funghi, ti spiego come realizzare una mappa partendo dagli Open Data del tuo comune...

Elettromagnetismo e salute: guarda dove sono ubicate le antenne di telefonia nel tuo comune ed impara a realizzare una mappa fai-da-te partendo dagli Open Data in formato testuale | antenne a meno di 100 mt dalla scuola - 1


Elettromagnetismo e salute: guarda dove sono ubicate le antenne di telefonia nel tuo comune ed impara a realizzare una mappa fai-da-te partendo dagli Open Data in formato testuale | antenne a meno di 100 mt dalla scuola - 2


Elettromagnetismo e salute: guarda dove sono ubicate le antenne di telefonia nel tuo comune ed impara a realizzare una mappa fai-da-te partendo dagli Open Data in formato testuale | wifi vicino alla classe.


Visto che gli smartphone sono diventati oggetti di uso così comune, tanto che hanno superato anche la vendita dei PC, forse, porsi delle domande sull'elettromagnetismo e le implicazioni sulla salute dovrebbe essere, se non obbligatorio, come minimo una curiosità da approfondire.

Sebbene nessuno sia ancora in grado di stabilire al 100% una relazione diretta fra l'esposizione alle onde radio emesse da antenne TV, antenne di telefonia, ripetitori, ponti radio, router wifi, smartphone, ecc. e danni alla salute che portano a problemi che vanno dal semplice mal di testa fino cause molto più serie come le leucemie, ci sono alcuni aspetti che non possono essere ignorati e che portano a pensare che forse, in presenza di radiazioni elettromagnetiche, emanate dai cellulari, tablet, notebook, router wifi, ecc., sia il caso di adottare azioni preventive in base al principio di precauzione.


ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ

Innanzitutto credo sia utile partire da quanto ha riferito nel 2011 la IARC (International Agency for Research on Cancer) per conto dell'Organizzazione Mondale della Sanità. Riporto il testo, in italiano, del documento originale (PDF), fine penultima pagina:


"Essenzialmente sulla base di questi dati, la IARC ha classificato i campi elettromagnetici a radiofrequenza come possibilmente cancerogeni per l’uomo (Gruppo 2B), una categoria utilizzata quando un’associazione causale viene considerata credibile, ma non si può escludere con ragionevole sicurezza che l’osservazione sia dovuta al caso, a distorsioni o ad effetti di confondimento. Mentre non è stato stabilito un incremento del rischio di tumori cerebrali, l’uso crescente dei telefoni mobili e la mancanza di dati sull’uso di questi strumenti di comunicazione per periodi superiori ai 15 anni suggeriscono la necessità di ulteriori ricerche su questo tema. In particolare, data la recente popolarità dell’uso di telefoni mobili tra i più giovani, con la conseguente possibilità di una più lunga esposizione nel corso della vita, l’OMS ha promosso ulteriori ricerche su questo gruppo di popolazione. Sono attualmente in corso studi destinati a valutare eventuali effetti dell’uso di telefoni mobili sulla salute di bambini e adolescenti."

Alla luce di queste ricerche è evidente che lo sviluppo delle tecnologie digitali dovrebbe realizzarsi ispirandosi al "principio di precauzione", garantendo la minimizzazione e l'omogeneità dei campi elettromagnetici in cui siamo immersi: almeno per salvaguardare la salute dei bambini, che avendo una massa più piccola, e un tempo di irraggiamento più lungo nell'arco della vita, sono sicuramente più a rischio rispetto agli adulti.

LE CONDANNE

Nel corso degli anni ci sono state alcune sentenze di condanna in cui, esperti chiamati a valutare i casi, hanno presentato prove scientifiche da cui si evince il nesso causale fra lunga esposizione ai campi elettromagnetici emanati dai dispositivi di telefonia e danni alla salute.

Forse sarebbe il caso di cominciare a pretendere maggiori attenzioni da parte delle Autorità, anche perché, lo ripeto, in gioco ci sono le vite dei nostri figli, la prima generazione continuamente sottoposta all'irraggiamento di onde elettromagnetiche.

L'ultima causa, il cui verdetto è stato emesso dal tribunale di Ivrea l'11 aprile 2017, è quella di un dipendente Telecom colpito da neurinoma dopo aver utilizzato il cellulare più di tre ore al giorno per 15 anni: "La sentenza riconosce il legame causale tra un tumore al cervello e l’uso di un telefono cellulare" spiegano gli avvocati Renato Ambrosio e Stefano Bertone che hanno vinto la causa.

L’effetto cancerogeno delle onde elettromagnetiche del telefonino era già stato riconosciuto sin dal 2011 dalla IARC che aveva inserito questo dispositivo nella categoria 2b: "possibilmente cancerogeno per l'uomo".

Lo studio legale degli avvocati Ambrosio e Commodo, esperti in risarcimento del danno, avevano già intentato una causa alcuni anni fa "che è ancora giacente al Tar" per imporre al ministero una campagna di informazione sui rischi legati al cellulare.

