martedì 7 gennaio 2020

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Martedi 7 Gennaio 2020
Feria propria del 7 Gennaio

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Un giorno santo risplende per noi:
venite, nazioni, e adorate il Signore,
perché una grande luce è discesa sulla terra.

Colletta
Lo splendore della tua gloria
illumini, Signore, i nostri cuori,
perché attraverso le tenebre di questo mondo
possiamo giungere alla luce della tua dimora.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (1Gv 3,22-4,6)
Mettete alla prova gli spiriti, per saggiare se provengono da Dio.


Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Carissimi, qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da Dio, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito.
Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.
Carissimi, non prestate fede ad ogni spirito, ma mettete alla prova gli spiriti, per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono venuti nel mondo. In questo potete riconoscere lo Spirito di Dio: ogni spirito che riconosce Gesù Cristo venuto nella carne, è da Dio; ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell’anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo.
Voi siete da Dio, figlioli, e avete vinto costoro, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo. Essi sono del mondo, perciò insegnano cose del mondo e il mondo li ascolta. Noi siamo da Dio: chi conosce Dio ascolta noi; chi non è da Dio non ci ascolta. Da questo noi distinguiamo lo spirito della verità e lo spirito dell’errore.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 2)
Rit: Il Padre ha dato al Figlio il regno di tutti i popoli.

Voglio annunciare il decreto del Signore.
Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio,
io oggi ti ho generato.
Chiedimi e ti darò in eredità le genti
e in tuo dominio le terre più lontane».

E ora, siate saggi, o sovrani;
lasciatevi correggere, o giudici della terra;
servite il Signore con timore
e rallegratevi con tremore.

Canto al Vangelo (Mt 4,23)
Alleluia, alleluia.
Gesù annunciava il vangelo del Regno,
e guariva ogni sorta di infermità nel popolo.
Alleluia.

VANGELO (Mt 4,12-17.23-25)
Il regno dei cieli è vicino.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
sulla via del mare, oltre il Giordano,
Galilea delle genti!
Il popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte
una luce è sorta».
Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».
Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore onnipotente, lungo tutti i secoli della storia, ha vegliato sul suo popolo per salvarlo. Con questa certezza nel cuore, invochiamolo dicendo:
Ascoltaci, o Signore.

Per il Papa, i vescovi e i sacerdoti, perchè siano, sulla terra, coloro che sanno indicare la strada giusta ad ogni uomo. Preghiamo:
Per coloro che governano il mondo, perchè siano coscienti che la loro autorità viene da Dio e a lui ne dovranno rendere conto. Preghiamo:
Per i genitori, perchè sappiano sempre, con l'esempio e con le parole, essere portatori della voce di Dio per i figli. Preghiamo:
Per tutti quelli che soffrono, perchè trovino nelle comunità cristiane dei luoghi di ascolto, di accoglienza e di aiuto. Preghiamo:
Per questa comunità, perchè sappia raccogliere dalla mano di Cristo la fiaccola della fede, e la porti avanti con coraggio. Preghiamo:
Per i propagatori di false ideologie.
Perchè i cristiani purifichino continuamente la loro fede.

Signore, che nella tua infinita bontà dai consolazione agli afflitti, forza ai deboli, sapienza agli ignoranti, trasformaci come tu vuoi perchè possiamo lodarti senza fine nel nome del Cristo tuo Figlio, che vive e regna con te per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, i nostri doni
in questo misterioso incontro
tra la nostra povertà e la tua grandezza:
noi ti offriamo le cose che ci hai dato,
e tu donaci in cambio te stesso.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
Accogli, o Padre, i doni del pane e del vino,
e per il mistero del tuo unigenito Figlio fatto uomo,
fa’ di noi un’offerta spirituale a lode della tua gloria.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DELL’EPIFANIA
Cristo luce di tutti i popoli

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
[Oggi] in Cristo luce del mondo
tu hai rivelato ai popoli il mistero della salvezza
e in lui apparso nella nostra carne mortale
ci hai rinnovati con la gloria dell’immortalità divina.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo...


Antifona di comunione
Noi abbiamo visto la sua gloria,
gloria che il Verbo ha dal Padre
come Figlio Unigenito,
pieno di grazia e di verità. (Gv 1,14)

Oppure:
Il popolo immerso nelle tenebre
ha visto una grande luce. (Mt 4,16)


Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente e misericordioso
fa’ che la forza inesauribile di questi santi misteri
ci sostenga in ogni momento della nostra vita.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
O Padre, che ci hai nutriti
del corpo e del sangue del tuo Figlio,
fa’ che riconosciamo nel Cristo il nostro Salvatore
e testimoniamo con la vita
la fede che professiamo.
Per Cristo nostro Signore.

Commento
La nostra esistenza cristiana assomiglia un po’ alla Galilea dei tempi di Gesù, una specie di crocevia di pagani. I pagani che ci circondano ma anche il pagano che sonnecchia in ognuno di noi. Coloro che negano il Verbo di Dio fatto carne e colui che agisce come se Cristo non fosse venuto.
Ascoltiamo Gesù dire dopo Giovanni il precursore: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”. Convertirsi, uscire dalle proprie abitudini, dalle opinioni correnti, per discernere i segni del regno già presente e che viene. Apriamo le finestre del nostro cuore per lasciare entrare la luce di Dio.
La grande Epifania è seguita dalle molteplici epifanie della nostra vita, dalle diverse manifestazioni del Signore, che vanno dalla guarigione spirituale al riconoscimento della presenza, in ogni sacramento.
Siamo tra la folla che accorre al lieto messaggio, o rimaniamo sulla riva, indifferenti al suo passaggio?

lunedì 6 gennaio 2020

Quegli avversari di Papa Francesco che premono per le sue dimissioni


LE DIMISSIONI DEL PAPA SONO PROSSIME?

