martedì 2 ottobre 2018

Il telefono è in ascolto: sa dove sei, chi incontri e cosa dici


Sono negli Usa. Compro un pacchetto di sigari e pago con carta di credito. Arrivo a casa, apro il pc per iniziare il lavoro quotidiano e mi compare una pubblicità di sigari. Pochi giorni fa vado nel bar di un mio amico che aveva messo in vendita su Internet una cucina da ristorante; mi racconta la sua avventura per vendere queste apparecchiature. Torno a casa, apro il cellulare, e mi compaiono annunci di vendita di cucine da ristorante. Quello che mi ha sorpreso è la rapidità con cui il dato che io avevo fornito col mio acquisto (sigari) è stato elaborato per mandarmi una pubblicità mirata. Il tempo trascorso dall’acquisto all’apertura del pc, infatti, era di circa trenta minuti. Un tempo poco superiore è trascorso nell’intervallo in cui ero a casa del mio amico e il momento in cui mi è comparsa la pubblicità delle cucine. Ora, premetto che pur essendo un complottista convinto, non sono affatto preoccupato che venga tracciato tutto ciò che faccio, vendo, compro, ecc. Quando certi strumenti saranno ancora più invasivi, sarà forse la volta buona che inizieremo a lasciare sempre più spesso a casa i cellulari e solleveremo sempre più lo sguardo dagli schermi dei nostri apparecchi elettronici, per volgerlo all’ambiente attorno a noi o al cielo. Le domande che mi faccio sono due, e di altro tipo.
Innanzitutto a me pare che l’analisi dei dati che vengono immagazzinati per dare pubblicità sia sempre più sofisticata e vada molto al di là di quello che ci raccontano. Ci viene detto, infatti, che Google usa decine di indicatori per mandare pubblicità mirate, comprese il luogo in cui siamo. E fin qui ok, lo si può intuire anche dal fatto che ormai quasi tutti i siti ti chiedono “la tua posizione”, quando addirittura non la individuano in automatico. Mi accorgo infatti che se apro il pc in Francia, immediatamente mi compaiono pubblicità in francese; in Usa mi compaiono pubblicità in inglese, e così via. Se faccio una ricerca su Amazon compare in automatico “luogo di spedizione”, seguito dalla nazione in cui mi trovo. A me pare invece che emerga un controllo molto più permeante e globale, che comprende l’analisi immediata e incrociata di tutti i dati possibili, compresi gli acquisti fatti con carta di credito e il luogo specifico in cui ci troviamo (casa, supermercato, indirizzo di un amico, ecc.). Non si tratta, cioè, di un banale (si fa per dire) incrocio di dati, per rilevare la propensione al consumo degli utenti, ma di qualcosa di molto più specifico e permeante.
Leggendo gli esempi che pubblichiamo alla fine dell’articolo, si può intuire che questo tipo di controllo comprende anche le cose che vengono dette a voce, e le attività effettuate nel quotidiano che vengono registrate in molti modi. Allora la domanda che mi pongo è: dal momento che esistono da tempo sistemi per monitorare tramite cellulare o pc gli stati d’animo e le emozioni di chi accede alla rete, tali sistemi sono già attivi sui nostri apparecchi elettronici? E in che misura? Il caso Cambridge Analytica ha fatto emergere un fenomeno molto più importante e grave della semplice raccolta di dati per fini politici (cosa di cui nessuno dubitava): è emerso che con i dati in possesso delle società di analisi si può accedere non solo alle caratteristiche, ai gusti, e alle tendenze dei fruitori della Rete, ma anche ai dati che si vorrebbero tenere nascosti (ad esempio si può capire se una persona è sessualmente impotente, se ha la tendenza al tradimento o meno, e ad altri dati che, in teoria, non sono così evidenti). Detto in altre parole, da Internet si può capire non solo ciò che scriviamo di noi, ma anche ciò che non scriviamo. 
Uno dei motivi per cui sulla maggior parte dei cellulari oggi in circolazione non si può togliere la batteria (una cosa assurda, dal punto di vista commerciale, logico, e pratico) è che rimaniamo connessi (quindi rintracciabili e individuabili) anche quando abbiamo il cellulare spento. Se tutto questo è vero, sorge spontanea un’altra domanda: perché non si utilizzano queste informazioni per la prevenzione alle varie forme di criminalità? Perché non le si utilizzano per fare indagini sempre più sofisticate sui crimini commessi? Il sospetto è che, dato il funzionamento della società, essi vengano utilizzati per commetterli, non per prevenirli o difendersi da esso. Mentre la creazione del diritto alla privacy, come abbiamo sottolineato in un altro articolo, è solo l’ennesima presa in giro di un sistema che fa finta di tutelare i cittadini, e poi usa tali strumenti per diminuirne i diritti anziché aumentarli. Di seguito posto quanto raccontato da persone che conosco. Da notare che cose simili erano capitate anche a me, ma le attribuivo alle cosiddette “coincidenze significative” di Jung. Invece era semplice tecnologia.
SG. “Sto cercando una casa in affitto in Appennino e sabato appunto sono andata a fare un giro in una frazione di un paesino che non conoscevo ma che mi avevano detto essere bella. Mi sono fermata nell’unica trattoria della zona e ho chiesto se conoscevano un signore di cui mi avevano dato solo il soprannome dicendomi che affittava una casa molto carina. Quindi mi fermo a parlare con due o tre persone locali e ottengo il num di tel di questo signore. Bene, il giorno dopo, cioè ieri, sulla mia bacheca Fb mi si aprono come al solito le finestrine: persone che potresti conoscere” e tra di loro chi era il primo? Uno di quei tipi con cui ho parlato neanche 5 min in quella trattoria con cui non ci siamo nemmeno presentati e non ci siamo scambiati nessun numero o dato!!! Come mai succede questo?? Hanno rilevato la posizione?? Scusate l’ignoranza ma a me ha fatto un po’ impressione!!!”.
MG: “Mi è capitato solo di scrivere il nome di una marca su Messenger, parlando con un’amica e mi sono ritrovata pubblicità di quella marca su Fb e Google…”.
VN: “Una ragazza leggeva la storia del “piccolo principe” a suo nipote. Non aveva cercato nulla a riguardo online, e nemmeno su Google. Solo con la voce, e leggendo, raccontava il “piccolo principe”. Ebbene, dopo qualche giorno, le appare su Fb un’inserzione pubblicitaria che sponsorizzava gadget e agendine del suddetto racconto. Non si tratta solo di ricerche che noi stessi facciamo online, ma anche dei microfoni e delle fotocamere dei nostri cellulari super tecnologici”.
(Paolo Franceschetti, “La pubblicità e il controllo nell’era di Internet”, dal blog “Petali di Loto” del 26 marzo 2018).