"sono soprattutto i bambini e le donne in gravidanza a essere più vulnerabili" spiega ancora l’avvocato Bertone.

"la popolazione deve essere avvisata perché basta usare il telefono con l’auricolare o a una certa distanza per poter abbassare i rischi".

"abbiamo avuto difficoltà sul profilo medico e scientifico perché ci è stato detto che non c’erano prove che potesse creare un tumore, ma è stato detto che non si poteva anche dire il contrario. Questa sentenza invece dice proprio che c’è un nesso causale ed è per questo che ora chi ci governa debba prendersi la responsabilità di fare qualcosa" dice l’avvocato Renato Ambrosio.


Di seguito invece la puntata de "Le Iene" in cui è possibile ascoltare alcuni pareri degli esperti e l'esperienza di chi è rimasto vittima delle radiazioni: "Il cellulare fa male?".

LE DELIBERE COMUNALI

Esistono delibere istituite da diversi comuni italiani che regolano la presenza delle antenne sul territorio per evitare problemi alla cittadinanza dovuti al campo elettromagnetico prodotto dalle Stazioni Radio Base di telefonia. Una di queste è la delibera capitolina n.26 del 14 maggio 2015 (PDF) che all'art.4, prevede:

"ART. 4 – DIVIETO DI INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI

1 - Fermo restando il rispetto dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità stabiliti per legge, nel rispetto del principio di precauzione, qualsiasi localizzazione deve tendere alla minimizzazione dell’esposizione umana alle onde elettromagnetiche nei siti sensibili; in particolare è fatto divieto di installare impianti su siti sensibili quali ospedali, case di cura e di riposo, scuole ed asili nido, oratori, orfanotrofi, parchi gioco, ivi comprese le relative pertinenze, ad una distanza non inferiore a 100 mt, calcolati dal bordo del sistema radiante al perimetro esterno.

2 - Gli impianti di telefonia mobile esistenti, installati sugli immobili di cui al comma precedente, sono oggetto di delocalizzazione in conformità con le finalità stabilite nel presente Regolamento, previa individuazione, autorizzazione e attivazione contestuale di altro sito compatibile ai fini di una efficiente erogazione del servizio.

3 - Il divieto di installazione di cui sopra può essere derogato sui singoli beni classificati come siti sensibili che, per attività in essi svolta, richiedano una puntuale copertura radioelettrica.

4 - Non è consentita l’installazione degli impianti su edifici costruiti abusivamente, che non abbiano ottenuto il titolo abilitativo edilizio in sanatoria."

Quindi anche l'Amministrazione Pubblica prevede dei casi per cui, proprio per salvaguardare la salute, è necessario evitare l'irraggiamento di campi elettromagnetici.


Elettromagnetismo e salute: guarda dove sono ubicate le antenne di telefonia nel tuo comune ed impara a realizzare una mappa fai-da-te partendo dagli Open Data in formato testuale | antenne di telefonia a meno di 100 mt dalla scuola.

Purtroppo, dal 2015, ci sono ancora scuole con tralicci enormi nelle vicinanze a meno (molto meno!) di 100 mt. Sarebbe il caso di salvaguardare la salute dei bambini e del personale che lavora nelle scuole. Ma proprio il personale della scuola, non dovrebbe attivarsi facendo leva sulle leggi che regolano la sicurezza nei luoghi di lavoro?


Elettromagnetismo e salute: guarda dove sono ubicate le antenne di telefonia nel tuo comune ed impara a realizzare una mappa fai-da-te partendo dagli Open Data in formato testuale | antenne di telefonia a meno di 100 mt dalla scuola

LE ISTRUZIONI DEGLI SMARTPHONE

Le aziende di telefonia stesse, consigliano di tenere lo smartphone lontano dal corpo, almeno alla distanza di 1,5 cm come scritto nelle istruzioni allegate ai prodotti in vendita: ad esempio, nelle istruzioni relative ad uno smartphone LG G3 - 855 - (PDF), a pagina 6, si legge:


"Questo dispositivo è conforme alle direttive sull'esposizione alle radiofrequenze quando utilizzato nella normale posizione d'uso vicino all'orecchio o posizionato a una distanza di almeno 1,5 cm dal corpo. Se una custodia, una clip per cintura o un altro sostegno vengono posizionati a stretto contatto con il corpo, tali accessori non devono contenere metallo ed è importante mantenere il dispositivo a una distanza di almeno 1,5 cm dal corpo. Il dispositivo richiede una connessione ottimale alla rete per poter trasmettere file di dati o messaggi. In alcuni casi, la trasmissione di file di dati o messaggi potrebbe essere ritardata fino a che tale connessione diventi disponibile. Le istruzioni relative alla separazione del dispositivo dal corpo devono essere rispettate fino alla fine della trasmissione."