Papa Francesco non soddisfa le aspettative di alcuni ambienti conservatori. È un assunto buono per l’Europa, ma soprattutto per gli Stati Uniti. Esiste un dissidio, soprattutto dottrinale ed ideologico, tra il conservatorismo tradizionalista e le priorità pastorali di questo pontificato.


Anzi, stando al libro del giornalista Nicolas Senéze, c’è qualcosa di più: un tentativo, magari un disegno neppure troppo velato, di far sì che Jorge Mario Bergoglio rinunci al soglio di Pietro o per invertire di netto la rotta intrapresa in questi sei anni e mezzo. Qualcosa che parte dagli States, ma che sfiora Visegràd, la Chiesa africana e settori ampli del cattolicesimo del Vecchio Continente.


C’è questa ventilazione, ma ce ne sono anche altre. Come quella di Padre Artur Sosa, superiore generale dei gesuiti, che all’Adnkronos ha dichiarato quanto segue: “Ci sono persone, dentro e fuori dalla Chiesa, che vorrebbero che papa Francesco desse le dimissioni, ma il pontefice non lo farà”.


Torniamo per un attimo all’opera libraria francese. L’opera è intitolata “Come l’America vuole cambiare il papato”. Senéze, che scrive sul quotidiano La Croix, ha messo insieme i fatti. Dal consiglio, per così dire, contenuto nell’ormai noto memorandum dell’ex nunzio apostolico Carlo Maria Viganò, quello in cui il consacrato italiano accusa il Papa di non aver tenuto conto delle sanzioni disposte da Joseph Ratzinger nei confronti di Theodore McCarrick, che è poi stato scardinalato e ridotto allo stato laicale per via delle accuse di abusi, alla disapprovazione espressa dal guru Steve Bannon: se c’è una terra in cui l’operato dell’ex arcivescovo di Buenos Aires viene messo in discussione, quella è bagnata dal Pacifico e dall’Atlantico.


Il cardinale più critico nei confronti del corso bergogliano? Raymond Leo Burke è del Wisconsin. Dicono che sia vicino a Donald Trump, ma per ora ha soprattutto alimentato il dibattito attorno alla necessità che la dottrina cattolica rimanga quella che è sempre stata. E queste sono solo premesse.


Secondo quanto riportato da IlMessaggero, i contrasti nascono per via di due priorità contenute nella piattaforma pastorale: l’ecologia integrale, che verrà rilanciata con il Sinodo sull’Amazzonia e che è stata importata con l’enciclica Laudato Sì, e la battaglia mossa contro le distorsioni del capitalismo. Il 2020 sarà anche l’anno di Assisi. Nella città umbra, il pontefice argentino ricuserà le diseguaglianze sociali, proponendo un’altra economia, la sua: “The Economy of Francesco”.


Certo è come certe multinazionali, che poggiano la loro azione sulla globalizzazione e su un mondo sempre più aperto al libero commercio, non possano condividere gli afflati di assistenzialismo e di terzomondismo. “Terra, casa, lavoro” è il trittico di questo Papa. Una parte di clero, poi, vorrebbe che la Chiesa cattolica si limitasse alla sfera spirituale. “A Cesare quel che è di Cesare”, insomma.


Bergoglio tira dritto e sigilla un’alleanza con i movimenti popolari del pianeta. Dagli indios ai migranti, passando per le comunità rom e per alcuni organizzazioni d’opposizione alle grandi opere, come i no Tav e i no Expo: sono loro gli “scartati” della contemporaneità. É in loro che le gerarchie ecclesiastiche della Chiesa cattolica confidano.


C’è una “trasformazione sociale”, com’è stata chiamata dallo stesso vescovo di Roma, da portare a dama. Esiste o no un filo rosso che collega, come un nesso di causalità, l’avversione proveniente dal conservatorismo tradizionalista, statunitense e non, e le necessità individuate dal Santo Padre per il pianeta che verrà? Questa è la domanda da porsi quando si ventila l’ipotesi di un complotto. La sensazione è che non esistano troppe evidenze.


Gli attacchi, poi, vengono portati avanti in maniera pubblica. Se esistono delle trame e delle insidie, sono abbastanza manifeste. I nomi degli oppositori di Bergoglio sono noti. Il cardinale Gherard Mueller, nel novembre del 2017, arrivò a dichiarare quanto segue: “C’è un fronte dei gruppi tradizionalisti, così come dei progressisti, che vorrebbe vedermi a capo di un movimento contro il Papa”. Tante fonti, in questi giorni, citano il cardinale Walter Kasper: pure il tedesco, che è un progressista conclamato, ha movimentato la scena vaticana, supponendo l’esistenza di un piano per arrivare a un “nuovo Conclave”.


Perché quello è l’orizzonte finale di questa traiettoria. Un altro pontefice “bergogliano” significherebbe sconfitta definitiva per il “mondo tradizionale”.