Se gli Stati Uniti intraprenderanno un’azione offensiva contro l’Iran, potrebbero innescare la III Guerra Mondiale : Scholar


Se gli Stati Uniti intraprenderanno un’azione offensiva contro l’Iran, potrebbero scatenare la terza guerra mondiale, perché la Russia e la Cina non potrannno rimanere inerti e vedere la Repubblica islamica attaccata dall’Occidente, secondo quanto dichiarato da James Fetzer, un accademico e analista americano.
Fetzer, un professore di filosofia in pensione all’Università del Minnesota, ha fatto il commento in un’intervista a Press TV mentre commentava la vecchia previsione del generale statunitense in pensione Wesley Clark di un’invasione americana dell’Iran.
“Quando Wesley Clark avverte che gli Stati Uniti sono sulla via della guerra con l’Iran, deve essere preso sul serio. Fu lui che al suo ritorno dal comandante supremo delle forze alleate in Europa, al Pentagono si imbatté in un generale che gli spiegò che gli Stati Uniti stavano progettando di attaccare l’Iraq, e che lo informò anche un mese dopo il piano per far fuori sette governi nei prossimi cinque anni, a cominciare da Iraq e Libia, per finire con la Siria e l’Iran “, ha detto Fetzer.
“Quello di cui Wesley Clark è preoccupato è che questa atmosfera intensificata con le risposte dell’Iran creerà l’opportunità per la politica estera di Donald Trump, totalmente controllata dai sionisti … di intraprendere un’azione offensiva contro l’Iran, quella sarebbe una catastrofe”, ha aggiunto.
Avvierà senza dubbio la terza Guerra Mondiale. La Russia non tarderà né tanto meno la Cina ad intervenire nel vedere l’Iran attaccato dall’Occidente. Ma questi mostri (i neocon), che sono così fortemente controllati da Bibi Netanyahu e dai Likudisti, che desiderano provocare la distruzione dell’Iran, hanno tutte le probabilità di intraprendere azioni che sono irrazionali, completamente catastrofiche nelle loro conseguenze, senza riguardo per il miglior interesse del mondo o rispettivamente, persino per l’interesse dei loro popoli, “, ha affermato l’analista.
“È una situazione molto grave e mi dispiace dire che Wesley Clark è una voce troppo responsabile per essere ascoltata”, ha concluso.
Quell’ avvertimento che l’Iran sarebbe stato un obiettivo delle intenzioni belliche degli Stati Uniti, emesso più di un decennio fa, è apparso questa settimana come avvicinarsi alla sua prossima realizzazione.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, nelle osservazioni anti-Iran fatte durante il dibattito generale dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite e amplificato mentre presiedeva una riunione del Consiglio di sicurezza, sembrava confermare l’affermazione fatta dall’ex presidente del capo comune dello staff, sotto la presidenza Bill Clinton, che l’Iran era in una lista di sette paesi che Washington progettava di invadere e distruggere.


Wesley Clark

Il generale a quattro stelle in pensione dell’esercito americano, comandante supremo delle forze alleate della NATO durante la Guerra in Jugoslavia del 1999, ha dichiarato nell’intervista del 2007 che lo scopo dell’attacco dell’11 settembre era di eliminare i governi di sette paesi in cinque anni. Questi sette paesi erano Iraq, Siria, Somalia, Libia, Sudan, Yemen e Iran. Tutti questi paesi sono stati direttamente o indirettamente oggetto di aggressione negli Stati Uniti.
La settimana scorsa, diversi uomini armati hanno lanciato un micidiale attacco terroristico a una parata militare nella città iraniana di Ahvaz, al confine con l’Iraq, dove gli Stati Uniti hanno ancora migliaia di soldati schierati. Alcuni osservatori indipendenti hanno detto che l’attacco ben coordinato era un’indicazione che gli Stati Uniti hanno deciso di accelerare la guerra asimmetrica contro l’Iran, a seguito del lancio di Trump di una guerra economica contro la Repubblica Islamica.
Fonte: Press TV

Scontri e disordini a Barcellona nell'anniversario del tentativo d'indipendenza della Catalogna

Dimostrazioni massicce hanno inondato Barcellona e altre città nell'anniversario del tentativo della Catalogna di spingere per l'indipendenza. Numerosi raduni sono finiti in scontri con la polizia mentre alcuni manifestanti hanno bruciato bandiere spagnole.