CONSIDERAZIONI FINALI

In base a quanto visto finora, queste le considerazioni che mi vengono in mente al riguardo:
Le ricerche sulla nocività o meno dell'elettromagnetismo, spesso sono realizzate proprio dalle aziende di telefonia che sono parte in causa. Esistono studi indipendenti? Studi effettuati da aziende, enti, Stati, che non prendano finanziamenti da società di telefonia? Non mi sembra di averne visti, al contrario, ci sono inchieste da cui emerge in maniera evidente l'ingerenza di lobby private o casi di corruzione per rendere inoffensive ricerche scientifiche che avrebbero potuto limitare le possibilità di guadagno.
La dicitura adottata dall'OMS: "possibilmente cancerogeno", mi fa pensare che forse sia il caso di mettere in pratica il "principio di precauzione".
Ognuno, nella propria vita privata, è libero di adottare comportamenti a rischio, ma la salute pubblica va salvaguardata con ogni mezzo, tanto più se non si ha la certezza che le azioni poste in essere non siano pericolose, specialmente se a rischio sono le vite dei bambini, no? Per questo trovo assurdo che in molte scuole si utilizzi il wifi, proprio a ridosso delle classi scolastiche!


Elettromagnetismo e salute: guarda dove sono ubicate le antenne di telefonia nel tuo comune ed impara a realizzare una mappa fai-da-te partendo dagli Open Data in formato testuale | wifi a scuola

Esistono sentenze che associano tumori ed elettromagnetismo?

Si

Esistono enti ufficiali che ne attestano la probabile pericolosità?

Si

E' mai stato studiato abbastanza a lungo l'effetto dell'elettromagnetismo sull'organismo dei nativi digitali?

NO

Alla luce di quello che ho capito leggendo diversi articoli, guardando video e documenti ufficiali, personalmente agisco seguendo il principio di precauzione, porto lo smartphone nel borsello lontano dal corpo, quando posso evito di utilizzare il WiFi ed ho impostato il router in modo da spegnersi la notte se me lo scordo acceso...

Poi è ovvio che non sono un talebano e capisco l'importanza dell'innovazione tecnologia di cui apprezzo i vantaggi, ma sarebbe sciocco sottovalutarne anche i difetti e le cause che questi comportano, non credi?

Non si tratta di essere PRO o CONTRO... dicevano che l'amianto era sicuro, a distanza di 25 anni, ancora stiamo a contare i morti!

Per favore, non facciamo lo stesso sbaglio: nessuno è contro la tecnologia e l'innovazione ma contro l'idiozia di non considerare la storia e i fatti del passato, questo sì!

E' possibile pretendere maggiori tutele senza essere considerati dei complottisti?

Innanzitutto le istituzioni pubbliche dovrebbero fare la loro parte iniziando dal Ministero della Salute da cui non mi pare di aver mai ascoltato parole di prevenzione riguardo all'uso degli smartphone, neanche relativamente all'uso che ne fanno i giovani. In rete c'è qualcuno che consiglia questo SPOT:


Spot mai fatto dal ministero della salute per la prevenzione dei danni provocati dai telefoni cellulari

Poi c'è un altro aspetto da considerare: purtroppo nel 2012, subito dopo che l'OMS aveva innalzato la pericolosità delle onde elettromagnetiche, il Decreto Sviluppo del governo Monti (poi Legge 221 art. 14, c. 8) ha inserito una diversa modalità di misurazione del campo elettromagnetico: il limite di sicurezza non deriva più da misurazioni medie calcolate su un intervallo di sei minuti, ma risulta da una media di valori calcolata nell'arco delle 24 ore!

Una norma del genere, viene incontro alle esigenze dei cittadini o permette ai Gestori di telefonia di innalzare fino al 70% i limiti nelle ore diurne per poi "rientrare nella media" nelle ore notturne, quando il servizio telefonico è meno richiesto? Come dire: di giorno sparo addosso alle scuole, ospedali, appartamenti e di notte, spengo tutto, e limiti sono comunque nella norma.

Per chiarezza, di seguito riporto il testo dell'articolo 14, comma 8 della Legge 221/2012:

"8. Ferme restando, per quanto non espressamente disciplinato dal presente articolo, le vigenti le disposizioni contenute nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 8 luglio 2003, recante fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 199 del 28 agosto 2003, si prevede che:

a) i valori di attenzione indicati nella tabella 2 all'allegato B del citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003 si assumono a titolo di misura di cautela per la protezione da possibili effetti anche a lungo termine eventualmente connessi con le esposizioni ai campi generati alle suddette frequenze nei seguenti casi:

1) all'interno di edifici utilizzati come ambienti abitativi con permanenze continuative non inferiori a quattro ore giornaliere;