Qualche anno dopo le “dimissioni” di Benedetto XVI, i tradizionalisti di The Remnant chiesero a Donald Trump d’indagare sulle possibili pressioni di derivazione democratica. La storia delle macchinazioni statunitensi per influire sui destini del papato non è così nuova.


É il Papa, poi, ad aver traghettato la Chiesa a sinistra o gli americani che vogliono condurla a destra? É un’altra domanda valida. Il Sinodo panamazzonico di ottobre sarà una buona occasione per misurare la consistenza di un’opposizione interna. Quella esiste. Bisogna comprendere se per obiettivo ha le dimissioni del papa regnante o, in maniera banale, il ripristino di quello che, per semplificazione, chiameremo “ratzingerismo”.


PROBLEMA REAZIONE SOLUZIONE: TECNICA DI CONTROLLO DELLE MASSE


Problema reazione soluzione: è questa la denominazione data ad una tecnica di manipolazione delle masse, al fine di comprendere quale inganno si cela dietro determinate dinamiche legate all’esercizio del potere. Si tratta di una tecnica in uso da migliaia di anni per promuovere i piani degli Illuminati e, insieme alla paura, restano la loro arma più efficace.


I due esempi più eclatanti della strategia problema reazione soluzione nel XX secolo furono le due guerre mondiali. Esse cambiarono l’assetto mondiale, come accade sempre in caso di guerra, e portarono a una eccezionale centralizzazione del potere. L’ONU, come prima di essa, la Lega delle Nazioni, fu un’invenzione degli Illuminati destinata a fungere da cavallo di Troia, o paravento, per il governo mondiale.
Problema reazione soluzione: la creazione del problema

Problema reazione soluzione

Comprendere questo metodo semplice ma devastante di manipolazione del genere umano vuol dire esporsi molto meno a quell’inganno. E’ essenziale conoscere questa tecnica per esempio, per capire ciò che veramente successe l’11 settembre 2001 e quali ne furono le ragioni.

Nel momento in cui si propone apertamente di eliminare le libertà fondamentali, di iniziare una guerra o di centralizzare il potere, l’opinione pubblica si opporrà. Quindi, evitare di proporre apertamente e palesemente quelle cose e decidere di fare il gioco sporco, ricorrendo alla strategia problema reazione soluzione. La fase non prevede la creazione di un problema. Potrebbe trattarsi di un paese che ne attacchi un altro, di una crisi di governo, di una crisi economica o di un attacco terroristico.

Va bene qualsiasi cosa che agli occhi dell’opinione pubblica richieda un rimedio. Nella fase successiva si portano a conoscenza dell’opinione pubblica i problemi che sono stati creati in maniera occulta, presentandoli con modalità opportune. E’ essenziale trovare qualcuno che possa essere ritenuto responsabile di quel problema, un capro espiatorio come Lee Harvey Oswald, accusato nell’assassinio del presidente Kennedy, o come Timothy McVeigh, il presunto attentatore di Oklahoma. E’ necessario creare i retroscena adatti a quegli avvenimenti in modo tale che la gente esiga che si faccia qualcosa.

Problema reazione soluzione: la fase dell’attacco

Tutto questo consentirà di passare alla fase dell’attacco. A questo punto proponete apertamente le soluzioni ai problemi creati nella fase precedente. Tra queste soluzioni, ovviamente, figurano la centralizzazione del potere, il licenziamento dei funzionari o dei politici che mettono i bastoni tra le ruote e l’abolizione delle libertà fondamentali; in questo modo la meta finale, ossia la realizzazione dello stato fascista globale, sarà sempre più vicina.

Si pensi soltanto alle libertà che sono state abolite in seguito all’11 settembre. Una strategia ancora più raffinata è quella di proporre cambiamenti molto più drastici rispetto a quelli desiderati, poiché questo spingerà ogni forza di opposizione a cercare una soluzione di compromesso. Ma altri problemi saranno stati ideati ed elaborati per il raggiungimento degli obiettivi prefigurati.

Grazie a questa tecnica sarà possibile manipolare la mente dell’opinione pubblica al punto che essa pretenderà, o comunque permetterà l’introduzione di misure che, in circostanze normali, rifiuterebbe categoricamente. L’attentato di Oklahoma presso L’Alfred P. Murrah Building del 19 aprile 1995 fu un classico esempio di strategia problema reazione soluzione. Ciò che seguì furono leggi antiterrorismo, approvate dal Congresso senza alcuna opposizione, che privarono il popolo americano di alcune libertà fondamentali. A partire dall’11 settembre questi piani hanno fatto passi da gigante.

Una perfetta descrizione di come si pone in essere una tale raffinata tecnica manipolativa viene data nel film “V for Vendetta”, in un passaggio dove viene data dal protagonista mascherato V, di spirito anarchico e contrario a qualsiasi forma di regime totalitario, una particolare spiegazione di come, attraverso la creazione della paura, si giungerà a dominare un sistema intero, politico o lobbistico che sia (video sopra).






Consigli e rimedi per proteggere il nostro corpo da virus e batteri

NON CADETE NEL TRANELLO DELLE ELITE: PROBLEMA -REAZIONE - SOLUZIONE. LA MENINGITE A BERGAMO HA SCATENATO IL PANICO AL FINE DI CONVINCERE A VACCINARSI IN MASSA. MENTRE UN'ADEGUATA PREVENZIONE ATTRAVERSO IL RAFFORZAMENTO DEL SISTEMA IMMUNITARIO, E' UNA MISURA FONDAMENTALE MA TROPPO SPESSO SOTTOVALUTATA.....