Decine di migliaia di persone hanno manifestato in tutta la regione nord-orientale della Catalogna, in Spagna, per celebrare un anno dal suo tentativo di ottenere l'indipendenza dalla Spagna. Circa 180.000 persone hanno preso parte ai raduni nella sola capitale regionale di Barcellona, ​​secondo i media locali citando stime della polizia.





Folle di studenti riempirono la piazza centrale della città, sventolando le bandiere gialle, rosse e blu usate dai sostenitori dell'indipendenza. Hanno cantato "1 ottobre, non perdonando, senza dimenticare" in un apparente riferimento al referendum dello scorso anno, che ha visto un massiccio giro di vite brutale della polizia. Un gruppo di manifestanti che si è riunito nella Piazza della Catalogna dispiegò un grande striscione, che recitava "L'autodeterminazione è un diritto umano" in inglese.













Una grande manifestazione si è tenuta anche in città a partire dalle 18:30 ora locale (16:30 GMT). Folle di persone hanno marciato attraverso Barcellona, ​​dalla piazza della Catalogna al parlamento regionale. La gente sventolava bandiere catalane e scandiva slogan: "Indipendenza!" "Le strade saranno sempre nostre!" "Libertà per prigionieri politici!" E "Senza disobbedienza, non c'è indipendenza!"




La marcia è stata organizzata da numerosi gruppi locali e movimenti, compresi quelli comunemente noti come "Comitati per la difesa della Repubblica" (CDR). Un grande gruppo di manifestanti si è radunato di fronte al quartier generale della polizia locale, chiedendo le dimissioni del ministro degli interni regionale Miquel Buch. In un altro incidente, i manifestanti hanno bloccato l'ingresso alla Borsa di Barcellona. Alcuni di loro tentarono addirittura di incatenarsi alle porte d'ingresso, spingendo la polizia ad intervenire.







Un gruppo di giovani violenti si è scontrato anche con la polizia fuori dal parlamento dopo la fine della marcia. Circa 200 giovani si sono riuniti davanti all'edificio, cantando "Occupiamo il parlamento!" E lanciando uova agli ufficiali. I manifestanti hanno anche bruciato una bandiera spagnola e hanno sfondato le recinzioni.










Gli agenti di polizia in tenuta antisommossa hanno usato la forza per disperdere la folla che è riuscita ad avvicinarsi all'edificio del parlamento. In un incidente separato nella città di Girona, i manifestanti hanno fatto irruzione in un ufficio governativo e hanno abbattuto la bandiera spagnola, sostituendola con quella catalana.



In precedenza, centinaia di persone hanno organizzato sit-in e hanno temporaneamente paralizzato il traffico in alcune aree della regione. La Catalogna ha assistito a importanti proteste per due giorni di seguito. Sabato, una manifestazione a sostegno della polizia nazionale spagnola ha visto scene drammatiche di scontri con contro-manifestanti, che hanno tirato vernice alla polizia.

Un asteroide delle dimensioni della statua della Libertà sta per avvicinarsi alla Terra ad oltre 37.000 miglia orarie


Un enorme asteroide soprannominato 2018 SP1 sta scendendo verso la Terra. Si stima che la roccia spaziale abbia all'incirca le dimensioni della Statua della Libertà o maggiore.
La gigantesca roccia spaziale, scoperta dalla NASA il 19 settembre, si sta avvicinando alla Terra alla velocità di 37.600 miglia orarie, ovvero 60.000 km / h.
L'asteroide appartiene alla categoria "potenzialmente pericoloso" in termini NASA, dato a tutti gli asteroidi che si avvicinano alla Terra di 4,6 miglia e sono più grandi di 500 piedi di diametro. Si prevede che l'oggetto spaziale realizzerà un "avvicinamento" alla Terra il 3 ottobre, quando passerà entro 3,54 miglia.SP1 misura tra 229ft e 524ft (70m e 160m) di diametro, che è paragonabile alle dimensioni di Statue of Liberty (305ft), un campo da calcio standard (295 a 393ft) o il London Eye (440ft).
È un asteroide di tipo Apollo, dal nome Apollo del 1862 scoperto negli anni '30. Una delle caratteristiche che definiscono il tipo è che il suo percorso attraversa l'orbita terrestre ad un certo punto.
È ancora troppo lontano per il panico, però - la distanza più vicina al nostro pianeta è ancora 16 volte più lontana della luna. Dopo aver oltrepassato la Terra, SP1 si avvicina a Venere un mese dopo. La prossima volta che l'asteroide dovrebbe sfiorare la Terra è in 33 anni, il 2 ottobre 2051.
I voli di asteroidi di quelle dimensioni non sono abbastanza rari. Alla fine di agosto, un asteroide delle dimensioni della Grande Piramide di Giza (tra il diametro di 230 piedi e 525 piedi) volava a circa tre milioni di miglia dalla Terra.