2) solo nel caso di utilizzazione per permanenze non inferiori a quattro ore continuative giornaliere, nelle pertinenze esterne con dimensioni abitabili, come definite nelle Linee Guida di cui alla successiva lettera d), quali balconi, terrazzi e cortili (esclusi i tetti anche in presenza di lucernai ed i lastrici solari con funzione prevalente di copertura, indipendentemente dalla presenza o meno di balaustre o protezioni anti-caduta e di pavimentazione rifinita, di proprietà comune dei condomini);

b) nel caso di esposizione a impianti che generano campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici con frequenza compresa tra 100 kHz e 300 GHz, non devono essere superati i limiti di esposizione di cui alla tabella 1 dell'allegato B del citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003, intesi come valori efficaci. Tali valori devono essere rilevati ad un'altezza di m. 1,50 sul piano di calpestio e mediati su qualsiasi intervallo di sei minuti. I valori di cui al comma 10, lettera a) del presente articolo, invece, devono essere rilevati ad un'altezza di m. 1,50 sul piano di calpestio e sono da intendersi come media dei valori nell'arco delle 24 ore;

c) ai fini della progressiva minimizzazione della esposizione ai campi elettromagnetici, i valori di immissione dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz, calcolati o misurati all'aperto nelle aree intensamente frequentate, non devono superare i valori indicati nella tabella 3 dell'allegato B del citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003, detti valori devono essere determinati ad un'altezza di m 1,50 sul piano di calpestio e sono da intendersi come media dei valori nell'arco delle 24 ore;

d) le tecniche di misurazione e di rilevamento dei livelli di esposizione da adottare sono quelle indicate nella norma CEI 211-7 o specifiche norme emanate successivamente dal CEI. Ai fini della verifica mediante determinazione del mancato superamento del valore di attenzione e dell'obiettivo di qualità si potrà anche fare riferimento, per l'identificazione dei valori mediati nell'arco delle 24 ore, a metodologie di estrapolazione basate sui dati tecnici e storici dell'impianto. Le tecniche di calcolo previsionale da adottare sono quelle indicate nella norma CEI 211-10 o specifiche norme emanate successivamente dal CEI. Ai fini della verifica attraverso stima previsionale del valore di attenzione e dell'obiettivo di qualità, le istanze previste dal decreto legislativo n. 259 del 2003 saranno basate su valori mediati nell'arco delle 24 ore, valutati in base alla riduzione della potenza massima al connettore d'antenna con appositi fattori che tengano conto della variabilità temporale dell'emissione degli impianti nell'arco delle 24 ore. Questi fattori di riduzione della potenza saranno individuati in apposite Linee Guida predisposte dall'ISPRA e dalle ARPA/APPA secondo le modalità di seguito indicate. Laddove siano assenti pertinenze esterne degli edifici di cui alla lettera a), i calcoli previsionali dovranno tenere in conto dei valori di assorbimento del campo elettromagnetico da parte delle strutture degli edifici così come definiti nelle suddette Linee Guida. Gli operatori forniscono all'ISPRA e alle ARPA/APPA i dati di potenza degli impianti secondo le modalità contenute nelle medesime Linee Guida. Tali dati dovranno rappresentare le reali condizioni di funzionamento degli impianti. Eventuali condizioni di funzionamento anomalo degli impianti dovranno essere tempestivamente segnalate agli organi di controllo e di vigilanza sanitaria e ambientale di cui all'articolo 14 della legge 22 febbraio 2001, n. 36. L’ISPRA e le ARPA/APPA provvedono, in attuazione del presente decreto, all’elaborazione di linee guida, che sono approvate con uno o più decreti del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentite le competenti Commissioni parlamentari. Tali Linee Guida potranno essere soggette ad aggiornamento con periodicità semestrale su indicazione del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che provvederà alla relativa approvazione."


COME E' POSSIBILE DIFENDERSI?

Mi sono chiesto quali azioni intraprendere potessi mettere in atto per preservare la salute. La prima cosa che mi è venuta in mente è stata quella di verificare se in rete fosse presente qualche banca dati relativa alla presenza sul territorio delle antenne di telefonia: giusto per cominciare a studiare la grandezza del problema.

Ho iniziato quindi la ricerca sui siti Istituzionali, partendo ovviamente da Roma che, essendo la Capitale, dovrebbe avere già un piano antenne con relativa mappatura: invece nulla!

Eppure esiste la delibera capitolina n.26 del 14 maggio 2015 (PDF), di cui ho già parlato, in cui si erano decise una serie di attività per censire gli impianti e per monitorare l’inquinamento elettromagnetico. Si sarebbero dovute attuare le seguenti azioni:
redazione di un piano territoriale della telefonia mobile;
costituzione di un registro cittadino delle antenne e di un osservatorio sull’inquinamento elettromagnetico (che servirà anche a "rendere più trasparente il percorso delle varie autorizzazioni");
pubblicazione sul web del "piano antenne";
dislocazione sul territorio cittadino di centraline per la misurazione dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, le cui rilevazioni saranno periodicamente pubblicate sul web e liberamente consultabili online.

Quello che ho trovato invece sul sito del Comune è solo questo: la pagina degli avvisi installazione antenne e l'elenco degli avvisi passati.

Allora ho proseguito la ricerca per scoprire se esisteva qualche mappa delle antenne di telefonia realizzata con gli Open Data, risultato: ho trovato questa mappa su datiopen.it, il portale italiano dell'Open Data, con l'indicazione della posizione delle antenne di telefonia in Italia. Purtroppo, visionando i dati relativi alla città di Roma ci si accorge subito che c'è qualcosa che non va. Il numero delle antenne è troppo basso rispetto al numero reale di impianti installati, è evidente. Quindi anche in questo caso, nulla di fatto!