L’ormai tristemente nota epidemia di Ebola sta impaurendo il mondo. L’Ebola è un virus e come gli altri virus non può essere trattato con antibiotici, che vengono invece utilizzati in caso di malattie provocate dai batteri. Come fare per proteggere il nostro corpo dalle infezioni? Possiamo iniziare provando a rafforzare le nostre difese immunitarie.


Possiamo fornire al nostro corpo, soprattutto grazie all’alimentazione, ciò che serve affinché il nostro sistema immunitario funzioni al meglio. I rimedi naturali hanno contribuito a mantenere la popolazione in salute per secoli. Anche se questo esempio non può essere paragonato all’Ebola, pensiamo ad una classe delle elementari in cui la maggior parte dei bambini si ammali di morbillo.

Ci sarà sempre un piccolo gruppo di bambini che non contrarrà questa o altre malattie infettive, probabilmente proprio per merito di un sistema immunitario più forte rispetto ai compagni. Il sistema immunitario funziona al meglio se lo aiutiamo a liberarsi delle tossine in modo che possa concentrarsi sui germi che lo possono attaccare dall’esterno.

Indice
Erbe e alimenti antibatterici

Tra le erbe e gli alimenti antibatterici troviamo aglio, cipolla, curcuma, zenzero, limone, pepe di Cayenna, menta piperita, cannella, chiodi di garofano, calendula, cranberry, echinacea e radice di altea. Tutti cibi, spezie e rimedi naturali noti ormai da secoli per le loro proprietà benefiche nei confronti del nostro organismo e del sistema immunitario.

Cibi ed erbe, veri e propri farmaci ed antibiotici naturali

Tra gli alimenti che già vi avevamo indicato come veri e propri farmaci e antibiotici naturali, oltre ai già noti e nominati aglio e cipolla, troviamo l’avocado, il tè verde, il neem e numerose erbe officinali, come origano, timo, salvia, rosmarino, coriandolo, eucalipto e prezzemolo. Le erbe aromatiche e le piante officinali possono essere utili anche in aromaterapia, sotto forma di oli essenziali, oltre che come ingredienti con cui arricchire la nostra alimentazione.

Erbe antivirali

Gran parte delle erbe officinali e degli alimenti naturali possono essere utilizzati in modi diversi sia a livello alimentare che curativo. È sempre bene chiedere consiglio al proprio erborista di fiducia. In ogni caso le comuni erbe e spezie da cucina possono diventare protagoniste di condimenti e infusi.

Ad alcune erbe e alimenti vengono attribuite proprietà antivirali. In questo elenco troviamo ad esempio la melissa, il sambuco, la radice di liquirizia, l’astragalo, le foglie d’olivo, l’uncaria e il Pau d’Arco, una pianta che proviene dal Sudamerica, nota da centinaia di anni per le sue proprietà curative, di cui sono disponibili estratti erboristici.

Questi rimedi antivirali collaudati contribuiranno ad innalzare il livello di protezione dalle minacce esterne. Consumare cibi, erbe e spezie in grado si supportare il sistema immunitario sarà certamente d’aiuto.
Rimedi naturali per rafforzare il sistema immunitario

Tra i rimedi naturali che rafforzano il sistema immunitario aiutandolo a difenderci dalle infezioni troviamo:

1) Erbe e rimedi adattogeni: gingseng siberiano, gynostemma, reishi e il già citato Pau d’Arco.

2) Erbe che supportano il fegato: cardo mariano, radice di tarassaco, radice di bardana, carciofo e curcuma.

3) Vitamina C: presente in tutti gli agrumi, nel kiwi, nei peperoni, nei cavoli, nelle fragole e in altri alimenti.

4) Vitamina D: esposizione al sole e integratori specifici in caso di necessità.

5) Zinco: una buona fonte di zinco sono i semi di zucca.

6) Probiotici: di cui sono ricchi i crauti, l’aceto di mele, il kombucha e in generale le bevande e i cibi fermentati.

Alimenti e cattive abitudini da evitare

Tra gli alimenti da evitare o da limitare, in quanto sopprimono il sistema immunitario, troviamo lo zucchero raffinato, gli alcolici, latte e derivati, grassi idrogenati, proteine animali, farine raffinate, alimenti confezionati e altamente trasformati. Attenzione anche allo stress cronico e eventualmente all’esposizione eccessiva a campi elettromagnetici e sostanze nocive. No alla vita sedentaria, meglio cercare di trascorrere più tempo all’aria aperta.

Rafforzare le difese immunitarie dei bambini

Rafforzare le difese immunitarie dei bambini, con l’arrivo di autunno e inverno, ci aiuta a proteggerli dalle malattie stagionali che di solito sopraggiungono in questo periodo dell’anno. Il loro stile di vita deve essere salutare: buon sonno, alimentazione sana e tranquillità sono alla base del benessere dei più piccoli. Li aiutano una dieta povera di zuccheri raffinati e di snack confezionati, ma ricca di vitamina C, cibi probiotici, frutta e verdura.

Consultare medico, erborista o naturopata

Come sempre, per accertarsi delle proprie condizioni di salute, si raccomanda di consultare un professionista di vostra fiducia. Per proteggere il nostro corpo dalle malattie la difesa migliore che abbiamo a disposizione è la prevenzione, basata su uno stile di vita salutare e sugli alimenti e i rimedi che possono rafforzare le nostre difese. Il medico, il naturopata e l’erborista sapranno darvi i suggerimenti migliori a seconda del vostro stato di salute.