'Manovra per prevenire la collisione': il cacciatorpediniere cinese insegue USS Decatur nel Mar Cinese Meridionale

'Manovra per prevenire la collisione': il cacciatorpediniere cinese insegue USS Decatur nel Mar Cinese Meridionale
Un cacciatorpediniere cinese inviato a scortare la USS Decatur in "libertà di navigazione", navigando nel conteso Mar Cinese Meridionale, si è avvicinato pericolosamente e costretto la nave Usa a manovrare per  "prevenire la collisione", ha detto la Marina statunitense.
L'incontro tra gli Stati Uniti e le Marine cinesi si è svolto domenica mattina quando il cacciatorpediniere Arleigh Burke, navigando sotto il principio della "libertà di navigazione", si è avvicinato a una delle Gaven Reefs nella Tizard Bank delle Isole Spratly nel sud della Cina Mare.
In risposta, la Cina ha inviato un cacciatorpediniere della classe Luyang per scortare la nave da guerra americana lontano dall'area disputata, presumibilmente comportandosi in un modo "non sicuro e poco professionale" , secondo la versione americana degli eventi. 
Il cacciatorpediniere cinese ha condotto "una serie di manovre sempre più aggressive accompagnate da avvertenze per Decatur di lasciare l'area" , ha detto il capitano Charlie Brown, portavoce della flotta del Pacifico degli Stati Uniti. "Il cacciatorpediniere della RPC si avvicinò entro 45 iarde dalla prua di Decatur , dopo di che Decatur  manovrò per evitare una collisione."  
Il ministero della Difesa cinese ha sbattuto gli Stati Uniti per aver abusato del principio della "libertà di navigazione" per violare intenzionalmente la sovranità cinese, e ha osservato che è stato costretto ad attivare la sua marina e ad avvertire il cacciatorpediniere americano di lasciare l'area.
"L'esercito cinese svolgerà con fermezza le sue funzioni di difesa e continuerà a prendere tutte le misure necessarie per difendere risolutamente la sovranità del paese e salvaguardare fermamente la pace e la stabilità regionali" , si legge nella dichiarazione .
In una dichiarazione separata, il ministero degli Esteri cinese ha anche criticato le azioni degli Stati Uniti, sottolineando che l'ultima intrusione americana danneggia seriamente i legami sino-americani. "Esortiamo con forza gli Stati Uniti a correggere immediatamente i propri errori e a fermare azioni così provocatorie per non danneggiare le relazioni sino-americane", ha affermato . "La Cina adotterà tutte le misure necessarie per difendere la sovranità e la sicurezza nazionali".
Mentre Pechino ha ripetutamente rivendicato il diritto di proteggere i suoi interessi e rivendicazioni territoriali nel Mar Cinese Meridionale e ha criticato l'abuso del principio della "libertà di navigazione", la flotta del Pacifico ha promesso di continuare a navigare vicino alle acque contese.
"Navi e aerei della Marina Militare operano regolarmente in tutto l'Indo-Pacifico, compreso il Mar Cinese Meridionale", ha affermato Brown. "Come abbiamo fatto per decenni, le nostre forze continueranno a volare, navigare e operare ovunque consentano le leggi internazionali".
Giovedì scorso, il Ministero della Difesa cinese ha anche sbattuto il cavalcavia di B-52 a lungo raggio, bombardieri strategici sul Mar Cinese Meridionale, definendo l'esibizione di forza a "provocatorio". La vetrina dell'aeronautica USA coincide con la difesa integrata di il trapanoAmphibious Task Force (DATF) tenuto dalla Marina degli Stati Uniti nel Mar Cinese Meridionale il 27 settembre.
Inoltre, la scorsa settimana i B-52 hanno anche partecipato a un'esercitazione militare congiunta USA-Giappone nel Mar Cinese orientale, dove Tokyo e Pechino hanno entrambi rivendicato la sovranità sul gruppo di isole disabitate di Senkaku / Diaoyu. Washington riconosce le isole come parte del Giappone e ha l'obbligo di proteggerle nel quadro dell'accordo di mutua difesa con Tokyo. 
Il disprezzo americano delle rivendicazioni della Cina sulle acque contese, attraverso le quali passano annualmente trilioni di scambi, avviene tra tensioni senza precedenti tra le maggiori economie del mondo.
Pochi giorni prima che le tariffe del "tam-to-tat" per il valore di $ 260 miliardi di beni scambiati bilateralmente entrassero in vigore il 24 settembre, Washington ha imposto sanzioni all'esercito cinese per l'acquisto di caccia e missili russi. Pechino, a sua volta, ha esortato Washington a riconsiderare la mossa oa prepararsi per le "conseguenze".
Tra le crescenti tensioni, il segretario alla Difesa americano Jim Mattis avrebbe cancellato il suo viaggio programmato in Cina, previsto per ottobre. In precedenza, Pechino avrebbe rifiutato una richiesta di USS 'Wasp' di visitare Hong Kong e di aver annullato i colloqui di medio livello tra le due forze armate.

LA POLONIA TAGLIA LE TASSE AL 9%

La Polonia, governata dalla destra nazionalista, taglia notevolmente le tasse. Il governo polacco ha approvato la riduzione dell’imposta sul reddito delle societa’ per le piccole imprese dal 15 al 9 per cento. Il primo ministro Mateusz Morawiecki, citato dall’agenzia ”Pap” ha affermato che il tasso del 9 per cento sara’ uno dei piu’ bassi in Europa.
La mossa segue la precedente riduzione del governo delle imposte sul reddito delle societa’ per Pmi dal 19 al 15 per cento. Il governo polacco ha promesso una serie di misure per rendere la vita piu’ facile agli imprenditori del paese. Ieri il governo ha approvato il bilancio per il 2019, che ora deve ricevere parere positivo dal parlamento. La proposta prevede il deficit di bilancio piu’ basso dal 2009. l deficit di bilancio del paese non dovrebbe essere superiore 28,5 miliardi di zloty (6,6 miliardi di euro) e l’obiettivo per il disavanzo pubblico e’ l’1,8 per cento del Pil. Si prevede che le entrate pubbliche ammonteranno a 386,9 miliardi di zloty (89,8 miliardi di euro) nel 2019, con una spesa di 415,4 miliardi di zloty (96,4 miliardi di euro).
Il progetto prevede una crescita del 3,8 per cento dell’economia, con un’inflazione al 2,3 percento. Il bilancio e’ orientato a potenziare lo sviluppo economico del paese e garantisce il pieno finanziamento dei principali progetti di assistenza sociale del governo, tra cui il programma ”500 plus” volto a destinare finanziamenti a un gran numero di settori, dall’edilizia all’energia fino al sostegno alle famiglie.
via Il Nord

Tratto da: www.stopeuro.news

lunedì 1 ottobre 2018

Una metropoli di 200 000 anni fa – Implicazioni

Dan Eden
Sono sempre stati lì.
 