Poi ho trovato il sito inwit.it, del gruppo TIM, in cui vengono riportate le antenne di radio base posizionate dalla Telecom. Stavolta il numero mi sembra congruo. Certo che, trattandosi delle sole antenne TIM, se considerassimo anche quelle di tutti gli altri gestori, la cosa evidente e che balza subito all'occhio è la gran quantità di elementi presenti: un numero davvero impressionante, non credi?

Per conoscere la situazione della copertura del segnale, esiste anche questa mappa che trovi su opensignal.com.

Per avere invece dati ufficiali di copertura direttamente dai vari gestori, questi sono i link:




LA MAPPA CON I VALORI DI IRRAGGIAMENTO

Mi sono chiesto se gli organi preposti al controllo dei valori irraggiati rilasciassero dati pubblici, così ho trovato su dati.comune.roma.it le informazioni che cercavo: i dati open delle misure che riguardano i rilievi strumentali effettuati da ARPA LAZIO nel periodo 2013 - 2017 a seguito di esposti presentati da singoli cittadini o Enti.

Purtroppo però, essendo solo dati testuali, non erano molto utili, così ho provveduto ad inserire tutti i valori in un unico file Excel, poi grazie al sito easymapmaker.com ho convertito il tutto in una Mappa realizzando la Mappa delle misure di campo elettromagnetico in alta frequenza della città di Roma dal 2013 al 2017.

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Venerdi 12 Giugno 2020
Venerdì della X settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

6 t.o. anno A DOMENICA Regina - ppt scaricareVangelo (7 Ottobre 2018): L'uomo non divida quello che Dio ha congiunto.


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Il Signore è mia luce e mia salvezza,
di chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita,
di chi avrò timore?
Proprio coloro che mi fanno del male
inciampano e cadono. (Sal 27,1-2)

Colletta
O Dio, sorgente di ogni bene,
ispiraci propositi giusti e santi
e donaci il tuo aiuto,
perché possiamo attuarli nella nostra vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (1Re 19,9.11-16)
Fermati sul monte alla presenza del Signore.


Dal primo libro dei Re

In quei giorni, [Elìa, giunto al monte di Dio, l’Oreb,] entrò in una caverna per passarvi la notte, quand’ecco gli fu rivolta la parola del Signore: « Esci e férmati sul monte alla presenza del Signore».
Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. Come l’udì, Elìa si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna.
Ed ecco, venne a lui una voce che gli diceva: «Che cosa fai qui, Elìa?». Egli rispose: «Sono pieno di zelo per il Signore, Dio degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi cercano di togliermi la vita».
Il Signore gli disse: «Su, ritorna sui tuoi passi verso il deserto di Damasco; giunto là, ungerai Cazaèl come re su Aram. Poi ungerai Ieu, figlio di Nimsì, come re su Israele e ungerai Elisèo, figlio di Safat, di Abel-Mecolà, come profeta al tuo posto».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 26)
Rit: Io ti cerco, Signore: mostrami il tuo volto.

Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
Il mio cuore ripete il tuo invito:
«Cercate il mio volto!».

Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.

Canto al Vangelo (Fil 2,15)
Alleluia, alleluia.
Risplendete come astri nel mondo,
tenendo salda la parola di vita.
Alleluia.

VANGELO (Mt 5,27-32)
Chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
A Dio, ricco di misericordia, rivolgiamo fiduciosi la nostra preghiera, perché ci conceda un cuore puro. Diciamo insieme:
Purificaci, o Signore.

Perché la Chiesa, popolo di Dio, sia fedele al mandato avuto da Cristo ed eserciti la sua missione, libera da ogni compromesso. Preghiamo:
Perché qualsiasi istituzione e legge civile educhi i cittadini al rispetto della vita, al valore della famiglia e all'impegno della fedeltà. Preghiamo:
Perché l'educazione dei ragazzi e dei giovani sia trasmissione di valori umani e spirituali per la costruzione di una società nuova. Preghiamo:
Perché la sensibilità e la dignità di ogni persona collabori a porre fine allo scandalo della droga, allo sfruttamento della donna, alla diffusione della pornografia. Preghiamo:
Perché noi cristiani non temiamo il sacrificio e la rinuncia per poter vivere con più coerenza il vangelo di Cristo. Preghiamo:
Perché l'amore tra i coniugi sia dialogo e donazione reciproca.
Perché l'eucaristia sia il pane del nostro cammino.