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Lunedi 6 Gennaio 2020
EPIFANIA DEL SIGNORE

Epifania del Signore


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Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
È venuto il Signore nostro re:
nelle sue mani è il regno, la potenza
e la gloria.(cf. Ml 3,1; 1Cr 19,12)

Colletta
O Dio, che in questo giorno, con la guida della stella,
hai rivelato alle genti il tuo unico Figlio,
conduci benigno anche noi,
che già ti abbiamo conosciuto per la fede,
a contemplare la grandezza della tua gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Is 60,1-6)
La gloria del Signore brilla sopra di te.

Dal libro del profeta Isaìa

Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce,
la gloria del Signore brilla sopra di te.
Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra,
nebbia fitta avvolge i popoli;
ma su di te risplende il Signore,
la sua gloria appare su di te.
Cammineranno le genti alla tua luce,
i re allo splendore del tuo sorgere.
Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si sono radunati, vengono a te.
I tuoi figli vengono da lontano,
le tue figlie sono portate in braccio.
Allora guarderai e sarai raggiante,
palpiterà e si dilaterà il tuo cuore,
perché l’abbondanza del mare si riverserà su di te,
verrà a te la ricchezza delle genti.
Uno stuolo di cammelli ti invaderà,
dromedari di Màdian e di Efa,
tutti verranno da Saba, portando oro e incenso
e proclamando le glorie del Signore.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 71)
Rit: Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.

O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.

Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.

I re di Tarsis e delle isole portino tributi,
i re di Saba e di Seba offrano doni.
Tutti i re si prostrino a lui,
lo servano tutte le genti.

Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri.

SECONDA LETTURA (Ef 3,2-3.5-6)
Ora è stato rivelato che tutte le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero.
Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 2,2)
Alleluia, alleluia.
Abbiamo visto la sua stella in oriente
e siamo venuti per adorare il Signore.
Alleluia.

VANGELO (Mt 2,1-12)
Siamo venuti dall’oriente per adorare il re.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

Parola del Signore

ANNUNZIO DEL GIORNO DELLA PASQUA
Dopo la lettura del Vangelo, il diacono o un cantore può dare l’annunzio del giorno della Pasqua.

Fratelli carissimi, la gloria del Signore si è manifestata e sempre si manifesterà in mezzo a noi fino al suo ritorno.
Nei ritmi e nelle vicende del tempo ricordiamo e viviamo i misteri della salvezza.
Centro di tutto l’anno liturgico è il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto, che culminerà nella domenica di Pasqua il 12 aprile.
In ogni domenica, Pasqua della settimana, la santa Chiesa rende presente questo grande evento nel quale Cristo ha vinto il peccato e la morte.
Dalla Pasqua scaturiscono tutti i giorni santi:
Le Ceneri, inizio della Quaresima, il 26 febbraio.
L’Ascensione del Signore, il 24 maggio.
La Pentecoste, il 31 maggio.
La prima domenica di Avvento, il 29 novembre.
Anche nelle feste della santa Madre di Dio, degli apostoli, dei santi e nella commemorazione dei fedeli defunti, la Chiesa pellegrina sulla terra proclama la Pasqua del suo Signore.

A Cristo che era, che è e che viene, Signore del tempo e della storia, lode perenne nei secoli dei secoli.
Amen.

Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, il dono della fede si vive nella riconoscenza della preghiera. Il Signore ci permetta di essere strumento che rivela a tutti gli uomini il mistero della sua volontà: che tutti gli uomini lo riconoscano come il Salvatore.
Preghiamo insieme e diciamo: Rendi missionaria la tua Chiesa, Signore!

1. Per la Chiesa, che deve annunciare la parola di Gesù a ogni persona, perché orienti a questo compito ogni sua attività e iniziativa, preghiamo.
2. Per i popoli da tempo cristiani, perché si rendano conto che il loro modo di vivere può essere negativo per la diffusione della fede e si impegnino a rimuovere ogni ostacolo che impedisce una buona testimonianza, preghiamo.
3. Per i credenti in Cristo Salvatore, perché comprendano che la fede in lui deve essere comunicata a coloro che sono in attesa di dare un senso alla loro vita, preghiamo.
4. Per noi che celebriamo questa festa, perché comprendiamo che il Cristo desidera essere conosciuto da tutti, anche dalle persone con cui viviamo, preghiamo.

Padre Santo, che hai chiamato tutti gli uomini a partecipare alla medesima eredità, aiutaci a sentirci fratelli in Cristo Gesù, nostro Signore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Preghiera sulle offerte
Guarda, o Padre, i doni della tua Chiesa,
che ti offre non oro, incenso e mirra,
ma colui che in questi santi doni
è significato, immolato e ricevuto:
Gesù Cristo nostro Signore.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

PREFAZIO DELL’EPIFANIA
Cristo luce di tutti i popoli

E' veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
[Oggi] in Cristo luce del mondo
tu hai rivelato ai popoli il mistero della salvezza
e in lui apparso nella nostra carne mortale
ci hai rinnovati con la gloria dell’immortalità divina.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo...