Qualcuno li aveva già notati prima, ma nessuno riusciva a ricordare chi li avesse fatti – o perché? Fino a poco tempo fa, nessuno sapeva nemmeno quanti fossero. Ora sono dappertutto, a migliaia, anzi no, centinaia di migliaia! E la storia che raccontano è la storia più importante dell’umanità. 
Ma c’è chi potrebbe non essere pronto ad ascoltare.
Qualcosa di straordinario è stato scoperto in una zona del Sud Africa, circa 280 km verso l’interno, ad ovest del porto di Maputo (la capitale del Mozambico). Sono i resti d’una grande metropoli che misurava, secondo stime prudenti, circa 5000 km quadrati.
Faceva parte di una comunità ancora più ampia, di circa 35.000 chilometri quadrati, che sembra essere stata costruita – siete pronti? – dal 160000 al 200000 a.C.! …
L’immagine è una vista ravvicinata di poche centinaia di metri del paesaggio, presa da Google-earth. La regione è un po’ remota e i “cerchi” sono stati spesso visti dagli agricoltori locali e dagli indigeni, in passato. Ma, stranamente, nessuno s’è mai preso la briga di informarsi su chi potrebbe averli fatti o quale età potessero avere.
La situazione è cambiata quando se ne è occupato il ricercatore Michael Tellinger, in collaborazione con Johan Heine, un vigile del fuoco locale e pilota che aveva osservato queste rovine negli anni, sorvolando la regione. Heine aveva il vantaggio unico di vedere il numero e la portata di queste strane fondazioni di pietra e sapeva che il loro significato non era apprezzato.
“Quando Johan per primo mi ha fatto conoscere le antiche rovine di pietra dell’Africa australe, non avevo idea delle incredibili scoperte che ne sarebbero seguite, in breve tempo. Le fotografie, i manufatti e le prove che abbiamo accumulato puntano senza dubbio ad una civiltà perduta e sconosciuta, visto che precede tutte le altre – non di poche centinaia d’anni, o di qualche migliaio d’anni… ma di molte migliaia d’anni. Queste scoperte sono così impressionanti che non saranno facilmente digerite dall’opinione ufficiale, dagli storici e dagli archeologi, come abbiamo già sperimentato. E’ necessario un completo mutamento di paradigmi nel nostro modo di vedere la nostra storia umana”. – Tellinger
Dove è stata compiuta la scoperta
L’area è importante per una cosa che colpisce subito – l’oro. “Le migliaia di antiche miniere d’oro scoperte nel corso degli ultimi 500 anni, indicano una civiltà scomparsa che ha vissuto e scavato per l’oro in questa parte del mondo per migliaia d’anni”, dice Tellinger. “E se questa è in realtà la culla del genere umano, possiamo star guardando le attività della più antica civiltà sulla Terra”.
Per visualizzare il numero e la portata di queste rovine, vi suggerisco di utilizzare Google-earth e iniziare con le seguenti coordinate:
Carolina – 25 55’53,28″S / 30 16′ 13,13″ E
Badplaas – 25 47’33,45″S / 30 40′ 38,76″ E
Waterval – 25 38’07,82″S / 30 21′ 18,79″ E
Machadodorp – 25 39’22,42″S / 30 17′ 03.25″ E
Quindi eseguite una ricerca a volo radente all’interno dell’area formata da questo rettangolo. Semplicemente stupefacente!
L’oro ha giocato un certo ruolo sulla densità di popolazione che un tempo viveva qui? Il sito si trova a circa 150 miglia da un ottimo porto, il cui commercio marittimo potrebbe avere contribuito a sostenere una popolazione così importante. Ma ricordate che stiamo parlando di quasi 200000 anni fa!
Le singole rovine sono in gran parte costituite da cerchi di pietre. La maggior parte sono stati sepolti sotto la sabbia e sono visibili soltanto dal satellite o dall’aereo. Alcuni sono stati esposti, quando il cambiamento climatico ha soffiato via la sabbia, rivelando le mura e le fondamenta.
“Mi vedo come una persona di mente aperta, ma devo ammettere che mi ci è voluto oltre un anno per digerire la scoperta e per capire che abbiamo realmente a che fare con le strutture più antiche mai costruite dall’uomo sulla Terra.
Il motivo principale di ciò è che ci hanno insegnato che nulla di significativo è mai venuto dal Sud Africa. Che le civiltà più potenti sono apparse in Sumeria e in Egitto e in altri luoghi. Ci viene detto che fino all’insediamento del popolo BANTU, proveniente da nord, che dovrebbe avere avuto inizio nel secolo XII d.C., questa parte del mondo era piena di cacciatori-raccoglitori, e che i cosiddetti Boscimani non hanno fornito alcun contributo importante alla tecnologia o alla civiltà”. – Tellinger
Una storia ricca e variegata
Quando i primi esploratori incontrarono queste rovine, davano per scontato che fossero recinti per il bestiame realizzati da tribù nomadi, come il popolo bantu, che si spostò verso sud e si stabilì in questa terra intorno al sec. XIII. Non si conoscevano le testimonianze storiche di nessuna civiltà precedente, più antica, in grado di costituire una comunità così densamente popolata. Poco sforzo fu stato fatto per indagare il sito perché la collocazione storica delle rovine non era per nulla nota.