O Signore, che vuoi da noi un cuore puro e sincero, insegnaci ad essere coerenti e fedeli agli impegni che abbiamo assunto e fà che ogni tuo insegnamento diventi la legge della nostra vita. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Quest’offerta del nostro servizio sacerdotale
sia bene accetta al tuo nome, Signore,
e accresca il nostro amore per te.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Il Signore è mia roccia e mia fortezza:
è lui, il mio Dio, che mi libera e mi aiuta. (Sal 18,3)

Oppure:
Dio è amore; chi sta nell’amore dimora in Dio,
e Dio in lui. (1Gv 4,16)


Preghiera dopo la comunione
Signore, la forza risanatrice del tuo Spirito,
operante in questo sacramento,
ci guarisca dal male che ci separa da te
e ci guidi sulla via del bene.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Queste parole di Cristo sono una lode, ben meritata, alla donna. Per il cristiano, discepolo di Cristo, la donna è co-creatrice, in quanto elevata da Cristo alla dignità di madre di Dio, poiché ha dato un corpo a Dio.
La donna, mirabile compagna e completamento dell’uomo, porta a perfezione le qualità di tenerezza, pazienza, ascolto, ospitalità, abnegazione, coraggio e generosità di cui l’umanità ha tanto bisogno. La donna, ricettacolo della vita. La donna, per prima, è salita in cielo con il suo corpo.
Che offesa alla sua dignità, che insulto considerarla come un semplice oggetto di piacere, da gettare via deliberatamente quando se ne è stufi, o come una serva tuttofare. Dal momento in cui Maria è diventata “un’immagine di prua” della nostra fede, il nostro sguardo sulla donna si è riempito di rispetto, di purezza e di gratitudine.
La donna, compagna, sposa, madre, deve essere amata e desiderata nella sua totalità. Questo amore e questo desiderio portano allora l’espressione della tenerezza di Dio. Si capisce allora perché una donna non possa essere ripudiata.

giovedì 11 giugno 2020

OBAMAGATE: PANICO A ROMA. RENZI NON PORTARE UNA CORDA SE NON SEI SICURO DI USARLA....



DOV'E' FINITO IL GRIDO "ONESTA!'" DEI 5 STELLE ALLEATI E COMPLICI DI RENZI?

In molti si sono chiesti perché Renzi giorni fa, minacciando la crisi di governo, abbia chiesto la delega ai servizi per Rosato, un fedelissimo. Perché proprio ora, perché proprio la delega ai servizi, ma che stranezza… neanche vi fossero inchieste giudiziarie in corso negli USA

Indagini magari sul coinvolgimento dell’intelligence italiana, nel tentativo perpetrato nel 2016-17 dai dem USA, di abbattere Trump come candidato presidente e di destituirlo attraverso quello che somiglia sempre più ad un colpo di stato, qualora fosse stato eletto?…


LA RIVOLTA RENZIANA FINISCE IN NULLA

Nel giorno in cui Renzi minaccia di far cadere il governo, improvvisamente l’allarme rosso scattato sulla mozione di sfiducia a Bonafede rientra: tutto finisce in nulla, Conte offre vaghe dichiarazioni di intenti circa alcune richieste del partito di Renzi su politiche per la famiglia, sblocco di opere pubbliche e, si dice, per un incarico di sottogoverno per M.E.B. (Maria “Etruria”….ops chiedo scusa per l’involontario errore di battitura… “Elena” Boschi).

Nel frattempo Giulio Occhionero, già coinvolto in varie vicende giudiziarie italiane attinenti con l’Obamagate, twitta così.


Chiosa lapidaria sempre su twitter M.Antonietta Calabrò, collaboratrice di huffingtonpost.it, già collaboratrice di lungo corso del Corriere della Sera: Conte non cederà alcuna delega sui servizi ai renziani, tanto meno mentre la tempesta atlantica è in arrivo.


Si deve sottolineare un dettaglio: che Conte ha mostrato di avere anche la forza ed il sostegno necessari per rispedire al mittente le richieste di Renzi, restando in piedi. Forse Renzi è stato convinto da argomenti cui è sensibile? Ah, saperlo….

Uno strano tweet, di un profilo che non sembra affatto un bot. Sarà un bot?
OBAMAGATE ED AGENZIE DI SICUREZZA ITALIANE

Lo stato di panico che serpeggia a Roma è ormai palese, del resto l’amministrazione Trump ha fatto trapelare vari documenti esplosivi sull’Italia…per primo l’unmasking del generale Flynn il 13 maggio (seguendo le vie ordinarie, il documento avrebbe dovuto essere declassificato il 1 maggio 2045…).

Ricordiamolo, Il Direttore dell’Intelligence Interna degli USA Grenell, pochi giorni fa ha inviato al Congresso la lista degli alti funzionari dell’amministrazione Obama che, tra l’8 novembre 2016 e il 31 gennaio 2017, ricevettero il c.d. ’“unmasking” del generale Mike Flynn;

in pratica, ricevettero memo di intelligence ed intercettazioni della NSA, con l’identità “in chiaro” del cittadino americano Flynn, che interagiva con l’agente straniero sorvegliato (nel caso specifico si trattava dell’ambasciatore russo a Washington, Kislyak).


Nella lista figurano due nomi che paiono a dir poco fuori posto: l’ambasciatore Usa in Italia e San Marino John R. Phillips, e la diplomatica Kelly C. Degnan, che all’epoca era vice capo missione in Italia ed a San Marino.