Antifona di comunione
Noi abbiamo visto la sua stella in oriente
e siamo venuti con doni per adorare il Signore. (cf. Mt 2,2)

Preghiera dopo la comunione
La tua luce, o Dio, ci accompagni sempre e in ogni luogo,
perché contempliamo con purezza di fede
e gustiamo con fervente amore il mistero
di cui ci hai fatto partecipi.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Una stella ha guidato i Magi fino a Betlemme perché là scoprissero “il re dei Giudei che è nato” e lo adorassero.
Matteo aggiunge nel suo Vangelo: “Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono”.
Il viaggio dall’Oriente, la ricerca, la stella apparsa ai Magi, la vista del Salvatore e la sua adorazione costituiscono le tappe che i popoli e gli individui dovevano percorrere nel loro andare incontro al Salvatore del mondo. La luce e il suo richiamo non sono cose passate, poiché ad esse si richiama la storia della fede di ognuno di noi.
Perché potessero provare la gioia del vedere Cristo, dell’adorarlo e dell’offrirgli i loro doni, i Magi sono passati per situazioni in cui hanno dovuto sempre chiedere, sempre seguire il segno inviato loro da Dio.
La fermezza, la costanza, soprattutto nella fede, è impossibile senza sacrifici, ma è proprio da qui che nasce la gioia indicibile della contemplazione di Dio che si rivela a noi, così come la gioia di dare o di darsi a Dio. “Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia”.
Noi possiamo vedere la stella nella dottrina e nei sacramenti della Chiesa, nei segni dei tempi, nelle parole sagge e nei buoni consigli che, insieme, costituiscono la risposta alle nostre domande sulla salvezza e sul Salvatore.
Rallegriamoci, anche noi, per il fatto che Dio, vegliando sempre, nella sua misericordia, su chi cammina guidato da una stella ci rivela in tanti modi la vera luce, il Cristo, il Re Salvatore.

sabato 4 gennaio 2020

I SATANISTI VOGLIONO LA GUERRA CONTRO L'IRAN MA ANCHE LA SUA BANCA



Il punto di Giulietto Chiesa - Guerra all’Iran. L’Italia dica che non parteciperà


È possibile che il conseguimento del controllo sulla Banca Centrale della Repubblica Islamica d’Iran sia uno dei motivi principali per cui l’Iran si trova ad essere oggetto di attenzioni minacciose da parte delle forze occidentali e israeliane? 

Dal momento che si percepisce una sempre maggiore tensione che suggerirebbe l’imminenza di una inconcepibile guerra con l’Iran, è opportuno esplorare il sistema bancario iraniano e confrontarlo con quelli statunitense, britannico e israeliano.
Alcuni ricercatori fanno notare che l’Iran è uno dei soli tre paesi rimasti al mondo la cui banca centrale non sia sotto il controllo dei Rothschild. Prima dell’11 settembre esistevano, a quanto pare, sette paesi con tale caratteristica: Afghanistan, Iraq, Sudan, Libia, Cuba, Corea del Nord e Iran. A partire dal 2003, tuttavia, Afghanistan e Iraq sono stati inghiottiti dalla piovra Rothschild; dal 2011 la stessa sorte è toccata a Sudan e Libia. In Libia una banca dei Rothschild è stata istituita a Bengasi mentre ancora imperversava la guerra.
L’Islam vieta l’addebito di interessi, il che costituisce un problema rilevante, nella prospettiva del sistema bancario dei Rothschild. Fino a pochi secoli fa, la pratica di disporre interessi sul credito era vietata anche nel mondo cristiano, e talora punita con la pena capitale. Era paragonata allo sfruttamento e alla schiavitù.
Da quando i Rothschild hanno rilevato la Banca d’Inghilterra attorno al 1815, il loro controllo ha cominciato ad espandersi sulle banche di tutto il mondo. Il loro metodo è quello di far accettare un prestito ingente a un politico corrotto di un dato paese: si tratta naturalmente di un prestito che quel paese non è in grado di ripagare, e che lo conduce all’indebitamento con la potenza bancaria dei Rothschild. L’esponente della classe dirigente che si rifiuta di accettare il prestito è spesso spodestato o ucciso. Se non ci si riesce, si può arrivare all’invasione, con successiva installazione di una banca usuraia dei Rothschild.
I Rothschild esercitano un’influenza considerevole sulle principali agenzie di stampa mondiali. La narrativa riprodotta in serie da queste ultime induce le masse a credere a racconti horror che parlano di criminali malvagi. I Rothschild controllano la Banca d’Inghilterra, la Federal Reserve, la Banca Centrale Europea, il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale e la Banca dei Regolamenti Internazionali. Posseggono anche la maggior parte dell’oro del mondo, così come il London Gold Exchange che fissa quotidianamente il prezzo dell’oro. Si dice che la famiglia possegga più della metà della ricchezza del pianeta, stimata dalla Credit Suisse in 231 trilioni di dollari, e che sia controllata da Evelyn Rothschild, attuale capo famiglia.
Ricercatori obiettivi sostengono che il motivo per cui l’Iran viene demonizzato non è legato a una presunta minaccia nucleare, così come non erano minacce i talebani, l’Iraq di Saddam Hussein, la Libia di Gheddafi. Qual è, dunque, il vero motivo? I trilioni in gioco nel giro d’affari del petrolio o quelli dei profitti di guerra? Si tratta di portare a compimento la bancarotta degli Stati Uniti o di cominciare la Terza Guerra Mondiale? Si tratta di distruggere i nemici di Israele o di distruggere la Banca Centrale Iraniana, in modo che non si possa sfuggire al controllo finanziario dei Rothschild? Il motivo vero potrebbe essere ognuno di quelli citati, o, peggio, potrebbero essere tutti insieme. 