Negli ultimi 20 anni, persone come Cyril Hromnik, Richard Wade, Johan Heine e una manciata d’altri hanno scoperto che queste strutture in pietra non sono ciò che sembrano essere. In realtà questi sono ora ritenuti i resti di antichi templi e osservatori astronomici di antiche civiltà perdute, che risalgono a molte migliaia di anni fa.
Queste rovine circolari sono distribuite su una vasta area.
Possono solo essere veramente apprezzate dal cielo o attraverso immagini satellitari. Molte di loro sono quasi completamente erose o sono state coperte dai movimenti del suolo fatti per l’agricoltura lungo il tempo. Alcune sono sopravvissute abbastanza bene da rivelare le loro grandi dimensioni, con alcuni muri originali in piedi, sino a quasi 2 metri d’altezza e oltre un metro di larghezza, in alcuni luoghi. Guardando la metropoli intera, diventa evidente che si trattava d’una comunità ben progettata, sviluppata da una civiltà evoluta. Il numero di antiche miniere d’oro suggerisce la ragione per cui la comunità si trovava in questa posizione. Troviamo le strade – alcune si estendono per un centinaio di miglia – che collegavano la comunità e l’agricoltura a terrazzamenti, molto simili a quelli trovati negli insediamenti Inca in Perù.
Ma una domanda necessita una risposta – come potrebbe tutto questo essere stato realizzato dagli esseri umani 200.000 anni fa?
La datazione del sito
Trovare i resti di una grande comunità, con ben 200000 persone che vivevano e lavoravano insieme, è stata una scoperta importante in sé. Ma la datazione del sito ha costituito un problema. La patina pesante sulle pareti di roccia suggeriva che le strutture dovessero essere molto vecchie, ma la scienza della datazione tramite la patina è solo in fase di sviluppo ed è ancora controversa. La datazione col carbonio 14 di sostanze organiche, come il legno bruciato, è alterata dalla possibilità che gli esemplari possano aver subito incendi recenti dell’erba circostante, che sono comuni nella zona.
La svolta arrivò inaspettatamente
Ecco come Tellinger la descrive:
“Johan Heine scoprì il Calendario Adam nel 2003, quasi per caso. Andava a cercare uno dei suoi piloti che si era schiantato con l’aereo sul bordo dell’altopiano. Accanto al luogo dello schianto Johan notò un gruppo molto strano di grosse pietre, sporgenti dal terreno. Mentre portava in salvo il pilota ferito da circa 20 metri sotto il bordo della rupe, Johan si avvicinò ai monoliti e subito si rese conto che erano allineati ai punti cardinali della Terra – nord, sud, est e ovest. C’erano almeno tre monoliti allineati verso il sorgere del sole, ma sul lato ovest dei monoliti allineati c’era un misterioso buco nella terra – mancava qualcosa.
Dopo settimane e mesi di misurazioni e di osservazioni, Johan concluse che le rocce erano perfettamente allineate con il sorgere e il tramonto del sole. Determinava i solstizi e gli equinozi. Ma il misterioso buco nel terreno era rimasto come un grande puzzle. Un giorno, mentre pensava alla ragione di quel foro, l’esperto locale di piste a cavallo, Christo, arrivò a cavallo e spiegò rapidamente a Johan che c’era una pietra dalla strana forma, che era stata rimossa dal luogo qualche tempo prima. Apparentemente era da qualche parte vicino all’ingresso della riserva naturale.
Dopo una lunga ricerca, Johan trovò la pietra antropomorfica (di forma umanoide). Era intatta e con orgoglio recava una targa, attaccata ad essa. Era stata utilizzata dalla Fondazione Blue Swallow per commemorare l’apertura della riserva Blue Swallow nel 1994. L’ironia è che era stata rimossa dal sito antico più importante trovato fino ad oggi, e misteriosamente era ritornata alla riserva – per motivi leggermente diversi.
La posizione esatta del calendario è indicata nel sito http://www.makomati.com. I primi calcoli dell’età del calendario sono stati effettuati in base al sorgere di Orione, una costellazione conosciuta per le sue tre stelle luminose che formano la “cintura” del mitico cacciatore.
La Terra oscilla sul suo asse e quindi le stelle e le costellazioni cambiano il loro angolo di presentazione nel cielo notturno, in base alla congiuntura. Questa rotazione, denominata precessione, completa un ciclo ogni 26000 anni ca.
Se possiamo stabilire quando le tre stelle della cintura di Orione erano posizionati in orizzontale contro l’orizzonte, possiamo stimare il momento in cui le tre pietre del calendario erano in linea con queste stelle visibili.
Il primo calcolo approssimativo fu di almeno 25000 anni fa. Ma le misure nuove e più precise tendevano ad aumentare l’età. Il calcolo successivo è stato compiuto da un maestro archeo-astronomo, che vuole rimanere anonimo, per paura del ridicolo dalla Fraternità accademica.
Il suo calcolo si è basato sul sorgere di Orione e ha suggerito un’età di almeno 75000 anni. Il calcolo più recente e più preciso, fatto nel giugno del 2009, suggerisce un’età di almeno 160000 anni, sulla base del sorgere apparente di Orione all’orizzonte – ma anche dell’erosione delle pietre di dolerite trovare sul sito.
Alcuni pezzi dei marcatori di pietra sono rotti e giacciono per terra, esposti all’erosione naturale. Quando i pezzi sono stati rimessi insieme, circa 3 cm di pietra era già stato portati via. Questi calcoli hanno aiutato a valutare l’età del sito dal calcolo del tasso d’erosione della dolerite.