Cosa c’entrava l’ambasciata italiana degli USA con Flynn? Si deduce che in ambasciata doveva essere necessariamente attivo personale che aveva la necessità di conoscere a fondo ogni dettaglio dell’operazione contro Flynn (leggi contro Trump).

Il 21 maggio juicialwatch.org, dietro richiesta nell’ambito del Freedom Of Information Act, ottiene un documento in cui si legge, nonostante sia in forma redatta, la lettera con cui è stata avviata Crossfire Hurricane, l’operazione FBI con cui la campagna Trump fu spiata. Si parla proprio di Roma e dell’attaché legale dell’FBI presso l’ambasciata, Kieran Ramsey. E’ la conferma ufficiale che l’Obamagate è partito dall’Italia…


Il testo:

On Wednesday, July 27, 2016, Legal Attaché (Legat) [Redacted] was summoned to the Office of the Deputy Chief of Mission (DCM) for the [Redacted] who will be leaving [Redacted] post Saturday July 30, 2016 and set to soon thereafter retire from government service, advised [Redacted] was called by [Redacted] about an urgent matter requiring an in person meeting with the U.S. Ambassador. [Note: [Redacted]. The [Redacted] was scheduled to be away from post until mid-August, therefore [Redacted] attended the meeting.

Parlando dell’FBI presso l’Ambasciata USA a Roma, dobbiamo comprendere che ovviamente l’FBI non ha mano libera per investigazioni ed operazioni sul suolo italiano, in caso di necessità si agisce in stretta cooperazione con le agenzie ed autorità italiane.

La collaborazione tra FBI ed intelligence italiana è ben nota, tanto che il Dott. Gianni De Gennaro, nel 2006 fu premiato dall’allora Direttore dell’FBI Robert Mueller, per la fruttuosa cooperazione durata decenni.


Negli anni dell’Obamagate De Gennaro era presidente di Finmeccanica, quindi in riferimento all’operato dell’intelligence italiana era probabilmente lontano da possibili convolgimenti diretti in queste vicende. Così speriamo.


Ciò che preme rilevare è che se vi sono state attività delle agenzie e delle autorità di sicurezza italiane nell’Obamagate, dovremmo essere ormai prossimi alle conferme del coinvolgimento dei vertici che godevano della fiducia dei governi Renzi e Gentiloni. I vertici che Conte ha obbligato alle dimissioni a giugno 2019?


Si noti come non parliamo di specifici nomi ed identità: questo articolo è in ogni sua parte incentrato sull’analisi del comportamento e delle attività del sistema istituzionale italiano.
OBAMAGATE E MAGISTRATURA

Passiamo al capitolo che riguarda la magistratura. Per questo, è interessante parlare di nuovo di Giulio Occhionero. Ricordiamolo, G. Occhionero è uno dei personaggi coinvolti in uno dei filoni dell’Obamagate in Italia.

Contractor nel settore della sicurezza, gestore di server situati in territorio USA, il 9 gennaio 2017 viene arrestato con l’accusa di cybersionaggio; durante la perquisizione, all’amico Maurizio Mazzella viene posta una stranissima domanda: “Chi è il vostro contatto nella campagna di Trump?”.

Secondo Occhionero, nei procedimenti che lo riguardano accadono varie stranezze, che riportiamo come le abbiamo lette sul web:
• le prove masterizzate dalla Procura della Repubblica di Roma ai fini dell’accusa, sono state masterizzate il 21 gennaio 2016, cioè 5 giorni prima della data della notizia di reato;
• il 5 ottobre 2016, Occhionero subisce una perquisizione. In quella circostanza gli agenti del CNAIPIC tentano di accedere ai suoi server in remote desktop. Lui, osservando, li diffida dal commettere quello che ritiene essere un illecito, ed è la materia per cui poi sporgerà querela;




• Infine, una delle più interessanti. Il sospetto di Giulio Occhionero, è che nella rogatoria per ottenere dall’FBI i server su territorio Usa il pm Albamonte abbia usato l’iscrizione “crimine organizzato”, e non “crimine informatico” non per errore, ma per farla arrivare sul tavolo proprio di Bruce Ohr, all’epoca numero 3 del Dipartimento di Giustizia e a capo dell’”Organized Crime”.

Per un’evidente insondabile volontà del destino, ovviamente da ascrivere alla più pura delle casualità, la moglie di Bruce Ohr, Nellie Ohr, ha lavorato per la società di investigazioni Fusion GPS.

Si tratta della società che ha redatto materialmente il falso dossier Steele utilizzato dall’FBI per ottenere una delle autorizzazioni FISA (Foreign Intelligence Surveillance Act) con cui fu messa sotto controllo la campagna di Trump.


Poiché il 9 gennaio 2017 Trump era il presidente eletto, in linea puramente teorica ed astratta la Procura di Roma potrebbe perfino aver collaborato con un tentativo di destituzione del Presidente USA.