"Non vi è alcun crimine che l'America non commetterà per mantenere il suo dominio politico, economico, culturale e militare su quelle parti del mondo in cui predomina". I satanisti che hanno letteralmente creato il caos in Iraq, Afghanistan, Libia e Siria stanno ora applaudendo a Donald Trump per l'assassinio del Generale Maggiore iraniano Qassem Soleimani. John Bolton, che è per la pulizia etnica è guerrafondaio, ha recentemente affermato: “Congratulazioni a tutti coloro che hanno partecipato all'eliminazione di Qassem Soleimani. Nel lungo processo, questo è stato un duro colpo contro le attività maligne dell'Iran in tutto il mondo. Spero che questo sia il primo passo per il cambio di regime a Teheran. " Bolton non è alla Casa Bianca, ma certamente sta sorridendo perché sta testimoniando che Trump sta realizzando l'aspirazione di Israele. La cosa interessante è che nel 2011, Trump era dappertutto nei media che attaccavano Obama e dicevano che Obama voleva condurre una guerra inutile con l'Iran. Trump disse allora: “Il nostro presidente inizierà una guerra con l'Iran perché non ha assolutamente alcuna capacità di negoziare - è debole e inefficace. Quindi l'unico modo in cui pensa che verrà rieletto, di sicuro è che inizi una guerra con l'Iran. " Nel 2012, Trump dichiarò di nuovo: "Non lasciate che Obama giochi la carta Iran e inizi una guerra per essere eletto - state attenti repubblicani!"  Nel 2013, Trump non riuscì affatto a chiudere la bocca: "Prevedo che il presidente Obama ad un certo punto attaccherà l'Iran per salvare la faccia!" 

Obama non aveva intenzione di attaccare l'Iran. In realtà, si è sempre scontrato con il regime israeliano, la stessa entità che continua a inviare preziosi soldati americani a morire in Medio Oriente. Obama è stato il primo presidente della storia a dichiarare apertamente il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu "una cagna". 

Quindi ora Trump sta facendo la stessa cosa che pensava che Obama avesse intenzione di fare. Allora perché gli Stati Sionisti d'America hanno assassinato Qassem Soleimani? Beh, stavano cercando di salvare centinaia di vite americane! Trump ha dichiarato: "Il generale Qassem Soleimani ha ucciso o ferito gravemente migliaia di americani per molto tempo, e stava pianificando di ucciderne molti altri ... ma è stato catturato! Era direttamente e indirettamente responsabile della morte di milioni di persone, incluso il recente gran numero di dimostranti uccisi nello stesso Iran." 
Qualcuno può dare a Trump una copia di On Bullshit di Harry G. Frankfurt? "Una delle caratteristiche più salienti della nostra cultura è che ci sono così tante cazzate", scrive Frankfurt. "Lo sanno tutti."  
Trump sa di essere un burattino del regime israeliano e che sta cercando di compiacere i suoi padroni. Sa che nessun americano serio sosterrebbe un'altra guerra in Medio Oriente. Sa che la guerra in Iraq costerà all'America almeno sei trilioni di dollari. Ma deve obbedire ai poteri satanici in Israele. Deve provocare l'Iran affinché gli Stati Uniti possano trovare una scusa per un'altra guerra. In effetti, non appena il generale è stato assassinato, Benjamin Netanyahu è rapidamente salito sul podio politico e ha dichiarato che Trump ha fatto un buon lavoro, poiché ha agito "rapidamente, con forza e decisione".

Ma sia Israele che gli Stati Uniti potrebbero pentirsi di una simile mossa perché Russia, Cina e Francia non sono contente. Inoltre, la diabolica attività di Trump provoca una massiccia reazione in tutto il mondo e sembra che i funzionari israeliani e i loro burattini negli Stati Uniti non fossero pronti per quella reazione.

Tieni presente che i leader iraniani hanno sempre simpatizzato con gli americani, nonostante il fatto che l'establishment anglo-americano abbia rovesciato un presidente democraticamente eletto iraniano di nome Mohammad Mosaddegh nel 1953. 

Ad esempio, subito dopo l'attacco dell'11 settembre, furono gli stessi leader iraniani che si offrirono di unire le forze con le forze armate statunitensi per combattere il terrorismo. Gli Stati Uniti, tuttavia, hanno respinto la generosa offerta.

Inoltre, l'Iran, a differenza dell'America, non ha mai avuto il compito di invadere i paesi e distruggere il tessuto morale e politico di quei paesi. Sappiamo già quanto sia stata catastrofica la guerra in Iraq. 