Chi ha edificato la metropoli? E perché?
Sembrerebbe che gli esseri umani abbiano sempre apprezzato l’oro. È anche menzionato nella Bibbia, che descrive i fiumi del Giardino dell’Eden:
Genesi 2:11 – Il nome del primo [fiume] è Pishon; scorre intorno a tutto il paese di Havilah, dove c’è l’oro.
Il Sud Africa è conosciuto come il più grande paese produttore di oro al mondo. La più grande zona di produzione d’oro del mondo è il Witwatersrand, la stessa regione dove l’antica metropoli si trova. Infatti nelle vicinanze di Johannesburg, una delle città più note del Sud Africa, è anche un luogo chiamato “Egoli”, che significa la città d’oro.
Sembra molto probabile che l’antica metropoli sorgesse a causa della sua vicinanza con l’offerta d’oro più grande del pianeta. Ma perché gli antichi lavoravano così alacremente nelle miniere d’oro? Non si può mangiare. E’ troppo tenero da utilizzare per la produzione di utensili. Non è molto utile per qualsiasi cosa, tranne gli ornamenti e la sua bellezza fisica è pari con altri metalli come il rame o l’argento. Perché mai l’oro divenne così importante per i primi Homo sapiens?
Per cercare la risposta, abbiamo bisogno di guardare al periodo storico in questione – 160000 a 200000 anni a.C. – e scoprire ciò che stava accadendo sul pianeta Terra.
Com’erano gli esseri umani 160000 anni fa?
Possiamo rintracciare l’’uomo moderno, l’Homo sapiens, ossia i nostri antenati, indietro nel tempo, verso un punto in cui la nostra specie si è evoluta da altri, più primitivi, ominidi. Gli scienziati non capiscono perché questo nuovo tipo umano improvvisamente apparve, o come il cambiamento avvenne, ma siamo in grado di rintracciare i nostri geni sino ad una sola donna, che è nota come “Eva mitocondriale”.
Eva mitocondriale (mt-MRCA) è il nome dato dai ricercatori alla donna che è definita come l’antenato comune matrilineare più recente (MRCA) per tutti gli esseri umani attualmente viventi.
Tramandato da madre a figlio, tutto il DNA mitocondriale (mtDNA) in ogni persona vivente è derivato da questo individuo di sesso femminile. Eva mitocondriale è la controparte femminile di Adamo Y-cromosomico, l’antenato comune patrilineare più recente, pur vivendo in tempi diversi.
Si crede che Eva mitocondriale sia vissuta tra 150000 a 250000 anni a.C., probabilmente in Africa orientale, nella regione della Tanzania e delle zone immediatamente a sud e ad ovest. Gli scienziati ipotizzano che vivesse in una popolazione di forse 4000-5000 femmine, in grado di produrre prole in un dato momento. Se altre femmine avevano prole con cambiamenti evolutivi del loro DNA, non abbiamo alcuna registrazione della loro sopravvivenza. Sembra che siamo tutti discendenti di questa femmina umana.
Eva mitocondriale sarebbe stata pressoché contemporanea deli esseri umani i cui fossili sono stati rinvenuti in Etiopia, nei pressi del fiume Omo e di Hertho. Eva mitocondriale visse molto prima dell’emigrazione dall’Africa, che potrebbe essersi verificata tra 60000 e 95000 anni fa.
La regione, in Africa, dove si può trovare il massimo livello di diversità mitocondriale (verde) e la regione in cui gli antropologi ipotizzano che la divisione più antica della popolazione umana abbia iniziato a verificarsi (marrone chiaro). 
L’antica metropoli si trova in quest’ultima regione (marrone), che corrisponde anche al periodo stimato in cui le mutazioni genetiche improvvisamente accaddero.
Potrebbe essere questa una coincidenza?
La storia antica sumera descrive l’antica metropoli e i suoi abitanti
Sarò onesto con voi. Questa parte successiva della storia è difficile da scrivere. È così sconvolgente che la persona media non ci vuole credere. Se siete come me, vi consiglio di fare la ricerca voi stessi, e prendervi del tempo per permettere ai fatti di stabilirsi nella vostra mente.
Ci hanno spesso fatto credere che la nostra storia conosciuta comincia con gli egiziani – i Faraoni e le piramidi. Le dinastie più antiche risalgono a circa 3200 anni a.C. Si tratta di tanto tempo fa. Ma la civiltà sumera, in quello che oggi è l’Iraq, è molto più antica. Inoltre, abbiamo tradotto molte delle loro tavolette di storia, scritte in caratteri cuneiformi e in scritture precedenti, in modo da sapere molto sulla loro storia e leggende.
L’immagine del sigillo raffigura la leggenda del “Grande Diluvio”, che consuma l’umanità. Molte leggende sumere sono sorprendentemente simili alla Genesi. Come la Genesi, la leggenda sumera Atrahasis racconta la storia della creazione degli esseri umani moderni, non da un Dio d’amore, ma da esseri provenienti da un altro pianeta, che avevano bisogno di “lavoratori schiavi”, per aiutarli a lavorare nelle miniere d’oro per la loro spedizione extra-planetario!
Ho avvisato che questo è difficile da credere, ma per favore continuate a leggere.
Questa storia, la Atrahasis, proviene da un’antica versione babilonese che risale circa al 1700 a.C., ma deriva certamente da più antichi testi dei Sumeri. Essa combina i motivi familiari sumeri della creazione del genere umano e del conseguente diluvio – proprio come la Genesi.
La storia inizia con gli “dèi” – esseri provenienti da un pianeta chiamato Nibiru – che scavano fossati e miniere per l’oro, come parte di una squadra di spedizione. I moderni esseri umani (homo sapiens) non esistevano ancora; solo ominidi primitivi vivevano sulla Terra. C’erano due gruppi di “divinità”, la classe dei lavoratori e la classe dirigente (cioè gli ufficiali). Gli dèi lavoratori avevano costruito le infrastrutture come pure lavoravano nelle miniere d’oro e, dopo migliaia d’anni, il lavoro era apparentemente troppo per loro.
Gli dèi dovevano scavare i canali
Dovevano tenere puliti i canali,
le arterie vitali della terra,
Gli dèi scavarono il letto del fiume Tigri
E poi hanno quello dell’Eufrate. – (Dalley 9, Atrahasis)
Dopo 3600 anni di questo lavoro, gli dèi finalmente cominciarono a lamentarsi. Decisero di scendere in sciopero, bruciando i loro strumenti e circondando la “dimora” del dio principale Enlil (il suo tempio). Il ministro di Enlil, Nusku, scosse Enlil dal letto e l’avvisò che la folla inferocita stava fuori. Enlil rimase spaventato. (Il suo volto è descritto: “olivastro come un tamerice”). Il ministrò Nusku consigliò Enlil di chiamare gli altri grandi dèi, soprattutto Anu (Dio del cielo) e Enki (il dio intelligente delle acque dolci). Anu consigliò ad Enlil di scoprire chi fosse il capo della ribellione. Mandarono Nusku fuori per chiedere alla folla delle divinità chi fosse il loro leader. La folla rispose: “Ciascuno di noi dèi vi ha dichiarato guerra!” (Dalley 12, Atrahasis).
Poiché la classe superiore degli dèi ora vedeva che il lavoro degli dèi di classe inferiore “era troppo difficile”, decisero di sacrificare uno dei ribelli per il bene di tutti. Essi avrebbero preso un solo Dio, l’avrebbero ucciso e ne avrebbero fatto il genere umano, mescolando la carne e il sangue del dio con l’argilla:
Belit-ili, la dea del grembo materno, è presente,
Lasciate che la dea del grembo materno crei la sua prole,
E lasciate che l’uomo sopporti il carico degli dei! (Dalley 14-15, Atrahasis)
Dopo che Enki li istruì sui rituali di purificazione per il primo, settimo e quindicesimo giorno d’ogni mese, gli dèi uccisero Geshtu-e, “un dio che aveva l’intelligenza” (il suo nome significa “orecchio” o “saggezza”) e formarono l’umanità dal suo sangue e dalla creta. Dopo che la dea della nascita mescolò l’argilla, tutti gli dèi si raccolsero intorno e sputarono su di esso. Poi Enki e la dea dell’utero presero l’argilla e la portarono nella “stanza del destino”, dove si riunirono tutte le dee del grembo materno.
Egli [Enki] calpestò l’argilla in presenza di lei;
Lei continuava a recitare un incantesimo,
Perché Enki, soggiornando in sua presenza, l’aveva obbligata a recitarlo.
Quando ebbe finito il suo incantesimo,
Estrasse quattordici pezzi d’argilla,
E mise sette pezzi a destra,
Sette a sinistra.
Tra di essi depose un mattone di fango. (Dalley 16, Atrahasis)
La creazione dell’uomo sembra essere descritta come una specie di clonazione o di quella che noi oggi chiamiamo fecondazione in vitro.
Il risultato fu un ibrido o “umano evoluto”, con maggiore intelligenza, che potesse svolgere le funzioni fisiche degli dèi lavoratori e anche prendersi cura delle esigenze di tutti gli dèi.
Ci viene detto, in altri testi, che la spedizione è venuta per l’oro, e che grandi quantità sono state estratte e spedite fuori del pianeta. La comunità in Sud Africa era chiamata “Abzu” ed era la posizione privilegiata delle operazioni minerarie.
Poiché questi eventi sembrano coincidere con le date di “Eva mitocondriale” (vale a dire dal 150000 al 250000 a.C.) e sembrano essere situati nella regione delle più ricche miniere d’oro del pianeta (Abzu), alcuni ricercatori pensano che le leggende sumere possano, infatti, essere basate su avvenimenti storici.
Secondo gli stessi testi, una volta conclusa la spedizione mineraria, fu deciso che la popolazione umana dovrebbe essere lasciata perire in un diluvio che era stato previsto dal astronomi degli “dèi”. A quanto pare, il passaggio ciclico del pianeta natale degli dèi, Nibiru, stava per portarlo abbastanza vicino all’orbita della Terra e la sua gravità avrebbe provocato una risalita (marea) degli oceani a inondare la terra, mettendo fine alla specie ibrida – homo sapiens.
Secondo la storia, uno degli “dèi” aveva simpatia per un essere umano particolare, Zuisudra, e lo avvertì di costruire una barca per cavalcare l’onda del diluvio. Questo divenne la base per la storia di Noè nel libro della Genesi. Fu un fatto veramente accaduto? L’unica altra spiegazione è immaginare che le leggende sumere, che parlano della vita su altri pianeti e della clonazione umana, fossero straordinarie creazioni di fantascienza. Questo sarebbe di per sé sorprendente. Ma ora abbiamo la prova che la città mineraria, Abzu, è reale e che esisteva nella stessa epoca dell’improvvisa evoluzione degli ominidi a homo sapiens.
Abbastanza da darci da pensare per un po’.