Secondo Occhionero, l’aspettativa era quella di far rinvenire sui server della sua azienda le celebri mail hackerate della Clinton. Dalla magistratura, ad oggi, non risulterebbero particolari reazioni. Nonostante molte lettere ed esposti di Occhionero.

Un aspetto su cui Occhionero da tempo insiste, sono le violazioni del cyberspace USA che sarebbero state effettuate dalle autorità italiane durante i procedimenti che lo riguardano (nello specifico, anche durante le perquisizioni subite, v. link di atlanticoquotidiano.it, sopra). Se fossero confermate, risulterebbe difficile credere che possano essere avvenute senza autorizzazioni di altissimo livello.

A matricedigitale.it , G. Occhionero dichiara:

“Vi sono al momento diversi procedimenti alla Procura di Perugia, nati in seguito ai nostri esposti. Riguardo alla miracolosa richiesta di archiviazione, insolitamente avvenuta in udienza preliminare per opera del GUP Valerio D’Andria, in favore del dott. Albamonte, io trovo imbarazzanti ed irresponsabili le dichiarazioni del giudice D’Andria. La tesi del giudice sarebbe che Albamonte e gli agenti del CNAIPIC hanno agito nel lecito nell’attuare una prolungata attivitá di hackeraggio di sistemi informatici posti sul territorio Americano. Noi sottoporremo le predicazioni del giudice D’Andria all’autorità giudiziaria Americana.”


Qualcos’altro potrebbe andare storto in queste vicende, con riferimento alla magistratura?

Ma certo! Un magistrato talmente vicino a Renzi da prendere parte al suo fianco, con invito ufficiale, alla cena di Stato con Obama alla Casa Bianca di fine 2016, è ormai prossimo alla nomina presso la Procura di Perugia.


Ovviamente, chi scrive non manca di sottolineare l’altissima professionalità, la specchiata affidabilità istituzionale, il limpido profilo della figura, ovvio…

Dopo che i vertici dei servizi all’epoca del governo renzi/gentiloni sono già stati rimossi, nel momento in cui l’ex presidente del consiglio appare in uno stato di “leggera confusione”… il CSM, forse secondo orientamenti definiti all’interno dell’Associazione Nazionale Magistrati, con l’evidenza di forzature procedurali richiamata nientemeno che da Piercamillo Davigo, non trova niente di meglio da fare che nominare ai vertici della Procura di Perugia il magistrato universalmente considerato come il più vicino a Renzi.

Ma davvero qualcuno, in questo sciagurato paese, pretende di raccontarci che si deve considerare normale che il vertice di una procura-chiave venga affidato ad un magistrato fuori ruolo, che non svolge funzioni requirenti dal 2007, che non ha mai coperto incarichi direttivi o semi-direttivi?


In fondo, la Procura di Perugia è solo una procura di provincia; suvvia, quale importanza potrà mai avere il fatto che Perugia per competenza territoriale sarebbe chiamata ad indagare sulla magistratura di Roma, nell’ipotesi – speriamo remota – di un suo coinvolgimento nell’Obamagate…

Chi scrive, inoltre ritiene che solo l’insondabile volontà della Provvidenza, o se preferite l’inafferrabile forza del destino, possa volere che – ripetiamolo, per pura casualità – Cantone abbia dichiarato pubblicamente la sua vicinanza ad Albamonte…il PM di Roma che si è occupato del caso Occhionero e che è stato anche indagato dalla Procura di Perugia, su esposto di quest’ultimo (rapidamente prosciolto all’inizio del 2020).



Anno 2017. Albamonte è presidente dell’ANM

La magistratura italiana, negli ultimi mesi, ha agito secondo criteri quanto mai lontani dall’ assoluta imparzialità, indipendenza, dalla pedissequa opera di custodia della Costituzione lontano da interessi di parte, che le sarebbe richiesta.

E non abbiamo assistito che ad isolate levate di indignazione, tra i magistrati, a fronte di un esercizio assolutamente parziale e per certi aspetti proprietario, delle funzioni assegnate dalla Costituzione. Preme evidenziare che tale discorso è assolutamente generico e non riferito a specifici casi.



Effettuare con forzature procedurali una nomina a dir poco discutibile, che potrebbbe far arrabiare qualcuno nell’amministrazione che attualmente guida la superpotenza USA, nella migliore delle ipotesi appare fuori luogo. E’ anche possibile che queste maldestre scelte scaturiscano da input politici di soggetti in stato confusionale, ormai in condizioni di panico.

Oppure, la magistratura italiana ritiene di poter trattare gli affari che potrebbero coinvolgere, tra le Pocure di Perugia e Roma, la superpotenza americana a guida Trump, impegnata in un risiko globale con gli avversari strategici EU e Cina – appoggiati internamente dai dem Clintoniani/Obamiani – con lo stesso stile che utilizzerebbe nelle questioni italiane, come se si trovasse di fronte ad un povero Salvini qualunque?

In caso, porgiamo loro i migliori auguri…ne hanno davvero bisogno, specialmente se qualcuno crede che a novembre p.v. avrà appoggi dem, se qualcuno spera che Trump non ci sarà più…