Quindi, quando Khamenei dichiara che l'America è "malvagia e cattiva", si riferisce alla manifestazione di un'ideologia diabolica che è arrivata a avvolgere senza dubbio l'intero pianeta. Non si riferisce in alcun modo al popolo americano. Khamenei ancora oggi ha chiarito che la "morte dell'America" ​​non ha nulla a che fare con l'americano medio ma ha tutto a che fare con l'ideologia sionista, che cerca di spremere l'intero pianeta. Questa politica è stata perfezionata nel 1979 ed è ancora attuale oggi. L'ayatollah Khomeini postulò quindi:

“Non esiste alcun crimine che l'America non commetterà per mantenere il suo dominio politico, economico, culturale e militare su quelle parti del mondo in cui predomina. Sfrutta le popolazioni oppresse del mondo per mezzo di campagne di propaganda su larga scala che sono coordinate per essa dal sionismo internazionale. 
“Per mezzo dei suoi agenti nascosti e insidiosi, succhia il sangue delle persone indifese come se solo lei, insieme ai suoi satelliti, avesse il diritto di vivere in questo mondo. L'Iran ha cercato di recidere tutte le sue relazioni con questo Grande Satana ed è per questo motivo che ora si trova coinvolta in guerre imposte da esso. "Il "sionismo internazionale" è una descrizione appropriata di ciò che stava accadendo allora. Come ho già suggerito, gli Stati Uniti e l'Inghilterra avevano già rovesciato un presidente democraticamente eletto in Iran nel 1953 ed entrambi i paesi si stavano espandendo in modo aggressivo in Medio Oriente per mantenere vivo e vegeto un impero diabolico.

L'ayatollah Khomeini fece un tentativo di risolvere il problema del "sionismo internazionale" facendo appello all'unità musulmana. Ma quello era di nuovo un altro problema perché paesi come l'Arabia Saudita si stavano già prostrando al "sionismo internazionale". Come afferma E. Michael Jones:

“Nel momento stesso in cui ha invocato l'unità islamica, Khomeini è stato costretto a ammettere che l'Islam si stava dividendo in due fazioni in guerra. La grande battaglia climatica della crociata anticomunista mascherò questa divisione per decenni, ma ora, mentre le guerre intra-islamiche imperversavano nello Yemen e in Iraq, Khomeini si mostrò più un profeta che un politico che poteva portare all'unità islamica. In entrambi i casi, il Grande Satana stava esacerbando la divisione come mezzo per raggiungere obiettivi geo-politici. " 
Khomeini ovviamente ha acceso un fuoco profetico che ancora oggi è ancora rilevante. Il "sionismo internazionale" sta ancora succhiando il sangue di praticamente ogni nazione sulla terra attraverso attività segrete, spionaggio e mezzi ingannevoli. Rifiutando metafisicamente l'ordine morale e politico e abbracciando il caos e la distruzione, il sionismo internazionale è diventato essenzialmente satanismo.

Questo principio fu articolato da sant'Atanasio, il quale postulò che qualsiasi idea metafisica che nega ontologicamente il Logos e il suo posto centrale nell'universo finirà per essere satanica. In un universo satanico, ciò che è vero è in realtà una bugia e ciò che è una bugia è per definizione vero. Il regime israeliano e i loro burattini negli Stati Uniti rappresentano il satanismo. Trump è uno dei loro predicatori. In breve, una "fedeltà attiva a Satana" è l'ideologia politica degli Stati Uniti, dell'Arabia Saudita e di Israele, in particolare quando si tratta di affrontare questioni importanti in Medio Oriente.

Khamenei ha aggiunto che fino a quando la politica estera degli Stati Uniti rimarrà "malvagia e cattiva", l'Iran e i suoi leader continueranno a recitare per la morte di coloro che perpetuano la pulizia etnica ovunque in Medio Oriente. I rappresentanti del male in Medio Oriente, afferma Khamenei, non sono altro che Donald Trump, John Bolton e Pompeo. Khamenei ha continuato a dire: "Gli Stati Uniti sono l'incarnazione del male, ma si lamentano ancora quando gridi: Morte all'America!".


Gli Stati Uniti sono l'incarnazione del male perché i politici hanno abbracciato un principio talmudico che sostanzialmente dice che le guerre perpetue e la pulizia etnica in Medio Oriente e altrove fanno bene all'America, nonostante l'evidenza del contrario.

La posizione difficile dell'Italia

Franco Bradanini, ex ambasciatore nei due Paesi “caldi”, Cina e Iran, ha dichiarato a Business Insider che “se l’Iran trovasse una maggiore stabilità è evidente che le ingenti risorse energetiche che possiede consentirebbero un flusso commerciale rilevante con il resto del mondo e una politica di investimenti in infrastrutture che attirerebbe molte aziende europee e italiane. Tutto ciò, però, è impedito dalla politica sanzionatoria americana e dal sostanziale asservimento europeo a questa”, con l’Italia che sconta l’ulteriore percezione di Teheran secondo cui l’Italia è marginale politicamente e strategicamente. Non potendo scegliere alternative né costruirne di nuove, sull’Iran per l’Italia il rischio è di cacciarsi in un vicolo cieco e di abdicare a qualsiasi possibilità di azione autonoma. Per indorare la pillola, gli Stati Uniti sembrava stessero prospettando a Roma un dividendo per la lealtà sull’Iran: il rilancio del sostegno alle iniziative italiane di pacificazione della Libia. Obiettivo fallito. 



A differenza del contesto iraniano, quello libico era un teatro dove l’Italia poteva presentarsi davanti a Washington con possibili strategie e iniziative: perdere di fronte alla superpotenza la possibilità di far sentire la propria voce in capitolo ove c’era spazio di manovra è stato un errore irreparabile. A questo punto, avendo perso ogni influenza sulla pacificazione in Libia, non sussiste nemmeno più l'interesse dell'Italia ad appoggiare gli USA contro l'Iran. 

CINZIA PALMACCI

Fonti: